venerdì 30 giugno 2023

Incidente in A14

Squadre VF son9 intervenute il.29.06 alle ore 20.00 circa per incidente stradale sulla A14 km 31 sud tra san lazzaro e castel san pietro. L'incidente ha interessato un mezzo pesante che ha colpito una autovettura gpl  in sosta di emergenza per foratura pneumatico. Le squadre hanno provveduto ad estrarre l'autista del mezzo pesante estratto. Lo stesso é stato consegnato al 118 per le successive cure. Illeso invece l'autista dell'autovettura. Sul posto anche personale di Autostrade per il ripristino della viabilitá.
 

giovedì 29 giugno 2023

Scontro frontale

Squadre VF alle ore 12.50 sono intervenute sulla Statale via Emilia nel Comune di Anzola  per incidente stradale. Le due autovetture dopo uno scontro frontale sono state interessate dall' incendio una vettura a GPL. 

Il personale del 118 ha provveduto a trasportare presso Ospedali Maggiore persone ferite nello scontro. Attualmente il tratto stradale è interrotto al traffico

 

mercoledì 28 giugno 2023

Incedio a Mordano

Squadre operative del comando sono intervenute alle 14.00 a Mordano per un incendio divampato all'interno di un capannone in uso alla falegnameria. Il rogo, propagato a buona parte della struttura, ha causato ingenti danni materiali. Il personale ha operato al contenimento delle fiamme e alla messa in sicurezza dello scenario. Nessuna persona è rimasta coinvolta.
 

Coniugi evasori

 GDF BOLOGNA: INDIVIDUATI DUE CONIUGI LAVORATORI TOTALMENTE SCONOSCIUTI AL FISCO. UNO DEI DUE PERCEPIVA ANCHE L’INDENNITÀ DI DISOCCUPAZIONE 

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, a seguito di un costante monitoraggio dei social network, hanno individuato due coniugi di origine rumena, residenti in provincia, che esercitavano, a partire dal 2019, rispettivamente l’attività di estetista e di fotografo “in nero”, senza adempiere, pertanto, ai previsti obblighi contabili, contributivi e dichiarativi. In particolare, è emerso che l’estetista svolgeva, in casa, in assenza di qualsiasi titolo autorizzativo, costosi interventi di “trucco semipermanente”, rilasciando, a fronte dell’incasso del corrispettivo, al fine di dissimulare la propria condizione di evasore totale, ricevute e buoni di consegna di una associazione culturale di facciata. In questo modo ha occultato al fisco guadagni per un importo superiore ai 100.000 €. A testimonianza, invece, dell’attività lavorativa “in nero” del marito, sono stati rinvenuti, presso la propria abitazione, numerosi file e materiale vario, relativi a servizi fotografici realizzati in occasione di cerimonie, soprattutto matrimoni. I finanzieri della Compagnia di Imola hanno, tra l’altro, denunciato l’estetista per l’indebita percezione di oltre 14.000 € di indennità di disoccupazione (NASPI), incassata nel periodo in cui prestava la propria redditizia attività lavorativa “in nero”, con contestuale segnalazione all’INPS per il recupero di tale somma di denaro. A ciò, infine, si aggiunge anche l’irrogazione di una sanzione, sempre nei confronti dell’estetista, per la mancata istituzione del Formulario di Identificazione dei Rifiuti prevista dal Codice dell’Ambiente. L’attività delle Fiamme Gialle costituisce, nel caso di specie, esempio dell’azione di contrasto all’evasione fiscale, esercitata anche attraverso un’attenta analisi dei social media più noti, e alle situazioni di spreco di denaro pubblico a danno del bilancio statale e di indebito accesso a prestazioni assistenziali e a misure di sostegno al reddito, capaci di generare iniquità e minare la coesione sociale.

Sicurezza stradale

 SICUREZZA STRADALE: I CONTROLLI DEI CARABINIERI DEL COMANDO PROVINCIALE DI BOLOGNA

Bologna e Provincia: Continuano i servizi dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna per la sicurezza stradale. Soltanto nella giornata del 27 giugno, i Carabinieri hanno controllato 388 veicoli e identificato oltre 600 persone. Due automobilisti sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Bologna perché stavano guidando sotto l’influenza dell’alcol. A Bologna, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno identificato due donne ucraine, residenti a Bologna, che si trovavano a bordo di un’auto, una 32enne al volante e una 37enne seduta di fianco. È successo nella notte del 28 giugno in via San Donato. Alla vista dei Carabinieri, la 32enne, invece di collaborare, ha reagito mostrandosi irrispettosa alle richieste dei militari che sono stati costretti a chiedere l’ausilio di un’altra pattuglia. A quel punto, la conducente del veicolo, è stata invitata dai Carabinieri a essere sottoposta all’alcol test che è terminato con un valore di 1,40 g/l. La conducente del veicolo è stata denunciata per guida sotto l’influenza dell’alcol e resistenza a un pubblico ufficiale per aver intralciato le operazioni dei Carabinieri durante l’esecuzione dell’alcol test. Accompagnata in caserma per essere sottoposta alle operazioni di fotosegnalamento, la 32enne ha continuato a tenere un comportamento offensivo nei confronti dei Carabinieri. Al termine delle operazioni di fotosegnalamento, la donna che non voleva uscire dalla caserma, è stata accompagnata a forza all’esterno con l’ausilio di altri Carabinieri. A Imola (BO), invece, i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile hanno denunciato per guida sotto l’influenza dell’alcol e sostanze stupefacenti, un 55enne italiano, residente a Imola, che nella notte di qualche giorno fa era rimasto coinvolto in un incidente stradale in via Francesco D’Agostino, andando a urtare due automobili parcheggiate. I risultati delle analisi del sangue cui il conducente era stato sottoposto dai sanitari del 118, hanno mostrato che lo stesso era positivo alla cocaina, alle benzodiazepine e all’alcol, con un valore di 2,43 g/l. Nei confronti dei due conducenti denunciati, a Bologna e a Imola, è scattato il ritiro della patente di guida.

Ing. Carlo dall' Oppio capo VVF regionale

🔴 L’ING. CARLO DALL’OPPIO È IL NUOVO CAPO DEL CORPO NAZIONALE VVF

GLI AUGURI DEL CAPO DIPARTIMENTO, PREFETTO LAURA LEGA


Il Consiglio dei Ministri nella seduta odierna, su proposta del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ha nominato l’Ing. Carlo Dall’Oppio, attuale Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco per l’Emilia Romagna, nuovo Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, con decorrenza 1° luglio 2023.

L’Ing. Dall’Oppio, nato a Faenza (RA) nel 1959, è entrato in Amministrazione nel 1988, dirigente superiore dal 2011 e poi dirigente generale dal 2020.

Nel corso della carriera ha svolto diversi e prestigiosi incarichi che gli hanno consentito di sviluppare e perfezionare eccellenti doti operative e manageriali.

Stimato ed apprezzato da colleghi, superiori e collaboratori, di recente è stato Direttore Regionale per il Piemonte e poi dell’Emilia Romagna, dimostrando elevatissime capacità nella gestione dell’emergenza che ha colpito quelle aree nelle scorse settimane.

Il prestigiosissimo incarico, conferito dal Governo, conferma le sue eccellenti qualità che gli consentiranno di dirigere il Corpo con competenza, impegno e responsabilità in una fase importante e strategica per le numerose attività in programma e per le prossime sfide istituzionali, finalizzate a qualificare, formare e professionalizzare ancora di più il Corpo nazionale ed i Vigili del fuoco. 

Il nuovo Capo del Corpo, cui vanno i migliori auguri di “buon servizio” del Dipartimento, subentra all’Ing. Guido Parisi, che ringrazio per la preziosa e leale collaborazione assicurata e che, dopo aver ricoperto con estrema dedizione ed altissima competenza per un biennio quell’incarico ed aver svolto una brillantissima carriera, lascia l’Amministrazione per raggiunti limiti di età.

 

Camion frigo a fuoco

Squadre VF sono intervenute alle ore 8.00 sulla A14 ramo Bologna Casalecchio per incendio cella frigo di un automezzo. Le squadre hanno estinto l'incendio e messo in sicurezza lo scenario. Nessuna persona coinvolta. Sul posto personale Autostrade e polizia stradale.
 

martedì 27 giugno 2023

Fuoriuscita di gas

Squadre VF sono intervenute alle ore 12.00 circa ad Argelato per una fuoriuscita dalla valvola di sicurezza della fase gas di una miscela di  perossido di idrogeno al 23% e acido peracetico 15% da un contenitore. Le squadre con l'ausilio del nucleo NBCR del Comando hanno effettuato la messa in sicurezza dello scenario mediante diluzione della miscela con acqua. Nessuna persona coinvolta.
 

Senza titoli di viaggio

 DUE PASSEGGERI SENZA TITOLO DI VIAGGIO DENUNCIATI DAI CARABINIERI


Budrio (BO) e Medicina (BO): I Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna hanno denunciato, in circostanze diverse, due passeggeri di mezzi pubblici che, viaggiando senza il titolo di viaggio e rifiutandosi di essere sanzionati dagli addetti al controllo, hanno commesso reati a vario titolo.


A Budrio, i Carabinieri hanno denunciato un 59enne italiano, residente a Medicina, con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, per falsa attestazione a un pubblico ufficiale, ricettazione e porto ingiustificato di armi od oggetti atti ad offendere. E’ successo alle ore 12:55 del 21 giugno, quando i Carabinieri della Centrale Operativa di Molinella hanno ricevuto la richiesta d’aiuto del capo treno di un convoglio fermo alla Stazione Ferroviaria che riferiva di essere in difficoltà con l’identificazione di un passeggero sprovvisto del titolo di viaggio che aveva esibito un documento di identità verosimilmente falso. I Carabinieri si sono recati sul posto e quando sono arrivati, hanno rilevato che il passeggero, 59enne italiano, aveva una carta di identità intestata a un cittadino imolese che ne aveva denunciato il furto un anno fa. Sottoposto a una perquisizione personale, il 59enne è stato trovato in possesso di tre coltelli, di cui uno a scatto e uno a serramanico, nascosti all’interno di una borsa. Le operazioni di ricerca dei Carabinieri sono proseguite a casa del soggetto, dove è stato trovato in possesso di altri due coltelli e una pistola ad aria compressa priva del tappo rosso. Quanto rinvenuto è stato sequestrato dai Carabinieri.


