giovedì 31 agosto 2023

Tunisino arrestato

29ENNE TUNISINO NON RISPETTA I PROVVEDIMENTI DEL GIUDICE E RICEVE TRE AGGRAVAMENTI DI MISURA CAUTELARE IN POCHI MESI.

Castiglione dei Pepoli (BO): I Carabinieri della Stazione di Castiglione dei Pepoli hanno arrestato un 29enne tunisino, disoccupato e con precedenti di polizia. E’ successo nella serata del 29 agosto, quando i Carabinieri hanno rintracciato il 29enne per notificargli un aggravamento di misura cautelare del Tribunale di Bologna. L’odierno provvedimento, richiesto dalla Procura della Repubblica di Bologna, è stato emesso per sostituire la misura cautelare che il 29enne aveva ricevuto di recente, nell’ambito di un procedimento penale scaturito dai fatti di aprile 2023, quando era stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, durante un’operazione anti droga dei Carabinieri. In sede di giudizio direttissimo, l’arresto era stato convalidato e all’epoca dei fatti, il 29enne aveva ricevuto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Purtroppo, il giovane tunisino ha continuato a delinquere e a maggio 2023 è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, in compagnia di altri soggetti con precedenti di polizia specifici, durante un’altra operazione anti droga e per questo, il Giudice gli aveva convertito l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, con l’obbligo di dimora, con permanenza domiciliare dalle ore 19:00 alle ore 07:00. Nonostante il primo aggravamento di misura cautelare che gli aveva evitato il carcere, il 29enne ha ripreso la sua condotta trasgressiva, uscendo di casa, allontanandosi dalla Provincia di Bologna e frequentando soggetti dediti al crimine. La condotta indifferente del 29enne tunisino è stata definita dal Giudice una “…sfacciata e da ultimo radicale trasgressione della misura in atto operante…”. A quel punto, il Giudice ha emesso il secondo aggravamento di misura cautelare, sostituendo l’obbligo di dimora, con la misura cautelare degli arresti domiciliari con sistema di controllo elettronico a distanza (braccialetto elettronico). Durante l’arresto, però, il 29enne si è rifiutato di indossare il dispositivo elettronico e i Carabinieri hanno informato subito la Procura della Repubblica di Bologna.

Preso atto della situazione, il Giudice ha emesso il terzo aggravamento di misura cautelare, sostituendo la misura degli arresti domiciliari con il carcere in caso di rifiuto dell’indagato di indossare il braccialetto elettronico.

Nella serata del 30 agosto, i Carabinieri sono tornati a casa del soggetto, invitandolo a indossare il braccialetto elettronico, ma lui si è rifiutato. Arrestato dai Carabinieri, il 29enne è stato tradotto in carcere.

 

mercoledì 30 agosto 2023

Identificato dai Carabinieri

IDENTIFICATO DAI CARABINIERI IL PRESUNTO AUTORE DELLE MINACCE RIVOLTE ALLE DIPENDENTI DELLA LIBRERIA PER RAGAZZI “IL MOSAICO”.

Imola (BO): I Carabinieri della Stazione di Imola hanno denunciato un 40enne ucraino, residente a Imola, incensurato, per minaccia aggravata. La denuncia è scaturita nel corso di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Bologna per identificare un soggetto di sesso maschile che sabato 26 agosto, è entrato nella libreria “Il Mosaico”, specializzata in libri per bambini e ragazzi e ha minacciato la responsabile, 46enne italiana, che si trovava nel locale con una dipendente e un cliente. Lunedì 28 agosto, la responsabile si è presentata in caserma per denunciare l’accaduto ai Carabinieri. Durante la stesura della querela, la donna ha raccontato ai Carabinieri che alle ore 10:15 di sabato 26 agosto, un uomo adulto che non aveva mai visto prima, con indosso una t-shirt bianca con scritta la frase “Dio ti salverà”, era entrato nella libreria tenendo in mano un testo sacro e aveva iniziato a leggere a voce alta dei passaggi del testo che fa riferimento ai bambini (Il Vangelo secondo Matteo). Sconcertata dalla reazione del soggetto, la responsabile della libreria lo aveva interrotto chiedendogli spiegazioni e lui, dopo averle risposto che era infastidito dalle attività svolte nel locale, in particolare facendo riferimento a una “Drag queen” che aveva partecipato a un evento nella libreria e alla lettura di un testo per bambini che fa riferimento a un coniglio che sposa un altro coniglio, la minacciava: “Siete delle pervertite! Questa libreria è un luogo non gradito a Imola! Sappiamo costa state facendo, per questo ne subirete le conseguenze!”. Ricostruendo i fatti, i Carabinieri sono riusciti a risalire al presunto autore della minaccia aggravata. Convocato in caserma nella mattina del 29 agosto, il 40enne è stato denunciato dai Carabinieri.

 

martedì 29 agosto 2023

Droga e siringhe

DROGA E SIRINGHE SPORCHE DI SANGUE. I CITTADINI CHIAMANO I CARABINIERI. ARRESTATO UN 15ENNE

Medicina (BO): I Carabinieri della Tenenza di Medicina hanno arrestato un 15enne italiano, residente in Provincia di Bologna, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E’ successo la mattina del 25 agosto, durante un servizio anti droga in abiti civili che i Carabinieri stavano facendo nel cortile di un palazzo condominiale che era stato segnalato ai militari da alcuni cittadini del posto, insospettiti per la presenza di alcuni adolescenti verosimilmente dediti al consumo di droghe. I sospetti dei cittadini, anche preoccupati dal ritrovamento per terra di alcune siringhe sporche di sangue, sono stati confermati dai Carabinieri che durante il servizio hanno sorpreso un ragazzo davanti all’edificio che si stava guardando attorno, come a volersi assicurare di non essere visto. L’atteggiamento agitato e accorto del giovane, ha attirato l’attenzione dei Carabinieri che dopo averlo identificato, lo hanno sottoposto a una perquisizione. Le operazioni di ricerca dei Carabinieri sono terminate col sequestro di un panetto di sostanza stupefacente del tipo hashish, del peso complessivo di 118 grammi che il giovane deteneva nel garage di pertinenza dell’abitazione, unitamente a un bilancino di precisione, del materiale adatto al confezionamento della droga, un grinder (dispositivo destinato alla macinazione di sostanze vegetali, generalmente marijuana) e due coltelli con le lame sporche della sostanza stupefacente rinvenuta. Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, il 15enne è stato tradotto in un Istituto Penale per Minorenni.  In data 28 agosto 2023, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale per i Minorenni di Bologna ha convalidato l’arresto e nei confronti del 15enne è stata emessa la misura cautelare del collocamento in comunità.

 

venerdì 25 agosto 2023

Rogo nei rifiuti

INCENDIO RIFIUTI FORLI

è in fase di bonifica l'incendio scoppiato nel pomeriggio a Forlì in via golfarelli in un deposito di rifiuti. Sul posto sono intervenute 5 squadre della sede Centrale con il supporto dei distaccamenti di Cesena, Rocca San Casciano ed un mezzo antincendio aeroportuale.

 

Portateci a Bologna!!

 “PORTATECI A BOLOGNA!” QUATTRO MINORENNI NON ACCOMPAGNATI DENUNCIATI DAI CARABINIERI

Provincia di Bologna: I Carabinieri della Compagnia di San Lazzaro di Savena (BO) hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, quattro minorenni stranieri, non accompagnati, tre 17enni e un 16enne, per violenza privata in concorso aggravata, poiché commessa da più persone. È successo alle ore 14:05 del 18 agosto scorso, quando i Carabinieri della Centrale Operativa di Bologna hanno ricevuto la telefonata di un educatore sociale di una comunità situata in Provincia di Bologna che chiedeva aiuto. All’arrivo dei Carabinieri, l’educatore, 43enne italiano, ha riferito che qualche minuto prima era stato aggredito verbalmente, unitamente alla sua collega, 32enne italiana, da quattro ragazzi domiciliati nella struttura che, approfittando della libera uscita, avevano preteso di essere accompagnati in macchina in città, poiché avevano perso l’autobus per andare a Bologna. Infastiditi dal rifiuto dei due educatori che stavano andando via da soli, i quattro giovani hanno chiuso il cancello della comunità e si sono alterati al punto da costringere i due adulti a rifugiarsi negli uffici della struttura in attesa dei Carabinieri. All’arrivo dei militari, i quattro minorenni si erano già allontanati arbitrariamente dalla struttura.

Geloso e intransigente

 GELOSO E INTRANSIGENTE CON MOGLIE E FIGLIE: MAROCCHINO COLPITO DA MISURA CAUTELARE

Castello d’Argile (BO): I Carabinieri della Stazione di Castello d’Argile hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, nei confronti di un 55enne marocchino, commerciante, indagato per maltrattamenti contro familiari o conviventi. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Bologna, su richiesta della Procura della Repubblica di Bologna che ha coordinato le indagini dei Carabinieri. Il procedimento nasce dalla denuncia della compagna dell’indagato, 34enne marocchina, che l’8 agosto scorso è andata dai Carabinieri della Stazione di Galliera (BO) per chiedere aiuto, dicendo di non essere più in grado di sopportare il compagno e descrivendo un quadro familiare violento, caratterizzato da un clima di prevaricazione. La donna ha riferito ai Carabinieri che l’uomo ha iniziato a maltrattarla nel 2013, subito dopo l’inizio della relazione sentimentale da cui sono nate due figlie che hanno assistito continuamente alle vessazioni del padre. Offese, ingiurie e schiaffeggiamenti, sono alcuni dei maltrattamenti che la donna è stata costretta a sopportare, assieme a quella che il Giudice ha descritto nel provvedimento cautelare: …ossessiva gelosia e intransigenza religiosa…. Il 55enne, infatti, ha imposto sin da subito, prima alla compagna e poi alle figlie che stavano crescendo, di vivere in un certo modo, evitando di indossare gonne o pantaloncini corti, di salutare gli altri col bacio sulla guancia e in generale di evitare conoscenze maschili. L’ultimo fatto è successo alle ore 23:00 del 7 agosto scorso in una via di Castello d’Argile, quando i Carabinieri della Centrale Operativa di San Giovanni in Persiceto (BO) hanno ricevuto la telefonata della donna che chiedeva aiuto. Al Carabiniere del 112, la 34enne ha detto di trovarsi alla guida di un’auto e di essere stata urtata intenzionalmente da un’altra auto condotta dal compagno che la voleva fermare per impedirle di andare a vivere altrove, come deciso di recente per interrompere la relazione sentimentale.  Nel tentativo di fermarla, il 55enne le aveva urlato contro: “Ti ammazzo! Ti faccio vedere chi sono i veri uomini!”.

