mercoledì 30 novembre 2022

Ruba del tonno

 DUE PERSONE NEI GUAI PER FURTO DI TONNO AL SUPERMERCATO.

Bologna e Provincia: Nella giornata del 29 novembre, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna hanno operato un arresto, nonché denunciato una seconda persona in stato di libertà. L’arresto è stato effettuato alle ore 19:45 in un supermercato di via Guglielmo Marconi a Bologna, dove i Carabinieri del Nucleo Radiomobile sono intervenuti in soccorso di un addetto alla sicurezza che durante il servizio di vigilanza era stato minacciato e spintonato da un cliente il quale dopo aver acquistato regolarmente una bottiglia di birra, voleva uscire dal locale senza pagare una decina di scatolette di tonno. All’arrivo dei Carabinieri, il cliente, invitato a uscire dal bagno del supermercato dove nel frattempo era entrato inavvertitamente e si era barricato, è stato identificato in un 25enne italiano, disoccupato e senza fissa dimora. Il giovane, gravato da precedenti di polizia specifici, è stato arrestato dai Carabinieri per tentata rapina impropria. La refurtiva, del valore di 48 euro, è stata recuperata dai Carabinieri e restituita al legittimo proprietario. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il 25enne è stato trattenuto in camera di sicurezza in attesa del giudizio con rito direttissimo previsto per oggi 30 novembre. Alle ore 15:30 in un centro commerciale di Imola (BO), è stato denunciato in stato di libertà un cliente per il medesimo motivo. I Carabinieri della Stazione di Mordano (BO) sono intervenuti per identificare un cliente che aveva tentato di allontanarsi dal supermercato senza pagare una ventina di scatolette di tonno che aveva nascosto in una borsa. Il cliente, smascherato dal personale addetto alla sicurezza, non ha opposto resistenza e all’arrivo dei Carabinieri è stato identificato in un 37enne pakistano, disoccupato e residente a Imola. La refurtiva, del valore di 116 euro, è stata recuperata e restituita all’esercizio. Il 37enne è stato denunciato dai Carabinieri per tentato furto aggravato.

Rapina in supermercato

 

POLIZIA DI STATO: RAPINA PRESSO SUPERMERCATO “IN’S” DI VIA RISTORI. FERMATI DALLA POLIZIA DI STATO I DUE AUTORI.


Nella tarda serata del 28 c.m., personale della Squadra Mobile ha proceduto al fermo di indiziato di delitto dei due autori della rapina presso il supermercato “IN’S” di via Ristori 

perpetrata il 26 novembre alle ore 20.15 ad opera di due individui travisati con caschi integrali da motociclista calzati in capo, entrambi abbigliati di nero che, dopo aver fatto accesso ai locali di proprietà del Supermercato, minacciavano la cassiera con una pistola di colore nero e si appropriavano del denaro contenuto nel cassetto del registratore di cassa per l’ammontare di euro 250.00. Per guadagnarsi la fuga uno dei due rapinatori ingaggiava con il vigilante una colluttazione facendolo rovinare a terra. Guadagnatisi la fuga i rapinatori si allontanavano a bordo di un motoveicolo di colore bianco facendo perdere le proprie tracce nelle vie limitrofe.

Alle ore 19.00 circa del 28 Novembre veniva rinvenuto dagli investigatori della Squadra Mobile in via Ristori, angolo Ungarelli uno scooter che poteva essere ricondotto a quello usato dai rapinatori. Veniva, pertanto, effettuato l’appostamento che permetteva di notare due soggetti, con a seguito due caschi integrali e simili per fattezze fisiche e abbigliamento ai due rapinatori, che si dirigevano verso il motoveicolo attenzionato. Gli stessi, notando gli Agenti della Polizia di Stato, cercavano di eludere il controllo dividendosi, ma venivano prontamente bloccati. I due ammettevano di essere gli autori della rapina in questione e uno di loro estraeva, consegnandola agli Agenti della Polizia di Stato, una pistola “scaccia cani” semiautomatica di colore scuro riproducente la marca “GLOCK” e l’altro indicava lo scooter attenzionato come quello utilizzato per commettere il reato.

Dopo formalità di rito gli autori della rapina venivano condotti presso la Casa Circondariale ROCCO D’AMATO di Bologna a disposizione dell’A.G. competente. 


lunedì 28 novembre 2022

Bimba di 10 mesi positiva ai cannabinoidi

BAMBINA DI 10 MESI POSITIVA AI CANNABINOIDI. AVVIATE LE INDAGINI DA PARTE DEI CARABINIERI.

Bologna: I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna, coordinati dalla Procura della Repubblica di Bologna, hanno avviato le indagini per lesioni personali aggravate, per risalire alle responsabilità legate a un’intossicazione patologica da droghe che ha interessato una bambina di 10 mesi. E’ successo nella serata del 26 novembre, quando i sanitari del Pronto Soccorso Pediatrico dell’Ospedale Maggiore di Bologna hanno informato i Carabinieri che una bambina di 10 mesi era stata trovata positiva ai cannabinoidi nel corso di una visita finalizzata a scoprire i motivi di un malore che la piccola aveva accusato mentre si trovava a casa con la nonna. Accompagnata nella struttura sanitaria dai genitori, la bambina è rimasta in osservazione in ospedale con una prognosi di sette giorni per “intossicazione patologica da droghe”. I Carabinieri hanno eseguito una perquisizione domiciliare a carico dei genitori e della nonna e le operazioni non hanno consentito di trovare sostanze stupefacenti collegate al malore che ha interessato la bambina.

 

4 lavoratori irregolari

 GDF BOLOGNA: SCOPERTI QUATTRO CLANDESTINI IMPEGNATI COME LAVORATORI IRREGOLARI NELLA PRODUZIONE DI CAPI D’ABBIGLIAMENTO I finanzieri del Comando Provinciale di Bologna, nell’ambito dell’attività di polizia economico–finanziaria di prevenzione e contrasto al lavoro irregolare hanno eseguito un controllo presso la sede di una ditta gestita da un imprenditore di origine asiatica, sita in Argelato, operante nel settore manifatturiero tessile, riscontrando l’impiego di quattro clandestini, in precarie condizioni igienico-sanitarie. Al momento dell’accesso, all’interno del fabbricato, erano presenti 17 soggetti di nazionalità sinica e, tra questi, cinque erano lavoratori impiegati irregolarmente come operai. All’esito dei riscontri effettuati, quattro di loro sono risultati “clandestini”, in quanto privi di documenti che ne attestassero la regolare permanenza nel territorio dello Stato. Per tale motivo il titolare dell’attività commerciale è stato deferito all’A.G. felsinea per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Inoltre, previo coordinamento con l’Ufficio Immigrazione della Questura di Bologna, sono stati emessi i conseguenti decreti di espulsione, a firma del Prefetto e gli Ordini di lasciare il territorio dello Stato, a firma del Questore, come previsto dalla specifica normativa in materia di immigrazione. L’attività esperita testimonia il costante impegno della componente territoriale della Guardia di Finanza di Bologna nella lotta a tutte quelle condotte, ivi incluse lo sfruttamento illecito di manodopera, che compromettono l’economia legale e minano la sana e leale concorrenza tra gli esercenti, danneggiando gli imprenditori onesti e rispettosi delle regole del mercato.

Droga in piazza

DROGA IN PIAZZA: DUE MINORENNI ARRESTATI DAI CARABINIERI

San Lazzaro di Savena (BO): I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile e della Stazione di San Lazzaro di Savena hanno arrestato un 17enne e un 15enne per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E’ successo alle ore 15:10 di sabato 26 novembre, durante un controllo del territorio che i Carabinieri stavano effettuando in Piazza Luciano Bracci, in particolare per prevenire e reprimere fenomeni legati al consumo e alla vendita di sostanze stupefacenti. Alla vista di alcuni giovani che si stavano aggirando con fare sospetto, i Carabinieri si sono avvicinati e dopo averli identificati, li hanno sottoposti a una perquisizione personale. Le operazioni di ricerca sono terminate col ritrovamento di 32 grammi di marijuana che un 15enne deteneva nel marsupio e 1.690 euro detenuti nella disponibilità di un altro 15enne. Nei confronti dei due giovani, i Carabinieri hanno deciso di approfondire le ricerche recandosi nelle rispettive abitazioni per una perquisizione domiciliare. Questa ha consentito di recuperare una notevole quantità di droga, in particolare nell’abitazione del 15enne che deteneva la marijuana nel marsupio. Il giovane è finito in manette assieme al fratello 17enne che si trovava in casa perché sono stati trovati in possesso, complessivamente, di quasi 4 kg di marijuana, circa 100 grammi di hashish e del materiale attinente alla produzione, alla pesatura e confezionamento della sostanza stupefacente. Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, i due fratelli sono stati trasferiti in una struttura per minori. Nei confronti del secondo 15enne invece, quello che era stato trovato in possesso dei soldi, è scattata una denuncia per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in quanto, nel corso della perquisizione domiciliare, il giovane è stato trovato in possesso di altri 2.350 euro in contanti, una bilancia elettronica di precisione e un paio di grammi di hashish.

