venerdì 31 marzo 2023

25enne in manette

 VIOLA IL PROVVEDIMENTO DEL GIUDICE: 25ENNE IN MANETTE.

Galliera (BO):

 I Carabinieri della Stazione di Galliera hanno arrestato un 25enne italiano che ha violato il provvedimento del Giudice di divieto di avvicinamento ai genitori. E’ successo alle ore 10:30 del 29 marzo scorso, quando i Carabinieri, dovendo notificare alcuni atti all’interessato, non avendolo trovato presso il domicilio che aveva indicato, sono andati a cercarlo e lo hanno rintracciato poco dopo presso l’abitazione dei genitori, da dove era stato allontanato per una misura irrogatagli nel corso di un’indagine del 2021 per maltrattamenti contro i familiari. Lo stesso era stato denunciato dai genitori ai Carabinieri perché autore di comportamenti violenti e vessatori del figlio. Accompagnato in caserma e dichiarato in stato di arresto, il 25enne è stato poi rimesso in libertà in assenza di esigenze cautelari.

Autista di scuolabus arrestato per droga

AUTISTA DI SCUOLABUS ARRESTATO PER SPACCIO

Ozzano Emilia (BO): I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di San Lazzaro di Savena (BO) hanno arrestato un 51enne italiano per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E’ successo alle ore 14:00 del 29 marzo 2023, quando l’attenzione dei Carabinieri, impegnati in un servizio di controllo del territorio, è stata richiamata dai movimenti sospetti di un autista di scuolabus che dopo aver fermato il veicolo nel parcheggio di un centro commerciale situato sulla via Emilia, a Ozzano Emilia, è sceso in compagnia di un passeggero adulto e si è diretto velocemente verso un’auto parcheggiata nelle vicinanze. Il passeggero si è allontanato, mentre l’autista dello scuolabus che in quel momento non stava trasportando i bambini perché già accompagnati a destinazione, ha iniziato ad agitarsi alla vista dei Carabinieri che insospettiti dal suo comportamento lo hanno perquisito. Le operazioni di ricerca avviate dai Carabinieri all’interno dell’auto in uso all’autista dello scuolabus, identificato in un 51enne italiano, hanno consentito di trovare 6 involucri di cocaina del peso complessivo di 3 grammi, nascosti nel porta oggetti e 950 euro in contanti che il soggetto aveva in tasca. Sopresi dal ritrovamento della sostanza stupefacente e considerata la professione dell’uomo, addetto al trasporto di studenti delle scuole elementari e medie, i Carabinieri lo hanno invitato a seguirli in una struttura sanitaria per essere sottoposto alle analisi del sangue, ma lui ha respinto l’invito e per questo è stato anche denunciato per il rifiuto di sottoporsi agli accertamenti per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. I Carabinieri hanno proseguito la perquisizione a casa dell’uomo e durante le operazioni di ricerca eseguite nella sua cantina, hanno un involucro di cocaina del peso di 34,5 grammi, un “panetto” di hashish e dieci involucri della stessa sostanza, del peso complessivo di 89 grammi, un bilancino elettronico di precisione e del materiale adatto al confezionamento della droga, come il cellophane di colore giallo, identico a quello utilizzato per gli involucri di cocaina trovati in macchina e altre 500 euro occultate tra i vestiti. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, l’autista 51enne, arrestato dai Carabinieri, è stato sottoposto agli arresti domiciliari, in attesa del processo con rito direttissimo.

 

giovedì 30 marzo 2023

Scontro frontale

Squadre VF del Comando di Bologna sono intervenute alle ore 17.20 circa per incidente via del sasso km  4 a Pianoro. Sul posto le squadre VF riscontravano che lo scontro aveva  interessato due automobili. Le squadre provvedevano a soccorrere le persone e a mettere in sicurezza lo scenario. Si segnalano 5 feriti trasportati all' ospedale Maggiore di Bologna di cui 4 in ambulanze e 1 in elicottero. Sul posto anche il 118 è polizia locale per i rilievi del caso.
 

Sanzionato autista di un mezzo pesante

POLIZIA DI STATO: Sanzionato autista di mezzo pesante che trasportava agnelli in condizioni precarie 

È accaduto ieri mattina verso le 12.00 lungo l’autostrada A13 Bologna - Padova, quando una pattuglia della Polizia Stradale di Altedo – Malalbergo, nell’ambito dei consueti controlli predisposti dal Ministero dell’Interno in occasione delle festività Pasquali, ha intimato l’alt ad un autoarticolato comunitario adibito a trasporto animali con autista della medesima nazionalità, che trasportava un grosso carico agnelli diretto nel Lazio.

Una volta fermato in sicurezza il complesso veicolare fuori dal casello di Altedo, gli Agenti si avvedevano immediatamente che gli agnellini trasportati all’interno del semirimorchio emettevano parecchi belati ed apparivano in numero spropositatamente elevato rispetto allo spazio a disposizione.

Alle richieste di chiarimenti da parte degli Agenti l’autista mostrava inusuali segnali di nervosismo e di insofferenza, tanto da indurre gli uomini della Polstrada ad approfondire gli accertamenti, richiamando l’ausilio dei veterinari dell’Azienda sanitaria USL di Bologna.

Dopo un approfondito controllo, i Poliziotti ed i veterinari scoprivano che gli agnelli erano effettivamente troppo ammassati fra di loro in modo tale da non avere abbastanza spazio di movimento per l’elevata densità, tanto che all’interno del trasporto veniva rinvenuto un agnellino deceduto, mentre altri due venivano trovati in fin di vita.  

Alla luce di ciò, l’autista veniva sanzionato con una lunga serie di sanzioni amministrative per un totale di 4600 euro in violazione del Regolamento Europeo che disciplina il trasporto su strada di animali vivi, oltre al fermo amministrativo del complesso veicolare da egli condotto.

Nelle prossime settimane la Polizia Stradale intensificherà ulteriormente i controlli ai trasporti degli animali vivi.


 

47enne indagato per maltrattamenti

SOTTOPOSTO A MISURA CAUTELARE 47ENNE INDAGATO PER MALTRATTAMENTI ALLA EX.

Bologna: I Carabinieri della Stazione Bologna San Ruffillo hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, con la prescrizione di mantenere una distanza di almeno 300 metri e il divieto di comunicare con qualsiasi mezzo con la persona offesa, nei confronti di un 47enne rumeno, residente in Provincia di Bologna, indagato per maltrattamenti contro familiari o conviventi e minaccia. Tutto ha avuto inizio l’8 febbraio scorso, quando una 31enne rumena, residente a Bologna, si è rivolta ai Carabinieri per denunciare l’ex compagno. La donna ha riferito ai militari di non essere più in grado di sopportare i comportamenti prepotenti e aggressivi dell’uomo con il quale aveva iniziato una relazione sentimentale nel 2019 e dal cui rapporto, nel 2020, è nato un figlio. Alla vigilia dello scorso Natale, stanca di essere controllata, insultata e schiaffeggiata dal compagno, e preoccupata per l’incolumità del bambino, la donna ha ottenuto dal compagno che andasse via di casa. Poco dopo, tuttavia, l’uomo ci ha ripensato e ha iniziato a inviarle messaggi telefonici dal contenuto minaccioso, mentre nella notte del 6 febbraio scorso tentava di rientrare nell’abitazione da una finestra senza riuscire nell’intento. Invitato a presentarsi in caserma dai Carabinieri, l’uomo è stato sottoposto alla misura cautelare richiesta dalla Procura della Repubblica di Bologna.

 

Sottoscritto protocollo d' intesa

 GDF BOLOGNA: SOTTOSCRITTO IL PROTOCOLLO D’INTESA TRA LA GUARDIA DI FINANZA E L’UNIONE TERRE DI PIANURA, PER IL MONITORAGGIO E IL CONTROLLO DEI PROGETTI DI INVESTIMENTO FINANZIATI CON I FONDI DEL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA (PNRR) 

Il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, Gen. B. Carlo Levanti e il Sindaco di Malalbergo e Presidente dell’Unione Terre di Pianura, Monia Giovannini, il Sindaco di Baricella, Omar Mattioli, il Sindaco di Granarolo dell’Emilia, Alessandro Ricci, il Sindaco di Minerbio, Roberta Bonori, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa volto a monitorare e vigilare sinergicamente sull’attuazione dei progetti di investimento e delle opere pubbliche finanziate con risorse del PNRR e del relativo Fondo Complementare di matrice nazionale, attraverso il tempestivo e sistematico flusso informativo a favore della Guardia di Finanza, forza di polizia economico finanziaria specializzata nella tutela della spesa pubblica nazionale e dell’Unione Europea. In particolare, il protocollo si pone l’obiettivo di rafforzare il sistema di monitoraggio e vigilanza con riguardo all’esecuzione di opere pubbliche o di servizi e all’erogazione di incentivi per cittadini e imprese connessi alla realizzazione del PNRR e del Fondo Complementare di matrice nazionale, iniziative nate, come noto, per contribuire a riparare i danni economici e sociali causati dall’emergenza sanitaria legata alla pandemia da Covid19 e con l’obiettivo a lungo termine di rendere l’Europa più verde, più digitale, più resiliente. In tale cornice, i Comuni di Baricella, Granarolo dell’Emilia, Malalbergo, e Minerbio, e l’Unione Terre di Pianura, alla luce delle risorse assegnate, hanno il compito di attuare le progettualità previste e su cui ricadono, per previsione normativa, rigorosi obblighi di monitoraggio, rendicontazione e controllo. L’accordo formalizzato prevede la comunicazione periodica al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, da parte degli Enti, dei dati di sintesi di ciascun intervento e dei relativi progetti esecutivi con la possibilità di segnalare le misure e/o i contesti su cui ritiene opportuno siano indirizzate eventuali attività di analisi e approfondimento. Il protocollo rimarrà operativo fino all’utilizzo di tutte le risorse finanziarie relative agli interventi previsti nel PNRR e, comunque, fino al 31 dicembre 2026, inserendosi in una più ampia cornice di attenzione istituzionale rivolta al corretto impiego delle risorse pubbliche sul territorio provinciale e che vede la Guardia di Finanza in prima linea nel garantire il rispetto della legalità e della trasparenza.

