giovedì 29 giugno 2017

Chiusura temporanea dell’esercizio commerciale “ORTOPEDIA BELLARIA”

Il Questore della Provincia di Bologna ha disposto, ai sensi dell’art. 100 T.U.L.P.S., la chiusura temporanea dell’esercizio commerciale “ORTOPEDIA BELLARIA”, sito a Bologna, in via Bellaria n. 22.
Il provvedimento è stato notificato nel corso della mattinata dal personale della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura, all’esito delle indagini effettuate dalle Forze di Polizia.
Il titolare dell’attività è stato tratto in arresto, in data 31 maggio u.s., per il reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, posto in essere all’interno dell’esercizio commerciale, dove è stata anche rinvenuta diversa sostanza pronta per la vendita.
Dalle indagini è emerso come il locale risultasse abitualmente frequentato da soggetti dediti all’uso di sostanze stupefacenti, che ivi si recavano per acquistarle.
È stata, pertanto, sospesa l’attività nel pubblico esercizio per 15 (quindici) giorni a partire da oggi.

GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA: SEQUESTRATI QUASI 2400 ARTICOLI PER INTIMO E 630 METRI DI TESSUTO CONTRAFFATTI

La Guardia di Finanza di Bologna ha sottoposto a sequestro nei giorni scorsi presso un esercizio commerciale situato nel quartiere Navile, nella zona della Bolognina, 2395 accessori utili per il confezionamento di biancheria intima e 630 metri di tessuto riportanti marchi falsi. I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Bologna, nell’ambito di un controllo finalizzato a verificare il rispetto delle norme a tutela dei marchi e del made in Italy, si sono imbattuti in una vera e propria boutique dell’intimo contraffatto. In particolare, le Fiamme Gialle, nel corso dell’intervento presso una ditta operante nel commercio al dettaglio di filati, hanno rinvenuto, esposti per la vendita, nastri di tessuto elastico riportanti il marchio “Emporio Armani”. Alcuni particolari del logo impresso, a prima vista identico all’originale, tuttavia, hanno insospettito i militari, che prontamente hanno interessato i consulenti tecnici della società titolare del marchio, i quali ne confermavano la falsità. Le stringhe di tessuto riportanti il logo della nota casa di moda sono state ritrovate sia in rotoli, sia già predisposte per il confezionamento di capi di biancheria intima che, con il loro utilizzo, sarebbero stati facilmente trasformati in capi griffati, da vendere anche nei vari mercati rionali a prezzi concorrenziali. Un controllo più approfondito nel negozio e nel magazzino, ha poi permesso di trovare e sequestrare ulteriore merce contraffatta con segni distintivi riconducibili ai brand “Giorgio Armani” e “Trussardi”. La titolare della ditta, di etnia cinese, è stata denunciata a piede libero per reati di contraffazione. Nel corso dell’intervento, inoltre, i finanzieri hanno acquisito la documentazione contabile al fine di ricostruire il flusso di approvvigionamento e di vendita della merce.

martedì 27 giugno 2017

CARABINIERI DEL N.A.S. DI BOLOGNA: CONTROLLI SULL’ ESERCIZIO ABUSIVO DELLA PROFESSIONE SANITARIA – 14 PERSONE DENUNCIATE.

I Carabinieri del NAS di Bologna nel primo quadrimestre del 2017 hanno svolto, nello specifico
ambito sanitario di competenza, una attività di monitoraggio e contrasto all’insidioso fenomeno
dell’ esercizio abusivo delle professioni sanitarie, perpetrato diffusamente da spregiudicati
millantatori.
In virtù del motto al quale si ispirano i Carabinieri del NAS “Salus Populi Suprema Lex”, è stata
effettuata una intensa attività di controllo che ha consentito di effettuare accessi ispettivi in oltre
80 studi professionali medici e poliambulatori.
Diverse le tipologie di illeciti riscontrati:
• odontotecnici e assistenti alla poltrona colti nello svolgimento di mansioni di esclusiva
pertinenza dell’odontoiatra;
• pseudo dietologi che prescrivevano diete dimagranti;
• persone sorprese a dispensare farmaci, all’interno delle farmacie, pur non avendone titoli;
• falsi fisioterapisti che agivano su pazienti con difficoltà motorie;
• passando poi ai falsi infermieri, veterinari, odontotecnici con falso diploma, ecc.
Complessivamente sono 14 le persone denunciate a piede libero per avere svolto o tollerato
l’esercizio abusivo della professione medica, nello specifico:
2
- 3 persone operanti nel ferrarese, in un caso un odontoiatra consentiva alla moglie,
assistente alla poltrona, di effettuare la detartrasi ai propri clienti, questi ultimi ignari di
ottenere tali prestazioni da personale privo dei titoli. Nella stessa provincia è stato
individuato uno studio dentistico abusivamente aperto e condotto da odontotecnici che
si comportavano come odontoiatri effettuando diagnosi, radiografie, estrazioni, cure di
carie a pazienti inconsapevoli del fatto di essersi recati in struttura sprovvista di
autorizzazione sanitaria e condotta da pseudo medici;
- 2 indagati anche nel ravennate, dove un affermato medico odontoiatra reputando
indecoroso praticare direttamente la pulizia dei denti ai propri pazienti, aveva istruito
all’uopo la propria dipendente, con licenza media, ad operare in tal senso nel cavo orale
dei pazienti, che pagavano regolarmente la prestazione come se fosse stata eseguita
dal “blasonato” professionista operante in un noto ospedale privato accreditato della
provincia;
- 4 indagati a Bologna, nella prima indagine è emerso che due odontotecnici, da anni
gestivano uno studio dentistico comportandosi come odontoiatri, truffando gli ignari
pazienti sui titoli posseduti, utilizzando per la prescrizione di esami diagnostici e di
farmaci un timbro di un professionista operante nel nord Italia risultato estraneo ai
fatti. Nell’altro caso un odontoiatra ha reputato congruo assumere una ragazza
proveniente dal continente asiatico per eseguire le pulizie dei locali e delle attrezzature,
nonché la pulizia dei denti dei clienti dello studio dentistico;
- 2 falsi fisioterapisti individuati a Forlì Cesena e Bologna, in seguito a verifiche
attivate sulla scia del dilagante ricorso all’acquisto di coupon a prezzi particolarmente
vantaggiosi di prestazioni sanitarie attraverso l’ e-commerce geolocalizzato. Scopo degli
accertamenti è stato verificare il regolare possesso dei titoli abilitanti all’esercizio delle
professioni sanitarie, nonché dei requisiti igienico sanitari delle strutture sanitarie, ove
tali figure professionali esercitano l’attività propagandata su Internet. In entrambi i casi,
comunque, le strutture risultavano non autorizzate ed i “pseudo professionisti” privi dei
necessari titoli abilitanti all’attività sanitaria svolta;
- 1 falso dietista a Bologna che millantando di avere una laurea (in realtà mai
conseguita), prescriveva diete alimentari e consigliava l’assunzione di integratori a
uomini, donne e bambini;
3
- 1 naturopata a Ravenna che esorbitando le proprie competenze professionali
millantava riconoscimenti internazionali rilasciando diete alimentari finalizzate a rapido
dimagrimento;
- 1 veterinario nella provincia di Bologna completa la gamma dei “falsi esercenti
professioni sanitarie” scoperti. Questi effettuava visite a domicilio per la cura di gatti,
senza aver mai conseguito il titolo di laurea. L’uomo non ha nemmeno saputo spiegare
la provenienza dell’ingente quantitativo di farmaci ad uso veterinario, rinvenuto nella
sua abitazione e posto successivamente sotto sequestro.