 

Ferito in stazione

 Grave ferimento verificatosi nei pressi della Stazione Centrale ai danni di un giovane ragazzo tunisino. Fermati dalla Polizia di Stato i due responsabili.


Nella serata del 26 c.m. nei pressi di piazza Medaglie d’oro, ingressione stazione dei treni, un giovane ragazzo tunisino di anni 16, affidato ad una comunità per minori sita in Bologna, veniva attinto all’altezza dell’addome da alcuni fendenti da arma bianca. Il minorenne veniva condotto presso l’Ospedale Maggiore, inizialmente presso il reparto rianimazione, attualmente è fuori pericolo, con una prognosi di 90 giorni.

Nell’immediatezza interveniva personale della Polfer, a cui si aggiungeva per concorso nelle indagini personale della Squadra Mobile. Attraverso alcune testimonianze ed una acquisizione minuziosa dei sistemi di video sorveglianza, gli investigatori della Polizia di Stato appuravano che il ragazzo tunisino era stato oggetto di aggressione ad opera di tre coetanei, di etnia albanese, anche loro dimoranti presso una comunità per minori.

Una ricerca immediata presso le comunità di riferimento sortiva esito negativo, sino alla serata di ieri, allorquando il personale della Polizia di Stato, appositamente predisposto, notava i tre giovani indagati entrare all’interno della comunità di riferimento, ove prelevavano alcuni capi di abbigliamento con l’intenzione presumibile di lasciare la città di Bologna.

I tre giovani Albanesi venivano prontamente bloccati e condotti in Questura.

D’intesa con la Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori due dei fermati venivano sottoposti a fermo di p.g. per il reato di tentato omicidio, in quanto uno, di anni 17, autore materiale del ferimento con arma da taglio ed un secondo, di anni 16, autore di altro grave ferimento con una bottiglia in vetro; il terzo, di anni 15, per il medesimo reato veniva denunciato in stato di libertà.

Dopo le formalità di rito i due minori Albanesi venivano condotti presso il centro di accoglienza per minori di Bologna.


domenica 27 novembre 2022

83enne cade in un fosso

Cade in un fosso vicino a un campo e non fa rientro a casa: il Soccorso Alpino impegnato nelle ricerche


27 novembre 2022 - Un signore di 83 anni, residente in Provincia di Bologna, questo primo pomeriggio si è allontanato da casa per una passeggiata nel bosco ma non ha fatto ritorno. 

Sono circa le 14 di questo pomeriggio quando l'uomo si è allontanato da casa ma alle ore 19 non era ancora rincasato e la moglie ha lanciato l'allarme ai Vigili del Fuoco. Si è messa così in moto la macchina di ricerca per la persona dispersa per cui il Soccorso Alpino stazione Rocca di Badolo è intervenuto sul posto attivato dalla Centrale operativa del 118.

Il signore è stato trovato alle ore 21 in un fosso, nei pressi di un campo vicino alla zona boschiva in cui era solito recarsi per una passeggiata.

Il disperso è stato caricato a bordo di una jeep, dove si trovava anche il sanitario del Saer che, dopo una prima valutazione medica, ha escluso evidenti segni sanitari oltre ad escoriazioni sul corpo e sul viso.

L'uomo è stato portato all’ambulanza di Bazzano che lo ha preso in carico per ulteriori accertamenti. Sul posto presenti nelle ricerche e al Centro di coordinamento ricerche oltre al Soccorso Alpino anche i vigili del Fuoco e la Protezione Civile.

 

Fungaiolo cade nel bosco

Fungaiolo cade nel bosco: interviene il Soccorso Alpino 


27 novembre 2022 - Questa mattina un fungaiolo si è procurato una frattura all'arto inferiore ed è stato necessario l'intervento del Soccorso Alpino.

È successo questa mattina: un fungaiolo, classe 1945 di San Lazzaro (BO), si trovava in località boschiva a Zena di Pianoro, sul sentiero 815 quando, per cause da chiarire, è caduto a terra procurandosi un trauma all'arto inferiore. Fortunatamente, poco dopo l'accaduto, degli escursionisti che passavano sul sentiero hanno sentito il signore chiamare aiuto e subito è stato dato l'allarme ai soccorsi. La centrale operativa del 118 ha attivato il Saer stazione Rocca di Badolo che è intervenuta con una squadra: i soccorritori hanno raggiunto l'infortunato, lo hanno stabilizzato e portato per circa 400 metri su barella portantina fino all'ambulanza della Pubblica Assistenza di Pianoro che lo ha preso in carico. Sul posto presenti anche i Vigili del Fuoco di Pianoro.

 

venerdì 25 novembre 2022

Maxi furto

 POLIZIA DI STATO: OPERAZIONE “MÒre THAN SCOOTERS!!”: MAXI FURTO DI MOTOCICLI ELETTRICI E MAXI SEQUESTRO STUPEFACENTE


La Polizia di Stato ha arrestato 2 persone per possesso ai fini di spaccio di un ingente quantità di stupefacente e traffico nazionale dei veicoli rubati. 

L’indagine, coordinata dal Pubblico Ministero Dott.ssa Anna Sessa della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, ha preso il via lo scorso mese di Luglio, quando personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale di Bologna recuperava, nell’area industriale Roveri, 9 motocicli elettrici di marca SEAT facenti parte di un maxi furto di 19 motocicli ai danni della concessionaria Seat di Villanova di Castenaso (BO).

I motocicli recuperati erano stipati all’interno di un autocarro rubato e pronti ad essere trasferiti per il loro riciclaggio.

Le successive attività di indagine disposte dall’A.G. consentivano gli investigatori di monitorare gli spostamenti dei 10 scooter ancora in possesso dei malviventi, individuando che 5 di essi erano stati trasferiti da Bologna a Massa Lombarda (RA), nelle pertinenze di una villetta unifamiliare ove risiedeva un noto pregiudicato agli arresti domiciliari.  

Con decreto della predetta A.G., nella mattinata di mercoledì 26 ottobre u.s. gli investigatori della Polstrada di Bologna, coadiuvati dai colleghi di Ravenna, procedevano a perquisizione dell’abitazione rinvenendo, all’interno di un container, i cinque motocicli oggetto di furto.

Ma non è tutto.  All’interno di una dépendance della villetta si disvelava une vero e proprio deposito da narco traffico; 100 KG di hascisc in panetti da 100 gr, 13 kg di Marijuana in sacchi da 4 kg ciascuno, 56 gr di cocaina, nr.4 bilancini di precisione e nr.42 munizioni da guerra calibro 38 e 9.


Sul posto anche il figlio dell’uomo agli arresti domiciliari, anche lui noto alle cronache giudiziarie per traffico di sostanze stupefacenti, il quale si dichiarava immediatamente il proprietario dello stupefacente e dei motocicli rinvenuti.   Il ragazzo decideva di collaborare con gli investigatori consegnando altri 4 ciclomotori che deteneva in un magazzino del quartiere Pilastro di Bologna.

Alla luce di tale rinvenimento e considerato il curriculum criminale dei due soggetti, originari del salernitano, il Sostituto Procuratore di turno Dott.ssa Silvia Ziniti della Procura della Repubblica di Ravenna autorizzava l’arresto disponendo la custodia in carcere del figlio ventisettenne e gli arresti domiciliari al padre per gravi motivi di salute.

L’udienza di convalida del Giudice del Tribunale di Ravenna confermava la custodia in carcere del ragazzo e gli arresti domiciliari per il padre.


13 lavoratori irregolari

 25/11/2022 GDF BOLOGNA: SCOPERTI A BUDRIO TREDICI LAVORATORI IRREGOLARI E DIECI CLANDESTINI IMPIEGATI NEL CONFEZIONAMENTO DI CAPI D’ABBIGLIAMENTO. 