Controlli su tutto il territorio nazionale

 GUARDIA DI FINANZA E ADM: CONTROLLI SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE A PRESIDIO DELLA LEGALITÀ NEL SETTORE DEL GIOCO PUBBLICO Nelle giornate tra il 15 e il 19 marzo u.s., oltre 1.800 finanzieri hanno eseguito, con la collaborazione dei funzionari dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, su tutto il territorio nazionale, un piano coordinato di interventi a contrasto del gioco illegale ed irregolare. Sono stati controllati 1.000 esercizi commerciali dislocati in tutte le province d’Italia, riscontrando oltre 400 violazioni amministrative e penali, con la contestazione di sanzioni per circa 2,6 milioni di euro. Nel corso delle attività sono stati sottoposti a sequestro 148 apparecchi manomessi o non collegati alla rete telematica, in taluni casi all’interno di punti di gioco completamente abusivi, scoperti 8 centri clandestini di raccolta delle scommesse e denunciati 66 soggetti all’Autorità giudiziaria. I Reparti del Corpo e gli Uffici dell’Agenzia stanno ora sviluppando le risultanze dei controlli per quantificare la base imponibile sottratta a tassazione sia ai fini delle imposte dirette che della normativa di settore (PREU e imposta unica sulle scommesse). Contestualmente, i finanzieri hanno eseguito controlli sul corretto adempimento degli obblighi previsti dalla disciplina antiriciclaggio nei confronti di 63 distributori e degli esercenti di gioco, nell’ambito dei quali sono state analizzate quasi 8.000 operazioni. Sono ancora in corso i necessari approfondimenti sulla rilevante mole di operazioni oggetto di controllo ai fini antiriciclaggio. Una particolare attenzione è stata riservata, come di consueto, alla tutela delle fasce più deboli, privilegiando i controlli nei luoghi e negli orari a maggior rischio di gioco minorile. Nel corso del piano, sono stati sanzionati 6 locali, ubicati in diverse Regioni, per l’inosservanza delle vigenti disposizioni in materia. Il comparto del gioco pubblico, in considerazione delle significative prospettive di guadagno offerte, si conferma uno dei settori di maggiore interesse per la criminalità economica. Da ciò discende il costante impegno da parte della Guardia di finanza e dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli a presidio della legalità e a salvaguardia degli attori della filiera regolare e dei giocatori.

mercoledì 29 marzo 2023

Incendio a Minerbio


 Diverse squadre di questo comando sono intervenute a Minerbio Via Marzabotto per un incendio di una ditta non in esercizio che produceva prodotti plastici. Sul posto le squadre verificavano che l'incendio, presumibilmente generato da attività di smantellamento in corso, aveva interessato alcuni scarti di lavorazione di materie plastiche. Le squadre hanno provveduto ad estinguere l'incendio e a mettere in sicurezza lo scenario. Sul posto Carabinieri, polizia locale e sindaco.

Orologi contraffatti

 GDF BOLOGNA: INDIVIDUATI TRE LABORATORI PER LA PRODUZIONE DI OROLOGI DA PARETE CONTRAFFATTI. DENUNCIATI TRE SOGGETTI I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna hanno individuato tre laboratori, situati nei comuni di Imola e Castel San Pietro, utilizzati per creare orologi da parete recanti marchi contraffatti. Gli orologi venivano realizzati attraverso pantografi, intagliatori e macchine laser che, con l’ausilio di specifici software, permettevano di incidere, su vinili ormai inutilizzati, qualsiasi figura o immagine. I prodotti realizzati riproducevano prevalentemente marchi e loghi di cantanti, gruppi musicali, film, serie tv, case automobilistiche, squadre di calcio e di basket, oltre a personaggi vari del mondo dello spettacolo; gli stessi venivano venduti online, anche tramite i social media, con tanto di spedizione oppure presso fiere a carattere locale. Gli oltre 450 orologi rinvenuti presso i laboratori, già pronti per la commercializzazione, così come i 6 macchinari, i computer e oltre 2.400 adesivi di squadre di calcio, sono stati sottoposti a sequestro, mentre i responsabili sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Bologna per il reato di contraffazione. I finanzieri della Compagnia di Imola, oltre a raccogliere gli elementi di prova a carico dei tre presunti responsabili, stanno analizzando il materiale sottoposto a sequestro per ricostruire anche la loro posizione fiscale. Infatti, sebbene in due siano titolari di partita IVA, il terzo, per quanto riguarda la produzione e vendita di orologi, era del tutto sconosciuto al fisco. L’attività dei finanzieri costituisce, nel caso di specie, esempio dell’azione di contrasto ai fenomeni di contraffazione, veicolati anche attraverso l’utilizzo dei social media più noti.

Bullismo

 BULLISMO TRA I BANCHI: 7 MINORENNI DENUNCIATI DAI CARABINIERI.

San Lazzaro di Savena (BO): I Carabinieri della Stazione di San Lazzaro di Savena hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna 7 ragazzi, età compresa tra i 14 e i 15 anni, per lesioni personali e minaccia. Salgono così a 13 i minorenni denunciati dai Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna in pochi giorni, dopo i 6 giovani deferiti dai Carabinieri della Stazione di Castel San Pietro Terme (BO) (v. comunicato stampa trasmesso il 29/03/2023-09:13). Questa volta i Carabinieri della Stazione di San Lazzaro di Savena hanno avviato le indagini il 5 mar. u.s. per risalire agli autori di un pestaggio perpetrato contro 2 compagni di scuola, un 15enne e un 16enne presi di mira da altri coetanei senza particolari motivi. I due minorenni, si sono presentati in caserma con i rispettivi genitori, per denunciare l’aggressione avvenuta innanzi l’istituto scolastico. Durante la ricostruzione dei fatti, i Carabinieri hanno scoperto che poco dopo l’uscita da scuola, i due ragazzini erano stati spinti a terra e presi a calci sul corpo da altri studenti della stessa scuola, i quali, insofferenti all’intervento di un passante, intervenuto per placare gli animi, avevano continuato l’aggressione inseguendo i malcapitati e frustandoli con la cintura dei pantaloni. L’aggressione terminava solo quando le vittime trovavano riparo all’interno di un autobus di linea che ripartiva con difficoltà perché uno degli aggressori aveva tentato di salire a bordo per continuare il pestaggio. La sera stessa, uno dei due minorenni vittima, il 16enne, veniva accerchiato e picchiato nella sala da ballo di un locale notturno di Ozzano Emilia (BO) dallo stesso gruppo di ragazzini che lo avevano riconosciuto. Entrambi i minorenni aggrediti hanno riportato contusioni che sono state giudicate guaribili in cinque giorni.

Lesioni personali

 LESIONI PERSONALI IN CONCORSO E RISSA: UN 19ENNE E SEI MINORENNI DENUNCIATI DAI CARABINIERI.


Provincia di Bologna: I Carabinieri della Stazione di Castel San Pietro Terme (BO) hanno denunciato 7 ragazzi, di cui 3 per lesioni personali in concorso e 4 per rissa a seguito di fatti commessi in circostanze diverse. Due 16enni e una 14enne sono stati denunciati nell’ambito di una vicenda di “bullismo scolastico” per aver percosso una compagna di classe 14enne. In particolare, il 6 febbraio scorso, la malcapitata è stata scaraventata e presa a calci da una coetanea (la 14enne denunciata) durante un laboratorio scolastico che si stava svolgendo all’esterno della sede principale, una scuola secondaria di secondo grado situata in provincia di Bologna. Nell’occasione, la 14enne denunciata provocava alla vittima dei lividi sul braccio. Quattro giorni dopo, invece, sempre la 14enne denunciata agiva con gli altri due compagni di banco, i due 16enne deferiti in concorso all’Autorità Giudiziaria, picchiando la malcapitata tra le mura scolastiche. Soccorsa dai sanitari del 118, la 14enne era stata medicata e dimessa con una prognosi di cinque giorni. La madre della giovane studentessa aggredita si era rivolta ai Carabinieri per sporgere denuncia. Quattro giovani invece sono stati denunciati per rissa a seguito delle indagini avviate dai Carabinieri di Castel San Pietro Terme, per ricostruire i fatti del 29 settembre scorso, quando due coppie, rispettivamente, un 19enne e la sua fidanzata 16enne, un 17enne e la sua fidanzata 16enne, si sono incontrati alla Stazione Ferroviaria di San Lazzaro di Savena (BO) per risolvere una disputa avvenuta per motivi personali all’interno di una scuola secondaria di secondo grado situata in Provincia di Bologna. All’appuntamento però, i quattro giovani, invece di parlare e risolvere i rancori, hanno preferito prendersi a pugni (tra i ragazzi) e tirarsi i capelli (tra le ragazze), fortunatamente senza conseguenze. Interrotti dai presenti che stavano aspettando il treno, i 4 giovani si erano dileguati. Qualche ora dopo, il 17enne, evidentemente infastidito che la situazione non era stata risolta a suo modo, si presentava, in compagnia di altri amici, alla porta di casa del 19enne, residente a Castel San Pietro Terme, il quale, impaurito dall’accanimento del rivale, telefonava al 112. All’arrivo di una pattuglia, alcuni giovani si dileguavano, mentre altri, tra cui il 17enne venivano identificati, permettendo così ai Carabinieri di avviare le indagini e ricostruire la vicenda.

martedì 28 marzo 2023

Incendio in capanno agricolo


 Squadre VF sono intervenute a castello di Serravalle per un incendio che ha coinvolto un capanno agricolo utilizzato come magazzino di materiale vario. Sul posto le squadre sono riuscite a contenere l'incendio ad una porzione del capanno. In corso operazioni di bonifica e messa in sicurezza. Nessuna persona coinvolta.

Incendio in appartamento

Squadre VF sono intervenute in Via Bottego a Bologna per incendio appartamento di un edificio di due piani fuori terra. Sul posto le squadre hanno provveduto al contenimento del rogo e che si era sviluppato in una stanza. I 4 occupanti erano già usciti dall'appartamento all'arrivo delle squadre. In via precauzionale sono stati fatti evacuare i restanti 5 appartamenti componenti lo stabile, che faranno rientro al termine delle operazioni di messa in sicurezza. Nessuna persona è rimasta coinvolta. Sul posto 118 e polizia locale
 

Droga per lo spaccio

IN TANGENZIALE CON EROINA E COCAINA DESTINATI ALLO SPACCIO: 37ENNE ARRESTATO DALLA POLIZIA DI STATO.


