lunedì 29 novembre 2021

Corse clandestine

 “FAST & FURIOUS” A MOLINELLA (BO)

Molinella (BO): Sembrava il set di “Fast & Furious”, la serie cinematografica americana che ha portato alla ribalta il mondo bollente delle corse clandestine, fatto di macchine truccate, gare di velocità e un tifo indiavolato, ma, in realtà, ci troviamo a Molinella (BO) dove, nella zona industriale, un gruppo di giovani aveva messo in piedi un’organizzazione di corse clandestine, con tanto di eventi pubblicizzati sui Social Network che aveva attratto i giovani da tutta l’Emilia Romagna, alla ricerca del brivido della velocità.
Stavolta, però, lo spettacolo è stato interrotto dai Carabinieri della Compagnia di Molinella (BO) che, con un colpo di scena degno della migliore regia, hanno fatto irruzione sul set improvvisato, fermando una gara di velocità e sorprendendo più di un centinaio di giovani in un’area industriale, giunti da tutta l’Emilia Romagna e regioni limitrofe per assistere e partecipare alle gesta spericolate dei Vin Diesel della Bassa Bolognese.
Agendo di concerto con il personale del Comando di Polizia Locale di Molinella, le Forze dell’ordine, hanno così scoperchiato il vertice dell’organizzazione, individuando i responsabili e i “piloti”, scoprendo persino una rete di vedette che, radiocollegate, sorvegliavano via Saragat alla ricerca di eventuali disturbatori.
Circa 40 i veicoli passati al setaccio dagli uomini dell’Arma che hanno elevato sanzioni per l’alterazione di diverse autovetture. Più salate, invece, le sanzioni per i piloti improvvisati: per quattro giovani è scattata la denuncia a piede libero per la violazione dell’art. 9 bis del Codice della Strada, che punisce le competizioni non autorizzate in velocità con i veicoli a motore. Due i veicoli sequestrati ai fini della confisca e le patenti ritirate dagli uomini dell’Arma, in un finale imprevisto per lo spettacolo clandestino messo in piedi a Molinella.

Identificato l' aggressore

IDENTIFICATO L’AGGRESSORE “NAZI” DELLA FESTA TRA MINORI DI UN MESE FA
Imola (BO): Nella notte tra il 30 e 31 ottobre, meno di un mese fa, ad una festa privata era impazzito e per futili motivi aveva aggredito un minorenne imolese reo di averlo preso in giro e di averlo guardato storto. Così aveva estratto un coltello e aveva rincorso il giovane ferendolo in modo fortunatamente non grave ad una coscia, provocandogli una prognosi di 10 giorni. Il gesto descritto dal minorenne terrorizzato, la cui denuncia venne raccolta la stessa sera, nell’immediatezza, dai carabinieri di Casalfiumanese, lasciava estremamente preoccupati gli inquirenti: non solo l’aggressore – vestito di nero e coi capelli rasati – aveva cercato di colpire alle gambe la vittima, ma anche dalle dichiarazioni dei testimoni presenti ai fatti, risultava avesse tentato di accoltellare al collo il minorenne, non riuscendovi per pura fortuna.
L’indagine dei carabinieri di Casalfiumanese ha sondato il microcosmo giovanile imolese, giungendo in breve tempo ad individuare il responsabile appena maggiorenne che, perquisito ieri presso il proprio domicilio di Massa Lombarda, è stato trovato in possesso di due coltellacci artigianali di 13 e 48 cm (del tutto compatibili con le descrizioni di quella drammatica sera), del medesimo abito nero con cui era intervenuto alla festa ad ottobre, oltre ad alcuni stemmi di Casapound, immagini esoteriche e blasfeme, alcuni stemmi nazisti e all’adesione a chat-social – che saranno debitamente, approfonditamente analizzate dai militari – riportanti apprezzamenti al gerarca nazista Priebke.

 

domenica 28 novembre 2021

2 persone in arresto

 Un cittadino rumeno di anni 41, sorpreso in flagranza di reato all’interno di una chiesa, e un italiano di anni 27, gravato da numerosi precedenti penali, sono stati arrestati dai Carabinieri nel pomeriggio di ieri. Nel primo caso siamo a San Giovanni in Persiceto (BO), in particolare all’interno della Chiesa di San Camillo, dove lo straniero senza fissa dimora aveva individuato come obiettivo le cassette delle offerte dei fedeli. Insospettito per l’insolita presenza, il parroco del luogo ha chiesto l’intervento dei militari dell’Arma, i quali, prontamente intervenuti, hanno sorpreso il rumeno ancora nei pressi della Chiesa, in possesso della somma di € 64,00 in monete, che poi si è accertato aveva poco prima asportato da una cassetta delle offerte della quale aveva rotto la serratura. Arrestato e trattenuto nelle camere di sicurezza della caserma dei Carabinieri, domani mattina, contestualmente all’udienza di convalida dell’arresto, sarà celebrato nei suoi confronti il processo con rito direttissimo.

Nel secondo episodio siamo a Budrio (BO), dove il 27/enne pluripregiudicato è stato rintracciato e tratto in arresto in esecuzione di un ordine di cattura della Procura di Bologna, dovendo espiare 2 anni e 4 mesi di reclusione. I reati alla base del provvedimento rapina e ricettazione, tutti commessi nella provincia di Bologna in giovane età, tra gli anni 2013 e 2014. L’arrestato è stato associato alla casa circondariale di Bologna.

sabato 27 novembre 2021

Arrestate 5 persone

 LA POLIZIA DI STATO DISARTICOLA UN GRUPPO DI PEDOFILI: SCAMBIAVANO SU CHAT CHIUSE CONTENUTI AUTOPRODOTTI. ARRESTATE DALLA POLIZIA POSTALE 5 PERSONE.

Erano cinque i soggetti attivi su una nota piattaforma di messaggistica, utilizzando la quale avevano creato un gruppo chiuso, denominato “Famiglie da Abusi”, in cui scambiarsi incessantemente fantasie sessuali che coinvolgevano i componenti delle loro famiglie, compresi i figli, accompagnate dalla produzione di contenuti realizzati mediante sfruttamento sessuale di minore, ritraenti sia atti sessuali che momenti intimi catturati di nascosto.

L’indagine della Polizia di Stato, coordinata dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni attraverso il Centro Nazionale di Contrasto alla Pedopornografia Online (C.N.C.P.O.), ha trovato la propria matrice nello scambio info-investigativo di carattere internazionale, che fa perno nei rapporti che da anni la Specialità intrattiene con i collaterali esteri, ed è stata condotta in piena sinergia investigativa dai Compartimenti di Roma, Bologna, Milano, Napoli e Catania.

Gli operatori della Postale, infatti, sono riusciti a compiere un’identificazione “a catena” dei sodali, consistita nella progressiva evidenziazione di tutte le tracce informatiche di volta in volta raccolte, grazie a cui si è ricostruita nella sua completezza la struttura del gruppo criminale.

