domenica 28 febbraio 2021

Migliori oli

 

Firenze, febbraio 2021

Olio Evo e ristorazione, ecco tutti i Ristoranti dell’Olio premiati e la Selezione Airo 2021
In diretta Facebook assegnati premi ai migliori oli regionali, ma anche a chef, pizzaioli, gelatieri e oleoteche. Arnolfo di Gaetano Trovato è il ristorante dell'Olio 2021

Ci sono ristoranti, chef e pizzaioli, ma anche gelatieri e oleoteche. Tutti accomunati dall'uso sapiente dell'olio Evo: insieme ai migliori oli per la ristorazione, scelti in base al profilo sensoriale, cultivar e territorio, quest'anno i premi di A.I.R.O. - l'Associazione Internazionale Ristoranti dell'Olio – coinvolgono gli oli regionali e i protagonisti dell'utilizzo in cucina. L’evento I Ristoranti dell’Olio AIRO è patrocinato dal Comune di Firenze, dall’Ass. naz. Città dell’Olio e dal Consorzio Olio IGP Toscano. Ecco quindi che in un'edizione andata in scena in diretta Facebook a causa delle restrizioni dovute all'emergenza sanitaria, il premio come miglior ristorante dell’Olio A.I.R.O. 2021 è andato a Gaetano Trovato di “Arnolfo” (Colle Val d'Elsa, SI), mentre il miglior emergente è risultato Emilio Banchero di “‘L bunet” (Bergolo, CN) così come a Stefano Pinciaroli di “PS” (Cerreto Guidi, FI) è andato il riconoscimento della Guida Gambero Rosso, con cui da quest'anno l'A.I.R.O. ha iniziato una speciale partnership. Miglior chef dell'olio 2021 è Kotaro Noda del “Bistrot 64” (Roma), mentre il premio per lo chef emergente è andato a Lorenzo Cantoni di “Al Canalicchio” (Canalicchio, PG). Capitolo pizze: miglior Pizzaiolo dell’Olio A.I.R.O. 2021 sono Francesco e Salvatore Salvo di “Salvo Pizzaioli” (Napoli), così come Domenico Felice di “Ti do una pizza” (Firenze) come emergente. Il riconoscimento come miglior Oleoteca se l'aggiudica Sapord’olio (Roma), e I Frantoi come miglior emergente. Last but not least, il titolo di miglior gelatiere per l'uso dell'Olio evo in gelateria va a Vetulio Bondi (Firenze).

Al di là dei personaggi, numerosi premi sono stati assegnati ai produttori di olio. La Selezione A.I.R.O. 2021 comprende “Oro di Rufolo Ogliarola” (Az. Agr. Ortoplant), “Extremum taggiasca” (Paolo Cassini), “Tonda iblea” (Az. Agr. Cinque colli), “Olio grullo BIO IGP Toscano” (La Gramigna di Renata Conti), “Cru Piscine MAU” (Az. Agr. Ione Zobbi), “Claterna Ghiacciola” (Palazzo di Varignana), l'IGP “Toscano biologico” (Az. Agr. Reto di Montisoni), la DOP “Umbria Colli Assisi-Spoleto Colleruita” (Az. Agr. Viola) e il BIO “Cenzino coratina” (Az. Agr. Vincenzo Marvulli). Miglior Elegante, “L7 denocciolato casaliva” (Az. Agr. Laghel 7), miglior Complesso “Cima di mola” (Olio Intini), miglior Aromatico “S’ard semidana” (Imp. Agr. Dr. Franco Ledda). Nel file allegato, invece, l'elenco dei premi regionali assegnati.

A causa delle restrizioni imposte dal Covid quest'anno la cerimonia di consegna del premio “Ristoranti dell'Olio” 2021 di A.I.R.O. è andata in scena in streaming su Facebook. Per il presidente Filippo Falugiani è stata anche l'occasione per annunciare la collaborazione con la Guida Ristoranti del Gambero Rosso, nella quale da quest'anno è stata inserita una specifica per segnalare i ristoranti soci A.I.R.O. come “Ristoranti dell’Olio”. “La collaborazione – spiega Falugiani – vuole sensibilizzare il mondo delle guide di ristoranti alla valutazione dell’olio per l’assegnazione del punteggio. Gambero Rosso ha infatti riconosciuto in A.I.R.O. le competenze necessarie per valutare la presenza, l’utilizzo  e la valorizzazione dell’olio extravergine di alta qualità nei ristoranti”.

Nata nel 2013 per onorare la memoria di Marco Mugelli, elaiotecnico di fama internazionale, oggi l'associazione – fondata da Filippo Falugiani insieme a Matteo e Marta Mugelli, figli di Marco - conta oltre 400 soci (tra cui oltre 200 aziende da tutto il mondo e più di 50 ristoranti) e nel corso degli anni si è distinta per lo stimolo al miglioramento della cultura dell'olio in sala e in cucina, con l'allestimento di corsi di formazione e una funzione di network tra ristoratori, produttori e consumatori. Dal 2012 al A.I.R.O. ha organizzato il concorso Liquor d’Ulivi. Poi nel 2020 A.I.R.O. indice l’evento I Ristoranti dell’Olio al Four Seasons Firenze, una 2 giorni con focus su salute e ristorazione all'insegna dell'olio Evo. Tra i premiati nelle precedenti edizioni ricordiamo chef come Annie Féolde, Marco Stabile, Tano Simonato, Andrea Perini e molti altri, tra i pizzaioli Vincenzo Capuano, Tommaso Vatti e Davide Fiorentini  mentre per il servizio in sala dell’olio Il Palagio del Four Seasons Firenze, Villa Campestri, Osteria del Tarassaco, Filodolio e Il Patriarca di Bitonto.

Barbecue proibito

BOLOGNA
SERVIZI ANTI COVID 19: GRIGLIATA DA 400 EURO A TESTA
Nella giornata di ieri, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna, durante i servizi di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, hanno identificato 895 persone e controllato quasi 500 automobilisti e un centinaio di esercizi pubblici. Nonostante il senso di responsabilità adottato dalla maggior parte dei cittadini per evitare la diffusione dell’epidemia, non sono mancati i trasgressori, circa una decina, che sono stati sanzionati per il mancato rispetto della normativa, in particolare, gli spostamenti non autorizzati durante “coprifuoco”, il mancato utilizzo della mascherina di protezione e il mantenimento del distanziamento sociale, come accaduto ieri sera nel Quartiere Savena. Alle ore 21:00 circa, una pattuglia della Stazione Carabinieri Bologna è stata informata che in via “Gaspare Nadi”, un gruppo di amici non residenti allo stesso civico, aveva organizzato una grigliata in veranda, attirando l’attenzione di altri cittadini, preoccupati per l’assembramento in corso. All’arrivo dei militari, il padrone di casa e i suoi cinque amici, residenti altrove, si sono scusati per l’accaduto e sono stati sanzionati di 400 euro a testa. In occasione dei recenti provvedimenti in vigore in tutti i Comuni della Città Metropolitana di Bologna (Zona arancione scuro), centinaia di Carabinieri del Comando Provinciale Bologna sono stati impegnati tutta la notte a vigilare le principali e secondarie vie di comunicazione tra i Comuni della Provincia. I servizi proseguiranno fino a cessata emergenza sanitaria.
 