I finanzieri del Comando Provinciale di Bologna, nell’ambito delle attività di polizia economico–finanziaria di prevenzione e contrasto all’evasione fiscale e al lavoro irregolare, hanno eseguito un controllo all’interno di un capannone sito in Budrio, sede di 4 ditte individuali, delle quali 3 sconosciute al fisco, gestite da imprenditori di origine asiatica e operanti nel settore manifatturiero tessile, riscontrando l’impiego di lavoratori irregolari e di clandestini, in un precario contesto igienico-sanitario e di sicurezza. All’interno del locale di circa 1000 metri quadri, le Fiamme Gialle della Tenenza di Molinella e del 1° Nucleo Operativo Metropolitano di Bologna, congiuntamente all’AUSL di Bologna, alla Polizia Locale di Budrio e con il successivo intervento sul luogo dei Vigili del Fuoco di Budrio, hanno sorpreso 20 soggetti, originari della Repubblica Popolare Cinese, intenti a lavorare sulle macchine da cucire; 13 impiegati sono risultati senza regolare contratto di lavoro, ossia completamente “in nero” e, tra di essi, 10 erano sprovvisti di documentazione attestante la loro “regolare” presenza e permanenza sul territorio nazionale. Per tale motivo uno degli imprenditori è stato deferito all’A.G. felsinea per impiego di lavoratori privi del permesso di soggiorno e per favoreggiamento della presenza di clandestini nel territorio dello Stato. I 10 clandestini, in seguito alle attività tecniche di “foto segnalamento”, effettuate presso la Compagnia Carabinieri di Molinella, sono stati deferiti anch’essi all’A.G. per ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato e nei confronti dei medesimi sono stati emessi dalla Questura di Bologna provvedimenti di espulsione, a firma del Prefetto e del Questore, con il conseguente ordine di lasciare il territorio nazionale. Le irregolarità hanno comportato anche l’applicazione del “provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale”, nonché la contestazione della c.d. “Maxi-sanzione per lavoro nero”, variabile da un minimo di 27.000,00 euro a un massimo di 162.000,00 euro. Dai rilievi effettuati sono emerse anche gravi violazioni in materia di sicurezza e igiene dei posti di lavoro, nonché violazioni della normativa antincendio e di quella edilizia, violazioni plurime che hanno comportato l’adozione di appositi provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale e di inagibilità dell’intera area, con obbligo di ripristino dello stato dei luoghi e delle cose. L’attività esperita testimonia il costante impegno della componente territoriale della Guardia di Finanza di Bologna nell’azione svolta contro gli evasori e i frodatori, ivi incluse le condotte di illecito sfruttamento di manodopera, che compromettono l’economia legale e minano la sana e leale concorrenza tra gli esercenti, danneggiando gli imprenditori onesti e rispettosi delle regole del mercato, oltreché di concorso alla sicurezza interna ed esterna del paese in materia di immigrazione clandestina.

giovedì 24 novembre 2022

Giornata contro la violenza sulle donne

 25 NOVEMBRE 2022: giornata contro la violenza sulle donne. Iniziativa di sensibilizzazione della Polizia di Stato.


Domani, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la Polizia di Stato sarà impegnata in alcune iniziative al fine di sensibilizzare la popolazione in merito all’attività di prevenzione e contrasto di tale fenomeno criminoso e alla tutela delle vittime.

Nel corso della mattina del 25 novembre, a partire dalle ore 9.00, presso l’Auditorium Biagi – Sala Borsa, la Dirigente della Divisione Anticrimine Dott.ssa Gentilini e la Dirigente della Polizia Postale Dott.ssa Belardini incontreranno alcune scolaresche a cui verrà spiegata l’attività svolta dalla Polizia di Stato per prevenire e contrastare il fenomeno della violenza di genere. 

Nella medesima giornata la Polizia di Stato sarà impegnata in una attività di sensibilizzazione e informazione presso un gazebo che verrà allestito in Piazza del Nettuno, nell’ambito della campagna “Questo non è amore”, per informare la cittadinanza. 


mercoledì 23 novembre 2022

Sorveglianza speciale

 SORVEGLIANZA SPECIALE per maltrattamenti emessa dal Tribunale – Sez. Misure di Prevenzione - il 14.11.2022


Il Tribunale di Bologna, Sezione Misure di Prevenzione, ha disposto l’applicazione della misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di PS, con divieto di avvicinarsi ai familiari, nei confronti di un uomo italiano di 50 anni resosi responsabile di maltrattamenti e di comportamenti lesivi dell’integrità fisica e morale della madre e di altri congiunti le cui condotte persecutorie risalgono già dall’anno 2016.

Gli episodi, reiterati e continuati nel tempo, hanno assunto aspetti sempre più preoccupanti per intensità e frequenza, rendendo intollerabile l’esistenza degli anziani genitori.  

La pericolosità sociale del soggetto emerge dalla consistenza  dei precedenti di polizia e dalle condanne riportate nel corso degli anni, elementi indicativi di un’indole  aggressiva  e di una forte spinta criminale che i provvedimenti di condanna e di natura cautelare non hanno arginato: i reati contro il patrimonio sono stati accompagnati da condotte violente, le misure cautelari degli arresti domiciliari sono state eluse ripetutamente, le violazioni al CdS per guida in stato di alterazione derivante da assunzione di sostanze  sono aumentate nel tempo, in seguito ad un abuso sistematico di sostanze alcoliche e stupefacenti.

Tale stile di vita, incurante delle regole della convivenza civile, ha di fatto reso il soggetto sempre più aggressivo soprattutto nei confronti dei genitori anziani, particolarmente vulnerabili per motivi di salute.  Le prevaricazioni dell’uomo sono state indirizzate soprattutto nei confronti della madre convivente che, per gravi problemi legati all’età, versa in condizioni precarie di salute che ne compromettono la deambulazione costringendola a letto, alla mercè delle intemperanze del figlio. 

Nonostante fosse già gravato da misure cautelari volte all’allontanamento dalla abitazione familiare, l’uomo non ha esitato ad accedere ripetutamente all’interno dell’appartamento in evidente stato di alterazione, maltrattando fisicamente i entrambi i genitori con spintoni e schiaffi, gettando i genitori nello sconforto e nella paura costante per la propria incolumità. 

Non sono state lesinate nemmeno minacce e offese, nella continua richiesta estorsiva di importanti somme di denaro, con le quali l’uomo ha sperperato le risorse economiche della famiglia. Le frequenti liti e le intimidazioni commesse nei confronti dei genitori generalmente non si interrompevano nemmeno alla presenza della sorella, a sua volta oggetto di maltrattamenti.

 Le numerose richieste di intervento alle Forze di Polizia da parte di quest’ultima, sempre accorsa in difesa dei genitori, hanno indotto il Questore ad adottare la misura dell’Ammonimento nel 2020, benchè anche questo provvedimento si sia rivelato poco utile per arginare la pericolosità dell’uomo, sprovvisto di ogni capacità di autocontrollo.  

La pervicace condotta maltrattante nei confronti della madre appare ancora più pericolosa se si considera che l’uomo, nonostante alcuni periodi di detenzione, dopo la scarcerazione si è recato tutte le volte presso l’abitazione familiare nello stesso giorno di dimissioni dal carcere, presentandosi in condizione di forte alterazione da alcool, al fine di estorcere con la violenza somme di danaro. La grave pericolosità sociale, connotata da sistematica persecuzione della madre come abitudine di vita, hanno consentito l’applicazione della misura indicata, concessa per un periodo di tre anni, alla quale sono state aggiunte specifiche prescrizioni, tra le quali i divieto di avvicinarsi ai genitori e alla sorella    


Lavoro nero

Nel corso dell’accesso ispettivo in un’attività commerciale etnica nel Comune di Bologna, personale del Nil di Bologna ha provveduto a sanzionare il legale rappresentante dell’attività commerciale per aver impiegato irregolarmente un lavoratore. Attività analoga svolta nel Comune di San Lazzaro di Savena. Per entrambe le attività commerciali è scattata la maxi sanzione per lavoro nero con il conseguente provvedimento di sospensione attività imprenditoriale.

Tre locali aziendali gestiti da imprenditoria straniera sospesi. Sanzioni per 20mila euro in Bologna quartiere Bolognina

Il N.I.L. in collaborazione con personale Nucleo Operativo del Comando Gruppo Carabinieri per la Tutela del Lavoro di Venezia, militari della Stazione Carabinieri Navile, hanno eseguito accesso ispettivo presso 3 aziende manifatturiere gestiti da stranieri, permettendo di identificare 7 lavoratori. Le tre aziende venivano sanzionate e sospese per violazioni al Testo Unico sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Nella fattispecie i militari operanti accertavano la mancata redazione Documento Valutazione del Rischio, mancata formazione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza, mancata visita medica prevista dalla specifica normativa.


CASTELLO D’ARGILE Maxi Sanzione per Lavoro “nero” impiego di manodopera non regolare e violazioni in materia di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro sanzioni per

10.000mila euro.