La Polizia di Stato di Bologna ha arrestato un trentasettenne, sorpreso mentre trasportava in auto cocaina ed eroina destinata alle piazze di spaccio della zona. 

E’ successo venerdì sera, quando una pattuglia della Sottosezione di Bologna Sud impegnata in servizio di vigilanza autostradale ha fermato una macchina Volkswagen Golf all’altezza dell’uscita 7 della Tangenziale di Bologna, alla cui guida c’era un uomo di trentasette anni. 

Fin dai primi momenti del controllo, l’uomo ha mostrato un atteggiamento agitato e nervoso tale da insospettire i poliziotti, che hanno subito avviato un controllo più accurato.

Durante la perquisizione dell’uomo, i poliziotti gli hanno trovato nelle tasche della giacca un grosso involucro in cellophane trasparente. A quel punto lui, sentendosi con le spalle al muro, ha tentato di darsi alla fuga a piedi per sfuggire al controllo, ma è stato raggiunto e bloccato dai poliziotti che, grazie all’intervento di un’altra pattuglia sopraggiunta sul posto, hanno continuato la perquisizione: addosso aveva altri involucri, per un totale di 9 palline in plastica di colore bianco e 12 palline in plastica di colore blu.

Completata la perquisizione personale, i poliziotti hanno rivoltato come un calzino anche il veicolo: tra la portiera del guidatore e il sedile veniva trovato un altro involucro di plastica trasparente. 

A seguito delle analisi di laboratorio, è stata confermata la natura stupefacente della sostanza sequestrata: in particolare, 6,27 grammi di eroina nelle 12 palline in plastica di colore blu e 85,44 grammi di cocaina negli altri involucri.

A questo punto, l’uomo è stato tratto in arresto per il reato di detenzione ai fini dello spaccio di sostanza stupefacente e accompagnato presso la casa circondariale Dozza di Bologna, mentre il veicolo è stato sottoposto a sequestro.


 

845 contratti di lavoro falsi

 GDF BOLOGNA: 845 CONTRATTI DI LAVORO FALSI PER FAVORIRE L’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA E FRODARE L’INPS DI OLTRE 4 MILIONI DI EURO 

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, nell’ambito delle indagini delegate dalla Procura della Repubblica felsinea a seguito di una segnalazione dell’INPS, hanno smantellato un’associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e alla frode previdenziale. L’articolato sistema fraudolento è stato ideato da due consulenti che, avvalendosi di ben 17 conniventi datori di lavoro, avevano escogitato un vero e proprio tariffario per predisporre falsa documentazione attestante rapporti lavorativi inesistenti, necessaria sia per il rilascio e/o rinnovo dei permessi di soggiorno a numerosi cittadini extracomunitari su tutto il territorio nazionale, sia per l’ottenimento di indebite misure previdenziali. Le indagini, eseguite dalle Fiamme Gialle di Molinella, hanno richiesto lo svolgimento di perquisizioni locali, personali e informatiche, nonché l’acquisizione di numerose testimonianze e di copiosa documentazione presso le sedi INPS di Bologna e Ferrara, in collaborazione con la Questura di Bologna. All’esito di queste attività è stato possibile accertare l’avvenuta stipula di 845 contratti di lavoro fittizi relativi all’assunzione di 644 cittadini extracomunitari, 113 dei quali coinvolti anche al fine di beneficiare di indebite misure economiche a sostegno del reddito, quali le indennità di disoccupazione, assegni familiari e maternità, per un importo di oltre mezzo milione di euro, ottenute, per l’appunto, presentando all’INPS false certificazioni lavorative. La disamina di tali contratti ha permesso di rilevare 156.000 giornate lavorative mai prestate, corrispondenti a circa 430 anni di inesistenti periodi contributivi, la cui cancellazione ha consentito di prevenire e scongiurare riconoscimenti pensionistici gravanti sul bilancio dell’INPS, stimati in oltre 4 milioni di euro. All’Autorità Giudiziaria, oltre agli intestatari dei contratti di lavoro fittizi, sono stati deferiti i 17 datori di lavoro, dislocati sul territorio bolognese e ferrarese, oltreché 8 soggetti con vincolo associativo, ex art. 416 c.p., in qualità di ideatori e promotori del fraudolento sistema di frode. Le risultanze investigative testimoniano l’impegno della Guardia di Finanza nell’azione di contrasto a ogni forma di illecito nei vari settori di servizio a tutela dell’economia, del mercato e della spesa pubblica, oltreché nel concorso alla sicurezza interna ed esterna del Paese, al fine di garantire anche un’efficace azione di contrasto al costante fenomeno dell’immigrazione clandestina.

Due minorenni denunciati

 DUE MINORENNI DENUNCIATI PER FURTO DAI CARABINIERI

Vergato (BO): I Carabinieri della Compagnia di Vergato, hanno deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, due ragazzi 17 enni, entrambi originari dell’Albania, studenti, già noti alle forze dell’ordine e ospiti presso una locale struttura di accoglienza per minori non accompagnati, per furto aggravato in concorso. Il fatto si è verificato nella giornata di sabato 11 febbraio scorso, quando, un 27 enne operatore sociale in servizio presso la comunità per minorenni, dopo essersi allontanato dalla struttura, al suo rientro, notava che la serratura della sua camera era stata manomessa e che dal suo interno, erano stati asportati numerosi capi di abbigliamento e un monopattino elettrico, tutti di sua proprietà. Solo dopo aver parlato con tutti gli ospiti della struttura in merito a quanto accaduto, due ragazzi minorenni, ammettevano le proprie responsabilità, riferendo che gli oggetti rubati li avevano lasciati a casa di un amico, ma che si sarebbero attivati subito per restituirli, manifestando in apparenza la volontà di rimediare. Qualche giorno dopo, tuttavia, gli stessi consegnavano all’operatore un altro monopattino elettrico, diverso da quello rubato, e nessun capo di abbigliamento, costringendo così il 27 enne a rivolgersi ai Carabinieri. Il secondo monopattino, di modello diverso e di valore inferiore al primo, sarebbe stato acquistato usato dai due ragazzi per darlo alla vittima del furto nella speranza che questa non si accorgesse della differenza.

Misure cautelari

 Bologna. La Polizia di Stato esegue 21 misure cautelari nei confronti di un sodalizio criminale dominicano che aveva immesso sul territorio nazionale ingenti quantità di cocaina, sequestrata nel corso delle indagini.

 

La Polizia di Stato di Bologna, coordinata dalla Direzione Centrale Anticrimine - Servizio Centrale Operativo, ha eseguito, nell’ambito di una complessa attività d’indagine diretta dalla Procura Distrettuale Antimafia di Bologna, ha eseguito nr. 21 misure cautelari per i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione per ingente quantità di sostanze stupefacenti e riciclaggio.

L’organizzazione dominicana si riforniva dal Paese di provenienza di grossi quantitativi di cocaina che veniva occultata all’interno di pellame di bovino grezzo a bordo di containers che avevano come destinatari una società italiana appositamente costituita per tale finalità illecita.

Nell’ambito dell’attività investigativa la Polizia di Stato, a partire dal febbraio del 2022, ha effettuato numerose perquisizioni ai danni dell’organizzazione criminale dominicana sequestrando complessivamente 745 kg di cocaina, occultati all’interno di pelle di bovino grezzo, confezionati in pani identici tra loro per aspetto, dimensioni e peso (500 grammi circa l’uno).

Il valore economico della cocaina sequestrata è quantificabile in euro 61 milioni al dettaglio.

Preziosa è stata la collaborazione della Direzione Centrale Servizi Antidroga e dell’Agenzia delle Dogane. 


lunedì 27 marzo 2023

Sequestro di droga e farmaci

 GDF BOLOGNA: SEQUESTRO DI STUPEFACENTI E FARMACI ILLEGALI

 27/03/2023 

Prosegue, senza soluzione di continuità, l’attività di contrasto ai traffici illeciti, operata dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza e dai funzionari doganali presso l’aeroporto G. Marconi di Bologna. Nei giorni scorsi, gli operanti hanno sottoposto ad ispezione doganale i bagagli di un passeggero di nazionalità nigeriana, in arrivo dal Paese di origine via Casablanca, e vi hanno rinvenuto oltre 700 farmaci illegali, occultati tra gli effetti personali. Questi ultimi sono stati sequestrati dagli operanti, perché importati senza le prescritte autorizzazioni ministeriali, in violazione al D.Lgs. 204/2015 e al D.Lgs. 219/2006. Durante il controllo, inoltre, i militari della Guardia di Finanza hanno rilevato la mancata corrispondenza nominativa tra alcune confezioni di medicinali e i blister di pastiglie contenuti all’interno delle stesse. Le capsule, in numero pari a un centinaio, sottoposte a test antidroga, sono risultate positive ai principi attivi del metadone e della morfina. Alla luce di ciò, il viaggiatore è stato denunciato alla locale Procura della Repubblica per importazione illegale di farmaci e per traffico internazionale di sostanze stupefacenti, di lieve entità.

Arrestato marocchino

 39ENNE MAROCCHINO ARRESTATO PER MALTRATTAMENTI VERSO LA EX.

