sabato 31 luglio 2021

25 stranieri che rubano il reddito di cittadinanza

CREVALCORE (BO)
25 STRANIERI DENUNCIATI PER AVER PERCEPITO IL REDDITO DI CITTADINANZA IN MANIERA ILLECITA
I Carabinieri della Stazione di Crevalcore (BO) hanno denunciato 25 stranieri, uomini e donne (magrebini, rumeni e pakistani), quasi tutti incensurati e residenti a Crevalcore (BO), per false dichiarazioni per indebita percezione del reddito di cittadinanza. La scoperta è stata fatta dai militari durante un’indagine finalizzata a verificare l’attendibilità delle dichiarazioni rilasciate da 25 stranieri, età compresa tra i 22 e i 65 anni, che erano riusciti a ottenere il sostegno economico italiano, introdotto dal “DECRETO-LEGGE 28 gennaio 2019, n. 4”, come misura di contrasto alla povertà. I Carabinieri della Stazione di Crevalcore (BO) proseguiranno gli accertamenti nei confronti di altri cittadini e di alcuni servizi di patronato che potrebbero aver agevolato la commissione dei reati. I 25 stranieri denunciati, sono stati anche segnalati alle autorità competenti per recuperare la somma complessiva che hanno percepito illegalmente dallo Stato Italiano: 65.000 euro.
 

Cade dalla mountain bike

Un uomo di 54 anni residente a Modena, che si trovava insieme ad altri due amici è caduto con la sua mountain bike sul sentiero che porta da P.sso. del Lupo a Capanna Tassoni. Arrivato in prossimità della valle dello Spigolino ha perso il controllo cadendo rovinosamente a terra, riportando un trauma cranico e un trauma facciale. Sono circa le 12.45, quando gli amici chiamano il 118. Sul posto viene inviata l’ambulanza di Lizzano in Belvedere e due squadre del Soccorso Alpino e Speleologico delle stazioni Corno alle Scale e M.te. Cimone.

Raggiunto dalla squadra dei tecnici del CNSAS, il paziente è stato immobilizzato sulla barella portantina e trasportato fino al Punto di Primo Intervento del Corno alle Scale. L’uomo è stato poi trasportato con l’ambulanza all’ ospedale di Porretta in codice di media gravita.

 

Vende cocaina davanti ai carabinieri

BOLOGNA

I Carabinieri della Stazione Bologna Corticella hanno arrestato un 41enne tunisino per spaccio di sostanze stupefacenti. Qualche minuto prima dell’arresto, i militari avevano notato il soggetto in un bar di via Amedeo Lipparini, dove si erano recati, liberi dal servizio, a prendersi un caffè. I movimenti sospetti dell’uomo che continuava a guardarsi attorno, hanno richiamato l’attenzione dei Carabinieri che lo hanno seguito all’uscita dal locale e colto in flagranza di reato mentre vendeva una dose di cocaina a un soggetto che si era avvicinato con una banconota da 20 euro. L’acquirente è stato segnalato alla Prefettura di Bologna per uso personale di sostanze stupefacenti. Il venditore, identificato in un 41enne tunisino, senza fissa dimora, è stato trovato in possesso di 15 dosi di cocaina e 275 euro in contanti. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, lo spacciatore è stato tradotto in camera di sicurezza. In sede di giudizio direttissimo, l’arresto è stato convalidato e il 41enne tunisino è stato condannato a 6 mesi e 20 giorni di reclusione e sottoposto a un divieto di dimora nella Città Metropolitana di Bologna.

venerdì 30 luglio 2021

Furti

BOLOGNA
I Carabinieri della Stazione Bologna hanno denunciato un 45enne italiano per tentato furto aggravato e possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli. L’uomo è stato visto dai militari, impegnati nei controlli del centro cittadino, mentre tentava di tranciare, con l’ausilio di un paio di tronchesi, la catena di sicurezza di una bicicletta assicurata a una rastrelliera collocata in via Piero Maroncelli.

