domenica 27 febbraio 2022

Controlli del Week End

CONTROLLI DEL WEEK END: UN ARRESTO E QUATTRO DENUNCE DA PARTE DEI CARABINIERI DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO.

San Giovanni in Persiceto (BO): A finire in manette questa volta è stato un 44enne italiano con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. L’uomo è stato arrestato all’uscita del centro commerciale Porta Marcolfa per aver rubato dei prodotti dagli scaffali del supermercato Coop. Sperando di farla franca grazie a una borsa modificata che si era portato dietro per eludere il sistema anti taccheggio, il 44enne è stato visto da un addetto alla sicurezza. All’arrivo dei Carabinieri, la refurtiva, costituita da una decina di bottiglie di alcolici, dei pezzi di formaggio e alcune lamette da barba per un valore complessivo di 260 euro, è stata restituita all’esercizio. Arrestato dai Carabinieri per furto aggravato, il soggetto, su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna è stato trattenuto in camera di sicurezza, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.

Quattro italiani sono stati denunciati invece per rissa. E’ accaduto davanti a un ristorante, quando alcune persone hanno iniziato a litigare attirando l’attenzione dei passanti. Appresa la notizia, i Carabinieri si sono recati sul posto e quando sono arrivati, si sono trovati di fronte dei giovani, feriti e insanguinati, in stato di agitazione. Un 31enne italiano è stato soccorso dai sanitari del 118 e trasportato d’urgenza (codice rosso) al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore, dove è stato ricoverato per aver riportato dei traumi seri al cranio e al torace, guaribili in una trentina di giorni. Gli altri tre soggetti identificati dai Carabinieri, un 20enne, un 28enne e un 29enne, sono rimasti feriti lievemente. Ricostruendo i fatti accaduti, i Carabinieri hanno scoperto che i quattro soggetti, amici di vecchia data, si erano incontrati al ristorante e durante una cena avevano iniziato a litigare perché uno di loro aveva nascosto il cellulare all’amico. Così, invece di trascorrere una piacevole serata, i quattro amici, sotto i fumi dell’alcool, hanno preferito risolvere la questione diversamente.

 

Lo spaccio è affare di famiglia

LO SPACCIO E’ UN AFFARE DI FAMIGLIA: PADRE E FIGLIO ARRESTATI IN FLAGRANZA DAI CARABINIERI.

San Lazzaro di Savena (BO): I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di San Lazzaro di Savena (BO) hanno arrestato due albanesi, padre e figlio, per spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. E’ successo venerdì sera, quando i militari hanno sorpreso un soggetto, poi identificato in un 57enne albanese, che stava vendendo una dose di cocaina a un 46enne italiano. L’acquirente, trovato in possesso di 1,5 grammi di cocaina, è stato segnalato alla Prefettura di Bologna. Nella circostanza, i Carabinieri hanno arrestato anche il figlio dello spacciatore, un 28enne che si trovava nelle vicinanze per fare da “palo” al padre impegnato a vendere la dose di cocaina all’italiano. Sottoposti a una perquisizione domiciliare i due albanesi sono stati trovati in possesso di un’altra decina di grammi di cocaina, una bilancia di precisione e 2.150 euro in contanti. In sede di rito direttissimo, l’arresto è stato convalidato e in attesa della sentenza, posticipata per la richiesta dei termini a difesa, il 57enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari, mentre il figlio 28enne è stato rimesso in libertà.

 

venerdì 25 febbraio 2022

Ringraziamento del Questore

Ringraziamento da parte del Questore di Bologna per l’aiuto prestato da parte di un cittadino al personale della Polizia di Stato.

 

Nel tardo pomeriggio del 23 febbraio 2022, durante il servizio di controllo del territorio la volante dell’UPGSP notava in via Mondo la presenza di due soggetti aventi degli atteggiamenti sospetti. Gli operatori di Polizia procedevano al controllo dei due soggetti che reagivano nei confronti degli operatori. Il primo, soggetto tunisino, tentava la fuga e veniva inseguito e poi bloccato da un operatore. L’altro, algerino, reagiva tentando di colpire il secondo poliziotto con calci e pugni. In quel momento, alla vista della scena, un cittadino scendeva dalla propria autovettura intervenendo in ausilio all’operatore di Polizia, fornendo un valido contributo, tale da permettere di bloccare definitivamente il soggetto algerino, che veniva poi trovato in possesso di 4 involucri contenenti eroina pari a circa 2,18 grammi.

Entrambi i soggetti fermati risultavano avere precedenti. il soggetto tunisino risultava, inoltre, gravato da ordine di carcerazione per 4 anni e 4 mesi di reclusione.

All’esito degli accertamenti i due soggetti venivano tratti in arresto per resistenza a Pubblico Ufficiale e l’algerino veniva, inoltre, denunciato anche per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Nella giornata odierna il Questore di Bologna Isabella Fusiello, unitamente al Dirigente dell’U.P.G.S.P., ha incontrato il cittadino intervenuto per fornire ausilio all’operatore di Polizia, ringraziandolo per il suo prezioso contributo.

 

Arrestato minore violenza sessuale

Polizia di Stato: arresto di un minore per violenza sessuale nei pressi del parco Nicholas Green

 

In data 24.02.2022, alle ore 20.00 circa, personale delle volanti del Commissariato S.Viola e dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura intervenivano nei pressi del parco Nicholas Green, adiacente il cimitero della Certosa, per la segnalazione di una aggressione ai danni di una ragazza minorenne.

Giunti tempestivamente sul posto gli operatori rintracciavano la vittima, unitamente ai genitori di lei. Sul posto gli operatori individuavano anche il ragazzo risultato poi l’autore dell’aggressione.

La giovane riferiva agli operatori che mentre tornava a casa, costeggiando il parco Nicholas Green, notava una persona con un cappuccio sulla testa che camminava nella sua stessa direzione sulla pista ciclabile ed era intento a seguirla.

Poco dopo il soggetto che la seguiva tentava di avvicinarla, desistendo poi per la reazione della stessa. Nel tentativo di allontanarsi la ragazza veniva nuovamente raggiunta dall’aggressore che tentava di immobilizzarla dichiarando di voler avere un rapporto sessuale.

La ragazza riusciva a liberarsi dell’aggressore, ricevendo nel contempo una chiamata dal padre cui raccontava l’accaduto e che la raggiungeva prontamente sul posto.

Nel mentre prestava soccorso alla figlia il genitore notava a distanza l’uomo che aveva aggredito la figlia che tentava di allontanarsi a bordo di una bicicletta ma veniva bloccato dal padre della giovane, mentre giungevano sul posto le volanti del Commissariato S.Viola e dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, che provvedevano a trarre in arresto l’autore della violenza, risultato essere a sua volta un minore.

L’autore della violenza veniva posto in stato di arresto previa informazione alla competente Procura della Repubblica per i Minorenni di Bologna, e condotto al locale Centro di Prima Accoglienza per minori di via Del Pratello. 

