venerdì 30 aprile 2021
Ritrovato l'anziano disperso
Spacciatori in una struttura abbandonata
BOLOGNA: POLIZIA
DI STATO ARRESTA TRE SPACCIATORI IN UNA STRUTTURA ABBANDONATA DI VIA DEL
TERRAPIENO
Nella mattina di
ieri le Volanti intervenivano in via del Terrapieno per la segnalazione di un
viavai sospetto di auto e di persone presso alcuni stabili abbandonati.
Gli operatori
giunti sul posto facevano ingresso nell’area abbandonata e perlustravano i
locali all’interno degli edifici.
Durante il
sopralluogo venivano individuate alcune stanze, adiacenti tra loro, in cui erano
stati realizzati dei bivacchi con l’uso di materassi, coperte e cibo. Al loro
interno si trovavano tre soggetti, A.M. tunisino del 1992, R.A. algerino del
1992 e E.M. libico del 1999.
I primi due
venivano sorpresi dagli operatori di Polizia mentre erano intenti a ritagliare
con delle forbici degli involucri destinati a contenere la sostanza
stupefacente. Il terzo, che nel frattempo aveva percepito la presenza dei
poliziotti, dapprima si nascondeva e poi tentava la fuga ma veniva prontamente
bloccato all’esito di un breve inseguimento e veniva trovato in possesso di 7
grammi di cocaina e 190,00 euro in contanti.
All’interno di
una delle stanze individuate veniva rinvenuto un tavolo su cui erano stati posizionati
27 involucri ancora aperti contenenti altrettante dosi di cocaina, pari a
complessivi 11 grammi, oltre a vari bilancini, altro materiale per il
confezionamento e circa 700,00 euro in contanti.
Dopo aver svolto
gli accertamenti, all’esito dei quali R.A. e E.M. sono risultati pregiudicati
per reati dello stesso tipo, i tre soggetti sono stati tratti in arresto per
spaccio di stupefacenti in concorso e tradotti presso la locale casa
circondariale in attesa della convalida.
Gli strappa il rolex, 20 giorni di prognosi
POLIZIA
DI STATO: ARRESTATA UNA COPPIA DI
RUMENI PER RAPINA DI UN ROLEX
Nel pomeriggio del 28 aprile, la Squadra
Mobile di Bologna in località Crespellano (BO), ha arrestato in flagranza di
reato un uomo ed una donna rumeni di etnia Rom, che avevano appena rapinato una
signora sottraendole il suo orologio Rolex.
Nell’ambito di specifici servizi mirati
alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio ed in particolare
dei furti di orologi preziosi mediante l’utilizzo della c.d. tecnica
“dell’abbraccio”, in considerazione del fatto che nella zona della Valsamoggia
veniva rilevata, come in altre zone della provincia, una particolare
recrudescenza del fenomeno, un equipaggio si occupava di pattugliare quel settore.
Intorno alle ore 16:00 di mercoledì
pomeriggio, attirati dalle acute invocazioni di aiuto di una donna, il
personale della Squadra Mobile vedeva allontanarsi a forte velocità
un’autovettura, una Citroen C3 di colore grigio intestata a un prestanome, tra
l’altro già segnalata in episodi dello stesso genere dei giorni precedenti, con
a bordo un uomo ed una donna.
Nell’immediato gli operatori della
Polizia di Stato, comprendendo che potesse essersi verificato un evento
criminoso, si ponevano all’inseguimento della piccola utilitaria, informando
degli occorsi gli altri equipaggi presenti in zona e richiedendo immediato
ausilio, riuscendo così a fermare l’autovettura.
A bordo veniva identificata la coppia
rumena, A. D., nato in Romania classe 1993, S.f.d. in Italia e di V. M., nata
in Romania classe 1998, S.f.d. in Italia, ma anche la figlia minore dei due, di
soli due anni.
Nell’immediatezza si apprendeva che
alcuni minuti prima, proprio in via Santini a Crespellano, una donna era
rimasta vittima della rapina del proprio orologio da parte di una ragazza
datasi poi alla fuga a bordo di un’autovettura grigia di piccole dimensioni,
che risultava appunto essere il veicolo inseguito e fermato.
La vittima, una donna di 58 anni, molto
scossa da quanto accaduto e lamentando un forte dolore alla mano sinistra con
annesso sanguinamento del dito medio, veniva immediatamente trasportata al
locale nosocomio. La donna, a causa della ferita lacero contusa alla mano,
veniva dimessa con una prognosi di 18 giorni.
La vittima, in sede di denuncia,
dichiarava che mentre era intenta a parcheggiare la propria autovettura, veniva
raggiunta da una donna che, dopo aver bussato al finestrino lato guida, apriva
repentinamente lo sportello chiedendole delle informazioni stradali, che però
lei non era in grado di fornire. Al che la ragazza rumena si frapponeva tra lo
sportello e il montante dell’auto, bloccando la vittima all’interno
dell’abitacolo e impedendole di scendere, per poi iniziare a colpirla con
alcuni pugni in testa, tirandole i capelli. La vittima, spaventata cercava di
proteggersi dal violento attacco portando le proprie braccia a difesa del capo,
ma la sconosciuta proseguendo nella sua condotta aggressiva, la afferrava per i
polsi tirandola verso di sè.
Nel frangente, la donna riusciva ad
agganciare l’orologio Rolex che la parte offesa portava al polso sinistro e con
un vigoroso strappo ne causava la rottura del cinturino, impossessandosene e
dandosi a precipitosa fuga, per poi salire a bordo dell’autovettura utilitaria
a bordo della quale veniva successivamente fermata.
Appresi i fatti, il personale della
Squadra Mobile provvedeva alla perquisizione personale della coppia rumena,
estesa poi anche al veicolo, dove veniva infatti rinvenuto l’orologio Rolex asportato
pochi istanti prima.
L’uomo e la donna, come disposto dal
Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica, con precedenti
specifici, venivano tratti in arresto e condotti presso la locale Casa
Circondariale.
giovedì 29 aprile 2021
Si siede davanti a casa poi si alza e cade in dirupo
Si chiamva Badinelli Luigi di 89 anni. Era seduto su
di una sedia nel suo cortile di casa in via Tignano nel comune di Sasso Marconi,
per apprezzare questo primo tepore di primavera. Per cause che sono in corso
di accertamenti da parte dei Carabinieri della Stazione di Sasso Marconi il
sig. Luigi è scivolato rotolando per una trentna di metri in un parato sottostante.