A Medicina, invece, i Carabinieri della locale Tenenza hanno denunciato una 27enne nigeriana, residente a Medicina, con precedenti di polizia, per rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale, interruzione di un pubblico servizio, resistenza a un pubblico ufficiale e lesione personale. E’ successo nel pomeriggio del 22 giugno, quando i Carabinieri sono intervenuti in soccorso di un accertatore in servizio sull’autobus di linea 99 “Bologna-Medicina-Lugo-Castel Guelfo” che riferiva di essere in difficoltà con l’identificazione di una donna priva del titolo di viaggio che viaggiava in compagnia delle due figlie minori. La donna si rifiutava di dare le generalità e aveva interrotto il servizio pubblico, intralciando la circolazione stradale su via Licurgo Fava. Accompagnata in caserma per essere identificata, la donna si è ulteriormente alterata e ha graffiato un Carabiniere sul braccio. Il tutto alla presenza delle due figlie, di anni 1 e 7 che hanno assistito alla reazione smisurata della madre.

Incidente sulla Porrettana

Squadre VF sono intervenute alle ore 8.30 circa sulla statale 64 via Porrettana nel Comune di Casalecchio di Reno per uno scontro scontro tra un'autovettura e un"autogru. L'impatto ha causato il danneggiamento del  serbatoio del gasolio del mezzo pesante. Le squadre provvedevano alla messa in sicurezza mediante la rimozione dalla sede stradale del mezzo pesante mediante l'autogru dei Vigili del fuoco. Nell'impatto il conducente della autovettura si feriva lievemente e veniva curato dal personale del 118 sul posto. Presenti Polizia Locale, Carabinieri,118. La viabilità risulta ancora bloccata.
 

lunedì 26 giugno 2023

Stalking

 LA CONOSCE IN FILA AL SUPERMERCATO E DIVENTA SUBITO OSSESSIONE: 36ENNE COLPITO DA MISURA CAUTELARE PER STALKING

Bologna (BO): I Carabinieri della Stazione di Bologna San Ruffillo hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con applicazione del braccialetto elettronico, nei confronti di un 36enne originario di Faenza ma domiciliato a Bologna, celibe, già noto alle forze dell’ordine, operaio, indagato per atti persecutori nei confronti di una 51enne bolognese. Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, su richiesta della Procura della Repubblica. La donna, verso la fine dello scorso mese di maggio, si era rivolta ai Carabinieri di via San Ruffillo per sporgere querela nei confronti di un uomo conosciuto casualmente verso la fine dello scorso mese di gennaio mentre si trovava in fila al supermercato. Solo poche parole scambiate con la donna e l’uomo si è fatto subito avanti, invitandola a cena fuori. La donna, dopo avergli risposto negativamente, ha accettato di prendere un caffè al bar, spiegando di essere sposata e di non avere alcuna intenzione di avviare una nuova relazione. Nei giorni successivi l’uomo, mettendo insieme le informazioni acquisite durante la chiacchierata con la donna, è riuscito a reperirne altre più personali, iniziando dapprima a contattarla sul suo profilo facebook, inviandole una richiesta di amicizia e poi telefonandole mediante numeri diversi, tutto per tentare di convincerla a rivedersi. Da gennaio a maggio è stato un susseguirsi di messaggi e telefonate che la donna ha ricevuto da parte dell’uomo il quale, dopo essere stato bloccato sull’utenza telefonica precedentemente utilizzata, ha pensato bene di ricontattarla utilizzandone una nuova. Nei messaggi il 36enne evidenziava una certa ossessione, asserendo che teneva molto a lei e a sapere come stava, e di stare male all’idea di non poterla più vedere. In una circostanza, il 36enne, verso la metà dello scorso mese di maggio, l’ha seguita presentandosi a sua insaputa all’interno di un bar del centro cittadino, dove la donna si trovava in compagnia di una sua amica, costringendola così ad allontanarsi.

Adesso il 36enne è stato sottoposto alla misura cautelare del Giudice.

Confiscati beni

 GDF S.C.I.C.O.: CONFISCATI BENI AD IMPRENDITORE ATTIGUO ALLA COSCA GRANDE ARACRI In data 14 giugno 2023, su delega del Tribunale di Bologna – Sezione Misure di Prevenzione, il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) della Guardia di Finanza, con la collaborazione dei Nuclei PEF di Reggio Emilia e Mantova, ha dato esecuzione ad un provvedimento di confisca di prevenzione nonché all’applicazione della misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di P.S. per anni 5, emesso dalla citata Sezione specializzata del Tribunale felsineo nei confronti di un imprenditore di origine calabrese, ritenuto attiguo alla cosca di ‘ndrangheta GRANDE ARACRI. In particolare, nel dicembre dello scorso anno erano stati sottoposti a sequestro beni e partecipazioni in nove società, nonché disponibilità finanziarie, per oltre € 300.000. Le indagini per l’applicazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale erano scaturite a seguito di una interdittiva antimafia, emessa dalla Prefettura di Reggio Emilia, nei confronti di una serie di società, operanti nel settore edile, riconducibili al citato imprenditore ed inserite, inizialmente, nel circuito delle imprese preposte all’opera di ricostruzione avviata successivamente all’evento sismico del 2012 che ha interessato le province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova e Reggio Emilia. Alla luce del provvedimento interdittivo, la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo aveva delegato allo S.C.I.C.O. una serie di approfondimenti, anche sotto il profilo patrimoniale, al cui esito era emersa, da un lato, una evidente sproporzione patrimoniale rispetto alla sua capacità reddituale lecita; dall’altro, la presenza di elementi significativi circa la pericolosità sociale dell’imprenditore in relazione all'asservimento delle sue attività economiche, con l’emissione di false fatturazioni e con l’assunzione della qualità di prestanome, agli interessi della cosca di ‘ndrangheta GRANDE ARACRI, sodalizio criminale operante nella provincia di Crotone (KR) con importanti ramificazioni anche in territorio emiliano. Tale presenza è testimoniata, tra le altre, dall’operazione Aemilia con cui, nel 2015, furono arrestate 160 persone tra Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto, Calabria e Sicilia, per i reati, tra gli altri, di associazione mafiosa, estorsione ed intestazione fittizia di beni e il cui iter giudiziario ha già avuto da parte della Corte di Cassazione conferma della sentenza di condanna per oltre 70 posizioni.

domenica 25 giugno 2023

Finisce con l'auto nel fosso


 Squadre VF sono intervenute alle ore 11.10 circa a Budrio in Via Zenone per un incidente stradale. Sul posto le squadre provvedevano a soccorrere una donna di 28 anni che alla guida di un auto era finita in un fosso. Le squadre VF hanno provveduto ad estricare il corpo della donna e il personale 118 ne costatava purtroppo il decesso.

venerdì 23 giugno 2023

Violentata studentessa

 VIOLENTA UNA STUDENTESSA: IDENTIFICATO E ARRESTATO DAI CARABINIERI

Ozzano Emilia (BO): I Carabinieri della Stazione di Ozzano Emilia hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere nei confronti di un 24enne marocchino, residente a Ozzano Emilia, indagato per violenza sessuale. L’episodio è avvenuto alle ore 19:00 circa di sabato 10 giugno, quando i Carabinieri della Centrale Operativa di Bologna sono stati informati che una studentessa era stata violentata da un soggetto in via Guglielmo Marconi. I Carabinieri si sono recati velocemente sul posto e quando sono arrivati, hanno trovato la vittima seduta per terra che stava piangendo. Tranquillizzata dai Carabinieri, la ragazza è stata identificata in una 21enne, italiana, studentessa, residente in Provincia di Bologna. Ancora sotto shock, la giovane ha trovato la forza per raccontare ai Carabinieri che mentre faceva jogging in via Guglielmo Marconi era stata avvicinata da un ragazzo in bicicletta, di statura media e con un cappellino da baseball, che dopo averla afferrata per i capelli e trascinata con la forza in un posto appartato, le ha tappato la bocca con una mano e con l’altra l’ha costretta a subire una violenza sessuale, dapprima penetrandola con le dita, poi eiaculandole sulla schiena. All’arrivo dei sanitari del 118, la ragazza è stata trasportata d’urgenza (codice rosso) al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Bologna, dove è stata sottoposta al protocollo previsto per le vittime di violenza sessuale. Grazie al suo racconto e alla visualizzazione delle videocamere di sorveglianza installate nella zona, i Carabinieri sono riusciti a identificare l’autore della violenza sessuale, mentre giorni dopo si trovava in compagnia di un 58enne, connazionale, nei pressi di un bar situato sulla via Emilia. Nei suoi confronti la Procura della Repubblica di Bologna ha chiesto l’emissione di un provvedimento restrittivo, emesso dal Gip ed eseguito alle ore 12:00 del 23 giugno dai Carabinieri della Stazione di Ozzano Emilia che hanno rintracciato lo straniero mentre si trovava poco lontano dal luogo in cui aveva commesso il reato. Arrestato e accompagnato in caserma è stato successivamente associato al carcere.

15 lg. di droga in casa

NASCONDONO IN CASA 15 KG DI DROGA: IN 2 ARRESTATI DAI CARABINIERI

San Pietro in Casale (BO): I Carabinieri del Nucleo Operativo di San Giovanni in Persiceto hanno arrestato un 21enne e un 30enne, marocchini, domiciliati nello stesso appartamento situato a Bentivoglio (BO), per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. È successo nel pomeriggio del 21 giugno, durante un servizio di controllo della circolazione stradale in San Pietro in Casale. Alla vista dei Carabinieri, i due marocchini che si trovavano a bordo di una Fiat 500, un 21enne alla guida e un 30enne seduto a fianco, si sono agitati attirando l’attenzione degli operanti che hanno deciso di fermarli e approfondire il controllo recandosi anche a casa dei per una perquisizione domiciliare. Le operazioni di ricerca sono terminate col ritrovamento di una scatola di cartone contenente 15 panetti di hashish del peso complessivo di circa 15 kg, oltre a materiale atto al confezionamento e alla pesatura della sostanza stupefacente e 5.865 euro in contanti. Uno dei due stranieri, il 30enne era già stato in passato condannato per reati in materia di sostanze stupefacenti. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, entrambi sono stati tradotti in carcere.