lunedì 26 giugno 2017

Assalti agli sportelli bancomat: un nuovo arresto

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bologna hanno eseguito nella mattinata odierna un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Bologna, nei confronti di un 42enne palermitano, ritenuto responsabile di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti ai danni di sportelli bancomat, fabbricazione, detenzione e porto illegale di esplosivi e riciclaggio in concorso. Nell’occorso sono state altresì denunciati in stato di libertà  quattro soggetti, facenti parte di una banda che, dal 2014, è accusata di una seria di assalti a sportelli ATM, posti in varie località del centro-nord Italia.
L’indagine aveva tratto spunto dall’arresto in flagranza di reato avvenuto a Moncalieri  l’11 gennaio 2014 di due soggetti, che erano stati sorpresi pochi minuti dopo aver fatto esplodere uno sportello bancomat della locale filiale Unicredit. La banda aveva cercato di fuggire a bordo di un’Audi A6 ed una Porsche Carrera, questa seconda autovettura era stata intercettata sull’autostrada A21 e bloccata con a bordo i due soggetti poi arrestati. La perquisizione a bordo dell’autovettura aveva consentito di acquisire elementi utili per risalire agli altri membri del comando.
Il Nucleo Investigativo di Bologna già in precedenza aveva investigato su “batterie” specializzate nell’assalto agli sportelli bancomat e che da oltre 15 anni sono attive sul territorio bolognese. Con l’acquisizione dei nuovi indizi provenienti dal Piemonte, è stato possibile sviluppare una nuova indagine che ha consentito di identificare una banda di 5 persone di cui l’odierno arrestato costituiva il perno fondamentale e a cui è stato possibile attribuire la responsabilità di tre assalti ad altrettanti sportelli bancomat, avvenuti nel 2014 tra l’Emilia Romagna e le Marche.
L’operazione odierna si inquadra nell’ambito di una serie di specifiche attività che il Comando Provinciale di Bologna, tramite il suo Nucleo Investigativo, ha da anni avviato per porre un freno all’allarmante fenomeno degli assalti agli sportelli automatici degli istituti di credito. Nel capoluogo felsineo, infatti, operano da più di 15 anni delle “batterie” di criminali specializzatisi in questo tipo di furto aggravato, che per le modalità e l’efferatezza rappresenta un pericolo reale e concreto per la popolazione a causa dell’utilizzo di materiale esplodente. Infatti i ladri inseriscono nelle bocchette di fuoriuscita delle banconote dei bancomat, delle “marmotte”, ovvero panetti di esplosivo dalla forma schiacciata, collegate ad una miccia, che esplodendo provocano lo sradicamento della cassaforte contenente il danaro, ed in alcuni casi ingenti danni alle strutture dell’immobile, obbligando anche all’evacuazione di appartamenti attigui allo sportello bancomat esploso.
Il 42enne palermitano, destinatario del provvedimento restrittivo, è stato oggi arrestato presso la propria abitazione, dove si trovava sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, disposti nei suoi confronti a seguito di un’altra indagine sempre del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Bologna, poiché lo stesso aveva presumibilmente investito nel traffico di sostanze stupefacenti i proventi dei furti ai bancomat. Infatti nel maggio 2016 venne sorpreso al largo delle coste spagnole con un carico di cocaina di kg 500. Completate le formalità di rito, il soggetto è stato oggi associato alla casa circondariale di Bologna, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Foto e notizia Comando Prov. Carabinieri Bologna

sabato 24 giugno 2017

ARRESTATO DALLA POLIZIA DI STATO A CASTEL MAGGIORE (BO) SPACCIATORE RUMENO

Nel tardo pomeriggio di giovedì 22 giugno u.s. a Castel Maggiore (BO), la Polizia di Stato ha arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio C.V., cittadino rumeno di 22 anni.
L’uomo, nella settimana precedente all’arresto, si era reso anche responsabile di minacce di morte ad un suo connazionale per non aver pagato un debito accumulato nel tempo, relativo a diverse forniture di cocaina cedute a credito.
L’attività investigativa, svolta dalla Squadra Mobile della Questura di Bologna, ha consentito di rintracciare l’uomo in un bar di Castel Maggiore e di rinvenire nella sua abitazione sostanza stupefacente in parte pronta per la vendita ed in parte ancora da confezionare.
Nello specifico, nel corso della perquisizione domiciliare a Castel Maggiore, su un mobile nell’ingresso è stato trovato un barattolo contenente circa 20 grammi di cocaina, ancora da tagliare, ed accanto due dosi già confezionate nonché la somma di circa 800 euro in contanti. Nella sua camera da letto c’erano diverse buste in plastica trasparente, una scatola di cartone ed alcune buste sottovuoto, tutte contenenti Marijuana per un totale di circa 2 etti. È stato, inoltre, ritrovato diverso materiale per il confezionamento, oltre ad un bilancino di precisione.
Nella cantina pertinente all’abitazione è stata rinvenuta una pistola ad aria compressa, modello GLOCK 9x19 priva del tappo rosso.
Il giovane rumeno, giudicato venerdì su sua richiesta con giudizio abbreviato, è stato condannato alla pena di 4 anni di reclusione e 14.000 euro di multa, oltre al pagamento delle spese processuali.
Allo stesso è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari. 

mercoledì 21 giugno 2017

Ipotesi fusione per Baricella, Malalbergo e Minerbio

Ipotesi fusione per Baricella, Malalbergo e Minerbio. Al via il percorso partecipato
Con quasi 25mila abitanti sarebbe il 7° comune più popoloso della città metropolitana di Bologna.
Referendum popolare nella seconda metà del 2018. Previsti contributi per 20 milioni di euro
Merola: "Percorso che la Città metropolitana guarda con grande interesse"

È iniziato ieri sera nel Consiglio comunale di Baricella e proseguirà oggi a Malalbergo e domani a Minerbio il percorso partecipato sull'ipotesi di fusione dei tre Comuni.

Dallo "Studio di fattibilità per la riorganizzazione dei servizi e delle funzioni e per la fusione dei Comuni aderenti all’Unione" presentato lo scorso anno emergeva come i tre Comuni costituissero un perimetro pressoché ideale per una fusione considerando sia la dimensione dell’ipotetico nuovo Comune (24.737 abitanti) sia i principali dati economici che evidenziano una grande uniformità sociale fra le tre comunità interessate.

