venerdì 29 marzo 2024

Tratta di esseri umani

 La Polizia di Stato di Bologna, nell’ambito di un’attività coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna D.D.A., ha eseguito la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di due cittadini rumeni ritenuti responsabili di tratta di essere umani e riduzione in schiavitù.


L’attività di indagine condotta dalla Squadra Mobile di Bologna scaturisce da una denuncia presentata da due giovani sorelle rumene che, oramai esauste, riferivano di essere state reclutate nel 2019 da due loro connazionali in Romania, con la promessa di trasferirsi in Italia per svolgere il lavoro di domestiche.


Una volta giunte a Bologna le due vittime si sono rese tuttavia conto delle false promesse di lavoro ricevute, in quanto sono state obbligate dai loro connazionali a svolgere attività di accattonaggio nelle strade prevalentemente del centro cittadino e a consegnare giornalmente il provento dell’intera attività.


In varie occasioni, a causa di un guadagno ritenuto inadeguato, le giovani donne sono state violentemente malmenate e minacciate di ripercussioni nei confronti dei loro familiari residenti in Romania.


Nel corso delle indagini gli investigatori della Squadra Mobile si sono imbattuti in una terza vittima rumena che in un’occasione è stata violentemente malmenata da uno dei due indagati, come emerge chiaramente dal video trasmesso con il presente comunicato. La vittima ha riferito anche lei di essere giunta in Italia da alcuni anni con la speranza di un lavoro onesto, a causa il suo stato totale di indigenza, ma, una volta arrivata, di essere stata costretta dai due indagati a svolgere attività di accattonaggio, cedendo loro il denaro ricevuto.


Preziosa ai fini dell’indagine è stata altresì la testimonianza di una donna italiana che, in alcune occasioni, ha avuto modo di vedere una delle vittime con inequivocabili segni visibili delle percosse subite.  

giovedì 28 marzo 2024

Due marocchini arrestati

 La Polizia di Stato di Bologna e Modena ha tratto in arresto due soggetti marocchini per detenzione di oltre 80 kg di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

L’arresto scaturisce da un’indagine iniziata nelle settimane precedenti, in esito a prolungati servizi di osservazione predisposti nella zona Bolognina, dove i poliziotti della squadra mobile di Bologna individuavano ed arrestavano diversi soggetti di origine marocchina coinvolti in attività di spaccio.

Nell’ambito di tale attività, gli investigatori hanno notato un soggetto che si recava di frequente a Maranello (MO), dove risultava avere un’abitazione probabile sede di attività di spaccio. I poliziotti delle Squadre Mobili di Bologna e Modena effettuavano quindi un servizio di osservazione nei confronti del soggetto e di un altro giovane marocchino che spesso lo accompagnava.

I due venivano quindi fermati, a bordo di due autovetture diverse che viaggiavano a poca distanza l’una dall’altra, presso il casello di Modena Sud, di rientro dalla Lombardia.

A bordo della seconda autovettura venivano rinvenuti, adagiati sul sedile posteriore, due voluminosi pacchi contenenti hashish del peso rispettivo di Kg 39,2 e 39,4 lordi. Sulla prima autovettura, noleggiata al fine di fare da staffetta per segnalare la presenza di forze di Polizia, non veniva trovato stupefacente; tuttavia il conducente deteneva le chiavi di una terza autovettura, posteggiata nei pressi dell’abitazione di Maranello (MO) ove dimorava, all’interno della quale veniva scoperto un sottofondo che si apriva mediante un congegno elettromeccanico all’interno del quale erano occultati altri 9 kg di hashish e oltre 90 grammi di cocaina.

Presso l’abitazione di uno dei due veniva trovato altro hashish per circa 800 grammi, oltre alla somma di 1000 euro.

I due cittadini marocchini venivano pertanto tratti in arresto e le due autovetture utilizzate per il trasporto e stoccaggio venivano sottoposte a sequestro. 

Sequestrati 1000 prodotti

 GDF BOLOGNA: SEQUESTRATI PIÙ DI 1000 PRODOTTI NON SICURI. 28/03/2024 I Finanzieri del Comando Provinciale di Bologna hanno sequestrato circa 1000 prodotti di elettronica e bigiotteria varia non sicuri, pronti per la vendita, privi dei requisiti di conformità e sicurezza, in un esercizio commerciale di articoli vari nel territorio del Nuovo Circondario Imolese, gestito da un soggetto di nazionalità cinese. In particolare, l’attività di prevenzione e repressione delle violazioni in materia di “sicurezza dei prodotti”, eseguita dai militari della Compagnia di Imola e svolta nell’ambito delle ordinarie attività di “Controllo economico del territorio”, ha impedito la vendita di prodotti privi dei contenuti minimi d’informazione e di tutte le altre indicazioni riferibili alla composizione e all’eventuale presenza di sostanze nocive per la salute previste dalla legislazione europea e nazionale che avrebbero generato circa 4.500 euro di profitti illeciti. Le anomalie riscontrate, tra cui l’assenza della marcatura CE (sinonimo di qualità certificata), hanno fatto scattare l’immediato sequestro amministrativo e la segnalazione del titolare dell’esercizio alla Camera di Commercio di Bologna per violazioni degli articoli 6,7,9 e 11 del D.Lgs. 206 del 2005 (Codice del Consumo), per le quali è prevista una sanzione amministrativa che va da un minimo di € 516 a un massimo di € 25.823.

mercoledì 27 marzo 2024

34enne arrestato

34ENNE ARRESTATO IN FLAGRANZA DAI CARABINIERI PER AVER TENTATO DI STRANGOLARE LA COMPAGANA ALLA PRESENZA DELLA FIGLIA.

Anzola Emilia (BO): I Carabinieri della Stazione di Anzola Emilia hanno arrestato un 34enne di origine moldava, convivente, pregiudicato, accusato del reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. I fatti che hanno portato all’arresto sono iniziati verso le ore 22:00 quando la compagna dell’uomo, 33enne di origine ucraina, ha chiamato la Centrale Operativa dei Carabinieri di Bologna e, parlando sottovoce per non essere sentita dal compagno, ha chiesto aiuto. I Carabinieri della locale stazione, appresa la notizia, si sono recati velocemente sul posto e, al loro arrivo, hanno trovato il 34enne in evidente stato di agitazione dovuta all’assunzione di bevande alcoliche, la donna con evidenti segni sul collo e la loro figlia di pochi anni. La donna, turbata per l’accaduto, ha riferito ai militari che, pur avendo subito in passato violenze da parte del compagno, non lo aveva mai denunciato per paura delle sue ritorsioni e continue minacce. La donna, ascoltata negli uffici della locale Stazione, ha avuto il coraggio di raccontare di essere stata afferrata al collo dal compagno, il quale, a seguito di un banale e futile motivo, l’ha colpita al volto con diversi schiaffi, oltre a cercare di strangolarla; il tutto alla presenza della figlia. Il 34enne, il quale nel frattempo è stato portato in caserma per le procedure di foto segnalamento e quelle di rito, su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, è stato arrestato e tradotto presso la casa circondariale di Bologna.

 

martedì 26 marzo 2024

Prodotti non sicuri

 GDF BOLOGNA: SEQUESTRATI CIRCA 180.000 PRODOTTI NON SICURI ED INDIVIDUATI 13 LAVORATORI IRREGOLARI. La Guardia di Finanza di Bologna, nell’ambito dei controlli effettuati in occasione del “Cosmoprof Worldwide Bologna 2024”, ha sottoposto a sequestro circa 180.000 prodotti per la cura della persona ed accessori, non sicuri o non conformi alle normative comunitarie, ed individuato 13 lavoratori irregolari. In particolare, all’esito dell’attività svolta per l’intera durata della manifestazione fieristica, i militari del 1° e 2° Nucleo Operativo Metropolitano di Bologna hanno sottoposto a sequestro circa 180.000 articoli (prodotti di bellezza, cosmetici, profumi, gel, lozioni) ed accessori non sicuri o posti in vendita senza alcuna indicazione circa la provenienza e la composizione degli stessi così come previsto dall’articolo 19 del Regolamento CE n. 1223/2009. Nell’ambito dello stesso dispositivo sono stati effettuati mirati controlli, finalizzati al contrasto del “sommerso da lavoro”. Nello specifico, dagli accertamenti esperiti, sono emerse 13 posizioni lavorative irregolari.