Ad accorgersi dell’accaduto, dopo pochissimi minuti è stata la figlia che ha
dato immediatmente l’allarme al 118. Manca poco alle 11 e sul posto viene inviata l’ambulanza
di Sasso Marconi, la squadra del
Soccorso Alpino e Speleologico, stazione Rocca di Badolo e l’elicottero 118 di
Pavullo nel Frignano dotato di verricello con a bordo un tecnico di elisoccorso
del CNSAS, unitamente ai Vigli del Fuoco. Arrivato sul posto l’equipaggio dell’elicottero
ha sbarcato il personale in hovering, in quanto la zona è molto ricca di vegetazione.
Il medico anestesista, giunto sul paziente non ha potuto fare altro che
costatare il decesso. Dopo autorizzazione da parte del Pubblico Ministero di
turno la salma è stata recuperata dai tecnici del CNSAS, con tecniche
alpinistiche, portata sulla strada carrozzabile e consegnata all’infortunistica
legale che ha provveduto a trasferirla presso l’ Istituto di Medicina Legale di
Bologna a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Arrestato albanese recidivo
POLIZIA DI STATO: ARRESTATO PLURIPREGIUDICATO ALBANESE DESTINATARIO DI MANDATO DI ARRESTO EUROPEO E CONDANNATO IN VIA DEFINITIVA IN ITALIA. ARRESTATO ANCHE PER REINGRESSO ILLEGALE SUL TERRITORIO NAZIONALE.
Nella giornata
di ieri a Squadra Mobile della Questura di Bologna ha rintracciato e arrestato
un cittadino albanese destinatario di mandato di arresto europeo emesso dalle
Autorità tedesche per diversi reati di furto commessi in Germania. L’uomo è, risultato
anche destinatario di un provvedimento di esecuzione pene concorrenti per altri
furti commessi in Italia.
Oltre sei anni
di reclusione quelli che dovrà scontare complessivamente Y.D. cittadino albanese
classe 1982, già pregiudicato per reati contro il patrimonio e in materia di
stupefacenti. Nello specifico dovrà espiare quattro anni per i reati di furto
commessi in Germania nello scorso anno e 2 anni e quattro mesi per i reati
commessi in Italia, per i quali era stato condannato in via definitiva dal
Tribunale di Forlì.
Negli ultimi
tempi i Poliziotti della Squadra Mobile di Bologna e il Servizio per la
Cooperazione Internazionale di Polizia si erano messi sulle tracce
dell’albanese nell’ambito del territorio felsineo, analizzando alcune movimentazioni
sospette di denaro dirette in Albania e provenienti da alcuni Money Transfer dell’area
metropolitana di Bologna.
L’intensificazione
dei controlli in città ha così portato al rintraccio dell’uomo nella mattinata
del 29 aprile, quando i poliziotti della Squadra Mobile lo hanno individuato in
via Pelagio Pelagi.
Durante le prime
fasi del controllo e dell’identificazione l’uomo ha fornito generalità diverse rispetto
a quelle con le quali era ricercato dalla Polizia. All’esito dei successivi accertamenti
è emerso che il soggetto aveva diversi alias e risultava gravato da un mandato
di arresto europeo emesso dalle autorità tedesche per diversi reati di furto
con strappo e in abitazione, per i quali dovrà scontare la pena di anni 4 di
reclusione, ed un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti sempre per
alcuni episodi di furto aggravato, emesso dalla Procura della Repubblica di
Forlì, per il quale dovrà scontare la pena di anni 2 mesi 4 di reclusione.
I poliziotti
della locale Squadra Mobile hanno, inoltre, proceduto all’arresto del soggetto
per la violazione del divieto di reingresso nel territorio nazionale, poiché
rientrato illegalmente in Italia dopo che era già stato espulso e rimpatriato
in Albania nel 2019, con accompagnamento alla frontiera.
Il soggetto è stato così condotto in
carcere a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
Postina aggredita dal cane
I Carabinieri della Stazione di Baricella (BO) e di Bentivoglio (BO) hanno denunciato due persone per lesioni personali colpose.
A Baricella (BO), i militari della locale Stazione hanno denunciato un uomo perché il suo cane di razza “Pastore Tedesco” aveva morso la postina al polpaccio, procurandole delle ferite che i sanitari avevano giudicato guaribili in 25 giorni. Il fatto è accaduto di recente, quando l’animale, mentre si trovava all’interno del suo recinto, si era agitato alla vista della donna che si era avvicinata alla cassetta postale per consegnare la corrispondenza. Determinato a mordere la donna, il cane era riuscito ad aprire il cancellino d’ingresso e dopo essersi avvicinato alla malcapitata, le aveva azzannato un polpaccio.
A Bentivoglio (BO), invece, i militari della locale Stazione hanno denunciato una donna perché il suo cane di razza “American Staffordshire terrier” si era lanciato contro un’anziana facendola cadere a terra, procurandole una frattura femorale che i sanitari avevano giudicato guaribile in 39 giorni. Stando alla ricostruzione dei fatti, l’evento sarebbe accaduto perché la malcapitata voleva prestare soccorso all’animale che si stava muovendo liberamente e pericolosamente su una strada pubblica, rischiando di essere investito dagli automobilisti in transito. Non è chiaro se si sia trattato di un gioco o di un attacco, ma alla vista dell’anziana che si stava avvicinando, il cane si era scagliato contro, facendole perdere l’equilibrio.
Ancora arresti per droga
I Carabinieri della Stazione Bologna Navile hanno arrestato un 27enne pakistano, residente a Reggio Emilia, per spaccio di sostanze stupefacenti. E’ successo ieri sera in Piazza Antonio Gavinelli, durante il servizio “Operazione Strade Sicure” che i militari stavano facendo col personale dell’Esercito Italiano. Alla vista del giovane che stava cedendo un involucro sospetto a un’altra persona che si era avvicinata di nascosto, gli operanti sono intervenuti identificando i due soggetti e sottoponendoli a una perquisizione personale. Il giovane che era stato visto avviare la cessione, identificato nel 27enne pakistano, è stato arrestato perché nell’involucro che aveva ceduto all’altro soggetto, identificato in un altro 35enne pakistano, residente a Imola (BO), c’erano 17 grammi di eroina. Il cliente è stato segnalato alla Prefettura di Bologna per aver acquistato la sostanza stupefacente, mentre il venditore è stato arrestato e tradotto in camera di sicurezza, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
mercoledì 28 aprile 2021
Visita del Generale
Visita del Generale di Corpo d’Armata Antonio PAPARELLA
Ai carabinieri della Legione “Emilia Romagna”
Nella serata di oggi il Generale di Corpo d’Armata Antonio PAPARELLA, nuovo Comandante Interregionale Carabinieri “Vittorio Veneto”, ha concluso un intenso programma di visite e incontri istituzionali nel capoluogo.