Basta poi guardare una qualsiasi carta geografica per osservare come i tre territori siano strettamente legati fra di loro, ed in alcuni casi quasi si compenetrino: i confini dei tre comuni assieme potrebbero quasi essere inscritti in un cerchio ed inevitabilmente ci sono frazioni dell’uno che gravitano sull’altro.
Anche dal punto di vista storico le comunità di Baricella, Malalbergo e Minerbio si intrecciano: basti pensare che l’atto fondativo della comunità minerbiese, datato 1231, è denominato "De pactis Altedi" (Altedo è oggi nel Comune di Malalbergo) a dimostrazione dell’intreccio di storie ed episodi locali.

"Le nostre istituzioni – affermano i sindaci dei tre comuni Andrea Bottazzi, Monia Giovannini e Lorenzo Minganti - sono abituate ormai da tempo a lavorare proficuamente assieme: tutte fanno parte dell’Unione Terre di pianura, condividendo diversi servizi. Minerbio e Baricella condividono da anni mensa scolastica, segretario comunale, assistente sociale, ed attività produttive. Recentemente si sono condivisi tra i tre Comuni anche le funzioni di segretario comunale, Stazione Ecologica e Polizia Municipale e si è provveduto a convenzionarsi affinché la piscina di Altedo sia al servizio dei cittadini di tutti e tre i comuni, e si sta studiando l’unificazione dei servizi tecnici e dell’ufficio tributi.
Ma la collaborazione non è solo tra istituzioni. Su tutti e tre i territori si sono sviluppate storicamente numerose associazioni che collaborano tra di loro e in alcuni casi operano già in ambiti che vanno al di là dei confini amministrativi, promuovendo l’identità locale, l’aggregazione, la cultura e lo sport".

In caso di fusione il nuovo Comune (che diventerebbe il settimo più popoloso della città metropolitana) riceverebbe allo stato attuale della normativa vigente contributi statali e regionali pari a 19.956.003 euro su un arco temporale di 10 anni. Il nuovo Comune nato dalla fusione non sarebbe inoltre tenuto al rispetto del Patto di stabilità e potrebbe utilizzare gli avanzi di amministrazione.

"Con oggi – è il commento del sindaco metropolitano Virginio Merola – si avvia un percorso, che si concluderà con un referendum popolare, volto ad approfondire vantaggi e svantaggi che deriverebbero dalla fusione dei tre Comuni e dalla nascita di un nuovo Ente. Un percorso a cui come Città metropolitana guardiamo con grande interesse perchè sappiamo bene, anche per le esperienze già vissute, che la fusione consentirebbe agli uffici comunali di essere più efficienti, efficaci, specializzati e di ottenere risparmi ed economie di gestione ed eserciterebbe una maggior capacità attrattiva nei confronti delle nuove attività produttive".

Nell'ordine del giorno in discussione in questi giorni nei tre Consigli comunali a proposito del referendum si precisa peraltro che "dovrà svolgersi anche qualora in base alla legislazione vigente questo non fosse necessario” e che “tale referendum potrebbe indicativamente svolgersi nella seconda metà del 2018".

Già dalle prossime settimane si avvieranno le prime assemblee pubbliche in ognuno dei tre comuni e ci saranno forme di dialogo e consultazione anche tramite le nuove tecnologie ed in particolare i social network.
Per quanto riguarda il nome dell’ipotetico nuovo comune, sarà indetto un concorso a cui parteciperanno i bambini e i ragazzi in età scolare di tutti e tre i comuni, garantendo anche su questo punto la partecipazione popolare, volto ad individuare alcune opzioni (indicativamente 4/5) che saranno poi sottoposte a referendum popolare.

lunedì 19 giugno 2017

Tre giovani arrestati dai Carabinieri per furto su auto

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Bologna hanno arrestato tre giovani sulla ventina per furto aggravato in concorso.
E’ successo ieri notte, quando la Centrale Operativa del 112 ha ricevuto la telefonata di un cittadino che riferiva di aver visto tre persone sospette rovistare all’interno di una Toyota Prius parcheggiata all’altezza del civico 71 di via Murri. La notizia è stata inoltrata subito a una pattuglia dell’Arma che si trovava in zona per i consueti servizi notturni di controllo del territorio. I tre malviventi, due filippini e un moldavo, tutti domiciliati a Bologna, sono stati individuati in viale Giovanni Gozzadini e trovati in possesso di alcuni oggetti sottratti dall’auto che avevano forzato. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, i tre giovani sono stati messi agli arresti domiciliari, in attesa di comparire in Tribunale per l’udienza di convalida dell’arresto. 

Cocaina purissima in via degli Ortolani: trentunenne arrestato dai Carabinieri

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Bologna Borgo Panigale hanno arrestato un trentunenne marocchino, domiciliato a Bologna, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E’ successo sabato sera in via degli Ortolani, dove i Carabinieri si sono recati a seguito di un’attività finalizzata a smantellare il traffico di droga bolognese. La pista investigativa dei militari è stata confermata dal ritrovamento di circa 250 grammi di cocaina purissima in forma solida che il marocchino nascondeva nell’imbottitura del cuscino di una poltrona “massaggiante” situata all’interno della stanza da letto di un appartamento che lo stesso metteva a disposizione dei suoi clienti. Al momento del blitz, infatti, i Carabinieri hanno sorpreso due italiani, particolarmente rilassati e felici, col naso “imbiancato” dalla cocaina che avevano appena acquistato dall’amico marocchino, sbriciolato e sniffato nel suo salotto. Il valore della sostanza stupefacente sequestrata si aggira sui 25.000 euro. Lo spacciatore, gravato da precedenti di polizia specifici, è stato rinchiuso in camera di sicurezza, in attesa di comparire in Tribunale per l’udienza di convalida dell’arresto. 

venerdì 16 giugno 2017

Inseguimento nella notte tra una pattuglia dei Carabinieri e una banda di malviventi

Questa notte, una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri di Imola è stata impegnata nell’inseguimento di una banda di tre malviventi, fuggiti a bordo di una Volvo XC60, dopo che erano stati visti forzare lo sportello di un’auto parcheggiata all’altezza del civico 34 di via San Francesco. La fuga è durata pochi secondi. Quando l’autista del SUV si è reso conto dell’impossibilità di dileguarsi dalla “gazzella” dei Carabinieri che si stava avvicinando, ha accelerato ed è stato “tradito” da una guida impacciata che l’ha portato a schiantarsi contro l’albero di un parco situato in via Alessandro Volta. Gli occupanti della Volvo sono scesi velocemente e sono fuggiti a piedi. L’auto era stata rubata qualche minuto prima in via Gradizza a un cittadino imolese. Gli investigatori dell’Arma hanno recuperato il SUV e si sono messi subito al lavoro per risalire all’identità dei soggetti in fuga. 

Pizzaiolo s’improvvisa topo d’appartamento e viene scoperto: ventiseienne denunciato dai Carabinieri.