 

giovedì 22 giugno 2023

5 minorenni denunciati

 5 MINORENNI DENUNCIATI PER AGGRESSIONE A COETANEI

San Lazzaro di Savena (BO): I Carabinieri della Stazione di San Lazzaro di Savena hanno denunciato tre 15enni e due 14enni, italiani, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, per molestia, minaccia, lesione personale e rapina. La denuncia è scaturita nel corso di un’indagine avviata il 19 marzo scorso, quando tre 16enni, italiani, accompagnati dai rispettivi genitori, si sono presentati dai Carabinieri di San Lazzaro di Savena per denunciare un fatto accaduto la sera precedente in un locale situato sulla via Emilia. In particolare, i tre ragazzi hanno riferito ai Carabinieri che prima di mettersi a tavola, sono stati avvicinati da un gruppo di coetanei che hanno preteso la consegna di qualche moneta. Uno dei tre 16enni ha consegnato due euro a uno dei membri del gruppo, vestito con abiti griffati, che dava l’impressione di essere il capo del gruppo, in quanto si vantava di essere uno degli autori di un’aggressione commessa qualche tempo fa in un istituto scolastico della zona, la cui notizia era stata pubblicata sugli organi di stampa. Ricevuti gli spiccioli, il gruppo di ragazzi è andato via e i tre 16enni hanno continuato a cenare. La tranquillità dei tre ragazzi è terminata poco dopo, quando sono usciti dal locale e si sono trovati di fronte gli stessi ragazzi di prima che erano rimasti fuori ad aspettare il loro arrivo. A quel punto, la situazione è degenerata in un’aggressione, prima verbale, con frasi del tipo: “Adesso siete morti! Adesso vi spacchiamo! Adesso vi ammazziamo! Ora ti uccido!”, poi fisica con spinte, calci e pugni. Uno dei tre 16enni che è stato privato del suo zainetto contenente gli effetti personali, mentre un altro era stato costretto a recarsi al Pronto Soccorso per farsi medicare delle contusioni che erano state giudicate guaribili in giorni tre. Grazie alla ricostruzione meticolosa dei fatti raccontati dalle vittime e all’analisi delle videocamere di sorveglianza installate nella zona interessata dalla vicenda, i Carabinieri sono riusciti a risalire all’identità dei cinque giovani, ora tutti denunciati, a vario titolo, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna.

Rinvenuta droga

Polizia Locale, rinvenute varie tipologie di droga in due zone del Navile, grazie all'impiego del cane antidroga Ares


Mercoledì 21 giugno i reparti Sicurezza urbana e la Polizia Locale del quartiere Navile hanno individuato, grazie all'impiego del cane antidroga Ares, diverse quantità di droga in due zone del quartiere. Durante i controlli periodici programmati nei parchi del quartiere, sono state rinvenuti e sequestrati oltre 100 grammi di hashish e 3.5 di marijuana, nascosti sotto un cassonetto all'incrocio tra via Nicolò dall'Arcae via Albani e oltre 50 grammi di cocaina in una siepe del giardino Barbalonga in via Parri.

 

mercoledì 21 giugno 2023

Chiuso circolo privato

CHIUSO PER ORDINE DEL QUESTORE UN CIRCOLO PRIVATO A BOLOGNA IN VIA BOLDRINI

Il Questore della provincia di Bologna ha emesso un decreto di sospensione delle attività di un circolo privato situato in via Boldrini, a seguito di presunte irregolarità amministrative e violazioni della normativa di sicurezza.

Diversi gli elementi alla base del provvedimento: 

- La prestazione lavorativa di una minore, accertata a seguito di controlli svolti.

- Il mancato rispetto della regolamentazione afferente il tesseramento rilevato in più occasioni e da ultimo il 22.04 scorso. 

– La presenza di avventori con precedenti penali e di polizia che nel caso dei controlli hanno manifestato atteggiamenti aggressivi nei confronti degli operatori di Polizia.

– La presenza di otto dipendenti senza un regolare contratto lavorativo, caso rilevato in collaborazione con l’Ispettorato del lavoro.

Notificato, dunque, il provvedimento di sospensione di tutte le attività amministrative per un periodo di quindici giorni dalla data del provvedimento, eseguito nella giornata di ieri da personale della Divisione di Polizia Amministrativa. 


 

Indebito utilizzo carte di pagamento

 INDEBITO UTILIZZO E FALSIFICAZIONE DI STRUMENTI DI PAGAMENTO: 11 PERSONE DENUNCIATE DAI CARABINIERI

Bologna: I Carabinieri della Stazione Bologna Corticella hanno denunciato undici persone, età compresa tra i 25 e i 53 anni, italiani e stranieri, per concorso in indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento. La denuncia è scaturita da un’indagine che i Carabinieri hanno avviato a novembre 2021. All’epoca dei fatti, un 36enne marocchino, residente in Provincia di Viterbo, dipendente amministrativo di un’azienda specializzata nei trasporti, con sede a Roma, si era rivolto ai Carabinieri della Stazione Bologna Corticella, per denunciare l’indebito utilizzo di cinque carte di carburante da parte di soggetti non ancora identificati che avevano fatto numerosi rifornimenti di benzina e gasolio per un totale di 32.000 euro. Dinanzi alla ricezione delle fatture anomale per l’importo complessivo menzionato, l’azienda, non essendo a conoscenza di come le tessere di carburante fossero finite nelle mani sbagliate, ha incaricato il 36enne di denunciare l’accaduto. A quel punto, i Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Bologna, hanno iniziato le indagini scoprendo che i rifornimenti illeciti erano stati fatti, in circostanze diverse, presso vari distributori dell’Emilia Romagna. Grazie alla visione delle videocamere di sorveglianza installate nelle aree di servizio coinvolte nella vicenda e all’analisi delle celle telefoniche agganciate durante i rifornimenti, sono stati identificati due autotrasportatori, un 45enne rumeno residente a Calderara di Reno (BO) e un 30enne moldavo residente a Bologna. In seguito, gli ulteriori accertamenti hanno portato all’identificazione di cinque italiani di 25, 26, 29, 30 e 42 anni, due rumeni di 39 e 53 anni, un moldavo di 27 anni e un ucraino di 33 anni, quasi tutti residenti tra Bologna e zone limitrofe.

54enne arrestato per droga

 54ENNE ITALIANO ARRESTATO DAI CARABINIERI PER DETENZIONE DI STUPEFACENTI


Budrio (BO): I Carabinieri della Compagnia di Molinella hanno arrestato un 54enne italiano per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E’ successo alle ore 20:00 del 19 giugno scorso, durante il controllo di un 54enne italiano, residente a Budrio, che a dicembre scorso era stato sottoposto alla pena della detenzione domiciliare a seguito di una condanna per reati contro la persona. Giunti in prossimità dell’abitazione del 54enne di Budrio, l’attenzione dei Carabinieri è stata richiamata da un uomo che stava uscendo dall’edificio per dirigersi in direzione di una macchina parcheggiata nelle vicinanze. Indentificato dai Carabinieri, la persona, 54enne italiano, residente a Castel San Pietro Terme (BO), ha riferito che si era recato a casa dell’amico, coetaneo, sottoposto alla detenzione domiciliare. La visita inattesa del 54enne di Castel San Pietro Terme ha insospettito i Carabinieri che lo hanno perquisito. Lo stesso è stato trovato in possesso di un bilancino di precisione e 15 grammi di cocaina che deteneva sotto il sedile posteriore, lato passeggero dell’auto parcheggiata. A quel punto, i Carabinieri hanno proseguito le operazioni di ricerca all’abitazione di Castel San Pietro Terme e durante la perquisizione domiciliare hanno rinvenuto cinque involucri di marijuana del peso complessivo di 15 grammi, nascosti in un armadio della stanza da letto in uso al 54enne. Gravato da precedenti di polizia e sottoposto alla misura di prevenzione dell’avviso orale, ricevuta nel 2021 dal Questore di Bologna, il 54enne di Castel San Pietro Terme è stato arrestato dai Carabinieri e su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, trattenuto in camera di sicurezza, in attesa del processo con il giudizio direttissimo. Anche il 54enne di Budrio è stato perquisito dai Carabinieri con esito negativo.

martedì 20 giugno 2023

Furto al bar

 FURTO AL BAR DEL CENTRO SOCIALE: 27ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI

Imola (BO): I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Imola hanno arrestato un 27enne, originario della provincia di Napoli ma di fatto domiciliato a Imola (BO), celibe, disoccupato, già noto alle forze dell’ordine, accusato di tentato furto aggravato. È successo durante la notte di sabato scorso, verso le 4:15 circa, quando i Carabinieri della Centrale Operativa di Imola hanno ricevuto una segnalazione sull’utenza “112” da parte di un privato cittadino, il quale ha riferito di aver visto una persona che tentava di introdursi all’interno del bar del centro sociale Campanella di via Curiel. I militari, prontamente intervenuti sul posto, hanno notato subito un uomo il quale si trovava vicino alla finestra collocata di fianco alla porta di ingresso del locale che, alla vista dei militari, ha cercato di allontanarsi e di nascondersi dietro un muro, venendo prontamente raggiunto e bloccato dai militari. Gli accertamenti effettuati sul posto dai Carabinieri, ha permesso di constatare che l’arrestato aveva danneggiato poco prima del loro arrivo, mediante l’utilizzo di una sbarra in acciaio utilizzata originariamente quale leva per il cric delle autovetture, sia la porta di ingresso al bar che la finestra posta di fianco. Solo grazie alla segnalazione del passante e all’intervento della pattuglia dei Carabinieri, l’uomo è stato bloccato ed arrestato prima che riuscisse ad entrare all’interno del bar per commettere il furto. Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, il 27enne è stato arrestato e, dopo la celebrazione del rito direttissimo, svoltasi nella mattinata di sabato scorso, l’uomo è stato sottoposto alla misura cautelare giornaliera dell’obbligo di presentazione presso un ufficio di polizia giudiziaria.

Romeno colpito da misura cautelare

 64ENNE ROMENO COLPITO DA MISURA CAUTELARE PER MALTRATTAMENTI VERSO CONNAZIONALE 59ENNE

San Lazzaro di Savena (BO): I Carabinieri della Stazione di San Lazzaro di Savena hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare di divieto di avvicinamento alla persona offesa e allontanamento dalla casa familiare, nei confronti di un 64enne originario della Romania, celibe, autotrasportatore, già noto alle forze dell’ordine, indagato per maltrattamenti contro familiari o conviventi. Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica di Bologna. La donna, 59enne originaria della Romania, residente nel Comune di San Lazzaro di Savena (BO), nubile, incensurata, verso lo scorso mese di maggio, si è rivolta ai Carabinieri per sporgere querela nei confronti dell’uomo, al quale da circa 6 anni aveva offerto ospitalità, subaffittandogli una stanza, non perché avessero una relazione sentimentale ma al solo fine di condividere le spese, trovandosi ad affrontare problemi di natura economica. L’uomo fin da subito ha assunto, nei confronti della donna, un atteggiamento aggressivo e arrogante, costringendola a svolgere, senza alcun tipo di collaborazione, le faccende domestiche e a provvedere alla preparazione dei pasti, cagionandole così uno stato di ansia e paura. In alcune circostanze l’uomo è arrivato anche a minacciarla ed aggredirla verbalmente, alle volte anche ubriaco, rivolgendole frasi del tipo: “sei scema…non sai pulire…ti ammazzo…ti schiaccio la testa…”. In una circostanza, l’uomo è arrivato anche a minacciare con un coltello il figlio della vittima, avuto dalla donna durante una precedente relazione sentimentale, quel giorno ospite a pranzo a casa della madre. Il motivo della discussione è legato a questioni relative ad alcuni oggetti riposti in cantina dal ragazzo, il quale prima di farlo aveva avuto il benestare da parte della madre. Tale situazione ha fatto spazientire il 64enne. Ultimo episodio verificatosi lo scorso mese di maggio, quando il 64enne avrebbe aggredito verbalmente la donna per un abbonamento televisivo che questa voleva disdire, proferendole parole del tipo: “adesso fai come dico io…”. Rintracciato dai Carabinieri, il 64enne è stato sottoposto alla misura cautelare del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale che ha disposto il divieto di avvicinamento alla persona offesa e l’allontanamento dalla casa familiare.