Lotta alla droga

LOTTA ALLA DROGA: 19ENNE ITALIANO ARRESTATO DAI CARABINIERI DELLA TENENZA DI MEDICINA

Medicina (BO): I Carabinieri della Tenenza di Medicina hanno arrestato un 19enne italiano, incensurato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’arresto è stato eseguito durante una perquisizione domiciliare delegata dalla Procura della Repubblica di Bologna. Alla vista dei Carabinieri presso la sua abitazione, il 19enne ha consegnato spontaneamente una decina di grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish, affermando di non avere nient’altro. I Carabinieri però non hanno creduto alle affermazioni del giovane e hanno proseguito le operazioni di ricerca che sono terminate col ritrovamento di oltre mezzo kilo di sostanza stupefacente del tipo hashish occultata nel vano porta casco dello scooter intestato al giovane che teneva in garage e 13.100 euro suddivisi in banconote di vario taglio e nascosti nella stanza da letto. Quanto rinvenuto è stato sequestrato dai Carabinieri. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il 19enne è stato trattenuto agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida. In sede di giudizio direttissimo, l’arresto è stato convalidato e il 19enne è stato rimesso in libertà, in attesa della sentenza posticipata per la richiesta dei termini a difesa.

 

lunedì 25 marzo 2024

Controllo sugli autodemolitori

Controlli straordinari dei Carabinieri forestali sugli autodemolitori della  provincia di Bologna. Rilevate irregolarità in  comune di San Lazzaro di Savena; denunciato il titolare e sequestrato il piazzale dove erano depositati oltre 100 metri cubi di motori e altri rifiuti derivanti da autodemolizione.  

I Carabinieri Forestali del Nucleo di Ozzano dell’Emilia e del Nucleo di Imola,  nell’ambito della campagna straordinaria nazionale di controllo degli autodemolitori, disposta dal Comando Tutela Forestale e dei Parchi, hanno deferito all’Autorità giudiziaria di Bologna, per gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi derivanti dalle attività di autodemolizione e per  inosservanza alle prescrizioni dell’autorizzazione ambientale e omessa bonifica di veicolo fuori uso, il titolare di una impresa sita in comune di San Lazzaro di Savena.

In particolare, nel corso di un controllo eseguito congiuntamente ai tecnici di ARPAE di Bologna, è stata riscontrata l’omessa bonifica dei veicoli fuori uso in ingresso nel centro dalle componenti pericolosi (liquidi motore, liquidi freni ed impianti) oltre che all’accatastamento sul piazzale di oltre 100 metri cubi di motori o pezzi di essi stoccati a cielo aperto senza protezione ed esposti agli agenti atmosferici unitamente ad altri rifiuti tipici delle attività di autodemolizione quali ferraglia mista, pneumatici fuori uso, batterie, vetri e carcasse di veicoli non smaltite e presenti sul suolo oltre i limiti temporali previsti dalla normativa.

I Carabinieri forestali, al termine degli accertamenti eseguiti anche mediante riscontri da documentali, hanno proceduto al sequestro di  un’area di 3000 mq del piazzale in uso all’autodemolitore. Sono state contestate inoltre 2 sanzioni amministrative per difformità nella compilazione del registro di carico e scarico dei rifiuti e del MUD per circa 1000 euro.

Obiettivo della specifica campagna è stato quello di contrastare forme di gestione illecita dei rifiuti sia pericolosi che non pericolosi prodotti nel corso delle attività di autodemolizione rientrando nel novero dei rifiuti i veicoli fuori uso la cui gestione è regolamentata da specifiche norme di settore tese a garantire la massima tutela dell’ambiente e della salute umana.


 

Incidente pullman

Nella notte grave incidente stradale sulla Autostrada del Sole A1 al km 174 in direzione Bologna. Erano circa le 2.15 quando un pullman ha impattato contro la barriera laterale per cause al vaglio di accertamenti. Il Comando dei Vigili del Fuoco di Modena con la squadra del distaccamento di Vignola è intervenuto per liberare dalla cabina alcune persone rimaste incastrate e fornire illuminazione e supporto logistico ai sanitari del 118 accorsi sul posto con eliambulanza, automedica e quattro ambulanze e alle varie pattuglie della Polizia Stradale.

Autostrada chiusa per tutta la durata delle operazioni.

 

domenica 24 marzo 2024

Incendio a San Lazzaro

Oggi alle ore 14,20i Vigili del Fuoco sono intervenuti in un appartamento a San Lazzaro di Savena. Sul posto anche 118 e Carabinieri. Sono otto le persone coinvolte con ferite più o meno gravi tutte ricoverate in ospedale. 

sabato 23 marzo 2024

Chiuso locale

Il Questore di Bologna ha adottato l’art. 100 T.U.L.P.S. per la durata di 10 giorni per un locale sito in zona Murri a seguito di diverse attività di controllo.

In data 16 marzo 2024 il personale della Squadra Investigativa della locale Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza, unitamente al personale della Polizia Locale di Bologna ed i militari dell’arma dei Carabinieri, effettuava un servizio di controllo presso un locale sito in via Tranquillo Cremona, in quanto più volte oggetto di segnalazioni da parte della cittadinanza.

Giunti sul posto due operatori, accedevano all’interno del locale per visionare il corretto svolgimento dell’attività, i restanti operativi venivano bloccati da due uomini addetti al filtraggio, ed anche dopo essersi qualificati venivano bloccati all’ingresso, ostacolandogli così l’esecuzione dei controlli di polizia.

Dai controlli effettuati emergevano numerose criticità, nello specifico nella serata tra il 16 e 17 febbraio u.s., nel suddetto locale si era reso necessario l'intervento delle Forze di Polizia a causa di gravi fatti di liti e risse, nonché danneggiamenti di autovetture in sosta oltre a schiamazzi e musica ad alto volume.

Il Questore ha così ritenuto necessario adottare una misura preventiva e cautelare per contrastare situazioni pericolose e garantire la sicurezza e l'ordine pubblico.  

 

venerdì 22 marzo 2024

Incidente in A1

Questa mattina alle 6.30 circa sull’ autostrada A1 nord al km 57 il personale del Comando VVF di Piacenza è intervenuto con tre mezzi Autopompa serbatoio, Autogru e polisoccorso Canter per un gravissimo incidente stradale, coinvolti mezzi pesanti ed un’ autovettura. Al momento l’ autostrada A1 nord è chiusa. Sul posto automedica 118, Croce Rossa , Pubblica Assistenza e Polizia Stradale per quanto di competenza.
 

Arrestate due persone per rapina

I CARABINIERI DELLA STAZIONE DI MARMORTA HANNO ARRESTATO DUE PERSONE PER RAPINA IMPROPRIA IN CONCORSO.

Molinella (BO): I Carabinieri della Stazione di Marmorta (BO) hanno arrestato un 26enne libico, residente a Ravenna e un 20enne venezuelano, senza fissa dimora, entrambi con precedenti di polizia, per rapina impropria in concorso. È successo nella serata del 21 marzo 2024, quando i Carabinieri, impegnati in un servizio di controllo del territorio, sono stati informati che due soggetti a bordo di una Citroën C3 avevano tentato un furto ai danni di un’area di servizio situata sulla Via Provinciale Circonvallazione. Durante il tragitto, l’attenzione dei Carabinieri è stata richiamata dal suono di un allarme antifurto che stava suonando nella vicina via Giuseppe Mazzini e quando sono andati a controllare, si sono accorti che l’automobile che stavano cercando era ferma davanti alla tabaccheria da cui proveniva l’allarme. Alla vista di due soggetti che stavano uscendo velocemente dalla tabaccheria, i Carabinieri li hanno invitati a fermarsi, ma loro sono entrati a bordo della Citroën C3, con l’intenzione di partire a tutta velocità, tentando di investire uno dei due militari che nel frattempo era sceso per fermarli. Il malvivente alla guida ha mostrato subito l’intenzione di proseguire la fuga, facendo una serie di manovre per guadagnarsi lo spazio e dileguarsi, senza riuscire nell’intento, impattando contro la vetrina della tabaccheria, l’autoradio dei Carabinieri e terminando la marcia contro un palo di ferro. Bloccati e identificati nel 26enne libico che si trovava al volante e nel 20enne venezuelano, seduto sul sedile di fianco, sono stati sottoposti dai Carabinieri a una perquisizione personale e veicolare che ha consentito di recuperare degli attrezzi da scasso, due casse di denaro contenenti 123 euro e 26 pacchetti di sigarette asportati nella tabaccheria depredata, gestita da una 47enne di Molinella che, venuta a conoscenza dei fatti (danneggiamento e furto aggravato), è andata in caserma per sporgere denuncia. Anche la Citroën C3 che il 26enne stava guidando (senza patente), era stata rubata il giorno prima. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, i due soggetti arrestati dai Carabinieri sono stati tradotti nella Casa circondariale – Rocco D’Amato.

 

Persona sbagliata

 Giornata particolarmente sfortunata per un giovane nord africano che nella serata di martedì 19 marzo, dopo essersi avvicinato ad un’autovettura in sosta nei pressi di questa Piazza XX Settembre, proponeva al conducente l’acquisto di sostanza stupefacente per poi accorgersi, troppo tardi, che quest’ultimo era una guardia giurata in uniforme che, sceso dal veicolo, si poneva all’inseguimento dell’individuo.