I Carabinieri della Stazione di Altedo hanno denunciato un ventiseienne italiano per tentato furto in abitazione.
I fatti risalgono a lunedì pomeriggio, quando il giovane, dopo essersi arrampicato sulla grondaia di un appartamento situato in via Galileo Galilei, ha tentato di entrare dal balcone, ma non ci è riuscito perché a causa del fracasso provocato, è stato scoperto da tutti i condomini, vittima compresa, ventinovenne del luogo. Le urla della donna, affacciatasi dal balcone per controllare cosa stava succedendo, hanno spaventato il ladro che si è calato velocemente dalla grondaia, supplicando di non chiamare i Carabinieri, cosa che invece è stata fatta e che ha portato alla sua completa identificazione: pizzaiolo ventiseienne, con precedenti di polizia. 

giovedì 15 giugno 2017

Furto in Cappella: sessantasettenne arrestata dai Carabinieri

Ieri mattina, i Carabinieri della Stazione di Alto Reno Terme si sono recati presso la Chiesa Santa Maria Maddalena per procedere all’arresto di una sessantasettenne di Camugnano, sorpresa a rubare i soldi di una cinquantasettenne del luogo che stava pregando. L’autrice del furto non è riuscita a fuggire grazie all’arrivo immediato dei militari che erano stati tempestivamente avvisati dal sacerdote su richiesta della vittima che si era accorta di essere stata derubata. La sessantasettenne è stata identificata e sottoposta agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto prevista per la mattina odierna. La refurtiva è stata recuperata e sequestrata in attesa di essere restituita alla vittima. 

Due richiedenti asilo politico per motivi umanitari arrestati per droga

I Carabinieri della Stazione Bologna Bertalia hanno arrestato due richiedenti asilo politico per motivi umanitari, per spaccio di sostanze stupefacenti. E’ successo questa notte in via Zamboni, quando una pattuglia di Carabinieri ha sorpreso un diciannovenne libanese e un venticinquenne gambiano mentre vendevano marijuana a uno studente italiano ventisettenne. I Carabinieri hanno bloccato i tre. I due pusher sono stati identificati, ammanettati e rinchiusi in cella in attesa di giudizio, mentre lo studente è stato segnalato alla Prefettura di Bologna per uso personale di sostanze stupefacenti. La sostanza stupefacente recuperata è stata sequestrata unitamente a una quarantina di euro in contanti. Il diciannovenne libanese era già stato arrestato per droga ad aprile dagli stessi Carabinieri della Stazione Bologna Bertalia.

mercoledì 14 giugno 2017

Lotta alla droga: spacciatore marocchino arrestato dai Carabinieri

I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di San Giovanni in Persiceto hanno arrestato un ventitreenne marocchino, residente nel ferrarese, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’arresto è stato eseguito ieri sera, durante una perquisizione che i Carabinieri hanno effettuato nell’appartamento del soggetto, dopo che lo stesso era stato controllato per strada alla guida della sua Mercedes e trovato in possesso di 4,9 grammi di cocaina che alla vista dei militari aveva gettato dal finestrino. Dopo aver recuperato la droga, i Carabinieri si sono recati a casa del marocchino e ispezionando una siepe adiacente all’abitazione hanno trovato un’altra trentina di grammi della stessa sostanza stupefacente, racchiusa all’interno di tre bustine di plastica e una bilancina di precisione. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, il ventitreenne, gravato da precedenti di polizia, è stato tradotto in carcere.

GUARDIA DI FINANZA, OPERAZIONE “OSELLA D’ORO”

GUARDIA DI FINANZA, OPERAZIONE “OSELLA D’ORO”: ARRESTI A ROMA E IN TUTT’ITALIA PER ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE FINALIZZATA ALL’ABUSIVA ATTIVITÀ FINANZIARIA E ALL’AUTORICICLAGGIO. INDIVIDUATI OLTRE QUATTRO MILIONI DI EURO DI PREMI PER FIDEIUSSIONI FALSE.

I Finanzieri del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria di Roma, dalle prime ore della mattinata odierna, stanno eseguendo nella Capitale e in tutt’Italia un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma nei confronti di otto persone, delle quali una tradotta in carcere, quattro agli arresti domiciliari e tre destinatarie di misura interdittiva per esercitare attività d’impresa o ricoprire uffici direttivi in persone giuridiche.

Sono tutt’ora in corso perquisizioni nelle province di Genova, Torino, Cremona, Milano, Parma, Grosseto, Roma, Latina, Viterbo, Napoli, Benevento, Caserta e Bari, anche con l’ausilio dei reparti territoriali del Corpo.
L’attività investigativa nasce dall’autonomo sviluppo di una segnalazione di operazioni sospette pervenuta nel 2016 al Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Guardia di Finanza per la prevenzione ed il contrasto del sistema finanziario a scopo di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, che ha svolto le successive indagini sotto la direzione del Gruppo Reati Societari della Procura della Repubblica di Roma.
In particolare, nel corso dell’approfondimento dei flussi finanziari sospetti, è stata individuata una società operante nel settore finanziario rappresentata legalmente da una “testa di legno” privo di fonti di reddito ufficiali, titolare di numerose partite IVA, parte delle quali relative a società fortemente indebitate.
La conferma del ruolo di prestanome è stata ottenuta dagli inquirenti dopo aver sentito in atti i curatori fallimentari, succedutisi nel tempo, della società fallita; inoltre, uno dei due rappresentati legali della società fallita è stato anche l’amministratore di un’altra società che ha emesso polizze fideiussorie false nei confronti di Enti pubblici (queste ultime facilmente rinvenibili su internet per la loro caratteristica di pubblicità nei confronti di terzi), risultando però indicata da Banca d’Italia quale “Soggetto segnalato per garanzie rilasciate in assenza di abilitazione”.
E’ stata accertata, attraverso intercettazioni di conversazioni telefoniche, di e-mail e da approfonditi accertamenti bancari, l’esistenza di una collaudata e ben articolata associazione per delinquere, costituita da otto soggetti, da tempo impegnata nella costante gestione di società appositamente


Guardia di Finanza
 NUCLEO SPECIALE POLIZIA VALUTARIA  

             
2 acquisite e, una volta avviate e fatte conoscere al “mercato”, al rilascio di polizze fideiussorie false
in regime d’abusivismo finanziario per oltre quattro milioni di euro.

 È stata individuata anche una fitta e complessa rete di ventiquattro “ausiliari esterni” degli intermediari finanziari, sparsi sull’intero territorio nazionale, utilizzati quali collaboratori delle finanziarie oggetto della presente indagine.