Rintracciato dai Carabinieri della Stazione di Castello d’Argile nella serata del 22 agosto scorso, il 55enne è stato sottoposto alla misura cautelare del Giudice.

giovedì 24 agosto 2023

Documenti falsi

 BOLOGNA: DOCUMENTI FALSI PER OTTENERE PASSAPORTI ITALIANI.

Nei giorni scorsi l’Ufficio Passaporti della Questura di Bologna ha concluso una complessa attività investigativa che ha portato alla luce una frode per ottenere passaporti italiani. 

La vicenda coinvolge due individui che si recavano presso il Consolato d’Italia Erbil (IRAQ) presentando i documenti a sostegno di una richiesta di iscrizione presso l'A.I.R.E. (Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero), con l'obiettivo finale di ottenere un passaporto italiano.

Le indagini, grazie alla collaborazione tra l'Ufficio Passaporti della Questura di Bologna e il Comune di Bologna, mettevano in luce discrepanze nei documenti italiani ed iracheni in possesso dei predetti soggetti.

Ulteriori accertamenti hanno poi rilevato che i documenti risultavano essere oggetto di furto e successivamente contraffatti: i soggetti venivano quindi denunciati per possesso di documenti falsi validi per l’espatrio, ricettazione e falsa attestazione a Pubblico Ufficiale. 

A seguito dell’attività svolta, finalizzata a garantire l'integrità del processo di rilascio dei passaporti italiani e prevenire abusi, è stata redatta comunicazione di notizia di reato a carico dei responsabili. 


Minorenne insofferente al controllo

16ENNE INSOFFERENTE AL CONTROLLO AGGREDISCE CARABINIERE CHE RIPORTA 5 GIORNI DI PROGNOSI

Medicina (BO): I Carabinieri della Tenenza di Medicina hanno denunciato un 16enne italiano alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, per resistenza a un pubblico ufficiale e lesione personale. E’ successo nella giornata del 22 agosto scorso, durante un controllo dei Carabinieri che stavano eseguendo in una zona di Medicina che in passato era stata segnalata per la presenza di soggetti dediti al consumo e allo spaccio di droga. Alla vista di un gruppetto di ragazzi che si stavano aggirando con fare sospetto, i Carabinieri si sono avvicinati e quando si sono accorti che l’aria circostante era caratterizzata da un odore simile a quello prodotto dal fumo delle sostanze cannabinoidi, li hanno invitati a esibire i documenti. Uno dei giovani si è innervosito e i Carabinieri, sospettando che stesse nascondendo delle sostanze stupefacenti, lo hanno identificato e perquisito. L’iniziativa dei Carabinieri non è stata gradita dal ragazzo, 16enne, che ha reagito impedendo al militare di svolgere le proprie funzioni e nel farlo gli ha torto tre dita della mano destra, urlandogli contro: “Ti faccio perdere il posto di lavoro! Ti faccio licenziare! Non sai chi sono io! Io ti mando a fare il muratore!”. Il Carabiniere è finito al Pronto Soccorso di Budrio (BO), dove è stato medicato e dimesso con una prognosi di 5 giorni: “Trauma distrattivo al 3°, 4° e 5° dito della mano destra”.

 

mercoledì 23 agosto 2023

Minore ruba la cioccolata

 RUBA LA CIOCCOLATA: MINORE STRANIERO NON ACCOMPAGNATO DENUNCIATO DAI CARABINIERI

Bologna: I Carabinieri della Stazione Bologna Bertalia hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il tribunale per i Minorenni di Bologna, un 15enne tunisino, senza fissa dimora, per tentato furto in concorso. E’ successo alle ore 10:30 del 21 agosto, quando i Carabinieri della Centrale Operativa di Bologna sono stati informati che nel supermercato Conad di via Larga era stato commesso un furto. I Carabinieri della Stazione Bologna Bertalia si sono recati sul posto e quando sono arrivati, hanno appreso dal personale addetto alla sicurezza che un adolescente era stato sorpreso, unitamente a un altro giovane, mentre tentava di allontanarsi dal supermercato senza pagare quattro tavolette di cioccolata alla nocciola e una confezione di biscotti del valore complessivo di 11 euro. Uno dei due giovani è riuscito a fuggire, mentre l’altro è stato identificato dai Carabinieri in un 15enne tunisino, da poco giunto sul territorio nazionale. La refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario, mentre il minore è stato affidato agli assistenti del Pronto Intervento Sociale di Bologna.

Minacce alla cuoca

 COLLOCATO IN COMUNITÀ SI LAMENTA PER IL CIBO E MINACCIA LA CUOCA: 18ENNE TUNISINO FINISCE IN CARCERE

Bologna: I Carabinieri della Stazione Bologna Indipendenza hanno arrestato un 18enne tunisino in esecuzione di un’ordinanza di aggravamento del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale per i Minorenni di Milano. Il 31 marzo scorso, il 18enne che all’epoca era ancora minorenne, era stato sottoposto alla misura cautelare del collocamento in comunità nel Centro di Giustizia Minorile di Bologna a seguito di reati inerenti gli stupefacenti. Durante la sua permanenza a Bologna, il giovane, che nel frattempo ha compiuto 18 anni, non ha seguito le regole imposte per la vita in comune e il 7 agosto u.s. ha minacciato una dipendente della mensa con un coltello da cucina perché non aveva gradito la qualità del pranzo che stavano somministrando. A seguito della sua condotta l’Autorità Giudiziaria ha sostituito la precedente misura del collocamento in comunità con la custodia in un istituto penale minorile per la durata di un mese.

martedì 22 agosto 2023

Estradati due narcotrafficanti

 GDF BOLOGNA: ESTRADATI DUE NARCOTRAFFICANTI ITALIANI APPARTENENTI AD UN'ASSOCIAZIONE A DELINQUERE LEGATA ALLA ‘NDRANGHETA I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, in collaborazione con la Polizia di Frontiera dell’aeroporto “L. Da Vinci” di Roma – Fiumicino e con il supporto del Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.), hanno dato corso alla cattura di due soggetti italiani, appartenenti ad una associazione a delinquere dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Gli arresti sono avvenuti nell’ambito di una complessa indagine, diretta dal Dott. Roberto Ceroni della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Bologna, con il coordinamento della Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, ed eseguita dal G.I.C.O. del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Bologna. Le indagini, durate oltre due anni, hanno portato al sequestro di 43 kg di cocaina, 44 kg di hashish, 9.650 prodotti contraffatti, oltre 900 mila euro in contanti e all’arresto, in flagranza di reato, di 4 soggetti italiani; inoltre, è stata data esecuzione, complessivamente, a 42 misure cautelari personali, nonché al sequestro, finalizzato alla confisca per sproporzione, di oltre 40 immobili e terreni (di cui 29 in Emilia Romagna e 13 in Calabria), n. 14 autoveicoli/motocicli, beni di lusso, n. 44 rapporti bancari e 80 fra società, attività commerciali e partecipazioni sociali, per un valore complessivo stimato di oltre 50 milioni di euro. Gli indagati, che lo scorso 30 maggio erano riusciti a sottrarsi all’esecuzione della misura di custodia cautelare in carcere nei loro confronti, rendendosi irreperibili, erano stati rintracciati in Paraguay e ivi arrestati in quanto destinatari di un Mandato di Arresto Europeo, successivamente internazionalizzato. In particolare, dalle indagini è emerso come i due rivestissero un ruolo di assoluta rilevanza in seno al sodalizio criminale, in quanto contigui a una pericolosa cosca di ‘Ndrangheta e uomini di fiducia (nonché cugini) del principale promotore dell’associazione, da cui avevano “ereditato” una vasta rete di contatti nel mondo del narcotraffico internazionale.

Nucleo Ispettorato del Lavoro

Nella mattina odierna, i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Bologna, con direzione della Procura della Repubblica del capoluogo felsineo, unitamente a militari del Comando Provinciale di Bologna hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare agli arresti domiciliari di un imprenditore edile, per il reato di intermediazione illecita e sfruttamento della manodopera di cui all’art. 603-bis del codice penale. 

L’ordinanza è stata emessa dal G.I.P. del Tribunale di Bologna che concordando pienamente con la tesi investigativa della Procura del capoluogo ha accolto le richieste del P.M. inquirente.  

L’attività investigativa avviata nel gennaio 2023 ha consentito di far emergere lo sfruttamento di manodopera extracomunitaria dal luglio 2021 al marzo 2023.

L’indagine è scaturita da una denuncia da parte di un lavoratore extra UE, manovale edile, oggetto per diversi mesi di sfruttamento.

Sulla base di tali indizi, gli investigatori hanno avviato gli accertamenti anche con l’ausilio di attività tecniche al fine di appurare che il “caporale”, impiegava manodopera in nero ed irregolare sul territorio nazionale in condizioni di sfruttamento, impiegando i lavoratori in vari cantieri edili sul territorio della provincia. 