L’alto Ufficiale, tra il 27 e il 28 aprile, ha incontrato nell’ordine il Procuratore della Repubblica, Dott. Giuseppe AMATO, il Procuratore Generale, Dott. Ignazio DE FRANCISCI, il Presidente della Corte d’Appello, Dott. Oliviero DRIGANI, il Presidente del Tribunale, Dott. Francesco Maria CARUSO, l’Arcivescovo di Bologna, Card. Matteo Maria ZUPPI, il Prefetto, Dott.ssa Francesca FERRANDINO, il Presidente della Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti, Dott. Marco PIERONI, il Sindaco della Città Metropolitana, Dott. Virginio MEROLA e il Presidente della Regione, Dott. Stefano BONACCINI, con i quali si è soffermato a discutere sulle principali problematiche di sicurezza della regione e rinnovare la consueta disponibilità dell’Arma ad affrontare tali esigenze a favore della collettività.
L’Alto Ufficiale, già in servizio nel capoluogo felsineo quale Comandante Provinciale e della Legione, accompagnato dal Comandante della Legione Carabinieri “Emilia Romagna”, Generale di Brigata Davide ANGRISANI, il pomeriggio del 27/4, ha salutato il personale del Comando Legione, i nove Comandanti Provinciali dell’Emilia Romagna e i responsabili dei reparti delle altre organizzazioni dell’Arma presenti in città, insieme a una limitata rappresentanza di militari e di delegati della Rappresentanza di militare.
Il Generale PAPARELLA ha espresso a tutto il personale un augurio di buon lavoro per un sempre maggior impegno nel servizio in favore della collettività.
Covo di malviventi in una fabbrica dismessa
Ieri mattina, i Carabinieri della Stazione di Casalecchio di Reno (BO), durante un servizio di controllo del territorio con gli Agenti della Polizia Locale “Reno Lavino” hanno scoperto un “covo” di malviventi all’interno di una fabbrica in disuso di produzione e commercializzazione di profilattici. Al momento del blitz, gli operanti hanno trovato quattro tunisini, due 31enni e due 45enni che erano entrati illegalmente nell’edificio per viverci a tempo indeterminato. Tutti irregolari sul territorio italiano, i quattro soggetti sono stati denunciati per invasione di terreni e edifici e uno dei due 31enni è finito in manette perché ricercato da un mese dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Bologna perché destinatario di un provvedimento giudiziario, dovendo espiare la pena di 1 anno, 10 mesi e 21 giorni di reclusione. Arrestato dai Carabinieri della Stazione di Casalecchio di Reno (BO), il 31enne tunisino è stato tradotto in carcere, mentre gli altri tre soggetti sono stati allontanati e invitati a regolarizzare la loro posizione sul territorio italiano.
Sempre presi di mira gli anziani
I Carabinieri della Stazione di Castel San Pietro Terme (BO) hanno denunciato un 18enne tunisino e un 24enne albanese per furto con destrezza. E’ successo durante un’indagine che i militari avevano avviato per scoprire gli autori che avevano derubato una signora italiana di 85 anni che era andata a fare la spesa alla Coop di via Roma. Accortasi che due persone le avevano sottratto la borsa dal carrello mentre era nel parcheggio del supermercato, la vittima si era rivolta ai Carabinieri sporgendo denuncia contro ignoti. Grazie alle testimonianze raccolte e alle immagini riprese dalla videosorveglianza esterna, i militari sono riusciti a identificare i due malviventi nel 18enne tunisino, incensurato e nel 24 albanese, con precedenti di polizia.
Si ruba il reddito di cittadinanza
In data 5 febbraio 2021, la Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di San Giovanni in Persiceto ha deferito alla locale Autorità Giudiziaria 10 cittadini di origine rumena, che avevano presentato false dichiarazioni all’Istituto nazionale Previdenza Sociale al fine di ottenere illecitamente il beneficio economico del Reddito di Cittadinanza. Le successive indagini, delegate dall’Autorità Giudiziaria, venivano svolte in un contesto di collaborazione istituzionale con il 2° Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza di Bologna, in quanto forza di polizia economico-finanziaria specializzata, tra l’altro, nelle attività a tutela delle uscite del bilancio comunitario, nazionale e regionale. L’analisi congiunta delle evidenze investigative, in sinergia e collaborazione con l’INPS, permetteva di individuare ulteriori 14 cittadini, anch’essi di origine rumena che avevano ottenuto indebitamente il beneficio economico. In particolare, veniva accertato che al fine di ottenere il beneficio economico, i cittadini istruivano le pratiche presso patronati convenzionati, presentando autocertificazioni di residenza, dichiarando mendacemente di essere residenti in Italia da più di 10 anni, (uno tra i requisiti necessari per rientrare tra i beneficiari del RDC), ma come constatato, per la maggior parte di loro non veniva riscontrata neanche una sporadica presenza sul territorio nazionale, riuscendo così a frodare l’INPS per somme mensili variabili dai 500 agli 800 euro riscosse regolarmente negli ultimi mesi. Complessivamente i 24 soggetti che hanno indebitamente percepito il reddito di cittadinanza sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per le violazioni previste dalla normativa vigente che sanzionano con la reclusione da due a sei anni chiunque percepisca indebitamente tale beneficio e segnalati alla Direzione Provinciale dell’INPS per l’immediata revoca dell’erogazione del beneficio e l’attivazione del recupero delle somme indebitamente incassate che, allo stato, ammontano complessivamente a circa 37.000 euro. L’attività testimonia l’impegno della Guardia di Finanza nel contrasto agli sprechi di denaro pubblico per la tutela del bilancio pubblico e la salvaguardia del sistema assistenziale statale che ha operato in sinergia con la Polizia di Stato.