Nella fase degli accertamenti ispettivi il N.I.L. in collaborazione con personale Nucleo Operativo del Comando Gruppo Carabinieri per la Tutela del Lavoro di Venezia, e locale Stazione Carabinieri procedevano al controllo di un’Azienda manifatturiera tessile, accertando la presenza di un lavoratore in nero su quattro presenti, riscontrando inoltre carenze sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, verificando di fatto che i dipendenti risultavano privi di adeguata formazione e della prevista visita medica di idoneità alla mansione. Il datore di lavoro veniva sanzionato anche per non aver garantito lo sgombero alle vie di evacuazione allo scopo di consentirne l’utilizzazione in ogni evenienza.


SAN GIOVANNI IN PERSICETO- Violazioni in materia di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro sanzioni per 9.000 euro.

In collaborazione con personale Nucleo Operativo del Comando Gruppo Carabinieri per la Tutela del Lavoro di Venezia, e Stazione Carabinieri di San Giovanni in Persiceto a sanzionare il legale rappresentante di un’Azienda tessile riscontrando carenze sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, accertando infatti che i dipendenti non avessero sostenuto la prevista visita medica ed adeguata formazione prevista dalla specifica normativa. Anche in questo caso il Documento Valutazione Rischi non veniva elaborato Si procedeva a sospendere l’attività fino alla regolarizzazione di quanto prescritto.

 

martedì 22 novembre 2022

Indica prezzi inferiori a quelli praticati

 GDF BOLOGNA: INDICAVA PREZZI INFERIORI A QUELLI PRATICATI. SANZIONATO IL TITOLARE DI UN DISTRIBUTORE DI CARBURANTI. I finanzieri del Comando Provinciale di Bologna, nell’ambito di una verifica fiscale in materia di accise sugli oli minerali, condotta nei confronti di un distributore di carburanti dell’imolese, hanno rilevato la vendita non documentata e dunque sottratta a tassazione, di oltre 6 mila litri di carburante. E’ stata altresì constatata l’omessa comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei dati consuntivi dei corrispettivi giornalieri, relativi a ricavi per circa 45 mila euro. Presso l’impianto sono stati inoltre individuati due lavoratori irregolarmente assunti, dei quali uno privo di permesso di soggiorno, con la conseguente denuncia del datore di lavoro alla Procura della Repubblica di Bologna, per il reato di occupazione di lavoratori clandestini. Il titolare è stato infine sanzionato in quanto i prezzi dei carburanti pubblicizzati sui cartelloni stradali erano difformi da quelli effettivamente praticati. L’attività, svolta dalla Guardia di Finanza imolese nei confronti del distributore di carburanti, testimonia l’impegno trasversale del Corpo, da un lato, nel garantire piena trasparenza dei prezzi al consumatore e, dall’altro, nel tutelare l’economia legale e il libero mercato a favore di tutti quegli imprenditori che, operando nel pieno rispetto delle regole, competono spesso con concorrenti che traggono vantaggio dalla riduzione dei costi fiscali e del lavoro.

lunedì 21 novembre 2022

Difendere gli anziani dalle truffe

 Difendere gli anziani dalle truffe, l’impegno di Cna Pensionati con la Questura


Domani, martedì 22 novembre, convegno con la partecipazione del Questore Isabella Fusiello.

Sarà lo stesso Questore di Bologna ad introdurre il convegno spiegando “L’impegno della Questura nel contrasto del fenomeno”.

Prevenire e difendere gli anziani da truffe, furti e raggiri. È l’impegno di Cna Pensionati Bologna e Questura di Bologna che insieme dedicano a questo tema un convegno in programma martedì 22 novembre alle ore 9.30 nella Sala Tassinari del Comune di Bologna con interventi di Cna Pensionati, Comune, Dirigenti Questura e anche degli studenti di informatica delle Aldini, esperti su come prevenire truffe on line.

Quali siano le dimensioni del fenomeno, lo ha esplorato la stessa Cna Pensionati Bologna con un sondaggio/questionario che conferma quanto gli anziani siano nel “mirino” dei truffatori: in questi ultimi tre anni il 60% dei pensionati ha subìto una truffa o un tentativo di truffa; le più utilizzate quelle telefoniche, via mail e su internet; tentativi più frequenti la mattina e il pomeriggio; stagione più pericolosa la primavera; la maggioranza denuncia; i truffatori non colpiscono solo chi vive da solo.

Il questionario, rivolto ad un campione di un migliaio di pensionati bolognesi, spiega che il 39% delle truffe avviene al telefono, il 29% via mail, il 19% via internet, il 16% mentre il pensionato è fuori di casa, solo il 3% mentre è in casa. Evidente, dunque, come l’on line sia sempre più utilizzato dai pensionati ma sia anche un terreno in cui occorre sempre più cautela. Mentre il contatto diretto tra truffatore e truffato oggi è percentualmente più basso.

Nel sondaggio si è anche cercato di capire il periodo del giorno e dell’anno in cui i truffatori agiscono con più frequenza. Il 28% dichiara che i tentativi sono avvenuti di mattina, stessa percentuale per il pomeriggio, il 24% all’ora di pranzo, rari (3%) la sera o la notte.

È la primavera il periodo dell’anno in cui “fioriscono” maggiormente le truffe, lo dichiara il 48% degli intervistati. Anche l’estate è un periodo dell’anno “pericoloso” per il 36%, minori rischi in autunno (24%), quasi nulli praticamente in inverno (8%) quando le persone sono maggiormente costrette a stare in casa. Come ha reagito la pensionata o il pensionato che ha subìto una truffa o un tentativo di truffa? Il 30% ha dichiarato di aver provato rabbia, il 23% di aver fatto denuncia alle forze dell’ordine. Il 16% ha reagito nei confronti della persona che stava provando a truffarla. Il 6% ha chiesto aiuto ai familiari, il 6% ha provato umiliazione. Il 10% non ha fatto denuncia.

Infine, il questionario ha “interrogato” la composizione familiare della vittima della truffa. I più colpiti non sono quelli che vivono da soli, come si potrebbe pensare. Il 61% infatti dichiara che vive con una moglie/marito o compagna/compagno, il 23% vive da solo, il 10% con figli o altri familiari.

Dunque, molti dati utili per il convegno “Truffe, furti e raggiri a danno degli anziani: prevenzione e difesa”. Dopo l’intervento del Questore, la Presidente di Cna Pensionati Bologna Lorenzina Falchieri parlerà de “L’attenzione di Cna Pensionati agli anziani vittime”. 

Seguiranno gli interventi dei Dirigenti della Questura di Bologna (Fabio Pichierri Dirigente delle Volanti e Maria Teresa Fontanarosa Vice Dirigente del Commissariato Due Torri San Francesco) che spiegheranno le azioni concrete realizzate per la tutela dei cittadini.

Sabrina Sessa dell’Ufficio Fragilità, Non Autosufficienza e Disabilità del Comune di Bologna illustrerà l’impegno del Comune di Bologna a sostegno degli anziani: rimborsi agli over 65 vittime di truffe e raggiri, piccoli aiuti che rappresentano un grande sostegno.

Dopo le testimonianze dirette di chi è stato vittima di una truffa, chiuderanno il convegno gli studenti di informatica dell’Istituto Aldini Valeriani che parleranno in specifico delle truffe on line, come avvengono e come prevenirle.

Per maggiori informazioni: Cna Pensionati Bologna tel. 051/299.204, mail: pensionati@bo.cna.it


venerdì 18 novembre 2022

Sottratti i contributi

 18/11/2022 GDF BOLOGNA: SOCIETA’ NON VERSA REGOLARMENTE I CONTRIBUTI PER OLTRE 50 DIPENDENTI. SOTTRATTI A TASSAZIONE PIU’ DI 8 MILIONI DI EURO DI BASE IMPONIBILE. 