Bimba attirata dall' orco

MENTRE LA MAMMA FA LA SPESA, LA FIGLIA VIENE ATTIRATA DALL’ORCO: 34ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI.

Bologna: I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare nei confronti di un 34enne bengalese, indagato per atti sessuali con minorenne. Il provvedimento è stato emesso dal GIP a seguito di richiesta della Procura della Repubblica di Bologna che ha coordinato le indagini condotte dai Carabinieri per l’episodio del 29 gennaio scorso. Siamo in un centro commerciale di Bologna e sono da poco passate le ore 18:00, quando la Centrale Operativa dei Carabinieri riceve la telefonata di una donna che chiede aiuto perché la figlia di 7 anni è rimasta vittima di abusi. All’arrivo dei Carabinieri, la donna riferisce di essersi recata nel negozio per fare acquisti e durante la sua permanenza all’interno, la bambina si allontana di qualche metro verso l’area giochi. Poco dopo la donna, preoccupata per la figlia che ha perso di vista, va a cercarla, trovandola nelle vicinanze, con il giubbotto abbottonato in maniera disordinata, le tasche piene di biscotti e una mascherina di protezione diversa da quella che le aveva fatto indossare prima di entrare nel punto vendita. La donna, insospettita dalla situazione, chiede alla figlia cosa è successo e lei risponde che un uomo, dopo averla trascinata in un magazzino appartato, l’aveva baciata e palpeggiata nelle parti intime, dopodiché, le aveva fatto indossare un’altra mascherina di protezione e riempito le tasche di biscotti. Dopo aver ricostruito i fatti e acquisito le testimonianze delle persone coinvolte nella vicenda, i Carabinieri hanno individuato come responsabile uno dei dipendenti del medesimo centro commerciale, identificato in un 34enne bengalese, responsabile di aver commesso durante la pausa caffè il fatto per cui è ora indagato per atti sessuali con minorenne. All’interno del suo smartphone, i Carabinieri hanno trovato copioso materiale pedopornografico. Mercoledì scorso, lo straniero è stato tratto in arresto dai Carabinieri e tradotto in carcere.

 

giovedì 24 febbraio 2022

Rissa al centro di accoglienza

RISSA TRA MINORENNI EXTRACOMUNITARI NEL CENTRO DI ACCOGLIENZA. TRE GIOVANI DENUNCIATI DAI CARABINIERI.

Provincia di Bologna: I Carabinieri della Compagnia di San Lazzaro di Savena (BO) hanno denunciato tre minorenni per rissa. La denuncia è scaturita al termine di un’indagine avviata dai Carabinieri, quando i responsabili di una struttura ricettiva inserita nel programma di gestione dei migranti in arrivo a Bologna e in Provincia, si trovarono costretti a telefonare al 112 per segnalare una rissa scaturita tra un gruppo di giovani minorenni extracomunitari che stavano ospitando nell’ambito di un programma di recupero. Al momento dei fatti, accaduti la mattina del 3 dicembre 2021, i giovani coinvolti nella rissa, verosimilmente scaturita da futili motivi, rimasero lievemente feriti. Identificati dai Carabinieri che hanno svolto l’attività investigativa, i tre giovani, un 16enne incensurato e due 17enni con precedenti di polizia, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna.

 

lunedì 21 febbraio 2022

Accoltella i coinquilini

LITIGA PER LA COLAZIONE E ACCOLTELLA I SUOI COINQUILINI: 35ENNE PAKISTANO ARRESTATO DAI CARABINIERI PER TENTATO OMICIDIO.
Bologna: La macchina del caffè troppo rumorosa o qualcos’altro di poco gradito comprato per colazione in un piccolo ambiente domestico: questo o forse altro ha scatenato la furia incontrollata, questa mattina, in un appartamento di via del Tuscolano, di un 35enne pakistano che in preda a un raptus ha accoltellato i suoi due coinquilini. Appresa la notizia, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna si sono recati velocemente sul posto e quando sono arrivati, hanno trovato due persone per strada, entrambe con ferite da arma da taglio. Alla vista della pattuglia, uno dei due feriti, preoccupato per la sorte di altre persone, ha urlato: “È ancora in casa, è pericoloso, fermatelo o ammazza qualcuno!”. Giubbotti anti proiettile e armi in pugno, i Carabinieri hanno fatto irruzione nell’abitazione ove si trovava l’autore dell’accoltellamento insieme all’arma del delitto: un coltello da cucina di notevoli dimensioni, con la lama sporca di sangue. Nel tentativo di guadagnare la fuga, ha aggredito i due Carabinieri, venendo subito immobilizzato. Il fermato, 35enne pakistano e residente a Bologna, di professione venditore ambulante, è stato arrestato per tentato omicidio, lesioni personali gravissime e resistenza a un pubblico ufficiale. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, la persona arrestata è stata tradotta in carcere. I suoi due coinquilini, anch’essi pakistani, operai, di anni 35 e 37, feriti rispettivamente al collo e alla guancia, sono stati trasportati all’Ospedale Maggiore di Bologna, ove tuttora si trovano in corso di medicazione, ma non sono in gravi condizioni.

 

Droga a scuola

DROGA TRA I BANCHI. STUDENTE ARRESTATO DAI CARABINIERI DURANTE UN BLITZ A SCUOLA.

Bologna: I Carabinieri della Stazione Bologna Bertalia hanno arrestato uno studente, minorenne e incensurato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’arresto è stato eseguito durante un servizio antidroga che i Carabinieri hanno fatto in un istituto scolastico con l’ausilio del Nucleo Cinofili della Polizia Municipale di Bologna. Il fiuto infallibile dell’amico a quattro zampe, ben accolto dagli altri ragazzi che si trovavano in classe, ha condotto i Carabinieri davanti al banco di uno studente. Informato della situazione, il minorenne ha capito di essere in trappola e senza troppi giri di parole ha tirato fuori dalla tasca del suo giubbotto il kit dello spacciatore: un panetto di hashish del peso di 29 grammi e una bilancia di precisione, comunemente utilizzata dai pusher per pesare la droga da vendere ai clienti. Le ricerche sono proseguite a casa dello studente, dove i Carabinieri hanno recuperato altri quattro panetti di hashish del peso complessivo di 394 grammi e 500 euro in contanti. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria minorile, il giovane è stato tradotto in un Centro di Prima Accoglienza.

 

domenica 20 febbraio 2022

Controlli

CONTINUANO I CONTROLLI DEI CARABINIERI IN TUTTA LA PROVINCIA DEL CAPOLUOGO EMILIANO
I Carabinieri della Compagnia di Imola, durante le quotidiane attività di controllo del territorio per prevenire i reati contro il patrimonio e per monitorare il rispetto delle normative anti Covid-19, intensificati soprattutto nei fine settimana, hanno effettuato nei comuni di Medicina (BO) e Castel Guelfo (BO), numerose verifiche alla circolazione stradale, procedendo al controllo di 15 veicoli, 30 persone, 2 esercizi pubblici e 12 green pass. Nella circostanza, i militari della Tenenza di Medicina, hanno deferito in stato di libertà, per guida in stato d’ebbrezza, con contestuale ritiro della patente di guida, un 30 enne italiano di Castel San Pietro Terme (BO), in quanto è stato sorpreso alla guida della sua autovettura con un tasso alcolico superiore al limite massimo consentito, compreso tra 0,8 e 1,5 gr/l. Nel corso della notte, sono stati identificati due cittadini di origine romena, uno dei quali, il più giovane di anni 44, è stato deferito in stato di libertà, per aver fornito false generalità ai militari della Stazione di Dozza. L’automobilista è stato anche sanzionato per guida senza patente.