In particolare, le prove raccolte hanno permesso di mettere in luce una complessa organizzazione, dedita all’emissione di polizze fideiussorie in assenza di autorizzazione, che si è avvalsa di strutture societarie di fatto amministrate e dirette da V.A. (alias S.A.), nato a Napoli (67 anni), destinatario della misura di custodia cautelare in carcere, in quanto capo, organizzatore e promotore dell’associazione per delinquere (con specifici precedenti penali e noto agli atti di questo Nucleo Speciale per esser stato coinvolto in attività d’indagine sulle false fideiussioni per l’iscrizione dei campionati di calcio delle squadre di calcio della Roma, Napoli, Cosenza e Spal), composta da:


1. D.A., nata a Napoli (44 anni), moglie del capo dell’associazione, con il ruolo di “tesoriere”; 2. D.D., nata a Napoli (39 anni), cognata del capo dell’associazione, “tenutaria della contabilità”; 3. C.S., nato a Roma (58 anni), “braccio operativo”; 4. F.A., nato a Genova il (58 anni), “procacciatore dei clienti”.

destinatari della misura degli arresti domiciliari;

5. D.C., nato a Roma (54 anni), “prestanome”; 6. M.L., nato a Roma (80 anni), “prestanome”; 7. P.P., nato a Napoli (58 anni), “prestanome”,

destinatari della misura interdittiva del divieto di esercitare attività d’impresa o ricoprire uffici direttivi delle persone giuridiche e d’imprese per la durata di anni uno.

L’attività condotta ha consentito di evidenziare l’esistenza sul territorio nazionale di un gruppo criminale, che a partire dal 2013 ha adottato modalità operative ben collaudate, ma soprattutto avvedute e scaltre, attraverso l’utilizzo di società costituite a tal fine e dismesse dopo un periodo di operatività con il successivo trasferimento della sede all’estero, per essere sostituite da altre compagini sociali, in modo da rendere difficile eventuali accertamenti da parte dell’Autorità di

Guardia di Finanza
NUCLEO SPECIALE POLIZIA VALUTARIA

A ciò si aggiunga che una vasta platea di beneficiari delle polizze emesse (privati, imprese, enti pubblici, nel caso specifico anche il comune di Firenze) è stata destinataria di garanzie che - nella quasi totalità dei casi - non avrebbero mai potuto trovare soddisfazione, ove ne fosse stata richiesta l’escussione, in virtù dell’assoluta inconsistenza patrimoniale delle società emittenti.
Per questo motivo gli intermediari abusivi scoperti avevano un breve ciclo di vita, durante il quale i responsabili dell’attività, anche grazie alla rete di “ausiliari esterni” presenti sul territorio, hanno immesso sul mercato nazionale diverse migliaia di polizze fidejussorie destinate a rimanere solo dei pezzi di carta.
Agli indagati è stato contestato anche il reato di autoriciclaggio, introdotto nel nostro Ordinamento dal 01.01.2015 (art. 648-ter 1 C.P.), poiché i proventi illeciti dell’abusiva attività finanziaria, individuati in 772.238,68 euro nel periodo interessato dalle indagini, sono stati trasferiti su conti italiani ed esteri intestati a n. 14 società, riconducibili al capo dell’associazione, con sede in Italia, Malta ed Inghilterra.

G. di F. Bologna: S.E. Mons. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna in visita al Comando Provinciale

Questa mattina S.E. l’Arcivescovo di Bologna, Mons. Matteo Maria Zuppi, si è recato in visita presso il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna

L’Arcivescovo, accolto con gli onori di rito dal Comandante Regionale, Gen. D. Giuseppe Gerli e dal Comandante Provinciale, Gen. B. Luca Cervi, ha visitato i locali del reparto, il Poliambulatorio e la Cappella sita all’interno della Caserma.  

Quello di Mons. Matteo Maria Zuppi è stato un gesto di attenzione molto apprezzato dagli appartenenti al Corpo, i quali hanno avuto così modo di illustrare all’importante autorità ecclesiastica il lavoro svolto a tutela degli interessi economici e finanziari dello Stato.

L’Arcivescovo, nel salutare il personale presente e gli organismi di rappresentanza, ha rivolto il proprio apprezzamento per il quotidiano lavoro svolto sul territorio felsineo dai Finanzieri, sempre caratterizzato dalla totale dedizione alla causa del bene comune.

Il Comandante Regionale ha ringraziato S.E. Zuppi per la costante vicinanza all’Istituzione, dimostrata in diverse circostanze.

Al termine il Comandante Provinciale, Gen. B. Luca Cervi, ha consegnato, in ricordo della visita, all’Arcivescovo una stampa raffigurante San Matteo, patrono della Guardia di Finanza. Foto e notizia Comando Prov. Guardia di Finanza Bologna

martedì 13 giugno 2017

Si ubriaca e provoca un incidente stradale: motociclista denunciato dai Carabinieri

I Carabinieri della Stazione di Baricella hanno denunciato un motociclista italiano di ventisette anni, per guida sotto l’influenza dell’alcol a seguito degli accertamenti sanitari cui era stato sottoposto qualche tempo fa dopo che, transitando in via San Salvatore di Medicina, in sella al suo scooter Honda SH, era rimasto coinvolto in un incidente stradale con un’automobilista italiana di trentadue anni alla guida di una Citroën C3. Il motociclista è risultato positivo alle analisi del sangue con un tasso cinque volte superiore al limite consentito dalla normative vigente. 

Lotta alla droga: spacciatore tunisino arrestato dai Carabinieri

I servizi antidroga e in abiti civili dei Carabinieri della Compagnia Bologna Centro hanno portato all’arresto di un altro spacciatore di sostanze stupefacenti, un 32enne tunisino, gravato da precedenti di polizia, disoccupato e senza fissa dimora. L’arresto è stato eseguito ieri sera in via Petroni, dove il pusher, credendo di avere di fronte dei potenziali clienti in cerca di droga, si è avvinato a un Carabiniere con l’intenzione di vendergli una dose di hashish. Il militare si è qualificato e ha proceduto all’arresto del malvivente che, più tardi, è stato rimesso in libertà ai sensi dell’Art. 121 del Codice di Procedura Penale: “Liberazione dell’arrestato o del fermato”. La sostanza stupefacente è stata sequestrata. 

lunedì 12 giugno 2017

Operazione a 360° della Guardia di Finanza di Bologna in occasione del concerto dei “GUNS N’ ROSES”

Sequestrati migliaia di prodotti contraffatti, biglietti falsi e sostanze stupefacenti.
Verbalizzati 10 "bagarini", denunciate 7 persone per contraffazione, denunciato un soggetto per traffico di sostanze stupefacenti e segnalati 12 soggetti per detenzione di stupefacenti.
Prosegue l'impegno della Guardia di Finanza volto alla tutela dei consumatori, alla tutela del mercato ed alla prevenzione e repressione delle violazioni in materia di “ordine e sicurezza pubblica” nella Provincia felsinea.

In occasione dell’unica tappa italiana del tour europeo dei “Guns N’ Roses”, tenutasi presso l’”Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari” di Imola, la Guardia di Finanza, in sinergia con le altre Forze di Polizia, ha predisposto una serie di dispositivi di prevenzione e repressione del bagarinaggio, della vendita di prodotti contraffatti, della vendita di prodotti “non sicuri” per il consumatore e del traffico/uso di sostanze stupefacenti.