CASTEL MAGGIORE (BO)
I Carabinieri della Stazione di Castel Maggiore (BO) hanno arrestato 28enne italiano per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il giovane è finito in manette durante una perquisizione domiciliare delegata dalla Procura della Repubblica di Bologna, nell’ambito di un servizio finalizzato a disarticolare il traffico di droga. Le operazioni di ricerca sono terminate col rinvenimento di 118 grammi di droga (marijuana, hashish e cocaina), 7 piantine di cannabis e 8.605 euro in contanti, verosimilmente provenienti dall’attività di spaccio di sostanze stupefacenti avviata dal giovane che è stato tradotto in camera di sicurezza in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.

BUDRIO (BO)
I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Molinella (BO) hanno rilevato un incidente stradale che si è verificato alle ore 19:50 di mercoledì all’intersezione semaforica tra via Amorini Sant’Antonio, via Camilla Partengo e via Edera, in cui sono rimasti coinvolti tre veicoli, un’autoambulanza condotta da un infermiere e con una paziente a bordo, 85enne italiana e due automobili, condotte da un 48enne pakistano e un 50enne moldavo. Nell’impatto, piuttosto violento, il 48enne pakistano e la paziente che si trovava a bordo dell’ambulanza, sono stati trasportati d’urgenza al Pronto Soccorso, l’uomo all’Ospedale Maggiore di Bologna, la donna a quello di Budrio, situato nelle vicinanze.

PIANORO (BO)
I Carabinieri della Stazione di Pianoro (BO) sono intervenuti in un cantiere edile per rilevare un incidente sul lavoro che si è verificato alle ore 13:30 di mercoledì. Un operaio italiano di 65 anni, dipendete di una ditta di costruzioni con sede a Modena, si è ferito al petto mentre stava tagliando dei laterizi con una smerigliatrice angolare. Soccorso dai sanitari del 118, l’uomo è stato trasportato d’urgenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Bologna, dove è stato medicato e giudicato guaribile in 20 giorni: “Ferita di 20 cm al torace”.

 

mercoledì 28 luglio 2021

11 cinesi operai irregolari

SAN GIOVANNI IN PERSICETO (BO)
LAVORARE MANGIARE E DORMIRE: BLITZ NOTTURNO NEL LABORATORIO CINESE
I Carabinieri della Stazione di San Giovanni in Persiceto (BO) hanno ispezionato un laboratorio di confezioni e accessori per l’abbigliamento durante un servizio finalizzato alla tutela della salute e dell’integrità fisica dei lavoratori. Al momento del blitz, eseguito con l’ausilio dei Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di San Giovanni in Persiceto (BO), personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Bologna e AUSL di Bologna – Prevenzione e Sicurezza in Ambienti di Lavoro Ovest, è stato rilevato che il titolare, 41enne cinese, usufruiva delle prestazioni lavorative di undici connazionali, di cui sette erano stati “assunti in nero”. Inoltre, tra gli operai irregolari, uno era giunto in Italia da clandestino. Oltre a una denuncia per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, il titolare che aveva adibito il laboratorio a dormitorio per consentire alla manovalanza di non fermarsi mai, dovrà rispondere di altre violazioni, tra cui il mancato rispetto della normativa anti Covid-19 sui luoghi di lavoro che ha fatto scattare la sanzione accessoria: chiusura dell’attività produttiva per cinque giorni.
 

martedì 27 luglio 2021

Incendio in appartamento

BOLOGNA 27 LUGLIO 2021. 

Alle ore 11:20, questa mattina, i vigili del fuoco sono intervenuti con diverse squadre nel territorio comunale di Borgo Tossignano, in via della Resistenza, per un incendio che si è sviluppato in un appartamento. Evacuati i residenti durante le operazioni di soccorso; nessuna persona è rimasta coinvolta. I vigili del fuoco hanno circoscritto il rogo anche con l'utilizzo dell'autoscala, e hanno messo in salvo un cane e alcuni gatti. Presenti anche i carabinieri della stazione di Fontanelice.
 