martedì 27 aprile 2021
Arrestato 54enne
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato un 54enne bolognese per resistenza, violenza, minaccia e oltraggio a un pubblico ufficiale. E’ successo ieri sera, quando i Carabinieri della Centrale Operativa di Bologna sono stati informati che in via Francesco Zanardi c’era un uomo che stava urlando perché non accettava di essere stato rimproverato da una donna che gli aveva detto di comportarsi come una persona civile e di tenere il suo cane al guinzaglio. Alla vista dei militari che si stavano avvicinando, l’uomo ha rifiutato di fornire i propri documenti, minacciandoli di morte e aggredendoli fisicamente, vanandosi di essere un “ultras” molto pericoloso. Il tentativo di intimorire i due Carabinieri e sopraffarli è fallito in pochi secondi e l’uomo, identificato in un 54enne bolognese con precedenti di polizia, è stato ammanettato. Nella mattinata è prevista l’udienza di convalida dell’arresto con Giudizio direttissimo.
lunedì 26 aprile 2021
Rave party
RAVE PARTY DI
VILLA ANGELETTI: SANZIONATI OLTRE 300 GIOVANI E SEQUESTRATI GLI IMPIANTI DI
DIFFUSIONE AUDIO
Nella giornata
di ieri alcune centinaia di giovani provenienti da varie parti d’Italia si sono
dati appuntamento attraverso i canali social presso il parco di Villa Angeletti
per dar luogo ad un rave party che si è, però, concluso in serata.
Nel giro di
poche ore il raduno ha visto confluire quasi 800 persone. I servizi di
controllo del territorio, già attivi in città in relazione alle diverse
manifestazioni in programma, sono stati rimodulati facendo confluire presso il
parco di Villa Angeletti alcune squadre del Reparto Mobile che, assieme al
personale della Digos intervenuto sul posto, hanno proceduto
all’identificazione di oltre 300 persone e hanno sequestrato, appena le
circostanze lo hanno reso possibile, gli impianti di diffusione sonora,
composti da mixer, amplificatore, gruppo elettrogeno e 4 casse acustiche, collocati
a bordo di un furgone noleggiato ad Arezzo.
18 autovetture
utilizzate dai partecipanti per raggiungere il luogo dell’evento sono state
rimosse.
Le sanzioni amministrative irrogate, che i destinatari riceveranno a
casa, vanno da un minimo di 400,00 euro ad un massimo di 1.000,00 euro, mentre
per il detentore dell’impianto audio scatta anche la sanzione per la violazione
del Regolamento di Polizia Urbana del Comune di Bologna, che va dai 300,00 ai
500,00 euro.
Analoghe sanzioni saranno comminate ai circa 250 giovani identificati
dalla Polizia Ferroviaria, giunti in treno a Bologna in violazione della
normativa relativa agli spostamenti.
Moldavo scatenato
BOLOGNA – PIAZZA VIII AGOSTO
MOLDAVO PRENDE DI MIRA UN GRUPPO DI PERUVIANI E SPACCA IL NASO A UNA DONNAI Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato un 25enne moldavo per resistenza e oltraggio a un pubblico ufficiale e lesioni personali. E’ successo verso le ore 22:30 di sabato in Piazza VIII Agosto, quando i militari intervenivano in soccorso di una donna che era stata ferita al volto da uno sconosciuto. Questo, dopo aver aggredito, prima verbalmente, poi fisicamente, i Carabinieri intervenuti a soccorso della donna, veniva identificato in un 25enne moldavo, domiciliato a Bologna. La malcapitata, 34enne peruviana, veniva trasportata d’urgenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore per una probabile frattura nasale. Stando alla ricostruzione dei fatti, il fermato, dopo aver importunato la donna e altri due peruviani che erano con lei a bordo dell’autobus Tper, Linea 27, mentre rientravano a casa, dopo essere scesi in Piazza VIII Agosto, li aveva seguiti e aggrediti senza motivo e, dopo averla percossa e fatta cadere a terra, le aveva sferrato un calcio in faccia. Il Moldavo, aveva poi riversato la sua aggressività anche nei confronti dei Carabinieri intervenuti aggredendoli, tanto che si è reso necessario adoperare lo spray al “peperoncino” per renderlo inoffensivo e bloccarlo definitivamente. Condotto in ospedale anche perché era in evidente stato di ebrezza alcolica, mentre veniva visitato, ha nuovamente scalciato contro i Carabinieri che lo hanno definitivamente bloccato. L’uomo è stato sedato dai medici e dopo aver smaltito la sbornia, su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, è stato tradotto in camera di sicurezza, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto. Ovviamente, è stato sanzionato anche per aver violato la normativa anti Covid-19.
sabato 24 aprile 2021
Fuoco nel casolare abbandonato
Alle ore 17:40 circa i vigili del fuoco sono intervenuti per un incendio di un casolare abbandonato in via Guelfa, proprio a ridosso della ferrovia Bologna-Rimini. Due le squadre al lavoro con due mezzi di appoggio (autobotti) e un'autoscala. Immediata l'opera di contenimento delle fiamme da parte dei vigili del fuoco che hanno evitato che il rogo si propagasse a strutture circostanti. Presente anche la polizia di stato con alcune pattuglie e la polfer. Non si lamentano feriti.
Trovato cadavere a Pian del Falco
E’ stato ritrovato senza vita il corpo senza vita di
Boris Martagni scomparso il 31 marzo da Medicina (BO). A ritrovare il corpo,
sono stati degli escursionisti che stavano passeggiando su di un sentiero. Dopo
essersi accertati che si trattava di una persona hanno avvertito il Carabinieri
che immediatamente hanno inviato sul posto una pattuglia. Poco distante dal
corpo c’era anche la Honda CS 250 di colore blu. Viene allertato il Soccorso
Alpino e Speleologico, stazione Monte Cimone, che invia sul posto la squadra di
tecnici. Dopo aver ricevuto l’autorizzazione alla rimozione da parte del Pubblico
Ministero, la salma è stata recuperata con tecniche alpinistiche fino alla
strada e consegnata alle pompe funebri. Sull’episodio stanno indagando i
Carabinieri. Presenti al recupero anche i Vigili del Fuoco.
Gestione illecita dei rifiuti
Gestione illecita di rifiuti. Cinque denunce dei Carabinieri Forestali di Monterenzio.
Sette persone denunciate per
attività di gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, emissione
in atmosfera non autorizzata e combustione illecita di rifiuti: è l’esito di una attività condotta dai
Carabinieri Forestali di Monterenzio iniziata nel mese di novembre 2020.
Bologna, 21 aprile 2021 – Nel corso dei controlli finalizzati al
rispetto della normativa sulla corretta gestione dei rifiuti, i Carabinieri
Forestali di Monterenzio hanno denunciato alla Procura della Repubblica di
Bologna sette persone resesi responsabili, a vario titolo, di violazioni al
Testo Unico Ambientale.