La prima perquisizione in ordine di tempo è stata eseguita dal Compartimento Polizia Postale per il Lazio, su delega della Procura della Repubblica di Roma, a carico di un cittadino residente nella Capitale, arrestato in flagranza di reato perché individuato in possesso di un ingente quantitativo di materiale pedopornografico. In quella occasione è emersa per la prima volta l’esistenza del gruppo: dagli approfondimenti investigativi, in particolare, è stata enucleata dagli investigatori la gravità della posizione di un cittadino bolognese, quarantacinquenne, imprenditore edile, perquisito dalla Polizia Postale di Bologna nell’immediatezza dei fatti, su delega urgente dell’A.G. romana.

La ricerca di elementi di prova a carico dell’imprenditore ha confermato l’impianto investigativo teorizzato, emergendo la condivisione da parte dell’indagato di un video autoprodotto, che vede il coinvolgimento di un minore appartenente al nucleo familiare. Per tali motivi, la Procura di Bologna, assunta per competenza territoriale la direzione delle indagini, ha richiesto e ottenuto dal GIP la misura cautelare della custodia in carcere per il soggetto, attesa la gravità dei fatti e il pericolo di reiterazione delle condotte delittuose. La misura è stata eseguita a cura degli specialisti della Polizia Postale Emiliana. Contestualmente all’esecuzione di tale provvedimento giudiziario, su delega di quell’A.G., è stato altresì perquisito dalla Polizia Postale per la Campania il terzo componente del gruppo, dipendente del Comune di Napoli, denunciato a piede libero perché detentore di materiale pedopornografico.

Il quarto componente del gruppo, cittadino italiano residente nel bresciano, è stato a sua volta arrestato in flagranza di reato per detenzione di ingente quantitativo di materiale attinente allo sfruttamento sessuale di minori ed indagato per violenza sessuale ai danni della propria figlia, nell’ambito di una separata attività investigativa, originata da una segnalazione del collaterale canadese veicolata dal C.N.C.P.O. e seguita dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Milano, su direzione dell’A.G. di Brescia, i cui esiti si sono stati ricollegati agli odierni fatti delittuosi.

Parallelamente, raccolti ulteriori elementi investigativi, il Compartimento Polizia Postale di Roma era riuscito ad identificare altri due soggetti, a loro volta destinatari di perquisizione perché in contatto con il primo indagato, con il quale intrattenevano conversazioni a sfondo pedopornografico, unitamente alla ricezione e invio di contenuti illeciti.

Dei due, il primo, residente in Provincia di Roma, è stato denunciato a piede libero poiché deteneva sui propri dispositivi i file ricevuti dal romano, che gli aveva anche fornito istruzioni inerenti alle modalità con cui instaurare un contatto sessuale con un minore. La seconda posizione, invece, relativa a un cinquantacinquenne siciliano, si è confermata nella sua gravità durante la perquisizione eseguita in Sicilia a cura degli agenti della Postale di Roma: l’uomo, infatti, abusava della propria figlia, costringendola a subire rapporti sessuali, e condivideva le registrazioni dei rapporti con i suoi interlocutori.

Per lui la Procura della Repubblica di Messina, cui il fascicolo è stato stralciato per competenza territoriale, alla luce delle risultanze investigative, ha immediatamente richiesto ed ottenuto dal GIP l’emissione della custodia cautelare in carcere per i reati di violenza sessuale in danno di minore e produzione di materiale pedopornografico. Destinataria della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa coniugale e divieto di avvicinamento alla persona offesa anche la moglie del siciliano, che è indagata perché, pur a conoscenza degli abusi, non ha fatto nulla per impedire gli eventi. Entrambi i provvedimenti sono stati eseguiti dal Compartimento Polizia Postale di Catania e dalla Sezione Polizia Postale di Messina.

Il quinto sodale, membro del gruppo chiuso, è un napoletano, poco più che trentenne: nel corso della perquisizione, eseguita congiuntamente dagli operatori del Compartimento di Napoli e di quello di Bologna su delega dell’A.G. felsinea, gli investigatori hanno rinvenuto circa 200 files pedopornografici, oltre a diretti riscontri della partecipazione dell’indagato alla chat, dove condivideva le proprie fantasie inerenti ad atti sessuali con minori, unendole a foto carpite dalla quotidiana vita familiare.

Il soggetto è stato tratto in arresto per detenzione di ingente quantitativo di materiale pedopornografico e associato in carcere a disposizione dell’A.G. di Napoli.

Inaugurata la "stanza rosa"

Giovedì 25 novembre 2021, in occasione della “Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne”, è stata inaugurata presso la Stazione Carabinieri di Sasso Marconi la “Stanza Rosa”.
All’evento hanno partecipato:
- il Comandante Provinciale Carabinieri Bologna, Colonnello Rodolfo Santovito;
- il Dott. Alessandro Sallusto, in rappresentanza del Prefetto di Bologna;
- i sindaci dell’Unione dei Comuni Reno-Lavino-Samoggia;
- i rappresentanti delle associazioni antiviolenza, Assistenti Sociali, AUSL e Fondazione IKEA.
I lavori di realizzazione della “stanza rosa”, avviati ad inizio del 2020, nelle difficoltà della pandemia, si sono conclusi recentemente.
Si tratta di uno spazio protetto dove tutte le vittime di violenza, donne, minori e persone fragili, possono ricevere accoglienza e denunciare, con la massima riservatezza, le violenze e i maltrattamenti subiti.
Realizzata nell’ambito di un progetto condiviso tra il Comando Provinciale Carabinieri di Bologna e la Città Metropolitana di Bologna, finalizzato all’apertura di una Stanza Rosa in tutte le Unioni dei Comuni del bolognese, quella di Sasso Marconi rappresenta la struttura di riferimento per il territorio dell’Unione Reno Lavino Samoggia.
Alla realizzazione della “Stanza Rosa” di Sasso Marconi hanno contribuito, oltre al Comando Provinciale Carabinieri di Bologna, che ha messo a disposizione gli spazi, la Fondazione IKEA, che ha fornito gli arredi, e l’Amministrazione comunale, che ha effettuato gli interventi edilizi necessari per l’allestimento del locale, nonché acquistato i dispositivi audiovisivi di cui la stanza è dotata.
Per avere un’idea dell’incidenza del fenomeno della cd. violenza di genere e nei confronti delle cd. fasce deboli, soltanto la Stazione di Sasso Marconi, nell’anno in corso, è intervenuta a seguito di 23 attivazioni di casi di “Codice Rosso”.

 

mercoledì 24 novembre 2021

Festa degli alberi

FESTA DEGLI ALBERI 2021 – I CARABINIERI FORESTALI RAGALANO E METTONO A DIMORA PIANTINE FORESTALI NELLE SCUOLE DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA

Mercoledì 24 novembre 2021 - Con le giornate senza pioggia si sono concluse le piantumazioni delle giovani piantine forestali che i militari delle Stazioni Carabinieri Forestali hanno regalato ad alcune scuole della provincia di Bologna. L’attività ha visto il coinvolgimento dei ragazzi e dei professori di scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado.