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, nell’ambito dell’operazione convenzionalmente denominata “BLACK LIGHT”, hanno concluso una verifica tributaria nel settore della fiscalità internazionale, nei confronti di una società appartenente a un gruppo operante nel settore Oil&Gas, cavi sottomarini e ingegneria. L’attività, avviata lo scorso anno dal Nucleo di polizia economico-finanziaria felsineo, ha consentito di intercettare un sistema di distacco transnazionale di lavoratori non autentico - in violazione delle normative in materia di occupazione - che ha coinvolto più di 50 lavoratori per un totale di 45 mila giornate di distacco. In particolare, la società controllata, al fine di usufruire indebitamente di un regime contributivo meno oneroso, ha fatto risultare gran parte dei propri dipendenti come incardinati nell’ambito di due società svizzere compiacenti, che simulavano sistematicamente la fornitura alla società italiana di consulenze altamente specializzate. All’esito degli accertamenti, i Finanzieri hanno scoperto che, in realtà, i lavoratori impiegati sarebbero stati organizzati, coordinati e diretti dalla società bolognese per quanto attiene, sia ai turni di lavoro e alle mansioni da svolgere, sia alla pianificazione delle ferie e dei permessi. Anche le assunzioni, formalmente a cura delle società elvetiche, sarebbero state in realtà decise dai manager felsinei. Il distacco transnazionale non genuino ha consentito, quindi, al datore di lavoro di beneficiare indebitamente di una minore imposizione fiscale e contributiva, e di erogare ai dipendenti stipendi complessivamente più bassi. L’attività si è conclusa con la constatazione di una base imponibile sottratta a tassazione ai fini I.Re.S. per 8 milioni di euro e IVA dovuta per un milione e mezzo di euro circa. La società, che dovrà adesso regolarizzare la posizione dei dipendenti, ha già provveduto al pagamento della sanzione amministrativa per un importo di 50 mila euro (importo massimo comminabile). L’attività testimonia il costante impegno del Corpo nel contrasto alle variegate forme di evasione fiscale, in special modo quelle che coinvolgono i diritti dei lavoratori, conferendo un illecito vantaggio a operatori economici senza scrupoli che possono così beneficiare di minori costi e mettere in campo una spregiudicata “concorrenza sleale” ai danni dei tanti imprenditori onesti e rispettosi delle regole. Importanti i risultati conseguiti dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Bologna che, dall’inizio del 2022, hanno complessivamente effettuato 213 interventi in materia di lavoro, individuando 120 lavoratori in nero, 1.556 lavoratori irregolari, verbalizzando 63 datori di lavoro.

giovedì 17 novembre 2022

Arrestato latitante

 GDF BOLOGNA: ARRESTATO LATITANTE ATTERRATO ALL’AEROPORTO “GUGLIELMO MARCONI”. Nei giorni scorsi, militari della Guardia di Finanza in servizio presso l’Aeroporto “G. Marconi” di Bologna, nell’ambito degli ordinari controlli a contrasto dei traffici illeciti, hanno fermato un cittadino di nazionalità peruviana in arrivo da Copenaghen. Durante le attività ispettive si rilevava altresì come sul passeggero pendesse un ordine di esecuzione di carcerazione di oltre 3 anni, disposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Ancona per fatti di rapina e lesioni personali commessi in territorio marchigiano nel 2012. Le Fiamme Gialle hanno dunque eseguito l’ordine di carcerazione, con l’ausilio della locale Polizia di Frontiera Aerea, associando il passeggero peruviano presso la Casa Circondariale di Bologna, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

mercoledì 16 novembre 2022

Incensurati nei guai per furto

 GIOVANI E INCENSURATI SI METTONO NEI GUAI PER FURTO. QUATTRO RAGAZZI DENUNCIATI DAI CARABINIERI DI IMOLA

Imola (BO): I Carabinieri della Stazione di Imola hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Bologna (Ordinaria e dei Minorenni) tre 18enni e un 17enne, incensurati, per tentato furto in concorso. È successo nella notte del 13 novembre scorso, quando l’attenzione di un Carabiniere, libero dal servizio, è stata richiamata da quattro giovani che stavano armeggiando sulle biciclette assicurate alle rastrelliere del parcheggio antistante alla Stazione Ferroviaria, la stessa zona che di recente era stata interessata da un’altra serie di furti (v. comunicato stampa annesso). Alla vista del Carabiniere che si stava avvicinando, i quattro soggetti si sono allontanati velocemente e il militare ha telefonato subito al 112 per chiedere l’ausilio dei colleghi che trovandosi nelle vicinanze per i controlli del territorio, sono arrivati subito. Intercettati nei pressi del parcheggio di un supermercato situato nelle vicinanze della Stazione Ferroviaria, i quattro giovani, tre 18enni e un 17enne, sono stati trovati in possesso di una bicicletta di provenienza sospetta. I Carabinieri hanno svolto le indagini e scoperto che il velocipede rinvenuto era stato rubato la notte prima da due dei quattro ragazzi identificati, in particolare, il 17enne e uno dei tre 18enni. I due ragazzi sono stati denunciati anche per furto aggravato in concorso e la bicicletta, una city bike di colore grigio, marca “Tecnobike” è stata sequestrata in attesa di essere restituita al legittimo proprietario, verosimilmente una donna che potrebbe non essersi accorta del furto e pertanto, qualora dovesse apprendere la notizia, è invitata a presentarsi presso la Stazione Carabinieri di Imola, via Cosimo Morelli n. 10 per sporgere denuncia e riavere l’oggetto rubato.

Sequestro di un marchio storico

 16/11/2022 GDF BOLOGNA: OPERAZIONE “MADREPERLA”. ESEGUITI IL SEQUESTRO PREVENTIVO DI UNO STORICO MARCHIO DEL MADE IN ITALY E 4 MISURE CAUTELARI. All’esito di indagini che hanno disvelato reati fallimentari e fiscali, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna hanno proceduto, in esecuzione di un provvedimento emesso dal G.I.P. del locale Tribunale - Dott. Andrea Salvatore ROMITO, al sequestro di uno storico marchio del Made in Italy e all’applicazione di 4 misure cautelari consistenti nel divieto temporaneo dell’esercizio di attività di impresa a carico di due imprenditori di origine sinica e nell’inibizione allo svolgimento di attività professionali nei confronti di un commercialista e di un consulente. Gli accertamenti, condotti dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Bologna su delega della Procura della Repubblica di Bologna - Sostituito Procuratore Dott.ssa Manuela Cavallo - nell’ambito dell’operazione convenzionalmente denominata “MADREPERLA”, hanno riguardato un noto marchio sartoriale, eccellenza del Made in Italy, la cui azienda proprietaria, poco prima dell’emergenza legata alla diffusione del COVID-19, era stata acquisita da una holding la cui casa-madre ha sede a Hong Kong. Il gruppo industriale acquirente è risultato riconducibile a due imprenditori cinesi che, in tale contesto, sarebbero riusciti ad appropriarsi fraudolentemente dei beni aziendali e, in particolare, del prestigioso brand sartoriale, distrarne le attrezzature e distaccare il personale dipendente, altamente specializzato, presso altre società, costituite ad hoc e riconducibili ai medesimi imprenditori. Successivamente, i lavoratori erano licenziati e la società era dolosamente avviata al fallimento, non prima, però, di averla depauperata del suo prezioso segno distintivo che, in spregio degli interessi della curatela fallimentare, è stato più volte indebitamente utilizzato dagli indagati. Il disegno criminoso si sarebbe perfezionato, non solo attraverso le condotte ascrivibili ai due imprenditori, ma anche grazie alla collaborazione di un mero prestanome - anch’egli indagato e al quale è stata demandata la formale amministrazione della fallita - e dei due professionisti destinatari delle misure interdittive. A carico dei due cittadini di origine cinese il G.I.P. ha inoltre disposto il sequestro preventivo impeditivo del marchio (il cui valore stimato è di 700 mila euro), dei beni aziendali distratti dalla fallita, dei capi di abbigliamento griffati che sono stati abusivamente commercializzati, nonché del profitto dei reati commessi. Al fine di aggredire efficacemente le disponibilità degli indagati, l’Autorità Giudiziaria ha disposto che l’applicazione dei provvedimenti di natura patrimoniale sia attuata anche nella forma “per equivalente”; ciò al fine di cautelare, oltre al denaro, anche un immobile di significativo valore commerciale ubicato nella zona industriale di Bologna e intestato alla holding asiatica. L’operazione “MADREPERLA” è emblematica, sia dell’efficace opera di contrasto del Corpo agli insidiosi e sempre più diffusi reati fallimentari e fiscali sia, più in generale, dell’impegno da sempre profuso dalle Fiamme Gialle nella tutela del Made in Italy e dei distretti industriali italiani.

martedì 15 novembre 2022

Si perde e chiede aiuto

PARCHEGGIA L’AUTO, SI PERDE E CHIEDE AIUTO. AUTOMOBILISTA SOCCORSO DAI CARABINIERI.

Bologna: Lo scorso 11 novembre, i Carabinieri della Stazione Bologna Navile hanno soccorso un automobilista italiano di 79 anni, residente in Provincia di Bologna, che si era perso in zona San Donato-San Vitale. E’ successo nel pomeriggio, quando un commerciante, alla vista dei Carabinieri che stavano controllando il territorio, ha attirato l’attenzione dei militari segnalando che nella sala d’attesa della sua officina c’era un anziano disorientato. Soccorso dai militari e accompagnato in caserma, l’anziano, identificato grazie ai documenti che aveva in tasca, riferiva di essersi perso alla ricerca dell’auto che aveva parcheggiato per andare alla Fiera di Bologna a vedere l’Esposizione Internazionale di Macchine per l’Agricoltura e il Giardinaggio – “EIMA INTERNATIONAL 2022”. In seguito, i militari hanno telefonato ai familiari dell’anziano, i quali si sono recati in caserma per assicurarsi dello stato di salute dell’anziano, un po’ confuso ma in generale in buone condizioni. Gli ulteriori accertamenti svolti hanno consentito di ritrovare l’auto che l’anziano aveva parcheggiato in una zona poco distante dal polo fieristico.