L’attività nasce dal controllo su strada di un
autocarro che trasportava rifiuti operando apparentemente in regola. I
successivi accertamenti effettuati facevano emergere che la ditta, dal 2019,
operava in assenza di autorizzazione al trasporto rifiuti o comunque con
autorizzazione sospesa. Dalla ricostruzione di tutti i trasporti effettuati nel
periodo oggetto dei controlli, i militari risalivano alle ditte produttrici e
agli impianti destinatari dei rifiuti illecitamente gestiti da soggetto non
autorizzato e per questo venivano deferiti alla competente Autorità Giudiziaria
i rispettivi legali rappresentanti.
Nel corso degli ulteriori accertamenti effettuati
unitamente al personale di Arpae Bologna e finalizzati alla verifica sul
rispetto delle prescrizioni contenute nelle autorizzazioni alla gestione dei
rifiuti, venivano inoltre accertati altre violazioni al D. Lgs 152/2006 quali
attivazione e gestione di dispositivo con emissioni atmosfera non autorizzato,
deposito incontrollato di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi e
combustione illecita di rifiuti.
Per i reati contestati è prevista la pena
dell’arresto da tre mesi a un anno o ammenda da 2.600 e 26.000 in caso di
rifiuti non pericolosi e l’arresto da sei mesi a due anni e ammenda da 2.600 a
26.000 euro in caso di rifiuti pericolosi.
Sono state inoltre contestate sanzioni
amministrative per 10.000 euro.
L’attività di gestione di rifiuti costituisce
attività di pubblico interesse e come tale deve essere effettuata in conformità
ai principi sanciti dalla normativa comunitaria e nazionale.
Capotreno aggredito
POLIZIA DI STATO: TRE GIOVANISSIMI AGGREDISCONO IL CAPO TRENO, IDENTIFICATI E DENUNCIATI
Un’indagine
lampo della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polfer per
l’Emilia Romagna ha consentito di identificare e denunciare all’Autorità
Giudiziaria i tre giovanissimi che, nei giorni scorsi, hanno aggredito e
malmenato un Capo Treno nella stazione di Porretta Terme.
I
fatti risalgono al pomeriggio del 6 aprile quando, nella piccola stazione della
località termale, un ragazzo ha cercato di salire a bordo di un treno
regionale, diretto a Bologna, senza il previsto titolo di viaggio. Respinto dal
Capo Treno, il giovane si è momentaneamente allontanato, per poi ripresentarsi
dopo pochi minuti, in compagnia di due amici, intenzionato a vendicare
l’”affronto” subìto. I tre, tutti cittadini italiani di età compresa tra i 16 e
i 18 anni, si sono scagliati contro il Capo Treno, infierendo con calci e
pugni. Solo l’opportuno intervento di altri viaggiatori presenti ha messo in
fuga gli aggressori ed evitato conseguenze peggiori per il Capo Treno che, pur
malconcio, ha potuto riprendere il viaggio verso Bologna.
Giunto
a destinazione, l’uomo ha dovuto ricorrere alle cure mediche dell’Ospedale
Maggiore dove, a seguito delle percosse subìte, ha riportato una prognosi di
dieci giorni.
Dalla denuncia del Capo Treno sono
scattate le indagini, che in pochi giorni hanno consentito di risalire ai tre
responsabili dell’aggressione, dei quali due minorenni, e denunciarli in stato
di libertà per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.
venerdì 23 aprile 2021
Traffico internazionale di veicoli
POLIZIA
DI STATO: OPERAZIONE “TEBESSA”
STRONCATO
TRAFFICO INTERNAZIONALE DI VEICOLI
All’esito di una articolata e complessa
attività investigativa svolta dalla Polizia Stradale di Bologna, coordinata
dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, nella mattinata del 22 aprile
personale dei compartimenti della Polizia Stradale di Bologna e di Napoli hanno
dato esecuzione ad una ordinanza cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale
di Napoli Nord nei confronti di 13 persone, per i delitti di associazione per
delinquere, riciclaggio ed appropriazione indebita, una in carcere, nove agli arresti
domiciliari e tre con obbligo di presentazione alla PG.
Le indagini, durate oltre un anno, sono
scaturite dalla denuncia, sporta a Bologna da una società di noleggio a lungo
termine, alla quale erano state sottratte quattro veicoli Audi Q3 che,
noleggiati da prestanomi dopo la formazione di falsa documentazione, erano
stati trasportati in Francia e da qui successivamente trasferiti in Algeria,
nella città di Tebessa (da qui il nome attribuito all'operazione) e in
Germania.
Gli elementi di prova sono stati
acquisiti attraverso intercettazioni telefoniche, servizi di appostamento e
pedinamento ed anche con intercettazioni telematiche attraverso l'uso del
captatore informatico il c.d. Trojan, che ha consentito alla P.G. di intercettare
chat e immagini nelle quali i membri dell'associazione, tutti disoccupati, si
scambiavano files anche relativi ai consistenti profitti che conseguivano, immediatamente
reinvestiti, soprattutto dal capo dell'organizzazione, in acquisti di beni di lusso,
dall'abbigliamento agli accessori fino a costosi orologi.
Il capo dell'organizzazione, F.P., un
27enne di Casavatore, nei cui confronti il gip ha applicato la misura cautelare
della custodia in carcere, agiva d'intesa con la criminalità organizzata
francese di Marsiglia e Nizza, città quest'ultima che era diventata il centro
operativo dell'organizzazione.
Dopo essersi procurato i veicoli, alcuni
noleggiandoli, altri acquisendoli dai proprietari che successivamente ne
denunciavano falsamente il furto, F.P. affidava ad alcuni sodali il compito di
bonificarli dai dispositivi di antifurto satellitari. I GPS però, una volta
rimossi, non venivano disattivati; in tal modo le macchine risultavano ancora
in circolazione nell'area campana per non destare sospetti nei noleggiatori.
Altri membri del sodalizio, i c.d.
drivers, trasferivano i veicoli all'estero dove venivano muniti di falsa documentazione
grazie alla quale le autorità tedesche e francesi le immatricolavano in via
temporanea per finalità commerciali.
Nelle città di Marsiglia e di Nizza i
veicoli venivano intestati a cittadini algerini e immediatamente imbarcati per
il Nord Africa.