L’iniziativa della Giornata nazionale degli Alberi si svolge nell’ambito del progetto “Un Albero per il Futuro” promosso dal Ministero per la transizione ecologica congiuntamente ai Reparti Carabinieri Forestali e della Biodiversità.  I Comandanti delle stazioni CC forestali hanno consegnato a docenti ed alunni di otto scuole della provincia di Bologna una ventina di  piantine forestali prodotte dai vivai dei Reparti Biodiversità di Pieve Santo Stefano; dopo un momento formativo le piante forestali sono state messe a dimora nei cortili e nei parchi delle scuole. Sono state interessate le scuole di Imola, Monterenzio, Castiglione dei Pepoli, Valsamoggia, Vergato, Gaggio Montano e infine di Bologna: qui presso le Scuola dell’Infanzia Futura di Via Tintoretto i Carabinieri forestali hanno messo a dimora una farnia alla presenza di Daniele Ara assessore all’Educazione Ambientale del Comune di Bologna e del Comandante del Gruppo CC Forestale di Bologna – Col. Aldo Terzi.

Tutte le piante messe a dimora sono state fornire corredate di fascetta con QR CODE per consentire la loro geolocalizzazione ed il conseguente inserimento nel portale www.unalberoperilfuturo.it. L'obiettivo è quello di superare le 1000 piante messe a dimora contemporaneamente in altrettante località del territorio nazionale.

La Giornata Nazionale degli Alberi, che è stata ridefinita e rivitalizzata   dalla Legge 10 del 14 gennaio 2013, ha in realtà origini molto antiche. Fu istituita nel per la prima volta negli Stati Uniti  con la denominazione “Arbor day” dal Governatore del Nebraska Starling Marton con l’intenzione dichiarata di “creare una coscienza ecologica nella popolazione e per rimpinguare il patrimonio forestale del paese”. L’iniziativa ebbe un enorme successo in America e così anche in Europa si iniziarono ad organizzare eventi simili. In Italia fu il Ministro della Pubblica Istruzione Guido Baccelli, che fu poi anche Ministro dell’Agricoltura, che la istituì per la prima volta con una Circolare del 27 giugno 1899; questa disponeva la celebrazione della Festa degli Alberi nelle scuole del Regno d’Italia il 21 novembre di ogni anno. Fu proprio grazie all’intuizione del Ministro che in Italia la giornata dell’albero è da sembra legata al mondo della scuola. In realtà la prima Giornata dell’albero in Italia si tenne 27 agosto 1899 a Torino e a Castiglione dei Pepoli, un comune della montagna bolognese, per iniziativa della emerita associazione felsinea “Pro Montibus et Silvis” attiva ancora oggi.  La Giornata degli alberi è stata poi ripresa e aggiornata in più di una occasione con leggi specifiche nel 1902, nel 1911, nel 1923, nel 1939, nel 1951 e nel 1992.  Nel periodo dal  1951 al 1970 la Giornata degli Alberi ebbe un  grande successo con migliaia di ragazzi presenti alle celebrazioni e altrettanti alberi piantati; nel periodo furono 24.432.000 i ragazzi coinvolti nei festeggiamenti e 38.494.000 gli alberi piantati con una media annuale di 6996 comuni coinvolti, 1.286.000 ragazzi e bambini partecipanti, 2.026.000 alberi piantati.

 

Carabiniere sventa rapina

Brillante intervento del Comandante della Stazione Carabinieri di San Pietro in Casale che, in borghese e libero dal servizio, è intervenuto durante una rapina a mano armata (la pistola si è rivelata poi una scacciacani) riuscendo a neutralizzare e ad arrestare il malvivente. Si tratta di un tossicodipendente italiano sulla quarantina con precedenti penali che sta scontando gli arresti domiciliari. Ma veniamo ai fatti. Tutto è successo questa sera,  intorno alle 19,30 al supermercato Eurospin in via Galliera Sud. Da quanto si è potuto apprendere un uomo, verso l’orario di chiusura del negozio, è entrato all’interno del supermercato avvicinandosi a una cassiera. E poi l’ha minacciata con una pistola intimandole di dargli i soldi della cassa. La donna ha consegnato al rapinatore il denaro che c’era in cassa. Quindi il malvivente è uscito fuori inforcando una bicicletta che aveva posteggiato nei pressi dell’entrata del supermercato. Ma sulla sua strada ha trovato il sott’ufficiale dell’Arma, libero dal servizio, che passava da quelle parti proprio in quel momento e che aveva capito cosa stava accadendo. Il maresciallo ha intimato al rapinatore di fermarsi ma di risposta l’uomo ha esploso due colpi di pistola. Il carabiniere tuttavia, non sapendo che si trattava di una pistola scacciacani, è intervenuto ugualmente riuscendo a bloccare il malvivente e ad arrestarlo. La pistola è risultata in un secondo momento appunto una scacciacani priva del tappo rosso; mentre il malvivente come detto è un quarantenne tossicodipendente con precedenti penali che sta scontando gli arresti domiciliari a Pieve di Cento. Il Bottino sarebbe stato di 1390 euro. 

martedì 23 novembre 2021

Controlli

CONTROLLI ANTI COVID-19: GIOVANI SANZIONATI DAI CARABINIERI
Castiglione dei Pepoli (BO): I Carabinieri della Stazione di Castiglione dei Pepoli (BO) hanno sanzionato dei giovani durante i controlli del territorio finalizzati al rispetto della normativa anti Covid-19. Al momento del controllo è stato rilevato che il titolare di un esercizio pubblico e 9 clienti non stavano rispettando la normativa di riferimento, tra cui il mancato utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e il divieto di assembramento.
Sono stati sanzionati altresì 4 clienti poiché fumavano all’interno del locale.
Il titolare, inoltre, oltre a ricevere la sanzione prevista dalla normativa anti Covid-19, è stato anche denunciato per aver somministrato bevande alcoliche ad un minore.
Infine sono stati sanzionati ulteriori 12 ragazzi che, fermi sulla carreggiata antistante al locale, creavano intralcio alla circolazione stradale.
NORME ANTI COVID-19: CENTINAIA DI PERSONE CONTROLLATE DAI CARABINIERI, MA NESSUNA ANOMALIA RISCONTRATA
Castel San Pietro Terme (BO): I Carabinieri della Stazione di Castel San Pietro Terme (BO) hanno identificato centinaia di persone durante i controlli del territorio finalizzati al rispetto della normativa anti Covid-19 nei luoghi a maggior affluenza di persone, tra cui la Stazione Ferroviaria e alcune piazze del centro. In questo caso, i Carabinieri non hanno riscontrato alcuna anomalia.
APPARTAMENTI INESISTENTI PER STUDENTI UNIVERSITARI
Bologna: I Carabinieri della Stazione Bologna Navile hanno denunciato un truffatore che aveva messo in affitto un appartamento inesistente. Ad accorgersi del tranello, anche se in ritardo, è stato un 52enne calabrese che stava cercando una sistemazione per il figlio, in procinto di venire a studiare Bologna. La vittima, infatti, dopo aver visionato le foto dell’appartamento, pubblicate su un sito internet dedicato agli affitti e compravendite tra soggetti privati, aveva telefonato al proprietario. Questi, favorevole ad avviare la trattativa con il cliente, gli aveva chiesto una caparra di 500 euro, ricevendola secondo gli accordi stabiliti. Purtroppo, a pagamento avvenuto, il proprietario del locale è svanito nel nulla e il 52enne, resosi conto di essere stato truffato si è rivolto ai Carabinieri. A seguito delle indagini, i militari hanno identificato il responsabile dell’annuncio pubblicitario, un 31enne napoletano, con precedenti di polizia.

