venerdì 26 aprile 2024

38enne arrestato

38ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI PER AVER VIOLATO IL PROVVEDIMENTO DEL GIUDICE.

Valsamoggia loc. Bazzano (BO): I Carabinieri della Stazione di Bazzano, hanno arrestato un 38enne italiano, con precedenti di polizia, sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa nonché ai luoghi da essa frequentati, emessa dal Tribunale di Bologna in data 09 febbraio u.s. I militari, a seguito di un controllo effettuato all’intero di un esercizio commerciale della zona, hanno notato il 38enne, unitamente alla persona offesa la quale in passato lo aveva denunciato, che stava facendo degli acquisti. Immediatamente riconosciuto, l’uomo è stato fermato e condotto presso la locale Stazione Carabinieri, per la violazione della misura cautelare a cui era sottoposto. Dopo le formalità di rito l’uomo, su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, è stato arrestato, in attesa del processo con rito per direttissima.

 

Maltrattamenti in famiglia

33ENNE COLPITO DA MISURA CAUTELARE PER MALTRATTAMENTI VERSO LA CONVIVENTE.

Zola Predosa (BO): I Carabinieri della Stazione di Zola Predosa hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla persona offesa con l’applicazione del dispositivo elettronico, nei confronti di un 33enne italiano, disoccupato, residente in Provincia, indagato per maltrattamenti contro familiari o conviventi. Il provvedimento, richiesto dalla Procura della Repubblica di Bologna ed emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari, nasce dalla querela di una donna 33enne italiana che il 26 marzo u.s. si è rivolta ai Carabinieri per denunciare l’ex compagno con il quale conviveva, a seguito dei numerosi litigi che hanno reso insostenibile la loro relazione. La donna, in sede di querela, ha riferito ai Carabinieri di aver intrapreso una storia con il 33enne nel 2019 con il quale ha iniziato a convivere nel marzo del 2020 e da tale relazione è nata la loro figlia nel dicembre 2022.  Sin da subito, la convivenza si è rilevata problematica, in ragione dei frequenti attacchi di ira dell’uomo, spesso dettati dall’abuso di sostanze stupefacenti, come riferito dalla donna. In diverse circostanze tali atteggiamenti assunti dal 33enne, si sono verificati anche in presenza della figlia minore. Inoltre, l’uomo durante le liti, ha iniziato a sottoporre la donna a continue vessazioni, fisiche e morali, tanto da indurre quest’ultima a temere per la propria incolumità e quella della propria figlia. Alla luce di quanto dichiarato dalla 33enne, i Carabinieri, dopo aver rintracciato l’uomo, gli hanno notificato il Decreto emesso dal Giudice.

 

mercoledì 24 aprile 2024

Ragazza salvata dai Carabinieri

 RAGAZZA SALVATA DA UN MARESCIALLO DEI CARABINIERI DURANTE UN TENTATO SUICIDIO

Crevalcore (BO): I Carabinieri della Stazione di Crevalcore hanno salvato una ragazza che si voleva togliere la vita saltando dal ponte della Strada Provinciale 1 che sovrasta i binari della linea ferroviaria. Alla vista della giovane seduta sul parapetto e con le gambe nel vuoto, i Carabinieri hanno messo in sicurezza la zona, bloccando il traffico stradale e informando i responsabili della Rete Ferroviaria Italiana per allertare i macchinisti dei convogli in transito. Successivamente, un Maresciallo dei Carabinieri, addestrato a valutare e gestire le situazioni di crisi, si è avvicinato alla ragazza che appariva confusa e intenzionata a buttarsi di sotto. A quel punto il militare, dopo aver tranquillizzato la giovane ed averci instaurato un dialogo finalizzato a farla desistere dal gesto estremo che aveva intenzione di compiere, a seguito di vicende passate che l’avevano fatta precipitare in uno stato depressivo, è riuscito a convincerla facendola allontanare dal parapetto e mettendola in sicurezza. Soccorsa dai sanitari del 118, la ragazza è stata trasportata in una struttura sanitaria per accertamenti.

Caos al pronto soccorso

CREA IL CAOS ALL’INTERNO DEL PRONTO SOCCORSO E TENTA DI SFILARE LA PISTOLA AD UNA GUARDIA GIURATA: 30ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI.