Allo stato sono state individuate come
responsabili a vario titolo dei reati 25 persone e sono state ricostruite le
vicende di 22 veicoli. Di questi. con la cooperazione dell'Interpol, ne sono
stati recuperati 10 in Algeria, Francia, Germania e Italia; degli altri 12 è in
corso la localizzazione. Il valore
complessivo è di circa 900.000 €.
Furto di "cadavere"
FUGA COL MORTO PER LE STRADE DEL CENTRO
I Carabinieri della Stazione di Imola (BO) hanno avviato le indagini per risalire all’identità di tre persone, verosimilmente magrebine, responsabili di tentata distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere. E’ successo alle ore 11:00 di ieri, quando la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Imola (BO) ha ricevuto la telefonata del titolare di un’agenzia funebre di Imola (BO) che riferiva di aver ingaggiato un inseguimento a piedi per le strade del centro cittadino nei confronti di tre persone che gli avevano rubato due urne cinerarie dal vano di carico del suo furgone aziendale parcheggiato nelle vicinanze dell’Ospedale Vecchio. Appresa la notizia, i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile (BO) e della Stazione di Imola (BO) si sono messi sulle tracce dei tre malviventi che, sentendosi braccati dai militari che stavano arrivando, hanno abbandonato le urne cinerarie sotto un’auto parcheggiata in via Digione e proseguito la fuga in direzione della Stazione Ferroviaria. Il titolare dell’impresa funebre, 41enne italiano, ha recuperato le urne cinerarie, verificando che contenevano ancora le spoglie ritirate poche ore prima dal forno crematorio di Faenza (BO) e appartenenti a una donna e a un uomo, deceduti, rispettivamente, nel 1977 e nel 2021.
Eventuali segnalazioni dei tre soggetti in fuga possono essere comunicate ai Carabinieri della Stazione di Imola (BO), caserma di via Cosimo Morelli nr. 10, tel. 0542611800
giovedì 22 aprile 2021
Adescata online minorenne
FENOMENO DEL “CHILD GROOMING”
ORCO ADESCA MINORE IN CHAT, MA LEI METTE IN PRATICA I CONSIGLI DEI CARABINIERI SULL’USO CONSAPEVOLE DEI SOCIAL NETWORK E AVVISA I GENITORI.
I Carabinieri della Stazione di Anzola Emilia (BO) hanno avviato le indagini ai sensi dell’Art. 609 undecies del Codice Penale – Adescamento di minorenni, per risalire all’identità di una persona che ha tentato di carpire la fiducia di una ragazzina spacciandosi per un coetaneo e proponendole uno scambio reciproco di fotografie delle parti intime con un servizio di messaggistica istantanea che consente di chattare anche in segreto con l’utilizzo di un “Timer di autodistruzione” per la cancellazione dei messaggi. La ragazzina però, ricordando l’incontro online che aveva avuto di recente durante la didattica a distanza che la sua Scuola aveva organizzato con l’Arma dei Carabinieri per parlare di sexting e uso consapevole dei social network, ha avvisato subito la madre. La donna, in accordo con i militari, si è sostituita alla figlia e ha continuato a chattare con l’anonimo interlocutore che prima di svanire nel nulla le ha inviato la foto dei suoi genitali. Dopo aver acquisito gli screenshot delle chat riprese dalla madre, i Carabinieri della Stazione di Anzola Emilia (BO) hanno avviato le indagini, particolarmente complesse, per risalire all’identità dell’orco, a causa della natura sofisticata del servizio di messaggistica istantanea utilizzato durante l’adescamento.
Coltivazione di droga
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato uno studente italiano 20enne per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a un pubblico ufficiale. E’ successo ieri sera, durante una perquisizione domiciliare che i militari hanno eseguito nell’appartamento del giovane, sospettato di produrre e vendere le sostanze stupefacenti ai clienti della zona, considerata la vicinanza col Parco della Montagnola, una zona ad alta concentrazione di spacciatori e assuntori di sostanze stupefacenti. Le ipotesi dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile sono state confermate entrando dell’abitazione del giovane studente universitario che condivide con altri compagni di studio. Alla vista dei militari, il 20enne ha tentato di fermarli, prima chiedendogli un mandato perché sosteneva di conoscere i suoi diritti e di fare uso terapeutico di marijuana perché malato, poi aggredendoli per impedirgli di trovare la sostanza. Le operazioni sono terminate col sequestro di una settantina di grammi di marijuana che aveva in camera, unitamente a sei piantine e a un’apparecchiatura per la coltivazione della sostanza: una serra artigianale, delle ventole per l’areazione, dei termometri e delle lampade riscaldanti e per la sua pesatura: una bilancina di precisione. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il giovane 20enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto prevista in data odierna.
Incidente sul lavoro
Nella tarda serata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Camugnano (BO) sono intervenuti presso le Scuole Materne di via dello Sport, dove M.M., 50enne italiano, titolare di un’azienda specializzata nella riparazione delle caldaie, è deceduto per cause verosimilmente accidentali, mentre stava ispezionando una botte di gasolio interrata, al fine di riparare l’impianto di riscaldamento che si era guastato. Sono stati i familiari del 50enne a lanciare l’allarme, quando, non vedendolo tornare a casa dal lavoro, sono andanti a cercarlo nell’istituto scolastico in cui si era
Controlli stradali
POLIZIA DI STATO: UTILIZZO DEI CELLULARI ALLA GUIDA, ECCESSI DI VELOCITÀ E MANCATO USO DI CINTURE DI SICUREZZA: RAFFICA DI PUNTI PATENTE DECURTATI
Nella giornata di ieri, mercoledì 21
aprile, gli Agenti della Polizia Stradale di Bologna sono stati impegnati in un
complesso servizio teso al rispetto delle norme del Codice della Strada sulle
principali arterie del nodo bolognese, tra cui la tangenziale di Bologna e le
Autostrade dell’A14 e della A1.
Il bilancio dell’operazione evidenzia
numeri importanti, che dovrebbero far riflettere: è di 404 il totale dei punti
della patente decurtati, nella giornata di ieri, agli automobilisti
indisciplinati.
La violazione riscontrata più di
frequente riguarda l’uso del cellulare alla guida: sono 49 i conducenti
sanzionati perché impegnati in conversazioni telefoniche o in messaggi audio su
whatsapp, tutti con il telefonino in mano mentre guidavano.
I più contravvenzionati risultano gli
uomini, di età adulta.