 

domenica 13 novembre 2022

Finto medico

 FINTO MEDICO SMASCHERATO DAI CARABINIERI E DENUNCIATO PER SPACCIO DI STUPEFACENTI

San Lazzaro di Savena (BO): I Carabinieri della Stazione di San Lazzaro di Savena, hanno deferito all’Autorità Giudiziaria, un 24enne bolognese, con precedenti di polizia, celibe, disoccupato, per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti o psicotrope. L’attività investigativa dei Carabinieri è nata seguito di un trasporto d’urgenza in autoambulanza presso il pronto soccorso Sant’Orsola di Bologna, lo scorso 3 luglio, di una ragazza 24enne bolognese, colpita da arresto cardiaco con conseguente ricovero in terapia intensiva in coma farmacologico. La ricostruzione da parte dei militari, dopo l’acquisizione del referto medico nel quale si evidenziava la positività a diverse sostanze stupefacenti e psicotrope, tra cui cocaina e oppiacei, e l’escussione di alcuni testimoni, ha portato a evidenziare che la ragazza, affetta da alcune patologie, aveva assunto il giorno del malore numerose pasticche che lei stessa aveva acquistato da un suo amico coetaneo. Versione poi confermata dalla ragazza una volta fuori pericolo. Si è così scoperto che il finto medico, amico della vittima, acquistava farmaci, inseriti dal Ministero della Salute nelle tabelle delle sostanze stupefacenti, che poi successivamente vendeva in “nero”, falsificando ricette mediche interamente compilate da medici “veri”, ignari della vicenda, a favore di terze persone, nei cui confronti sono in corso approfondimenti. A seguito della perquisizione domiciliare nell’abitazione del “finto medico”, i Carabinieri hanno rinvenuto di queste ricette mediche già compilate, diverse confezioni di farmaci appartenenti al gruppo di medicinali utilizzati per trattare la depressione e i disturbi derivanti dall’ansia, nonché per curare la depressione, oltre a potenti sedativi e analgesici, appartenenti al gruppo di medicinali chiamati oppioidi.

sabato 12 novembre 2022

Sicurezza alimentare

 CARABINIERI NAS BOLOGNA: SICUREZZA ALIMENTARE, CHIUSURA DI UNA MENSA SCOLASTICA COMUNALE E DI UNA NOTA ATTIVITÀ DI RISTORAZIONE. I Carabinieri del NAS di Bologna, nel corso dei controlli mirati a garantire la sicurezza alimentare e la tutela della salute dei consumatori, stanno monitorando attività di ristorazione collettiva e mense scolastiche e hanno riscontrato diverse irregolarità di natura amministrativa, accertando gravi violazioni in relazione alle procedure di preparazione di pasti in favore di soggetti con particolari patologie nutrizionali connesse con allergie/intolleranze alimentari (come ad esempio, al glutine). Presso un centro di cottura in provincia di Bologna, veniva rilevata la totale assenza di attenzione per le cosiddette “diete speciali” con la mancata separazione dei flussi relativi alle materie prime alimentari, certificate come prive di allergeni rispetto a quelle utilizzate per le preparazioni “convenzionali”, con il rischio di contaminazione da “incrocio” dei prodotti utilizzati. In particolare, al momento dell’accesso nelle cucine, i militari hanno accertato:  che sullo stesso piano d’appoggio, a poca distanza, si stava svolgendo la preparazione simultanea di pietanze destinate a persone con intolleranza al lattosio e alle uova insieme a quelle convenzionali;  che sul piano di cottura erano in bollitura in distinti pentoloni, affiancati e scoperti, da una parte un sugo di pomodoro “gluten-free” e dall’altra un sugo di pesce per intolleranti al pomodoro, con inevitabile rischio di contaminazione;  la presenza di critiche condizioni igienico-sanitarie delle cappe aspiratrici, con distacchi di ruggine e vernici, in caduta libera sopra le pietanze in cottura. In un ristorante del centro storico di Bologna è stato rilevato che a fronte dell’offerta di un diversificato elenco di pietanze “gluten-free”, la cucina e il laboratorio non sono risultati conformi sia per dimensioni ridotte che per attrezzature non adeguate a garantire l’assenza di rischi di contaminazione. In particolare:  venivano trovate “tigelle” del tipo “gluten-free”, prodotte da un laboratorio adibito contemporaneamente alla preparazione di pane, dolci e pasta fresca “convenzionali” risultato non conforme agli standard normativi richiesti nel particolare settore;   a terra e vicino a un contenitore colmo di rifiuti organici, erano appoggiate 3 teglie di lasagne già cotte e una pentola di c.d. “friggione” – prive di alcuna protezione – pronte per essere servite. Pertanto, su richiesta dei Carabinieri del Nucleo felsineo, personale della competente AUSL ha proceduto alla immediata sospensione di entrambe le attività controllate, oggetto anche di sanzioni amministrative per un importo complessivo di circa 4.000 €. 

Truffe agli anziani

 POLIZIA DI STATO: TRUFFE AI DANNI DI ANZIANI.  


In data odierna, personale della Squadra Mobile, nell’ambito di un’indagine coordinata dal P.M. dott. Stefano Dambruoso, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di una donna trentenne, residente a Bologna, autrice di truffe ad anziani. 

L’episodio da cui scaturisce la misura si è verificato in zona San Donato, quando la vittima, ultrasettantenne e con difficoltà motorie, era stata intercettata per strada da una donna che si era finta incaricata del comune di Bologna per la vigilanza sugli anziani. La donna, dopo aver convinto l’anziano a farla entrare in casa, gli proponeva di redigere delle pratiche per la quattordicesima, nonché la stipula di un’assicurazione sui beni custoditi nell’appartamento, chiedendo contestualmente di vedere i beni custoditi nell’abitazione. Dopo aver verificato tutti i beni presenti nella casa, la donna, con la promessa di tornare dopo mezz’ora con una sua collega, si allontanava. Poco dopo l’uomo si rendeva conto di aver subito il furto di un orologio d’oro Eberard Crono e di alcune monete antiche per il valore di circa 5 mila euro, pertanto  richiedeva l’intervento di una Volante della Polizia di Stato. L’attività investigativa ha permesso in breve tempo di ricostruire i fatti e raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico della donna, la quale, a seguito di ordinanza di custodia cautelare è stata associata presso la locale Casa Circondariale. 

L’indagata, al momento della cattura era sottoposta al regime degli arresti domiciliari, misura emessa dopo essere stata arrestata in flagranza di reato dalla Squadra Mobile per condotte analoghe.


Operatore socio sanitario arrestato per droga

 OPERATORE SOCIO SANITARIO ARRESTATO PER DROGA DAI CARABINIERI

Minerbio (BO): I Carabinieri della Compagnia di Molinella, nel corso della notte del 10 novembre scorso, hanno arrestato un 22enne bolognese, incensurato, operatore socio sanitario presso una struttura privata, per il reato di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope.

L’attività che ha portato all’arresto del 22enne è scaturita a eseguito di un ordinario controllo alla circolazione stradale effettuato in via Marconi, all’interno di un parcheggio dove si trovava parcheggiata una fiat panda di colore rosso. Nella circostanza i Carabinieri, nell’effettuare una verifica documentale ai tre occupanti, notavano che uno di questi, l’autista, al momento era sprovvisto della patente di guida. Proprio quest’ultimo, nel mostrare ai militari una fotografia del proprio documento di guida che deteneva nella galleria del cellulare, erroneamente faceva vedere alcune foto che ritraevano una piantagione di marijuana. Tale circostanza non è sfuggita agli occhi dei Carabinieri, i quali ovviamente gli chiedevano spiegazioni su dove si trovasse la piantagione.

Egli stesso asseriva di averne fatto uso e gli indicava il luogo, terreno di proprietà di un suo amico coetaneo bolognese, dov’era stata effettuata precedentemente la coltivazione raffigurata nelle foto, al momento risultato senza piante.