 

sabato 19 febbraio 2022

Furto rolex

 BOLOGNA, FURTI CON STRAPPO DI ROLEX (TECNICA DELL’ABBRACCIO). DUE ARRESTI DELLA POLIZIA DI STATO

 

Nell’ambito di un’attività coordinata dalla Procura della Repubblica di Bologna, nei giorni scorsi la Squadra Mobile della Questura di Bologna ha dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di due coniugi di etnia Rom dedito alla consumazione di furti con strappo di orologi Rolex, commessi a Bologna e in provincia nonché in Toscana, da febbraio a giugno 2021, con la c.d. “tecnica dell’abbraccio”. Il loro modus operandi era piuttosto standardizzato, per cui una donna si avvicinava a persone ultraottantenni di regola fingendosi una parente, un’amica o una conoscente e chiedeva l’ora alla vittima al fine di poter vedere l’orologio, stabilire se era falso o meno e valutarne il valore, a quel punto con una scusa abbracciava la vittima sottraendole al momento opportuno l’orologio per poi fuggire a bordo di un’autovettura guidata dal complice. In alcune circostanze, tuttavia l’azione delittuosa è risultata particolarmente violenta trasformandosi in rapina. In particolare, la custodia in carcere per i due arrestati si basa sulla ricostruzione di otto eventi criminosi, due avvenuti a Bologna, tre a Casalecchio di Reno, uno a Crespellano e due a Firenze. Nei predetti eventi, in cinque casi la condotta si è limitata al furto dell’orologio (rispettivamente Rolex da 30 mila, 7 mila, 15 mila, 6 mila e da 5mila euro), mentre in tre casi il tentativo di furto si è trasformato in rapina (di Rolex da 10 mila, 15 mila e 110 mila euro). In due casi le vittime sono state atterrate e colpite, riportando lesioni guaribili in 20 giorni. In un altro, a Crespellano, una donna, a bordo di un’auto insieme al coniuge invalido al 100%, veniva avvicinata con la solita scusa dell’orario, ma accortasi del tentativo di furto tentava di ritrarre il braccio, pertanto è stata attinta da violenti colpi alla testa, costringendola a proteggersi il capo con le mani ed esponendo nuovamente il prezioso alla vista dell’aggressore che quindi si impossessava dello stesso. Nella circostanza la vittima ha riportato la frattura del braccio e la frattura del dito. I due autori della violenta aggressione sono stati arrestati in flagranza dalla Squadra Mobile che ha recuperato anche la refurtiva, consistente in un Rolex del valore di 110 mila euro.

All’esito dell’attività, l’uomo è stato associato presso il carcere di Rovigo, mentre la donna è stata associata presso il carcere di Venezia. 

giovedì 17 febbraio 2022

Si vuole buttare dal ponte

 TENTA IL SUICIDIO OLTREPASSANDO LA BALAUSTRA DEL PONTE CHE ATTRAVERSA IL FIUME RENO: IMPRENDITORE 51ENNE SALVATO DAI CARABINIERI.

Bologna: Alle ore 19:15 del 16 febbraio 2022, i Carabinieri della Centrale Operativa di Bologna sono stati informati di una persona di sesso maschile che si voleva togliere la vita saltando giù dal ponte dell’asse attrezzato Sud-Ovest che sovrasta il Fiume Reno da un’altezza di 20 metri. Appresa la notizia, i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Borgo Panigale (BO) si sono diretti velocemente sul posto e quando sono arrivati, hanno trovato un uomo in stato di agitazione, il quale aveva già oltrepassato la balaustra di protezione e riferiva di volersi suicidare. Accorsi nel frattempo sul posto altre due pattuglie dell’Arma, nella circostanza del Nucleo Radiomobile di Bologna, tutti i Carabinieri, giocando di squadra e approfittando di un momento di distrazione del 51enne, sono riusciti ad afferrare il soggetto per una gamba, successivamente per il torace e riuscire con la forza a tirarlo al di qua della ringhiera, vincendo la resistenza dell’imprenditore. Nell’occasione nessuno rimaneva ferito. Soccorso dai sanitari del 118, l’uomo è stato trasportato in una struttura sanitaria.

Arrestate due persone per droga

 

LA POLIZIA DI STATO ARRESTA DUE PERSONE PER SPACCIO DI DROGA

 

 

La Squadra Mobile – IV Sezione contrasto al crimine diffuso, ha arrestato in flagranza di reato, per detenzione a scopo di spaccio di sostanze stupefacenti due marocchini, uno dei quali gravato dal provvedimento di divieto di dimora.

 

Nella giornata di ieri, nell’ambito dei servizi volti al contrasto del fenomeno dello spaccio gli operatori della Squadra Mobile notavano uno dei due soggetti entrare in un edificio in via Malaguti, per poi uscire assumendo un atteggiamento sospetto e poi salire a bordo di un taxi. Gli operanti sono intervenuti fermando il mezzo in via Matteotti dove hanno proceduto all’arresto del marocchino perché trovato in possesso di 50 dosi di cocaina per un totale di 43 grammi.

 

Il soggetto aveva con sé le chiavi dell’abitazione da cui era uscito in precedenza, quindi gli operatori di polizia procedevano alla perquisizione della stessa, rinvenendo altre 50 dosi e un blocchetto di cocaina che, aggiunti al quantitativo che aveva con sé, avevano un peso complessivo di circa 120 grammi. È stata rinvenuta anche la somma di 4080.00 euro in contanti. All’interno dell’abitazione era presente un altro cittadino marocchino e venivano rinvenuti un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento della sostanza. I due sono stati tratti in arresto.

mercoledì 16 febbraio 2022

Arrestate due persone rom

 LA POLIZIA DI STATO ARRESTA DUE PERSONE DI ETNIA ROM GRAVEMENTE INDIZIATE DELLA COMMISSIONE DI OTTO EPISODI DI FURTO AGGRAVATO

 

La Squadra Mobile della Questura di Bologna in data 15 c.m. ha eseguito l’Ordinanza del GIP del Tribunale di Bologna che ha disposto l'applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti di due persone di etnia rom, gravemente indiziate di aver commesso otto episodi di furto aggravato, in alcuni casi seguiti dall’indebito utilizzo di carte di credito, commessi nei parcheggi dei supermercati dell’area metropolitana.