 

Custodia cautelare

BOLOGNA. ESEGUITI DALLA POLIZIA DI STATO QUATTRO PROVVEDIMENTI DI FERMO DI INDIZIATO DI DELITTO DISPOSTI DALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI BOLOGNA PER IL REATO DI FURTO IN APPARTAMENTO.

 

A partire dalla terza decade del mese di ottobre, nella provincia di Bologna sono stati commessi vari furti in appartamento da parte di un sodalizio criminale di quattro persone di etnia albanese e moldava.

Le stesse utilizzavano un modus operandi costante che prevedeva l’assalto ad abitazioni isolate e appartamenti collocati fino al terzo piano degli immobili. Raggiunto l’obiettivo designato, gli indagati si arrampicavano lungo la parete dello stabile sfruttando i cavi elettrici fino ad arrivare alla finestra. Dopo di che, attraverso l’utilizzo di una trancia olio dinamica, tagliavano le eventuali inferriate e praticavano un foro sull’infisso attraverso il quale facevano passare un cavo metallico ricurvo che agganciava la maniglia della finestra, così che con una lieve pressione la stessa si apriva.

I componenti della banda, dopo essere entrati all’interno dell’abitazione, cercavano principalmente la cassaforte, la quale veniva aperta praticando un taglio verticale all’altezza della serratura attraverso l’utilizzo di una smerigliatrice. Dopo di che, mettevano a soqquadro l’appartamento alla ricerca di ulteriori denari e preziosi.

Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica dott. Stefano Dambruoso, sono state svolte attraverso servizi di osservazione, pedinamento e appostamento, unite ai dati emergenti dal monitoraggio del fenomeno criminale ed hanno permesso di ricostruire in maniera completa sette furti commessi in soli tre giorni, mentre ulteriori furti sono tuttora al vaglio degli inquirenti.

 In particolare, sono stati ricostruiti due furti a Bentivoglio ove sono stati sottratti nel primo caso beni per 25 mila euro e nel secondo caso beni per cinquecento euro, un furto ed un tentato furto a Minerbio ove nel primo episodio sono stati sottratti beni per 500 euro, un furto a Vignola in cui sono stati sottratti beni per 2800 euro, un furto a Castel San Pietro Terme in cui sono stati sottratti beni per 4000 euro e infine un tentato furto a San Giovanni in Persiceto.

Nella mattina del 18/11/2021 la Squadra Mobile della Questura di Bologna ha proceduto all’esecuzione di 4 fermi di indiziato di delitto a carico dei quattro componenti della banda, tre albanesi dell’82, del 92, del 96 e un moldavo del 94 su ordine del Sostituto Procuratore della Repubblica dott. Dambruoso. I soggetti interessati sono strati trovati presso le rispettive abitazioni che, nella circostanza, sono state sottoposte a perquisizione, perquisizione che è stata estesa ai veicoli personali dei soggetti e al veicolo che usavano per commettere i reati, quest’ultimo, intestato a un prestanome e peraltro sprovvisto di copertura assicurativa, è stato sequestrato.

L’attività di perquisizione ha permesso di rinvenire numerosi strumenti utilizzati per i furti, tra cui tre smerigliatrici, una trancia olio dinamica e walkie talkie, nonché una notevole quantità di orologi, gioielli e borse firmate. Sono in corso le attività di individuazione dei proprietari dei beni rinvenuti durante la predetta operazione.

A seguito di udienza di convalida il Gip presso il Tribunale di Bologna ha disposto per i tre indagati albanesi la misura della custodia cautelare in carcere, per il quarto complice moldavo la misura del divieto di dimora. 

domenica 21 novembre 2021

Cade con la moto nel bosco

Luminasio 21/11/21

 

Cade con la moto durante una passeggiata tra i boschi di Luminasio nel comune di Marzabotto.

Un uomo di 60 anni residente a Molinella (BO) era andato a fare una gita con la moto insieme ad amici in un sentiero che congiunge Luminasio a Pian di Venola. Si tratta di un sentiero caratterizzato dalla presenza di molti sassi e da diversi salti. Giunto in un punto dove il salto era molto impegnativo luomo ha perso il controllo della moto ed è caduto rovinosamente a terra procurandosi un doloroso trauma alla spalla e al bacino. Era da poco passato mezzogiorno e il 118 invia sul posto lambulanza di Vergato,  lautomedica di Lama di Setta, la squadra del Soccorso Alpino e Speleologico stazione Rocca di BADOLO e lelicottero 118 di Pavullo nel Frignano dotato di verricello con a bordo un Tecnico del CNSAS. Raggiunto dai tecnici del Soccorso Alpino, dopo valutazione hanno confermato lintervento dellelicottero, che ormai era già in zona e in pochi minuti ha raggiunto il luogo dellevento. Lequipaggio è stato sbarcato con il verricello in quanto la zona non è atterrabile. Lanestesista dopo averlo valutato gli ha somministrato lanalgesia per il forte dolore. Recuperato sempre con il verricello è stato trasportato allospedale Maggiore in codice di media gravità. Presenti sul posto anche i Vigili del Fuoco e i Carabinieri

 

Sventati diversi furti

CASTENASO (BO)
SVENTATI FURTI NELLA PERIFERIA


I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di San Lazzaro (BO) nella notte incrociavano un’autovettura che procedeva a fari spenti lungo la via Villanova nel Comune di Castenaso.

Non appena si accingevano a controllarla, il veicolo tentava di fuggire. Dopo un breve inseguimento i due occupanti abbandonavano l’auto cercando di far perdere le proprie tracce nelle campagne circostanti. Venivano rintracciati in un cortile di un’abitazione privata dai militari della Compagnia di San Lazzaro di Savena supportati da altri due equipaggi inviati in ausilio. All’atto del fermo aggredivano i militari per guadagnarsi la fuga. L’autovettura abbandonata poco prima, era stata rubata circa un mese fa a Castel San Pietro Terme (BO). Al suo interno sono stati rinvenuti attrezzi da scasso, mentre i due fuggitivi sono risultati di nazionalità moldava, un 30enne pregiudicato e un 26enne latitante, dovendo scontare la pena di pena di 2 anni e 1 mese per fatti analoghi.

