LA POLIZIA DI STATO ARRESTA IL RESPONSABILE DI UNA COLTIVAZIONE ILLEGALE DI MARIJUANA DI OLTRE 550 PIANTE A SAN LAZZARO DI SAVENA
L’uomo, residente nel campo rom di via Tomba Forella a San Lazzaro di
Savena, aveva creato una piantagione di marijuana, di oltre 550 piante, su un
terreno di proprietà del comune di San Lazzaro di Savena proprio alle spalle
dell’insediamento abitativo.
La piantagione, curata nei minimi dettagli senza lasciare nulla al caso,
era stata scoperta nel mese di agosto dai poliziotti della IV sezione contrasto
al crimine diffuso della Squadra Mobile bolognese che, nella circostanza,
avevano arrestato B.D. poiché trovato in possesso di oltre 160 grammi tra
hashish e marijuana.
Alle spalle del campo rom, infatti, i poliziotti, seguendo un sentiero tra
la vegetazione, in un appezzamento di terra di proprietà del comune di San
Lazzaro di Savena, si erano imbattuti in tre fitte piantagioni di marijuana,
con piante di diversa lunghezza che, sradicate dal terreno, erano risultate del
peso complessivo di oltre 100 kg.
L’attività svolta ad agosto aveva permesso di scoprire, oltre alla
piantagione di marijuana, anche un laboratorio per essiccare le piante e quindi
ottenere la sostanza stupefacente pronta per lo spaccio. Questo laboratorio era
stato creato all’interno di alcune roulotte in disuso nei pressi del campo rom,
con la marijuana conservata all’interno di alcuni barattoli in vetro.
All’interno di queste roulotte, inoltre, era stata rinvenuta della sostanza
stupefacente pronta per lo smercio, ovvero 800 grammi di marijuana, depositata
per l’essiccamento, e ulteriori 200 grammi di hashish ed alcuni bilancini di
precisione.
L’attività investigativa, non conclusasi con l’arresto in flagranza,
proseguiva anche grazie all’ausilio della Polizia Scientifica che analizzava la
sostanza stupefacente in sequestro ed effettuava i rilievi dattiloscopici sui
barattoli e sui contenitori ove era conservata la sostanza stupefacente,
riuscendo così rilevare le impronte di B.D.
Ad inchiodare B.D. contribuiva anche il rinvenimento, da parte degli
investigatori, nei pressi della sua roulotte, così come nelle piantagioni,
dello stesso terriccio e dello stesso materiale per l’irrigazione e la
coltivazione delle piante di marijuana, fugando così ogni dubbio sulla
riconducibilità delle stesse all’arrestato.
Le risultanze investigative hanno così determinato il P.M. titolare delle
indagini, dott. Flavio LAZZARINI, a richiedere la custodia cautelare in carcere
che è stata disposta dal GIP del Tribunale di Bologna in data 25 febbraio del
2021 e successivamente eseguita dalla Squadra Mobile.
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