Armi e droga

ARMI E DROGA: 25ENNE CALABRESE ARRESTATO DAI CARABINIERI

Imola (BO): I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Imola hanno arrestato un 25enne calabrese, domiciliato a Imola, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione e detenzione abusiva di armi. E’ successo la mattina del 12 giugno, quando i Carabinieri hanno controllato il 25enne che si stava aggirando con fare sospetto in via Donizetti. Alla vista dei Carabinieri, il giovane, in procinto di mettersi alla guida di un furgoncino intestato a un’azienda presso la quale lavora come dipendente, ha iniziato ad agitarsi. Sottoposto a una perquisizione personale e veicolare, il 25enne è stato trovato in possesso di un bilancino di precisione che si trovava nascosto sotto il sedile lato passeggero del furgoncino. Le operazioni di ricerca sono proseguite a casa del giovane, un’abitazione situata nelle vicinanze che lo stesso riferiva di condividere con un amico, un 21enne albanese. Questi, alla vista dei Carabinieri che avevano citofonato per entrare nell’appartamento unitamente al 25enne, ha tardato ad aprire gettando qualcosa dalla finestra. Una volta entrati, i Carabinieri si sono accorti che sul cornicione del palazzo, c’era della sostanza stupefacente. Recuperata dai militari, la sostanza è stata catalogata e pesata: 125 grammi circa tra marijuana, hashish e cocaina. Durante la perquisizione domiciliare, i Carabinieri si sono insospettiti di fronte al ritrovamento di un mazzo di chiavi che il 25enne non sapeva giustificare la provenienza. Intuendo di aver trovato un mazzo di chiavi relativo a un deposito “segreto”, i Carabinieri sono tornati col giovane calabrese nelle vicinanze dell’area condominiale in cui era stato visto aggirarsi prima del controllo e dopo aver inserito le chiavi in tutti i portoni degli edifici presenti, sono riusciti ad aprirne uno e scendendo nel seminterrato adibito a garage, si sono accorti che una chiave del mazzo apriva la basculante di un locale. Di fronte all’evidenza dei fatti, il 25enne ha ammesso le proprie responsabilità, dicendo di avere in uso il locale contenente un ingente quantitativo di droga. Durante le operazioni di perquisizione, i Carabinieri hanno trovato 8 sacchi termosaldati contenenti complessivamente 8,5 kg di marijuana, due bilancini di precisione, due pistole semiautomatiche, una Beretta calibro 22 e una Heckler Koch calibro 9x21 e circa 200 munizioni corrispondenti al relativo calibro. Le armi e le munizioni, perfettamente funzionanti, ben conservate e pronte all’uso, erano state rubate, tra il 2020 e il 2021, in circostanze diverse a due proprietari residenti nel ferrarese. L’attività è terminata con l’arresto del 25enne calabrese e la denuncia del coinquilino albanese, deferito a piede libero per favoreggiamento personale. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il 25enne calabrese è stato trasferito in carcere.

 

Affitti in nero

 GDF BOLOGNA: CONTRASTO AGLI AFFITTI IN NERO. SOCIETA’ NON DICHIARA OLTRE 800MILA EURO DI CANONI DI LOCAZIONE. 

Nell’ambito della campagna antievasione per contrastare il fenomeno degli affitti in nero, la Guardia di Finanza di Bologna ha in corso una specifica attività di controllo riguardante anche le strutture extra-alberghiere (B&B, affittacamere, locazioni brevi di appartamenti) operanti nel territorio felsineo, presenti sulle principali piattaforme di prenotazione on-line e che, tuttavia, non hanno adempiuto ai previsti adempimenti amministrativi e fiscali, omettendo in quest’ultimo caso di dichiarare i corrispettivi percepiti dai clienti. In particolare, nell’ambito di una verifica fiscale nei confronti di una società di gestione immobiliare per affitti brevi - che gestisce circa 20 appartamenti situati nel centro storico di Bologna - i finanzieri del 1° Nucleo Operativo Metropolitano hanno recuperato a tassazione circa 800.000 euro di ricavi non dichiarati. Gli immobili, tutti situati in prossimità di luoghi a forte attrazione turistica, erano in gran parte affittati a stranieri che, apprezzando la sempre più accentuata vocazione turistica della città, soggiornavano nel capoluogo felsineo per almeno tre/quattro giorni. La società era solita, soprattutto nel post pandemia, stipulare con persone fisiche proprietarie di immobili dei contratti di locazione, con la possibilità, prevista contrattualmente, di sublocare i posti letto. L’attività della Guardia di Finanza, oltre a contrastare l’evasione fiscale, che costituisce un grave ostacolo allo sviluppo economico perché distorce la concorrenza e l’allocazione delle risorse, è finalizzata monitorare, in un contesto particolare, quale quello di Bologna, il mercato delle locazioni immobiliari a breve e lungo termine, al fine di tutelare tutti coloro che sono alla ricerca di una sistemazione alloggiativa nel territorio felsineo, per ragioni di studio o di lavoro.

lunedì 19 giugno 2023

Marocchino arrestato per droga

 40ENNE MAROCCHINO ARRESTATO DAI CARABINIERI PER DETENZIONE DI STUPEFACENTI AI FINI DI SPACCIO

Crevalcore (BO): I Carabinieri della Compagnia di San Giovanni in Persiceto hanno arrestato un 40enne di origini marocchine, residente in provincia di Modena, metalmeccanico, separato, già noto alle forze di polizia, accusato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

L’attività che ha portato all’arresto si è svolta poco dopo le ore 14:00 del 16 giugno, nel corso di un ordinario servizio di controllo della circolazione stradale effettuato in località Caselle del comune di Crevalcore (BO), quando una pattuglia dei Carabinieri ha fermato un’autovettura Fiat Punto di colore nero.

Il comportamento dei due occupanti, conducente e passeggero, quest’ultimo anche lui di origine marocchine, 42enne, residente in provincia di Bologna, è risultato fin da subito tale da destare sospetti e visibilmente preoccupato, tanto che ha indotto gli operatori ad approfondire il controllo mediante l’esecuzione di una perquisizione personale e veicolare. L’operazione ha permesso di rinvenire, nella sola disponibilità del 40enne, complessivamente 11 involucri di sostanza stupefacente del tipo “cocaina” pari a 16 grammi, altri 2 involucri in cellophane di sostanza stupefacente di colore marrone del tipo “hashish” del peso complessivo pari a 11,60 grammi, e all’interno di una tasca del pantalone e del portafogli, alcune banconote di piccolo taglio, per un totale pari a 210 euro.

La sostanza stupefacente e il denaro sono stati sequestrati, mentre il 40enne, su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, è stato trattenuto in camera di sicurezza in attesa del processo fissato con rito direttissimo.

sabato 17 giugno 2023

34enne arrestato

 34ENNE ITALIANO ARRESTATO PER MALTRATTAMENTI


Baricella (BO): I Carabinieri della Compagnia di Molinella (BO) hanno arrestato un 34enne italiano a seguito di un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare scaturita dall’inosservanza del provvedimento precedente (allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento alle persone offese) che aveva ricevuto due settimane fa, nel corso di un’indagine per maltrattamenti contro familiari o conviventi. La precedente misura cautelare era scaturita da un’indagine dei Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Bologna, a seguito della querela di una 51enne italiana che il 26 marzo scorso si era presentata ai Carabinieri per denunciare il figlio che dopo la perdita del lavoro avvenuta circa un anno fa, aveva iniziato a maltrattare tutti i familiari conviventi perché pretendeva di essere mantenuto: la mamma (l’odierna denunciante), il fratello più piccolo, 31enne e la nonna 76enne. Da quel momento, insulti e minacce del tipo: “Vi ammazzo! Vi taglio la gola!”, accompagnati da intimidazioni, come il gesto di affilare un coltello, guardare la tv a tutto volume e spostare i mobili per disturbare il riposo degli altri, erano diventati una consuetudine che aveva alterato la serenità delle vittime. Il fratello minore, preoccupato per l’evolversi negativa della situazione e temendo per l’incolumità della nonna e della mamma, aveva dotato quest’ultima di una bomboletta spray al peperoncino e lui si era iscritto a un corso di difesa personale. Lo scorso 2 giugno, i Carabinieri si erano presentati a casa del 34enne per notificargli la misura cautelare e lui, collaborativo, si era allontanato dalla casa familiare, andando a vivere da alcuni amici residenti in zona. Purtroppo, invece di rispettare il provvedimento del Giudice, il 34enne lo ha violato più volte, presentandosi a casa all’improvviso con la scusa di prendere cose di sua proprietà, tra cui un ciclomotore che non poteva circolare perché sottoposto a un sequestro amministrativo. A quel punto, preso atto della situazione, il 13 giugno scorso, il Giudice ha firmato l’aggravamento della misura cautelare ritenendo necessaria la custodia in carcere. Rintracciato dai Carabinieri, il 34enne è stato arrestato e tradotto alla Dozza.

giovedì 15 giugno 2023

Spaccio di droga in città

 SPACCIO DI DROGA IN CITTA’: ARRESTATI DUE BOLOGNESI

Bologna: I Carabinieri della Stazione Bologna Corticella hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere nei confronti di due bolognesi, un 33enne e un 26enne, indagati per concorso nel reato continuato di spaccio di sostanze stupefacenti ed estorsione. Il provvedimento, richiesto dalla Procura della Repubblica di Bologna ed emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari, nasce da un’indagine dei Carabinieri della Stazione Bologna Corticella, coadiuvati dal Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro che in occasione della chiusura di un bar di via Vittorio Bottego, hanno controllato un cliente sospetto che si aggirava nei pressi del locale. Il cliente, identificato nel 26enne indagato, gravato da precedenti di polizia e sottoposto alla misura di prevenzione dell’avviso orale, era stato sottoposto a perquisizione. Nella circostanza, i Carabinieri avevano sequestrato lo smartphone che aveva al seguito. Analizzando i messaggi testuali in entrata e in uscita, hanno scoperto che il giovane gestiva un giro di droga in zona Lame, unitamente a un amico, il 33enne indagato. I Carabinieri hanno rilevato che i due soggetti vendevano la cocaina a una clientela ristretta di conoscenti che si rivolgeva ai due venditori per acquistare piccole dosi con cadenza anche giornaliera. I Carabinieri hanno verificato, solo nell’arco di un mese, l’esistenza di centinaia di cessioni di cocaina che hanno portato i due soggetti a guadagnare diverse migliaia di euro. Gli affezionati clienti dovevano rispettare i termini pattuiti per il pagamento delle dosi acquistate; in caso contrario scattavano le ritorsioni, come accaduto al padre di un consumatore di cocaina minorenne che è stato costretto mediante minaccia a consegnare 350 euro per saldare un debito di droga del figlio: “Se tra un quarto d’ora non vieni giù a darmi i soldi, taglio la gola a tuo figlio e a te!”. Il minorenne coinvolto nella vicenda non è stato denunciato. Dopo alcuni mesi di attività, lo scorso dicembre 2022, i Carabinieri della Stazione Bologna Corticella, delegati dall’Autorità giudiziaria, hanno sottoposto i due indagati a una perquisizione domiciliare e nella circostanza hanno sequestrato 17.200 euro in contanti e alcuni grammi di hashish. Le indagini sono però proseguite anche nei mesi successivi. Qualche giorno fa, il Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica di Bologna, ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti dei due indagati che, rintracciati dai Carabinieri, sono stati portati alla Dozza.