Le misure cautelari sono il frutto di una indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Bologna e condotta dalla Squadra Mobile - IV Sezione Contrasto al crimine diffuso tra i mesi di aprile e giugno del 2021.

L'attività investigativa è stata avviata in seguito all'accertamento del ripetersi di numerosi episodi di furto aggravato nei pressi dei supermercati e centri commerciali dell’area metropolitana di Bologna portati a termine o con destrezza, attraverso l’apertura dello sportello approfittando della distrazione delle vittime che stavano riponendo la spesa in auto, ovvero con violenza sulle cose attraverso la rottura del finestrino delle auto.

Una tecnica collaudata, quella utilizzata dai due rom, che colpiva le vittime, principalmente donne ed anziani, quindi con minori capacità di difendersi, nei parcheggi dei centri commerciali e dei supermercati, essendosi registrati colpi a Casalecchio di Reno, a Bologna presso l’Esselunga di via Guelfa e presso il centro commerciale “Meraville”, e anche a Ravenna presso il supermercato “Cash&Carry”, furti che hanno fruttato un bottino complessivo di oltre 6000 euro, frutto anche dei prelievi indebiti conseguiti con le carte di pagamento delle vittime presso gli istituti bancari della città.

Proprio alla luce della recrudescenza del fenomeno la Squadra Mobile ha approfondito diversi episodi portati a termine con questa tecnica riuscendo a individuare i due indagati e la macchina da loro utilizzata, una Seat Leon nera alla quale quotidianamente applicavano targhe clonate per rendere più difficoltosa la loro identificazione. L’analisi approfondita dei sistemi di videosorveglianza ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza per i due indagati in relazione agli episodi contestati, anche grazie al sequestro di alcuni indumenti indossati dai due in occasione dei furti e dei prelievi indebiti.

La ricostruzione degli episodi delittuosi da parte della Squadra Mobile con il coordinamento della Procura della Repubblica di Bologna, ha portato il GIP del Tribunale di Bologna ad applicare ai due indagati la misura cautelare della custodia cautelare in carcere. Gli indagati sono stati rintracciati in data 15 febbraio e tradotti presso la Casa Circondariale di Bologna a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Le misure cautelari eseguite rientrano in una più ampia attività di indagine portata avanti dalla Squadra Mobile proprio per arginare il fenomeno dei furti nei pressi dei supermercati e quindi per cercare di rendere "sicura" l'attività di spesa quotidiana dei cittadini.

martedì 15 febbraio 2022

Pezzi di ricambio

20.000 EURO DI PEZZI DI RICAMBIO PROVENIENTI DA AUTO CANNIBALIZZATE SEQUESTRATI DAI CARABINIERI.
Bologna, rione Corticella: I Carabinieri della Stazione Bologna Corticella hanno eseguito una perquisizione domiciliare delegata dalla Procura della Repubblica di Bologna. Il provvedimento è scaturito da un’indagine finalizzata all’individuazione di alcuni soggetti che a gennaio scorso erano stati visti rubare nell’abitacolo di un SUV parcheggiato in via Selva Pescarola. Alla vista del proprietario del veicolo che si stava avvicinando, i soggetti fuggirono a bordo di una Fiat Punto parcheggiata nelle vicinanze. Grazie alla testimonianza della vittima che si era rivolta ai Carabinieri per denunciare l’ammanco di una ventina di euro in contanti, un mazzo di chiavi e un paio di occhiali da sole che gli erano stati rubati dopo aver infranto il finestrino del suo SUV, un Audi Q2, i Carabinieri sono risaliti agli usuari del veicolo, i quali sono stati sottoposti a perquisizione domiciliare. Durante le operazioni di ricerca che i Carabinieri hanno eseguito a Bologna, in collaborazione con gli Agenti della Polizia Locale, sono stati trovati numerosi pezzi di auto di provenienza furtiva del valore di 20.000 euro (volanti, navigatori satellitari, autoradio, plance interne, gruppi ottici, etc.). La perquisizione è terminata con il sequestro del materiale rinvenuto e la denuncia per ricettazione in concorso di 2 fratelli bolognesi, rispettivamente di anni 20 e 25, entrambi, già noti alle forze di polizia.

 

Arrestati per ricettazione


 Bologna. La Polizia di Stato arresta autori di ricettazione di numerosi beni sottratti in alcune attività commerciali. 

 

Nell’ambito dei servizi attuati dalla Questura di Bologna per la repressione dei reati coordinati dalla Squadra Mobile, con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine e dei Commissariati cittadini, la Squadra Mobile ha eseguito il 10 febbraio un fermo di indiziato di delitto a carico di tre cittadini rumeni, per ricettazione di beni provenienti da ingenti furti in negozi di articoli da giardinaggio.

Il 10 febbraio alcune pattuglie della Squadra Mobile, nelle prime ore del mattino, hanno intercettato un veicolo sospetto e, dopo averlo seguito per un tratto di strada, lo ha fermato. I soggetti a bordo, tre cittadini rumeni di origine moldava, di cui uno già pregiudicato per reati contro il patrimonio, hanno dapprima opposto una forte resistenza al controllo e poi venivano immediatamente bloccati.

Il successivo controllo dell’auto, risultata rubata una decina di giorni prima a Ravenna, ha permesso di rinvenire all’interno alcune motoseghe, decespugliatori e altri macchinari per il giardinaggio, che costituivano parte della refurtiva riconducibile a due furti avvenuti nei due giorni immediatamente precedenti a Civitanova Marche, per una refurtiva pari a circa 30 mila euro, e a Cremona, per una refurtiva pari a circa 15 mila euro.

Successivamente, gli equipaggi si sono recati presso alcuni casolari abbandonati siti nella provincia di Bologna dove avevano accertato che il veicolo aveva fatto sosta prima di essere fermato dagli operatori di Polizia. La perquisizione di questi luoghi ha permesso di rinvenire, nascosta all’interno di alcune balle di fieno abbandonate, tutta la restante refurtiva relativa ai due furti summenzionati. I beni sottratti sono stati restituiti agli aventi diritto.

Il fermo di indiziato di delitto è stato convalidato dalla locale A. G. e i tre si trovano ristretti presso la locale Casa Circondariale. 

sabato 12 febbraio 2022

Arrestati per spaccio

LOOKDOWN 2020: ARRESTATI DAI CARABINIERI I RIDERS DELLO SPACCIO.
Quartiere Borgo Panigale-Reno: I Carabinieri della Compagnia di Bologna Borgo Panigale hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare nei confronti di cinque persone, indagate per spaccio di sostanze stupefacenti in concorso e continuato. Il provvedimento è scaturito da un’indagine dei Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Bologna, tesa a disarticolare un traffico di droga che era stato avviato durante le misure restrittive legate alla pandemia di COVID-19 che aveva costretto gli italiani a restare a casa e a uscire soltanto per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute. L’esigenza di acquistare la droga durante il lockdown (marzo-maggio 2020), aveva portato gli spacciatori a inventare nuove strategie per accontentare i clienti più affezionati che non potendo uscire, ordinavano il prodotto e lo aspettavano a casa. Il servizio offerto dagli spacciatori era simile a quello dei riders, con la differenza di recapitare stupefacenti anziché generi alimentari. La gestione delle consegne del gruppo criminale ha fruttato oltre 30.000 euro al mese. Con l’esecuzione dell’ordinanza firmata dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, il business dello spaccio nel quartiere Borgo Panigale-Reno, è stato interrotto dai Carabinieri che hanno arrestato quattro tunisini e un marocchino.