La fuga si concludeva poche decine di metri dopo, quando giunto nei pressi dell’atrio della stazione centrale, l’individuo si imbatteva in una pattuglia della Polizia Ferroviaria che lo bloccava.

Una volta ricostruiti i fatti, gli agenti procedevano a perquisire il soggetto che risultava in possesso di 110 grammi di sostanza stupefacente tipo hashish.

Al termine degli adempimenti di rito il ragazzo veniva dichiarato in arresto per detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente.

giovedì 21 marzo 2024

Sequestrata pistola

SEQUESTRATA UNA PISTOLA AD AVANCARICA E 3 GRAMMI DI HASHISH: DUE MAGREBINI E UN ITALIANO DENUNCIATI DAI CARABINERI DI PIANORO.

Pianoro (BO): I Carabinieri della Stazione di Pianoro, nel corso del pomeriggio di venerdì 15 marzo u.s. hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Bologna, due 26enni di origine magrebine, senza fissa dimora, irregolari sul T.N., celibi, disoccupati, pregiudicati, entrambi accusati di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio in concorso e un 35enne italiano, celibe, disoccupato, pregiudicato, accusato di detenzione abusiva di armi e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’attività che ha portato alla denuncia dei tre uomini, si è svolta verso le ore 12:25 circa quando una pattuglia della Stazione di Pianoro, nel transitare nei pressi dell’abitazione del 35enne italiano, dedito ad attività di spaccio di sostanze stupefacenti, hanno sorpreso e fermato due stranieri mentre uscivano da un’abitazione. I due, conosciuti come spacciatori di sostanze stupefacenti all’interno delle piazze del centro storico bolognese, sono stati fermati e perquisiti; all’interno delle loro tasche sono stati recuperati 2 grammi circa di Hashish, mentre a casa del 35enne, i militari hanno recuperato complessivamente 0,50 grammi di Hashish, un bilancino di precisione e una pistola ad avancarica originale lunga 50 cm, con accensione a pietra focaia, perfettamente funzionante. La sostanza stupefacente e la pistola, sono stati sequestrati; i due stranieri e l’italiano, invece, sono stati deferiti in stato di libertà alla locale Autorità giudiziaria.

Sorpreso a rubare

SORPRESO A RUBARE ALL’INTERNO DELLA COOP DI VIA MASSARENTI: 28ENNE MAGHREBINO ARRESTATO DAI CARABINIERI DEL RADIOMOBILE DI BOLOGNA

Bologna: I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna, nel corso della notte di martedì 19 marzo u.s., hanno arrestato un 28enne di origine marocchina, in Italia senza fissa dimora, celibe, pregiudicato, accusato del reato di tentato furto aggravato. I fatti risalgono intorno alla mezzanotte quando i Carabinieri della Centrale Operativa di Bologna hanno ricevuto una segnalazione, sul numero di emergenza 112, da parte del personale della vigilanza, in merito all’allarme antintrusione scattato presso i locali del supermercato Coop di via Massarenti. Appresa la notizia, i militari del Nucleo Radiomobile hanno prontamente raggiunto il supermercato dove ad attenderli c’era una pattuglia della vigilanza composta da due guardie particolari giurate, le quali hanno raccontato ai militari di essere stati inviati sul posto dalla loro centrale operativa a seguito dell’allarme scattato nell’area del carico e scarico merci del supermercato. I vigilantes hanno riferito altresì che al loro arrivo hanno sorpreso il 28enne maghrebino nei pressi della porta di emergenza del deposito e che, una volta scoperto, ha tentato la fuga cercando di scavalcare la recinzione perimetrale, prima di essere bloccato. Durante la ricostruzione dei fatti, sono state visionate le immagini raccolte dalle telecamere di video sorveglianza, che hanno mostrato inequivocabilmente lo straniero all’opera mentre ha tentato di asportare una cassa contenente 6 bottiglie di alcolici per un valore commerciale di 127,50 euro, refurtiva che ha poi lasciato nei pressi dell’uscita, una volta scoperto. Portato in caserma per le operazioni di rito e il foto segnalamento, il 28enne è stato arrestato e, su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, è stato tradotto presso le camere di sicurezza, in attesa del processo con rito per direttissima.

 

mercoledì 20 marzo 2024

Sorpreso a rubare

SORPRESO A RUBARE ALL’INTERNO DELLA COOP DI VIA MASSARENTI: 28ENNE MAGHREBINO ARRESTATO DAI CARABINIERI DEL RADIOMOBILE DI BOLOGNA

Bologna: I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna, nel corso della notte di martedì 19 marzo u.s., hanno arrestato un 28enne di origine marocchina, in Italia senza fissa dimora, celibe, pregiudicato, accusato del reato di tentato furto aggravato. I fatti risalgono intorno alla mezzanotte quando i Carabinieri della Centrale Operativa di Bologna hanno ricevuto una segnalazione, sul numero di emergenza 112, da parte del personale della vigilanza, in merito all’allarme antintrusione scattato presso i locali del supermercato Coop di via Massarenti. Appresa la notizia, i militari del Nucleo Radiomobile hanno prontamente raggiunto il supermercato dove ad attenderli c’era una pattuglia della vigilanza composta da due guardie particolari giurate, le quali hanno raccontato ai militari di essere stati inviati sul posto dalla loro centrale operativa a seguito dell’allarme scattato nell’area del carico e scarico merci del supermercato. I vigilantes hanno riferito altresì che al loro arrivo hanno sorpreso il 28enne maghrebino nei pressi della porta di emergenza del deposito e che, una volta scoperto, ha tentato la fuga cercando di scavalcare la recinzione perimetrale, prima di essere bloccato. Durante la ricostruzione dei fatti, sono state visionate le immagini raccolte dalle telecamere di video sorveglianza, che hanno mostrato inequivocabilmente lo straniero all’opera mentre ha tentato di asportare una cassa contenente 6 bottiglie di alcolici per un valore commerciale di 127,50 euro, refurtiva che ha poi lasciato nei pressi dell’uscita, una volta scoperto. Portato in caserma per le operazioni di rito e il foto segnalamento, il 28enne è stato arrestato e, su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, è stato tradotto presso le camere di sicurezza, in attesa del processo con rito per direttissima.

 

Controllo straordinario

Nel pomeriggio di ieri, la Polizia di Stato di Bologna ha svolto un servizio di controllo straordinario del territorio in zona centro, al fine di prevenire i reati predatori e vari fenomeni di particolare allarme sociale.

Il servizio ha visto l’impiego di numerosi operatori appartenenti a varie articolazioni della Polizia di Stato, e nello specifico dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, Reparto Mobile, Unità cinofile e Reparto Prevenzione Crimine, sotto la direzione di un Funzionario di Polizia.

Durante il controllo presso il parco del Cavaticcio, un equipaggio dell’R.P.C. procedeva ad identificare un soggetto tunisino classe 2004 che si aggirava con fare sospetto: lo stesso veniva trovato in possesso di 16 gr. di hashish, 12 involucri di cocaina per un peso complessivo di 4 gr. e oltre 430€ in contanti.

L’uomo, già gravato della misura cautelare del divieto di dimora a Bologna, irregolare sul territorio nazionale, veniva arrestato ex. art 73 DPR 309/90 e denunciato in stato di libertà per il possesso di un coltello a serramanico.

Alle ore 15 circa, mentre gli operatori procedevano a controllare un altro soggetto nei pressi dell’Autostazione, notavano un gruppo di ragazzi che, alla vista dell’autorità, si davano alla fuga in direzione via Indipendenza, provando anche a sbarazzarsi di involucri in loro possesso, poi risultati essere sostanza stupefacente di vario tipo.

Gli operatori si lanciavano all’inseguimento, riuscendo a bloccarli. Accompagnati in Questura per accertamenti, risultavano essere tre soggetti tunisini tra 18 e i 23 anni, tutti denunciati in stato di libertà ex art. 73 D.P.R. 309/90 poiché in possesso di oltre 100 gr. di hashish e 220€ in banconote di piccolo taglio; ex art. 4 legge 110/1975 poiché in possesso di spray urticante al peperoncino.

Infine, sempre in via Indipedenza, un altro equipaggio dell’R.P.C. procedeva al controllo di un uomo ventisettenne nato in Bangladesh, il quale veniva trovato in possesso di sostanza stupefacente di varia natura (e nello specifico 6 gr. di ecstasy, circa 1 gr di hashish e oltre 6 gr. di chetamina), della quale provava a liberarsi alla vista degli operatori. Costui è stato denunciato in stato di libertà ex art. 73 D.P.R. 309/90 e nei suoi confronti è stata altresì eseguita la misura cautelare degli arresti domiciliari per un procedimento penale in corso per reati di analoga natura.