Marocchino arrestato

 PIAZZA VIII AGOSTO: 44ENNE MAROCCHINO ARRESTATO DAI CARABINIERI PER TENTATA RAPINA IMPROPRIA

Bologna: I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato un 44enne marocchino, accusato di tentata rapina impropria. E’ successo alle ore 17:00 del 13 giugno, quando i Carabinieri della Centrale Operativa di Bologna sono stati informati che un soggetto sospettato di furto era stato fermato da alcuni privati cittadini in Piazza VIII Agosto. Appresa la notizia, i Carabinieri si sono recati sul posto e quando sono arrivati, hanno identificato la persona sospettata del furto nel 44enne marocchino, due dipendenti di un negozio di articoli per la casa e un ulteriore testimone. Durante la ricostruzione dei fatti i Carabinieri hanno accertato che i due dipendenti del negozio, dopo essersi accorti che il 44enne si stava impossessando della merce esposta, lo avevano rincorso e costretto dopo una colluttazione a restituire la refurtiva (14 borse del valore di una settantina di euro), aiutati da alcuni passanti che avevano assistito alla scena. Il 44enne, disoccupato, senza fissa dimora e con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, è stato arrestato dai Carabinieri e su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, è stato trattenuto in camera di sicurezza in attesa del processo. A seguito della convalida dell’arresto all’uomo è stata applicata la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Minaccia il suicidio

 SCOPRE DI ESSERE STATO DENUNCIATO DALLA MOGLIE E MINACCIA IL SUICIDIO: SOCCORSO E RICOVERATO


Calderara di Reno: Un italiano di anni 49, residente a Calderara di Reno, ha telefonato ai Carabinieri della locale Stazione preannunciando al militare di servizio alla caserma che aveva intenzione di togliersi la vita perché non riusciva a sopportare l’idea di stare lontano dalla moglie e dalla figlia. Queste ultime infatti avevano denunciato l’uomo per maltrattamenti qualche giorno prima e erano state collocate in una struttura protetta. Al Carabiniere di servizio alla caserma che ha ricevuto la telefonata, l’uomo, in apparente stato di disperazione, ha riferito di aver chiamato per informarli che avrebbero trovato il suo corpo senza vita in casa, accanto a una lettera destinata alla moglie. Resosi conto del pericolo, il Carabiniere ha cercato di prolungare la telefonata, cercando di rassicurare il richiedente che lo avrebbero aiutato a trovare una soluzione. Nel frattempo è riuscito a informare i colleghi che si trovavano in caserma, scrivendo loro quello che stava succedendo su un foglio di carta. A quel punto, individuato l’indirizzo di residenza del 49enne, i Carabinieri hanno contattato gli agenti della Polizia Locale che si trovavano in servizio nelle vicinanze dell’abitazione e che dopo aver appreso dell’accaduto, hanno raggiunto l’aspirante suicida, disperato e in lacrime mentre si trovava all’esterno della sua abitazione. Raggiunto successivamente dai Carabinieri e dai sanitari del 118, l’uomo è stato trasportato in ospedale ove si trova tuttora ricoverato.

mercoledì 14 giugno 2023

Incidente in Porrettana

 Squadre VF sono intervenute intorno alle 18.30 per un incidente stradale lungo la Via Porrettana al  km 61,300. L'incidente ha coinvolto due autovetture con una persona incastrata. Il personale ha operato per estricare un ragazzo di 30 anni dalle lamiere. Nonostante i soccorsi il personale del 118 non ha potuto che constatarne il decesso. Sul posto anche I Carabinieri per i rilievi del caso.

Incidente in tangenziale

Squadre VF sono intervenute alle ore 17.12 sulla tangenziale di Bologna per un incidente che ha coinvolto due autovetture. Sul posto le squadre hanno provveduto a soccorrere ed estricare dalle lamiere 3 passeggeri, di cui un adulto e  due minori di 6 anni e 4 anni, che dopo essere stati soccorsi sono stati affidati ai sanitari del 118 per le successive cure. Il tratto stradale è rimasto chiuso al traffico.

 

Rumeno colpito da misura cautelare

 35ENNE RUMENO COLPITO DA MISURA CAUTELARE PER MALTRATTAMENTI VERSO LA CONVIVENTE.


Argelato (BO): I Carabinieri della Stazione di San Giorgio di Piano (BO) hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla persona offesa, nei confronti di un 35enne rumeno, muratore, incensurato, indagato per maltrattamenti contro familiari o conviventi. Il provvedimento, richiesto dalla Procura della Repubblica di Bologna ed emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari, nasce dalla querela di una 35enne connazionale che il mese scorso si è rivolta ai Carabinieri per denunciare i comportamenti prepotenti del compagno. La donna ha riferito ai Carabinieri di aver iniziato una relazione di convivenza con l’uomo a dicembre 2021, quando ha scoperto di essere rimasta incinta. Nonostante lo stato di gravidanza, dopo qualche mese, il compagno, geloso e dedito all’abuso di alcol, ha iniziato a maltrattarla, soprattutto dopo che lei lo aveva scoperto a navigare sui siti porno e di escort. I maltrattamenti sono iniziati a maggio 2022, quando la 35enne era all’ottavo mese di gravidanza e sono proseguiti per un anno, anche dopo la nascita del figlio: offese, schiaffi, calci, pugni e strette al collo come accaduto nella notte del 5 maggio 2023. Nella circostanza, il soggetto, rientrato a casa in evidente stato di ebrezza, ha infranto la porta del bagno per raggiungere la compagna che si era chiusa dentro, poi, dopo averla trascinata a forza sul letto, le ha stretto le mani attorno al collo, ma lei si è liberata ed è corsa in strada gridando aiuto. Soccorsa dai Carabinieri che erano stati allertati tramite 112, a seguito di una telefonata di un cittadino che aveva sentito le urla, la donna, spaventata e ferita al collo e al volto, è rientrata in casa con i militari, ha prelevato il figlio ed è andata a vivere da un parente. Dopo qualche giorno, però, la 35enne, ancora innamorata del compagno, è tornata da lui, sperando in un cambiamento che non ci è stato; anzi, alle ore 22:00 del 26 maggio 2023, i Carabinieri sono intervenuti nuovamente, allertati dalla Centrale Operativa che aveva ricevuto la segnalazione di un cittadino richiamato dalle urla della donna. Rintracciato nella giornata del 11 giugno 2023 dai Carabinieri, il 35enne è stato sottoposto alla misura cautelare del Giudice.

martedì 13 giugno 2023

Sfruttamento della prostituzione

 Bologna. Sfruttamento della prostituzione di giovanissime ragazze straniere e diffusione telematica di materiale pedopornografico.

La Squadra Mobile della Questura di Bologna, coordinata dalla locale Procura della Repubblica presso il Tribunale, ha eseguito un’ordinanza di misura cautelare in carcere nei confronti di due fratelli, cittadini rumeni, di 29 e 21 anni, ritenuti gravemente indiziati di aver sfruttato per la prostituzione giovanissime donne rumene insediatesi a Bologna.

L’indagine originava dalla querela sporta durante la scorsa estate da una ragazza rumena che aveva denunciato di essere stata indotta alla prostituzione dal suo ex fidanzato e dal fratello di lui. Ne nasceva un’approfondita indagine che consentiva non solo di rinvenire puntuale conferma alle dichiarazioni della denunciante, ma disvelava, altresì, soprattutto a carico dell’indagato più giovane, un’attività di reclutamento e sfruttamento della prostituzione perpetrati anche ai danni di una ragazza rumena di 17 anni, che culminerà poi in condotte di estorsione e di diffusione telematica di materiale pedopornografico poste contro quest’ultima al fine di costringerla a continuare l’attività prostitutiva.

In particolare, attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali, si riusciva mediante mirati servizi di osservazione, pedinamento e controllo a identificare le vittime, i loro clienti e i presunti sfruttatori. Dall’indagine emergeva che gli indiziati si prodigavano nel pubblicare gli annunci erotici in siti web di incontri sessuali a pagamento, nel rispondere al telefono imitando la voce femminile, nel mettere a disposizione di queste ultime gli immobili ove poter consumare il meretricio, nonché nell’ accompagnarle quando la stessa attività avveniva fuori città; il tutto non senza condotte minacciose e violente, affinché nessuna delle ragazze uscisse dal giro da loro gestito e si liberasse del loro giogo. La denunciante aveva riferito di essere stata schiaffeggiata e minacciata da uno dei due fratelli affinché si prostituisse anche quando non si sentiva bene, un’altra ragazza era stata minacciata per non essersi concessa ad un cliente in presenza del fratello di questi, stessa sorte per  una minorenne nell’occasione in cui si era rifiutata di consumare un rapporto con un cinquantenne. I due fratelli indagati trattenevano quasi interamente i profitti dell’attività illecita, riservando solo una piccola parte del guadagno alle ragazze, come ribadito dalla denunciante in querela “delle somme ricavate, anche dell’ordine di 1.500 euro al giorno, a me ne venivano dati 50 euro.” 