Sono stati arrestati e risponderanno di resistenza a Pubblico Ufficiale in concorso, ricettazione e possesso ingiustificato di chiavi alterate o di  grimaldelli.

 

Controlli anticovid

BOLOGNA
CONTINUA LA CAMPAGNA DEI CARABINIERI DEDICATA AI CONTROLLI “GREEN PASS” AGLI AVVENTORI DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI


Continuano i servizi di controllo coordinati dal Comando Provinciale Carabinieri di Bologna in materia di Certificazione verde Covid-19.
Hanno mostrato un forte senso civico gli oltre 20 clienti controllati dai Carabinieri della Compagnia di Borgo Panigale in collaborazione con il personale dell’ispettorato territoriale del lavoro di Bologna, all’interno di due esercizi di ristorazione e bar, i quali dopo il rapido controllo hanno continuato senza alcun problema la loro cena.
Durante le medesime verifiche, venivano elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo pari a euro 4.300,00 circa, nei confronti del titolare di un ristorante sito in via Emilia Ponente, il quale aveva impiegato un lavoratore subordinato senza aver preventivamente comunicato l’istaurazione del suo rapporto lavorativo. 

Sono andati in modo diverso i controlli effettuati dai Carabinieri della Compagnia di San Lazzaro di Savena (BO) all’interno di un bar in via della Repubblica. Sono state elevate sanzioni amministrative ad alcuni avventori presenti all’interno, per il mancato uso della mascherina di protezione e per la mancanza della Certificazione verde Covid-19, per un importo complessivo di euro 700,00 circa. 

venerdì 19 novembre 2021

Taxista abusivo

 Taxista abusivo recidivo bloccato in Aeroporto e sanzionato dalla Polizia Locale


Evidentemente non gli era bastato e infatti ci è ricascato di nuovo. Protagonista un uomo di 41 anni, residente in provincia di Bologna, che ieri pomeriggio è stato pizzicato dagli agenti del reparto Sicurezza Stradale e Viabilità della Polizia Locale all'Aeroporto Marconi mentre faceva salire dei clienti su di un taxi abusivo. L’uomo ha atteso i passeggeri in uscita dal gate e li ha condotti in un parcheggio esterno dove era in sosta il proprio veicolo. Sistemate le valige nel portabagagli e invitati i passeggeri a salire, il quarantunenne è stato bloccato dagli agenti, in servizio per il contrasto a veicoli pubblici abusivi e a cui non era sfuggita la scena. Identificato, l’uomo è risultato una vecchia conoscenza in quanto già incorso in passato nella stessa violazione e di conseguenza è stato sanzionato per l'esercizio abusivo del servizio taxi e il veicolo sottoposto a fermo.

Imprenditore indagato

 Nel corso della mattinata, nella città di Bologna, militari del Nucleo Investigativo hanno dato esecuzione ad una ordinanza del Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Bologna con la quale, su richiesta della locale Procura della Repubblica, viene applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di un imprenditore 46enne indagato dei reati di cessione di sostanze stupefacenti (art 73 D.P.R. 309/90) e favoreggiamento della prostituzione (art. 3 n. 8) e 4 n. 7) l. 75/1958).

Le indagini hanno consentito di raccogliere elementi sulla base dei quali viene contestato all’indagato il suo possibile coinvolgimento nell’organizzazione di “eventi” e serate ad invito nel corso dei quali si realizzavano i reati di illecita cessione di sostanze stupefacenti e si favoriva attività di prostituzione.

martedì 16 novembre 2021

Chiuso il minimarket "Asian MiniMarket"

POLIZIA DI STATO: DISPOSTA LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO “ASIAN MINI MARKET” PER ORDINE DEL QUESTORE

Nella serata di ieri, durante un servizio di controllo degli esercizi commerciali in centro storico, il personale della Squadra Investigativa della Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Bologna sottoponeva a controllo l’esercizio commerciale “Asian Mini Market”, ubicato in via S. Vitale n.122/C. In quella circostanza gli operatori, dopo aver riscontrato alcune irregolarità inerenti la mancata esposizione di alcune certificazioni all’interno dei locali, rilevavano le precarie condizioni igienico-sanitarie relative alla conservazione degli alimenti destinati alla vendita nel settore macelleria.

Questa mattina il personale della Polizia Amministrativa ha effettuato, pertanto, un secondo e immediato controllo, congiuntamente al personale dell’ASL, Area Sanità Pubblica veterinaria, al cui esito sono state riscontrate gravi anomalie nella conservazione degli alimenti e della pulizia degli ambienti all’interno dell’esercizio commerciale. Al termine delle attività di controllo sono stati sequestrati 40 kg di carne di cui non risultava attestata la provenienza, tra cui alcune scatole risultavano già scadute. Immediato, inoltre, il provvedimento di sospensione dell’attività di vendita.

La Polizia Amministrativa sta svolgendo ulteriori e approfonditi accertamenti finalizzati all’irrogazione delle sanzioni amministrative derivanti dalle anomalie e irregolarità rilevate.
 

Presentato il calendario dei Carabinieri 2022

Carlo Lucarelli e il Maestro Sandro Chia per il Calendario Storico dell’Arma 2022 