Rubato il bancomat ad una anziana in casa famiglia

PROVINCIA DI BOLOGNA
I Carabinieri della Stazione di Monghidoro (BO) hanno denunciato una coppia di italiani che gestiscono una casa-famiglia dedicata all’ospitalità di persone anziane. E’ accaduto quando il nipote di una persona anziana si è presentato ai Carabinieri per denunciare l’utilizzo indebito che qualcuno aveva fatto con il bancomat di sua zia che durante la prima settimana di giugno era stata ospitata in una casa-famiglia gestita da una coppia di italiani. Analizzando le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza di uno sportello bancomat indicato nell’estratto conto dell’anziana, i militari hanno scoperto che i prelievi erano stati fatti illecitamente e in più occasioni dalla coppia di gestori che ospitavano l’85enne, per un totale di 3.250 euro. I Carabinieri della Stazione di Monghidoro (BO), coadiuvati dai Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Bologna, si sono recati nella struttura per eseguire un decreto di perquisizione locale emesso dalla Procura della Repubblica di Bologna, Sostituto Procuratore, Dott. Flavio Lazzarini. Durante le operazioni di ricerca, i militari, invece di trovare il bancomat dell’anziana, hanno trovato 35 grammi di marijuana in uso al compagno della titolare, un soggetto che il 7 ottobre 2020 fu arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti (cocaina e marijuana) dagli stessi militari di Monghidoro (BO). La coppia di gestori della casa-famiglia è stata denunciata per ricettazione e indebito utilizzo di carte di credito e di pagamento in concorso, mentre il compagno della titolare dovrà rispondere anche di detenzione di sostanze stupefacenti.
 

Le audizioni gli danno alla testa: picchia la fidanzata

PROVINCIA DI BOLOGNA

PRENDE UNA CAMERA D’ALBERGO PER PARTECIPARE A UN “TALENT SHOW”. LA NOTTE PICCHIA LA FIDANZATA IN STATO INTERESSANTE E FINISCE IN MANETTE.

I Carabinieri della Stazione di Pieve di Cento (BO) hanno arrestato un 21enne italiano per maltrattamenti contro familiari o conviventi e lesioni personali aggravate. Il giovane è finito in manette per aver picchiato la sua fidanzata all’interno di una camera d’albergo che aveva preso per partecipare a un’audizione organizzata da una società all’interno della struttura ricettiva. La ragazza lo aveva accompagnato all’evento per stargli vicino e incoraggiarlo a sviluppare il suo talento durante le selezioni. Al momento dei fatti, le urla della ragazza che stava chiedendo aiuto hanno attirato l’attenzione dei dipendenti dell’hotel che hanno telefonato al 112. Diverse pattuglie dei Carabinieri della Compagnia di San Giovanni in Persiceto (BO) si sono dirette sul posto. All’arrivo dei militari che sono entrati nella camera utilizzata dalla coppia, il 21enne, visibilmente agitato, è stato arrestato e la sua fidanzata, ferita al collo e in stato di shock, è stata soccorsa dai sanitari del 118 e trasportata in una struttura sanitaria per essere visitata d’urgenza, essendo alla fine del periodo di gravidanza. La gestante ha ricevuto 25 giorni di prognosi. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, il 21enne è stato tradotto in camera di sicurezza. In sede di giudizio direttissimo, l’arresto è stato convalidato e il giovane è stato sottoposto al divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.
 

Macellazione di ovini senza autorizzazione

UCCISIONE DI ANIMALI E MACELLAZIONE CLANDESTINA. DUE DENUNCE DEI CARABINIERI FORESTALI DI MONTERENZIO (BO)
Due persone denunciate a piede libero dai Carabinieri Forestali di Monterenzio per l’uccisione di animali e macellazione clandestina di ovini in assenza di autorizzazioni igienico sanitarie, in luoghi non idonei e con metodi che hanno causato inutili sofferenze agli animali.