sabato 27 febbraio 2021

Viola il coprifuoco

PIANORO (BO) – BOLOGNA
VIOLA IL COPRIFUOCO E FUGGE ALL’ALT DEI CARABINIERI
I Carabinieri della Stazione di Pianoro (BO) hanno arrestato un automobilista per resistenza a un pubblico ufficiale. E’ successo durante un posto di controllo alla circolazione stradale che i militari stavano facendo in via Andrea Costa per verificare le autodichiarazioni degli automobilisti per spostarsi tra le ore 22:00 e le 05:00, essendo consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Alla vista di un’automobile che si stava avvicinando al posto di controllo, il militare incaricato di fermare i veicoli ha imposto l’alt al conducente, ma questi, invece di rallentare e fermarsi, ha accelerato fuggendo in direzione di Bologna. I Carabinieri della Stazione di Pianoro (BO) hanno ingaggiato un inseguimento con l’automobilista, riuscendo a bloccarlo 2 km dopo, in via del Dazio a Bologna, con l’ausilio dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna. Inottemperante alle disposizioni anti Covid-19 e a un divieto di dimora nel Comune di Pianoro (BO) che aveva ricevuto il mese scorso, come conseguenza di un reato commesso qualche tempo fa per atti persecutori, l’automobilista è sceso dal veicolo e ha aggredito i militari. Neutralizzato da un’attivazione di spray al peperoncino, l’aggressore, identificato in un 47enne italiano, residente a Medicina (BO), è stato arrestato e su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, tradotto in camera di sicurezza in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto. Durante l’aggressione del 47enne, un Carabiniere della Stazione di Pianoro (BO) è rimasto lievemente ferito.
 

Trovato in possesso di una mazza

GRANAROLO EMILIA (BO)
I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di San Lazzaro di Savena (BO) hanno denunciato un automobilista italiano di 50 anni per porto di armi od oggetti atti ad offendere. L’uomo, identificato durante un posto di controllo alla circolazione stradale per verificare gli spostamenti degli automobilisti (controlli anti Covid-19) che i militari stavano facendo in via Guglielmo Marconi a Granarolo Emilia (BO), è stato trovato in possesso di una mazza di legno di 45 cm con la scritta “DUX MUSSOLINI E ME NE FREGO” che deteneva, a suo dire, per “legittima difesa” da eventuali nemici. La mazza è stata sequestrata dai Carabinieri e l’automobilista è stato denunciato all’Autorità giudiziaria.
 

Evaso dagli arresti domiciliari

 LA POLIZIA DI STATO ARRESTA RAPINATORE SERIALE DI ORIGINE MOLDAVA CHE ERA EVASO DAGLI ARRESTI DOMICILIARI 

In data 30.04.2020 i Poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Bologna avevano eseguito due ordinanze cautelari applicative degli arresti domiciliari, nei confronti di due cittadini Moldavi, M.F. del 1987 e L.A. del 1995, individuati al termine di una meticolosa attività di indagine, come gli autori di otto rapine ad altrettanti esercizi commerciali (sei a Bologna e due a Casalecchio di Reno).

Le rapine richiamate erano state tutte commesse tra i mesi di aprile e maggio del 2019. Ad essere presi di mira sono stati principalmente gli esercizi commerciali di vendita di generi alimentari gestiti da cittadini del Bangladesh e del Pakistan presenti in città. I due rapinatori, infatti, approfittavano del fatto che tali esercizi commerciali sono aperti fino a sera inoltrata e, nel momento in cui non era presente clientela, entravano all’interno e mentre uno dei due colpiva violentemente l’addetto alle vendite immobilizzandolo, l’altro asportava il cassetto del registratore di cassa con l’incasso della giornata. I due malfattori inoltre avevano colpito anche a Casalecchio di Reno (BO) agendo con le medesime modalità richiamate presso una Tabaccheria e una Gelateria.

In occasione dell’ultima rapina perpetrata dai due, il 10 maggio 2019 in via Montefiorino, presso un negozio di generi alimentari, si riusciva a scorgere analizzando sul posto le immagini delle telecamere presenti in negozio che nelle fasi della rapina, mentre i due stavano colpendo violentemente il malcapitato addetto, uno dei due, senza guanti appoggiava una mano sul bancone. Grazie così all’ausilio della Polizia Scientifica si riusciva ad isolare un’impronta utile per confronti che risultava appartenere a M.F. cittadino moldavo.

La successiva attività info investigativa, grazie all’analisi dei contatti e del “profilo facebook” del soggetto individuato, si risaliva all’identità anche del secondo rapinatore, L.A. anch’egli cittadino moldavo. 

Attraverso l’attività di indagine descritta nei dettagli, la Squadra Mobile è riuscita ad interrompere la scia di rapine che nell’arco di quasi un mese aveva creato non poca apprensione nei gestori di esercizi commerciali del tipo di quelli rapinati.

Così in data 29.04.2020 veniva eseguita da personale della IV Sezione della Squadra Mobile, l’Ordinanza applicativa degli arresti domiciliari per entrambi gli indagati emessa dal GIP del Tribunale di Bologna su richiesta della locale Procura della Repubblica.

Successivamente, il 2 febbraio 2021, L.A. veniva arrestato per evasione dagli arresti domiciliari. Preso atto della descritta violazione l’Autorità Giudiziaria in data 25 febbraio 2021 disponeva l’aggravamento della misura emettendo un provvedimento di carcerazione per esecuzione della custodia cautelare in carcere.

La Squadra Mobile -sezione contrasto al crimine diffuso- nella giornata di ieri ha rintracciato il L.A. nel territorio cittadino e lo ha definitvamente assicurato alla giustizia, traducendolo presso la locale Casa Circondariale.

Tre piazze sgomberate

BOLOGNA E PROVINCIA
SERVIZI ANTI COVID-19: TRE PIAZZE SGOMBERATE DAI CARABINIERI


Nella giornata di ieri, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna, durante i servizi di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, hanno identificato migliaia di persone e controllato un centinaio di esercizi pubblici. Soltanto a Bologna, nella serata di ieri, una trentina di Carabinieri della Compagnia Bologna Centro, coadiuvati dagli Agenti della Polizia Locale, hanno proceduto all’identificazione di quasi 300 giovani, tutti maggiorenni e “sgomberato” tre piazze del centro, in particolare San Francesco, Santo Stefano e Giuseppe Verdi che erano state prese d’assalto da centinaia di ragazzi che volevano trascorre la serata divertendosi, senza rispettare le misure di sicurezza previste dalla normativa, come l’obbligo di indossare la mascherina di protezione, il mantenimento del distanziamento sociale e soprattutto il divieto di spostarsi tra le ore 22:00 e le ore 05:00. Alla vista degli operanti che si preparavano a entrare nelle piazze per procedere ai controlli, molti giovani si sono dati alla fuga perché consapevoli di aver infranto le disposizioni anti Covid-19. Tra questi, quarantatré ragazzi sono stati raggiunti, identificati e sanzionati con importi di 400 euro a testa per un totale di 17.200 euro. Una decina di sanzioni sono state inflitte anche in Provincia di Bologna, dove i Carabinieri delle Compagnie dislocate sul territorio (Imola, San Lazzaro di Savena, Molinella, San Giovanni in Persiceto, Borgo Panigale e Vergato) hanno allestito centinaia di posti di controllo per verificare gli spostamenti degli automobilisti.
 