L’uomo veniva inoltre trovato in possesso di 2.030 euro in banconote di piccolo taglio, somma sottoposta al vincolo del sequestro penale.

Nei pressi della Scalinata del Pincio, infine, le unità cinofila della Polizia di Stato (Barak e Havana) rinvenivano due panetti di hashish dal peso complessivo di circa 200 gr.

 

martedì 19 marzo 2024

Un uomo su di un albero

 Ieri alle ore 17,30 i Vigili del Fuoco con il carro teli sono dovuti intervenire in zona via Albertoni per un salvataggio di un uomo su di un albero. Sul posto anche il 118 che hanno preso in carico la persona. Non si sa il perché sia salito così tanto in altezza per poi non riuscire a scendere.

sabato 16 marzo 2024

Fuoco canna fumaria

 Oggi pomeriggio alle ore 17,20 ha preso fuoco la canna fumaria della trattoria Vecchia Roma in via Olivetta 75 Sasso Marconi. Non sono state coinvolte persone ma solo danni alla cucina. Sul posto i Vigili del Fuoco e i Carabinieri.

Terrore a scuola

MOMENTI DI PANICO IN UNA SCUOLA DI IMOLA. “HO PORTATO A SCUOLA UN BISTURI PER AUTODIFESA”. CARABINIERI SEQUESTRANO L’OGGETTO CHIRURGICO.

Imola (BO): I Carabinieri della Stazione di Imola hanno sequestrato un bisturi chirurgico. È successo in una scuola di Imola durante le ore di lezione, quando un’insegnante che stava salendo le scale si è trovata di fronte uno studente che era uscito di corsa da un’aula e stava scendendo velocemente al piano di sotto. L’insegnante, preoccupata per l’atteggiamento del giovane, ha cercato di capire cosa fosse successo e ha scoperto che stava scappando da un altro compagno di banco che lo voleva picchiare. Insospettita dalla situazione, l’insegnante ha approfondito la vicenda e quando ha iniziato a chiedere informazioni ad altri studenti, ha scoperto che il giovane in “fuga” si stava dirigendo verso la cassetta di una lancia antincendio per prendere un bisturi. Venuta in possesso dell’oggetto, uno strumento molto affilato utilizzato principalmente nell’ambito della chirurgia, l’insegnante ha informato subito i familiari del ragazzo. A quel punto è emerso che il giovane aveva sottratto il bisturi alla madre, nonostante gli avvertimenti della donna che aveva intimato al figlio di non toccarlo, ma lui lo aveva preso e portato a scuola, verosimilmente per autodifesa, temendo di essere aggredito da altri studenti a causa di vecchi rancori tra coetanei. I Carabinieri della Stazione di Imola hanno informato la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna per le successive valutazioni del caso.

 

Lotta alla droga

LOTTA AL TRAFFICO DI DROGA TRA IMOLA E ZONE LIMITROFE. UN ARRESTO, UNA DENUNCIA E DECINE DI PERSONE IDENTIFICATE DAI CARABINIERI DELLA COMPAGNIA DI IMOLA.

Imola e Castel San Pietro Terme (BO): Nelle ultime ore, i Carabinieri della Compagnia di Imola hanno identificato 97 persone e controllato 78 veicoli, durante i controlli del territorio, con particolare riferimento alla lotta al traffico di droga diffuso in città. Nella circostanza, durante il controllo di un bar, i Carabinieri hanno identificato decine di persone, tra cui un italiano sulla trentina che deteneva della sostanza stupefacente del tipo hashish. Quanto rinvenuto è stato sequestrato dai Carabinieri e l’avventore del locale è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Bologna per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Altri due clienti, invece, sono stati segnalati alla Prefettura di Bologna per detenzione di sostanza stupefacente per uso personale. Il servizio antidroga è proseguito a Castel San Pietro Terme, dove i Carabinieri della Tenenza di Medicina (BO) sono intervenuti su richiesta della Polizia Locale del luogo e hanno arrestato un’automobilista italiano sulla cinquantina per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’arresto è scaturito durante un posto di controllo alla circolazione stradale che gli Agenti stavano effettuando in via Laino. Alla vista del conducente, agitato e infastidito dal controllo, gli Agenti hanno chiamato subito i Carabinieri. All’arrivo dei militari, l’automobilista è stato perquisito e durante le operazioni di ricerca sono stati trovati, all’interno del veicolo: un involucro di plastica contenente diverse palline di una sostanza stupefacente del tipo cocaina del peso complessivo di 20 grammi, unitamente a dei pezzi di plastica, un coltello e una bilancina di precisione. La perquisizione che è proseguita a casa del soggetto ha consentito di trovare altri due bilancini di precisione, un cutter e altri coltelli, un’altra dose di sostanza stupefacente del tipo cocaina e una cinquantina di grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, unitamente ad altre buste di cellophane utilizzate per incartare la sostanza. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, l’automobilista arrestato dai Carabinieri, è stato trattenuto agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida con giudizio direttissimo.

 

giovedì 14 marzo 2024

Quando mi fai il regalino?

“QUANDO LO FAI UN REGALINO AL TUO CAPO?... QUANDO LO SCARTIAMO QUEL PANDORINO?”. ITALIANO SOTTOPOSTO A MISURA CAUTELARE.

Bologna: I Carabinieri della Stazione Bologna Navile hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare nei confronti di un italiano sulla cinquantina, indagato dalla Procura della Repubblica di Bologna per violenza sessuale e molestia o disturbo alle persone. Le indagini sono scaturite a seguito della denuncia di una commessa italiana sulla ventina che si era rivolta ai Carabinieri per chiedere aiuto, raccontando una serie di vicende sgradevoli che le erano capitate sul posto di lavoro. In particolare, la ragazza ha riferito ai Carabinieri che lavorando in un negozio di Bologna, era stata oggetto di un pizzicotto sul gluteo e frasi inopportune da parte del marito della titolare: “Quando lo fai un regalino al tuo capo?” oppure “Quando lo scartiamo quel pandorino?”. A quel punto, i Carabinieri hanno approfondito la vicenda per verificare la posizione del presunto responsabile. Letta la richiesta del Pubblico Ministero, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna ha emesso la misura cautelare: Divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, mantenendo una distanza di almeno 500 metri, con l’applicazione del braccialetto elettronico.

 

28 persone in carcere

 La Polizia di Stato di Bologna coordinata dalla DDA di Bologna, nella persona del Sostituto Procuratore dott. Roberto Ceroni, ha eseguito 44 misure cautelari a carico di un sodalizio criminale, composto da cittadini tunisini, italiani, albanesi e pakistani, dedito ad un’ attività di spaccio in tutto il centro storico della città di Bologna. 

I poliziotti della Squadra Mobile in particolare hanno eseguito 28 custodie cautelari in carcere, 5 arresti domiciliari, e, per i restanti 11 soggetti, divieti di dimora e obblighi di dimora a Bologna.
Detto sodalizio, che monopolizzava lo spaccio dell’intero centro storico, operava oramai da anni: i componenti di vertice del gruppo garantivano ai propri pusher uno stipendio mensile fisso di 2.500 euro, che veniva assicurato anche in caso di loro arresto.
I pusher occultavano la droga nel cavo orale; talvolta la droga veniva nascosta sui binari della ferrovia.     
Attraverso vari servizi di osservazione sono state documentate giornalmente, nelle varie vie del centro storico, oltre cento cessioni di stupefacente fra cocaina ed eroina.
Durante l’indagine è stato accertato altresì un episodio di violenta aggressione del gruppo tunisino nei confronti di un loro connazionale al fine di indurlo a spacciare per conto del sodalizio.
Varie la basi logistiche individuate dagli investigatori della Polizia di Stato, ove la droga veniva preparata prima di essere immessa nelle piazze della città.       
Fra i destinatari della misura restrittiva vi sono anche soggetti italiani, albanesi e pakistani che provvedevano all’acquisto di ingenti quantitativi di droga da immettere nelle varie piazze della città, anche diverse dal centro storico, quali la zona di via Saffi, via Mascarella, via dello Scalo.
In particolare, è stata acclarata un’ampia capacità di approvvigionamento di cocaina da parte di alcuni indagati italiani che avevano come propri fornitori dei loro conoscenti albanesi, così come è emersa la posizione di alcuni cittadini pakistani che avevano dei propri canali di rifornimento per quanto concerne l’eroina.
E’ stato documentato altresì un acquisto di 20 kg di hashish provenienti dalla Spagna.
Nel corso dell’indagine sono stati sequestrati 3 kg di cocaina e 1 kg di eroina (in parte già confezionate in 1500 dosi di stupefacente), nonché 6 kg di hashish e 30.000,00 euro in contanti nei vari interventi di riscontro. Sempre nel corso delle attività di indagine sono state arrestate in flagranza di reato 36 persone.

mercoledì 13 marzo 2024

Biker caduto

13 marzo 2024 - Pochi minuti prima delle ore 13 la Centrale Operativa del 118 ha attivato il Soccorso Alpino e Speleologico Emilia Romagna stazione Rocca di Badolo per un biker caduto fuori sentiero in località Pianoro (BO). Poco dopo l'attivazione è rientrata poiché l'infortunato, avendo riportato solo un trauma al polso, era riuscito a tornare sulla strada con le proprie forze e ad attendere lì i soccorsi sanitari.