Bologna: I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato un 30enne di origine pakistana, pregiudicato, già noto alle forze dell’ordine, accusato dei reati di interruzione di pubblico servizio, minaccia grave e tentata rapina. I fatti si sono verificati nel corso del pomeriggio di lunedì, all’interno del pronto soccorso dell’ospedale Maggiore, ove la Centrale Operativa ha inviato due pattuglie del Nucleo Radiomobile poiché era stata riferita un’aggressione a due guardie giurate. Lo straniero, soccorso dal personale del 118 in strada a causa di un forte stato di ubriachezza, giunto in ospedale è andato in escandescenza, chiedendo con insistenza di poter avere una birra e sbattendo con violenza alcune barelle contro le pareti del corridoio, scalciando anche una porta. Nel vano tentativo di placare la sua ira, un infermiere è stato minacciato ed ingiuriato dal 30enne e, solo grazie alla prontezza di due guardie giurate, il sanitario non è stato aggredito. In quei concitati momenti, lo straniero si è scagliato violentemente contro i due vigilantes tentando di colpirli al volto e, nella circostanza, ha cercato invano di sfilare la pistola di ordinanza. Inseguito dagli stessi vigilantes e dai Carabinieri, il 30enne è stato poi bloccato e portato in caserma per le procedure di foto segnalamento; su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna è stato arrestato ed associato alla Casa Circondariale di Bologna.

 

martedì 23 aprile 2024

A fuoco pizzeria

 Alle 18,40 è andata a fuoco la friggitrice per troppa temperatura che ha fatto sciogliere il grasso attaccato alla cappa che cadendo nell'olio ha innescato l'incendio alla pizzeria l'ospite. Per fortuna nessun ferito. 

Sospeso bar

SOSPESE LE AUTORIZZAZIONI AD UN BAR DI IMOLA. NOTIFICATO DAI CARABINIERI AL GESTORE DEL LOCALE IL DECRETO DI SOSPENSIONE

Imola (BO): I Carabinieri della Compagnia di Imola hanno eseguito un decreto di sospensione delle autorizzazioni per la durata di trenta (30) giorni, nei confronti di un pubblico esercizio situato ad Imola. Il provvedimento è stato emesso dal Questore di Bologna, a seguito di un’informativa dei Carabinieri che durante i recenti controlli nel locale hanno rilevato una serie di situazioni che avevano destato particolare allarme sociale, nella fattispecie la presenza di alcuni clienti verosimilmente dediti al consumo e allo spaccio di sostanze stupefacenti, facendone pertanto una sorta di base per lo spaccio cittadino. Il decreto di sospensione delle autorizzazioni, emesso da Questore, è stato notificato al titolare del locale.

 

lunedì 22 aprile 2024

Minacce per debiti di droga

MINACCE PER DEBITI DI DROGA: 49ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI PER ESTORSIONE.

Imola (BO): I Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Imola, hanno arrestato un 49enne italiano, celibe, disoccupato, pregiudicato, accusato del reato di estorsione continuata. Nella circostanza, la vittima, 25enne straniero, ha chiesto aiuto ai Carabinieri di via Morelli a seguito della richiesta di denaro avanzata dal 49enne, persona a lui conosciuta come spacciatore della zona, per un verosimile debito di droga. Nello specifico, la vittima ha raccontato ai militari che il 49enne gli aveva chiesto, sotto minaccia telefonica, la somma di 120 euro per l’acquisto della “roba” che un suo amico aveva fatto utilizzando il suo nome per garanzia. Grazie alla meticolosa attività investigativa, i Carabinieri sono riusciti, anche attraverso alcune testimonianze e riscontri fotografici, a dare un’identità alla persona che aveva più volte chiesto i soldi al 25enne. A seguito dell’ultima telefonata ricevuta dalla vittima, attraverso la quale il 49enne aveva fissato ora e luogo dell’incontro per la consegna del denaro, i militari hanno prontamente raggiunto e bloccato il 49enne, il quale dopo aver ricevuto la somma di 70euro dal 25enne, si stava allontanando in sella alla sua bicicletta. All’interno delle sue tasche, i militari hanno rinvenuto una somma di denaro contante pari a 205 euro tra cui le due banconote di 20 e 50 euro precedentemente fotocopiate dai militari che le hanno riconosciute anche attraverso i numeri seriali. All’interno delle tasche dell’uomo, i Carabinieri hanno recuperato anche 3 grammi circa di sostanza stupefacente del tipo Cocaina, opportunamente sequestrata e consegnata al Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti (L.A.S.S.) del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna per verificarne l’esatta percentuale di THC presente. Il 49enne è stato portato in caserma per le procedure di foto segnalamento e di rito e, su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, è stato arrestato e tradotto presso la Casa Circondariale di Bologna.