Monterenzio, 21 luglio 2021 – I Carabinieri Forestali della Stazione di Monterenzio sono intervenuti in un terreno del Comune di Monterenzio (BO) dove era in corso la macellazione di alcuni ovini nel corso di un rituale religioso.
A far insospettire i militari la presenza di due soggetti all’interno di un’area boscata nascosta nei pressi di un allevamento di ovini.
Richiesto l’ausilio dei Veterinari dell’AUSL di Bologna, i militari hanno potuto constatare l’uccisione di alcuni agnelli mediante sgozzamento e senza il preventivo stordimento di cui, uno già scuoiato ed eviscerato riposto in un sacco di plastica in attesa di essere trasportato e uno appena ucciso trovato appeso ad una trave posta tra la vegetazione. Sul posto i militari hanno rinvenuto anche sacchi di plastica contenenti interiora e le teste degli animali crudelmente uccisi oltre a diverse chiazze e tracce di sangue non ancora rappreso a dimostrazione dell’illecita pratica.
Nei guai sono finiti un cittadino italiano titolare dell’allevamento da cui sono stati prelevati gli ovini e un cittadino di origine marocchine che dovranno rispondere dei reati di uccisione di animali e macellazione clandestina.
Gli animali sono stati sequestrati e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Sono in corso ulteriori accertamenti per la definizione delle sanzioni amministrative per il mancato rispetto delle norme riguardanti gli aspetti igienico sanitari e la corretta tracciabilità degli animali. Si tratta di pratiche non autorizzate che provocano gravi ed inutili sofferenze agli animali macellati non essendo utilizzati strumenti preventivi di stordimento, così come previsto dai Regolamenti CE e dalle più comuni norme per la tutela ed il benessere degli animali.
 

lunedì 26 luglio 2021

Fa fuggire il marocchino con lo spray al peperoncino

PROVINCIA DI BOLOGNA

PALPEGGIA UNA DONNA E LA FIGLIA DIFENDE LA MADRE CON LO SPRAY AL PEPERONCINO. CLANDESTINO DENUNCIATO DAI CARABINIERI.

I Carabinieri della Stazione di Castel di Casio (BO) hanno denunciato un 22enne marocchino per violenza sessuale, rapina, lesioni personali e ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato. La Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Vergato (BO) ha ricevuto la richiesta di soccorso di una donna che riferiva di essere stata palpeggiata da un uomo, uscendo da una Stazione Ferroviaria situata in Provincia di Bologna. Appresa la notizia, i Carabinieri della Stazione di Castel di Casio (BO), impegnati nei controlli del territorio nell’Alta e Media Valle del Reno, si sono diretti velocemente sul posto e quando sono arrivati hanno identificato la vittima. Questa, visibilmente spaventata, riferiva ai militari di essere scesa assieme alla figlia da un treno proveniente da Bologna e di essere stata palpeggiata sul piazzale esterno di una Stazione Ferroviaria da un giovane sconosciuto che aveva visto viaggiare sullo stesso treno. Alla vista della madre in difficoltà, la figlia respingeva la violenza attuata dal delinquente, spruzzandogli in faccia uno spray al peperoncino. Accecato dalla sostanza urticante, l’aggressore interrompeva l’azione criminosa, favorendo la fuga di entrambe le donne. Terminati gli effetti della sostanza ricevuta in faccia, il malvivente, furioso dalla situazione che evidentemente non aveva previsto, rincorreva le due donne, raggiungendole e rapinando la madre della borsa che portava a tracolla. Grazie all’intervento di un passante che aveva assistito alla scena, il soggetto si vedeva costretto a mollare la refurtiva. Individuato dai Carabinieri nelle vicinanze, il malvivente, identificato in un 22enne marocchino, irregolare sul territorio italiano, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria. Soccorsa dai sanitari del 118, la donna palpeggiata ha ricevuto cinque giorni di prognosi.
 