venerdì 26 febbraio 2021

Garganelli al csppuccino

 PROVINCIA DI BOLOGNA

GARGANELLI AL “CAPPUCCINO”: DUE PERSONE DENUNCIATE DAI CARABINIERI DEL NAS
I Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Bologna, durante i controlli alle aziende, finalizzati al contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, hanno denunciato due italiani ai sensi dell’Art. 5 della Legge 30 aprile 1962, nr. 283: “Disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande”. I due soggetti, titolari di un pastificio situato in Provincia di Bologna, sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria perché producevano e commercializzavano garganelli al “cappuccino”. Non si tratta di una variante di pasta all’uovo aromatizzata alla nota bevanda, ma di pasta infestata da “Rhyzopertha dominica”, un insetto dell’ordine dei coleotteri, comunemente conosciuto come “Cappuccino dei cereali” che i militari hanno trovato nel laboratorio.

17 kg di droga

BOLOGNA
17 KG DI DROGA SEQUESTRATI DAI CARABINIERI: TRE ARRESTI
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro e della Stazione Bologna San Ruffillo hanno arrestato tre persone per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli arresti sono stati eseguiti ieri pomeriggio durante un servizio di controllo del territorio che i militari stavano effettuando per le strade di Bologna. Giunti davanti all’ingresso di un edificio condominiale di via Giuseppe Dossetti, l’attenzione dei Carabinieri è stata richiamata dalla presenza di una persona sospetta, con un sacco nero di plastica in mano, che si guardava continuamente attorno. I militari si sono avvicinati, hanno identificato la persona in un 37enne italiano e scoperto che all’interno del sacco c’erano tre confezioni di marijuana del peso complessivo di 3 kg e 165 grammi. L’uomo è finito in manette e i Carabinieri hanno eseguito una perquisizione domiciliare nel suo appartamento, situato nell’edifico condominiale da cui era stato visto uscire. All’interno dell’abitazione c’era la fidanzata del 37enne, identificata dai militari in una 26enne italiana. Anche la ragazza è stata arrestata perché durante le operazioni di ricerca, i Carabinieri hanno trovato altri 14 kg di marijuana, due bilancini di precisione, una macchina per il sotto vuoto e dei sacchi neri di plastica. Il terzo arresto è arrivato da solo, perché durante la perquisizione domiciliare, si è presentato al portone di casa un 22enne italiano che cercava i due amici, ma ha trovato i Carabinieri. Sottoposto a una perquisizione personale, il giovane è stato trovato in possesso di quattro panetti di hashish del peso complessivo di 400 grammi. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, i tre spacciatori sono stati tradotti in carcere.
 

Arrestato per violenta aggressione

POLIZIA DI STATO ARRESTA L’AUTORE DI UNA VIOLENTA AGGRESSIONE IN UN MINIMARKET

 

Nella giornata di ieri la Squadra Mobile di Bologna ha proceduto all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Bologna, Giudice Dott.ssa Francesca ZAVAGLIA a carico del pregiudicato BUFALO Luciano, originario di Lucera (FG), di anni 48 residente a Bologna da vent’anni. 

L’uomo, rintracciato presso la dimora di sua residenza, è ritenuto responsabile dei reati di: lesioni personali aggravate, rapina e danneggiamento in concorso con altro soggetto rimasto ignoto, porto abusivo d’arma e oltraggio a Pubblico Ufficiale.

Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile e coordinate dal Sostituto Procuratore Dott. Tommaso PIERINI, venivano avviate a seguito della brutale aggressione, a colpi di spranga, perpetrata in data 22 gennaio 2021 ai danni di un cittadino bengalese, dipendente di un minimarket situato nel quartiere Marco Polo.

Le investigazioni venivano condotte attraverso l’escussione di testimoni e l’analisi delle telecamere dell’impianto di videosorveglianza installate nel negozio, e consentivano di identificare il più attivo e violento dei correi nel BUFALO Luciano, risultato essere l’autore materiale delle lesioni cagionate al negoziante bengalese e della rapina (una bottiglia di birra e 20€) attuata nell’occasione, unitamente al danneggiamento del negozio.

Fonte di prova principale, emersa a carico dell’arrestato, interveniva dall’attenta visione delle immagini registrate dove, nonostante l’attento travisamento attuato dai due correi (pesantemente vestiti e coperti nel volto con mascherine, cappelli e cappucci), veniva rilevato un tratto unicamente riconducibile al BUFALO Luciano, ovvero l’amputazione della falange del dito indice destro.

Le attività hanno inoltre permesso di accertare che alla base del violento fatto di reato vi era un’azione ritorsiva attuata dal BUFALO ai danni del cittadino bengalese, responsabile di averlo poco prima denunciato alle Autorità per le minacce attuate e seguite al suo comportamento violento e prevaricatore.

Durante lo svolgimento delle indagini gli investigatori avevano già sottoposto a perquisizione l’abitazione di BUFALO Luciano dove veniva individuato un locale appositamente predisposto dove all’interno vi era una piantagione di marijuana composta da 12 piante in inflorescenza, portando al sequestro di oltre 1 kg. di stupefacente. Per quell’episodio BUFALO Luciano veniva denunciato in stato di libertà a questa A.G.

giovedì 25 febbraio 2021

Torino-Bologna

TORINO-BOLOGNA
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno eseguito un ordine di esecuzione per la carcerazione dell’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Torino, firmato il 7 gennaio 2021, nei confronti di un 30enne bosniaco, riconosciuto colpevole del reato di falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sull’identità o su qualità personali proprie o di altri che aveva commesso a Torino dal 2010 al 2013. Ricercato dall’Autorità giudiziaria, il 30enne è stato individuato dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna al “Centro Commerciale Vialarga”, dove aveva tentato di commettere un furto, ma scoperto da un addetto alla sicurezza, si era scusato e aveva pagato la merce. Intervenuti sul posto per identificare il cliente, i militari, quando hanno accertato che il 30enne era gravato da un ordine di esecuzione per la carcerazione, per l’espiazione di un anno di reclusione, lo hanno arrestato e tradotto in carcere.
 

Arresti domiciliari

PROVINCIA DI BOLOGNA
I Carabinieri della Stazione di Pianoro (BO) hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari in carcere del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, nei confronti di un 53enne italiano che era agli arresti domiciliari. L’uomo, arrestato il 23 gennaio scorso per atti persecutori e tradotto in carcere, era stato rimesso in libertà e sottoposto al divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Inadempiente al provvedimento del Giudice, il 53enne aveva ripreso a trasgredire e il 4 febbraio scorso era stato nuovamente arrestato dai Carabinieri della Stazione di Pianoro (BO) che lo avevano visto nelle vicinanze dell’abitazione della donna che stava perseguitando. L’episodio aveva fatto decadere il beneficio ricevuto e due giorni dopo (6 febbraio 2021), il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna aveva firmato l’aggravamento della misura cautelare a carico dello stalker, sottoponendolo agli arresti domiciliari e ordinandogli di non allontanarsi per nessun motivo, senza una valida autorizzazione. Nuovamente inadempiente al provvedimento del Giudice, il 53enne è stato arrestato nel pomeriggio del 19 febbraio scorso per evasione dagli arresti domiciliari. Vista l’incapacità di rispettare gli ordini dell’Autorità giudiziaria, i militari hanno informato subito la Procura della Repubblica di Bologna che ha richiesto la sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari, con la custodia cautelare in carcere. Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pianoro (BO) sono andati a casa del 53enne per notificargli la nuova misura cautelare e accompagnarlo in carcere.
 