 

sabato 20 aprile 2024

Truffe online

TELEFONATE E SMS PHISHING INVIATI PER COMPIERE TRUFFE ON LINE: 6 PERSONE DENUNCIATE DAI CARABINIERI.

Vergato e Castel San Pietro (BO): I Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna proseguono le attività di contrasto al fenomeno delle truffe on line, soprattutto ai danni delle fasce deboli; negli ultimi giorni hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Bologna, sei persone le quali si sono rese responsabili di diverse truffe telefoniche.

(primo caso) I Carabinieri della Stazione di Vergato, hanno denunciato un uomo e una donna, rispettivamente di 46 e 31 anni, entrambi italiani ed accusati del reato di truffa in concorso. Nella circostanza, la vittima, 34 italiana, si è rivolta ai militari della stazione di via Modena riferendo loro di aver contattato un numero di telefono fisso, ricercato su internet, al fine di attivare una polizza assicurativa. Poco dopo, convinta di aver ricevuto un sms dal vero assicuratore, la donna ha inquadrato il QR code contenuto all’interno del messaggio whatsapp ed ha effettuato il pagamento richiesto di 452,36 euro. Solo dopo essere stata sollecitata nuovamente al pagamento, dal sedicente assicuratore, la donna si è resa conto di essere stata truffata.

(secondo caso) Sempre i Carabinieri della Stazione di Vergato, hanno denunciato un uomo e una donna, rispettivamente di 26 e 28 anni, entrambi italiani ed accusati del reato di truffa in concorso. In questo caso, la vittima, 77enne italiano, ha riferito ai militari di essere stato contattato dall’ex moglie, la quale a sua volta aveva ricevuto un sms da parte di un numero sconosciuto a firma della loro figlia. Quest’ultima ha riferito alla madre di aver perso il cellulare e di aver bisogno di denaro. Il 77enne, dopo aver inquadrato il QR code contenuto all’interno dell’sms ricevuto dalla sedicente figlia, ha effettuato, come da indicazioni ricevute, due differenti versamenti dell’importo complessivo di 1896 euro. Solo dopo essere riuscito a parlare con la “vera” figlia, l’uomo si è reso conto di essere stato truffato.

(terzo caso) I Carabinieri della Stazione di Castel San Pietro Terme, hanno denunciato una 52 italiana, già nota alle forze dell’ordine, accusata del reato di truffa. La vittima, 30enne straniero, al fine di acquistare un’autovettura usata sulla piattaforma e-commerce “Facebook Market”, ha contattato il numero di cellulare associato ad un account business dove nella circostanza la 52enne ha simulato in un primo momento la compravendita di una Fiat 500 e in un secondo momento quella di una Nissan Qashqai, per un importo complessivo pari a 5200 euro. Non avendo ricevuto più nessuna risposta dalla sedicente venditrice, il 30enne si è reso conto di essere stato truffato e si è rivolto ai Carabinieri della locale stazione per denunciare l’accaduto.

(quarto caso) I Carabinieri della Stazione di Castel San Pietro Terme, hanno denunciato un 24enne italiano, già noto alle forze dell’ordine, accusato del reato di truffa. La vittima, 59enne italiana, dopo aver ricevuto sulla propria utenza telefonica un sms che la informava di un prelievo fraudolento pari a 198,47 euro avvenuto sul suo conto corrente, la invitava a cliccare su un link, al fine di essere ricontattata. Il sedicente operatore, facendo credere alla donna che si poteva bloccare il prelievo avvenuto a sua insaputa, la invitava così ad effettuate immediatamente due bonifici dell’importo complessivo pari a 1500 euro; denaro che le sarebbe stato restituito al termine delle operazioni. Recatasi in banca per ricevere spiegazioni, la donna si è accorta di essere stata raggirata e truffata. A seguito delle lunghe e complesse attività investigative, i Carabinieri hanno scoperto la vera identità dei vari intestatari collegati ai numeri di cellulare dal quale sono partiti gli sms phishing e quella relativa agli intestatari degli iban sui quali sono stati effettuati i vari bonifici da parte delle vittime.

I Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna raccomandano la massima attenzione sul fenomeno delle truffe

 

venerdì 19 aprile 2024

Vendita droga davanti a scuola

 

I SERVIZI ANTIDROGA DEI CARABINIERI DAVANTI ALLE SCUOLE DI BOLOGNA HANNO PORTATO ALL’ARRESTO DI UN 55ENNE TUNISINO

Bologna: I Carabinieri della Stazione Bologna San Ruffillo hanno arrestato un 55enne tunisino, disoccupato e con precedenti di polizia, per spaccio di sostanze stupefacenti. L’arresto è stato eseguito durante i servizi antidroga che i Carabinieri effettuano davanti alle scuole bolognesi, per evitare che dei malintenzionati possano avvicinarsi ai bambini che frequentato gli istituti. L’attività preventiva dei Carabinieri è terminata con l’arresto del 55enne che è stato visto in un giardino adiacente all’Istituto Comprensivo 17 Gandino-Guidi, mentre cedeva un frammento di sostanza verosimilmente stupefacente del tipo hashish a un soggetto che si era avvicinato. Sottoposto a una perquisizione personale, il 55enne è stato trovato in possesso di una quarantina di grammi di sostanza verosimilmente stupefacente, del tipo hashish, un bilancino di precisione e 770 euro in contanti. Di fronte all’evidenza dei fatti, il 55enne non ha opposto resistenza e si è preso le proprie responsabilità. L’acquirente, invece, è stato segnalato alla Prefettura di Bologna per uso personale di sostanze stupefacenti. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il 55enne arrestato dai Carabinieri è stato tradotto presso la Casa circondariale – Rocco D’Amato, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Danni alla stazione ferroviaria

DUE MINORENNI DENUNCIATI DAI CARABINIERI NELL’AMBITO DI UN’INDAGINE PER DANNEGGIAMENTO ALLA STAZIONE FERROVIARIA DI RASTIGNANO.

Pianoro (BO): I Carabinieri della Stazione di Pianoro hanno denunciato, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, due minorenni, sospettati del reato di danneggiamento aggravato in concorso. Le indagini dei Carabinieri che hanno portato all’identificazione dei presunti responsabili, sono state avviate dopo i fatti verificatisi nel tardo pomeriggio del 2 marzo scorso alla Stazione Ferroviaria di Rastignano. Richiesto l’intervento al 112, la pattuglia è immediatamente intervenuta a seguito della rottura dei vetri, con successivo danneggiamento alle basi, di cinque bacheche oltre a quello di quattro pluviali e a un cestino portarifiuti, tutti posizionati nei pressi dei binari ferroviari n.1 e n.2. Nella circostanza sono stati rimossi ed asportati, dall’interno delle rispettive bacheche, anche i quadri riportanti gli orari di arrivo e di partenza dei treni. Il danno stimato ammonta a circa 5000 euro. Dopo un’attenta e meticolosa visione dei filmati registrati dalle videocamere di sorveglianza comunali e ferroviarie, i militari sono riusciti a ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto e ad individuare i presunti responsabili.

 

giovedì 18 aprile 2024

Cosmetici illegali

 GDF BOLOGNA: 70 KG DI COSMETICI E FARMACI ILLEGALI OCCULTATI NELLE VALIGIE. DENUNCIATI DUE PASSEGGERI. Nei giorni scorsi, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna e funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno sottoposto a sequestro, presso l’aeroporto internazionale “Guglielmo Marconi”, oltre 2000 farmaci e cosmetici illegali, per un peso complessivo di circa 70 chilogrammi. In particolare, i funzionari doganali e i militari operanti hanno sottoposto a controllo due passeggeri, di nazionalità ghanese e nigeriana, in arrivo dai rispettivi Paesi d’origine, che avevano tentato di occultare, nelle valigie che portavano al seguito, i prodotti illegali, prevalentemente di natura antidolorifica e antibiotica. L’introduzione di farmaci sul territorio nazionale senza le prescritte autorizzazioni dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) è vietata; pertanto, tutti i prodotti rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro penale ed il responsabile denunciato alla locale Procura della Repubblica per le violazioni al D.lgs. 204/2015 e al D.lgs. 219/2006. L’attività rientra nel quadro di un più ampio piano di intensificazione dei controlli in materia di sicurezza prodotti, condotto in sinergia con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in virtù del protocollo d’intesa siglato il 03 aprile 2023, al fine di preservare il mercato dalla diffusione di merce non conforme agli standard di sicurezza imposti dalla normativa nazionale ed europea e, quindi, potenzialmente pericolosa e nociva per la salute dei cittadini. In particolare l’acquisto di medicinali al di fuori dei circuiti ufficiali pone in serio pericolo la salute degli utilizzatori, in quanto tali prodotti, non certificati e non autorizzati dalle competenti Autorità sanitarie, sono soggetti al rischio di essere alterati o modificati rispetto agli equivalenti farmaci originali oppure possono contenere percentuali di principio attivo diverse da quelle consentite nel nostro Paese.