sabato 24 luglio 2021

Ubriaco albanese picchia Carabinieri

ANZOLA EMILIA (BO)
INFASTIDISCE I CLIENTI DI UN BAR, AGGREDISCE LA SORELLA E I CARABINIERI: ALBANESE FINISCE IN MANETTE.
I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Borgo Panigale (BO) hanno arrestato un 37enne albanese per resistenza a un pubblico ufficiale. E’ successo ieri pomeriggio, quando la Centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna è stata informata che un uomo stava percuotendo una donna davanti a una caffetteria di Anzola Emilia (BO). I militari si sono diretti velocemente sul posto in soccorso della donna, allontanando l’uomo, in stato di alterazione psichica, verosimilmente dovuto a un abuso di bevande alcoliche. I due Carabinieri intervenuti sono rimasti feriti dalla resistenza attuata dal soggetto che si voleva liberare. Ricostruendo la dinamica dei fatti, è emerso che l’uomo, identificato in un 37enne albanese, si era presentato nel locale alle ore 13:00 circa e dopo aver infastidito i clienti, aveva aggredito sua sorella che, informata dell’accaduto, lo aveva raggiunto per tranquillizzarlo. Soccorsi dai sanitari del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Bazzano (BO), i due militari sono stati medicati e giudicati guaribili in otto giorni. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il 37enne è stato tradotto in camera di sicurezza, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
 

Chiuso bar

CREVALCORE (BO)

I Carabinieri della Stazione di Crevalcore (BO) hanno eseguito un decreto del Questore di Bologna che ha sospeso le licenze di somministrazione di alimenti e bevande al titolare di un bar. Il provvedimento nasce da un’informativa dei militari che durante i controlli del territorio hanno rilevato che il locale era diventato un luogo di incontro di criminali (con precedenti penali e di polizia per reati contro il patrimonio, la persona e in materia di droga) e il titolare non stava facendo nulla per allontanare quei clienti, spesso ubriachi e molesti, mettendo a repentaglio l’ordine e la tranquillità pubblica. Preso atto delle relazioni di servizio redatte dai Carabinieri della Stazione di Crevalcore (BO), il Questore di Bologna ha decretato la sospensione delle licenze che autorizzano la somministrazione di alimenti e bevande per la durata di 15 giorni. I militari hanno notificato il provvedimento al titolare del bar e affisso il cartello con scritto: “CHIUSO SU DISPOSIZIONE DEL QUESTORE”.
 

Truffatore e ladro

LA POLIZIA DI STATO ARRESTA L’AUTORE DI UNA TRUFFA DEI “RILEVATORI DI GAS” SFOCIATA IN RAPINA

 

 

Nella mattinata del 22 luglio 2021, nell’ambito di un’attività coordinata dalla Procura della Repubblica di Bologna nella persona del Sostituto Procuratore dr. Massimiliano Rossi,  la Squadra Mobile di Bologna ha tratto in arresto un pregiudicato bresciano, RUTOLO Stefano, classe ‘87, in esecuzione dell’Ordinanza di Applicazione della Misura Cautelare degli Arresti Domiciliari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna per il reato di estorsione e rapina aggravata ai danni di una coppia di anziani.

Il provvedimento trae origine da alcuni eventi occorsi in questa città nei decorsi mesi, quando si assisteva ad un proliferare di truffe ai danni di persone anziane, mediante la tecnica del c.d. “rilevatore di gas”.

In pratica, presso le abitazioni delle vittime, si presentavano alcuni addetti all’installazione di tali impianti, la cui funzionalità è in corso di accertamento, che, millantando una obbligatorietà di legge inesistente, installavano alcuni dispositivi per il rilevamento delle fughe di gas, previo pagamento di un canone una tantum di circa 400 euro a dispositivo, di certo di gran lunga superiore al reale valore di mercato.

In una di tali occasioni, nella mattina del 13 aprile u.s. in zona Riva Reno, il dipendente della società, con sede in Brescia, si rendeva anche responsabile del reato di estorsione e rapina aggravata, minacciando marito e moglie, rispettivamente di 86 e 81 anni, costringendo, così, la vittima a compilare due assegni per un importo totale di 800,00 euro, ed impossessandosi di un altro libretto di assegni della p.o..