Borgo Tossignano (BO): I Carabinieri della Stazione di Fontanelice (BO) hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, nei confronti di un 39enne marocchino, indagato per maltrattamenti contro familiari o conviventi, rapina, lesione personale aggravata, danneggiamento e furto. Il provvedimento, richiesto dalla Procura della Repubblica di Bologna, nasce da un’indagine dei Carabinieri finalizzata a ricostruire una vicenda triste accaduta a una 36enne italiana, ex compagna dell’indagato. La donna ha riferito ai Carabinieri di aver intrapreso una relazione sentimentale col 39enne un anno fa e di aver tentato di interromperla pochi mesi dopo, senza riuscirci, per il carattere aggressivo, prepotente e geloso dell’uomo, che però, non ha accettato la decisione. Tra le vessazioni subite la donna ha riferito ai Carabinieri di essere stata insultata dall’uomo con frasi del tipo: “Sei contro la mia religione!”, “Mangiate il maiale, quindi siete dei porci!”, nonché aggredita fisicamente con schiaffi, calci, tirate di capelli e lancio di oggetti, tra cui un coltello che le avrebbe cagionato una ferita da taglio a una coscia. Il 39enne si è spinto anche oltre nel tentativo di persuaderla a non lasciarlo, danneggiandole il telefonino e rendendosi responsabile di rapina e furto. La rapina è accaduta qualche settimana fa ai danni di una donna che stava guidando l’auto della 36enne, sua amica. Affiancata, per le strade di Borgo Tossignano dal 39enne che era in compagnia di un complice, non ancora identificato, la malcapitata è stata costretta a scendere dal veicolo e a lasciarlo in mano ai due rapinatori. Dopo aver utilizzato il veicolo per un po’ di tempo il 39enne lo ha restituito alla vittima. Il furto invece si è verificato a casa della 36enne, dove l’ex compagno è entrato e le ha asportato alcuni beni personali, tra cui una borsa di pelle e due piumini. Rintracciato a casa dai Carabinieri, il 39enne è stato arrestato e associato alla Dozza.

Arrestato 44enne

 ARRESTATO 44ENNE PER NON AVER RISPETTATO IL DIVIETO DI AVVICINAMENTO ALLA EX

Sant’Agata Bolognese (BO): I Carabinieri della Stazione di Sant’Agata Bolognese hanno eseguito un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari, nei confronti di un 44enne italiano che non ha rispettato la precedente misura del divieto di avvicinamento che aveva ricevuto nel febbraio scorso. La nuova misura cautelare, richiesta dalla Procura della Repubblica di Bologna, nasce da un’informativa dei Carabinieri, sulla base delle violazioni commesse dal 44enne che invece di rispettare le prescrizioni imposte dal Giudice, ha continuato a perseguitare la moglie, pedinandola al bar e screditandola con messaggi di testo che pubblicava sullo stato di Whatsapp, rendendoli visibili a tutti i contatti della rubrica, tra cui il figlio di 11 anni, già vittima del carattere prepotente del padre che all’epoca dei fatti, antecedenti la prima misura cautelare, aveva creato un ambiente familiare tossico. Contattato telefonicamente nel pomeriggio del 24 marzo e invitato a presentarsi in caserma, il 44enne è stato arrestato e sottoposto alla nuova misura cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna.

sabato 25 marzo 2023

Contrasto al caporalato

SERVIZIO STRAORDINARIO DI CONTROLLO SUL TERRITORIO NAZIONALE SU NUOVE FORME DI SFRUTTAMENTO LAVORATIVO NEL SETTORE DELLA GIG ECONOMY CONTRASTO AL CAPORALATO DIGITALE: SCOPERTE DAI CARABINIERI 92 CESSIONI ILLECITE DI ACCOUNT 

Ieri sera, a partire dalle ore 18.00, i militari del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro (101 Nuclei Ispettorato del Lavoro e 5 Nuclei Operativi) unitamente a tutti i Comandi Provinciali Carabinieri dell’Arma territoriale e con il concorso di diverse polizie locali, hanno effettuato un controllo straordinario in tutti i capoluoghi di provincia e nei principali centri abitati della penisola finalizzato ad individuare forme di sfruttamento lavorativo realizzate attraverso la cessione delle credenziali di accesso alle piattaforme di food delivery per l’esercizio dell’attività di ciclo fattorino (più comunemente conosciuti come “rider”). L’attività rappresenta l’evoluzione delle verifiche avviate a cura del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Milano unitamente alla Polizia Locale del capoluogo nel settembre del 2019, a seguito del coinvolgimento di alcuni ciclofattorini in incidenti stradali nella città di Milano anche mortali, e svolte in coordinamento con la Procura della Repubblica di Milano – VI dipartimento Salute, Ambiente e Lavoro, finalizzate all’esecuzione di controlli a campione su strada dei c.d. rider al fine di acquisire informazioni sull’orario di lavoro, modalità di retribuzione, mezzi utilizzati, condizioni d’igiene e sicurezza ed altro, stante la mancanza di qualsivoglia tutela applicata agli stessi e alla non riconosciuta riconducibilità dell’incidente ad “infortunio sul lavoro”. All’esito di complesse attività di valutazione e di riscontro con le stesse piattaforme sui coefficienti di rischio in ambito urbano in relazione alle attività prestate dai ciclofattorini venivano impartite idonee prescrizioni1 al fine di poter estendere le garanzie da lavoro dipendente alla categoria di lavoratori riconosciuta di fatto eterodiretta di tipo parasubordinato. Tale attività permetteva di applicare la vigilanza sanitaria secondo i dettami del T.U. 81/08 ad oltre 60.000 Rider oggetto di accertamento. L’adempimento totale delle prescrizioni da parte delle citate piattaforme comportava l’archiviazione del procedimento penale nel marzo 2022. Nel corso dei controlli eseguiti a Milano tra il luglio e l’ottobre 2022 finalizzati a verificare l’effettivo e perdurante rispetto da parte delle piattaforme degli obblighi a loro imposti dal d.lgs. n. 81/2008 è emersa l’esistenza di nuove forme di “caporalato digitale” attraverso l’illecita cessione di account. Fino alla metà del 2019 la cessione di account era un fenomeno “fisiologico” dovuto alla volontaria e provvisoria messa a disposizione di terzi delle credenziali di login da parte del rider che, non volendo essere sloggato o penalizzato nel ranking2 , non potendo svolgere personalmente la prestazione per periodi più o meno lunghi (a causa di infortuni, malattia, rientro in patria per gli stranieri ecc..) “prestava” volontariamente il proprio account senza pretendere alcun beneficio economico ma per il solo fine di mantenere in essere il rapporto con la/le piattaforma/e. Con l’avvento del periodo pandemico, la prolungata chiusura degli esercizi commerciali e le restrizioni adottate per limitare la capacità di movimento delle persone al fine di contenere la diffusione del Covid-19, si è registrata una crescita esponenziale da parte della popolazione dell’utilizzo dei servizi di delivery tramite applicazioni telematiche dedicate, trasformando di fatto i rider in lavoratori essenziali in circuito lavorativo 24/7. Le piattaforme di App Delivery hanno quindi proceduto a reclutare telematicamente un numero considerevole di nuovi rider. In questo nuovo ed atipico scenario lavorativo, il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Milano accertava l’esistenza e lo sviluppo di numerosi episodi di cessioni di account con l’intermediazione di manodopera tra il proprietario dei dati di account e l’effettivo prestatore di manodopera. Gli account sarebbero registrati sulle piattaforme anche (e spesso) tramite l’utilizzo di documenti falsi e, successivamente ad avvenuto accreditamento, ceduti al rider che materialmente effettua la prestazione previa trattenuta di una quota percentuale del guadagno giornaliero da parte del caporale. In sintesi, si verifica che gli account registrati e accreditati sulle piattaforme delle citate società di Food Delivery3 , verosimilmente gestiti dal c.d. caporale, vengano ceduti ad altra persona (rider) che materialmente eseguirà la prestazione lavorativa della consegna previa trattenuta di una quota percentuale4 del guadagno giornaliero operata dallo stesso titolare dell’account, con conseguenti ingenti profitti per quest’ultimo. Numerose problematiche sono poi connesse ai veicoli utilizzati per il trasporto qualora gli stessi non siano conformi alla normativa di riferimento o non abbiano le caratteristiche per l’espletamento del servizio in argomento (problematiche legate, ad esempio, alla mancanza di assicurazione, casco, targa ecc). Si pensi, ad esempio, all’utilizzo di un velocipede a pedalata assistita difforme5 . 1 Redazione del D.V.R., visita medica di idoneità alla mansione, formazione e informazione, consegna e utilizzo d.p.i., verifica attrezzatura da lavoro (mezzi utilizzati per il delivery), formazione specifica per l’utilizzo delle attrezzature. 2 L’applicazione monitora le prestazioni lavorative del rider durante il proprio turno di lavoro e, sulla base della performance del rider, attribuisce un punteggio allo stesso (ranking prestazionale). Più il punteggio è alto, più il rider è considerato affidabile. L’operazione di controllo nasce proprio dall’esperienza maturata nelle attività svolte nel capoluogo meneghino ove sono in corso accertamenti delegati dalla Procura della Repubblica di Milano ed è stata estesa all’intero territorio nazionale dal Comando Carabinieri Tutela Lavoro nell’ambito dei propri poteri ispettivi, al fine di contrastare in altre realtà il fenomeno dello sfruttamento lavorativo attraverso le cessioni di account nonché per assicurare il rispetto della normativa prevenzionistica relativa alla sicurezza sui luoghi di lavoro -anche alla luce delle prescrizioni già impartite- nonché nell’ambito di realtà societarie fino ad ora non interessate dalle procedure di accertamento soprariportate. Nel corso dei controlli, i Carabinieri hanno proceduto a: - Individuare su “strada” e in particolare in ben 225 Hot Spot preventivamente censiti in tutto il paese (luoghi ove i rider si ritrovano in attesa di ricevere gli ordini) N. 1609 ciclofattorini; - verificare la presenza del fenomeno della cessione di account trasversalmente sull’intero territorio nazionale, concentrato soprattutto nel centro-nord Italia con le dinamiche già evidenziatesi a Milano, in quanto su 823 lavoratori stranieri controllati, 92 di questi sono risultati in cessione di account per una percentuale pari all’11,2%; - accertare n. 23 prestazioni lavorative fornite da persone irregolari rispetto alle norme di soggiorno sul territorio nazionale; - avviare le verifiche su oltre 1500 rider circa l’effettivo assoggettamento dei lavoratori a tutti gli obblighi in materia di sicurezza ed igiene ai sensi delle norme prevenzionistiche in materia; - controllare anche un minore che lavorava in cessione di account che è stato riaffidato al proprio genitore. Anche sulla base della proficua esperienza di collaborazione con la Polizia Locale di Milano maturata nel particolare settore, con il concorso di diverse Polizie Locali di grandi città tra le quali Torino, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Palermo e Catania, si è inoltre proceduto al sequestro/fermo amministrativo di N. 22 mezzi non idonei alla circolazione stradale in quanto non conformi alla normativa di settore e pericolosi per la salute e l’integrità fisica del Rider o di utenti della strada (in molti casi i velocipedi sono stati modificati in maniera artigianale con applicazione di batterie elettriche posticce al fine di aumentarne sensibilmente le prestazioni). In relazione alle riscontrate 92 cessioni di account, all’esito delle verifiche, saranno interessate le 36 Procure della Repubblica competenti per l’ipotesi di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (Caporalato). Al termine delle attività, con la fattiva collaborazione delle maggiori società di food delivery interessate, gli account in cessione o a qualsiasi titolo utilizzati fraudolentemente sono stati di fatto eliminati al fine di impedire la prosecuzione delle condotte illecite. Inoltre, le stesse società hanno recentemente implementato i controlli interrompendo il rapporto lavorativo nel caso emergano situazioni di irregolarità. Nell’operazione sono stati impiegati complessivamente N. 845 Carabinieri di cui N. 465 del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro, N. 380 militari dell’Arma territoriale e N. 137 agenti delle Polizie Locali.