Truffe telefoniche

TRUFFE TELEFONICHE AGLI ANZIANI. L’ALLARME DEI CARABINIERI ALLA POPOLAZIONE DEL CIRCONDARIO IMOLESE

Imola (BO) e dintorni: Una truffa al giorno dal primo giorno di aprile tra Imola, Castel San Pietro e Dozza. Nell’arco dei primi 11 giorni di aprile sono stati ben 10 i tentativi di truffa telefonica ad anziani e si conta anche una truffa, purtroppo riuscita, ad una coppia di anziani di Imola. I Carabinieri della Compagnia di Imola lanciano un’allerta a tutta la popolazione, per sensibilizzare soprattutto le vittime preferite dai malintenzionati: gli anziani. La tecnica è sempre la medesima: al telefono fisso di casa, un uomo, ignoto, si presenta generalmente come “carabiniere” e annuncia un accadimento grave (un incidente di un parente, sovente), chiedendo l’immediata riscossione di una somma in contanti, anche costituita da monili in possesso delle vittime. Tiene la conversazione costantemente attiva, per evitare che la linea si interrompa e per continuare ad agitare le vittime, convincendole della tragedia avvenuta. Nel giro di qualche decina di minuti, i truffatori fanno intervenire a casa un sedicente collega che si fa consegnare tutti i soldi o i preziosi. I 10 casi tentati, monitorati a posteriori dai Carabinieri, per i quali sono state presentate le denunce e per i quali sono in atto serrate indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bologna, non si sono compiuti per la bravura e la scaltrezza delle vittime, che non hanno abboccato al raggiro. L’unico caso consumato si è verificato ai danni di una coppia di coniugi imolesi classe 1939 che, fattisi convincere dell’avvenuto (inesistente) incidente stradale della figlia, hanno consegnato – per il “rilascio” della stessa, asseritamente trattenuta in caserma – monili in oro per un valore di circa seimila euro ad un soggetto presentatosi presso la loro abitazione, fingendosi carabiniere in borghese, mentre al telefono continuava a tenerli in linea un sedicente “maresciallo della stazione di Imola”. L’Arma dei carabinieri ricorda alla popolazione che in casi di tentativi di truffa è necessario interrompere la comunicazione coi malfattori e contattare immediatamente il numero unico di emergenza 112.

 

mercoledì 17 aprile 2024

Sequestrati 133000 prodotti contraffatti

 GDF MILANO: CONTRAFFAZIONE. SEQUESTRATI OLTRE 133.000 ARTICOLI RECANTI MARCHI CONTRAFFATTI E DENUNCIATI TRE VENDITORI. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Milano, nell’ambito di una complessa operazione di polizia giudiziaria diretta dalla Procura della Repubblica di Monza, hanno sottoposto a sequestro oltre 133.000 articoli contraffatti tra profumi, etichette, tappi e packaging. L’operazione, condotta dai finanzieri del Gruppo Sesto San Giovanni, ha permesso di individuare, attraverso il monitoraggio di annunci pubblicati sul WEB, diversi utenti che pubblicizzavano e commercializzavano profumi di noti marchi, nazionali ed esteri, di dubbia autenticità e ad un prezzo eccessivamente economico rispetto al reale valore di mercato. L’attività, con riflessi sul territorio di Seregno (MB), Rovellasca (CO) ed Argelato (BO), si è conclusa con l’individuazione di due opifici utilizzati per l’assemblaggio e lo stoccaggio della merce contraffatta, con il sequestro di circa 55.000 profumi riportanti le griffes di affermati marchi (Guerlain, Gucci, YSL, Chanel, Dior, Creed, Cartier, etc..) e di 79.000 articoli (tappi, etichette e packaging, anch’essi riportanti marchi contraffatti) utilizzati per il confezionamento dei profumi. I tre soggetti responsabili sono stati denunciati per i reati di contraffazione, vendita di prodotti falsificati e ricettazione e nei loro confronti è stato eseguito un provvedimento di sequestro preventivo di oltre 13 mila euro in contanti. I prodotti sequestrati, qualora immessi sul mercato, avrebbero generato profitti illeciti per oltre mezzo milione di euro. L’operazione testimonia il costante impegno del Corpo della Guardia di Finanza nell’azione di prevenzione e contrasto al fenomeno della contraffazione al fine di garantire la tutela della proprietà intellettuale, della leale concorrenza tra le imprese e dei consumatori. Si evidenzia che il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che le responsabilità degli indagati saranno definitivamente accertate solo ove intervengano sentenze irrevocabili di condanna.