I lavoratori venivano prelevati all’alba ed accompagnati nei luoghi di lavoro, ove prestavano la loro opera con turni di circa 10 ore giornaliere. Ai lavoratori era concesso, peraltro non sempre, un unico giorno di riposo: la domenica. Lo sfruttamento era determinato da vari fattori, quali il modestissimo livello di retribuzione garantito, le precarie condizioni alloggiative e di vita, l’assenza di regolarizzazione della posizione lavorativa, la mancata erogazione ai lavoratori delle benché minime garanzie di sicurezza e igiene sul lavoro. L’attività investigativa ha fatto emergere che l’indagato approfittava dello stato di bisogno dei manovali, che risultavano spesso ricattati e minacciati di essere cacciati senza paga.

Le testimonianze rese dai manovali sfruttati hanno confermato in toto l’impianto investigativo ed è stato così appurato che gli stessi sostenevano turni di lavoro massacranti a fronte di un salario irrisorio, dal quale peraltro venivano arbitrariamente decurtate le spese per vitto e alloggio. 

Le indagini hanno evidenziato che le vittime operavano in condizione di grave violazione della normativa sulla sicurezza, in assenza di sorveglianza sanitaria, senza alcuna formazione e informazione relativa ai rischi derivanti dallo svolgimento della specifica attività lavorativa e senza l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.

E’ stato, inoltre, disposto il sequestro preventivo del mezzo in uso all’indagato con il quale quest’ultimo era solito condurre presso i propri cantieri i lavoratori sfruttati, al fine di evitare la reiterazione di analoghi reati.


 

lunedì 21 agosto 2023

Tentativo di furto aggravato

 TENTATIVO DI FURTO AGGRAVATO SVENTATO DALLA POLIZIA

Nelle prime ore di questa mattina personale della Polizia di Stato ha arrestato un individuo mentre tentava di compiere un furto aggravato su una vettura parcheggiata in via Maggi a Bologna. L'azione rapida e determinata degli agenti ha permesso di impedire il crimine e di assicurare l'autore alla giustizia.

Alle ore 02:45 l’equipaggio di una delle Volanti dell'Ufficio Prevenzione Generale Soccorso Pubblico della Questura di Bologna stava effettuando il regolare controllo del territorio quando gli operatori sono stati attirati dalla presenza di un'auto con lo sportello anteriore aperto. All'interno dell'auto si trovava un individuo che cercava di nascondersi al loro arrivo. 

Senza esitazione gli agenti si sono avvicinati all'auto e hanno sorpreso l'uomo che intento a rovistare nell'auto, verosimilmente forzata poco prima.

Nonostante il tentativo di nascondersi, il sospettato è stato tratto in arresto dagli agenti. È emerso che l’uomo, originario del Marocco, non aveva documenti di identificazione validi e risultava essere un soggetto sprovvisto di regolare posizione in Italia.

Il cittadino marocchino è stato sottoposto a rilievi fotodattiloscopici ed antropometrici, che hanno rilevato diversi pregiudizi penali per reati legati agli stupefacenti ed al patrimonio. 

Il sospettato è stato deferito in stato di arresto per il reato di tentato furto aggravato e processato in direttissima. In quanto irregolare sul territorio nazionale ed inottemperante ad un ordine di lasciare il territorio dell'Unione Europea emesso in precedenza, il soggetto si trova a disposizione del locale Ufficio Immigrazione che provvederà all’espulsione. 


Motociclista denunciato

SORPRESO CON LA DIVISA DELLA POLIZIA PROVINCIALE: MOTOCICLISTA DENUNCIATO DAI CARABINIERI

San Lazzaro di Savena (BO): I Carabinieri della Sezione Radiomobile di San Lazzaro di Savena hanno denunciato un 30enne italiano per possesso di segni distintivi contraffatti e ricettazione. E’ successo alle ore 19:25 del 17 agosto, durante un servizio di controllo della circolazione della strada che i Carabinieri stavano eseguendo lungo la via Emilia. Alla vista di due motociclisti fermi, in corrispondenza dei rispettivi veicoli, i Carabinieri si sono avvicinati e li hanno identificati in un 18enne e un 30enne, italiani, disoccupati e con precedenti di polizia. Durante gli accertamenti, i Carabinieri hanno sorpreso il 30enne, residente in provincia di Rimini in possesso di una maglia a maniche lunghe con i loghi e la scritta della Polizia Provinciale di Rimini, occultata sotto la sella, pur non essendo un dipendente di tale amministrazione. Non essendo in grado di giustificare il possesso del capo di abbigliamento, il 30enne è stato denunciato e la maglietta sequestrata dai Carabinieri in attesa di accertarne la sua esatta provenienza.

 

Tunisino arrestato

 33ENNE TUNISINO ARRESTATO PER MALTRATTAMENTI ALLA COMPAGNA

Bologna: I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato un 32enne tunisino, muratore, senza fissa dimora, per maltrattamenti contro familiari o conviventi. È successo alle ore 18:30 di domenica 20 agosto, quando i Carabinieri della Centrale Operativa di Bologna sono stati informati che una donna era stata aggredita in via Umberto Terracini. I Carabinieri si sono recati sul posto e quando sono arrivati, hanno appreso da alcuni passanti che l’aggressore si era allontanato in auto, mentre la donna, identificata in una 28enne tunisina, era presente unitamente ai suoi quattro figli, tre adolescenti e una neonata. Poco dopo, l’aggressore è tornato sul posto in stato di alterazione psicofisica perché verosimilmente ubriaco e alla vista dei Carabinieri che stavano raccogliendo le testimonianze, si è ulteriormente alterato e ha tentato di aggredirli. Identificato, è stato poi arrestato. Sentita dai Carabinieri, la donna ha riferito di essere la compagna dell’uomo e di essere stata collocata in una struttura protetta due anni fa, a seguito del comportamento violento del 32enne che a settembre 2021 era stato denunciato per maltrattamenti. Qualche tempo dopo, il 32enne, dopo aver intrapreso un progetto di riconciliazione proposto dai servizi sociali, era stato autorizzato a riavvicinarsi alla famiglia senza la presenza degli assistenti. Domenica pomeriggio, il 32enne, era andato a prendere la compagna e i quattro figli con la propria autovettura, con l’intenzione di accompagnarli a mangiare un gelato. Mentre erano in macchina, a causa del suo stato di alterazione, la coppia ha litigato e la donna ha chiesto di scendere dall’auto. A quel punto il 32enne, dopo aver interrotto la marcia del veicolo all’altezza di via Umberto Terracini, prima ha picchiato la donna seduta sul sedile di fianco e poi ha tentato di strangolarla con la cintura, alla presenza dei figli che si trovavano sul sedile posteriore. La donna si è difesa colpendo il compagno con una bottiglia di vodka trovata nell’abitacolo ed è fuggita, ma è stata raggiunta e presa a pugni. La situazione ha attirato l’attenzione dei passanti che hanno chiamato i Carabinieri. Il 32enne ha così smesso di picchiare la donna e si è allontanato, tornando però poco dopo. All’arrivo dei sanitari la donna, ferita al volto, ha rifiutato le cure ed è rimasta con i figli, visibilmente colpiti da quello che era successo. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il 32enne, gravato da precedenti di polizia e già colpito dall’ammonimento, è stato tradotto in carcere.

Affitti in nero

 GDF BOLOGNA: CONTRASTO ALLE LOCAZIONI IN NERO, AFFITTACAMERE NEL CENTRO STORICO EVADE IL FISCO PER OLTRE 600MILA EURO 

Nell’ambito del piano d’intervento attuato dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna a contrasto del fenomeno degli affitti in nero, una specifica attività di monitoraggio è focalizzata sulle strutture extra-alberghiere (B&B, affittacamere, locazioni brevi di appartamenti) operanti nel territorio felsineo, presenti sulle principali piattaforme di prenotazione on-line che, tuttavia, non hanno adempiuto ai previsti adempimenti amministrativi e fiscali, omettendo in tutto o in parte di dichiarare i corrispettivi percepiti dai clienti. In particolare, nell’ambito di una verifica fiscale nei confronti di un affittacamere situato nel centro storico di Bologna - i finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano hanno recuperato a tassazione circa 600.000 euro di ricavi non dichiarati a partire dall’anno 2017. L’Host oggetto dell’attività ispettiva gestiva 6 camere, operando prevalentemente su piattaforme di prenotazione on-line, rivolgendosi in gran parte a turisti stranieri, forte della posizione centrale della struttura. Gli approfondimenti esperiti, anche mediante le banche dati in uso al Corpo, hanno permesso di intercettare una quota di locazioni brevi in nero pari a circa il 50% della complessiva operatività dichiarata dalla struttura.

domenica 20 agosto 2023

Incendio di un capanno

Squadre VF sono intervenute alle 12:49  nel comune di Castel San Pietro per l'incendio di un capanno contenente materiale vario. I vigili del fuoco intervenuti hanno provveduto allo spegnimento del capanno e delle aree circostanti ed a evitare che l'incendio si propagasse a un campo di girasoli nelle vicinanze. Nessuna persona coinvolta.
 

Incendio di sterpaglie

Squadre VF sono intervenute alle ore 12 circa all'interno di Villa Ghigi per un piccolo incendio sterpaglie. Le squadre  VF hanno provveduto all'estinzione e all bonifica del rogo reso complesso in considerazione delle difficoltà a raggiungere il sito con i mezzi VF
 

venerdì 18 agosto 2023

38enne violento con la convivente

 38ENNE COLPITO DA MISURA CAUTELARE PER MALTRATTAMENTI VERSO LA CONVIVENTE

Bologna: I Carabinieri della Stazione Bologna Navile, nella giornata di ieri, 17 agosto, hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla persona offesa, nei confronti di un 38enne originario del Bangladesh ma residente a Bologna, operaio, coniugato, già noto alle forze dell’ordine, accusato del reato di maltrattamenti contro familiari o conviventi.

Il provvedimento, richiesto dalla Procura della Repubblica di Bologna ed emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari, nasce dalla querela di una donna 29enne originaria del Bangladesh che, agli inizi di agosto u.s., si è rivolta ai carabinieri di via Agucchi per denunciare il marito con il quale ha contratto matrimonio nel luglio del 2013 in Bangladesh e che ha vissuto fino all’inizio del mese, in un appartamento nel quartiere Navile, unitamente ai loro due figli minori, di due e tre anni, nati dalla loro unione.