Conseguentemente, per guadagnarsi la fuga, colpiva uno dei due anziani con gomitate e strattonamenti, fino a farlo rovinare lungo le scale condominiali, al fine di assicurarsi il possesso del bene sottratto e conseguire l’impunità del reato.

Le immediate indagini compiute dalla Polizia di Stato consentivano di individuare alcune persone, dipendenti di una ditta bresciana che si era accertato ricevere i pagamenti effettuati mediante pagobancomat in altri episodi similari, che alloggiavano in un hotel cittadino. La Squadra Mobile procedeva quindi alla loro identificazione per la ricostruzione di tutti gli eventi loro attribuibili.

La responsabilità dell’arrestato riguardo i violenti fatti di cui si era reso autore veniva successivamente corroborata anche dall’esito degli accertamenti tecnici eseguiti su un frammento papillare repertato in occasione del sopralluogo nell’appartamento delle vittime, nonché dai riconoscimenti fotografici delle vittime e di un testimone, oltre che dal materiale rinvenuto nell’auto utilizzata dagli autori delle truffe.

I risultati dell’attività d’indagine svolta dalla Polizia di Stato venivano condivisi appieno dal P.M. titolare dell’indagine – dr. Massimiliano Rossi – che formulava richiesta di misura cautelare, poi concessa dal Giudice, che ha ritenuto quantomai concreto ed attuale il pericolo di reiterazione del reato. Tanto, sia sulla base della personalità dell’indagato - pluripregiudicato anche per reati specifici -, sia per la spregiudicatezza dimostrata nei fatti contestati - posti in essere nei confronti di vittime ultrasessantacinquenni, all’interno della loro abitazione ed intimidendole al punto da alterarne la volontà, anche in presenza di terza persona; motivi per i quali veniva emessa l’ordinanza di custodia cautelare eseguita nella mattinata di mercoledì, per i reati di rapina aggravata ed estorsione aggravata.

Il RUTOLO veniva rintracciato dal personale della Squadra Mobile di Bologna presso un hotel nella città di Pisa - dove con ogni probabilità stava ponendo in essere condotte simili a quelle che lo hanno visto protagonista in questo capoluogo - e tratto in arresto con trasferimento immediato presso la sua residenza sita in Brescia.  

 

giovedì 22 luglio 2021

Nuovo tratto di lungomare a Bellaria

ECCO IL LUNGOMARE IN ZONA COLONIE: ULTIMATO IL TRATTO SPERIMENTALE
 
Circa ottanta metri di passeggiata completa di verde e arredi, un primo tratto sperimentale rigenerato e moderno: è stato completata ed ora pienamente fruibile la prima porzione, nel cuore della “zona colonie”, di lungomare la cui realizzazione è frutto della convenzione tra la proprietà del Blu Suite Hotel e l’Amministrazione Comunale.
 
Il nuovo tratto consegnato alla collettività misura, come detto, circa ottanta metri di lunghezza di lungomare tra le vie Fracastoro e Ramazzini, coerente e in armonia, per scelta dei materiali e colpo d’occhio, alle altre rigenerazioni già realizzate o programmate dall’Amministrazione in tutta la fascia turistica della città. “Frutto di un accordo in convenzione con l’Ente comunale, redatta a sua volta secondo il progetto urbano coordinato che coinvolge tutto il lungomare di Igea Marina: di qui la natura ‘sperimentale’ dell’intervento. Che, va sottolineato, porta con sé positive ripercussioni anche nella valorizzazione degli spazi della spiaggia antistante, con nuove cabine, giochi per bambini e docce”, spiega l’Assessore all’Urbanistica Michele Neri. “Nel complesso”, evidenzia, “un esempio virtuoso di sinergia tra pubblico e privato, ma anche una dimostrazione di fiducia reciproca, concretezza e affidabilità per cui meritano un plauso gli uffici comunali coinvolti.”
 