Arresti in Italia e Spagna

MILANO:SMANTELLATA DAI CARABINIERI ASSOCIAZIONE CHE FACEVA SALTARE IN ARIA I BANCOMAT CON L’ESPLOSIVO. DIECI ARRESTI IN ITALIA E SPAGNA


I militari del Comando Provinciale di Milano, ,  all’esito delle risultanze investigative sviluppate dal Nucleo Investigativo, hanno dato esecuzione con la collaborazione dei carabinieri del Comando Provinciale di Bologna - in Spagna e nelle province di Bologna e Monza Brianza - ad un’Ordinanza di Custodia Cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Milano su richiesta della locale Procura, nei confronti di 10 italiani (5 in carcere e 5 agli arresti domiciliari) ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di un numero indeterminato di furti di denaro contante presso gli sportelli ATM di istituti di credito su tutto il territorio nazionale mediante assalto con miscela esplosiva, riciclaggio ed altro. Contestualmente, hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo di 2 immobili e 1 box, ubicati in provincia di Bologna, del valore complessivo di circa 1 milione di euro.


Le indagini, coordinate dal Procuratore Aggiunto dott.ssa Laura PEDIO e dirette dal Sostituto Procuratore dott. Leonardo LESTI, hanno consentito al Nucleo Investigativo di Milano a partire dal gennaio 2019 di individuare un sodalizio, i cui capi ed organizzatori sono originari e residenti nel quartiere “Pilastro” di Bologna, specializzato nella realizzazione di assalti notturni in danno di sportelli Bancomat. Nel corso delle investigazioni, sono stati:

- individuati i ruoli ed i compiti dei singoli associati (scelta degli obiettivi e sopralluoghi, composizione dei gruppi in trasferta, raccolta del denaro per le spese comuni, predisposizione di reti “citofoniche” di cellulari, reperimento di autovetture per gli spostamenti “taxi” e per gli assalti “frecce” e dei relativi box dove nasconderle e confezionamento degli ordigni esplosivi “marmotte”);

- accertati 73 assalti (tentati e consumati) portati a compimento dal sodalizio, tra febbraio 2017 e aprile 2019 in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Lazio, nel corso dei quali sono stati asportati circa 3,5 milioni di euro;

- arrestati in flagranza di reato 5 componenti del gruppo, sequestrando complessivamente 4 box nell’hinterland milanese, 6 autovetture, 80 “marmotte”, delle quali 15 già innescate, vario materiale elettronico (radio portatili, navigatori satellitari, centraline d’allarme installate nei garage, schede telefoniche e telefoni cellulari), abbigliamento utilizzato per il travisamento e la somma contante di oltre 90 mila euro.

Grazie alla cooperazione internazionale di polizia attivata attraverso la Direzione della Divisione S.I.Re.N.E., gli investigatori del Grupo de Localización de Fugitivos del Cuerpo Nacional de Policía spagnolo hanno arrestato uno dei capi organizzatori della batteria localizzato in Spagna, precisamente a BENIDORM - nota località balneare della Costa Blanca -  dove si era trasferito da circa un anno aprendo un ristorante di cucina italiana.


 

mercoledì 24 febbraio 2021

Controlli per contenimento covid

BOLOGNA E PROVINCIA


I Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna, durante i servizi di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, hanno proceduto all’identificazione di 652 persone e al controllo di 465 veicoli e una novantina di esercizi pubblici. Una ventina di persone sono state sanzionate per aver violato la normativa di riferimento, tra cui l’obbligo di indossare la mascherina di protezione, il divieto di spostarsi tra le ore 22:00 e le ore 05:00 e il rispetto del distanziamento sociale. In particolare, a Bologna, i Carabinieri della Compagnia Bologna Centro hanno sanzionato tredici studenti universitari di età compresa tra i 18 e i 25 anni, residenti a Bologna e in altre Provincie d’Italia che avevano organizzato una festa pomeridiana in un appartamento di via delle Belle Arti. Maxi controllo del territorio tra Imola (BO) e Medicina (BO), dove i Carabinieri della Compagnia di Imola (BO) hanno eseguito vari controlli nelle piazze e allestito decine posti di controllo nelle principali arterie di collegamento, impiegando una trentina di militari, per verificare le motivazioni degli automobilisti in uscita dai Comuni di residenza. Una decina di persone sono state sanzionate per aver violato la normativa anti Covid-19, tra cui tre giovani che stavano giocando a calcetto in paese, non rispettando il distanziamento sociale e i clienti di un bar aderente all’iniziativa di protesta “Io Apro” che al momento del controllo, avvenuto alle ore 20:00 circa di ieri, si trovavano seduti nel locale. Tra i clienti c’era anche un 36enne italiano residente a Faenza (RA) che oltre alla citata sanzione, è stato denunciato per aver violato le disposizioni dell’Autorità giudiziaria di Ravenna che gli imponevano di non allontanarsi dal comune di residenza. Nella rete dei controlli ci è finito anche un automobilista ubriaco, 49enne italiano, al volante di una Citroën C3 che stava guidando con un tasso alcolico cinque volte superiore al limite previsto dalla legge, un 27enne sloveno ricercato dall’Autorità giudiziaria napoletana per la notifica di una misura cautelare (obbligo della presentazione alla Polizia giudiziaria) scaturita da un’indagine per contrabbando e un 43enne italiano, evaso dagli arresti domiciliari.
 

Sequestrato per restituzione di denaro

IMOLA (BO)


I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Imola (BO) hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari in carcere del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, Dott.ssa Francesca Zavaglia, nei confronti di tre persone, indagate per lesioni personali, sequestro di persona e tentata estorsione in concorso. L’emissione del provvedimento scaturisce da un’indagine avviata dai militari, per risalire all’identità di una banda di malviventi che il 3 febbraio scorso prelevarono a forza un 32enne imolese che si trovava in casa, costringendolo a salire a bordo di un furgone scuro che partì in direzione di Castel Bolognese (RA). Durante il tragitto, il malcapitato fu oggetto di minacce e percosse finalizzate alla restituzione di una somma di denaro, pari a 16.000 euro, come risarcimento di una partita di cocaina che i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Imola (BO) gli avevano sequestrato il 10 dicembre 2020 durante un’operazione antidroga, denunciandolo per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Rilasciato dopo poco nei pressi di Imola (BO) e soccorso dai sanitari del 118, il 32enne fu dimesso con una prognosi di cinque giorni. Coordinati dalla Procura della Repubblica di Bologna, Sostituti Procuratori, Dott. Antonio Gustapane e Dott. Roberto Ceroni, i militari hanno ricostruito la vicenda, identificando gli autori del reato destinatari della misura cautelare in carcere: A.M., 27enne italiano, P.B., 30enne albanese e B.A., 26enne algerino, tutti residenti a Imola (BO).