Presentato il prezioso calendario da collezione insieme all’Agenda 2022 e ad altri prodotti editoriali dei Carabinieri
Presentato il Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri 2022 che celebra i duecento anni del primo Regolamento Generale dell’Arma. Il Comandante Generale, Gen.C.A. Teo Luzi, nel pomeriggio odierno, ha voluto svelare al grande pubblico l’ormai atteso prodotto editoriale. A presentare l’opera
realizzata dal Maestro Sandro Chia e lo scrittore Carlo Lucarelli, nella splendida cornice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, erano presenti il giornalista e conduttore televisivo Tiberio Timperi e la conduttrice televisiva, Daniela Ferolla.
Il Calendario prosegue il cammino intrapreso due anni fa continuando ad arricchire racconti di narrativa contemporanea con pregiate tavole di maestri della “transavanguardia”. Il talento dello scrittore Carlo Lucarelli accompagna i lettori, mese dopo mese, con narrazioni ispirate dall’evoluzione dello storico Regolamento, che risale al 1822, e da allora immutato nei valori ma
sempre aggiornato con integrazioni susseguitesi in questi due secoli. La penna del celebre giallista si sofferma di volta in volta su episodi ambientati lungo il corso degli ultimi 200 anni nei quali il Regolamento si manifesta come chiave di volta non solo per l’organizzazione dell’Arma ma per la sua perfetta integrazione nella società. Storie di vivere comune assurgono a riferimenti valoriali
mostrando come i concetti espressi nello storico documento si incarnano nel quotidiano agire dei Carabinieri. È da questo paradigma che si declinano gli avvincenti racconti di Carlo Lucarelli che si fondono in un unicum quasi inscindibile con le straordinarie opere del Maestro Sandro Chia.
Ne scaturisce un percorso narrativo che si snoda tra i doveri e le responsabilità dell’essere
Carabiniere, dove il militare è presenza tra e per le persone, attraverso immagini che generano un racconto fatto di luce, di colori tenui, di ritmi grafici soavi.
Colori e sagome differenti di volti, disegnano l’espressione moderna, multiforme, multiculturale e multietnica della società con tutto il carico emotivo di passione, dolore, di gioie, di delusioni, di ambizioni e di speranze. Anche quest’anno con questo esclusivo Calendario Storico, l’Istituzione offre un insieme di emozioni
coinvolgenti e appassionanti da donare al lettore in ciascuna singola pagina, ove ogni carabiniere rappresentato esalta e racchiude quelli del passato, del presente e del futuro. 
Il notevole interesse da parte del cittadino verso il Calendario Storico dell’Arma, oggi giunto a una tiratura di quasi 1.200.000 copie, di cui oltre 16.000 in nove altre lingue (inglese, francese, spagnolo, tedesco, russo, giapponese, cinese e arabo, nonché in lingua sarda), è indice sia dell’affetto e della vicinanza di cui gode la Benemerita, sia della profondità di significato dei suoi contenuti, che ne fanno un oggetto apprezzato, ambito e presente tanto nelle abitazioni quanto nei luoghi di lavoro, quasi a testimonianza del fatto che “in ogni famiglia c’è un Carabiniere”. Iniziata nel 1928, la pubblicazione del Calendario, giunta alla sua 89^ edizione, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949 venne ripresa regolarmente nel 1950 e da allora è stata puntuale interprete, con le sue tavole, delle vicende dell’Arma e, attraverso di essa, della Storia d’Italia. Oltre al Calendario, è stata pubblicata anche l’edizione 2022 dell’Agenda, che attraversa le espressioni pittoriche delle maggiori tradizioni stilistiche sino al fumetto. Un viaggio di due secoli che raffigura l’Arma, ma al tempo stesso l’Italia, perché il metro condiviso è sempre quello di leggere il Carabiniere presente nel territorio. All’interno l’elaborato è stato arricchito con cinque contributi, che descrivono il rapporto tra i Carabinieri e la loro rappresentazione. Ogni singolo autore si è dedicato a tratteggiare differenti aspetti: lo storico d’arte Prof. Claudio Strinati ha voluto raccontare i diversi stili con cui è stato ritratto il militare dell’Arma negli ultimi due secoli; il Gen.C.A. Carmelo Burgio ha descritto il protagonismo dei Carabinieri all’interno del fumetto, partendo dalla diffusione in Italia di quest’ultimo; l’intellettuale Luca Crovi ha ideato un racconto di fantasia collegando tra loro le rappresentazioni di appartenenti alla Benemerita presenti su alcune opere artistiche di differenti stili; l’artista Michelangelo Pistoletto ha interpretato la propria opera “Carabinieri”, di cui nell’Agenda appare un prezioso dettaglio; nel cuore del taccuino i lettori troveranno anche una interessante sintesi dei capolavori raccolti all’interno del Museo Storico dell’Arma. Altre due opere completano l’offerta editoriale:

- Il Calendario da tavolo, dedicato al tema Carabinieri... persone e territorio, racconta in
simboliche fotografie il cambiamento del tessuto sociale nelle aree interne del Paese e del loro
lento ma inesorabile spopolamento. Territori in cui spesso gli unici presidi di prossimità dello Stato
sono la Stazione Carabinieri e il Municipio. A questa narrazione iconografica si affiancano
immagini di alberi monumentali presenti nel nostro territorio, silenziosi testimoni delle mutazioni
storiche. L’intero ricavato della vendita di questo calendarietto da tavolo è devoluto all’Opera
Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri.

- Il Planning da tavolo dedicato allo Squadrone Eliportato Cacciatori raccoglie le peculiarità di
questo importante Reparto e la storia delle loro origini nelle differenti regioni ove tutt’oggi sono
presenti. Per la prima volta l’opera rivolge la propria attenzione anche ai più piccoli con un breve
racconto di fantasia al suo interno ideato e scritto dal Magg. Margherita Lamesta. L’intero ricavato
della vendita di questo planning verrà devoluto all’ospedale pediatrico “G. Di Cristina” di
Palermo, un punto di riferimento per le cure dei bambini di tutto il Sud Italia e non solo.
L’evento è stato cornice anche della presentazione del nuovo sito dell’Arma dei Carabinieri
www.carabinieri.it profondamente rinnovato grazie alla nuova interfaccia interattiva di tipo 
responsive, indispensabile per una corretta fruizione dei contenuti anche su dispositivi mobile, oggi

principali canali di consultazione dei siti web. Il progetto ha inteso così definire un nuovo concept,
aderente ai moderni strumenti di comunicazione e che migliora gli obiettivi di comunicazione
dell’Istituzione. Grazie al nuovo sito, l’Arma intende posizionarsi ancora di più a fianco dei cittadini,
grazie ad una nuova e più accogliente homepage, dotata di nuovi menù completamente riorganizzati
secondo un nuovo stile, frutto di un’attenta e accurata analisi delle esigenze di comunicazione e delle
preferenze di ricerca degli utenti. Cambia il sito
www.carabinieri.it, ma non cambia il nostro
obiettivo: #PossiamoAiutarvi

 

Noto locale con lavoratori in nero

GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA: SCOPERTI SETTE LAVORATORI “IN NERO 

I Finanzieri del Comando Provinciale di Bologna, nell’ambito delle ordinarie attività di polizia economico–finanziaria di prevenzione e contrasto al lavoro nero, hanno eseguito un controllo nei confronti di un noto esercizio commerciale operante nell’ambito della ristorazione, riscontrando, da parte del gestore del locale, il massiccio ricorso all’impiego di manodopera “in nero”.

In particolare, in sede di accesso, le fiamme gialle del 1° Nucleo Operativo Metropolitano hanno rilevato come la metà del personale impiegato prestasse la propria attività lavorativa in totale assenza di qualsiasi rapporto di lavoro, e dunque in assenza di una reale tutela assicurativa, assistenziale e previdenziale.

Dai successivi controlli esperiti sul personale irregolare è emerso che due risultavano percepire il reddito di cittadinanza.

La conseguente verbalizzazione comporterà l’inoltro della prevista segnalazione all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Bologna per l’applicazione del “provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale”, nonché la contestazione, in capo al rappresentante legale, delle previste sanzioni in materia giuslavoristica, tra cui la c.d. “Maxi-sanzione per lavoro nero. Nello specifico, complessivamente, le sanzioni comminabili potranno variare da un minimo di € 12.600,00 ad un massimo di € 25.200,00. L’attività esperita testimonia il costante impegno della componente territoriale della Guardia di Finanza di Bologna nella lotta a tutte quelle condotte, ivi incluse lo sfruttamento illecito di manodopera, che compromettono l’economia legale e minano la sana e leale concorrenza tra gli esercenti, danneggiando gli imprenditori onesti e rispettosi delle regole di Mercato.