 

mercoledì 9 febbraio 2022

Perde il lavoro e picchia la moglie

 

PERDE IL LAVORO E SFOGA LA SUA RABBIA CON LA MOGLIE: 51ENNE MAROCCHINO ARRESTATO DAI CARBINIERI PER MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA.

Valsamoggia (BO): I Carabinieri della Stazione di Bazzano (BO) hanno arrestato un 51enne marocchino per maltrattamenti contro familiari o conviventi.

Alle ore 16:55 di lunedì, i Carabinieri della Centrale Operativa di Bologna hanno ricevuto la telefonata di una ragazza che si trovava in casa e chiedeva aiuto perché suo padre stava picchiando sua madre. I Carabinieri sono andati in soccorso della donna. All’arrivo dei militari, l’appartamento mostrava dei segni riconducibili a una violenta discussione accaduta da poco: cocci di piatti rotti sparsi per terra e una sedia di legno rovesciata. La donna, invece, lamentava una ferita alla testa che il marito le aveva procurato colpendola con la sedia di legno rovesciata. Trasportata al Pronto Soccorso, la donna è stata medicata e dimessa con una prognosi di 6 giorni per un “Trauma policontusivo da percosse”. L’uomo, 51enne marocchino, è stato arrestato e trattenuto in camera di sicurezza. I Carabinieri hanno rilevato che l’aggressione di ieri non è stata un caso isolato, ma farebbe parte di una serie di episodi mai denunciati e caratterizzati da prepotenze, umiliazioni, minacce di morte e aggressioni fisiche che l’uomo aveva iniziato a commettere verso la moglie da molti anni. Violenze accresciute da quando l’uomo aveva perso il lavoro e non riusciva più a sostenere la famiglia. Ai Carabinieri è stato altresì riferito di un episodio del 21 giugno 2021, allorché la donna fu costretta a recarsi al Pronto Soccorso per farsi visitare e medicare delle ferite che il marito le aveva procurato, prendendola a pugni, mentre stava guidando un furgone. Nella circostanza accortosi che la donna voleva scendere dal veicolo in marcia, il 51enne, invece di rallentare, accelerò, trascinandola per alcuni metri sull’asfalto.

Arrestati due uomini

Continua l’azione preventiva e repressiva dei Carabinieri che ha permesso, nella giornata di ieri, di arrestare due uomini residenti a Bologna, di 31 e 47 anni, e denunciarne altri cinque con l’accusa di coltivazione e detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Giovanni in Persiceto (BO), congiuntamente ai Carabinieri Forestali del Gruppo di Bologna, hanno scoperto che due capannoni ubicati in una zona industriale di Bologna e a Castel San Pietro Terme (BO) e risultati nella disponibilità degli arrestati, erano stati adibiti a vera e propria serra per la coltivazione di cannabis indica. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bologna, hanno permesso di rinvenire e sequestrare c/a 600 piante di cannabis di circa 40 cm cadauna che, una volta esfoliata, forniva 750 grammi di marijuana; 165 kg di marijuana già essiccata, inserita in sacchi di grandi dimensioni oltre a svariate attrezzature per coltivare e irrigare; 29 kg di hashish, 3 kg di semi e materiale vario per il confezionamento. L’ingente quantitativo dello stupefacente sequestrato, una volta immesso sul mercato avrebbe reso migliaia di dosi; si ritiene che tale base logistica e operativa rappresentasse uno dei principali canali di rifornimento della sostanza stupefacente da destinare soprattutto ai giovani e giovanissimi che popolano la movida della Provincia bolognese. Tutta la sostanza rinvenuta e il relativo materiale, nonché i capannoni, tre negozi del centro felsineo e 16.000 euro in contanti sono stati sequestrati dai Carabinieri per i successivi accertamenti. Gli arrestati, entrambi cittadini italiani, sono stati condotti in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Bologna.

 

Rapina e lesioni gravi

BOLOGNA: RAPINA E LESIONI GRAVI. ESEGUITE DALLA POLIZIA DI STATO A CARICO DI TRE MINORENNI ORDINANZE DI CUSTODIA CAUTELARE DI COLLOCAMENTO IN COMUNITA’ RICHIESTA DALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DEI MINORENNI       

                             Il primo grave episodio, per il quale la III sezione della Squadra Mobile ha dato esecuzione al provvedimento a carico di due minorenni, uno albanese e uno marocchino, nati in Italia, è avvenuto la sera del 3.02.2021 in via Montegrappa a Bologna.

In particolare, quel giorno, alle ore 22.30 circa, personale dipendente del Commissariato di P.S. di Imola (BO) interveniva presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale in seguito a una segnalazione di ricovero di un ragazzo italiano per riscontrate lesioni multiple (anche da arma da taglio) derivanti da un’aggressione, che lo stesso dichiarava essere avvenuta alle precedenti ore 19.30 circa a Bologna, in via Montegrappa ad opera di un gruppo di ragazzi. Dalle prime dichiarazioni il ragazzo ricostruiva di essersi recato in visita a Bologna unitamente a tre amici nell’intento di trascorrere il pomeriggio nel centro storico. Verso le ore 19.30, dopo aver consumato alcuni drink ed acquistato cibo presso il McDonald’s di via Indipendenza, gli stessi avevano deciso di dirigersi verso la Stazione Centrale FFSS nell’intento di prendere il primo treno utile in direzione Imola per fare rientro presso le loro abitazioni. Durante il tragitto, percorrendo via Montegrappa in direzione via Marconi, notavano la presenza di due ragazzi e due ragazze seduti sulla gradinata lì presente. Al loro passaggio, uno dei due ragazzi si avvicinava per chiedere una sigaretta, iniziando di fatto un breve scambio di battute con un atteggiamento provocatorio e litigioso, tanto da lasciar intendere ai ragazzi che avrebbero dovuto stare calmi “altrimenti avrebbe tirato fuori la lama”.

Contestualmente,  mentre i tre amici della p.o. si prodigavano per sedare in modo bonario l’inaspettata reazione di quel ragazzo, quello rimasto seduto sui gradini (di probabile origine est europea e poi identificato nel minore albanese) avvisava telefonicamente altri ragazzi che di lì a poco giungevano in massa (circa una ventina), dando immediatamente inizio ad un pestaggio di gruppo in danno dei citati malcapitati che determinava lesioni a carico  di tre ragazzi,  giudicate guaribili in 15, 7 e per l’ultimo in addirittura 60 gg, in quanto riportava una ferita da arma da taglio alla schiena ed altre lesioni al volto.