In particolare, la donna, ha riferito ai militari che i litigi con il marito erano iniziati nel novembre 2018 dopo che lei ha scoperto, controllando il cellulare, una relazione extraconiugale con un’altra donna. L’uomo ha sempre negato, arrivando addirittura a minacciarla di chiedere il divorzio. A seguito di tale episodio sono nate animate discussioni verbali, inizialmente senza violenza fisica, ma poi, nel 2019, c’è stato un primo episodio violento, in seguito alla scoperta di un’altra relazione extraconiugale. Alla richiesta di spiegazioni, il 38enne avrebbe colpito la donna con schiaffi e pugni al volto, stringendole il collo fin quasi a farle perdere conoscenza. In alcune circostanze, il 38enne l’avrebbe minacciata con l’utilizzo di un coltello da cucina. Nel 2022, agli inizi del mese di aprile, l’uomo, tornato a casa da lavoro, ha iniziato ad insultarla, proferendole frasi del tipo “…... non sei una buona madre…ti faccio violentare …” per poi picchiarla. Episodi che sarebbero avvenuti alla presenza dei due figli minori.

Rintracciato dai carabinieri, l’uomo è stato sottoposto alla misura cautelare disposta dal Giudice e allontanato dall’abitazione familiare.

giovedì 17 agosto 2023

Bicicletta elettrica fuori norma

 Si lancia in via Stalingrado con bicicletta a pedalata assistita fuori norma. Sanzionato il conducente e mezzo sequestrato dalla Polizia Locale

Come se fosse un velocista al Giro d’Italia lanciato nello sprint finale. Ha destato parecchi sospetti, mercoledì scorso, la velocità di una bicicletta a pedalata assistita che correva lungo la via Stalingrado senza che il conducente per diverse centinaia di metri azionasse i pedali. La performance non è sfuggita ad una pattuglia del reparto Navile della Polizia Locale, che all’altezza di via Calzoni ha fermato l’improvvisato sprinter. Dopo i controlli effettuati sulla bicicletta, è emerso che il mezzo non rispondeva a quanto previsto dalle norme del Codice della Strada. Nella fattispecie il velocipede a pedalata assistita è risultato avere una potenza nominale pari a 720 watt, con uno sviluppo di velocità pari a 73 Km/h senza agire sui pedali. A questo punto il conducente è stato sanzionato e il mezzo sottoposto a sequestro amministrativo.

mercoledì 16 agosto 2023

500.000 prodotti non sicuri

 GDF BOLOGNA: SEQUESTRATI OLTRE 540.000 PRODOTTI PRIVI DEGLI STANDARD MINIMI DI SICUREZZA. 

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, anche nella settimana di ferragosto, hanno intensificato, nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio, l’attività di contrasto e repressione del commercio di prodotti contraffatti o non conformi agli standard di sicurezza contemplati dalla normativa comunitaria e nazionale. In particolare, l’attività info-investigativa espletata dai finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano ha consentito di individuare un esercizio commerciale in zona “Croce Coperta” avente per oggetto la vendita di prodotti per la casa in genere, riconducibile ad un cittadino di nazionalità cinese, al cui interno venivano commercializzati, tra gli altri, apparecchi elettrici privi dei requisiti di Legge. Al contempo, le Fiamme Gialle del 1° Nucleo Operativo Metropolitano hanno eseguito un intervento ispettivo all’interno del noto mercato settimanale della “Montagnola”, nell’ambito del quale sono state rilevate, nei confronti di due commerciati di nazionalità pakistana ed equadoregna, numerose violazioni alla normativa prevista dal Codice del Consumo, che stabilisce gli obblighi e i divieti previsti in materia di sicurezza dei prodotti commercializzati nei confronti dei consumatori finali. Le operazioni svolte hanno consentito di sottoporre a sequestro complessivamente oltre 540.000 articoli vari (accessori decorativi, utensileria, prodotti ed accessori per la cura del corpo e della persona, beni di consumo etc.) “non sicuri” per i consumatori, in quanto privi dei requisiti informativi minimi obbligatori ai sensi del Codice del Consumo, in violazione degli artt. 6, 7 e 9 del D.lgs. n. 206/2005. Inoltre, sono stati sequestrati 64 apparecchi elettrici, prevalentemente piccoli elettrodomestici da cucina, sprovvisti di marchio CE e relativi certificati di conformità. Gli esercizi commerciali in questione sono stati segnalati alla C.C.I.A.A. di Bologna per la comminazione delle relative sanzioni amministrative, che possono arrivare, per ognuno dei trasgressori, fino a € 25.823,00. Gli interventi effettuati dalle Fiamme Gialle felsinee sono il risultato di un costante impegno profuso nel contrasto alla diffusione di prodotti non conformi agli standard di sicurezza previsti, teso a salvaguardare gli operatori economici onesti oltre che la salute dei consumatori.

Droga

Polizia Locale, alla vigilia di Ferragosto il cane Ares rintraccia 681 grammi di hashish e 29 di cocaina

Una vigilia di Ferragosto di lavoro per il cane Ares e gli agenti del Reparto Sicurezza e Unità Cinofila della Polizia Locale. Facendo seguito ad una segnalazione relativa a fenomeni di spaccio e consumo di stupefacenti nella zona periferica di via Stalingrado gli agenti, insieme al collega a quattro zampe Ares, hanno colto nel segno. Durante l'attività, il cane si è diretto verso le sterpaglie e la vegetazione incolta dove, occultati all'interno di un vecchio condotto per l'acqua, ha scovato all'interno di un calzino 17 pezzi di sostanza resinosa di colore marrone dal peso corrispondente a poco più di 681 grammi. Oltre a questi, il fiuto di Ares ha permesso di rinvenire 7 involucri di plastica termosaldati contenenti una sostanza polverosa di colore bianco dal peso totale di circa 29 grammi. Dopo le analisi che hanno sancito la natura delle sostanze, rispettivamente hashish e cocaina, gli agenti hanno proceduto al sequestro penale a carico di ignoti.

 

lunedì 14 agosto 2023

Aggredisce la compagna

 GIA’ AMMONITO MINACCIA E TENTA DI AGGREDIRE L’EX COMPAGNA IN UNA CASA PROTETTA: 29 ENNE TUNISINO ARRESTATO DAI CARABINIERI


Bologna (BO): I Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato un 29enne di origine tunisina, residente a Bologna, già noto alle forze dell’ordine, celibe, cuoco, accusato del reato del reato di atti persecutori.

E’ successo verso le ore 2:20 circa di domenica scorso all’interno di una residenza sociale dove la donna aveva trovato rifugio, alcune ospiti della struttura hanno contattato il 112, riferendo che un uomo stava scavalcando il cancello della comunità, urlando verso l’ex compagna. I carabinieri, giunti velocemente sul posto, hanno preso immediatamente contatti con la donna, una 26enne di origine ungheresi, nubile, la quale ha riferito che il suo ex compagno, di origine tunisina, si era allontanato pochi istanti prima del loro arrivo, dopo averla minacciata di morte e sospettava che fosse nascosto nel giardino condominiale. Riferiva inoltre che lo stesso, la sera precedente, si era già presentato presso la struttura pretendendo di entrare, ma fortunatamente, lei non era presente. Il tunisino è stato rintracciato dai carabinieri poco lontano, in stato di alterazione psicofisica dovuto all’abuso di sostanze alcoliche. Lo stesso era stato già colpito da un ammonimento nel giugno dell’anno scorso per la sua condotta nei confronti dell’ex compagna, senza tuttavia che lo stesso avesse sortito alcuno effetto.

Il 29enne arrestato è stato tradotto in carcere su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Dopo la pensione coltiva droga

DOPO LA PENSIONE SI DEDICA ALLA MARIJUANA: 70ENNE “COLTIVATORE DIRETTO” ARRESTATO DAI CARABINIERI

Imola (BO): I Carabinieri della Compagnia di Imola hanno arrestato un 70enne di origine lombarda ma di fatto domiciliato nell’imolese, separato, pensionato, già noto alle forze dell’ordine, accusato di coltivazione e produzione illecita di sostanze stupefacenti e/o psicotrope.

E’ successo verso le ore 20:00 circa di sabato scorso, quando l’attenzione dei carabinieri, impegnati in un normale servizio nelle aree più periferiche del comprensorio è stata richiamata da un forte e tipico odore di marijuana provenire da alcuni terreni, posti nella parte retrostante di un’abitazione. I militari hanno così deciso di andare a fondo e durante le operazioni di perquisizione, in casa di un 70enne, hanno rinvenuto, all’interno dell’abitazione, un barattolo di vetro contenente 26 grammi di infiorescenze di marijuana già essiccata, oltre a 7 flaconi di vario volume contenente fertilizzante, nonché uno strumento elettronico utilizzato per la misurazione del ph dell’acqua. La scoperta più importante però, i militari l’hanno fatta all’esterno dell’abitazione, nell’adiacente fondo agricolo, dove l’uomo aveva una vera e propria piantagione, con annesso sistema di irrigazione, costituita da ben 306 piante di marijuana alte tra i 60 e 160 cm. Nelle immediate vicinanze era presente una piccola casetta in plastica contenete al suo interno alcuni espositori che l’uomo utilizzava per l’essicazione della droga, nonché due vasche piene di fertilizzante. Lo stupefacente e il restante materiale è stato sequestrato, mentre il pensionato, su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, è stato posto agli arresti domiciliari in attesa del processo con rito direttissimo.

 

domenica 13 agosto 2023

Motociclista passa col rosso

 Motociclista passa con il rosso e fugge all’alt intimato, individuato e denunciato in meno di 24 ore dagli agenti delle Volanti

 

Le Volanti della Questura di Bologna hanno individuato e denunciato per resistenza a pubblico ufficiale un motociclista che, nella tarda serata di venerdì 11 agosto u.s., era passato con il semaforo rosso e non si era fermato all’alt intimato dagli operatori.