I Militari della Compagnia di Imola, coadiuvati da altri Reparti del Comando Provinciale di Bologna, nel corso delle attività eseguite, hanno verbalizzato 10 “bagarini” e sequestrato decine di “titoli di accesso” per un valore di oltre 3.000 euro.  Sono stati altresì sequestrati una decina di biglietti “falsi” che avrebbero illecitamente “fruttato” oltre 2.000 euro.  

Inoltre, nel corso del “Controllo economico del territorio” effettuato durante l’evento musicale le Fiamme Gialle hanno eseguito dei servizi diretti a verificare il rispetto delle normativa concernente la tutela dei marchi e la sicurezza dei prodotti posti in vendita. Al termine di tale dispositivo, 7 soggetti sono stati denunciati per reati inerenti la “contraffazione” e quasi 4.000 prodotti, in gran parte magliette con la riproduzione del famoso logo della rock band, sono stati sequestrati (per un valore commerciale di circa 30.000 euro). Nell’ambito della sicurezza dei prodotti, invece, oltre 300 articoli (per un valore di circa 1.000 euro) sono stati sequestrati perché privi dei requisiti minimi di sicurezza e delle necessarie informazioni per la tutela del consumatore previsti dalla normativa nazionale e comunitaria.

Infine, nel corso del servizio volto alla prevenzione/repressione dello spaccio e dell’uso di sostanze stupefacenti, grazie all’infallibile fiuto delle unità cinofile della Guardia di Finanza, una persona è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria per traffico di sostanze stupefacenti e 12 soggetti sono segnalati alla Prefettura per “uso personale”; complessivamente, sono stati sequestrati 120 grammi tra hashish, marijuana e cocaina.

L’attività condotta dalle Fiamme Gialle bolognesi costituisce un’ulteriore testimonianza del costante presidio esercitato dal Corpo, a “tutela dell’ordine e sicurezza pubblica”, a “tutela della leale concorrenza” nel “libero mercato” ed alla tutela del consumatore, al fine di garantire, rispettivamente, il corretto svolgimento dell’evento musicale, di scongiurare la commercializzazione di prodotti contraffatti e di salvaguardare il cittadino dall’acquisto di prodotti non rispondenti ai previsti standard di sicurezza.

giovedì 8 giugno 2017

I grandi della terra a Bologna brindano con i Colli Bolognesi

Gli chef bolognesi scelgono i vini del territorio per la cena di gala del G7 Ambiente in programma domenica 11 giugno a Palazzo Re Enzo Bologna, 7 giugno 2017 – Saranno quattro – Tenuta Santa Croce, Manaresi, Fattorie Vallona e Il Monticino vigne e vini dei Colli Bolognesi – le aziende dei Colli Bolognesi che accompagneranno la cena di Gala nella quale saranno ospiti i protagonisti del G7 Ambiente, domenica 11 giugno 2017 a Palazzo Re Enzo. Ad attendere gli ospiti sul loggione le note fresche ed armoniche del Colli Bolognesi Pignoletto Spumante DOCG “Cuvée Nettuno” di Tenuta Santa Croce, in cui il vino più tipico e rappresentativo del territorio bolognese si esprime in un perlage fine e persistente, ottimo per un aperitivo. Durante la cena invece, ad accompagnare le creazioni degli chef bolognesi saranno il Bianco Bologna DOC di Fattorie Vallona. Guidata da Maurizio Vallona, l’azienda, a due passi dall’antico borgo medievale di Castello di Serravalle, è una delle realtà vitivinicole storiche - e trainanti - del territorio: un’azienda nata nel 1985 dalla passione dello stesso Maurizio, quando fu costruita la cantina ed iniziarono le prime vinificazioni sperimentali. A seguire il Colli Bolognesi DOC Rosso Bologna “Controluce” di Manaresi: rosso di sorprendente concentrazione, classe ed eleganza, espressione pura del territorio dei Colli Bolognesi. Un vino straordinario anche nel design della pluripremiata etichetta, ispirata al dipinto “Ritratto controluce” (1929) del celebre pittore bolognese Paolo Manaresi, nonno di Donatella, che assieme al marito Fabio Bottonelli conduce l’azienda. Finale in dolcezza con la Malvasia aromatica del Monticino: vino da dessert dal profumo ricco e aromatico, di grande freschezza, dolcezza e personalità, ideale accompagnamento al dessert. Un’azienda, quella della famiglia Morandi, che nei primi anni Duemila ha ripristinato vecchi vigneti e impiantato nuovi vitigni su terreni da secoli votati a questa coltivazione. “La viticoltura è un presidio inestimabile per il territorio, da un punto di vista economico ma anche e soprattutto per la salvaguardia ambientale di un paesaggio, quello collinare, che senza di essa rischierebbe l’abbandono – dichiara Giacomo Savorini, Direttore del Consorzio Vini Colli Bolognesi. “Bologna è famosa per il suo cibo in tutto il mondo - continua il direttore - Negli ultimi anni, grazie al costante impegno nella ricerca di un prodotto di qualità da parte dei piccoli viticoltori di collina, anche il suo vino, il Pignoletto in primis, comincia ad essere apprezzato a livello internazionale: ne abbiamo avuto conferma con la partecipazione, nel 2017, a due grandi Fiere internazionali come il ProWein di Düsseldorf e la London Wine Fair nella capitale inglese. Ecco perché vorremmo che, oltre a City of Food, Bologna fosse conosciuta sempre più anche come City of Wine”.

mercoledì 7 giugno 2017

Il Ministro GALLETTI inaugura il “Villaggio Natura della Biodiversità”

Domani, giovedì 8 giugno, alle ore 10.30, nel piazzale Mario Jacchia, all’interno dei Giardini Margherita di Bologna, il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare,  Gian Luca GALLETTI, inaugurerà il "Villaggio Natura della Biodiversità", allestito dal Comando Carabinieri Forestale.

VISITA DEL COMANDANTE GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA, GEN. C.A. GIORGIO TOSCHI, AL COMANDO REGIONALE EMILIA ROMAGNA

Il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Giorgio Toschi, ha fatto visita, nel pomeriggio del 07 giugno 2017, al Comando Regionale Emilia Romagna, in Bologna.
Dopo essere stato accolto, con gli onori militari di rito, dal Gen. C.A. Edoardo Valente, Comandante Interregionale dell’Italia Centro Settentrionale e dal Gen. D. Giuseppe Gerli, Comandante Regionale dell’Emilia Romagna, il Generale Toschi ha presieduto un briefing istituzionale al quale hanno partecipato, tra gli altri, i Comandanti Provinciali della regione. Per l’occasione, il Comandante Regionale ha illustrato i risultati operativi conseguiti dalle Fiamme Gialle nel territorio emiliano-romagnolo nonché i dati più significativi concernenti le strutture tecnico-logistiche dei Reparti. Successivamente, il Comandante Generale ha incontrato una rappresentanza di Ufficiali, Ispettori, Sovrintendenti, Appuntati e Finanzieri nonché della Associazione Nazionale Finanzieri in congedo (ANFI) e i delegati del Co.Ba.R. Emilia Romagna, esprimendo, in una breve allocuzione, parole di vivo apprezzamento per il lavoro svolto e per i brillanti risultati conseguiti. Nel corso della giornata, l’Autorità di vertice ha partecipato ad un convegno di studi organizzato dal Comando Regionale Emilia-Romagna, durante il quale ha incontrato le massime Autorità civili e militari presenti in Bologna.