Grazie alla visione delle telecamere che riprendevano non l’episodio dell’aggressione ma la fuga del gruppo, lo studio dei social e dei tabulati, e a seguito dell’identificazione da parte delle vittime, la Polizia di Stato ha identificato i due minorenni responsabili della prima aggressione.

Il secondo provvedimento, emesso dal Tribunale per i Minorenni dell’Emilia-Romagna e applicante la misura del collocamento in comunità, è stato eseguito dal personale della IV sezione della Squadra Mobile a carico di un minorenne tunisino e riguarda cinque episodi altrettanto gravi di rapine aggravate in concorso, avvenute tutte la notte tra le ore 03.00 e le 04.00 del 5.12.2021 nel centro storico di Bologna e nello specifico in via Urbaga, via dè Coltellini, via Brignoli, via Lame e via Riva di Reno angolo parco 11 settembre 2001.

L’attività investigativa ha consentito di identificare il quarto minore, che unitamente ad altri coetanei, di cui 3 arrestati in flagranza dal personale dell’UPGSP, avevano rapinato alcuni passanti dei soldi, dei vestiti e del cellulare in cinque diversi episodi. In uno degli episodi avevano anche utilizzato una bottiglia provocando ad una delle vittime un taglio alla testa.

A seguito delle numerose segnalazioni che erano pervenute, il personale delle Volanti arrestava in flagranza tre minorenni tunisini mentre stavano tentando di rapinare una coppia di ragazzi in via Riva Reno. Due dei tre arrestati si rendevano in quel caso responsabili anche del reato di violenza sessuale in quanto, mentre il ragazzo veniva picchiato, la ragazza veniva tenuta ferma e costretta a subire il palpeggiamento delle parti intime.

Il quarto, cittadino marocchino, identificato successivamente dal personale della Squadra Mobile e per il quale è stato eseguito il provvedimento cautelare, a seguito di perquisizione veniva trovato in possesso di un giaccone sottratto a una delle vittime durante una delle rapine di quella notte. 
 

lunedì 7 febbraio 2022

Danno fuoco ad un ciclomotore

PRIMA LA PIZZA POI L’INCENDIO: RAGAZZINI DI PROVINCIA VINCONO COSI’ LA NOIA.
Provincia di Bologna: La sera del 21 gennaio scorso, una fitta nebbia avvolgeva la Provincia di Bologna, creando uno stato d’animo cupo e triste a sette ragazzini che si erano ritrovati per strada. Dopo un trancio di pizza condiviso, tre di loro, tutti di età compresa tra 13 e 14 anni, avevano perciò deciso di provare un’emozione diversa, entrando illegalmente in un casolare disabitato e dando fuoco, con un liquido infiammabile che si erano portati dietro, ad un ciclomotore che si trovava all’interno. L’esperienza appagante di osservare il veicolo avvolto dalle fiamme è divenuta poco dopo viva preoccupazione, quando le fiamme si sono estese anche al controsoffitto dell’immobile. A quel punto uno dei tre adolescenti ha deciso di chiedere aiuto. Appresa così la notizia, i Carabinieri della Compagnia di Molinella sono giunti sul posto unitamente ai sanitari del Pronto Soccorso e ai Vigili del Fuoco che hanno domato le fiamme accertandone l’origine dolosa. Fortunatamente nessuno si era fatto male e i ragazzini hanno riferito ai Carabinieri di aver visto da lontano alcune persone che dopo aver appiccato l’incendio si erano dileguate tra la nebbia. Le indagini dei Carabinieri hanno però evidenziato nel loro racconto molte discordanze. Così, dopo numerose contraddizioni, i 3 giovani hanno ammesso le proprie responsabilità, giustificandosi di aver voluto soltanto cercare un modo per ravvivare una serata noiosa. Adesso, oltre che dei danni cagionati, dovranno anche rispondere, innanzi la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni, del reato di danneggiamento seguito d’incendio.
All. Foto d’archivio 1 CC Bologna.

SI FINGE AMICO PER RUBARLE LO SMARTPHONE: MINORENNE E COMPLICE DENUNCIATI PER FURTO AGGRAVATO DAI CARABINIERI.
Imola (BO): I Carabinieri di Imola hanno denunciato un 14enne e un 15enne bolognesi per furto aggravato in concorso. E’ successo nei pressi della Stazione Ferroviaria, dove il 15enne aveva concordato un appuntamento con la sua ex fidanzata, minorenne, dicendole che dovevano parlare. A un certo punto, durante la conversazione, il giovane convinceva la ragazza a prestargli lo smartphone. E’ stato in quel momento che lo scippatore complice (14enne), è sbucato all’improvviso, si è impossessato del telefonino che l’altro aveva in mano ed è fuggito. La finta vittima, nella parte dell’amico intenzionato a recuperare la refurtiva, ha finto un inseguimento del ladro che nel frattempo si era allontanato. Poco dopo, venuta a conoscenza dei fatti, una conoscente della ragazzina raggirata e derubata ha telefonato ai Carabinieri, mettendoli a conoscenza che anche il giorno prima la sua amica minorenne era rimasta vittima di un episodio analogo. I 2 baby ladri sono stati trovati poco lontano dai Carabinieri in attesa dell’autobus, in procinto di salire su un mezzo per andare a Bologna. Di fronte ai Carabinieri, intimoriti anche per via della loro giovane età, hanno chiesto scusa, ammettendo le proprie responsabilità e restituendo i due smartphone rubati alla ragazza. La refurtiva recuperata dai Carabinieri è stata poi riconsegnata alla giovane.

 

Finito in manette due volte in una settimana

FINISCE IN MANETTE PER LA SECONDA VOLTA IN UNA SETTIMANA.
San Lazzaro di Savena (BO): I Carabinieri della Stazione di San Lazzaro di Savena hanno arrestato, per la seconda volta in una settimana, un 37enne italiano, responsabile di violazione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. L’uomo era già stato arrestato dai Carabinieri qualche giorno fa (v. comunicato stampa trasmesso il 04 febbraio 2022-10:56).
Anche sabato è successo un fatto analogo, ma questa volta il soggetto è riuscito a entrare in casa. Alle ore 15:00 circa, il 37enne si è presentato dai genitori e dopo aver convinto la madre ad aprirgli la porta, è entrato e come se nulla fosse, è andato in bagno per farsi una doccia e radersi. Alla vista dei Carabinieri, allertati della nuova “intrusione”, l’uomo ha opposto resistenza nel tentativo di allontanarli, ma non ci è riuscito ed è stato arrestato. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il 37enne che dovrà rispondere anche del reato di resistenza a un pubblico ufficiale, è stato tradotto in camera di sicurezza, in attesa del giudizio direttissimo, previsto per stamani.