Nello specifico il motociclista a bordo di una moto di grossa cilindrata e con un passeggero, transitando in via Mattei in direzione Villanova di Castenaso, veniva visto da una Volante impegnata in un servizio di controllo del territorio passare con il semaforo rosso ad un’intersezione semaforica. Gli operatori accendevano i dispositivi di segnalazione acustica e luminosa ed intimavano l’alt, ma il motociclista nonostante questo si dava alla fuga, prontamente seguito dagli operatori.

Questi ultimi seguivano il motociclista fino a riuscire a prendere la targa del mezzo, senza mettere a rischio l’incolumità degli altri utenti della strada, del passeggero, la propria ed anche quella del soggetto datosi alla fuga.

Nello specifico da lodare il comportamento degli operatori, i quali azionando i già menzionati dispositivi di segnalazione hanno permesso di far percepire anche agli altri utenti della strada il pericolo, così da scongiurare il verificarsi di qualsiasi tipo di incidente.

Gli immediati accertamenti sulla targa hanno permesso di risalire al conducente del mezzo, un cittadino italiano di 22 anni incensurato, il quale alle domande degli operatori ammetteva il fatto e si scusava per il comportamento tenuto. Gli operatori procedevano quindi a sanzionare amministrativamente il soggetto ai sensi del codice della strada per le infrazioni commesse ed accertate durante l’inseguimento e a denunciarlo per il reato di resistenza a pubblico ufficiale.

sabato 12 agosto 2023

Controlli sul territorio

ARMA DI CASTEL SAN PIETRO TERME

Controlli serrati contro i furti in abitazione in città

Non solo impegnati nelle attività investigative più pressanti (l’ultima recentissima ha visto l’arresto di un giovanissimo falsario), i Carabinieri della stazione di Castel San Pietro Terme hanno continuato a mantenere costante l’opera fondamentale di controllo preventivo del territorio.

Nella serata di ieri 11 agosto, così come già era accaduto il 4 scorso, nell’ambito dei rinforzi adottati dal Comando Provinciale Carabinieri di Bologna per il periodo di Ferragosto, hanno eseguito un “servizio coordinato ad alto impatto” nel centro cittadino e nelle periferie della città castellana, con il supporto della Compagnia Carabinieri di Imola.

Nelle giornate in cui cresce a dismisura il numero di cittadini che raggiungono le località vacanziere, l’Arma non va in licenza e garantisce la propria presenza concreta sulle strade del centro storico e nelle frazioni, per dare risposte pronte alla cittadinanza in punto di prevenzione reale degli odiosi reati predatori in abitazione.

L’attività messa in campo dalla stazione di Castel San Pietro Terme ha consentito di controllare 29 soggetti, di ispezionare 3 esercizi commerciali, di controllare 6 mezzi. Venivano, inoltre, invitate a lasciare il territorio comunale circa 55 persone facenti parte di una carovana dei cd. “Camminanti di Noto” composta da 20 roulotte e 55 persone che stazionavano nella zona industriale di Castel San Pietro Terme.

 

Ritrovato l'anziano

Intorno alle ore 9.00 di oggi è stato ritrovato in vita l'anziano disperso dal giorno 11 agosto. Esausto e sottoshock è stato portato in ospedale per le successive cure. Nelle operazioni hanno concorso i Vigili del fuoco, carabinieri soccorso alpino e personale volontario unitamente a squadre droni VF, e unità cinofile VF e del soccorso alpino.
 

venerdì 11 agosto 2023

Chiusa macelleria per carenza di pulizia

Polizia locale, chiusa una macelleria in zona San Donato per cattive condizioni igieniche

L’intervento, in collaborazione con Ausl, ha portato al sequestro di 65kg di carne e altri prodotti alimentari e a multe per 6mila euro

Nei giorni scorsi il reparto di Polizia Commerciale della Polizia Locale di Bologna, insieme a personale Ausl dell’Unità Operativa Veterinaria B e dell’Unità Operativa Complessa Igiene Alimenti e Nutrizione, ha effettuato un intervento in una macelleria con annesso esercizio di vicinato in zona San Donato nella quale erano segnalate cattive condizioni igieniche.

Gli agenti hanno riscontrato una situazione molto grave dal punto di vista igienico, su tutte le superfici dei locali, nelle celle e nel banco frigo erano visibili infatti sporco e incrostazioni. I locali inoltre non erano dotati di sistemi anti-insetti, come trappole e zanzariere, ed è stata accertata la presenza di blatte e mosche.

Importanti anche le carenze sugli alimenti posti in vendita: diverse confezioni di carne erano prive di indicazioni per il consumatore nonché di ogni elemento di tracciabilità e di bollo, portando quindi al sequestro di 35 kg di pollame e agnello. Sono stati poi sequestrati 30 kg di altri alimenti: frutta e verdura senza indicazione sull'origine, panificati e frutta secca privi di indicazione su allergeni e scadenza.

Il personale del negozio indossava abbigliamento non adeguato e non riusciva a dimostrare sul posto di essere in possesso del necessario libretto sanitario.

È risultata inoltre abusiva l’insegna del negozio, privo inoltre del cartello di divieto di fumo e di quello con gli orari di apertura.

La macelleria è stata chiusa immediatamente a fine intervento e al titolare sono state impartite severe prescrizioni igieniche da parte di Ausl e contestati verbali per un totale di circa 6mila euro da parte della Polizia Locale.

L'intervento si inserisce nell'ambito dei normali e continui controlli a tutela del consumatore operati dalla Polizia Commerciale anche in stretta collaborazione, come in questo caso, con l'autorità sanitaria.

 

Ricerca di un'anziano

Squadre VF dalle ore 17.00 dell'11 agosto sono impegnate per una ricerca a Monzuno di una persona anziana affetta da demenza allontanatasi dalla sua abitazione. Sul posto oltre a personale VF e personale volontario del soccorso alpino unitamente ad un  elicottero del reparto volo di Bologna, squadra droni e unità cinofile. Per ora le ricerche hanno dato esito negativo.
 

Danneggiato il portone della Basilica di Santo Stefano

DANNEGGIA IL PORTONE DI INGRESSO DELLA BASILICA DI SANTO STEFANO: 59ENNE DENUNCIATO DAI CARABINIERI

Bologna: I Carabinieri della Stazione Bologna hanno denunciato un 59enne, originario della Turchia, senza fissa dimora, disoccupato, pregiudicato, accusato del reato di danneggiamento aggravato.

È successo nelle prime ore della notte di mercoledì scorso quando, i carabinieri della centrale operativa di Bologna, hanno ricevuto una segnalazione sull’utenza “112” da parte di alcuni vicini, i quali hanno segnalato la presenza di una persona che stava colpendo con violenza il portone di ingresso della Basilica di Santo Stefano, ubicata nell’omonima piazza. All’arrivo dei militari, l’uomo, che frattempo si era allontanato e seduto su un muretto nelle immediate vicinanze della Basilica, è stato identificato. Dalla visione successiva delle immagini di videosorveglianza urbana, i militari hanno estrapolato alcuni fotogrammi, i quali hanno ripreso un uomo di circa 60anni, calvo e con la barba folta e lunga di colore bianca, intento ad inveire contro il portone di ingresso della Basilica con calci, spallate e lancio di oggetti. L’uomo video ripreso corrispondeva a quello identificato dai Carabinieri nelle vicinanze.

Il portone di ingresso della basilica ha riportato diverse scheggiature.

notiziezucchini.blogspot.com 

 

Minacce di morte alla moglie

 AGGREDISCE E MINACCIA DI MORTE LA MOGLIE: 49 ENNE ITALIANO ARRESTATO DAI CARABINIERI

Castel Maggiore (BO): I Carabinieri della Stazione di Castel Maggiore hanno arrestato un 49enne originario della Toscana, residente nel Comune di Castel Maggiore (BO), già noto alle forze dell’ordine, operaio, coniugato, accusato del reato di maltrattamenti contro familiari o conviventi.
E’ successo verso le ore 9:00 di mercoledì scorso all’interno di un appartamento sito nel Comune di Castel Maggiore. I Carabinieri sono stati allertati dal figlio maggiorenne della donna, un 22enne originario della Romania come la madre che lo ha avuto da una precedente relazione sentimentale, il quale ha contattato il 112 riferendo che la madre, 44enne, era stata pochi istanti prima aggredita con una testata al volto dal marito. Nel frattempo sono giunti nell’abitazione i sanitari del 118 per medicare la donna, poi trasportata al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore per ulteriori accertamenti. Questa si è presentata sofferente, in lacrime e con il volto tumefatto. Secondo quanto appreso, il cambiamento dell’uomo è iniziato nel 2017 dopo che la donna aveva scoperto che il marito intratteneva una relazione sentimentale con un’altra donna. Da quel momento in poi l’atteggiamento del 49enne è diventato scontroso e le violenze fisiche si sono susseguite, arrivando a minacciarla e a colpirla con calci e ginocchiate. In ultimo è arrivato a minacciarla di morte, oltre ad ingiuriarla con parole offensive. Mercoledì la donna è uscita di casa come di consueto per recarsi a lavoro, ma davanti il portone di ingresso del condominio ha trovato il marito che aveva dormito fuori e la stava aspettando. Alla vista della donna, l’uomo non ha esitato a colpirla con una testata all’altezza del sopracciglio destro, provocandole una copiosa perdita di sangue. Si è poi giustificato davanti al figlio maggiorenne della donna, dicendogli che la madre si era picchiata da sola. Il ragazzo, preoccupato, ha telefonato al 118 e ai carabinieri al quale ha riferito di temere oltre che per la madre anche per la sorella minore.
L’uomo arrestato è stato tradotto in carcere su diposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Contributi covid

 GDF BOLOGNA:CONTRIBUTI COVID ILLECITAMENTE PERCEPITI. MISURE CAUTELARI A CARICO DI DUE IMPRENDITORI E SEQUESTRO PREVENTIVO DI 400 MILA EURO. 