“Bolognina” e lavoro nero: altro blitz dei Carabinieri

I Carabinieri della Stazione Bologna Navile e il personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Bologna, sono stati impegnati nello svolgimento di un servizio coordinato in materia di tutela della salute e della sicurezza dei locali pubblici della “Bolognina” e in particolare del rispetto della normativa dei contratti di lavoro. Tra gli esercizi controllati, la caffetteria di un 36enne cinese, residente a Bologna, è stata sanzionata per un importo pari a 6.000 euro a seguito dell’inosservanza delle disposizioni inerenti l’Art. 22 del Decreto Legislativo “14 settembre 2015, n. 151” – Modifica di disposizioni sanzionatorie in materia di lavoro e legislazione sociale”.  

Marocchino si rifiuta di esibire i documenti e picchia i Carabinieri

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro hanno arrestato un diciottenne marocchino, senza fissa dimora, per resistenza e lesione personale a un pubblico ufficiale. E’ accaduto ieri pomeriggio presso una pizzeria d’asporto situata in via Capo di Lucca. Il giovane, avvicinato dai Carabinieri che lo volevano identificare, si è rifiutato di esibire un documento di riconoscimento perché si riteneva immune dal controllo ed ha cercato di allontanarsi dal locale picchiando i militari che lo volevano trattenere. Tre Carabinieri sono rimasti feriti agli arti e dopo essere riusciti ad ammanettare il malvivente, sono dovuti andare al Pronto Soccorso del Policlinico Sant’Orsola Malpighi per farsi medicare le ferite, giudicate guaribili, per tutti, in una decina di giorni. Il marocchino, già arrestato per spaccio di droga, è stato rinchiuso in camera di sicurezza, in attesa di comparire in Tribunale per l’udienza di convalida dell’arresto. 

CONVEGNO DI STUDI “LA FINANZA ISLAMICA – OLTRE GLI STEREOTIPI”. LA GUARDIA DI FINANZA INVITA I PREFETTI, I MAGISTRATI E LE ALTRE FORZE DI POLIZIA AD UN CONFRONTO SUL CONTRASTO AL FINANZIAMENTO DEL TERRORISMO

Il Comando Regionale Emilia Romagna della Guardia di Finanza e la società di studi economici Nomisma hanno organizzato, per il giorno 7 giugno 2017, un convegno di studi dal titolo “La finanza islamica – oltre gli stereotipi”, dedicato alla ricognizione ed all’approfondimento – in chiave di contrasto al finanziamento del terrorismo – delle tematiche inerenti tale fenomeno.

Il convegno si terrà presso la Sala Conferenze del Comando Regionale, sito in Bologna, Piazza Malpighi 11, e prevede interventi del Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Giorgio Toschi, del Professor Romano Prodi, di dirigenti della Banca d’Italia e di altre personalità di rilievo, appartenenti al mondo accademico, interessate allo specifico argomento.

All’evento, non aperto al pubblico, è stata prevista la partecipazione di un nucleo molto ristretto di personalità istituzionalmente impegnate a contrastare il  fenomeno del terrorismo, quali i Prefetti e i Magistrati della Regione Emilia Romagna, nonché i Comandanti Provinciali della Guardia di Finanza, che profonde significative energie nel peculiare comparto operativo.

L’azione di servizio del Corpo nel settore in argomento è infatti caratterizzata da un impegno forte e proattivo da parte di tutte le Unità operative, attraverso percorsi metodologici mirati che prevedono il costante monitoraggio dei flussi finanziari e l’approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette, al fine di cogliere le manifestazioni di illegalità in atto.

martedì 6 giugno 2017

POLIZIA DI STATO: GUIDA DISTRATTA, QUADRUPLICATE LE VIOLAZIONI

Nelle ultime settimane la Polizia di Stato ha intensificato i controlli su strada volti a prevenire la distrazione alla guida derivante dall’uso del telefonino.
Dal 22 al 28 maggio 2017 la Polizia Stradale, attraverso una serie di servizi effettuati nel tratto compreso tra Modena e Forlì, ha contestato 30 violazioni per il mancato uso di cuffie sonore o dispositivi a viva voce, rilevate in un arco temporale di sole 6 ore al giorno.
Da lunedì 22 maggio a domenica 4 giugno, lungo le varie arterie autostradali e le Tangenziali della sola provincia di Bologna, sono state contestate 129 violazioni all’art. 173 del Codice della Strada.
A fronte di un raddoppio del numero di equipaggi impiegati nell’attività specifica, si è verificato un incremento esponenziale dell’attività di contestazione, pari al 330%.
Nello stesso periodo, in tutto il Compartimento della Polizia Stradale dell’Emilia Romagna, le 120 pattuglie mediamente espresse ogni giorno hanno rilevato 255 violazioni.
È assolutamente evidente che l’utenza stenta a percepire la pericolosità di utilizzare in circostanze improprie, quale quella della guida, strumenti che oramai fanno parte della quotidianità; per tale ragione proseguiranno i controlli per prevenire e reprimere, dove necessario, comportamenti così pericolosi per sé e per gli altri, senza tralasciare tutte le attività di sensibilizzazione e di prossimità per far capire che “se non rispondi, non muore nessuno”.

sabato 3 giugno 2017

Un ringraziamento ai cittadini che hanno collaborato alla riattivazione della Stazione CC di Bologna Corticella

Questa mattina nel corso di una sobria cerimonia il Gen. D. Adolfo FISCHIONE, Comandante della Legione Carabinieri Emilia Romagna, ha voluto ringraziare i cittadini che con la loro opera hanno contribuito alla rapida rimessa in efficienza della Stazione Carabinieri di Bologna Corticella. Si tratta di 8 cittadini, Viviana G., Maria S., Angelo B., William B., Giovanni V., Marco L., Juan F. S., e Luigi M., tutti abili artigiani, che nelle ore successive al vile attentato incendiario del 27 novembre si sono messi a disposizione dell’Arma dei Carabinieri e con la loro professionalità hanno consentito l’immediata riapertura al pubblico della caserma poche ore dopo l’esplosione. Il tentativo di fermare l’attività dei militari è fallito grazie alla vicinanza della popolazione ai loro Carabinieri. Foto e notizia Comando Prov. Carabinieri