I Carabinieri procedevano quindi ad effettuare una perquisizione domiciliare presso l’abitazione di quest’ultimo, conclusasi con il rinvenimento di 210 grammi di marijuana conservati in vari barattoli di vetro, un sacco di carta contenente 450 grammi della medesima sostanza stupefacente e vari oggetti e materiale atti al confezionamento e alla conservazione della droga, oltre che con l’arresto del giovane.

Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, il 22enne arrestato è stato ammesso agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.

venerdì 11 novembre 2022

Rissa in strada

 RISSA IN STRADA: IN 4 DENUNCIATI DAI CARABINIERI


Pianoro (BO), 10 novembre 2022: I Carabinieri della Stazione di Pianoro hanno deferito all’Autorità Giudiziaria Orinaria e Minorile, quattro ragazzi: un 19enne di origini tunisine, celibe, disoccupato; un 18enne di origini ecuadoriane, celibe, studente, con cittadinanza italiana e precedenti di polizia; un 20enne bolognese, celibe, disoccupato, con precedenti di polizia e in ultimo un 17enne bolognese, studente, incensurato; tutti dovranno rispondere dei reati di lesioni personali, rapina, danneggiamento e percosse.

Dopo la richiesta di intervento, giunta sul 112 la notte del 23 ottobre scorso per una violenta lite in corso che vedeva coinvolte numerose persone in via delle Resistenza nel comune di Pianoro (BO), ivi per partecipare ad una serata musicale a tema, alcune pattuglie dei Carabinieri sono confluite dove ad attenderle erano rimasti solo i cinque ragazzi e una ragazza, di età compresa tra 18 e i 21 anni, tutti coinvolti nella vicenda.

L’attività svolta successivamente dai militari, coordinati dall’Autorità Giudiziaria, ha consentito di individuare gli autori del pestaggio e dei danneggiamenti alle auto, identificati grazie anche ad alcuni testimoni presenti. I quattro indagati, in concorso tra loro, senza alcun apparente motivo, danneggiavano prima il parabrezza dell’autovettura di proprietà di un ragazzo bolognese di 19 anni, procurandogli anche lesioni personali consistite in “politrauma contusivo-frattura delle ossa nasali e contusioni del volto e del collo” guaribili in 10 giorni, oltre a danneggiare, fino alla completa rottura del finestrino, l’autovettura all’interno della quale aveva cercato riparo, un altro ragazzo bolognese di 18 anni, il quale riportava lesioni personali consistite in “trauma facciale e frattura ossa nasali” guaribili in 7 giorni, entrambi colpiti con calci e pugni al volto. Durante l’aggressione, la banda spintonata e minacciava un’amica 17enne dei due ragazzi aggrediti, alla quale veniva sottratto un piumino North Face, un Iphone 13 Pro e una sigaretta elettronica.

Per la noia fanno danni alle auto

 PER COMBATTERE LA NOIA DANNEGGIANO LE AUTO IN SOSTA: 4 AMICI DENUNCIATI DAI CARABINIERI


Dozza (BO): I Carabinieri della Stazione di Dozza hanno denunciato quattro italiani, un 20enne, un 19enne e due 17enni, tutti incensurati, accusati di danneggiamento aggravato in concorso. La denuncia al termine di un’indagine che i Carabinieri, coordinati dall’Autorità Giudiziaria, hanno avviato il 5 novembre scorso, per risalire ai responsabili di un danneggiamento che si era verificato nella notte ai danni di cinque automobili parcheggiate lungo la pubblica via tra Dozza e Toscanella. In base alle denunce presentate dai proprietari, i Carabinieri hanno evidenziato i medesimi danni: la rottura dei finestrini e degli specchietti retrovisori. Inoltre, quella notte, i Carabinieri della Centrale Operativa di Imola (BO) hanno ricevuto la telefonata di un cittadino che era stato svegliato da un tonfo e affacciandosi dalla finestra per vedere cosa fosse successo, aveva assistito a uno dei cinque danneggiamenti. In particolare, il cittadino riferiva di aver notato un’automobile transitare sulla strada sottostante, di non essere riuscito a memorizzare il numero di targa, ma di essere stato colpito dalle azioni commesse da due passeggeri affacciati ai finestrini: uno armato di una spranga di ferro che danneggiava un’auto in sosta e un altro che si era denudato e mostrava il sedere. I Carabinieri sono riusciti a risalire all’intestatario dell’auto in transito e hanno rilevato che il veicolo in questione era stato utilizzato dal figlio 20enne del proprietario per trascorrere una serata “diversa” con i suoi amici, un 19enne e due 17enni. Identificati dai Carabinieri che li hanno denunciati all’Autorità Giudiziaria, i quattro ragazzi, visibilmente pentiti, hanno promesso di risarcire le vittime.

giovedì 10 novembre 2022

Divieto di avvicinamento

 22ENNE NON RISPETTA IL DIVIETO DI AVVICINAMENTO ALLA EX E FINISCE AGLI ARRESTI DOMICILIARI.


Vergato (BO): I Carabinieri di Vergato hanno arrestato un 22enne italiano in esecuzione dell’ordinanza degli arresti domiciliari del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna. Il giovane, indagato per maltrattamenti contro familiari o conviventi, è stato sottoposto agli arresti domiciliari, in sostituzione di una misura cautelare più lieve (divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa) che aveva ricevuto a giugno, dopo che, durante un raptus di gelosia, aveva preso a pugni la fidanzata, provocandole delle lesioni, fortunatamente non gravi. Poco incline a osservare la misura cautelare applicatagli a giugno, il 22enne ha violato il provvedimento in due occasioni (14 ottobre e 2 novembre scorso) avvicinandosi in entrambi i casi all’ex fidanzata mentre si trovava in compagnia del padre che era a conoscenza della situazione della figlia. Informata dei fatti dai Carabinieri, la Procura della Repubblica di Bologna ha chiesto l’aggravamento della misura cautelare e il Giudice si è espresso con l’applicazione degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico che il giovane è stato invitato ad indossare scrupolosamente per evitare di finire in carcere.

Chiuso circolo privato

 POLIZIA DI STATO: CHIUSO CIRCOLO PER ORDINE DEL QUESTORE


Nella serata del 4 novembre 2022 il personale della Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza, unitamente a personale della Polizia locale, interveniva presso un circolo sito in via Stalingrado nr 25/A, al fine di eseguire un controllo, all’esito del quale gli operatori accertavano che nel locale in questione avveniva la somministrazione di alimenti e bevande in assenza di specifica autorizzazione. Inoltre, all’interno dell’esercizio venivano identificate sette persone gravate da pregiudizi, di cui quattro irregolari sul territorio italiano, mentre una cittadina marocchina veniva trovata in possesso di sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana, sottoposta successivamente a sequestro. 

Dagli accertamenti svolti dalla Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale emergeva, inoltre, che nei mesi scorsi in alcune occasioni le volanti erano intervenute presso il circolo per delle liti nell’ambito delle quali erano stati identificati altri soggetti gravati da pregiudizi, anche in materia di stupefacenti. In un episodio, a fine agosto, un soggetto veniva denunciato dalle volanti poiché a seguito di una lite danneggiava con un calcio la porta d’ingresso del circolo. 

Pertanto, al fine di garantire la sicurezza dei cittadini e degli avventori, il Questore ha disposto la sospensione del pubblico esercizio per 20 giorni dalla data di notifica del provvedimento, eseguito nella giornata di ieri da personale della Divisione di Polizia Amministrativa e dalla Polizia Locale.  


mercoledì 9 novembre 2022

Chiuso locale

 POLIZIA DI STATO: CHIUSO UN PUBBLICO ESERCIZIO PER ORDINE DEL QUESTORE


Nella notte tra il 4 e il 5 novembre 2022 il personale della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale si recava presso un locale notturno sito in Via Sampieri, dove effettuava un’attività di controllo all’esito della quale risultava che il numero di avventori presenti all’interno superava di gran lunga la capienza massima di persone consentita dalla licenza di agibilità del locale, in quanto risultavano contemporaneamente presenti avventori per oltre il doppio rispetto al numero consentito.

All’esito di ulteriori accertamenti svolti dalla Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale, al fine di garantire la sicurezza e l’incolumità degli avventori, il Questore ha disposto la sospensione del pubblico esercizio per 6 giorni dalla data di notifica del provvedimento, eseguito nella giornata di ieri.  


Violenza su studentessa

STUDENTESSA MOLESTATA IN ZONA UNIVERSATARIA: 42ENNE MAROCCHINO DENUNCIATO DAI CARABINIERI.