Riguardo invece all’ipotesi accusatoria inerente alla prostituzione minorile, addebitata all’indagato più giovane dei due fratelli, essa traeva origine nel gennaio scorso, allorquando la madre della vittima sporgeva querela per denunciare di aver ricevuto telefonate minatorie da parte di una donna, che affermava di essere la nonna di una ragazza di 15 anni, fidanzata e promessa sposa di un ragazzo ROM di Bologna (l’odierno indagato di 21 anni). In particolare, la denunciante riferiva che l’interlocutrice le avrebbe mosso pesanti minacce in danno della propria e altrui (familiari) incolumità fisica, a motivo della relazione sentimentale che sua figlia, diciassettenne, avrebbe instaurato con il futuro sposo della nipote. La denunciante dichiarava che l’interlocutrice la minacciava facendo anche riferimento all’esistenza di un video, in loro possesso, ritraente la minorenne compiere atti sessuali con il ragazzo - già divulgato all’interno della comunità ROM e girato all’insaputa della stessa vittima - e che il filmato sarebbe stato ulteriormente diffuso se non fosse stato impedito alla stessa di continuare a incontrarsi con il ragazzo. A tal proposito l’indagine farà scoprire anche un tentativo da parte del padre del ragazzo di cercare di ottenere una remissione di querela dalla famiglia della vittima mediante la corresponsione di 10.000 euro. Successivamente, dalle intercettazioni si scoprirà che il racconto della minore al momento della ritrattazione (quest’ultima indotta dalle pressioni e intimidazioni subite) fosse completamente falso e dovuto al timore per l’incolumità propria e della propria famiglia, oltre che dal sentimento che legava la stessa al proprio sfruttatore; il quale da quando aveva appreso della querela aveva tentato di mettere la stessa contro i genitori e l’aveva convinta a rendere dichiarazioni a lui favorevoli. Le intercettazioni telefoniche e ambientali consentivano, infine, di captare, sovente dalla stessa voce degli indagati, conversazioni inequivocabilmente dimostrative dello sfruttamento del meretricio; oltre all’irretimento, ai medesimi fini, della diciassettenne vittima tanto di sfruttamento della prostituzione quanto di estorsione e di diffusione telematica di materiale pedopornografico. 


lunedì 12 giugno 2023

37enne attestata dai Carabinieri

 PIAZZA VERDI: 37ENNE ITALIANA ARRESTATA DAI CARABINIERI PER TENTATO FURTO AGGRAVATO

Bologna: I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato una 37enne italiana, residente ad Arona (NO), per tentato furto aggravato. E’ successo alle ore 21:00 del 10 giugno, quando i Carabinieri della Centrale Operativa di Bologna sono stati informati che il dipendente di un ristorante situato a Piazza Verdi aveva sorpreso una donna che era entrata in un’area del locale riservata al personale e stava rubando due bottiglie di liquori. La donna all’arrivo dei Carabinieri non ha opposto resistenza ed è stata identificata in una 37enne italiana, gravata da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e già sottoposta alla misura di prevenzione dell’avviso orale. La refurtiva, del valore di 25 euro, è stata restituita al proprietario del ristorante. La donna aveva con sé altresì, un coltello a serramanico e un paio di forbici, entrambi sottoposti a sequestro. La 37enne, arrestata dai Carabinieri in flagranza per tentato furto è stata poi rimessa in libertà non essendo state ravvisate nei suoi confronti specifiche esigenze cautelari.

domenica 11 giugno 2023

Incidente tra auto e tir

Squadre VF stanno intervenendo dalle ore 20.00 per un Incidente sulla A1 all'altezza del km 203 direzione Sud per uno scontro tra un autoarticolato e una autovettura. Sul posto le squadre hanno provveduto ad estinguere l'incendio generato dopo lo scontro che ha interessato entrambi i mezzi incidentati. Sul posto oltre ai VF personale della polizia stradale e società Autostrade. La percorrenza autostradale è temporaneamente interrotta. Non si segnalano persone coinvolte.
 

Cade a Badolo

Questo pomeriggio il Soccorso Alpino e Speleologico Emilia Romagna stazione Rocca di Badolo è stato attivato per un complesso intervento in aiuto di una donna caduta lungo la ferrata di Badolo.

La donna, di 46 anni residente a Poggio Renatico (Provincia Ferrara), stava percorrendo il primo tronco della ferrata Badolo quando è scivolta procurandosi un trauma alla spalla e accusando un forte dolore alla schiena.

Data la complessità della situazione,  poiché l'escursionista si trovava in parete all'altezza di una cengia di roccia, si è deciso di attivare EliPavullo che, nonostante la complessità della situazione, ha sbarcato sul posto il medico e il T.E (Tecnico di Elisoccorso). La donna è stata così visitata dal medico e in seguito è stata immobilizzata e imbarellata dagli operatori del Saer presenti per essere poi verricellata dall'elisoccorso.

Sul posto presenti anche i SAF di Bologna e la Pubblica Assistenza di Sasso Marconi

 

sabato 10 giugno 2023

Muore nel camper

Alle ore 16,20 una squadra del distaccamento di Imola è intervenuta in via selice,  2 nel comune di Mordano per un incidente stradale che ha coinvolto un solo camper, sul posto anche personale medico del 118 che non ha potuto che costatare il decesso del conducente,  unico occupante del veicolo. 

Il nostro Intervento è  valso alla messa in sicurezza del veicolo. Sul posto anche la polizia locale per quanto di competenza.

 

Incidente tra 3 auto

Squadre della Sede Centrale e del distaccamento di san Pietro in casale sono intervenute alle ore 16 in via Galliera nel comune di Bentivoglio per un incidente tra 3 auto.  Il nostro Intervento è  valso a liberare 3 persone ferite incarcerate nei rispettivi abitacoli mentre una quarta persona ferita era già stata presa in carico dal personale 118.

Sul posto, oltre al 118 con ambulanze ed elimedica, i carabinieri della locale stazione.

 

22 giovani denunciati per droga

 LOTTA ALLO SPACCIO: 22 GIOVANI DENUNCIATI DAI CARABINIERI.

Molinella (BO): I Carabinieri della Compagnia di Molinella hanno notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari a 22 giovani, di età compresa tra i 17 e i 27 anni, 10 dei quali ancora minorenni all’epoca dei fatti, tutti indagati per cessione di sostanze stupefacenti. L’attività nasce da un’indagine dei Carabinieri del 2022, finalizzata ad arginare il consumo di droga tra i giovani di Molinella. L’input investigativo è partito dai genitori di un ragazzino i quali si erano rivolti ai Carabinieri perché temevano che il figlio facesse uso di tali sostanze. Coordinati dalla Procura della Repubblica di Bologna, i Carabinieri hanno iniziato a osservare e studiare i movimenti di alcuni giovani di Molinella. Quello che i Carabinieri hanno scoperto è una realtà di numerosi studenti dediti all’acquisto di hashish e marijuana e in alcuni casi alla vendita ad altri coetanei al fine di racimolare qualche spicciolo per poter a loro volta permettersene il consumo; il tutto all’interno di un contesto sociale deviato in cui erano frequenti gli atti di bullismo, risse e altri episodi violenti. L’attività di osservazione, integrata dalle testimonianze dei ragazzi coinvolti nella vicenda e dal contenuto delle chat dei servizi di messaggistica telefonica acquisiti dai Carabinieri, ha portato all’identificazione di ventidue ragazzi, tutti accusati di spaccio, con l’aggravante della cessione a minorenni e/o nei pressi degli istituti scolastici. Circa un centinaio di giovanissimi saranno segnalati alla Prefettura come assuntori. Nella circostanza si rammenta altresì come, parallelamente all’attività di repressione, l’Arma dei Carabinieri sia da sempre impegnata all’interno degli istituti scolastici per la diffusione della cd. “cultura della legalità” e la prevenzione dei fenomeni di devianza giovanile, che solo nel comune di Molinella, nell’ultimo anno scolastico, ha interessato oltre 2.000 studenti.

Maltrattamenti alla moglie

 MALTRATTAMENTI ALLA MOGLIE: VIOLA IL PROVVEDIMENTO DEL GIUDICE E FINISCE IN CARCERE

Argelato (BO): I Carabinieri della Stazione di San Giorgio di Piano (BO) hanno eseguito un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare, nei confronti di un 59enne italiano, indagato per maltrattamenti verso la moglie, che non ha rispettato la misura del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa applicatagli a febbraio (v. comunicato stampa annesso - all’epoca dei fatti l’indagato aveva 58 anni) nell’ambito di un’indagine per maltrattamenti contro familiari o conviventi in cui era rimasto coinvolto. La nuova misura cautelare si è resa necessaria per tutelare la vittima che il 30 maggio scorso si è rivolta nuovamente ai Carabinieri dicendo che tre giorni prima, il marito aveva violato il provvedimento del Giudice, pedinandola a bordo di un autobus per rimproverarla e minacciarla, poiché l’aveva vista qualche minuto prima in compagnia di un altro uomo che le aveva dato un passaggio in auto. Rintracciato nella giornata dell’8 giugno in un bar del luogo dai Carabinieri, il 59enne è stato arrestato e sottoposto alla nuova misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna.

mercoledì 7 giugno 2023

Butta la droga dal balcone

DIVISIONE DI POLIZIA AMMINISTRATIVA E SOCIALE: ARRESTATO PER DETENZIONE DI DROGA UN SOGGETTO NELL’AMBITO DI UN CONTROLLO PRESSO UNA STRUTTURA RICETTIVA NEL QUARTIERE BOLOGNINA


Nella mattina di ieri, nell'ambito di un controllo amministrativo presso una struttura ricettiva nel quartiere Bolognina, gli operatori della Squadra Investigativa della Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale notavano che qualcuno, al loro arrivo, gettava da un balcone del terzo piano di un condominio un sacchetto di plastica gialla, che cadeva direttamente nel cortile interno. 

Di conseguenza, gli operatori accedevano all'interno dell’appartamento in cui insisteva il balcone e rinvenivano circa 14 grammi di cocaina e un sacchetto contenente € 1.340,00, all'interno di una stanza in uso ad un soggetto algerino, gravato da diversi pregiudizi di Polizia per reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. 

Il sacchetto che era stato gettato veniva recuperato dagli operatori di Polizia e conteneva alcuni panetti di hashish, pari a circa 770 grammi.

Il soggetto algerino veniva tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio.