Un ringraziamento alla Famiglia Foschi, protagonista per altro anche di altri importanti investimenti che contribuiscono ad innalzare la qualità complessiva dell’offerta turistica di Bellaria Igea Marina”, le parole del Sindaco Filippo Giorgetti. “Non un caso isolato: in questi mesi abbiamo visto infatti in questa zona altre significative riqualificazioni, l’abbattimento di vecchie colonie e la restituzione al decoro di ampi spazi di territorio”, aggiunge poi il primo cittadino. “Abbiamo apertamente manifestato la volontà di superare il concetto stesso di 'zona colonie' e questo ventaglio di interventi privati, uniti a progetti ambiziosi dell’Amministrazione in termini di lavori pubblici, sono tasselli concreti che appartengono a questo percorso: ciò che sembrava impossibile nella zona Sud di Bellaria Igea Marina”, conclude, “sta invece diventando realtà.”


 

Spacciatore in moto

SAN LAZZARO DI SAVENA (BO)
I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di San Lazzaro di Savena (BO) hanno arrestato un 44enne italiano per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. E’ successo questa notte in via Emilia, quando il soggetto, in sella a un motociclo, ha omesso di fermarsi all’alt dei militari che lo hanno raggiunto sulla Complanare Sud, dove si era immesso per raggiungere la sua abitazione di Imola (BO). Senza patente di guida e polizza assicurativa, il motociclista, gravato da precedenti di polizia, è stato sottoposto a una perquisizione personale e domiciliare. Questa ha consentito di trovare 500 grammi circa di droga (hashish e marijuana) che il 44enne custodiva nel suo garage. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il motociclista è stato tradotto carcere.
 

Operaio infedele rubava rame

IMOLA (BO)
OPERAIO INFEDELE ARRESTATO DAI CARABINIERI
I Carabinieri della Stazione e del Nucleo Operativo Radiomobile di Imola (BO) hanno arrestato un’italiano per furto aggravato continuato. Qualche giorno fa, un’azienda specializzata nella produzione di conduttori per avvolgimenti di macchine elettriche, situata in via Lasie, ha subito un furto e ha informato subito i Carabinieri. I militari hanno avviato le indagini per risalire ai responsabili e ieri pomeriggio, mentre controllavano il perimetro esterno della ditta, hanno notato un operario dirigersi verso il parcheggio che camminava faticosamente a causa di uno zaino voluminoso che portava sulle spalle. L’uomo si è messo al volante di un’automobile ed è partito, ma dopo pochi metri è stato raggiunto dai Carabinieri e sottoposto a una perquisizione, veicolare e domiciliare. La ricerca delle prove è terminata col ritrovamento di oltre 300 kg di matasse di rame, di cui 30 kg nascoste nello zaino, 18 kg occultate nella ruota di scorta del veicolo e le rimanenti, accatastate nel garage di pertinenza dell’abitazione dell’operaio. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, l’operaio è stato tradotto in camera di sicurezza, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
 

Sequestro di 50 milioni di euro

GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA, OPERAZIONE “SPEED”: ARRESTATE 3 PERSONE E SEQUESTRATE 11 SOCIETÀ E BENI PER UN VALORE COMPLESSIVO DI OLTRE 50 MILIONI DI EURO.

Nell’ambito di una vasta operazione convenzionalmente denominata “SPEED”, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa del G.I.P. del locale Tribunale -Dott.ssa Francesca ZAVAGLIA, consistente nell’arresto in carcere di 3 persone, di cui 2 coniugi domiciliati in provincia di Salerno, e nel sequestro preventivo di 11 società e beni per un valore complessivo di oltre 50 milioni di euro.

L’attività, condotta dalle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Bologna e coordinate dalla locale Procura della Repubblica, nelle persone del Procuratore Aggiunto -Dott. Francesco CALECA e del Sostituto Procuratore -Dott.ssa Manuela CAVALLO, ha preso le mosse dall’analisi di numerose e raffinate operazioni finanziarie e societarie, tra cui il fittizio trasferimento della sede legale dalla provincia di Salerno a quella Bologna di un’importante cooperativa operante nel settore del trasporto merci -gravata da debiti erariali per oltre 25 milioni di euro -avvenuto poco prima del fallimento.