Furto con abbraccio

 LA POLIZIA DI STATO ARRESTA UN UOMO ED UNA DONNA RUMENI PER FURTI DI OROLOGI PREZIOSI CON LA C.D. “TECNICA DELL’ABBRACCIO”

 

Nella giornata di ieri, nell’ambito di un servizio mirato alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, il personale della Squadra Mobile della Questura di Bologna, in collaborazione con personale della Squadra Mobile di Forlì-Cesena, procedeva al controllo di un’autovettura con a bordo due soggetti nei pressi di un hotel di Anzola Emilia. L’auto risultava già segnalata quale mezzo sospetto, poiché presumibilmente utilizzata da autori di furti di orologi preziosi mediante l’utilizzo della tecnica c.d. “dell’abbraccio”.

 

Nell’occasione venivano identificati a bordo della stessa PAUN Alisia, nata in Romania classe 2001 e MAZARACHE David, nato in Spagna classe 1999, di etnia ROM e gravitanti nel territorio Bolognese, entrambi gravati dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa in data 10 luglio 2020 dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale Ordinario di Modena, per reati della stessa specie commessi in quel territorio, oltre che da altri numerosi pregiudizi sempre per furti di orologi di pregiato valore con la tecnica “dell’abbraccio”.

 

Durante le operazioni la donna ha tentato di evitare l’esecuzione della misura della custodia in carcere adducendo uno stato di gravidanza che è poi stato escluso dagli accertamenti clinici immediatamente compiuti.

 

Nell’occasione i poliziotti hanno appurato che i due soggetti avevano preso alloggio già dalla serata precedente nell’albergo. Ciò consentiva di deferire in stato di libertà per false attestazioni il titolare della struttura ricettiva, che aveva invece dichiarato che i due soggetti erano appena arrivati sul posto.

È stato, inoltre, sequestrata l’autovettura su cui i due arrestati viaggiavano, che è risultata fittiziamente intestata ad un prestanome titolare di oltre 200 autovetture e utilizzata pochi giorni prima per compiere un tentativo di furto con le medesime modalità in provincia di Forlì.

 

I due soggetti, all’esito delle operazioni, sono stati tradotti presso la locale Casa Circondariale “Rocco d’Amato”.

Falso allarme

BOLOGNA
IL CAMINO VIRTUALE
 “C’è un incendio nell’appartamento di fronte!”, è il contenuto di una telefonata ricevuta questa notte dall’Operatore della Centrale Operativa Carabinieri Bologna. A segnalare l’incendio ai militari è stato un cittadino che, osservando la finestra di un appartamento condominiale situato di fronte al suo, aveva visto le fiamme all’interno della sala. Appresa la notizia e preoccupati per l’incolumità dei residenti, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile Bologna si sono precipitati sul posto e quando si sono presentati al portone della casa “in fiamme”, hanno trovato un signore in pantofole che non riuscendo a dormire, stava visualizzando un camino virtuale sul suo monitor da 50 pollici, cercando di rilassarsi con lo scricchiolio della legna e i bagliori delle fiamme, ovviamente finte. I militari hanno augurato la buona notte al cittadino e ripreso normale servizio per le vie del centro.
 

Arrestato un italiano per droga

LA POLIZIA DI STATO ARRESTA UN ITALIANO E NE DENUNCIA DUE PER DETENZIONE AI FINI DI SPACCIO DI SOSTANZA STUPEFACENTE

 

Proseguono i controlli della Questura di Bologna nella città di Bologna, volti a contrastare lo smercio di sostanze stupefacenti.

Nei giorni scorsi i poliziotti dell’U.P.G.S.P. e della Squadra Mobile hanno scoperto all’interno di un garage in via Varthema una vera e propria serra per la coltivazione di marijuana e, conseguentemente, hanno arrestato un cittadino italiano e denunciato altri due per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, addebitando ai soggetti la coltivazione e la detenzione di circa 13 kg di marijuana e 2,5 kg di hashish.

 

L’attività nasce da una segnalazione di un forte odore di marijuana in strada, proveniente da un box auto sito in via Varthema. Le volanti, unitamente a personale della Squadra Mobile – IV Sezione contrasto al crimine diffuso e delle Volanti della Questura, si sono immediatamente recate sul posto per accertare la situazione.

 

Proprio in quel momento nei pressi del garage è giunta una macchina sospetta che ha effettuato delle manovre in corrispondenza del box segnalato, inducendo i poliziotti a fermarla e controllarla. Proprio il controllo ha permesso di indentificare il conducente per L.G., italiano classe 1986, e di rinvenire all’interno dell’auto una busta con all’interno un chilogrammo di marijuana, delle bobine di accensione utilizzate nei sistemi di irrigazione e un mazzo di chiavi. I poliziotti hanno poi verificato che le chiavi in possesso del soggetto fermato consentivano di aprire il garage oggetto della segnalazione.

 

Una volta entrati i poliziotti si sono trovati di fronte ad una vera e propria serra per la coltivazione di marijuana con all’interno 15 piante di marijuana, per un peso netto di 8 kg., della marijuana già essiccata custodita all’interno di una valigia, pari ad oltre 4 kg, e ulteriore sostanza stupefacente del tipo hashish per oltre 2,5 kg.

 

Alla luce del rinvenimento e degli accertamenti esperiti, G.L. è stato tratto in arresto e sottoposto agli arresti domiciliari in attesa della convalida dell’atto.

L’attività investigativa ha, inoltre, consentito di appurare che il garage era stato dato in locazione a due bolognesi, del 1987 e del 1988, che sono stati individuati e deferiti in stato di libertà per l’illecita attività di coltivazione e la detenzione della marijuana e dell’hashish che, se fossero stati immessi nel mercato illecito avrebbero potuto fruttare decine di migliaia di euro.


 

martedì 23 febbraio 2021

Arrestato imbrattatore

IMOLA (BO)
Colto da un raptus di noia, aveva danneggiato e imbrattato le aree condominiali degli edifici situati nel Quartiere Pedagna, facendosi riprendere col telefonino. Preoccupati dalle performance notturne del vandalo e teppista che agiva utilizzando gli estintori e le manichette anti incendio collocate nei seminterrati dei palazzi, tre amministratori condominiali si sono rivolti ai Carabinieri che hanno avviato le indagini col metodo classico e telematiche, perché erano venuti in possesso di un video postato su un social network che mostrava il danneggiatore in flagranza di reato. Le prove raccolte dai Carabinieri della Stazione di Imola (BO) che hanno esaminato i “Tag” associati al filmato, hanno permesso di risalire all’autore dei fatti, il capo banda, un 18enne che è stato denunciato per danneggiamento, deturpamento e imbrattamento di cose altrui in concorso perché avrebbe agito con altri giovani in via d’identificazione che dovranno rispondere degli stessi reati.
 