Il numero così elevato delle infrazioni
contestate conferma ancora una volta quante siano le persone distratte al
volante, non riuscendo a scollegarsi dal telefono neppure mentre circolano su
strada e ad elevata velocità.
Al riguardo, la Polstrada precisa che
l’art. 173 del Codice della Strada, allo scopo di tutelare la sicurezza
stradale, vieta espressamente agli utenti di tenere in mano per qualsiasi motivo
gli apparecchi cellulari durante la guida, che invece possono essere utilizzati
in vivavoce o con apposite cuffiette indossate in un solo orecchio.
Numerosi anche gli eccessi di velocità
riscontrati: sono 14 gli automobilisti sanzionati perché viaggiavano ad una
velocità superiore rispetto a quella consentita sul tratto di strada percorso.
Ed infine sono 12 le violazioni per
mancato uso della cintura di sicurezza, una misura precauzionale fondamentale
nella riduzione delle conseguenze lesive in caso di incidente stradale.
Nelle prossime settimane proseguiranno analoghi
servizi della Polstrada per assicurare il rispetto della legalità alla guida,
contrastando i comportamenti più insidiosi per la sicurezza della circolazione
stradale.
Sequestrati 17 kg. di droga
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, nell’ambito dell’attività di controllo del territorio volta al contrasto dei traffici illeciti, hanno tratto in arresto un uomo di nazionalità albanese trovato in possesso di oltre 17 kg di cocaina, confezionati in panetti nascosti a bordo della sua autovettura, al termine di un inseguimento terminato nei pressi del Centro Commerciale felsineo di Via Larga. Ad attirare l’attenzione dei finanzieri è stato il riscontro effettuato sulla targa dell’autoveicolo, dal quale è emerso che sulla stessa gravava una segnalazione per clonazione. Alla conseguente iniziativa dei “baschi verdi” di effettuare un controllo del mezzo è seguito il tentativo di fuga del conducente, l’inseguimento è terminato quando il fuggitivo, dopo aver repentinamente cambiato corsia di marcia attraversando delle aiuole spartitraffico, si è immesso nell’area di parcheggio di un Centro Commerciale e lì ha impattato contro due autovetture presenti, perdendo il controllo del mezzo e ribaltandosi. I militari intervenuti, una volta fermato l’uomo, hanno rinvenuto, all’esito dell’ispezione del veicolo, 16 panetti contenenti sostanza stupefacente, risultata agli esami speditivi narcotest essere cocaina. L’uomo è stato tratto in arresto e associato presso la casa circondariale Dozza di Bologna e dovrà rispondere oltre che di detenzione di un notevole quantitativo di sostanza stupefacente finalizzata allo spaccio, anche di resistenza a pubblico ufficiale. L’attività ispettiva, condotta dai finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano di Bologna, è il risultato di un costante impegno delle Fiamme Gialle che, anche attraverso la repressione dei traffici illeciti di sostanze stupefacenti, oltre a salvaguardare la salute dei cittadini, combatte uno dei più redditizi canali di approvvigionamento di capitali delle organizzazioni criminali, fenomeno che neanche in periodo di pandemia conosce crisi.
mercoledì 21 aprile 2021
Sorpasso azzardato, muore 25enne
Questo pomeriggio, i Carabinieri della Stazione di Castel Guelfo (BO) sono intervenuti su un incidente stradale tra un 25enne imolese in sella a una moto da strada e un 50enne italiano alla guida di un autobus di linea. Stando ai primi accertamenti svolti dei militari, il giovane motociclista, impegnato nella manovra di sorpasso di un camion, si sarebbe scontrato frontalmente con l’autobus proveniente dalla direzione opposta. Il 25enne è deceduto.
2 B&B non registrano gli ospiti
POLIZIA DI STATO: CHIUSI PER ORDINE DEL QUESTORE DUE B&B: “MATTEOTTI 23” E “VIOLA”
Disposta dal
Questore di Bologna Gianfranco Bernabei ed eseguita nella giornata di ieri la
sospensione della licenza dei B&B “MATTEOTTI 23” e “VIOLA”, entrambi siti nel
medesimo edificio in via Matteotti.
Negli ultimi
tempi le due strutture ricettive erano state oggetto di alcuni controlli da
parte della locale Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale.
Il 23 marzo 2021
gli operatori di Polizia rilevavano all’interno dei B&B la presenza di alcuni
ospiti che non erano registrati nel portale “Alloggiati Web” della Questura,
uno dei quali risultava sprovvisto di titolo di soggiorno e, pertanto,
irregolare nel territorio nazionale.
Alcune settimane
dopo, in occasione di un secondo controllo, all’interno del B&B “Matteotti
23” un ospite veniva trovato in possesso di un bilancino di precisione e circa
20 grammi di hashish. Nella stessa circostanza altri clienti risultavano non
essere stati regolarmente registrati presso l’apposito portale. Nella medesima
occasione il controllo veniva esteso anche al B&B “Viola”, dove un ospite
veniva trovato in possesso di circa 9 grammi di hashish.
Infine, nei
giorni scorsi la Volante del Commissariato “Due Torri – San Francesco” nella
notte individuava in via Matteotti un soggetto, tunisino del 1995, in possesso
di 8 involucri di sostanza stupefacente, pari a circa 2 grammi di cocaina.
Appurato che l’uomo alloggiava presso il B&B “Viola” la perquisizione
veniva estesa anche all’interno della sua stanza, in cui venivano rinvenuti
2,60 grammi di marijuana e 2.105,00 euro in contanti, oltre al materiale atto
al confezionamento. L’uomo veniva, pertanto, denunciato.
Immediata,
pertanto, la risposta della Questura che, accertato che tali strutture
ricettive non effettuano regolarmente il controllo delle persone alloggiate e
accolgono soggetti pregiudicati dediti alla commissione di reati, al fine di
garantire la sicurezza degli ospiti e dei condomini, ha condotto alla chiusura
del B&B “MATTEOTTI 23” e del B&B “Viola” per 15 giorni.
martedì 20 aprile 2021
Sversamento di acido acetico
Alle ore 15:00 i vigili del fuoco sono intervenuti a Imola, in via Correcchio per un incidente stradale che ha coinvolto un'autocisterna che trasportava acido acetico. Il camion è finito fuori strada nel fosso al lato della carreggiata. Nell'urto la cisterna si è leggermente danneggiata e parte dell'acido è fuoriuscito nel fosso. Sul posto una squadra e due nuclei NBCR (nucleare, batteriologico, chimico e radiologico) dei vigili del fuoco, provenienti da Bologna e Venezia. Presenti anche i tecnici dell'Arpae insieme ai carabinieri e al funzionario dei vigili del fuoco del comando di Bologna. Le squadre NBCR hanno circoscritto lo scenario. In corso le operazioni di travaso del liquido dal mezzo incidentato ad un'altra cisterna.