 

Blitz antidroga

BLITZ ANTIDROGA DEI CARABINIERI. ARRESTATI MADRE E FIGLIO INCENSURATI. SEQUESTRATI 8 KG DI DROGA


Bologna: I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro hanno arrestato due palermitani, una 51enne domiciliata a Rastignano (BO) e il figlio 31enne, residente nel quartiere Savena, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. E’ successo mentre erano in corso le celebrazioni per il 209° anniversario dell’Arma dei Carabinieri, alle ore 18:00 del 5 giugno, quando l’attenzione dei Carabinieri, impegnati in un servizio di controllo del territorio, con particolare riferimento ai fenomeni legati all’uso e allo spaccio delle sostanze stupefacenti, è stata richiamata dai movimenti anomali di due persone a piedi, davanti alla serranda abbassata di un locale, adesso chiuso, ma in precedenza adibito a sala fitness. I due si guardavano attorno, come a volersi accertare di non essere visti. Insospettiti dal loro atteggiamento i Carabinieri si sono avvicinati e li hanno identificati in due 31enni, uno nato a Palermo e l’altro a Bologna, ma entrambi residenti in città. Alla vista dei Carabinieri, il palermitano, piuttosto agitato, ha affermato di avere in uso il locale, di proprietà del patrigno. I Carabinieri hanno perquisito lo stesso, recuperando un’ottantina di panetti di hashish sottovuoto, del peso complessivo di circa 8 kg, nascosti nella soffitta unitamente a materiale per il confezionamento della sostanza (una macchina per il sottovuoto, del nastro adesivo e della pellicola trasparente). L’accompagnatore bolognese è risultato al momento estraneo ai fatti. Terminate le operazioni di perquisizione del locale, nonché di una BMW Serie 5 del valore di circa 60.000 euro in uso al 31enne palermitano, ma intestata alla compagna, 33enne bolognese, i Carabinieri hanno deciso di proseguire l’attività nell’abitazione del soggetto, situata in direzione dei Colli Bolognesi. Dopo aver raggiunto l’appartamento, il 31enne palermitano ha pregato i militari di non farsi vedere dai tre figli minorenni che si trovavano in casa con la mamma (la 33enne bolognese) e la nonna (la 51enne palermitana, madre del 31enne). Per evitare di spaventare i figli, i Carabinieri hanno permesso di accompagnarli fuori dall’abitazione, ma subito dopo sono dovuti intervenire perché si sono accorti che il 31enne aveva lanciato un messaggio ambiguo alla madre 51enne, dicendole: “Prendi tutto!”. Intervenuti immediatamente, i Carabinieri hanno scoperto che la donna stava accompagnando i nipoti all’esterno, unitamente a un borsone contenente 200 grammi di hashish e un bilancino di precisione. La perquisizione domiciliare è così terminata col sequestro del contenuto della borsa, nonché di un’altra ventina di grammi di hashish e altri due bilancini di precisione nascosti in casa ma appartenenti al 31enne e 2.640 euro in contanti, suddivisi in banconote di vario taglio che la compagna 33enne custodiva nella borsetta. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, la 51enne e il figlio 31enne, arrestati dai Carabinieri, sono stati tradotti in carcere, mentre la 33enne è stata denunciata a piede libero per lo stesso reato. Tutti i protagonisti della vicenda sono disoccupati, mentre i Carabinieri hanno scoperto che la 51enne è destinataria anche del reddito di cittadinanza.

 

Sito e-commerce sotto sequestro

 GDF BOLOGNA: SEQUESTRATO SITO E-COMMERCE DI RICAMBI PER STAMPANTI. RAGGIRATI CENTINAIA DI CLIENTI. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno sottoposto a sequestro una piattaforma e-commerce che commercializzava, a prezzi altamente concorrenziali, toner e cartucce per stampanti. In particolare, i finanzieri del 1° Nucleo Operativo Metropolitano hanno approfondito, attraverso tecniche di open source intelligence, le circa 100 recensioni negative presenti sul web riferite alla piattaforma, gestita da un soggetto residente a Bologna. Il sito internet pubblicizzava ricambi originali per stampanti di noti marchi di elettronica, quali HP, Samsung, Toshiba e Dell, inserendo nei circa 50 annunci presenti i dettagli tecnici e le immagini dei prodotti. Tuttavia, dopo la ricezione del pagamento da parte dei clienti, quest’ultimi si vedevano arrivare a casa prodotti compatibili o rigenerati, spesso di scarsa qualità. Nonostante i reiterati reclami, i consumatori finali non riuscivano a ottenere il rimborso di quanto corrisposto e, in alcuni casi, i prodotti acquistati non venivano neppure spediti. Grazie a tali condotte l’amministratore della piattaforma ha ottenuto ricavi, nell’ultimo triennio, per oltre 500.000 euro. Il responsabile è stato quindi deferito per “frode in commercio” alla Procura della Repubblica di Bologna, la quale ha disposto la perquisizione dell’abitazione dell’indagato e del luogo di stoccaggio della merce, entrambi collocati nella periferia di Bologna. All’esito delle perquisizioni sono stati sequestrati il pc e il server utilizzati per l’attività illecita nonché circa 200 ricambi destinati alla vendita.

martedì 6 giugno 2023

Fucile e pistola per rapinare pensionato

FUCILE D’ASSALTO E PISTOLA PER RAPINARE UN PENSIONATO DISABILE: DUE GIOVANISSIMI ARRESTATI DAI CARABINIERI

Medicina (BO): I Carabinieri della Tenenza di Medicina hanno arrestato un 18enne e un 19enne, italiani, residenti a Medicina, per rapina aggravata in concorso. E’ successo poco prima della mezzanotte del 5 giugno, quando un 68enne, residente a Medicina, si è presentato in caserma, sconvolto e in stato di agitazione, dicendo di essere stato da poco rapinato da due ragazzi. In particolare, il malcapitato ha riferito ai Carabinieri di aver ricevuto la telefonata di un conoscente, il quale gli ha chiesto se poteva andare a prenderlo con l’auto in via Barbarossa per dargli un passaggio fino a casa. L’anziano, sempre disponibile alle richieste dei giovani del luogo che, invece di aiutarlo, si approfittano di lui perché disabile all’80% e quindi molto vulnerabile, è uscito, ha preso la macchina e si è diretto in via Barbarossa, poco distante da casa sua, dove ad attenderlo c’era il giovane richiedente. Questi, ha aperto lo sportello dell’auto, lato passeggero, è salito a bordo e gli ha puntato una pistola sul fianco. Il conducente si è trovato nell’impossibilità di reagire perché è stato minacciato subito dopo da un altro giovane armato di un fucile d’assalto. Costretto a consegnare ai due rapinatori 200 euro in contanti e il telefonino, il malcapitato è tornato a casa a piedi perché privato delle chiavi dell’auto sottratte da uno dei due malviventi prima della fuga. A rapina consumata, il 68enne è andato dai Carabinieri per denunciare l’accaduto. I Carabinieri hanno avviato le indagini partendo dall’intestatario dell’utenza telefonica che aveva chiamato l’anziano e hanno scoperto che si trattava di un numero in uso a un 18enne di Medicina, disoccupato e con precedenti di polizia. Raggiunto a casa dai Carabinieri, il giovane ha ammesso le proprie responsabilità inerenti alla rapina perpetrata, anche perché proprio in quel momento ha ricevuto la videochiamata del complice che si compiaceva e rideva per l’espressione di paura che la vittima aveva fatto durante l’assalto. Accortosi che l’amico 18enne non era da solo, ma in compagnia di altre persone (i Carabinieri) il complice ha interrotto subito la videochiamata. A quel punto, i Carabinieri dopo aver recuperato una parte della refurtiva a casa del 18enne, pari a 130 euro, sono andati a casa del complice, identificandolo nell’amico 19enne, anche lui di Medicina e con precedenti di polizia. Di fronte all’evidenza dei fatti, anche il 19enne ha ammesso le proprie responsabilità, restituendo il resto della refurtiva, pari a 70 euro e indicando ai Carabinieri il nascondiglio delle armi, occultate nella siepe di un giardino pubblico. Non è stato possibile recuperare il telefonino del 68enne perché durante la fuga, il 18enne lo ha gettato in un canale artificiale, mentre le chiavi dell’auto sono state rinvenute dai Carabinieri nei pressi di via Barbarossa. La refurtiva recuperata è stata restituita al legittimo proprietario che ha ringraziato i Carabinieri, mentre la pistola e il fucile, riproduzioni giocattolo prive del tappo rosso, sono state sequestrate. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il 18enne e il 19enne sono stati tradotti in carcere.

 

Colpito da misura cautelare

 38ENNE SERBO COLPITO DA MISURA CAUTELARE PER MALTRATTAMENTI VERSO LA MOGLIE.

Molinella (BO): I Carabinieri della Compagnia di Molinella hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla persona offesa, nei confronti di un 38enne di origini serbe, libero professionista, pregiudicato, indagato per maltrattamenti contro familiari o conviventi. Il provvedimento, richiesto dalla Procura della Repubblica di Bologna ed emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari, nasce dalla querela di una donna 33enne di origini iugoslave, la quale all’inizio dello scorso mese di maggio si è rivolta ai carabinieri per denunciare i comportamenti maltrattanti posti in essere dal marito. La donna ha riferito ai militari di subire maltrattamenti sin dall’inizio del loro matrimonio, ovvero da circa vent’anni e che oramai essere picchiata era diventata una consuetudine. Il tutto anche alla presenza dei figli minori. L’episodio scatenante che ha determinato la donna a denunciare il marito, è stato quello risalente ai primi giorni dello scorso maggio quando ha svegliato il marito che dormiva chiedendogli di occuparsi dei figli. La richiesta ha scatenato l’ira dell’uomo che ha avrebbe afferrato la moglie tirandole un pugno sull’occhio sinistro. In quest’ultima circostanza a difendere la madre sono intervenuti i due figli più grandi della coppia, i quali hanno contenuto fisicamente il padre. Nella stessa circostanza l’uomo ha proferito nei confronti della donna frasi minacciose ed offensive del tipo “…ti ammazzo…puttana…”. L’uomo, rintracciato dai Carabinieri, è stato sottoposto alla misura cautelare del Giudice, dopodiché è andato ad abitare a casa dei genitori a Bologna.