Sperpero di denaro

BOLOGNA
“Aiuto, stanno buttando giù la porta!”, è il contenuto di una telefonata ricevuta questa notte dall’Operatore della Centrale Operativa Carabinieri Bologna. A chiedere aiuto al Numero unico di emergenza 112 è stato un ragazzo residente in città, svegliato all’improvviso dai rumori provocati dai colpi che qualcuno stava dando insistentemente sul portone perché voleva entrare a tutti i costi. Appresa la notizia, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile Bologna si sono diretti velocemente sul posto e quando sono arrivati, hanno verificato che i “malintenzionati” erano i genitori della fidanzata del richiedente. Ricostruendo la storia familiare, i militari hanno scoperto che gli stessi erano partiti in giornata a tutta velocità dalla Puglia per venire a Bologna a fare una “lavata di testa” alla figlia trentenne che, destinataria di una liquidazione per un sinistro stradale, era salita in Emilia Romagna per festeggiare col fidanzato, sperperando 5.000 euro in due giorni al punto che dall’istituto di credito era partito un “Alert” che aveva avvisato la famiglia. La situazione è stata riportata alla calma dai militari che hanno identificato le parti, il richiedente, la sua fidanzata e i genitori di quest’ultima.
 

Restrizioni per covid

BOLOGNA E PROVINCIA
I Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna, durante i servizi di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, hanno proceduto all’identificazione di 843 persone e al controllo di 592 veicoli e un’ottantina di esercizi pubblici. Una decina di persone sono state sanzionate per aver violato la normativa di riferimento, tra cui l’obbligo di indossare la mascherina di protezione e il divieto di spostarsi tra le ore 22:00 e le ore 05:00. In particolare, a Imola (BO), i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile hanno sanzionato cinque minorenni, clienti di un esercizio pubblico del centro adibito alla vendita di kebab, che si erano assembrati davanti al locale, senza mantenere le distanze di sicurezza. A Castel Guelfo (BO), i Carabinieri della locale Stazione hanno sanzionato il titolare di un bar e i suoi cinque clienti perché non stavano rispettando la normativa. Oltre alla sanzione, il titolare si è visto notificare anche la sanzione accessoria della chiusura del locale per cinque giorni.


SAN BENEDETTO VAL DI SAMBRO (BO) – INCREMENTO DI CONTAGI DA COVID-19
POTENZIATI I SERVIZI DELL’ARMA DEI CARABINIERI
A San Benedetto Val di Sambro (BO), a seguito dell’incremento dei contagi da Covid-19, i Carabinieri della locale Stazione hanno rafforzato i controlli del territorio, con particolare attenzione alle vie di comunicazione in entrata e in uscita da quel Comune che saranno vigilate dai militari, continuamente coordinati dalla Centrale Operativa Carabinieri di Vergato (BO) fino a cessata esigenza, per verificare il rispetto della normativa e intervenire prontamente a sostegno della popolazione, qualora vi siano richieste da parte del cittadino al Numero unico di emergenza 112.
 

Requisiti prodotti cinesi

 GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA: SEQUESTRATI OLTRE 10.000 PRODOTTI PRIVI DEI REQUISITI DI SICUREZZA.  

La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Bologna, nell’ambito di una serie di servizi d’iniziativa, hanno proceduto al sequestro di oltre diecimila prodotti di vario genere, tra cui addobbi di carnevale, privi dei requisiti di conformità e sicurezza, in un esercizio commerciale gestito da un soggetto di nazionalità cinese. In particolare nel corso dei suddetti controlli, i militari in forza al 1° Nucleo Operativo Metropolitano di Bologna hanno eseguito un accesso presso un esercizio commerciale sito Argelato (BO), nel corso del quale hanno individuato e posto in sequestro amministrativo circa 10.800 prodotti privi dei requisiti minimi di identificazione. Con tale operazione di servizio, le fiamme gialle felsinee hanno tolto dal mercato un considerevole numero di prodotti potenzialmente pericolosi, poiché, tra l’altro, erano privi delle informazioni al consumatore in lingua italiana, delle istruzioni per l’uso e dell’indicazione dell’importatore, in violazione del D. Lgs. 206/05 c.d. Codice del Consumo. Il titolare dell’esercizio commerciale è stato segnalato alla Camera di Commercio di Bologna rischiando sanzioni per oltre 25.000 euro. L'operazione testimonia la costante attenzione del Comando Provinciale di Bologna, anche in vista nell’attività di prevenzione e di repressione della commercializzazione di prodotti non a norma, che danneggia il mercato sottraendo opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole e che può costituire altresì un grave rischio per la salute dei consumatori, soprattutto dei più piccoli, dal momento che non vi è alcuna garanzia circa la loro rispondenza ai parametri di qualità e di sicurezza della produzione legale. 

Donna uccisa a Bondeno: un fermo

                  






 BONDENO: Sottoposto a fermo il convivente della donna uccisa


Alle quattro di questa mattina 23 febbraio 2021, in Ferrara (Fe), presso il Comando Provinciale dei Carabinieri, i militari  del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo, coadiuvati dai colleghi della Compagnia di Cento (Fe) e della Stazione di Bondeno (Fe), in esito alle attività investigative sviluppate immediatamente dopo l'omicidio di Placati Rossella, avvenuto nella notte di ieri 22 febbraio 2021 in Bondeno, davano esecuzione al decreto fermo indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ferrara, a firma del Pubblico Ministero Dr. Stefano Longhi, a carico del compagno convivente della vittima identificato per Saveri Doriano, bolognese 45 enne, residente con la defunta a Bondeno (Fe), via San Giovanni, di professione artigiano edile, separato. Il fermato, a seguito degli elementi raccolti e delle informazioni assunte dagli investigatori, forniva al Pubblico Ministero, nel corso dell’interrogatorio, una versione dei fatti contraddittoria e lacunosa, a cui si contrappongono una serie di gravi indizi di reato a suo carico, in ordine alla responsabilità nell’omicidio. L’indagato, dopo le formalità di rito, è stato associato alla casa circondariale di Ferrara, ove rimarrà a disposizione della Autorità Giudiziaria estense. Le indagini e gli accertamenti dei Carabinieri proseguiranno al fine di raccogliere ogni ulteriore elemento o fonte di prova, utile alla risoluzione del caso.

 

lunedì 22 febbraio 2021

Discarica abusiva

La Polizia Locale sequestra una discarica abusiva in via Zanardi, denunciati i tre proprietari dell’area


Utilizzavano una porzione di un’area di proprietà, tutelata in parte da vincolo paesaggistico, come discarica abusiva: a finire nei guai i tre proprietari, denunciati dalla Polizia Locale di Bologna che ha proceduto al sequestro dell’area all’interno di un lotto di circa tre ettari in via Zanardi, alla periferia nord della città. L’intervento degli agenti del Reparto Navile, del Reparto Vigilanza Edilizia e di un tecnico ARPAE, è avvenuto dopo alcune segnalazioni: l’estate scorsa alcuni mezzi pesanti erano stati notati scaricare del materiale all’interno dell’area, mentre in autunno un’escavatrice era stata vista realizzare una buca profonda circa tre metri e larga quattro, poi ricoperta. All’interno dell’area erano poi stati segnalati pneumatici, bidoni in ferro, pezzi di asfalto, pezzi di tralicci e travi, lavandini.