La Polizia di Stato a Cortinametraggio

La Polizia di Stato a Cortinametraggio


Nella giornata di oggi 25 marzo la Polizia di Stato presenterà in anteprima nazionale alla XVIII edizione di Cortinametraggio, il cortometraggio “Segni molto particolari”. 

La proiezione che avverrà nella serata conclusiva del festival- che si è aperto il 21 Marzo-  nell’ambito della sezione “Eventi Speciali” segna un punto di approdo di un percorso voluto dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza volto all’utilizzo dei più moderni canali di comunicazione visiva che ha portato all’ideazione e alla realizzazione del progetto con Alessandro Parrello produttore con la West 46th Films e con Maddalena Mayneri e Roberto Ciufoli. 

“SEGNI MOLTO PARTICOLARI” è un inno all’inclusività e al valore della diversità: Laura, la protagonista, è una campionessa di nuoto, cieca dalla nascita che, entrata in Polizia come agente tecnico, al termine della sua brillante carriera sportiva nel Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro, sarà impiegata in un Commissariato, iniziando così un nuovo e stimolante percorso professionale. Dotata di grande intuito ed empatia, Laura saprà dimostrarsi una risorsa preziosa per il Commissariato e riuscirà, con l’aiuto dei sui colleghi, a risolvere un caso misterioso. 

Con “Segni molto particolari” la vicinanza ai più fragili e l’inclusione vengono raccontati con delicatezza in una chiave ironica e profonda dai protagonisti Federica De Benedittis, Roberto Ciufoli , Massimo Wertmüller , Simone Colombari , Niccolò Gentili , Daniela Morozzi , Lidia Vitale e Alessandro Parrello che ne è anche il regista. 

Lo scorso gennaio la Polizia di Stato ha concluso la selezione dei primi 14 atleti paralimpici dando loro l’opportunità di diventare a tutti gli effetti Poliziotti. Grazie a questo concorso, infatti, tutti gli atleti paralimpici una volta reclutati e inseriti nella Gruppi sportivi della Polizia di Stato “Sezione paralimpica Fiamme Oro”, a fine carriera sportiva, per la prima volta nella storia della Polizia di Stato, verranno reimpiegati quali Agenti di Polizia nei ruoli tecnici. L’assunzione a tempo indeterminato rappresenta un unicum nei gruppi sportivi paralimpici delle Forze armate e di polizia e contribuirà certamente a rafforzare il legame tra atleti e Istituzione.

Nella giornata odierna, presso l’Hotel De La Poste si è tenuto un incontro tra rappresentanti dell’Ufficio Comunicazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza ed il cast di “Segni molto particolari”: in tale circostanza sono state illustrate le peculiarità del cortometraggio ed è stato fatto un focus sulla collaborazione istituzionale della Polizia di Stato attività nei settori del cinema e  delle fiction.


 

IL QUESTORE CONSEGNA AL CARDINALE ZUPPI L’OLIO DI CAPACI

BOLOGNA: IL QUESTORE CONSEGNA AL CARDINALE ZUPPI L’OLIO DI CAPACI 


Quest’anno ricorre il trentunesimo anno dalle stragi mafiose di Capaci e via D’Amelio in quel lontano 1992, dove persero la vita i giudici Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Francesca Morvillo unitamente agli operatori di scorta.

Nei giorni scorsi il Questore di Bologna, Isabella Fusiello, ha consegnato personalmente all’ArciVescovo di Bologna Cardinale Matteo Maria Zuppi l’olio prodotto presso il Giardino della Memoria, uno spazio verde collocato a Capaci, vicino al luogo dove si consumò la strage, e dove sono stati piantati degli ulivi in memoria dei caduti nell’ambito di un progetto denominato “Laboratorio Giardino della Memoria”.

L’olio prodotto da questo giardino, consegnato dalle diverse Questure alle diocesi d’Italia, è stato donato dal Questore di Bologna al Cardinale Zuppi affinché venga destinato alle diocesi di Bologna e Imola dove verrà consacrato nella Santa messa crismale, per venire poi utilizzato nel corso dell’anno liturgico.


 

venerdì 24 marzo 2023

Baraccopoli

Polizia Locale, nuovo intervento sul Lungo Reno

Rimossi 5.240 kg di materiali e rifiuti

Nella mattinata di ieri, personale della Polizia Locale è intervenuto per un’attività di rimozione di piccoli accampamenti e pulizia in un’area pubblica all'altezza del Lungo Reno, dove sono stati raccolti circa 5.240 kg di materiali e rifiuti.


L’operazione si è svolta in due aree distinte nella zona di via Agucchi. Nella prima, vicino all'impianto idrico di Hera, c’erano 14 strutture di fortuna, di cui alcune in condizioni di potenziale pericolo. Infatti, sono state trovate canne fumarie e una bombola di Gpl parzialmente piena, poi consegnata alla ditta specializzata per il recupero.

Nella seconda area, vicino al fiume dietro a un concessionario auto, gli agenti hanno individuato una struttura e una cassetta di sicurezza, posta sotto sequestro penale per ricettazione.

In entrambi i casi non sono state individuate persone presenti.



 

Chiusa discoteca in circolo privato

 CHIUSO PER ORDINE DEL QUESTORE UN CIRCOLO PRIVATO A BOLOGNA

Negli ultimi giorni il personale della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale e della Polizia Locale effettuava un controllo presso un circolo privato in zona Fiera durante il quale rilevava che l’ambiente era strutturato come una vera e propria discoteca, con divanetti posti ai margini di una ampia sala, a formare una classica pista da ballo con luci colorate e casse acustiche che diffondevano musica ad alto volume prodotta da una console professionale.

Dagli accertamenti successivi, anche all’esito di un intervento effettuato dall’Arma dei Carabinieri in data 18 marzo per segnalazione di una lite nel locale, nell’ambito del quale i Militari rilevavano la presenza di numerosi soggetti in evidente stato di alterazione alcolica, emergeva che dietro lo status di circolo privato veniva svolta, senza le dovute autorizzazioni, l’attività di pubblico spettacolo con serate danzanti mediante la somministrazione di alimenti e bevande.

Gli operatori rilevavano, inoltre, che gli avventori avevano acquistato biglietti di ingresso e si erano pre-tesserati sulle piattaforme social.

All’esito degli accertamenti svolti il Questore ha disposto il provvedimento di sospensione delle licenze e autorizzazioni per la durata di 15 giorni dalla data di notifica del provvedimento, eseguito nella giornata di ieri da personale della Divisione di Polizia Amministrativa e dall’Arma dei Carabinieri.  


giovedì 23 marzo 2023

Esplode la bombola di un' auto

Squadre VF sono intervenute in Via Alberelli a Bologna per una deflagrazione di una bombola di GPL di una autovettura durante operazione di rifornimento presso un distributore di carburante. La deflagrazione ha provocato ingenti danni alle autovetture presenti al momento e alle strutture del distributore. Le squadre sul posto hanno provveduto a soccorrere i feriti in collaborazione con il 118 e a mettere in sicurezza lo scenario. Si segnalano 4 feriti di cui uno grave. In corso gli accertamenti del caso.

 

Incidente tra tre auto

 

Squadre VF del Comando sono intervenute a Bologna in Via Pietro Gubellini incrocio via Benedetto Marcello per incidente stradale che ha interessato 3 autovetture. Le squadre sul posto hanno provveduto a soccorrere le persone ferite consegnandole al 118 per le cure del caso e a mettere in sicurezza lo scenario.

mercoledì 22 marzo 2023

Affitti in nero

 GDF BOLOGNA: AFFITTI IN NERO. PROSEGUE LA CAMPAGNA ANTIEVASIONE DI GUARDIA DI FINANZA, AGENZIA DELLE ENTRATE, REGIONE EMILIA ROMAGNA E UNIVERSITA’ Guardia di Finanza, Agenzia delle Entrate, Regione Emilia Romagna, Università e l’Agenzia Regionale per il Diritto agli Studi Superiori - ER.GO proseguono nel loro comune impegno, facendo rete e collegando energie, professionalità e informazioni, per contrastare il fenomeno delle locazioni “in nero”, con particolare riferimento a quelle nei confronti degli universitari fuori sede. Si tratta di una tematica particolarmente sentita anche in ambito regionale e attentamente seguita dagli organi di informazione che negli ultimi mesi hanno più volte denunciato le difficoltà incontrate dagli studenti “fuori sede” nel reperire sistemazioni a prezzi “accessibili” nonché il rischio per gli stessi di restare intrappolati nella “giungla” delle locazioni irregolari che spesso favoriscono l’insorgere di sacche di degrado. La strategia elaborata, che fa perno su un gruppo di lavoro al quale prendono parte militari del Corpo e funzionari dell’Agenzia delle Entrate, con la collaborazione delle Università regionali, della Regione Emila Romagna e di ER.GO, si muove su due direttrici parallele: • più peso all’intelligence e meno controlli a massa attraverso l’elaborazione di specifiche analisi di rischio che, mediante la condivisione e l’incrocio dei dati informatici inerenti la registrazione dei contratti, le iscrizioni negli Atenei, le utenze domestiche, le richieste alle A.S.L. per il medico di base ecc., hanno permesso di selezionare situazioni anomale degne di approfondimento, al fine di smascherare quei proprietari di case che sfruttano gli studenti e non pagano le tasse. In particolare grazie a questa attività di elaborazione dati, che inizialmente ha interessato le Università di Bologna, Modena-Reggio Emila e Ferrara (mentre è in fase di sviluppo anche quella di Parma) sono state già individuate oltre 1900 posizioni che presentano elevati indici di rischio. In questi giorni i reparti della Guardia di Finanza stanno procedendo all’invio agli studenti (tramite raccomandate seguite da comunicazioni via posta elettronica) di specifici questionari per acquisire le informazioni utili per svolgere gli approfondimenti necessari all’individuazione di eventuali irregolarità.