I tecnici del Soccorso Alpino, che già si trovavano a pochi minuti dal luogo in cui era riuscito ad arrivare il biker, sono comunque giunti sul posto per accertarsi delle condizioni dell'uomo che, a seguito della caduta, aveva riportato probabilmente la rottura del polso.

I volontari della stazione Rocca di Badolo hanno atteso l'arrivo dell'ambulanza, giunta poco dopo il loro arrivo: questa ha preso in carico il paziente per trasferirlo all'ospedale Maggiore di Bologna per effettuare i controlli del caso. L'uomo è un quarantaduenne bolognese residente a San Lazzaro di Savena (BO).

 

17 anni di terrore

“…QUESTI ANNI NON HO VISSUTO, SONO SOPRAVVISSUTA”. 17 ANNI DI TERRORE TRA LE MURA DOMESTICHE. 46ENNE ALBANESE ARRESTATO DAI CARABINIERI DELLA STAZIONE BOLOGNA PER MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA

Bologna: Dopo 17 anni di terrore vissuto tra le mura domestiche, una donna sulla trentina ha trovato la forza di andare dai Carabinieri della Stazione Bologna per denunciare il marito, 46enne albanese che la maltrattava, anche di fronte ai figli minorenni. È successo una decina di giorni fa, quando la malcapitata si è presentata nella caserma di viale Enrico Panzacchi per raccontare ai Carabinieri una storia triste, iniziata subito dopo il matrimonio avvenuto nel 2007 in Albania e continuata negli anni in provincia di Bologna, dove era andare a vivere col marito per trovare la felicità, ma invece ha trovato tristezza e sofferenza. Ingiurie, minacce, percosse, spinte, sputi, tirate di orecchie, schiaffi, pugni in testa, strette attorno al collo e altre prevaricazioni erano all’ordine del giorno nei modi di fare autoritari del marito che voleva avere il controllo su tutto, bloccando qualsiasi iniziativa della compagna. Tra gli episodi più violenti che la donna ha raccontato ai Carabinieri, c’è sicuramente quello accaduto quando si dimenticò di chiudere il portone di casa. Il marito, infastidito dalla dimenticanza della compagna, l’aveva chiusa in bagno per punizione, picchiandola con schiaffi e pugni, trascinandola per i capelli e fermandosi soltanto di fronte all’intervento di uno dei due figli minorenni che preoccupato per lo stato di gravidanza della mamma che stava per avere il terzo figlio, si rivolse a lei dicendole: “Mamma io ho paura che papà ti faccia male e il bimbo ti esca dalla pancia!”. Consapevole di non essere più in grado di andare avanti in quelle condizioni, la donna è riuscita ad alzare la testa e a chiedere aiuto ai Carabinieri: “Tanto mi ha ucciso dentro ogni volta, soprattutto quando mi picchiava da incinta, perché questi anni non ho vissuto, sono sopravvissuta”. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna ha accolto la richiesta della Procura della Repubblica di Bologna, applicando nei confronti del 46enne albanese, indagato per maltrattamenti contro familiari o conviventi, la custodia cautelare in carcere. Arrestato dai Carabinieri della Stazione Bologna che lo hanno rintracciato a Calderara di Reno, il 46enne è stato tradotto presso la Casa circondariale – Rocco d’Amato di Bologna.

 

Arrestato rapper

 Nel pomeriggio di ieri 12 marzo, personale della Squadra Mobile ha eseguito l’ordine di esecuzione per la carcerazione nei confronti di EL MARBOUH El Mehdi nato a Bologna il 28.10.2001, noto come “Medy Cartier” (cantante trapper operativo sui social-network).

La Squadra Antirapina della IV Sezione - Squadra Mobile, a seguito di attività info investigativa, ha rintracciato il soggetto e proceduto ad eseguire il citato ordine di carcerazione emesso dal Tribunale per i minorenni di Bologna in data 8.03.2024, con cui il Tribunale di sorveglianza ha dichiarato l’esito negativo dell’affidamento in prova al servizio sociale in relazione alla sentenza della Corte d’Appello Sezione Minori del 14.7.2022 con cui veniva condannato all’espiazione di mesi 5 e giorni 20 di carcere in quanto riconosciuto colpevole dei reati di rapina e lesioni personali commessi quando ancora minorenne.

Dopo le formalità di rito, l’EL MARBOUH è stato condotto presso la Casa Circondariale “Rocco D’Amato” di Bologna a disposizione dell’A.G. competente.

martedì 12 marzo 2024

51enne viola il provvedimento del giudice

51ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI PER AVER VIOLATO IL PROVVEDIMENTO DEL GIUDICE

Imola (BO): I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Imola hanno arrestato un 51enne italiano per aver violato il provvedimento del Giudice che aveva ricevuto a gennaio, nell’ambito di un’indagine per atti persecutori coordinata dalla Procura della Repubblica di Bologna. All’epoca dei fatti, il 51enne era stato sottoposto al divieto di avvicinamento alla persona offesa con l’applicazione del braccialetto elettronico, un dispositivo di controllo collegato ai computer dei Carabinieri della Centrale Operativa di Bologna tramite un software di nuova generazione creato da una società italiana di telecomunicazioni specializzata nella telefonia terrestre e nelle connessioni a banda larga che vigila i movimenti delle persone sottoposte alla misura cautelare e che è in grado di allertare l’operatore dei Carabinieri qualora lo strumento violi i parametri impostati. Nella circostanza, il destinatario della misura cautelare era stato informato di non avvicinarsi alla persona offesa, mantenendo una distanza di almeno 500 metri. Alle ore 19:05 di sabato 10 marzo 2024, i Carabinieri della Centrale Operativa di Bologna hanno ricevuto un’allerta dal computer che li informava di una violazione della zona protetta da parte del 51enne nei confronti della persona offesa. Appresa la notizia dai colleghi di Bologna, i Carabinieri della Sezione Radiomobile di Imola si sono messi alla ricerca del 51enne trovandolo poco dopo in un bar della zona, situato ad una distanza inferiore di quella prevista dei 500 metri, dall’abitazione della vittima, un’italiana sulla quarantina che si trovava in casa. Arrestato dai Carabinieri, il 51enne è stato trattenuto agli arresti domiciliari, in attesa di essere accompagnato nelle aule giudiziarie del Tribunale di Bologna per la convalida dell’arresto con giudizio direttissimo.

 

Tenta di rubare una affettatrice

34ENNE TENTA IL FURTO DI UN’AFFETTATRICE MA SI TROVA DI FRONTE I CARABINIERI ADDETTI ALLA VIGILANZA ARMATA DELLA BANCA D’ITALIA

Bologna: I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato un 34enne italiano, senza fissa dimora e disoccupato, per tentato furto aggravato. È successo nel pomeriggio del 10 marzo 2024, quando i Carabinieri della Banca D’Italia che ha sede in Piazza Cavour hanno sorpreso il 34enne mentre tentava di asportare un’affettatrice professionale da una sala mensa dei locali presso la sede della Banca d’Italia in uso ai militari. Alla vista dei Carabinieri, che sono armati di pistola mitragliatrice e vigilano costantemente la sede, il 34enne ha tentato di giustificarsi senza ottenere alcun risultato perché, di fatto, era stato sorpreso con la refurtiva in mano. Appresa la notizia, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna si sono recati sul posto e, dopo aver ricostruito la dinamica dei fatti accertando che il 34enne era entrato forzando una porta esterna, lo hanno arrestato. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il 34enne, gravato da numerosi precedenti di polizia, è stato trattenuto in attesa della convalida dell’arresto e del giudizio per direttissima.

 

lunedì 11 marzo 2024

Musica ad alto volume

MUSICA AD ALTISSIMO VOLUME NEL CUORE DELLA NOTTE: 25ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI PER AVER AGGREDITO ED OPPOSTO VIOLENTA RESISTENZA AI CARABINIERI.