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali a carico di 2 imprenditori, nei cui riguardi il G.I.P. del Tribunale di Bologna – Dott. Letizio MAGLIARO, ha disposto, sia il “divieto temporaneo di esercitare l’attività professionale di responsabile legale o amministratore di qualsiasi ufficio direttivo di impresa”, sia il sequestro preventivo, anche “per equivalente”, per un valore di oltre 400 mila euro. Gli accertamenti, effettuati dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Bologna e diretti dalla locale Procura della Repubblica nella persona del Dott. Tommaso PIERINI, si inquadrano nel contesto di una più ampia indagine che ha disvelato una rete composta da 20 società legate, per lo più in maniera “opaca”, a persone gravate da precedenti giudiziari di rilievo. Queste ultime hanno amministrato, anche di fatto, dette società, percependo, indebitamente, risorse pubbliche stanziate - in seguito all’emergenza da coronavirus - con l’emanazione dei Decreti Legislativi nn. 41/2021 (“Decreto Sostegni”) e 73/2021 (“Decreto Sostegni bis”), e omettendo di dichiarare al Fisco elementi positivi di reddito. Le illecite condotte hanno indotto l’A.G. felsinea a disporre l’applicazione, non solo di misure interdittive ex art. 290 c.p.p., ma anche del sequestro preventivo di risorse finanziarie ottenute quale provento dei reati di indebita percezione di erogazioni pubbliche (art. 316 ter c.p.) e di omesso versamento di IVA (art. 10 ter del Lgs. n. 74/2000). Per commettere tali delitti, i due indagati si sono avvalsi di una società artatamente costituita per fornire manodopera impiegata presso cantieri navali operanti nei porti di Ancona e Taranto e, al contempo, dirottare gli ingenti ricavi ottenuti su conti correnti radicati a Praga. Il trasferimento di fondi all’estero ha eluso ogni forma di riscossione coattiva che avrebbe potuto adottare l’Erario in ragione dei significativi debiti fiscali accumulati dall’impresa. Inoltre, tramite quest’ultima sono stati percepiti, nel 2021, contributi COVID, pari a circa 50 mila euro, stanziati nel corso dell’emergenza epidemiologica e prontamente prelevati dai due indagati per fini personali. Le indagini condotte testimoniano gli sforzi costantemente profusi dal Corpo a tutela della collettività, che si traducono nella concreta ed efficace aggressione dei patrimoni illegalmente accumulati.

giovedì 10 agosto 2023

Principio di incendio

Squadre VF sono intervenute alle ore 10.50 circa a Castel Maggiore in Via Clodoveo Bonazzi per un principio di incendio in un impianto di aspirazione di polvere di gomma e del relativo silos di stoccaggio di una ditta che tratta gomme. Le attività VF hanno consentito la estinzione del principio di incendio e la messa in sicurezza dell'impianto e del silos. Nessuna persona è rimasta coinvolta.
 

Falsario di ricette e banconote

 IMOLA E CASTEL SAN PIETRO TERME

INTERROTTO LO SMERCIO ILLEGALE DI PSICOFARMACI TRA STUDENTI

E ARRESTATO UN FALSARIO DI RICETTE MEDICHE E DI BANCONOTE

Una indagine meticolosa - e a tratti delicatissima - è stata condotta dai carabinieri della stazione di Imola che hanno smantellato una pericolosa abitudine cui si erano resi protagonisti nell’ultimo anno scolastico (e anche nei recenti mesi di sospensione estiva dalle lezioni) alcuni ragazzi minorenni e appena maggiorenni.

Alcuni insegnanti di un istituto professionale imolese, durante lo scorso anno scolastico, avevano segnalato ai carabinieri strani comportamenti tra i giovani, affetti da uno strano costante torpore durante le lezioni, oltre che da ingiustificati disturbi temporanei nel linguaggio e nel mantenimento dell’equilibrio, addirittura da seduti.

Le indagini approfondite da subito con tempestività e discrezione dai militari dell’Arma imolese hanno consentito di sequestrare ad uno degli studenti una confezione di Rivotril (uno psicofarmaco contenente benzodiazepina) tenuta nello zaino, risalendo così alla farmacia che l’aveva consegnata al giovane sotto regolare ricetta medica. Tale certificazione, recuperata e sequestrata dai carabinieri, è risultata però perfettamente contraffatta a firma di un ignaro medico bolognese in pensione, risultato assolutamente estraneo ai fatti.

Il quadro apparso agli occhi degli investigatori è stato quindi chiaro: i quattro giovani risultati indagati (ad oggi 2 neo maggiorenni e due minorenni di cui uno straniero) erano riusciti a falsificare una prescrizione medica per approvvigionarsi di psicofarmaci in compresse, eludendo così i controlli dei farmacisti, per poter utilizzare le pasticche dentro e fuori scuola e per smerciarle a terzi studenti, per provarne gli effetti allucinogeni.

La collaborazione offerta nell’indagine dai farmacisti interessati inizialmente dalle vendite è stata preziosa e fondamentale per la ricostruzione delle identità esatte dei giovani: nel momento in cui i professionisti sanitari sono stati resi edotti della situazione, hanno immediatamente segnalato all’Arma gli accessi degli acquirenti in possesso di certificazioni mediche false, evitando con scuse “pilotate” di vendere il farmaco.

La Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni e la Procura Ordinaria di Bologna, alla luce delle risultanze d’indagine, hanno spiccato decreti di perquisizione a carico dei quattro giovani ritenuti responsabili del reato di “falsità materiale commessa da privato in concorso”.

Le perquisizioni sono state eseguite dai carabinieri a Imola e Castel San Pietro Terme. Se per tre giovani l’esito è stato negativo (uno di loro è risultato peraltro irreperibile sul Territorio Nazionale, essendo di origini magrebine), per il neo diciottenne castellano la perquisizione domiciliare è stata affatto positiva, consentendo ai carabinieri di trovare a casa una confezione di Rivotril contenente ancora due pasticche da 2 mg, un bilancino di precisione, altre due ricette mediche contraffatte per la somministrazione ripetibile del farmaco a firma di due medici bolognesi (risultati anch’essi estranei ai fatti) e ben 164 banconote da 20 € cadauna perfettamente falsificate, aventi codici seriali identici e pronte alla spendita sui nostri territori.

Lo studente, già noto alle forze dell’ordine, residente a Castel San Pietro Terme è stato dunque arrestato per il reato di “spendita e introduzione nello Stato, senza concerto, di monete falsificate” e posto temporaneamente ai domiciliari. Nel giudizio direttissimo che oggi (mercoledì 9 agosto) ha convalidato l’arresto in flagranza, è stata decisa per il falsario la misura dell’obbligo di firma due volte al giorno presso la stazione carabinieri castellana.

Denunciato 30enne

 CHIAMA IL 118 IN CERCA DI UN RICOVERO: VIENE DIMESSO MA NON VUOLE LASCIARE L’OSPEDALE

Imola (BO): I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Imola hanno nuovamente denunciato un 30enne originario di Castel San Pietro Terme (BO), senza fissa dimora, già noto alle forze dell’ordine, accusato del reato di interruzione di un ufficio o un servizio pubblico.

E’ successo verso le ore 3:00 di martedì 8 agosto quando l’uomo ha contattato il 118 e si è fatto trasportare in ambulanza al pronto soccorso di Imola per un asserito malore. Giunto in ospedale, i sanitari lo hanno visitato e subito dimesso poiché in buona salute. Solo allora il 30enne ha confessato di aver chiamato il 118 poiché in cerca di un ricovero. La dottoressa del pronto soccorso ha richiesto l’intervento dei carabinieri anche perché l’uomo, noto per fatti simili, in altre circostanze aveva minacciato i sanitari e danneggiato alcuni strumenti presenti nella struttura. Dopo l’arrivo dei Carabinieri lo stesso si è spontaneamente allontanato.

Medicinali nocivi

 GDF BOLOGNA: SEQUESTRATI OLTRE 1000 FARMACI ILLEGALI PRESSO L’AEROPORTO G. MARCONI 

10/08/2023 Nel corso delle ultime due settimane, funzionari dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli e militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza hanno sottoposto a sequestro, presso l’aeroporto internazionale “G. Marconi” di Bologna, un migliaio di medicinali di natura antidolorifica e antibiotica, a seguito di due distinte operazioni di servizio operate nei confronti di due passeggeri provenienti dal Ghana e dal Pakistan. I prodotti rinvenuti, trasportati nei bagagli dei viaggiatori, sono risultati privi delle idonee certificazioni sanitarie, nonché delle prescritte autorizzazioni ministeriali. L’introduzione di farmaci sul territorio nazionale senza le prescritte autorizzazioni dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) è vietata; pertanto, tutti i prodotti rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro con conseguente denuncia dei responsabili alla locale Procura della Repubblica per importazione di farmaci illegali. Il risultato si inserisce nel quadro delle attività di controllo svolte quotidianamente dai finanzieri e dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane all’interno degli spazi doganali, volte a garantire la tutela della salute pubblica messa a serio rischio da prodotti illegali meno costosi, ma spesso pericolosi o nocivi.

mercoledì 9 agosto 2023

Premiati 4 Carabinieri

IL COMANDANTE PROVINCIALE PREMIA 4 CARABINIERI CHE HANNO SALVATO LA VITA A MOTOCICLISTA COINVOLTO IN SINISTRO STRADALE.