 

domenica 6 febbraio 2022

Simula una rapina

ALZA IL GOMITO, PERDE IL TABLET E SIMULA UNA RAPINA. GIOVANE DENUNCIATO DAI CARABINIERI.
Bologna: I Carabinieri della Stazione Bologna hanno denunciato uno studente, maggiorenne, per simulazione di reato. La denuncia è scaturita nel corso di un’indagine che i Carabinieri avevano avviato per risalire all’identità di ignoti che la notte del 30 gennaio scorso avrebbero rapinato un ragazzo, asportandogli un tablet e alcuni euro, mentre stava passeggiando per le strade del rione Cirenaica. Analizzando le immagini delle videocamere di sicurezza installate nella zona, i Carabinieri hanno rilevato alcuni dettagli che non combaciavano con i fatti descritti nella denuncia che il giovane aveva sporto in caserma il giorno dopo la rapina. Sentito dai Carabinieri che avevano bisogno di chiarire alcuni particolari che non tornavano, il ragazzo ha ammesso la sera dei fatti di aver bevuto un po’ troppo e di non ricordare esattamente cosa fosse avvenuto, per tale motivo aveva pensato di essere stato rapinato, soluzione che gli consentiva di giustificarsi più facilmente con i propri genitori di non avere più con sé il tablet.

 

sabato 5 febbraio 2022

Ragazza morta sul Corno alle Scale

Intervento Corno alle Scale 05_02_21

Una donna di 45 residente a Firenze nella giornata di oggi, insieme ad amici, è andata a fare un’escursione ai Balzi dell’Ora, comune di Lizzano in Belvedere (BO). Partiti dal rifugio Cavone hanno imboccato il sentiero che conduce alla Valle del Silenzio per poi proseguire verso il Passone. E’ un passo che divide il M.te Corno alle Scale dal M.te della Nuda puntando poi verso i Balzi dell’Ora. Si tratta di sentiero per Escursionisti Esperti che corre lungo una cresta affilata. Arrivati a quanta 1950, dove il sentiero diventa più difficile hanno affrontato un breve traverso per arrivare alla Croce che sovrasta il Corno alle Scale. Per cause in corso di accertamento da parte dei Carabinieri della locala stazione di Lizzano la donna è precipitata in un canale sottostante per circa duecento metri fermandosi contro delle rocce. Sono circa le 12.00 quando gli amici chiamano il 118. Sul posto viene inviata la squadra del Soccorso Alpino e Speleologico stazione Corno alle Scale e l’elicottero 118 di Pavullo nel Frignano dotato di verricello con a bordo un Tecnico del CNSAS. In cresta c’era vento e scarsa visibilità e l’elicottero non è riuscito ad arrivare. Nel frattempo una squadra di Tecnici Territoriali, portati in quota con le motoslitte si sono calati dall’alto, mentre una seconda squadra, munita di materiale si è avvicinata dal basso. Purtroppo per la donna non cera più nulla da fare. Una volta ricevuta l’autorizzazione dal Pubblico Ministero i tecnici hanno iniziato il recupero della salma. La discesa verso valle è stata molto lunga e complessa. Utilizzando tecniche alpinistiche la barella è stata portata fino alla strada asfaltata a disposizione dell’AG. Presenti anche i VVF.

 

Controlli nei saloni di bellezza

CONTROLLI NEI SALONI DI BELLEZZA: CINQUE PERSONE SANZIONATE DAI CARABINIERI.
Provincia di Bologna: I Carabinieri della Compagnia di Imola (BO) hanno sanzionato cinque persone durante i controlli in provincia, finalizzati al rispetto delle misure anti pandemiche da parte di titolari di attività commerciali, dipendenti e clienti. La maggior parte dei negozianti e artigiani controllati dai Carabinieri, sono risultati in regola con la Certificazione verde COVID-19, mentre all’interno di 2 saloni di parrucchiere, sono state riscontrate alcune irregolarità.
In particolare giovedì u.s., i Carabinieri hanno sorpreso il dipendente di un locale che stava tagliando i capelli a un cliente, entrambi erano sprovvisti del “Green pass”. I due soggetti sono stati sanzionati, unitamente alla responsabile del centro di non aver controllato il pass del suo dipendente. Ieri pomeriggio è accaduto un fatto analogo, quando i Carabinieri hanno sorpreso una parrucchiera e il suo dipendente sprovvisti della Certificazione verde COVID-19. Al momento del controllo non vi erano clienti. Anche in questo caso, il dipendente è stato sanzionato per l’importo di 400 euro, mentre la titolare dovrà pagare una sanzione complessiva di 1.000 euro (600 euro per l’omesso controllo del dipendente e 400 euro per la mancata esibizione del proprio “green pass”).

 

venerdì 4 febbraio 2022

Violenza in famiglia

VIOLENZA IN FAMIGLIA: 37ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI.
San Lazzaro di Savena (BO): I Carabinieri della Stazione di San Lazzaro di Savena hanno arrestato un 37enne italiano per aver violato la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, ricevuta il 14 gennaio scorso, come conseguenza ai suoi atteggiamenti persecutori che aveva commesso verso i genitori e la sorella. Incapace di osservare la misura cautelare ricevuta, il 37enne l’aveva violata una decina di giorni dopo, tornando dai genitori e minacciandoli perché voleva entrare in casa. Esortato ad allontanarsi dal padre mentre telefonava al 112, il figlio si dileguava velocemente per evitare di farsi trovare dalla pattuglia. Nel corso della notte, il 37enne ha violato nuovamente il provvedimento giudiziario, ma questa volta è finito in manette. Non riuscendo ad entrare nell’appartamento dei genitori, è rimasto nell’atrio mettendosi a dormire per terra, scaldandosi con una stufa elettrica collegata a una presa condominiale. Sono stati così chiamati i Carabinieri che non hanno potuto fare altro che arrestarlo in flagranza. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il 37enne è stato successivamente rimesso in libertà non essendo state ravvisate esigenze per la richiesta di ulteriori misure cautelari, in attesa di valutare l’aggravamento della misura cautelare in atto.

 

giovedì 3 febbraio 2022

1 arresto e 1 denuncia

1 ARRESTO E 1 DENUNCIA DEI CARABINIERI DI BOLOGNA CENTRO
Bologna: I Carabinieri della Stazione Bologna hanno arrestato un 54enne italiano, disoccupato e senza fissa dimora, destinatario di un ordine di carcerazione della Procura della Repubblica presso la Corte d’Appello di Venezia – Ufficio Esecuzioni Penali. Fermato in via del Lazzaretto durante un controllo, il 54enne, gravato da precedenti di polizia, è stato tradotto in carcere per espiare la pena residua di 10 mesi di reclusione, perché ritenuto colpevole di una truffa in concorso che aveva commesso una decina di anni fa nella città di Bologna.
I Carabinieri della Stazione Bologna Navile hanno sorpreso una giovane donna positiva al COVID-19, che invece di rispettare la misura sanitaria dell’isolamento ricevuto una settimana fa, era tornata anticipatamente al lavoro in un bar del Quartiere San Donato. Al momento del controllo, la donna stava servendo un cliente. Sanzionata per essersi presentata al lavoro senza la Certificazione verde COVID-19, nonché denunciata per aver violato la misura sanitaria dell’isolamento, la donna è stata invitata a tornare immediatamente a casa per proseguire l’isolamento, come previsto dalle direttive che le erano state impartite dall’Autorità competente. I Carabinieri hanno altresì sanzionato il titolare del bar per il mancato controllo della certificazione verde della sua dipendente.