Droga e “Lupara”: trentatreenne arrestato dai Carabinieri

I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di San Giovanni in Persiceto hanno arrestato M.C., trentatreenne italiano, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione abusiva di armi. Il soggetto è finito in manette mentre si trovava all’interno della sua abitazione di Crevalcore, località che i militari dell’Arma di San Giovanni in Persiceto hanno raggiunto nel corso di un’indagine anti droga, da cui era emersa la possibilità che lo stesso fosse coinvolto nel traffico locale di sostanze stupefacenti. L’ipotesi investigativa è stata confermata dal ritrovamento di un involucro di cocaina del peso di 5,4 grammi e due bilancine di precisione che il pusher nascondeva in bagno assieme a una busta contenente un fucile a canne mozze tipo “Lupara”, una rivoltella e diversi proiettili, a palla e pallettoni, calibro 12, dall’effetto devastante. Le armi non erano state denunciate e la loro provenienza, ancora ignota, è al vaglio degli inquirenti che stanno cercando di capire se siano state usate per commettere dei crimini violenti, poiché il trentatreenne è una persona socialmente pericolosa, facile all’ira e gravata da numerosissimi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e la persona. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, l’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Bologna. Foto e notizia Comando Prov. Carabinieri

BOLOGNA: SERVIZI DI PREVENZIONE CONTRO LE STRAGI DEL SABATO SERA

Proseguono i servizi della Polizia di stato finalizzati alla prevenzione e controllo della guida sotto gli effetti di sostanze stupefacenti ed alcoliche.
La scorsa notte la polizia stradale, coadiuvati da personale medico dell’Ufficio Sanitario della Questura di Bologna, ha effettuato un servizio mirato n via Stalingrado nel corso della quale sono stati sottoposti a controllo 97 conducenti controllati con precursore per la ricerca di alcool e 7 conducenti controllati con precursore per sostanze stupefacenti.
In totale 5 le patenti ritirate: due donne sono risultate positive all’alcool, mentre tra i conducenti uomini uno è risultato positivo all’alcool e due positivi al precursore per sostanze stupefacenti.
Per tutti è scattato il ritiro della patente di guida, compreso per i positivi agli stupefacenti per i quali il ritiro assume una forma cautelare in attesa dell’esito definitivo del test.

Un veicolo è risultato anche privo della prescritta revisione e quindi sanzionato.

giovedì 1 giugno 2017

BOLOGNA: ARRESTATO DALLA POLIZIA DI STATO PER DETENZIONE E SPENDITA DI MONETE FALSE

Ieri mattina personale della Polizia di Stato ha tratto in arresto per detenzione e spendita di monete false un cittadino nato nel 1969, di origini campane e con numerosi specifici precedenti di polizia.
L’uomo ha tentato di pagare un gelato presso il “box” dei gelati del piazzale Ovest della stazione di Bologna con una banconota falsa da 50 euro.
La cassiera, dopo aver effettuato più volte il controllo di genuinità della banconota ed averne rilevato la falsità, ha chiesto spiegazioni in merito al viaggiatore il quale ha reagito strappandole dalle mani la banconota ed allontanandosi rapidamente.
Grazie all’accurata descrizione fornita dalla cassiera e all’attento esame delle immagini estrapolate dalle telecamere, l’uomo è stato rintracciato da personale della Polizia Ferroviaria in Piazza delle Medaglie d’Oro, ove è stato trovato in possesso di 21 banconote false da 50 euro, per un totale di 1.050,00 euro, accuratamente conservate in una busta di plastica occultata all’interno dei pantaloni.
Sono in corso attività investigative tese all’accertamento di eventuali ulteriori spendite di banconote false riconducibili alla medesima attività criminosa.


Stamattina è stato processato con rito direttissimo.

Il Prefetto di Bologna in visita presso la Caserma Manara, sede del Comando Legione Carabinieri “Emilia Romagna”

Nella mattinata odierna, presso la Caserma Manara di Via dei Bersaglieri, il nuovo Prefetto della provincia di Bologna, Dott. Matteo PIANTEDOSI, ha fatto visita al Comando Legione Carabinieri “Emilia Romagna” incontrando il Gen. D. Adolfo FISCHIONE. Successivamente il Prefetto si è intrattenuto con gli Ufficiali dello Stato Maggiore del Comando Legione, alcuni dei quali già conosciuti nella sua precedente esperienza nel capoluogo felsineo.
Al termine dell’incontro, accompagnato dal Comandante Provinciale di Bologna, Col. Valerio GIARDINA, l’Autorità ha visitato la Centrale Operativa, anche in vista dell’imminente Summit G7 “Ambiente”.

Lotta alla droga: due spacciatori arrestati dai Carabinieri

L’altra sera, in via Marsala, i Carabinieri della Stazione Bologna Bertalia hanno arrestato due persone che stavano vendendo marijuana a un quarantacinquenne. L’acquirente, avvocato italiano, con precedenti di polizia, è stato segnalato alla Prefettura di Bologna per uso personale di sostanze stupefacenti, mentre i due spacciatori, un tunisino trentunenne e un gambiano trentanovenne, gravati da precedenti di polizia e sottoposti, rispettivamente, all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria e al Divieto di Dimora nella Città Metropolitana di Bologna, sono stati rinchiusi in camera di sicurezza in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto. Oltre alla droga, i Carabinieri hanno sequestrato anche un coltello a serramanico che il gambiano aveva in tasca. Per questo, il trentanovenne dovrà rispondere anche di porto di armi od oggetti atti ad offendere

Lotta alla droga: tecnico ortopedico arrestato dai Carabinieri

Il negozio mette a disposizione del cliente l’esperienza e la professionalità di personale esperto e qualificato…”, sono le credenziali di un’azienda di Bologna che si occupa della vendita, del noleggio e della produzione su misura di materiale e prodotti di ortopedia, destinati ad anziani e disabili. Il responsabile dell’attività, 46enne italiano, con precedenti di polizia, è stato arrestato ieri pomeriggio dai Carabinieri della Stazione Bologna San Ruffillo, durante un’attività info-investigativa avviata per le strade del Quartiere Savena. Spaccio continuato di sostanze stupefacenti è l’accusa mossa nei confronti del tecnico ortopedico, finito in manette per aver spacciato una dose di cocaina a un coetaneo che si era recato in negozio col chiaro intento di fare acquisti speciali. L’acquirente, fermato dai Carabinieri nelle vicinanze del locale, ha ammesso le proprie responsabilità, ha consegnato la droga ed è stato segnalato alla Prefettura di Bologna per uso personale di sostanze stupefacenti. Poi è stata la volta del locale, sottoposto a una perquisizione da parte dei militari che hanno agito davanti agli occhi del titolare che non si aspettava di vedere i Carabinieri. La ricerca della sostanza stupefacente è stata premiata dal ritrovamento di due dosi di cocaina, del peso di 1,6 grammi, nascoste sotto il registratore di cassa e una terza dose, stessa sostanza, del peso di 0,8 grammi, aggrovigliata all’interno di un rotolo di garza pronto per la vendita, poiché ancora incartato. Altri 8,5 grammi di cocaina sono stati rinvenuti nel cassetto del bancone. Il tutto è stato sequestrato unitamente a 385 euro in contanti, banconote di vario taglio, che il tecnico ortopedico aveva in tasca. Il soggetto è stato richiuso in cella, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto prevista per la mattina odierna presso le aule giudiziarie del Tribunale di Bologna.