 

Cade in un fosso e sviene

SI ALLONTANA DA CASA PER RACCOGLIERE LE MARGHERITE, SI SENTE MALE E SVIENE IN UN FOSSATO. DONNA SALVATA DAI CARABINIERI.
Sesto Imolese (BO): E’ stata salvata dai Carabinieri della Stazione di Castel Guelfo (BO) una signora italiana sulla settantina che ieri pomeriggio, ore 17:00 circa, si è sentita male mentre cercava le margherite in un terreno. Non vedendola rientrare a casa, il marito, preoccupato per l’incolumità della donna e date le condizioni atmosferiche del momento (buio, freddo e pioggia), ha dato l’allarme. Avvistata mentre giaceva priva di sensi nel fango di un canale di scolo, situato nelle vicinanze da dove si era allontanata, la donna è stata tratta in salvo dai Carabinieri che si sono calati nel fossato e l’hanno tirata fuori di peso. Tranquillizzata dai Carabinieri, la signora è stata trasportata dai sanitari del 118 al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Imola (BO).

 

lunedì 15 novembre 2021

Visita del Comandante della Guardia di Finanza

VISITA DEL COMANDANTE GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA, GEN. C.A. GIUSEPPE ZAFARANA. 

Il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Generale di Corpo d’Armata Giuseppe Zafarana, ha fatto visita, nel pomeriggio del giorno 15 novembre 2021, al Comando Regionale Emilia Romagna, in Bologna. La Massima Autorità, dopo essere stato accolto con gli onori militari di rito, dal Comandante Interregionale dell’Italia Centro Settentrionale, Gen. C.A. Sebastiano Galdino e dal Comandante Regionale dell’Emilia Romagna, Generale di Divisione Ivano Maccani, ha incontrato una rappresentanza di Ufficiali, Ispettori, Sovrintendenti, Appuntati e Finanzieri nonché della Associazione Nazionale Finanzieri in congedo e i delegati Co.Ba.R. dell’Emilia Romagna. Successivamente, il Comandante Regionale, nel corso di un briefing presieduto dal Comandante Generale, ha illustrato all’Autorità di Vertice il contesto socio-economico che caratterizza il territorio regionale, l’operatività del Corpo e l’assetto del personale dei dipendenti Reparti nonché le più importanti iniziative promosse a livello infrastrutturale e per il benessere del personale. L’Alto Ufficiale ha espresso parole di apprezzamento per l’impegno e la professionalità profusi quotidianamente dalle Fiamme Gialle dell’Emilia Romagna a tutela della legalità e della sicurezza economico-finanziaria.
 

Zaino sospetto vicino all' altare

SAN PETRONIO: ZAINO SOSPETTO VICINO ALL’ALTARE

BASILICA EVACUATA DAI CARABINIERI


I Carabinieri dell’aliquota di pronto intervento “A.P.I.” del Nucleo Radiomobile del Reparto Operativo di Bologna, specializzata nel fronteggiare eventuali emergenze di natura terroristica, su segnalazione dei carabinieri in servizio di vigilanza presso la Basilica di San Petronio, sono prontamente intervenuti nel pomeriggio di ieri, in quanto uno zaino di piccole dimensioni era stato rinvenuto su di una panca in legno davanti all’altare. I carabinieri delle "A.P.I.", con estrema professionalità, e senza che i fedeli si allarmassero, facevano defluire tutti i presenti dall’interno della basilica, mettendo quindi in sicurezza l’area.

Subito dopo, mentre si accingevano a compiere le delicate operazioni di ispezione dello zainetto, giungeva il proprietario, identificato in uno studente 21enne liceale di nazionalità Pakistana, il quale riferiva di esserlo dimenticato durante una visita alla basilica.

Le operazioni di ispezione/bonifica venivano comunque effettuate e terminavano poco dopo, accertando che al suo interno vi erano solo effetti personali.

 

Arrestato 23enne bosniaco

PLURIPREGIUDICATO ARRESTATO DAI CARABINIERI ALL’EXTRACOOP

I Carabinieri della Stazione di Castenaso (BO) hanno arrestato un 23enne bosniaco, domiciliato nel Comune di San Lazzaro di Savena (BO), per furto aggravato.
I Carabinieri della Centrale Operativa di Bologna, nel pomeriggio di ieri, sono stati allertati da personale della sicurezza del supermercato ”Extracoop” del centro commerciale Centro Nova di Villanova di Castenaso, in quanto un soggetto, attentamente osservato durante tutta la permanenza nel supermercato, recatosi alle casse automatiche, ma pagava solo qualche articolo di poco valore. Non sfuggiva ai vigilantes tuttavia che portava in spalla uno zaino rigonfio. Pertanto veniva fermato oltre le barriere di sicurezza e si poteva constatare che al suo interno vi erano alimenti ed indumenti per un valore complessivo pari a 149,00 euro. La merce, priva del dispositivo anti taccheggio, veniva restituita al legittimo proprietario, sebbene parzialmente danneggiata.

 

domenica 14 novembre 2021

Rubano legna da ardere

SI PREPARANO ALL’ARRIVO DEL FREDDO RUBANDO LA LEGNA DA ARDERE. COPPIA DI CONIUGI DENUNCIATA DAI CARABINIERI.
Monzuno (BO), Strada provinciale 59 Monzuno: Sono stati denunciati dai Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Vergato (BO) una coppia di coniugi sopresi a rubare la legna da un terreno situato lungo la Strada provinciale 59 Monzuno. Controllati dai Carabinieri mentre si stavano allontanando a bordo di un’auto, i due soggetti, un 46enne italiano e una 40enne straniera, sono stati trovati in possesso di 3 quintali di faggio utilizzato come combustibile domestico che un’azienda agricola aveva accatastato nel suo terreno in attesa di venderlo. I due predoni dovranno rispondere del reato di furto in concorso. In attesa di essere restituita all’azienda agricola, la refurtiva rinvenuta dai Carabinieri nell’auto della coppia, è stata sequestrata.

 

Trovati resti di un soldato tedesco

METAL DETECTING. SOLDATO TEDESCO SULLA LINEA GOTICA. ARRIVANO I CARABINIERI.
Fontanelice (BO), via Valmaggiore: La passione per i reperti storici e la collaborazione con l’Arma dei Carabinieri ha permesso di restituire alla storia i resti di un altro soldato tedesco risalenti, con molta probabilità, alla Seconda guerra mondiale. La scoperta è stata fatta da un 22enne italiano, socio volontario del Museo della Guerra Linea Gotica Castel del Rio che stava scansionando col suo metal detector il terreno di un cittadino, da cui era stato autorizzato. Durante le operazioni di ricerca, il giovane ha trovato a una profondità di circa 40 cm, alcuni oggetti piatti e tondeggianti, verosimilmente dei bottoni metallici che i soldati tedeschi utilizzavano per chiudersi le uniformi all’epoca del conflitto. Accanto ai reperti, però, c’erano anche dei resti umani e a quel punto, il 22enne ha chiamato subito i Carabinieri della Stazione di Fontanelice (BO) che lo hanno raggiunto per eseguire un sopralluogo e informare l’Autorità giudiziaria. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, le ossa rinvenute saranno trattate in via amministrativa e potranno riposare in pace nel Cimitero militare germanico della Futa che si trova a Firenzuola (FI).