 

Due minori denunciati per bullismo

ALTRI DUE MINORI DENUNCIATI PER BULLISMO DAI CARABINIERI DELLA STAZIONE CORTICELLA
Bologna, 3 febbraio 2022: Sale il numero dei minori facenti parte della banda di ragazzini su cui hanno fatto luce i Carabinieri della Stazione Corticella a seguito della denuncia di una delle vittime. Agli otto adolescenti già denunciati per atti persecutori in concorso, ve ne sono aggiunti altri due che hanno preso parte alle violenze poste in essere dal gruppo. L’ascendente che i bulli esercitavano sui loro coetanei pare si sia appannato e i loro atteggiamenti prepotenti all’indirizzo dei compagni più deboli vengono ora condannati e riferiti da numerosi testimoni. Ieri mattina, i due minori da ultimo identificati sono stati sottoposti a perquisizione domiciliare disposta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Bologna, durante la quale i loro telefonini sono stati sequestrati e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per successivi accertamenti tecnici.

 

mercoledì 2 febbraio 2022

2 arresti e 2 denuncie

2 ARRESTI E 2 DENUNCE DEI CARABINIERI NELLA QUOTIDIANA ATTIVITA’ DI CONTROLLO DEL TERRITORIO.
Bologna: I Carabinieri della Stazione Bologna hanno arrestato un 50enne algerino, disoccupato e senza fissa dimora, destinatario di un ordine di carcerazione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna – Ufficio Esecuzioni Penali. Fermato in Piazza Verdi, il 50enne algerino è stato tradotto in carcere per espiare la pena residua di 4 anni, 5 mesi e 22 giorni di reclusione, perché ritenuto colpevole di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione e violenza a un pubblico ufficiale, fatti che aveva commesso a Bologna tra il 1996 e il 2004. Anche a Sasso Marconi, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato un 28enne senegalese, disoccupato e senza fissa dimora, destinatario di un ordine di carcerazione. Il giovane senegalese è stato tradotto in carcere, dove dovrà scontare la pena residua di 6 anni, 4 mesi e 26 giorni di reclusione, scaturita dalla sua accertata colpevolezza per una serie di episodi di spaccio di sostanze stupefacenti, commessi tra il 2013 e il 2019 a Napoli, Roma, Rimini e Bologna.
Nonostante la positività al COVID-19, due soggetti sono usciti da casa violando la misura sanitaria dell’isolamento che gli era stata imposta. Scoperti dai Carabinieri, i due “furbetti” sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria. In particolare, una persona, di nazionalità rumena, è stata denunciata dai Carabinieri della Stazione di San Giorgio di Piano (BO) durante un controllo alla circolazione stradale. Fermato ad Argelato (BO) mentre si trovava alla guida del suo veicolo, il conducente, 54enne, non ha voluto fornire giustificazioni per essersi allontanato da Bologna dove è residente. Fatto analogo a San Lazzaro di Savena (BO), dove i Carabinieri della locale Stazione, impegnati nei controlli del territorio, hanno denunciato un altro automobilista che aveva violato l’isolamento. Questa volta l’interessato, 20enne rumeno, si è giustificato dicendo che aveva violato la misura sanitaria per andare a fare la spesa, circostanza che i Carabinieri hanno accertato non veritiera, essendo il giovane ospite, con trattamento di pensione completa, di un lussuoso Covid Hotel della zona.

 

martedì 1 febbraio 2022

Sfigurato un minorenne

MINORENNE SFIGURATO PER STRADA: COETANEO ARRESTATO DAI CARABINIERI.
San Lazzaro di Savena (BO): I Carabinieri della locale Stazione hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un 16enne, indagato per lesione personale aggravata e porto di armi ed oggetti atti ad offendere. Il provvedimento, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale per i Minorenni di Bologna, è riferito a un episodio della sera del 7 gennaio scorso, quando i Carabinieri ricevettero la telefonata di un ragazzo preoccupato per l’amico che era stato accoltellato nei pressi della fermata degli autobus di Piazza Bracci, nel Comune di San Lazzaro di Savena. All’arrivo dei Carabinieri, il minore, 17enne, sotto shock, presentava una profonda ferita da taglio con perdita di sangue all’altezza dell’occhio sinistro. Soccorso dai sanitari del 118, il giovane fu trasportato d’urgenza al Policlinico Sant’Orsola Malpighi, dove venne medicato e dimesso con una prognosi di 25 giorni. Coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Bologna, i Carabinieri, dopo aver raccolto le testimonianze e analizzato i filmati registrati dalla videosorveglianza installata nell’area pubblica, sono riusciti a individuare il responsabile, un 16enne con diversi precedenti di polizia. Ad aggravare la posizione del giovane aggressore, vi è anche un filmato acquisito dai Carabinieri, che il minore pubblicò in diretta sui social network, dove si vantava con i suoi “Follower” di aver accoltellato due persone innocenti e di essere ancora libero, pronunciando frasi oltraggiose contro le Forze di Polizia che non erano riusciti ad arrestarlo. In merito al secondo episodio i Carabinieri stanno ancora indagando, ma pare essersi verificato lo scorso dicembre a San Pietro in Casale (BO). Rintracciato ieri pomeriggio dai Carabinieri di San Lazzaro di Savena, il 16enne colpito dalla misura cautelare, è stato arrestato e tradotto in un Istituto di Pena Minorile.

 

Furti al centro smistamento

FURTI AL CENTRO DI SMISTAMENTO: MAGAZZINIERE ARRESTATO DAI CARABINIERI.
Calderara di Reno (BO): I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Borgo Panigale hanno arrestato un 19enne rumeno. E’ successo alle ore 19:10 di ieri, quando i Carabinieri della Centrale Operativa di Bologna hanno ricevuto la telefonata di un addetto alla sicurezza di un’azienda di trasporto e spedizioni internazionali, con sede a Calderara di Reno, che riferiva di aver fermato un magazziniere mentre stava rubando la merce in spedizione. All’arrivo dei Carabinieri, il dipendente, 19enne rumeno, è stato arrestato e la refurtiva, costituita da un iPhone, un bracciale, un anello e un ciondolo in argento di marca Pandora, del valore complessivo di circa 2.000 euro, è stata restituita al legittimo proprietario. A seguito del fermo dello straniero, i Carabinieri hanno perquisito la sua abitazione e durante le operazioni hanno recuperato un documento falso, valido per l’espatrio, altri 13 iPhone e 24 monili in argento di marca Pandora; tutto di un valore complessivo superiore a 12.000 euro. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il 19enne, arrestato per tentato furto aggravato, ricettazione e possesso di documenti falsi validi per l’espatrio, è stato trattenuto in camera di sicurezza, in attesa del giudizio direttissimo previsto per la giornata odierna.