Incidente stradale sulla Porrettana

La squadra del distaccamento di Vergato è intervenuta stamane, per incidente stradale,  lungo la via Porrettana all'altezza del abitato di Sibano. Nell'incidente era stata coinvolta una sola vettura. L'intervento dei vigili del fuoco è  valso a liberare l'unica occupante del veicolo ed ad affidarla alle cure del personale sanitario per il trasporto all'ospedale Maggiore.

Sul posto la Polizia Locale per i rilievi del caso.

martedì 21 marzo 2023

Incendio in pizzeria

 Squadre VF stanno intervenendo dalle ore 18.40 circa a Via riva del Reno a Bologna per un incendio scantinato a servizio di una pizzeria. Sul posto le squadre hanno provveduto a estinguere le fiamme che si erano estese ad un locale limitrofo interessando anche un quadro elettrico. L'incendio ha provocato ingenti danni al seminterrato e al solaio del locale pizzeria. In corso le operazioni di bonifica. Nessuna persona è rimasta coinvolta. Sul posto tecnici enel per il ripristino temporaneo della corrente elettrica e polizia locale.

Agricoltore si ribalta con il suo mezzo


 Agricoltore si ribalta con il mezzo agricolo: interviene il soccorso Alpino 


21 marzo 2023 - È successo in tarda mattinata nel comune di Camugnano: un agricoltore si è ribaltato con il proprio mezzo agricolo mentre stava lavorando.

Il signore (settantaduenne) si trovava su un macchinario agricolo di piccole dimensioni quando, per cause non certe, si è ribaltato cadendo in una piccola scarpara: l'uomo ha riportato una probabile frattura al bacino.

L'allarme è scattato dopo che dei conoscenti che stavano lavorando lì vicino hanno assistito alla scena. Sul posto, attivati dalla centrale operativa del 118, è aggiunta una squadra del Soccorso Alpino stazione Corno alle Scale ed EliPavullo il cui equipaggio, supportato ed aiutato dagli operatori del Saer, ha caricato a bordo l'infortunato.

L'uomo è stato così celermente trasportato all'ospedale per ricevere le cure del caso.

Presente anche l'ambulanza di Val di Sambro 

Controlli al Cosmoprof

 GDF BOLOGNA: CONTROLLI AL “COSMOPROF 2023”. SEQUESTRATI OLTRE 31 MILA PRODOTTI NON SICURI O PERICOLOSI ED INDIVIDUATI 30 LAVORATORI IRREGOLARI. 

La Guardia di Finanza di Bologna, nell’ambito dei controlli effettuati in occasione del “Cosmoprof Worldwide Bologna 2023” ha sottoposto a sequestro oltre 31 mila prodotti per la cura della persona ed accessori non sicuri o non conformi alle normative comunitarie ed individuato 30 lavoratori irregolari presso gli stand espositivi. Durante la “quattro giorni” di quello che è l’evento di riferimento per le aziende e i professionisti di tutti i settori dell’industria cosmetica, con più di 2700 espositori ed oltre 220.000 visitatori, le Fiamme Gialle felsinee hanno effettuato diversi controlli finalizzati alla verifica del rispetto della normativa in materia di tutela del marchio, della proprietà intellettuale e della sicurezza dei prodotti. In particolare, all’esito dell’attività svolta per l’intera durata della manifestazione fieristica, i militari del 1° e 2° Nucleo Operativo Metropolitano di Bologna hanno sottoposto a sequestro presso alcuni stand riconducibili ad aziende di nazionalità asiatica 31.679 prodotti cosmetici (prodotti di bellezza, cosmetici per la cura del viso, profumi, gel, lozioni, smalto per unghie, adesivi per unghie) ed accessori non sicuri o posti in vendita senza alcuna indicazione circa la provenienza e la composizione degli stessi così come previsto dall’articolo 19 del Regolamento CE n. 1223/2009. 5 titolari sono stati segnalati alle Autorità competenti per le violazioni riscontrate e la comminazione delle relative sanzioni. Nell’ambito dello stesso dispositivo sono stati effettuati mirati controlli finalizzati al contrasto del “sommerso da lavoro”. Nello specifico, dagli accertamenti esperiti nei confronti di alcuni espositori, sono emerse 30 posizioni lavorative irregolari (n. 23 di nazionalità italiana, n. 4 di nazionalità pakistana e n. 3 dell’est Europa). Le violazioni in materia contributiva e previdenziale riscontrate hanno conseguentemente portato alla segnalazione di 5 datori di lavoro agli uffici preposti dell’INPS e dell’Ispettorato del Lavoro L’attività condotta dai finanzieri del Comando Provinciale di Bologna testimonia come sia la lotta alla vendita di prodotti non genuini ed insicuri che il contrasto al “lavoro nero” costituiscano una priorità per la Guardia di Finanza quale unica forza di Polizia a competenza generale in materia Economico-Finanziaria, a tutela degli interessi dei lavoratori, del mercato competitivo e della salute dei cittadini.

lunedì 20 marzo 2023

Collaborazione

Alma Mater e Polizia Postale Emilia Romagna firmano un accordo di collaborazione


L'Ateneo e il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica ER lavoreranno insieme, anche per i prossimi tre anni, per prevenire e contrastare attacchi informatici e fronteggiare tempestivamente situazioni di emergenza, minacce ed incidenti a danno del funzionamento della regolarità dell’infrastruttura tecnologica dell’Atene. 

Bologna, 20 marzo 2023 - Per dare ulteriore seguito al positivo e fruttuoso percorso sinergico già instaurato e consolidato con il precedente accordo stipulato nel dicembre 2017 con la Polizia Postale, il Rettore Giovanni Molari e la dirigente del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica - Polizia Postale e delle Comunicazioni per l'Emilia Romagna (C.O.S.C.) Alessandra Belardini, alla presenza del Questore di Bologna Isabella Fusiello, autorità provinciale di pubblica sicurezza, hanno siglato stamattina un protocollo d'intesa della durata di tre anni per sviluppare insieme attività che possano prevenire e contrastare attacchi informatici e fronteggiare tempestivamente situazioni di emergenza, minacce ed incidenti a danno della regolarità del funzionamento dell’infrastruttura tecnologica dell’Ateneo. 

Per le proprie peculiari caratteristiche, i sistemi informatici e delle reti telematiche di supporto alle funzioni istituzionali dell’Università di Bologna si collocano fra le infrastrutture sensibili per il Paese per l’elevata estensione del sistema nel suo complesso (nelle sue diverse articolazioni che comprendono 32 Dipartimenti, 12 Centri di Ricerca e Formazione e 4 Campus dislocati in Romagna), per il prestigio dell’Istituzione che la rende un soggetto molto appetibile per tentare frodi o attacchi e per la sensibilità dei dati da tutelare (dati di ricerca, dati personali di cittadini e studenti internazionali, riferibili ad almeno n. 90.291 studentesse e studenti nonché n. 5.882 dipendenti, e dati di interesse storico, artistico e culturale). 

In attuazione del principio di sicurezza partecipata, l'obiettivo della collaborazione tra l'Università di Bologna e la Polizia Postale ER è principalmente quello di condividere e analizzare tempestivamente le informazioni per prevenire e contrastare attacchi o danneggiamenti alle infrastrutture informatiche e segnalare le emergenze relative a vulnerabilità, minacce ed incidenti a danno della regolarità dei servizi di telecomunicazione. In base all'accordo, si potranno anche sviluppare attività formative congiunte sui sistemi e sulle tecnologie informatiche utilizzate, sulle procedure di intervento contro gli accessi illeciti e i fenomeni delittuosi.

Il Questore della provincia di Bologna, presente alla firma, auspica che l’intesa raggiunta  possa essere un ulteriore tassello in un contesto di relazioni sempre più stringenti con le molteplici realtà territoriali che si rendono quotidianamente protagoniste di nuove forme di sicurezza partecipata.

“L’Ateneo intende assicurare il più elevato livello di protezione del suo patrimonio informativo, nonché minimizzare gli effetti negativi di eventuali incidenti di sicurezza ad esempio connessi all’interruzione di servizi e all’indebita sottrazione di informazioni. - afferma il rettore Giovanni Molari - L’accordo è di fondamentale importanza per creare sinergia e canali celeri di comunicazione delle informazioni che possano reciprocamente determinare la messa in atto, in via preventiva o in via di immediata messa in sicurezza, di accorgimenti o attività che tutelino le attività istituzionali dell’Ateneo e la sicurezza del sistema telematico nazionale. Siamo certi che questa collaborazione in continuità con quella precedente ci permetterà di incrementare i livelli di prevenzione e contrasto dei crimini informatici”.

Il Dirigente del C.O.S.C. esprime la propria soddisfazione ed aggiunge: “la sinergia tra le Istituzioni è la chiave di volta per il consolidamento di best practices necessarie non soltanto a scongiurare attacchi informatici, ma anche a creare una rete solida per la formazione del fattore umano, e contribuire così alla crescita virtuosa e fattuale alle attività dell’ateneo. 