Ulteriori indagini Carabellò
CASO BIAGIO CARABELLO’: I CARABINIERI DELLA SEZIONE INVESTIGAZIONI SCIENTIFICHE AL LAVORO
Questa mattina, i Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto Operativo di Bologna, su disposizione del Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, Dott.ssa Elena Caruso, si sono recati nel canale di scolo di via Stalingrado, dove, coadiuvati dai Vigili del Fuoco di Bologna che hanno bonificato le acque, hanno svolto i necessari accertamenti e rilievi sullo stato dei luoghi e delle cose in merito al rinvenimento di ossa umane del 23 marzo 2021, probabilmente appartenenti a Biagio Carabellò, il 51enne italiano scomparso alle ore 09:30 del 23 novembre 2015.
5 ladri arrestati
I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Borgo Panigale (BO) hanno arrestato una banda di malviventi che non si erano fermati all’alt. E’ successo ieri sera, durante un servizio di controllo del territorio che i militari stavano effettuando nei pressi del negozio “Decathlon” di Zola Predosa (BO). Alle ore 18:45 l’attenzione dei militari è stata richiamata dalla presenza sospetta di cinque persone a bordo di una Lancia Delta che stava transitando lentamente. Alla vista dei Carabinieri che si stavano avvicinando per procedere al controllo degli occupanti, il conducente della Lancia Delta ha accelerato velocemente, partendo in direzione di Bologna a velocità elevata, assumendo una guida pericolosa e guidando contro mano. L’inseguimento è terminato in via Tizzano a Ceretolo (BO), dove l’automobilista in fuga ha perso il controllo dell’auto che è uscita fuori strada, ribaltandosi sul terreno adiacente. Feriti in maniera non grave, ma fortunatamente vivi, i cinque malviventi, identificati in un italiano 20enne e quattro serbi, un 46enne, un 34enne, un 31enne (l’autista senza patente della Lancia Delta in fuga) e un 30enne, sono stati inizialmente soccorsi dai militari e in seguito affidati alle cure dei sanitari del 118. Il profilo criminale dei cinque soggetti, tutti con precedenti di polizia, il recupero degli oggetti che avevano lanciato dal finestrino durante la fuga (orologi e gioielli) e quelli rinvenuti all’interno del veicolo incidentato (guanti, attrezzi da scasso e un lampeggiante blu di quelli utilizzati dalle Forze dell’ordine), privo di polizza assicurativa e intestato a un soggetto fittizio di Napoli, hanno permesso di ipotizzare che gli stessi si stavano preparando per commettere una rapina o probabilmente un furto con scasso. Arrestati per resistenza a un pubblico ufficiale, ricettazione e possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli, i cinque soggetti sono stati messi a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
lunedì 19 aprile 2021
Esercitazione Vigili del Fuoco
| ESERCITAZIONE MONTAGGIO MODULO DI SUPPORTO LOGISTICO (MSL) PRESSO LE STRUTTURE DI BOLOGNA FIERE DAL 12 AL 17 APRILE 2021 – COMUNICATO STAMPA |
Nei giorni dal 12 al 17 aprile 2021 si è svolta all’interno di un padiglione espositivo della Fiera di Bologna un’esercitazione sul montaggio del Modulo di Supporto Logistico (MSL) della Colonna Mobile Regionale VVF dell’Emilia Romagna in dotazione al Comando provinciale di Bologna.
L’addestramento, svoltosi nel pieno rispetto degli attuali protocolli relativi al contenimento del rischio di contagio da Covid-19, ha visto la partecipazione attiva di numerose unità di personale del Comando che hanno mostrato impegno e particolari qualità professionali permettendo che l’esercitazione raggiungesse gli obiettivi previsti.
L’addestramento è stato un’importante occasione per verificare lo stato delle attrezzature e per aggiornare le conoscenze del personale operativo del Comando oltre che per mettere in pratica le direttive emanate dalle strutture Centrali del Corpo Nazionale VVF per il contrasto del rischio del contagio da Covid-19 nella gestione dei Campi Base di Colonna Mobile.
Le manovre hanno visto la visita del Direttore Regionale Ing. Michele De Vincentis e del Comandante prov.le di Bologna Ing. Natalia Restuccia, del Dirigente Vicario del Comando di Bologna Ing. Fabrizio Priori e del Dirigente dell’area Prevenzione e Sicurezza tecnica della Direzione Emilia Romagna Ing. Paola De Nictolis .
Sanzionate 32 persone
BOLOGNA Altre 32 persone sono state sanzionate dai Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna nella giornata di ieri, durante i controlli del territorio con particolare riferimento al rispetto della normativa anti Covid-19. Soltanto a Bologna, sono state sanzionate 19 persone, in particolare 9 per aver violato la normativa sugli spostamenti dopo le ore 22:00, mentre le altre 10 per aver violato la normativa sugli assembramenti. Tra queste, 6 persone, quasi tutte minorenni, sono state sanzionate al Parco della Montagnola, mentre le altre 4 mentre festeggiavano un compleanno all’interno di un appartamento situato nei pressi della Stazione di Bologna Centrale. Grazie alla partecipazione attiva della cittadinanza, sempre pronta a vigilare e a segnalare al 112 gli episodi più a rischio per la diffusione del contagio da Covid-19, i militari sono intervenuti sanzionando i presenti. Le altre sanzioni sono state elevate a quei cittadini che sono usciti dai Comuni di residenza, in assenza di comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Sempre in materia di spostamenti non autorizzati, un fatto particolare è accaduto ad Alto Reno Terme (BO), dove i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Vergato (BO) hanno sorpreso in flagranza di reato due napoletani di 32 anni che erano giunti nell’Appennino bolognese per truffare gli anziani con la tecnica della “Vendita della cassetta di frutta”. Individuati dai militari, mentre stavano tentando di imbrogliare un 72enne del luogo, i due soggetti, criminali seriali, sono stati denunciati per tentata truffa in concorso, sanzionati per aver violato la normativa anti Covid-19 sugli spostamenti e privati del furgone che risultava radiato dal Pubblico Registro Automobilistico.