Bologna: Questa mattina, il Colonnello Ettore Bramato, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Bologna ha ricevuto i quattro Carabinieri, in servizio presso il Nucleo Radiomobile di Bologna – Aliquota Pronto Intervento (A.P.I.), che verso le ore 20:30 circa di domenica 23 luglio u.s., durante un normale turno di servizio istituzionale, hanno prestato soccorso a un motociclista rimasto ferito a seguito della collisione avvenuta con un’automobilista a Bologna, all’incrocio tra via Zanardi e via dè Carracci. Il centauro, dopo la collisione, era sbalzato per terra in gravissime condizioni e in stato di incoscienza. I quattro militari, in attesa dei sanitari del 118, hanno bloccato la perdita del sangue che fuorusciva copiosamente da tre parti del corpo, attraverso l’utilizzo di lacci emostatici in dotazione ai militari dell’Arma nel kit di pronto soccorso, attuando scrupolosamente le indicazioni ricevute durante il loro addestramento.

A complimentarsi con i Carabinieri erano presenti in caserma anche il dott. Simone Baroncini, responsabile medico centrale operativa 118 Emilia Est e il dott. Federico Moro del Centro Rianimazione ed Emergenza Territoriale Bologna dell’Ospedale Maggiore, i quali hanno sottolineato come l’ottimo e tempestivo intervento dei militari ha consentito, una volta giunta l’autoambulanza, di trasportare il paziente presso l’ospedale in una situazione di stabilità, non mancando anche di evidenziare l’ausilio prestato dai Carabinieri al personale medico intervenuto sul posto durante le iniziali delicate operazioni di soccorso.

 

Rissa aggravata in Corticella

 RISSA AGGRAVATA IN VIA DI CORTICELLA: I CINQUE DENUNCIATI VENGONO COLPITI ANCHE DA D.A.C.U.R. 

All’esito di una tempestiva attività svolta dal personale della Divisione Anticrimine della Questura di Bologna, nella giornata di ieri il Questore di Bologna ha emesso cinque provvedimenti di divieto di accesso ai centri urbani (D.A.C.U.R.), conosciuto anche come “Daspo Urbano nei Pubblici Esercizi” o “Daspo Willy”. 

La sopra descritta misura di prevenzione, prevista dall’art. 13 bis del Decreto-legge 14/2017, dispone il divieto di accesso ai luoghi pubblici o aperti al pubblico, nonché lo stazionamento nelle immediate vicinanze, tra le altre, per le persone che sono state denunciate negli ultimi tre anni per reati commessi in occasione di gravi disordini ivi avvenuti. Per soggetti, dunque, che rappresentano un pericolo per la sicurezza e l’incolumità pubblica. 

Il D.A.C.U.R. rientra nell’ambito delle misure di prevenzione interdittive. Si tratta di un provvedimento di natura amministrativa, dotato di grande utilità ed efficacia, caratteristiche che lo rendono uno strumento assolutamente flessibile e complementare rispetto alla tutela penale. 

In particolare, il D.A.C.U.R. consente di intervenire tempestivamente con un provvedimento “su misura”, assicurando una tutela specifica di quella comunità che ha visto messa in pericolo la propria sicurezza a causa dei disordini e degli episodi di violenza. L’eventuale violazione di tale divieto costituisce un reato punibile con la multa e la reclusione da sei mesi a due anni, mentre in caso di ripetuta violazione la norma ammette l’applicazione della più stringente misura della sorveglianza speciale. 

Nella giornata di ieri, cinque sono stati i provvedimenti adottati, i quali traggono origine da una rissa avvenuta nella tarda sera del 4 agosto u.s. in via di Corticella. Nello specifico, intorno alle ore 23.00, personale dell’UPGSP della Questura di Bologna interveniva su segnalazione di privati cittadini dinanzi ad un locale per una riferita rissa tra un gruppo di persone. All’arrivo degli operanti, la rissa segnalata era già terminata ed alcune persone si erano già allontanate, ma cinque cittadini cinesi di età compresa tra i 35 e i 47 anni, regolari sul territorio nazionale, risultati coinvolti nella vicenda, venivano denunciati per rissa aggravata.  

A seguito di tale episodio sono scattati gli accertamenti ad opera del personale della locale Divisione Anticrimine che hanno condotto, nell’arco di pochi giorni, all’emissione dei cinque distinti provvedimenti a firma del Questore di Bologna, volti a garantire la sicurezza degli avventori e la pubblica incolumità.

Per i soggetti coinvolti è scattato, quindi, il divieto per la durata di un anno di accedere al pubblico esercizio di via di Corticella e di stazionare nelle immediate vicinanze. 


martedì 8 agosto 2023

Ordigno bellico

Squadra VF è intervenuta alle ore 20 circa a Castel del rio vico via pertini per la messa in sicurezza di un ordigno bellico risalente alla seconda guerra mondiale. Le attivita VF hanno consentito la messa in sicurezza dello scenario. Sul posto i carabinieri per gli adempimenti di competenza. Nessuna persona coinvolta
 

Mezzo agricolo in fiamme

Squadre VF sono intervenute a Medicina alle ore 18.10 circa per un incendio xhe ha interessato un mezzo agricolo. Le squadre hanno provveduto all'estinzione del rogo e del relativo piccolo incendio sterpaglie che si è generato. Nessuna persona coinvolta.
 

Miss Italia 2023

Miss Italia 2023

Lizzano in Belvedere ha ospitato la Selezione Regionale Emilia Romagna di Miss Italia 2023 che si è svolta lunedì 07/08/2023 in piazza Marconi,la fascia di Miss Corno alle Scale se le aggiudicata Veronica Passini che con questo titolo passerà alla pre finale nazionale.

A Veronica un grande in bocca al lupo da tutti noi augurandoti che il tuo sogno si avveri.

Foto - Video Lazzari

 

Chiede informazioni

 Nella serata del 7 agosto, un cittadino straniero si è presentato negli uffici del Settore Operativo della Polizia Ferroviaria di Bologna Centrale chiedendo informazioni.

Mentre l’operatore forniva le indicazioni richieste, l’individuo, che stazionava di fronte al front office dell’ufficio, si è seduto sul bordo del marciapiede del primo binario con le gambe rivolte all’interno della sede ferroviaria.

Invitato a spostarsi dalla pericolosa posizione, lo straniero ha reagito violentemente aggredendo il personale di polizia, per poi fuggire di corsa attraversando i binari della stazione ed urlando frasi nelle quali preannunciava un intento suicida.

Gli agenti della Polizia Ferroviaria, dopo un immediato inseguimento tra i binari, hanno raggiunto l’uomo cercando di ricondurlo alla ragione, ma senza risultato. Considerato che l’individuo continuava nei suoi atteggiamenti aggressivi ed autolesionistici, minacciando di lanciarsi sui binari al sopraggiungere dei treni, mettendo in serio pericolo la propria ed altrui incolumità, gli operatori hanno deciso di ricorrere all’utilizzo del taser in dotazione per immobilizzare il soggetto.

Lo straniero, reso inoffensivo, è stato successivamente soccorso dallo stesso personale di polizia e, nel rispetto delle procedure previste, affidato a personale del locale 118 che lo ha trasportato per i necessari accertamenti presso il locale ospedale Maggiore dal quale è stato dimesso poche ore dopo senza aver riportato alcun danno fisico e dopo essere stato sottoposto anche a colloquio con uno psicologo.

Riaccompagnato presso gli uffici di polizia lo straniero è stato affidato al PRIS (Pronto Intervento Sociale) del Comune di Bologna, atteso il suo stato di indigenza.


Sparatemi

 CHIAMA I CARABINIERI A CUI CHIEDE DI SPARARGLI:

50ENNE ALBANESE VA IN CARCERE

Calderara di Reno (BO): I Carabinieri della Stazione di Calderara di Reno hanno arrestato un 50enne albanese in esecuzione di un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare in atto (maltrattamenti contro familiari o conviventi, lesione personale e violenza sessuale) cui era stato sottoposto quattro mesi fa. Nonostante il provvedimento di maggio, il 50enne, nel frattempo rinviato a giudizio con udienza prevista a settembre, ha violato la misura tenendo un comportamento non adeguato. In particolare, un paio di settimane fa, il 50enne ha sollecitato l’intervento dei Carabinieri ai quali quando sono arrivati a casa sua ha chiesto di sparargli in testa perché non se la sentiva più di continuare gli arresti domiciliari, in quanto incapace di controllare i propri istinti che l’avrebbero portato a fare del male all’anziana madre e al figlio maggiorenne, entrambi conviventi. Il suo comportamento è stato tale da indurre il Tribunale ad accogliere la richiesta della Procura della Repubblica di Bologna disponendo nei confronti del 50enne la custodia cautelare in carcere. Raggiunto dai Carabinieri nella sua abitazione, il 50enne è stato arrestato e tradotto in una casa di reclusione.

Maternità surrogata

 NON SOPPORTA LA MATERNITÀ SURROGATA E INSULTA LA COMPAGNA: 63ENNE ITALIANO COLPITO DA MISURA CAUTELARE

Bologna: I Carabinieri della Stazione Bologna hanno eseguito un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare e di divieto di avvicinamento alla persona offesa nei confronti di un 63enne italiano, residente a Bologna e disoccupato, indagato per maltrattamenti contro familiari o conviventi. Il provvedimento, richiesto dalla Procura della Repubblica di Bologna ed emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari, scaturisce dalla querela che la compagna dell’indagato, 66enne italiana, pensionata, ha presentato ai Carabinieri il 14 luglio scorso. La donna ha riferito ai Carabinieri di non essere più in grado di sopportare i maltrattamenti fisici (strattonamenti) e soprusi verbali (insulti e ingiurie) che il compagno ha iniziato a commettere nei suoi confronti tre anni fa, subito dopo la nascita del figlio che la coppia ha avuto all’estero con la maternità surrogata. Situazione che è stata utilizzata dall’uomo per insultare la compagna in più occasioni, con frasi del tipo: “…non sei sua madre…”, “…non ha una mamma, ma solo un papà…”. Insulti che l’uomo ha proferito nei confronti della donna anche alla presenza del bambino. Rintracciato dai Carabinieri, il 63enne è stato sottoposto alla misura cautelare del Giudice.