Bologna: I Carabinieri della Stazione Bologna hanno denunciato un 42enne marocchino per il reato di violenza sessuale. L’episodio risale alla notte di domenica 6 novembre scorso, quando i Carabinieri della Centrale Operativa di Bologna sono stati informati che una studentessa era stata palpeggiata da uno sconosciuto in Piazza Verdi. Appresa la notizia, i Carabinieri si sono recati sul posto e quando sono arrivati, hanno identificato la vittima, 20enne bolognese e il soggetto molestatore, un 42enne marocchino, residente in Provincia di Bologna, gravato da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, la persona e in materia di sostanze stupefacenti. La vittima ha riferito ai Carabinieri di essere stata palpeggiata ai glutei da un uomo che le si era avvicinato da dietro, farfugliando qualcosa di incomprensibile e approfittando del fatto che la giovane era distratta da una conversazione con i suoi amici. Sottoposto a perquisizione personale, il 42enne marocchino è stato trovato in possesso di un paio di involucri di cocaina del peso complessivo di 0,72 grammi, nascosti nei pantaloni. La sostanza stupefacente è stata sequestrata dai Carabinieri e il 42enne marocchino, oltre ad essere deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di violenza sessuale, è stato segnalato alla Prefettura di Bologna per uso personale di sostanze stupefacenti.

 

martedì 8 novembre 2022

Furto di bici

FURTO DI BICI: TRE PERSONE DENUNCIATE DAI CARABINIERI

Imola (BO): I Carabinieri della Stazione di Imola hanno denunciato tre persone per furto aggravato. La denuncia è scaturita nel corso di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Bologna e finalizzata a rintracciare gli autori del furto di biciclette, anche di valore, perpetrato di recente ai danni di sei imolesi, cinque che avevano parcheggiato le bici nell’area adibita della Stazione Ferroviaria e uno che era stato derubato nel parcheggio del centro commerciale Leonardo. I Carabinieri hanno individuato gli autori del furto in tre soggetti con precedenti di polizia che hanno agito in circostanze diverse. In particolare, un 31enne rumeno, residente a Bologna, responsabile del furto di due biciclette, un 47enne algerino, domiciliato in una comunità terapeutica, responsabile del furto di una bicicletta e un 33enne italiano, residente a Imola e autore del furto di tre biciclette. L’italiano, quando è stato chiamato in caserma dai Carabinieri per essere denunciato, si è pentito ed ha restituito una delle bici che aveva rubato a un giovane imolese il quale, informato dai militari dei fatti accaduti, è tornato in possesso del veicolo.

 

Ancora furti al centro commerciale

FURTI AL CENTRO COMMERCIALE: ALTRE QUATTRO PERSONE DENUNCIATE DAI CARABINIERI

Castel Guelfo (BO): I Carabinieri della Tenenza di Medicina (BO) hanno denunciato quattro persone, una maggiorenne e tre minorenni, per furto aggravato in concorso. E’ successo alle ore 17:40 del 6 novembre scorso, quando i Carabinieri della Centrale Operativa di Imola (BO) sono stati informati che al centro commerciale di Castel Guelfo erano stati rubati dei capi di abbigliamento e gli autori del furto erano fuggiti. All’arrivo dei Carabinieri, due 17enni e un 18enne si trovavano ancora nei pressi del centro commerciale, dove erano stati raggiunti da un addetto alla sicurezza che li aveva inseguiti, mentre il quattro soggetto è stato rintracciato dai Carabinieri alla Stazione Ferroviaria di Castel San Pietro Terme. Quest’ultimo, identificato in un 14enne, è lo stesso ragazzo che una decina di giorni fa era finito nei guai per un fatto analogo accaduto nello stesso centro commerciale, ma in quell’occasione, il minorenne era stato denunciato per tentato furto in concorso. Questa volta, invece, il furto è stato consumato, ma gli autori non sono riusciti a farla franca, perché sono stati rintracciati durante la fuga, i primi tre nel parcheggio del centro commerciale e il 14enne alla Stazione Ferroviaria di Castel San Pietro Terme, mentre aspettava i suoi complici che avrebbero dovuto raggiungerlo con la navetta bus dedicata. La refurtiva, capi di abbigliamento sportivo del valore di 500 euro, è stata restituita al legittimo proprietario.

 

venerdì 4 novembre 2022

Aeroporto di Bologna: oltre 4,5 milioni di valuta non dichiarata

 GDF BOLOGNA: AEROPORTO DI BOLOGNA. SCOPERTI OLTRE 4,5 MILIONI DI EURO DI VALUTA NON DICHIARATA.


Prosegue, senza soluzione di continuità, l’attività di contrasto al trasferimento illegale di valuta, attuata,
attraverso uno strutturato piano d’azione, dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Accise, Dogane e
Monopoli nell’ambito dello scalo aeroportuale “Guglielmo Marconi” di Bologna.
Dall’inizio dell’anno ad oggi, i funzionari doganali e le Fiamme Gialle hanno intercettato oltre 350 passeggeri
che hanno tentato la movimentazione di valuta, verso l’estero non dichiarata, per un importo complessivo pari a
4 milioni e mezzo di euro; le previsioni valutarie prevedono, infatti, per l’interessato a trasferire all’estero valuta
per importi pari o superiori ai 10 mila euro, l’effettuazione di una dichiarazione in dogana.
La maggior parte dei trasgressori, individuati dalla sinergica attività di controllo svolta presso lo scalo
aeroportuale felsineo, ha estinto la violazione, avvalendosi dell’istituto dell’oblazione immediata. Diversamente,
nei giorni scorsi, non ha potuto beneficiare dell’istituto dell’oblazione immediata un cittadino di nazionalità
ghanese che, già sanzionato nel mese di giugno 2022 per non aver dichiarato il trasporto verso l’estero di 15 mila
euro, è stato nuovamente trovato in possesso di 33 mila euro occultatati nei bagagli che portava al seguito. Gli
operanti hanno quindi proceduto al sequestro di 11.500 euro, corrispondenti al 50% del denaro eccedente la
soglia di 10 mila euro.
Le violazioni contestate costituiscono illeciti di natura economico-finanziaria sottesi a fenomeni di estrema
pericolosità sociale tra cui il riciclaggio, e il finanziamento di attività criminose.
Di qui l’importanza di un presidio sempre efficace ed efficiente della frontiera aeroportuale, a tutela e
salvaguardia degli interessi di tutta la collettività.

Chiusura di un laboratorio abusivo

CARABINIERI NAS BOLOGNA: SICUREZZA ALIMENTARE, CHIUSURA DI UN LABORATORIO ABUSIVO PER LA
PRODUZIONE DI PREPARATI GASTRONOMICI CONFEZIONATI

Recentemente i Carabinieri del NAS di Bologna, nel corso di attività ispettiva mirata a garantire la sicurezza alimentare e la tutela della salute dei consumatori, hanno eseguito controlli nell’ambito della
produzione, fornitura e vendita al dettaglio di preparati gastronomici.

Diverse le irregolarità di natura amministrativa riscontrate dai militari del NAS felsineo, in particolare nel Comune di Ferrara ove, in collaborazione con personale del locale Dipartimento di Sanità
Pubblica dell’AUSL, è stata individuata e sospesa una fiorente rivendita al dettaglio di preparati gastronomici etnici già confezionati (sia a base di carne che di pesce), riportanti etichette incomplete e non conformi (carenti dell’indicazione degli allergeni e del termine minimo di conservazione).

In particolare, il personale veterinario intervenuto procedeva al blocco ufficiale finalizzato alla successiva distruzione degli alimenti rinvenuti mentre i Carabinieri del NAS effettuavano il controllo della società fornitrice (indicata sulle citate etichette), scoprendo che la sede legale di tale
ditta, in provincia di Bologna, altro non era che un appartamento (abitato da cittadini extracomunitari) la cui cucina era stata abusivamente adibita a laboratorio, con tanto di materie prime (farina, olio, tonno, uova carni prive di tracciabilità), contenitori ed etichette corrispondenti a quelli esposti in
vendita presso un negozio di generi alimentari di tipo etnico nel ferrarese. Al momento dell’accesso, i militari sorprendevano una cittadina di origini africane intenta a cucinare specialità gastronomiche a base di carne, riscontrando come quegli ambienti di preparazione e stoccaggio, oltre a non essere autorizzati sotto il profilo sanitario, fossero in gravi condizioni igienico-sanitarie e strutturali, totalmente inidonei per un laboratorio alimentare.

Pertanto, su richiesta dei militari del Nucleo felsineo, personale dell’AUSL di Bologna disponeva immediatamente la sospensione dell’attività abusiva con diffida alla continuazione, comminando una sanzione amministrativa dell’importo di circa 10.000 €.

Mentre al market ove tali prodotti erano esposti, personale dell’AUSL di Ferrara contestava sanzioni per un importo complessivo di 3.000 euro, per aver posto in vendita prodotti alimentari di 
provenienza non tracciabile.