85 kg. di droga

GDF BOLOGNA: ARRESTATO CORRIERE CON 85 KG DI COCAINA ALL’USCITA DELL’INTERPORTO  

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, nel corso dei consueti servizi di controllo del territorio, hanno arrestato un soggetto di origine calabrese che trasportava 85 kg di cocaina. Erano le prime ore della mattina quando i baschi verdi del 2° Nucleo Operativo Metropolitano hanno fermato un auto-articolato all’uscita dell’Interporto di Bologna. Quello che sembrava essere inizialmente un riscontro di “routine” sulla corrispondenza tra la documentazione commerciale e la merce trasportata, principalmente insaccati e surgelati, si è presto trasformato in ben altro. Il conducente del camion, titolare di una ditta individuale del Sud Italia operante nel settore dei trasporti, ha mostrato sin da subito un evidente stato di agitazione, soprattutto in corrispondenza dello stazionamento dei militari nei pressi della cabina di guida. Questo comportamento ha attirato l’attenzione dei finanzieri, i quali hanno proceduto a ispezionare il veicolo dopo aver verificato la presenza di precedenti penali sul conto del soggetto fermato. L’intuizione dei militari ha permesso di rinvenire, opportunamente occultati nei vani porta oggetti e in altri spazi appositamente creati, 77 involucri scuri avvolti nel cellophane, oltre a circa 2.000 euro in contanti. I successivi accertamenti hanno confermato che si trattava di cocaina, per un peso complessivo di 85 kg, che avrebbe fruttato circa 7 milioni di euro una volta immessa sul mercato. I baschi verdi hanno quindi proceduto all’arresto del corriere e al sequestro dell’ingente quantitativo di droga, del mezzo di trasporto e della somma di denaro. L'attività rientra nel più ampio dispositivo di intensificazione dei servizi di prevenzione e repressione dei traffici illeciti predisposto dal Comando Provinciale di Bologna nelle aree di maggiore interesse commerciale della provincia felsinea.
 

lunedì 5 giugno 2023

Ubriaco contromano in autostrada

 UBRIACO ALLA GUIDA SI IMMETTE IN CONTROMANO IN AUTOSTRADA A13: INTERVIENE LA POLIZIA DI STATO CHE EVITA LO SCONTRO CON LE ALTRE AUTOVETTURE IN TRANSITO. IN ARRIVO LA REVOCA DELLA PATENTE.

È quanto è accaduto nella notte tra sabato e domenica scorsi, intorno alle 4.00: nella sala radio del Centro Operativo Autostradale di Bologna giungevano diverse comunicazioni che segnalavano la presenza di un’auto in contromano lungo l’A13 - tra il casello di Altedo e il casello di Ferrara Sud - diretta verso Padova. 

Ricevuta la comunicazione, una pattuglia della Sottosezione autostradale di Altedo si è attivata immediatamente per instaurare la manovra di Safety car, che mira a rallentare il traffico presente in autostrada (di solito scarso nelle ore notturne) e creare una coda alle spalle della macchina della Polizia Stradale. 

Dopo poco, gli Agenti si avvedevano di una macchina che procedeva in corsia di sorpasso: a questo punto, grazie all’attivazione di tutti i dispositivi di illuminazione visivi e acustici sono riusciti ad attirare l’attenzione dell’auto in contromano, che prima rallentava la sua marcia e poi si arrestava dinanzi alla macchina della Polizia Stradale. 

Gli Agenti bloccavano il traffico formatosi alle loro spalle grazie alla manovra di Safety car e consentivano al conducente del veicolo in contromano di effettuare un’inversione di marcia per posizionarsi nella giusta direzione e fermarsi in corsia di emergenza. 

L’uomo alla guida dell’auto, all’atto di porgere i documenti agli Agenti per l’identificazione, ha esibito loro un bancomat al posto della carta d’identità: era in evidente stato confusionale ed aveva difficoltà ad interloquire con loro. Sottoposto al controllo etilometrico, l’uomo è risultato positivo, con un tasso alcolemico altissimo pari a 2,53 gr/l.

Gli Agenti della Sottosezione autostradale di Altedo hanno denunciato l’uomo per guida in stato di ebbrezza, ritirandogli la patente in attesa del successivo provvedimento di revoca per la guida in contromano. 

La corsa di un’auto che viaggia nella direzione opposta a quella consentita rappresenta un momento di forte pericolo nella circolazione stradale: gli Agenti della Polizia Stradale sono riusciti, con la loro professionalità, ad intervenire tempestivamente attuando una manovra di Safety car che ha consentito di interrompere la corsa dell’uomo, tenendo gli altri utenti in condizioni di sicurezza, alle loro spalle e ad una velocità estremamente ridotta. 


domenica 4 giugno 2023

Controlli nella provincia

CONTROLLI NELLA PROVINCIA DI BOLOGNA

*   7 ATTIVITA’ SOSPESE

  *   10 LAVORATORI “IN NERO”

  *   SANZIONI PER OLTRE 110.000 EURO

I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Bologna, congiuntamente a militari del Comando Provinciale CC di Bologna, hanno eseguito nell’ambito della provincia controlli ed ispezioni presso luoghi di lavoro, quali attività commerciali, pubblici esercizi, cantieri edili, attività di autolavaggi, al fine di prevenire e reprimere fenomeni di lavoro “nero” e sfruttamento lavorativo ed al fine di verificare la corretta applicazione della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.

Nell’ambito dei predetti controlli, presso tutte le aziende e attività ispezionate è stata accertata la presenza di lavoratori “in nero”, ovvero adibiti al lavoro senza alcun contratto e senza la preventiva ed obbligatoria comunicazione di assunzione da trasmettere al centro per l’impiego.

Sono stati adottati pertanto, causa le mancate assunzioni e regolarizzazione dei lavoratori, 7 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale, comminando per ogni sospensione la sanzione amministrativa di euro 2500 e disponendo la “chiusura” delle attività ispezionate, in aggiunta alle “maxi sanzioni” previste per il lavoro nero, corrispondenti in misura ridotta a 1.800 euro di sanzione amministrativa per ogni lavoratore irregolare.

In relazione ai controlli effettuati sono state levate sanzioni amministrative e penali, quest’ultime riferite a gravi violazioni in materia di sicurezza, complessivamente per oltre 110.000 euro.

In particolare:

ISPEZIONI AD ATTIVITÀ DI AUTOLAVAGGI

Comuni interessati: Bologna e Malalbergo

     *   2 datori di lavoro deferiti all’ A.G. per violazioni in materia di sicurezza;

     *   2 maxi sanzioni per lavoro “in nero”;

     *   2 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale.

Nei comuni di Bologna (BO) e Malalbergo (BO) i militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del lavoro di Bologna, nell’ambito dell’attività finalizzata al contrasto lavoro irregolare e tutela sicurezza sui luoghi di lavoro procedevano al controllo di attività di autolavaggio, gestiti da imprenditori di etnia straniera e presso i quali, per ciascun autolavaggio, veniva riscontrata la presenza di 1 lavoratore in “nero”.

Per entrambe le attività è stato disposto il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale ed entrambi i titolari sono stati deferiti all’A.G. per aver omesso di provvedere alle necessarie attività di formazione ed informazione di cui al D.Lgs 81/2008 finalizzate all’ identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi nell’ ambiente di lavoro.

In relazione alle predette verifiche elevate sanzioni amministrative ed ammende per oltre 20.000 euro.

ISPEZIONI DI ATTIVITA’ DI RISTORAZIONE

Comuni interessati: Bologna e Casalecchio di Reno

     *   2 datori di lavoro deferiti all’ A.G. per violazioni in materia di sicurezza;

     *   5 maxi sanzioni per lavoro “in nero”;

     *   2 provvedimenti di sospensione attività imprenditoriale per impiego lavoratori in nero.

In Bologna e Casalecchio di Reno (BO) i militari del Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del lavoro di Bologna a seguito di controlli finalizzati al rispetto delle leggi in materia di lavoro e di sicurezza e salute dei lavoratori, procedevano al controllo di 2 attività di ristorazione per le quali è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per impiego di manodopera irregolare, in quanto è stata accertato, corso controlli, l’impiego al lavoro, senza alcun contratto, di 5 lavoratori “in nero”, rispettivamente 4 presso l’attività di ristorazione ubicata nella città di Bologna e 1 lavoratore presso l’attività di ristorazione ubicata in Casalecchio di Reno.

Entrambi i titolari firmatari delle predette attività sono stati deferiti all’A.G. per aver omesso la formazione specifica in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro in favore dei lavoratori, in violazione delle disposizioni del T.U. sicurezza D.Lgs 81/2008.

In relazione alle predette verifiche elevate complessivamente sanzioni ammnistrative ed  ammende per oltre 30.000 euro.

VERIFICHE ED ISPEZIONI DI ESERCIZI ED ATTIVITA’ COMMERCIALI

Comuni interessati: San lazzaro di Savena e Valsamoggia

     *   4 datori di lavoro deferiti all’ A.G. per violazioni in materia di sicurezza;

     *   2 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale.

     *   2 maxi sanzioni per lavoratori “in nero

     *   1 cittadino straniero irregolare deferito per violazione normativa T.U. sull’immigrazione

I militari del Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del lavoro di Bologna a seguito di controlli finalizzati al rispetto delle leggi in materia di lavoro e di sicurezza e salute dei lavoratori, procedevano al controllo di 2 attività commerciali ubicate nei Comuni di San Lazzaro di Savena (BO) e Valsamoggia (BO), esercenti rispettivamente attività di minimarket e parrucchiere.

Nell’attività di parrucchiere ubicata in Valsamoggia (BO) il datore di lavoro veniva sanzionato con “maxi sanzione” per lavoro irregolare e deferito all’Autorità Giudiziaria per aver impiegato 1 lavoratore straniero, di nazionalità marocchina, “in nero” e privo di permesso di soggiorno. Contestualmente il cittadino straniero irregolare veniva deferito all’Autorità Giudiziaria per violazione della normativa inerente i titoli di soggiorno.

Mentre nell’attività di San lazzaro di Savena (BO), veniva riscontrata la presenza di 1 lavoratore di nazionalità bengalese su 2 lavoratori in totale impiegati e per i quali i 3 datori di lavoro – soci dell’attività, sono stati deferiti all’A.G. per aver omesso la formazione/informazione in favore dei lavoratori in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Per entrambe le attività è stata disposta la sospensione dell’’attività imprenditoriale. In relazione alle predette verifiche elevate sanzioni ammnistrative e ammende per circa 20.000 euro.

CONTROLLI CANTIERI EDILI

Comuni interessati: Bologna

     *   1 provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale;

     *   2 persone deferiti all’ A.G. per violazioni delle disposizioni D.lgs 81/2008;

     *   1 maxi sanzioni per lavoro “in nero”.

I militari del Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del lavoro di Bologna procedevano al controllo di edile ubicato nel comune di Bologna, ove veniva accertata l’impiego “in nero” di un operaio di nazionalità rumena. Per tale ragione si rendeva necessaria l’adozione immediata del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale nei confronti del titolare dell’impresa. Quest’ultimo inoltre quale veniva deferito all’A.G. a seguito delle gravi e plurime violazioni in materia di leggi sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Nello specifico si accertava la mancata redazione del Piano Operativo di sicurezza (POS), la mancanza di sottoposizione a visita medica di idoneità, la mancanza di formazione ed informazione sui rischi legati alla salute sui luoghi di lavoro del lavoratore impiegato presso il cantiere.

Nell’ambito del medesimo controllo veniva inoltre deferito all’A.G. il committente dei lavori ai sensi dell’art.90 D.Lgs 81/2008 per aver omesso di verificare l’idoneità tecnico – professionale della ditta affidataria dei lavori.

In relazione alle predette violazioni elevate sanzioni amministrative ed ammende per oltre 45.000 euro