Minaccia di morte

 MINACCIA DI MORTE LA CONVIVENTE PERCHE’ NON LO VUOLE PIU’ IN CASA: 46ENNE COLPITO DA MISURA CAUTELARE.

San Pietro in Casale (BO): I Carabinieri della Stazione di San Pietro in Casale (BO) lo scorso 26 luglio hanno raccolto una richiesta di aiuto di una donna, 52enne bolognese, la quale si è presentata in caserma per denunciare l’ex convivente, un 46enne originario di Teramo, celibe, disoccupato, pregiudicato, con il quale aveva intrapreso una convivenza, dopo un periodo di frequentazione durato dal mese di aprile 2022 agli inizi del 2023. L’uomo è indagato del reato di maltrattamenti contro familiari o conviventi.

Il provvedimento è stato richiesto dalla Procura della Repubblica di Bologna ed emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari a seguito delle indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di San Pietro in Casale (BO) dopo aver raccolto la querela sporta dalla donna. Quest’ultima per amore nei confronti dell’uomo, si è resa disponibile ad accoglierlo nella sua abitazione pur essendo a conoscenza che egli stava aspettando di espiare una pena per un reato commesso in precedenza. I litigi sono iniziati quando la donna, accortasi che l’uomo aveva incominciato ad abusare di sostanze alcoliche, era intenzionata a revocargli la disponibilità ad accoglierlo in casa sua. A quel punto l’uomo ha iniziato a maltrattarla, specialmente quando era in uno stato di alterazione psicofisica, arrivando ad aggredirla verbalmente, ad ingiuriarla e a minacciarla di morte, proferendole frasi del tipo: “ti stacco la testa con un pugno…ti ammazzo…”.

La sera del 25 luglio scorso, l’uomo, dopo aver preteso che la donna ritornasse in caserma per confermare la disponibilità ad accoglierlo nuovamente in casa, l’ha afferrata per il collo facendole sbattere la testa contro il muro.

Nella serata di venerdì 4 agosto, i carabinieri hanno rintracciato l’uomo a Modena, dove si era trasferito momentaneamente e gli hanno notificato l’ordinanza applicativa della misura cautelare personale dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla persona offesa.

Maxi frode per 200 milioni

 GDF BOLOGNA: SCOPERTA MAXI FRODE IVA. FALSE FATTURE PER OLTRE 200 MILIONI DI EURO SU PRODOTTI INFORMATICI. 

Nell’ambito dell’operazione denominata “CARRY ON SELL”, i finanzieri del Comando Provinciale, all’esito di articolate indagini coordinate dal Procuratore Aggiunto Francesco Caleca e dalla Dott.ssa Elena Caruso della Procura della Repubblica di Bologna, hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari per l’ammontare complessivo di 32 milioni di euro relativamente a danaro contante, disponibilità bancarie, immobili e quote societarie nelle province di Bologna, Modena, Terni e Sassari. Il provvedimento cautelare giunge al termine di complesse attività investigative condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bologna e iniziate nel 2020 che traggono origine da verifiche fiscali eseguite nei confronti di quattro aziende bolognesi operanti nel settore della commercializzazione all’ingrosso di prodotti informatici. Le investigazioni, sviluppate attraverso accessi aziendali e domiciliari, rilevamenti e acquisizione di documentazione fiscale e informatica, hanno fatto luce su una frode “carosello” il cui schema criminoso, tra il 2016 e il 2019, avrebbe consentito un’evasione dell’IVA di 44 milioni di euro, sfruttando la normativa UE sulle transazioni intracomunitarie, “non imponibili” ai fini IVA. Il sistema di frode, ideato e attuato da un quarantacinquenne di origine ternane, stabilmente residente a Bologna, ha visto il coinvolgimento di 46 imprese, perlopiù evasori totali, dislocate in Emilia Romagna e nel resto del Nord Italia. L’ideatore della frode aveva posto a capo di diverse aziende suoi prestanome con il compito di acquistare da una società polacca prodotti informatici senza l’applicazione dell’IVA. La merce veniva poi ceduta, solo “cartolarmente” e sottocosto, a ulteriori società create appositamente per interporre passaggi e soggetti economici nella catena di vendita così da rendere più complessa l’identificazione dello schema illecito e dei responsabili. Il meccanismo fraudolento ha consentito la totale evasione delle imposte da parte imprese coinvolte, le quali, oltre a non versare l’IVA e a non presentare alcuna dichiarazione fiscale, venivano fatte cessare dopo pochi mesi di “attività” per essere prontamente sostituite. I prodotti informatici, ceduti a prezzi molto competitivi alle società bolognesi, erano così commercializzati on line generando rilevanti profitti e indebiti vantaggi fiscali sia in termini di risparmio d’imposta che di ingenti crediti IVA. Gli esiti delle indagini hanno permesso di denunciare 63 soggetti responsabili, a vario titolo dei delitti fiscali di omesso versamento dell’IVA, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali, reati in parte commessi nel territorio bolognese e in parte in altre Regioni italiane. Per la sola provincia felsinea è stato ricostruito un giro di false fatture il cui utilizzo in dichiarazione, per 210 milioni di euro, ha condotto la locale Procura della Repubblica a notificare 10 avvisi di conclusione delle indagini all’artefice della frode e ai legali rappresentanti delle aziende operanti nel bolognese, contestando reati di emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per i quali sono previste pene fino a 8 anni di reclusione. L’azione condotta testimonia, ancora una volta, l’impegno della Guardia di Finanza nel contrasto alle frodi all’IVA e più in generale all’evasione fiscale che costituisce un grave ostacolo allo sviluppo economico perché distorce la concorrenza e l’allocazione delle risorse, mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizza l’equità, sottraendo spazi di intervento a favore delle fasce sociali più deboli. Da qui l’importanza dell’azione “chirurgica” svolta dalla Guardia di Finanza contro gli evasori totali e i frodatori.

Ditta di rottami a fuoco

Squadre VF sono intervenute ad Altedo alle ore 4.45 in una fabbrica trasformazione rottami ferrosi e metallici per principio di incendio. Le squadre hanno operato per l'estinzione e la messa in sicurezza. Nessuna persona è rimasta coinvolta.
 

lunedì 7 agosto 2023

Pusher nigeriano

PUSHER NIGERIANO ARRESTATO DAI CARABINIERI IN ZONA UNIVERSITARIA. SEQUESTRATI OLTRE 7 KG DI DROGA.

Bologna: I Carabinieri della Stazione Bologna, nel pomeriggio di sabato 5 agosto hanno arrestato un 31enne di origine nigeriana, residente a Bologna in zona Navile, celibe, disoccupato, pregiudicato, accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e/o psicotrope e resistenza a Pubblico Ufficiale.

E’ successo verso le ore 16:10 circa in via Zamboni, quando l’attenzione dei Carabinieri, impegnati in un servizio antidroga in zona universitaria, è stata richiamata da un uomo in sella ad una bicicletta il quale, alla vista dei militari, ha tentato di dileguarsi in direzione di Porta San Donato. Durante la fuga l’uomo ha cercato di sbarazzarsi di un marsupio di colore blu, lanciandolo vicino a dei cassonetti della spazzatura posizionati in fondo alla predetta via. Dopo un breve inseguimento, il 31enne, poco prima di essere raggiunto e fermato dai militari, ha travolto con la sua bicicletta una donna di circa cinquant’anni che camminava per strada, fortunatamente senza conseguenze.

L’uomo, dall’atteggiamento poco collaborativo e aggressivo, ha cercato fin da subito di sottrarsi al controllo dei militari, i quali lo conoscevano già in virtù dei suoi trascorsi in materia di spaccio di droga e lo hanno sottoposto a perquisizione personale. All’interno del marsupio di colore blu, recuperato subito dopo dai militari, sono state rinvenute 37 dosi di hashish e 2 di marijuana, rispettivamente del peso complessivo pari a 352,60 e 19,90 grammi, tutte contenute all’interno di varie buste di plastica, materiale utilizzato per il confezionamento, nonché una somma di denaro contante complessivamente pari a euro 725,35 suddivisa in banconote di piccolo taglio, oltre a 3 telefoni cellulari ed un mazzo di chiavi.

Grazie alle chiavi è stata individuata l’abitazione di residenza nel quartiere Navile ove è stata estesa la perquisizione. Al suo interno, sono stati rinvenuti, occultati in varie zone della casa, complessivamente 64 panetti di sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana per un peso complessivo pari a circa 7 kg, 10 involucri in cellophane contenente cocaina per un peso complessivo pari a 3.78 grammi, una confezione in plastica contenente eroina del peso pari a 13,69 grammi, una somma in denaro contante pari a euro 1780 suddivisa in banconote di piccolo taglio, 3 bilancini di precisione contenenti tracce di sostanza stupefacente di colore marrone, 1 taglierino, 18 cellulari di varie marche, 2 tablet, 1 coltello avente una lama pari a 17 cm, 2 forbici, alcuni oggetti di bigiotteria e del materiale utilizzato per il confezionamento della droga. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro per il proseguo dell’attività investigativa.

Il cittadino nigeriano arrestato, su disposizione della Procura della Repubblica, è stato tradotto in carcere.

 

Taxi abusivi

 Polizia locale, sequestrati due taxi abusivi in aeroporto.

Nei giorni scorsi agenti della Polizia locale in borghese sono intervenuti in aeroporto per sequestrare due auto utilizzate abusivamente come taxi da persone senza licenza.

Entrambi i conducenti offrivano un servizio taxi a pagamento nell’area di sosta antistante l’ingresso dell’aeroporto. A ciascuno è stata contestata la violazione dell'articolo 86 del Codice della Strada, ovvero lo svolgimento del servizio taxi senza avere la licenza, che comporta una sanzione che può variare da 1.812 a 7.249 euro, cui si aggiunge il sequestro dei rispettivi veicoli e la sospensione della patente di guida per entrambi.