 

Maltrattamenti in famiglia

ESEGUITA DAI CARABINIERI UNA MISURA CAUTELARE NEI CONFRONTI DI UN 46ENNE INDAGATO PER MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA


Minerbio (BO): I Carabinieri della Compagnia di Molinella (BO) hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, nei confronti di un 46enne italiano, indagato per maltrattamenti contro familiari o conviventi e lesione personale. Il provvedimento, richiesto dalla Procura della Repubblica di Bologna ed emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, nasce dalla querela di una 32enne italiana, compagna dell’indagato, che lo scorso febbraio si è rivolta ai Carabinieri per raccontare una serie di vicende familiari che la stavano spaventando. In particolare, la donna ha riferito che da circa un anno era oggetto di aggressioni verbali (offese e minacce) e fisiche da parte del 46enne e di non averle denunciate prima, per evitare di stravolgere l’atmosfera familiare e di provocare una sofferenza psicologica alla figlia, nata dal rapporto di entrambi nel 2020. Tra le aggressioni fisiche, la 32enne ha descritto quella di agosto 2022, mentre si trovava in auto, col compagno alla guida e la bambina a bordo, in occasione di una vacanza estiva a Trento. Durante il viaggio ci fu l’ennesima discussione e il 46enne, preso da un raptus d’ira, le sferrò un pugno al volto provocandole una “Frattura orbitale sinistra e ossa naso destra” che le fu diagnosticata dai sanitari del 118 che la visitarono, giudicandola guaribile in 20 giorni. Spaventata dal carattere vendicativo del 46enne e per proteggere la figlia, la donna scagionò il compagno, dichiarando ai sanitari di essere stata aggredita per strada da uno sconosciuto. Rintracciato a casa dai Carabinieri, il 46enne è stato sottoposto alla misura cautelare del Giudice, mentre la donna e la figlia sono state collocate in una struttura protetta.

 

sabato 18 marzo 2023

A fuoco uno scooter

Ore 13 intervenuti a Bologna in via Cimabue  angolo via Emilia  per l'incendio di un motorino, non si lamentano danni a persone  l'incendio ha interessato i locali al  piano terra dell'edificio. Sul posto la Polizia di Stato.
 

Fratelli tunisini arrestati per spaccio

 FRATELLI TUNISINI ARRESTATI PER SPACCIO: UNO DEI DUE PERCEPIVA IL REDDITO DI CITTADINANZA.

Massa Lombarda (RA): I Carabinieri della Tenenza di Medicina (BO) hanno arrestato due fratelli tunisini, un 22enne disoccupato con precedenti di polizia e un 24enne incensurato, operaio. Entrambi, residenti a Massa Lombarda, sono accusati di spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate. I fatti risalgono alla sera del 2 mar. u.s., quando l’attenzione dei militari, impegnati in un servizio di prevenzione e repressione dello spaccio in abiti civili, è stata richiamata da un’automobilista alla guida di una Renault Clio che si aggirava con fare sospetto in una zona di Medicina frequentata da spacciatori e clienti. I Carabinieri hanno deciso di seguire il veicolo che raggiungeva Massa Lombarda (RA), dove il conducente si è fermato davanti a uno sportello bancomat per effettuare un prelievo. Soldi alla mano, il giovane automobilista si è poi avvicinato a piedi a due soggetti che si trovavano nelle vicinanze, per acquistare un involucro che uno dei due aveva in mano. Alla vista dei Carabinieri, prontamente qualificatisi, i due soggetti, poi identificati nei due fratelli tunisini, hanno tentato la fuga aggredendo i militari operanti, ma finendo per essere bloccati. Visitati dai sanitari del 118 di Budrio (BO), due Carabinieri hanno ricevuto una prognosi di 7 giorni per traumi alla spalla e allo sterno. All’interno dell’involucro acquistato dall’acquirente per 100 euro, vi erano 16,37 grammi di hashish. La sostanza stupefacente è stata sequestrata dai Carabinieri. L’acquirente, 22enne italiano, è stato segnalato alla Prefettura per uso personale di sostanze stupefacenti. Su disposizione della Procura della Repubblica di Ravenna, i due fratelli, sono stati accompagnati presso la loro casa di Massa Lombarda e sottoposti agli arresti domiciliari, in attesa del processo con giudizio direttissimo. Il 22enne è stato accertato percepire da due anni il reddito di cittadinanza.

Misura cautelare per un 45enne

ESEGUITA DAI CARABINIERI UNA MISURA CAUTELARE NEI CONFRONTI DI 45ENNE INDAGATO PER ATTI PERSECUTORI VERSO STUDENTESSA


Dozza (BO): I Carabinieri della Compagnia di Imola hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, nei confronti di un 45enne italiano, residente a Dozza, con precedenti di polizia, indagato per atti persecutori. Il provvedimento, richiesto dalla Procura della Repubblica di Bologna ed emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, nasce dalla querela di una studentessa italiana che il 19 febbraio scorso si è rivolta ai Carabinieri per denunciare un uomo che la stava da tempo importunando. La ragazza, 19enne, ha riferito ai militari che all’inizio dell’anno scolastico 2022, dovendo prendere l’autobus per recarsi in un istituto superiore di secondo grado situato in provincia di Bologna, aveva conosciuto il 45enne, operaio e in qualità di passeggero che prendeva lo stesso mezzo per recarsi al lavoro in altro comune della provincia. Tra i due era nata una sorta di “amicizia di viaggio”, inizialmente condivisa dalla ragazza, poi respinta perché l’uomo era diventato invadente, costringendola ad ascoltare le sue prestazioni sessuali che aveva avuto con altre donne e chiedendole continuamente il numero di telefono, senza mai ottenerlo. È riuscito ad averlo a gennaio con un escamotage, chiedendo alla ragazza di fargli squillare il telefono che non trovava. Da quel momento, il 45enne ha iniziato a essere sempre più fastidioso, importunando la giovane con messaggi di testo e vocali. Spaventata dalla situazione che si era creata, la 19enne, pur di non incontrare più il passeggero invadente, verso la fine di gennaio, ha smesso di andare a scuola per alcuni giorni, ma non potendo interrompere gli studi, ha ripreso la routine, salendo sul bus, ma sedendosi lontano dal 45enne che durante il tragitto la fissava e cercava di attirare la sua attenzione e spaventandola. La vicenda è degenerata il 18 febbraio scorso (il giorno prima della querela), quando l’uomo si è presentato sotto l’abitazione della ragazza e ha minacciato i suoi genitori che, a conoscenza della situazione, erano usciti di casa per allontanarlo. Ieri, rintracciato dai Carabinieri, l’uomo è stato sottoposto alla misura cautelare del Giudice, con la prescrizione di mantenere una distanza dalla studentessa di almeno 200 metri e il divieto di comunicare più con la stessa con qualsiasi mezzo.

 

venerdì 17 marzo 2023

Tre furti in una notte

 TRE COLPI IN UNA NOTTE A 17 ANNI: DENUNCIATO DAI CARABINIERI.


Anzola Emilia (BO): E’ stato identificato dai Carabinieri della Stazione di Anzola Emilia il presunto autore dei furti ai danni di un’abitazione e di due attività commerciali in quel centro. Si tratta di un 18enne marocchino, residente a Milano. All’epoca dei fatti, accaduti il 10 ottobre 2022, il giovane era ancora minorenne, quando arrivò ad Anzola Emilia intorno alle ore 01:30 di notte. Dopo aver cercato di entrare in un’abitazione situata sulla via Emilia, non riuscendoci perché scoperto dal proprietario, il 17enne si recò nella vicina via Giovanni Goldoni dove entrò mediante effrazione della porta d’ingresso, prima, in una macelleria, rubando 150 euro dal registratore di cassa e un telefonino, poi, in un’agenzia funebre, asportando un notebook e le chiavi di un furgone in uso al personale che si trovava parcheggiato nelle vicinanze. Sebbene senza patente, il giovane salì a bordo del veicolo e partì, impattando poco dopo contro un fittone di cemento. Costretto ad abbandonare il mezzo, il giovane si dileguò a piedi, ripartendo per Milano a bordo di un treno, dove, evidentemente insoddisfatto dei colpi perpetrarti, tentò di derubare un passeggero, ma fu scoperto all’altezza di Fidenza (PR) e denunciato dalla Polizia Ferroviaria. Nel frattempo ad Anzola Emilia, i Carabinieri della Stazione sono riusciti a identificare il giovane, grazie alle immagini del sistema di sorveglianza dell’abitazione colpita e a un’impronta palmare lasciata sulla vetrata dell’agenzia funebre e inviata ai Carabinieri del RIS di Parma. L’uso del telefonino rubato al macellaio ha fatto il resto. Con lo stesso il minore ha più volte chiamato la mamma e la zia. Così, con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio (furti e rapine), il giovane marocchino, già gravato da una misura cautelare di collocamento in comunità per altra causa, dovrà rispondere di tentato furto e furto aggravato, rispettivamente, per l’abitazione e le due attività commerciali.

giovedì 16 marzo 2023

Incendio in casa disabitata

Squadre VF sono intervenute per incendio di uno stabile dismesso e abitato da persone senza fissa dimora in via Castelmerlo a Bologna. Sul posto il personale ha estinto il rogo che aveva interessato porzioni del piano terra e primo piano. Nessuna persona coinvolta.
 

Incontro sulla legge Cartabia

CARABINIERI: INCONTRO SULLA RIFORMA CARTABIA CON IL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA, DOTT. GIUSEPPE AMATO

Bologna: negli storici saloni della prestigiosa caserma “Luciano Manara”, sede del Comando Legione Carabinieri “Emilia Romagna”, il Procuratore Distrettuale della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, dott. Giuseppe Amato, ha tenuto ai rappresentanti delle Forze di polizia una prolusione sul delicato tema della recente riforma cd. “Cartabia”. L’Alto magistrato, accolto dal Comandante della Legione, Generale di Brigata Massimo Zuccher e dal Comandante Provinciale dei Carabinieri di Bologna, Colonnello Rodolfo Santovito, si è rivolto ad una nutrita platea composta dai Comandanti e dal personale delle variegate unità territoriali, forestali e speciali dell’Arma dei Carabinieri operanti nella provincia felsinea, nonché da tutti i responsabili dei reparti operativi della Legione Carabinieri “Emilia Romagna”, arricchita dalla presenza di rappresentanti della Polizia di Stato, del Comando Provinciale della Guardia di Finanza e della Polizia Penitenziaria. Tra i partecipanti, il Questore di Bologna e il Comandante della Legione Carabinieri Forestale. Durante l’intervento, il dott. Amato, che nel corso della sua carriera ha ricoperto incarichi di elevato profilo scientifico risultando autore di numerosi studi, pubblicazioni e articoli sui principali temi procedurali e delle funzioni della polizia giudiziaria, ha approfondito sul piano giuridico, nonché tecnico-applicativo alcune tra le più importanti modifiche introdotte dalla riforma e affrontato, con utile pragmatismo, piena aderenza al nuovo dettato normativo, le questioni sottoposte alla sua attenzione dall’uditorio, relative ai compiti, alle facoltà attribuite alla polizia giudiziaria e alle relative procedure da adottare, offrendo autorevoli indicazioni a sostegno della più efficace azione degli operatori di polizia in piena sinergia con gli Uffici di Procura. Il Generale Zuccher, nel ringraziare il Procuratore Amato per la disponibilità e sensibilità dimostrate, ha auspicato che l’iniziativa dell’Arma dei Carabinieri favorisca sempre maggiori momenti di confronto interforze e interistituzionale, allo scopo di realizzare concretamente e compiutamente il più generale obiettivo di rassicurazione sociale a favore dei cittadini.