Venerdì scorso, 19 febbraio, gli agenti della Polizia Locale hanno effettuato un sopralluogo nell’area, accompagnati dai proprietari, accertando la presenza di numerosi rifiuti risalenti a un periodo precedente all’acquisto del terreno (febbraio 2020), ma verificando anche l’esistenza di cumuli di materiale e rifiuti riconducibili a un’attività più recente. Dunque è scattata la denuncia per discarica abusiva a carico dei tre proprietari, oltre al sequestro preventivo della porzione del lotto utilizzata come discarica.

 

Sequestro di persona


GRANAROLO EMILIA (BO)
I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di San Lazzaro di Savena (BO) e della Stazione di Granarolo Emilia (BO) hanno arrestato quattro soggetti per sequestro di persona a scopo di estorsione, ricettazione, danneggiamento, porto di oggetti atti a offendere e porto illegale di arma da fuoco. E’ successo ieri notte, durante un’irruzione che i militari hanno fatto all’interno di un casolare situato in via Roma a Granarolo Emilia (BO) per trarre in salvo un 45enne cinese che era stato preso in ostaggio da una banda di malviventi che lo avevano convinto a raggiungere il casolare per una trattativa di lavoro fissata per le ore 21:10. Al momento dell’incontro però, il 45enne è stato immobilizzato da quattro uomini che dopo averlo condotto nel casolare e ammanettato a una poltrona, lo hanno rapinato di 500 euro circa, picchiato e torturato con un paio di pinze per costringerlo a eseguire un trasferimento di denaro attraverso il suo conto corrente a un altro conto ubicato all’estero mediante una piattaforma telematica raggiungibile tramite smartphone. Venuti a conoscenza della situazione, una ventina di militari dell’Arma della Compagnia di San Lazzaro di Savena (BO) sono intervenuti salvando il 45enne e traendo in arresto quattro cittadini cinesi: H.Y., 28enne, S.Y.Y., 32enne, L.W., 36enne e C.Z., 43enne, senza fissa dimora, incensurati e immigrati clandestinamente in Italia. Soccorso dai sanitari del 118, il 45enne, imprenditore tessile, è stato trasportato al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Bologna, dove è stato medicato ai polsi e alle dita, ferite durante le operazioni di tortura. Sottoposti a una perquisizione personale e veicolare, i quattro sequestratori sono stati trovati in possesso di un revolver sul quale sono in corso le indagini tecniche da parte dei Carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche di Parma, quattro coltelli da cucina, un paio di manette di sicurezza in metallo, quattro lacci di stoffa, un rotolo del medesimo colore e materiale, un flacone contenente medicinale narcotizzante, sette telefoni cellulari di varie marche, 1.745 euro in contanti, una serie di carte di credito di provenienza sospetta e tre tenaglie. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, i quattro cittadini arrestati sono stati tradotti in carcere.
Le indagini sono iniziate quando i militari hanno soccorso un cittadino cinese che vagava nelle campagne di Granarolo Emilia (BO) a fine gennaio in stato di semincoscienza, che riferiva di essere stato sequestrato da dei connazionali in un vicino casolare. Gli accertamenti consentivano di ricostruire in totale quattro sequestri “lampo” messi a segno dai quattro malviventi che approfittavano del timore dei propri connazionali a sporgere denuncia. L’Arma dei Carabinieri invita la Comunità Cinese a rivolgersi con fiducia alla più vicina Stazione Carabinieri, dove troveranno personale militare qualificato in grado di raccogliere le denunce, qualora si fossero verificati episodi analoghi.





 

Arrestato italiano con 80 kg. di droga

LA POLIZIA DI STATO ARRESTA ITALIANO CON

80 KG DI HASHISH

 

Proseguono senza sosta i controlli della Questura di Bologna finalizzati alla repressione del fenomeno dello spaccio di sostanza stupefacente in città e in provincia.

 

Nella giornata di venerdì, infatti, si è conclusa una breve indagine della Squadra Mobile, con l’arresto di un cittadino italiano, Z.A. classe 1991, trovato in possesso complessivamente di 80 kg di hashish.

 

Erano diversi giorni, infatti, che i Poliziotti della Mobile stavano dietro all’uomo, seguendolo e monitorandolo nei suoi spostamenti a bordo della sua Mercedes, con la quale faceva diverse volte tappa a Calderara di Reno, entrava all’interno di un appartamento ove rimaneva pochi minuti e poi vi usciva per effettuare numerose e sospette soste nella città di Bologna.

 

Nella giornata di venerdì, così, dopo l’ennesima tappa a Calderara di reno, i poliziotti della Squadra Mobile – IV Sezione contrasto al crimine diffuso sono intervenuti e hanno fermato l’uomo che aveva con sé uno zainetto ove occultava 1 kg di hashish. La perquisizione è stata così estesa all’appartamento di Calderara in uso al soggetto all’interno del quale i poliziotti scoprivano un vero e proprio deposito della droga. All’interno, infatti, venivano rinvenute due valigie piene di hashish, risultate contenere complessivamente 80 kg di sostanza.

 

Alla luce dell’ingente ritrovamento di sostanza stupefacente, che sul mercato avrebbe fruttato oltre 400.000 euro, A.Z., con precedenti specifici sempre per la detenzione di hashish, per il quale era già stato arrestato nel 2017 sempre dalla Squadra Mobile di Bologna, è stato tratto nuovamente in arresto e tradotto in carcere come da disposizioni della Procura della Repubblica di Bologna.

 

domenica 21 febbraio 2021

Tre vetture a fuoco

BOLOGNA 21/02/21. Alle ore 05:30 questa mattina i vigili del fuoco sono intervenuti a Castiglione dei Pepoli in via Mariano Girotti (SP62) per un incendio che ha coinvolto tre vetture parcheggiate al lato della strada e si è propagato alla recinzione di un polo scolastico. La squadra intervenuta, insieme ad una autobotte in appoggio, ha circoscritto e spento il rogo. Nessun ferito, sul posto anche i carabinieri della stazione di Castiglione.

 

sabato 20 febbraio 2021

Tentato furto al bancomat

POLIZIA DI STATO: LE VOLANTI ARRESTANO DUE SOGGETTI RUMENI PER TENTATO FURTO AGGRAVATO IN CONCORSO PRESSO UNO SPORTELLO ATM

 

Ieri, intorno alle 19.30, alcune volanti intervengono in via Piave presso l’istituto bancario “Intesa San Paolo” per la segnalazione di due soggetti sospetti che stavano armeggiando nello sportello ATM. Gli operatori intervenuti individuavano immediatamente i due soggetti che, alla vista degli operatori, tentavano di allontanarsi.

Gli stessi venivano bloccati e identificati per A.R.K. del 1992 e S.A.P. del 1986, entrambi cittadini rumeni.

Gli accertamenti immediatamente esperiti dal personale del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica consentivano di rilevare che lo sportello bancomat dell’istituto risultava manomesso, mediante l’apposizione di un manufatto all’interno della bocchetta di erogazione del denaro contante. Il manufatto, costituito da una barra di metallo e un nastro biadesivo, impediva la fuoriuscita del denaro richiesto durante l’operazione di prelievo, che rimaneva attaccato alla barra e poteva così essere recuperato in un momento successivo, estraendo l’intero manufatto.