Gli accertamenti, che hanno richiesto anche l’esecuzione di complesse indagini tecniche (tra cui l’installazione da remoto di trojan nel dispositivo mobile di uno degli indagati) e l’approfondimento di segnalazioni di operazioni sospette, hanno portato alla luce i collegamenti della società poi fallita con altre imprese, anch’esse amministrate di fatto dai soggetti arrestati, che hanno indebitamente beneficiato di ingenti crediti di imposta creati ad hoc attraverso fatturazioni infra-gruppo prive di reali giustificazioni economiche.

Come evidenziato nell’ordinanza del G.I.P., il modus operandi prevedeva il cambio di denominazione dell’ente, lo spostamento della sede sociale, la cessione delle quote societarie e l’affidamento delle cariche relative all’amministrazione e alla liquidazione a soggetti compiacenti, a dimostrazione dell’esistenza di una vera e propria associazione a delinquere esperta nel portare a compimento operazioni fraudolente ai danni dell’Erario.

Durante i riscontri investigativi sono stati inoltre ricostruiti i collegamenti degli indagati con un gruppo imprenditoriale salernitano -operante nei settori dei trasporti, della logistica e dello smaltimento di rifiuti -riconducibile a una famiglia a sua volta indiziata di legami stretti con la criminalità organizzata campana e calabrese.

In particolare, uno degli arrestati è stato destinatario, nel 2007, di un provvedimento restrittivo della libertà personale eseguito nel corso di un’operazione che ha portato alla cattura di un latitante facente parte del sodalizio camorristico “Nuova Famiglia” operante nella provincia di Salerno.

Oltre ai 3 soggetti attinti dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere, sono indagate ulteriori 13 persone resesi responsabili del reato di associazione per delinquere (art. 416 c.p.) finalizzato al trasferimento fraudolento di valori (art. 512 bis c.p.), all’autoriciclaggio (art. 648 ter 1 c.p.), alla sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte (art. 11 del D. Lgs. n. 74/2000), alla bancarotta fraudolenta e alla bancarotta semplice (artt. 216 e 217 della Legge Fallimentare).

Quanto accertato all’esito delle indagini, durate quasi due anni, ha condotto, oltre all’arresto dei principali artefici dei fatti illeciti, all’esecuzione di provvedimenti di natura reale consistiti nel sequestro “impeditivo” delle quote di 11 società, il cui compendio aziendale ha un valore stimato in 25,5 milioni di euro circa, in quanto ricomprendente ben 90 immobili (ubicati nelle province di Salerno, Napoli, Bari, L’Aquila e Reggio Emilia) e 634 veicoli e natanti di valore (tra cui una Ferrari F430 e una Porsche Macan, nonché uno Yacht di 16 metri).

Il G.I.P. del Tribunale di Bologna ha inoltre disposto il sequestro finalizzato alla confisca diretta del profitto del reato di risorse finanziarie rinvenute sui conti delle società coinvolte e degli amministratori di fatto delle stesse per 19 milioni di euro, di una villa con piscina del valore di 500 mila euro e di un impianto di recupero rifiuti ubicato a Nocera Inferiore (SA), la cui titolarità è stata fittiziamente attribuita dai coniugi arrestati a un prestanome incensuratoe, quindi, in possesso dei requisiti “formali” per poter ottenere le autorizzazioni necessarie a operare nel particolare settore.

L’esecuzione dei provvedimenti ha richiesto l’impiego di 80 militari della Guardia di Finanza che hanno operato tra la Campania, l’Emilia Romagna, la Lombardia e la Puglia.

L’attività testimonia ancora una volta la particolare attenzione che la Guardia di Finanza ripone, da sempre, nella tutela dell’economia legale e nel contrasto dei molteplici fenomeni illeciti connessi ai reati fallimentari e al riciclaggio dei relativi proventi.