Medicina (BO): I Carabinieri della Tenenza di Medicina, nel corso della notte di sabato 9 marzo u.s. hanno arrestato un 25enne italiano, celibe, operaio, già noto alle forze dell’ordine, accusato del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. I fatti risalgono alle 4:15 circa quando i Carabinieri della centrale operativa di Imola hanno ricevuto diverse segnalazioni sul numero di emergenza 112 da parte di alcuni cittadini, i quali lamentavano musica ad altissimo volume e continui schiamazzi che provenivano dall’interno di un appartamento della zona. I militari di una pattuglia della Tenenza di Medicina, impegnata in un ordinario servizio di controllo del territorio, hanno prontamente raggiunto la zona segnalata e, individuato l’appartamento da dove proveniva la musica ad alto volume, hanno suonato al campanello. Entrati all’interno su invito di un 27enne che gli ha aperto la porta, già conosciuto, i militari hanno riconosciuto un altro volto “noto”, ovvero il ragazzo 25enne successivamente arrestato. Nella circostanza, i Carabinieri sono stati subito raggiunti dal tipico e pungente odore di sostanza stupefacente, infatti, sul tavolo della sala da pranzo, era presente materiale utilizzato al confezionamento dello stupefacente oltre ad alcuni residui di Marijuana presente all’interno di un grinder. Non appena i militari hanno informato gli interessati di voler procedere a perquisizione, il 25enne si è opposto con aggressività’ andando letteralmente in escandescenza, oltre ad urlare e a proferire loro frasi offensive. All’invito di mantenere la calma, il 25enne ha ingaggiato una violenta colluttazione con i militari, fatta di spintoni e gomitate, con l’intendo di divincolarsi ed evitare la perquisizione, prima di essere definitivamente bloccato. Nella colluttazione l’uomo ha anche attinto in pieno volto un Carabiniere con una violenta testata. Il 25enne è stato portato in caserma per le procedure di rito ed il foto segnalamento. Dopo la celebrazione del processo con rito per direttissima, svoltosi su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna nella mattinata di sabato, l’arresto è stato convalidato ed il 25enne rimesso in libertà senza irrogazione, al momento, di misura cautelare alcuna. A seguito della colluttazione avuta, i due militari hanno riportato varie contusioni in più parti del corpo.

 

Due minorenni denunciati

IMOLA: DUE MINORENNI DENUNCIATI DAI CARABINIERI PER PORTO ABUSIVO DI ARMI OD OGGETTI ATTI AD OFFENDERE.

Imola (BO): I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Imola, nel tardo pomeriggio di venerdì 8 marzo u.s., hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, due minorenni di 13 e 14 anni, entrambi italiani, celibi, studenti, incensurati, accusati di porto di armi od oggetti atti ad offendere. È successo verso le ore 18:30 circa quando una pattuglia del Radiomobile di Imola, su indicazione della Centrale Operativa dei Carabinieri di Imola, è intervenuta nei pressi dei tavolini del parco dell’area verde di via Tiro a Segno, a seguito di una segnalazione fatta da alcuni passanti, circa un gruppo di adolescenti che stavano arrecando disturbo e bevendo verosimilmente bevande alcoliche. I militari, raggiunta la zona segnalata, hanno identificato un gruppo composto da 12 ragazzi e ragazze tutti minorenni, i quali erano seduti chi intorno ai tavoli dell’area verde e chi per terra. Durante il controllo, due ragazzi, un 13enne e un 14enne, spontaneamente hanno estratto dall’interno delle loro borse a tracollo, due coltelli che hanno successivamente consegnato ai militari. Nella circostanza, il coltello detenuto dal 14enne è del tipo a serra manico mentre quello del 13enne è a lama fissa. Entrambi i coltelli sono stati sequestrati mentre i due minorenni, dopo le formalità di rito, sono stati affidati ai rispettivi esercenti la responsabilità genitoriale.

 

domenica 10 marzo 2024

Ristoranti sporchi

CARABINIERI NAS BOLOGNA: CONTROLLI NEI RISTORANTI TRADIZIONALI BOLOGNESI: CARNE E PASTA SCADUTI, SPORCIZIA E CUCINE INFESTATE DA RODITORI.

Il personale del NAS di Bologna negli ultimi mesi ha intensificato una attività di controllo nel comparto della ristorazione tipica felsinea.

Nel corso dei controlli sono state rilevate numerose criticità in alcuni ristoranti rinomati della provincia:

a. in particolare, nel centro storico di Bologna, a causa di una cattiva gestione degli spazi veniva riscontrato uno scorretto stoccaggio di vini in una tromba fumaria dismessa dalla quale accedevano grossi insetti (quali cavallette e coleotteri). Inoltre, gli spogliatoi riservati al personale venivano impiegati anche per stoccare detergenti chimici, bevande, piatti e alimenti e sono state rinvenute alcune decine di kg di carne e pasta fresca con scadenza superata da diversi mesi;

b. in un ristorante della Valsamoggia (BO), si ravvisavano critiche condizioni igieniche e strutturali della cucina, con fornelli arrugginiti, cappe sporche e percolanti, intonaci dei soffitti e delle pareti scrostate e cadenti sulle lavorazioni sottostanti. Si rinvenivano inoltre prodotti per diete speciali “SENZA GLUTINE” conservati congiuntamente a paste di grano duro convenzionali. Infine veniva trovato pane recuperato dai tavoli dei clienti (che presentava vistosi morsi), messo a seccare per la successiva produzione di pan grattato da usare in cucina;

c. nella zona pedemontana della provincia, nel comune di Sasso Marconi (BO), per le gravissime criticità ravvisate, previa segnalazione all’A.U.S.L. di Bologna, venivano immediatamente sospese le attività di 2 ristoranti storici.

Nel primo, i militari potevano constatare una presenza abnorme di insetti e ragnatele in tutti gli ambienti di deposito, cucina e lavorazione degli alimenti, rilevando anche la presenza di un gatto e di un cane che potevano entrare e circolare liberamente in tutti gli ambienti, a ridosso degli alimenti e delle pietanze in preparazione. Oltre a ravvisare, anche in questo caso, pane già parzialmente consumato e recuperato dai tavoli dei clienti messo a seccare, si poteva appurare una pesante infestazione di topi con presenza di escrementi nei locali di deposito e di lavorazione dei cibi. Infine si rinveniva un ampio deposito di alimenti e bevande, allestito abusivamente in un decadente ampio garage, all’interno del quale, tra le altre cose, trovavano stoccaggio vecchie mobilie, rifiuti e un decespugliatore. 

Nel secondo esercizio, invece, si accertava lo stoccaggio promiscuo di rifiuti, salumi, bevande, legname all’interno di garage e di scantinati mal ridotti. Tutti gli ambienti erano molto sporchi, le murature compromesse da muffe ed infiltrazioni, che andavano a contaminare sacchi di farina stoccati a ridosso. Anche in questo caso veniva ravvisata un’importante infestazione di roditori che avevano rosicchiato alcuni sacchi di farina, lasciando nei loro dintorni numerose deiezioni. Inoltre, una cantina era stata convertita “artigianalmente” in cella frigorifera per vini e bevande, previa coibentazione interna realizzata ricoprendo le pareti con vecchie ed usurate lastre di Eternit in amianto.

d. poi, presso una rinomata e storica trattoria sui colli, venivano ravvisate critiche condizioni igienico-sanitarie sia in cucina che nei locali dispensa, con polvere, ragnatele e intonaci cadenti ovunque. Venivano inoltre sequestrati oltre 100 kg di carne scaduta. Nel locale destinato allo stoccaggio delle bottiglie di acque minerali e delle scorte di stoviglie e pentolame, veniva rinvenuto un topo morto a riscontro di un’importante infestazione di roditori. Pertanto, anche questo esercizio veniva immediatamente sospeso dalla competente AUSL.

Nel complesso, sono stati sottoposti a sequestro e distrutti alimenti per un valore di circa 5.000 euro ed elevate sanzioni amministrative per un totale di 20.000 euro.


 

sabato 9 marzo 2024

Nigeriano arrestato

31ENNE NIGERIANO ARRESTATO DAI CARABINIERI DELLA SEZIONE RADIOMOBILE DI BORGO PANIGALE

Sasso Marconi (BO): I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia Bologna Borgo Panigale hanno arrestato un 31enne nigeriano per tentato furto aggravato e danneggiamento. È successo la sera del 7 marzo 2024, nei pressi della stazione ferroviaria, quando il 31enne è stato sorpreso dai Carabinieri mentre stava rovistando nella roulotte di un cittadino, in cui era entrato forzando un finestrino. Sottoposto a una perquisizione, il 31enne è stato trovato in possesso di un telecomando e di un martello frangi vetro, verosimilmente utilizzato per frantumare il finestrino del veicolo ed entrare. I Carabinieri hanno scoperto che a febbraio il 31enne era già stato arrestato per furto aggravato e denunciato due volte in circostanze diverse per lo stesso reato. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il 31enne, arrestato dai Carabinieri, è stato trattenuto in attesa dell’udienza di convalida con giudizio direttissimo.

 

venerdì 8 marzo 2024

Controlli al DLF

 Nella serata di ieri, la Polizia di Stato di Bologna ha svolto un servizio di controllo straordinario del territorio presso il Dopo Lavoro Ferroviario e la zona ad esso adiacente.