L’A.R.K., già gravato da numerosi pregiudizi, risultava in possesso di 2.185,00 euro in banconote di vari tagli, molte delle quali presentavano tracce di residui di nastro adesivo.

Gli operatori dell’U.P.G.S.P. rivenivano all’interno dell’autovettura in uso ai due soggetti tre taglierini, altri utensili, del nastro biadesivo e un manufatto identico a quello rinvenuto all’interno dello sportello ATM.

I due soggetti venivano, pertanto, tratti in arresto per tentato furto aggravato in concorso e deferiti per porto abusivo d’armi o oggetti atti ad offendere e saranno sottoposti a giudizio direttissimo in data odierna.

 

venerdì 19 febbraio 2021

Notizie varie

BOLOGNA

I Carabinieri della Stazione di Bologna Navile hanno arrestato un tunisino per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il soggetto, un 28enne, è finito in manette durante un’attività anti droga in zona via Ferrarese ove erano state segnalate persone sospette che stavano spacciando sostanze stupefacenti. I servizi di controllo del territorio svolti dai militari hanno permesso di cogliere in flagranza di reato il 28enne che e stato trovato in possesso, complessivamente di 13 grammi di eroina.  Lo stesso straniero al fine di sottrarsi al controllo aveva tentato di dileguarsi a bordo di velocipede ingerendo ulteriori dosi di sostanza stupefacente. Sul posto interveniva personale sanitario del 118 che trasportava l’arrestato presso l’Ospedale Maggiore ove veniva ricoverato. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il malvivente, dopo formalità rito, è stato rimesso in libertà, ex art. 121 disp. att. c.p.p..

IMOLA

I Carabinieri della Stazione di Imola, corso controllo territorio e attuazione misure COVID nella zona della Stazione Ferroviaria, hanno eseguito un ordine di carcerazione dell’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Bologna, nei confronti di un 28enne italiano, riconosciuto colpevole di resistenza a Pubblico Ufficiale e interruzione di Pubblico Servizio, delitti commessi nel 2019 in Imola (BO). Risultato destinatario del provvedimento di carcerazione, il 28enne è stato perquisito ed è stato tradotto in carcere per espiare una pena complessiva di mesi sette e ventotto giorni di reclusione.

CASTEL DEL RIO (BO)

Nel tardi pomeriggio di ieri, i Carabinieri di Castel del Rio (BO), sono intervenuti in quel Comune a richiesta di operai intenti ad effettuare scavi per la posa della fibra ottica poichè avevano rinvenuto resti umani risalenti al secondo conflitto mondiale.  L’ulteriore scavo, ad una profondità di un metro e mezzo, portavano alla luce ulteriori frammenti ossei, brandelli di stoffa e pezzi di scarpe che confermavano trattarsi di resti di un soldato tedesco caduto durante il conflitto mondiale anche nella considerazione che il luogo del rinvenimento ricade nella zona cosiddetta “Linea Gotica”. Spoglie recuperate e informati gli Organi per i Caduti della Difesa.

Marchi contraffatti


GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA: SEQUESTRATI 2.000 ACCESSORI MODA CONTRAFFATTI E 6.500 MASCHERINE FFP2 CON FALSA MARCATURA CE. 
 Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale dalla Guardia di Finanza di Bologna hanno sequestrato 2.000 accessori moda contraffatti e 6.500 mascherine vendute per FFP2, con marcatura CE contraffatta. È questo il bilancio di un’attività condotta dai militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria intrapresa all’esito di un controllo presso un esercizio commerciale, sito a Valsamoggia (BO) e gestito da soggetti di nazionalità italiana, all’interno del quale sono stati rinvenuti 800 accessori moda contraffatti destinati alla vendita. Si tratta, in particolare, di borse, zainetti, portafogli, portachiavi, cinture e occhiali da sole recanti marchi e segni distintivi riconducibili a famosi brand come “Louis Vuitton, Gucci, Chanel, Michael Kors, Versace, Hermes, Tiffany & Co., Dolce & Gabbana, Moschino e Liu Jo”. Le indagini svolte successivamente per ricostruire l’intera filiera hanno condotto a ulteriori controlli presso diversi soggetti economici, tutti di nazionalità cinese, ubicati tra Bologna, Sesto Fiorentino (FI) e Prato, fornitori dell’esercizio commerciale di Valsamoggia. Sono stati così rintracciati e sequestrati oltre 1.200 accessori moda contraffatti, tra cui borse e mascherine riproducenti marchi o segni distintivi di altri noti brand (tra cui Tod’S, Salvatore Ferragamo, Disney, Dragonball, Supermariobros, Marvel e Gucci). Nel corso delle operazioni, sono state sequestrate anche 6.500 mascherine “FFP2” di fabbricazione cinese, commercializzate come dispositivi di protezione individuale senza i requisiti di sicurezza previsti dalla stringente normativa di settore.  Sono stati così deferiti all’Autorità Giudiziaria sette soggetti, di cui cinque per il reato di “introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi” e due per aver importato e immesso sul mercato dispositivi di protezione individuale non conformi ai requisiti previsti dalla legge. L’operazione di polizia economico-finanziaria rientra nel quadro di un più ampio piano di intensificazione dei controlli in materia di contrasto alla contraffazione e di sicurezza prodotti, al fine di preservare il mercato dalla diffusione di prodotti non conformi agli standard di sicurezza imposti dalla normativa nazionale ed europea e, quindi, potenzialmente pericolosi e nocivi per la salute dei cittadini. 

 

Droga nelle caramelle

POLIZIA DI STATO: SQUADRA MOBILE ARRESTA UNO SPACCIATORE CHE OCCULTAVA LA SOSTANZA IN UNA CONFEZIONE DI CARAMELLE

 

Proseguono senza sosta i controlli della Questura di Bologna finalizzati alla repressione del fenomeno dello spaccio di sostanza stupefacente in tutti i quartieri della città.

Risale a ieri pomeriggio l’arresto della Squadra Mobile di un cittadino marocchino, trovato in possesso di alcune dosi di cocaina e denaro contante.

Il tutto è nato da un servizio da parte dei Poliziotti della IV Sezione - contrasto al crimine diffuso della locale Squadra Mobile, per il contrasto allo spaccio di stupefacenti nel quartiere San Donato.

Proprio in quella zona nel pomeriggio di ieri i poliziotti hanno notato un uomo che cedeva una dose di cocaina, pari a circa un grammo, in via Beroaldo, a poca distanza da un istituto scolastico.

Nello specifico gli operatori notavano l’uomo spostarsi verso una siepe, da dove estraeva degli involucri. Subito dopo effettuava la cessione e veniva bloccato e identificato per J.E., classe 1983, cittadino marocchino. Lo stesso è stato sottoposto a perquisizione personale che ha dato esito positivo poiché all’interno del suo giubbotto sono stati rinvenuti 2.030,00 euro in contanti e altre 5 dosi di cocaina, pari a circa 3 grammi, occultate all’interno di una confezione di caramelle “Mentos”.

L’uomo, con precedenti, anche specifici per stupefacenti, è stato così arrestato e verrà giudicato con rito direttissimo nella mattinata odierna, come disposto dalla Procura della Repubblica di Bologna.