 

Rubano Iphone da 1200 euro

CRIMINALITA’ IN VIA MASCARELLA: RAPINATORE ARRESTATO NELLA NOTTE DAI CARABINIERI.
Bologna, via Mascarella: I servizi di contrasto alla criminalità dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna hanno portato all’arresto di un altro malvivente. E’ successo questa notte, poco dopo le ore 02:00, quando i Carabinieri della Centrale Operativa di Bologna hanno ricevuto la telefonata di un giovane, 28enne italiano, che riferiva di essere stato rapinato del proprio smartphone, un iPhone dal valore di 1.200 euro, tra l’intersezione di via Irnerio e via Mascarella, ad opera di due magrebini che si erano appena allontanati. Grazie alla minuziosa descrizione fornita dalla vittima, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna li hanno intercettati nelle vicinanze. Alla vista dei Carabinieri, uno dei due malviventi è fuggito, dileguandosi in Piazza Verdi e disperdendosi tra la folla, mentre l’altro, vistosi braccato, non riuscendo ad allontanarsi, ha preso a pugni un muro per ferirsi volontariamente e minacciare gli operanti con il sangue che gli stava uscendo: “State lontani o vi infetto, io ho l’AIDS!”. I Carabinieri non si sono lasciati intimorire dal criminale che hanno arrestato immediatamente e invitato a farsi medicare dai sanitari del 118. Il rapinatore è stato identificato dai Carabinieri in un 20enne tunisino, senza fissa dimora e disoccupato. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il giovane, arrestato dai Carabinieri per rapina aggravata in concorso e resistenza a un pubblico ufficiale, è stato tradotto in carcere.

 

sabato 13 novembre 2021

Assalto al bancomat

ASSALTO AL BANCOMAT DI PONTICELLI - IMOLA (BO). AVVIATE LE INDAGINI DEI CARABINIERI.
Ponticelli – Imola (BO): I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Imola hanno avviato le indagini per risalire ai responsabili di un furto aggravato commesso ai danni del bancomat della Banca di Imola, filiale di via Montanara a Ponticelli. E’ successo questa notte, quando i Carabinieri della Centrale Operativa di Imola hanno ricevuto l’allarme dell’istituto di credito che era scattato a seguito di un’esplosione provocata da un ordigno che i malviventi avevano collocato sul bancomat per aprirlo. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Bologna per i necessari accertamenti e rilievi sullo stato dei luoghi e delle cose. I malviventi sono fuggiti con un bottino di 40.000 euro.

 

Ancora ladri del Reddito di Cittadinanza

CONTINUANO I CONTROLLI DEI CARABINIERI PER SCOPRIRE I “FURBETTI” DEL REDDITO DI CITTADINANZA:
OTTO PERSONE SCOPERTE E DENUNCIATE
Monterenzio (BO): La lotta ai furbetti del reddito di cittadinanza da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna prosegue ininterrottamente.
Altre otto persone, tra cui una 62enne italiana e sette stranieri, sono state smascherate dai Carabinieri della Stazione di Monterenzio (BO) nell’ambito di un’indagine finalizzata a verificare la veridicità delle dichiarazioni che gli otto soggetti avevano reso per ottenere il sostegno economico introdotto dal “Decreto Legge 28 gennaio 2019 n. 4” come misura di contrasto alla povertà. Tra le menzogne accertate dai Carabinieri che hanno scoperto l’ennesima truffa commessa ai danni dello Stato, è rilevante quella della 62enne italiana che aveva attivato il beneficio per assistere la madre residente in Italia. Un’assistenza virtuale, perché la 62enne vive in Spagna. Gli altri soggetti sono stati denunciati quasi tutti per il mancato requisito della residenza continuativa degli ultimi due anni nel territorio italiano, mentre uno di loro è stato scoperto perché sprovvisto del permesso di soggiorno. Le otto persone denunciate dai Carabinieri della Stazione di Monterenzio (BO), oltre a rispondere dei reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e violazione delle norme sul reddito di cittadinanza, dovranno restituire la somma complessiva percepita illegalmente: 13.500 euro.

 

venerdì 12 novembre 2021

Sequestro di oltre 84 Kg. di droga

GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA: SEQUESTRO DI OLTRE 84 KG. DI STUPEFACENTI.  Durante le perquisizioni effettuate in sede di esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare disposte dal G.I.P. del Tribunale di Bologna lo scorso 9 novembre, nell’ambito dell’operazione “Maffi”, che ha disarticolato un’associazione a delinquere dedita al traffico internazionale di stupefacenti e composta prevalentemente da soggetti di nazionalità albanese, i Finanzieri del Comando Provinciale di Bologna hanno rinvenuto e sequestrato 42 kg di cocaina e 44 kg di hashish.  Il rilevante quantitativo di stupefacente è stato scoperto all’interno di un casolare di campagna in provincia di Reggio Emilia (RE) utilizzato per l’allevamento di animali da cortile che, sin dal 2019, era nella disponibilità di uno degli indagati, destinatario di ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, che fungeva da corriere per l’intero sodalizio criminale. Le Fiamme Gialle del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Bologna, individuato l’immobile, hanno proceduto a perquisirne minuziosamente i numerosi locali, constatando che vi dimorava un cittadino italiano. Gli specialisti del Gruppo Operativo Antidroga si sono insospettiti allorquando, nella camera da letto, hanno rinvenuto alcune dosi di hashish e un frullatore con numerose tracce di sostanza bianca dalla consistenza polverosa che, sottoposta a narcotest rapido, si è rivelata essere cocaina. Nel corso delle operazioni, i militari hanno poi notato una porta serrata, di cui entrambi gli indagati hanno negato di avere le chiavi, rinvenute di lì a poco abilmente occultate all’interno di un armadietto. Entrati nella stanza, l’attenzione degli investigatori è stata catturata dall’odore, tipicamente pungente, dell’hashish stoccato all’interno del locale. I militari hanno quindi deciso di approfondire ulteriormente le ricerche, all’esito delle quali hanno scoperto, nascosti sotto mobili vetusti e fatiscenti, borsoni contenenti 42 kg di cocaina, 44 kg di hashish e 300 g. circa di polvere “da taglio”, sostanze che, una volta immesse in commercio, avrebbero fruttato oltre 2,5 milioni di euro. I due soggetti, italiani e gravati da precedenti, sono stati quindi tratti in arresto in flagranza di reato e associati al carcere di Reggio Emilia, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria. L’attività testimonia il costante impegno che il Corpo riserva nel contrasto sia del traffico di sostanze stupefacenti, vera e propria piaga sociale oltreché veicolo di morte per quanti ne fanno uso, sia della criminalità organizzata, italiana e straniera, che trae da detto traffico la parte più consistente delle proprie risorse economiche.