 

Camionista guida ubriaco in A13

POLIZIA DI STATO: CAMIONISTA GUIDA UBRIACO IN A13 – DENUNCIATO DALLA POLSTRADA. 


Nei giorni scorsi personale della Polizia Stradale del Compartimento Polizia Stradale per l’Emilia-Romagna denunciava un camionista che, incurante delle norme più elementari del codice della strada, circolava ad altissima velocità sull’autostrada A13 Padova – Bologna in direzione del capoluogo emiliano.

Il fatto è accaduto verso le ore 14:00, quando una pattuglia della Polstrada di Altedo intercettava lungo la carreggiata sud tra Ferrara Sud ed Altedo un autoarticolato che stava procedendo ad elevata velocità sulla corsia di sorpasso, superando una lunga fila di mezzi pesanti, incurante del divieto di sorpasso che vige per i mezzi superiori alle 12 tonnellate di peso.

Vista la situazione gli Agenti intimavano l’alt al conducente facendolo uscire al casello di Altedo per contestare le infrazioni previste dal codice della strada. Nell’ambito del controllo notavano che l’autista, nonostante l’orario pomeridiano, risultava visibilmente sotto l’effetto di bevande alcoliche.

L’autista, un cittadino straniero di circa quarant’anni, veniva sottoposto immediatamente agli accertamenti con l’etilometro il cui esito confermava la presenza di 1,65 g/l di alcool nel sangue alla prima prova e di 1,48 alla seconda.

Il conducente veniva pertanto denunciato per guida in stato di ebbrezza, nonché sanzionato per un totale di circa 328 euro per il sorpasso nel tratto vietato con il conseguente ritiro della patente di guida per 12 mesi. 


 

Direttore simula una rapina

 DIRETTORE DI UFFICIO POSTALE SIMULA UNA RAPINA: SCOPERTO DAI CARABINIERI


Provincia di Bologna: Aveva bisogno di soldi e così insieme a due complici aveva deciso di fingere una rapina ai danni dell’ufficio postale dove lavorava. L’inganno è stato però scoperto dai Carabinieri della Compagnia di San Giovanni in Persiceto (BO) che coordinati dalla Procura della Repubblica di Bologna hanno denunciato 3 persone, due 50enni e un 46enne, tutti italiani e residenti in provincia, ora accusati di simulazione di reato e peculato, in concorso. I fatti risalgono al 3 marzo 2020, quando i Carabinieri di San Giovanni ricevono la telefonata del direttore di un ufficio postale della bassa bolognese il quale riferiva di essere stato, all’interno della sua filiale, minacciato con un coltello, derubato e rinchiuso in bagno da due malviventi. Presto soccorso e liberato, il direttore dell’ufficio, 50enne italiano, apparentemente spaventato, ma in buone condizioni, ha riferito ai Carabinieri di essere stato costretto ad aprire la cassaforte e a consegnare la somma di circa € 20.000 euro in contanti a due rapinatori. Nella circostanza riferiva che non vi erano clienti o altri dipendenti presenti. Lo stabile, tra l’altro, non era protetto da sistema di videosorveglianza. Ai Carabinieri, che hanno da subito avviato le indagini, non sono però sfuggiti alcuni particolari. In particolare, il fatto che il direttore era stato chiuso in bagno con il suo telefonino, grazie al quale aveva dato l’allarme sebbene in ritardo; uno dei rapinatori inoltre aveva dimenticato il coltello utilizzato per la rapina sopra un tavolo degli uffici. È strato proprio quest’ultimo, sequestrato e inviato ai Carabinieri del RIS di Parma a indirizzare le indagini verso gli odierni indagati grazie alle tracce di materiale biologico presenti sul manico. Con uno dei due profili infatti, il direttore è risultato avere avuto stranamente contatti al telefono nei giorni precedenti la rapina. Lo stesso direttore, ascoltato più volte dai Carabinieri anche a distanza di tempo per ricostruire la dinamica dei fatti è caduto spesso in contraddizione. Sul suo conto corrente altresì, successivamente alla rapina sono stati poi rilevati alcuni movimenti bancari in ingresso che non ha saputo giustificare. I Carabinieri hanno così continuato ad approfondire la vicenda e hanno accertato che il direttore aveva problemi di tossicodipendenza, motivo per cui hanno ritenuto che poteva aver maturato debiti anche importanti. Lo stesso, tra l’altro, aveva da poco sostenuto delle spese anche per l’acquisto di un’auto e la ristrutturazione di casa. I Carabinieri hanno ipotizzato così che per permettersi l’acquisto dello stupefacente e racimolare anche qualcosa per le altre spese, il direttore potesse aver deciso di simulare la rapina, di concerto con altre due persone, una delle quali è stato accertato gravitare nell’ambiente dello spaccio di stupefacenti. La conferma ai loro sospetti iniziali i Carabinieri li hanno poi avuti da una persona vicina agli indagati, che ascoltata come persona informata sui fatti, ha dimostrato di conoscere particolari sulla rapina che non erano mai stati divulgati, accusando il direttore e gli altri complici della sua simulazione per potersi impossessare del contenuto della cassaforte. I tre, cui è stato da poco notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari della Procura della Repubblica di Bologna ora rischiano il processo. Il direttore infedele nel frattempo, prima della conclusione delle indagini, è stato trasferito per altra causa ad altra sede dalla propria amministrazione.

Arrestata per furto con tecnica dell'abbraccio

 BOLOGNA. LA POLIZIA DI STATO ARRESTA AUTRICE DI RAPINA CON “TECNICA DELL’ABBRACCIO”


Venerdì scorso, personale della Squadra Mobile – sezione Reati contro il patrimonio ha eseguito il fermo di P.G. a carico di una trentenne rumena, autrice di una rapina, avvenuta a Castel Maggiore il 25 febbraio. Nell’occorso, la donna si era avvicinata alla vittima,un sessantenne, proponendo un rapporto sessuale che veniva rifiutato. Nonostante ciò, la donna, avvicinandosi alla vittima, strappava dal polso il suo orologio, Rolex GMT master due del valore di circa 15 mila euro, provocandogli nell’occasione delle lesioni. Ne seguiva una breve colluttazione al termine della quale la malvivente si dava alla fuga, salendo in una macchina guidata da un complice in corso di identificazione. 

Personale della Squadra Mobile, a seguito di una minuziosa ricostruzione dell’accaduto, intercettava nella provincia di Bologna la vettura sulla quale il duo si muoveva, cogliendo la donna mentre si approcciava a un anziano sempre con la solita tecnica. La donna, tuttavia, non riuscendo nell’intento, saliva repentinamente sull’auto guidata dal complice, imboccando l’autostrada a una velocità di 170 km/h, inseguita dalla Squadra Mobile che bloccava l’autovettura a Bologna in via Stalingrado.

La donna è stata arrestata, mentre è ancora al vaglio la posizione dell’autista.

Il fermo di P.G. è stato convalidato il 13 marzo e nell’occasione alla donna è stata applicata la misura della custodia cautelare in carcere, pertanto la stessa è stata trattenuta presso la locale Casa Circondariale.

Sono al vaglio degli inquirenti, con il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, ulteriori casi di rapina con tecnica dell’abbraccio avvenuti negli ultimi giorni. 


martedì 14 marzo 2023

Incendio a Savigno

 Squadre VF del comando stanno intervendo unitamente all'elicottero VF del reparto volo di Bologna in località Savigno per un incendio di bosco e sterpaglie esteso su tre fronti di fuoco. Sul posto le squadre stanno operando all'estinzione dei focolai e bonifica delle aree. Non si segnalano persone coinvolte.

lunedì 13 marzo 2023

Bimbo rimasto solo in stazione

 BOLOGNA: LA POLIZIA DI STATO RINTRACCIA UN BAMBINO RIMASTO DA SOLO IN STAZIONE


Storia a lieto fine quella che ha visto protagonista un ragazzino straniero venerdì sera alla stazione di Bologna. 

Il bimbo, 11 anni, originario dell’Arabia Saudita, viaggiava con la mamma a bordo di un treno Frecciarossa Lecce-Torino quando, probabilmente spinto dalla curiosità che contraddistingue i bambini, è sceso autonomamente dal treno durante la breve sosta in stazione a Bologna Centrale, nonostante avesse dovuto proseguire il viaggio.

La sua presenza solitaria sul binario ha attirato l’attenzione di una pattuglia della Polizia ferroviaria del Settore Operativo di Bologna Centrale, in servizio all’interno dello scalo ferroviario felsineo.

I poliziotti, dopo aver rassicurato il bambino, comprensibilmente spaesato, nonostante le inevitabili difficoltà linguistiche, sono riusciti a ricostruire l’accaduto e a contattare sul treno la mamma del ragazzino che, nel frattempo, accortasi dell’assenza del figlio, si era rivolta disperata al capo treno.

La donna, tranquillizzata telefonicamente dai poliziotti, è scesa a Reggio Emilia e dopo essere tornata a Bologna con il primo treno utile, ha potuto finalmente riabbracciare il piccolo negli uffici della Polizia ferroviaria.