Il servizio, diretto dal Dirigente del Commissariato Bolognina-Pontevecchio, ha visto l’impiego di 5 equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine, unitamente a equipaggi del Commissariato Bolognina-Pontevecchio, della Polizia Locale, del Reparto Mobile, della Polizia Scientifica, della Polizia Amministrativa e dei Cinofili della Polizia di Stato.

Durante il servizio sono state identificate 107 persone, di cui 30 con precedenti di polizia o penali, e controllati 10 veicoli.

Il controllo straordinario di ieri si inserisce in un più ampio progetto di controllo dell’area, che prevede servizi mirati ad opera di diversi uffici della Questura.

Al riguardo si ricorda il servizio della Squadra Mobile dello scorso 28 febbraio, durante il quale sono stati tratti in arresto due stranieri nigeriani per detenzione e cessione di sostanza stupefacente all’interno dello stesso DLF.

Ragazzo violento

GIOVANE VIOLENTO PRENDE A PUGNI L’ADDETTO ALLA SICUREZZA DEL CONAD DI VIA DELL’INDIPENDENZA.

Bologna: Sei denunce a piede libero (due per guida sotto l’influenza dell’alcol, una per minaccia e tre per inosservanza dei fogli di via obbligatori) e un arresto per tentata rapina impropria, è il risultato delle attività di prevenzione e contrasto eseguite di recente dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna. Il Nucleo Radiomobile assicura, con le Tenenze e le Stazioni del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna, il controllo del territorio nelle 24 ore. La vigilanza ininterrotta e la prontezza operativa caratterizzano l’impiego delle sue pattuglie, che costituiscono uno strumento di pronto intervento a tutela della sicurezza dei cittadini. Le pattuglie dei Nuclei Radiomobili, su autovetture veloci o motociclette, sono coordinate sul territorio dalle Centrali Operative che, attraverso il “112”, numero unico di emergenza europea, forniscono risposta alle richieste di soccorso. L’ultima attività di pronto intervento svolta dai militari, è un arresto che hanno eseguito nei confronti di un 27enne nato in Ucraina, cittadinanza italiana, senza fissa dimora, disoccupato e con numerosi precedenti di polizia, che ha preso a calci e a pugni un addetto alla sicurezza del supermercato Conad situato tra Via dell’Indipendenza e via del Monte. I Carabinieri sono intervenuti a seguito di una richiesta d’aiuto giunta sul 112 e, quando sono arrivati, hanno trovato l’addetto alla sicurezza che, nonostante le ferite e il volto tumefatto, era riuscito a bloccare il giovane. Ricostruendo la dinamica dei fatti, i militari hanno rilevato che il 27enne aveva tentato la fuga dopo essere stato sorpreso in un’area del locale interdetta ai clienti, dove è custodita una cassaforte e, quando si è trovato di fronte l’addetto alla sicurezza, non ha esitato ad aggredirlo. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il 27enne arrestato dai Carabinieri è stato trattenuto in attesa della convalida d’arresto. In sede di giudizio per direttissima l’arresto è stato convalidato e il 27enne è stato rimesso in libertà e sottoposto al divieto di dimora nella Città Metropolitana di Bologna.

 

giovedì 7 marzo 2024

Chiuso ristorante

BLITZ DEI CARABINIERI ALL’INTERNO DI UN RISTORANTE DI MEDICINA: ELEVATE SANZIONI AMMINISTRATIVE PER 3000 EURO CON SUCCESSIVA SOSPENSIONE DELL’ATTIVITA’.

Medicina (BO): I Carabinieri della Tenenza di Medicina, unitamente ai militari del Nucleo Antisofisticazione Sanità di Bologna hanno eseguito nella giornata di venerdì 1° marzo u.s., un controllo ad un ristorante di Medicina ove, attese le gravi condizioni igienico sanitarie dovute alla presenza di disordine diffuso e abbondante sporco pregresso, sono state contestate diverse sanzioni amministrative per un ammontare complessivo pari a 3.000 euro (art.6 comma 5 e 8 del D.Lgs 193/2007 “omesso mantenimento dei requisiti minimi di igiene” e “mancata ottemperanza alle procedure HACCP”). A seguito di tale controllo, i militari della Tenenza di Medicina, unitamente agli ispettori del Dipartimento Salute Pubblica AUSL di Bologna, lunedì 4 marzo u.s., hanno notificato al responsabile del medesimo esercizio pubblico, un provvedimento urgente di sospensione dell’attività ai sensi dell’art.138 Reg. UE 625/2017, emesso a seguito delle violazioni accertate in precedenza. Tale provvedimento resterà in vigore fino al ripristino delle normali condizioni igienico sanitarie previste per legge.

 

4 diverse minacce

UNO MINACCIA L’EX FIDANZATA, UN ALTRO MORDE LA MOGLIE E LA VIOLENTA, UN ALTRO ANCORA MINACCIA LA COMPAGNA, TENTANDO DI INCENDIARE LA STANZA DA LETTO, MENTRE L’ULTIMO PRENDE A PUGNI LA CONVIVENTE E LA MINACCIA DI BUTTARLA GIÙ DAL BALCONE.

QUATTRO DONNE SPAVENTATE DAI COMPAGNI CHIEDONO AIUTO AI CARABINIERI. QUATTRO UOMINI COLPITI DA MISURE CAUTELARI.

Bologna e Provincia: I Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna hanno eseguito quattro ordinanze applicative di misure cautelari nei confronti di quattro uomini, indagati dalla Procura della Repubblica di Bologna. I provvedimenti sono stati emessi in circostanze diverse dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna che ha esaminato le singole richieste del Pubblico Ministero.

A Bologna, i Carabinieri della Stazione Bologna Corticella, hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare nei confronti di un 19enne bolognese, indagato per atti persecutori. Il giovane è stato indagato per aver procurato un gravissimo stato di ansia all’ex fidanzata, una studentessa maggiorenne, attraverso una serie di messaggi minatori del tipo: “…Se ti vedo ti faccio male!” e pedinamenti che aveva messo in atto per intimorirla, non accettando la fine della relazione sentimentale e l’idea di vederla frequentare altri ragazzi. La giovane, in preda al panico, si era rivolta ai Carabinieri chiedendo aiuto. Rintracciato dai miliari, il giovane bolognese è stato sottoposto al divieto di avvicinamento alla persona offesa, con l’applicazione del braccialetto elettronico.

A San Giovanni in Persiceto (BO), i Carabinieri della locale Stazione hanno eseguito due ordinanze applicative di misure cautelari, la prima nei confronti di un 47enne nigeriano, indagato per maltrattamenti contro familiari o conviventi, lesione personale aggravata e violenza sessuale e la seconda nei confronti di un 51enne italiano, indagato per maltrattamenti contro familiari o conviventi. Il 47enne nigeriano è stato indagato a seguito della querela che la compagna, connazionale sulla quarantina, aveva sporto ai Carabinieri, raccontando loro di non essere più in grado di sopportare le reazioni violente dell’uomo che la maltrattava, anche in presenza del figlio minorenne. Offese, umiliazioni, morsi sul seno e su altre parti del corpo, calci, pugni e aggressioni a sfondo sessuale, contro la volontà della donna, sono alcuni dei particolari che la stessa ha riferito ai Carabinieri, chiedendo aiuto. Acquisita la denuncia, la malcapitata e il figlio sono stati sottoposti a tutela, ai sensi della legge 19 luglio 2019, n. 69 (nota come “Codice Rosso”) e il 47enne è stato sottoposto all’allontanamento dalla casa familiare e al divieto di avvicinamento alle persone offese, con l’applicazione del braccialetto elettronico. Il 51enne italiano, invece, è stato indagato a seguito di un intervento dei Carabinieri del 20 febbraio scorso, quando sono andati a casa sua, su richiesta della compagna, italiana sulla quarantina, che aveva telefonato al 112 per chiedere aiuto, informando i militari che il convivente, in preda a uno scatto d’ira, aveva cosparso della benzina per terra e voleva dare fuoco alla stanza da letto. Bloccato dai Carabinieri e riportato alla calma, il 51enne che appariva in evidente stato di agitazione era stato affidato al personale del 118 che lo avevano ricoverato in una struttura sanitaria per accertamenti. Il giorno dopo, la donna si è presentata in caserma per denunciare lo stato di prostrazione psicologica che stava vivendo da una decina di anni a causa delle minacce e manie di persecuzione poste in essere dal compagno, anche alla presenza dei due figli minorenni. A seguito della pericolosità dell’uomo che ha dimostrato di non essere capace di controllare la rabbia, il Giudice ha accolto la richiesta del Pubblico Ministero, applicando al 51enne la misura cautelare degli arresti domiciliari in un’abitazione diversa da quella familiare.

Ad Altedo (BO), infine, i Carabinieri della locale Stazione hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare nei confronti di un 35enne moldavo, indagato per maltrattamenti contro familiari o conviventi e lesione personale aggravata. Il 35enne è stato indagato a seguito della querela che la compagna, connazionale sulla trentina, aveva sporto a inizio febbraio ai Carabinieri, chiedendo aiuto, poiché preoccupata per la propria incolumità, seriamente minacciata dalle aggressioni fisiche con calci e pugni e verbali che l’uomo le rivolgeva, del tipo: “Appena torni a casa ti butto giù dal balcone!”. Una serie di atteggiamenti violenti che il 35enne, purtroppo, commetteva nei confronti della compagna, anche di fronte alla figlia minorenne che spaventata dalle “performance” del padre, si nascondeva sotto al tavolo della sala da pranzo. Rintracciato dai Carabinieri, il 35enne è stato sottoposto all’allontanamento dalla casa familiare e al divieto di avvicinamento alle persone offese.

La circostanza è anche un’occasione per evidenziare un intervento del Comandante del Nucleo di Psicologia dei Carabinieri della Legione Emilia Romagna, Capitano Lavinia Filonzi:

“È un impegno costante e sempre in prima linea, quello che viene svolto da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna...Sempre siamo infatti al fianco di tutte le donne, nella protezione dei loro diritti, nella prevenzione di tutte quelle che sono le condotte a rischio e nel contrasto alla violenza contro le donne...È importante ricordare quanto sia fondamentale saper riconoscere quelli che sono i sintomi e i segnali di allarme davanti alla violenza contro le donne e a tutte le donne ricordiamo che le nostre Stazioni sono sempre aperte e pronte ad accoglierle con personale adeguatamente preparato e competente”.

 

mercoledì 6 marzo 2024

Droga

BLITZ DEI CARABINIERI DEL NUCLEO OPERATIVO IN VIA JACOPO BAROZZI E PIAZZA DEI MARTIRI: UN ARRESTO E UNA DENUNCIA PER DROGA.

Bologna: I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro hanno arrestato un 43enne italiano, incensurato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. È successo nella serata del 4 marzo 2024, durante un servizio antidroga che i Carabinieri stavano effettuando nei pressi del Parco della Montagnola, una zona frequentata da spacciatori e assuntori di sostanze stupefacenti. Alla vista del 43enne, che si stava aggirando con fare sospetto in via Jacopo Barozzi, i Carabinieri si sono avvicinati e lo hanno sottoposto a una perquisizione personale e domiciliare, all’interno di un’abitazione situata in zona e in affitto al soggetto (disoccupato) che paga 700 euro al mese. Le operazioni di ricerca avviate dai Carabinieri sono terminate col sequestro di 144 grammi di hashish, 82 grammi di marijuana, una bilancina di precisione, del materiale adatto al confezionamento delle dosi e 1.250 euro in contanti, suddivisi in banconote di vario taglio. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il 43enne è stato trattenuto agli arresti domiciliari, in attesa di essere tradotto nelle aule giudiziarie del Tribunale di Bologna per l’udienza di convalida dell’arresto con giudizio direttissimo. I servizi antidroga dei Carabinieri del Nucleo Operativo sono continuati in altre zone della città interessate dal traffico di sostanze stupefacenti, come Piazza Dei Martiri, dove l’attenzione dei militari è stata richiamata dai movimenti sospetti di un 30enne marocchino, senza fissa dimora e disoccupato, che stava nascondendo delle dosi di cocaina nella canalina esterna di un palazzo condominiale. Il 30enne è stato denunciato dai Carabinieri per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e la cocaina, del peso complessivo di 8 grammi, è stata sequestrata unitamente a 405 euro in contanti che il soggetto aveva in tasca.

SEQUESTRATO MEZZO CHILO DI DROGA: 45ENNE DENUNCIATO DAI CARABINIERI.

Ozzano dell’Emilia (BO): I Carabinieri della Stazione di Ozzano dell’Emilia, nel corso della serata di sabato 2 marzo u.s. hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Bologna un 42enne italiano, celibe, già noto alle forze dell’ordine per detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’attività che ha portato al deferimento in stato di libertà dell’uomo si è svolta verso le ore 21:00 circa a eseguito di un ordinario controllo alla circolazione stradale effettuato in via Stradelli Guelfi, finalizzato alla prevenzione del traffico di sostanze stupefacenti. Nella circostanza, l’attenzione dei militari della pattuglia della locale stazione è stata attirata da un’utilitaria di colore bianco con alla guida il 42enne. I militari, nel momento in cui l’uomo ha abbassato il finestrino anteriore per poter interagire con loro, hanno immediatamente percepito il tipico odore pungente di sostanza stupefacente provenire dall’interno dell’abitacolo; insospettitisi, gli hanno chiesto spiegazioni. Il 42enne ha immediatamente ammesso di detenere della droga e gli ha consegnato delle cime vegetali essiccate di Marijuana (circa 3 grammi) e della sostanza resinosa di colore marrone del tipo Hashish (circa mezzo grammo) che aveva all’interno della tasca del giubbino. Nonostante ciò, i militari hanno continuato a percepire un intenso odore di Marijuana provenire dall’abitacolo, motivo per il quale lo hanno perquisito, anche in virtù dell’immotivato atteggiamento di nervosismo e confusionario assunto dall’uomo. Infatti, all’interno di una borsa riposta sul sedile, i militari hanno rinvenuto 45 grammi circa di cime vegetali essiccate di Marijuana. La perquisizione si è estesa così anche all’abitazione dell’uomo e, al suo interno, è stata recuperata un’ingente quantità di sostanza verosimilmente stupefacente del tipo Marijuana e Hashish, rispettivamente del peso complessivo pari a 410 grammi circa e 41 grammi circa, oltre a 2 bilancini elettronici di precisione. La sostanza verosimilmente stupefacente rinvenuta, complessivamente pari a 458 grammi circa di Marijuana e 41,50 grammi di Hashish è stata tutta sequestrata e consegnata al Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti (L.A.S.S.) del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna per verificarne l’esatta percentuale di THC presente, mentre il 42enne è stato deferito in stato di libertà all’Autorità giudiziaria.




 

Tentativo di estorsione

 GDF BOLOGNA: TENTATIVO DI ESTORSIONE DI 5 MILIONI DI EURO IN DANNO DI IMPRENDITORE BOLOGNESE: ARRESTATI 4 SOGGETTI. CONTESTATA ANCHE L’AGGRAVANTE DEL METODO MAFIOSO. Nella mattinata odierna i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, unitamente al Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) e con il supporto dei militari in forza ai Comandi Provinciali di Firenze, Pistoia, Napoli e Salerno, hanno dato esecuzione - come sviluppo di complesse indagini dirette dal Dott. Roberto CERONI della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Bologna, con il coordinamento della Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo - ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale felsineo - Dott. Sandro PECORELLA, nei confronti di 4 soggetti, indiziati della commissione, in concorso tra loro, del reato di tentata estorsione aggravata dal c.d. “metodo mafioso”. L’operazione di servizio prende le mosse da un’autonoma attività info-investigativa svolta - dagli specialisti del Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata del Nucleo polizia economico finanziaria di Bologna - per la prevenzione/repressione dei tentativi di infiltrazione mafiosa nel tessuto economico legale. Le indagini hanno consentito di ricostruire, nei particolari, un episodio di tentata estorsione perpetrato in danno di un imprenditore bolognese, titolare di una società attiva nel settore dei trasporti e della logistica, da 4 soggetti, risultati, alcuni di loro, vicini - per contatti o precedenti specifici - ad appartenenti alla criminalità organizzata di stampo camorristico. Nel dettaglio, gli indagati avrebbero “proposto” all’imprenditore la cessione, a titolo oneroso, di crediti d’imposta fittizi: l’imprenditore/vittima avrebbe dovuto acquistare da una società nella piena disponibilità dei soggetti in indagine, un credito IVA di circa 4,8 milioni di euro. La “proposta commerciale” sarebbe stata avanzata avvalendosi del c.d. “metodo mafioso”, ovvero in virtù di una forza di intimidazione tale da generare una condizione di grave assoggettamento e omertà. Sono state, infatti, registrate - utilizzando un linguaggio tipicamente mafioso - reiterate e gravi minacce rivolte all’imprenditore e ai suoi affetti, funzionali a coartarne la volontà e costringerlo a piegarsi alla pretesa estorsiva. Gli approfondimenti di tipo economico-finanziario condotti nei confronti della società detentrice dei crediti, ha permesso di accertare altresì la natura fittizia degli stessi: questa, infatti, a fronte di un volume d’affari dichiarato di oltre 20 milioni di euro, ha emesso e ricevuto fatture per importi trascurabili maturando, invero, un debito IVA.