Controllo del territorio

 Continua l’attività di controllo straordinario del territorio da parte della Polizia di Stato di Bologna, che nella giornata di ieri ha tratto in arresto un cittadino nigeriano classe’85, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Nel pomeriggio di ieri gli operatori del Reparto Prevenzione Crimine “Emilia Romagna Orientale”, coordinati dal Dirigente del Commissariato Due Torri San Francesco, hanno effettuato controlli finalizzati alla prevenzione e al contrasto dei reati predatori e del degrado nella zona della Stazione e del parco della Montagnola.

In particolare, nei pressi di Porta Galliera, un cittadino nigeriano si dava repentinamente alla fuga alla vista delle vetture della Polizia ma veniva fermato, all’esito di un breve inseguimento, dagli agenti e trovato in possesso di circa 25 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish, 2 grammi di cocaina e 2 grammi di eroina, il tutto sottoposto al vincolo del sequestro penale unitamente alla somma di 500 euro in quanto provento dell’attività delittuosa.

Il nigeriano, con diversi precedenti specifici, veniva tratto in arresto per il reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio; su disposizione del P.M. di turno veniva disposto il rito direttissimo per la mattinata odierna.

All’esito del servizio venivano identificati, inoltre, 64 soggetti di cui 38 stranieri.

martedì 16 aprile 2024

Donne costrette a subire violenza

CHIEDONO AIUTO AI CARABINIERI: DUE DONNE COSTRETTE A SUBIRE VIOLENZE, OFFESE E MINACCE DA PARTE DEI RISPETTIVI COMPAGNI, ANCHE IN PRESENZA DI FIGLI MINORI. DUE UOMINI COLPITI DA MISURE CAUTELARI.

Medicina e Casalfiumanese: I Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna hanno eseguito due ordinanze applicative di misure cautelari nei confronti di due uomini, entrambi indagati dalla Procura della Repubblica di Bologna. I provvedimenti sono stati emessi in circostanze diverse dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna che ha esaminato le singole richieste del Pubblico Ministero.

A Medicina (BO): I Carabinieri della Tenenza di Medicina hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla persona offesa con l’obbligo di non avvicinarsi a tutti i luoghi da ella abitualmente frequentati, regolati dal dispositivo elettronico a distanza, nei confronti di un 43enne di origine marocchina, operaio, incensurato, accusato del reato di maltrattamenti contro familiari conviventi, lesione  personale e violenza sessuale. Il provvedimento, richiesto dalla Procura della Repubblica di Bologna ed emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari, nasce da un ultimo episodio verificatosi lo scorso 3 marzo quando la donna, 38enne di origine marocchina, ha chiesto aiuto ai Carabinieri a seguito dell’ennesima aggressione subita dal marito. La 38enne, pur non volendo denunciare il marito per paura delle sue minacce e ritorsioni, si è fidata dei Carabinieri ed ha trovato il coraggio di raccontare loro che da oltre quindici anni ha subito vessazioni e offese da parte del marito, anche in presenza delle tre figlie minori. La donna ha riferito altresì di essere costantemente accusata di tradimento e minacciata di morte; in alcune circostanze addirittura il marito le ha sequestrato il cellulare e costretta a subire rapporti sessuali a suo piacimento, con la consapevolezza di essere la moglie e che pertanto era costretta ad eseguire i suoi ordini, e, in diverse occasioni, al suo rifiuto, l’ha iniziata a picchiare utilizzando anche la cintura dei pantaloni. L’uomo in questi anni si è imposto più volte sulla volontà della moglie di volersi integrare nella società e frequentare corsi di lingua italiana, riferendole che la donna non deve uscire da sola. Rintracciato dai carabinieri, il 43enne è stato sottoposto alla misura cautelare disposta dal Giudice.

A Casalfiumanese (BO): I Carabinieri della Stazione di Casalfiumanese hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla persona offesa con l’obbligo di non avvicinarsi a tutti i luoghi da ella abitualmente frequentati, regolati dal dispositivo elettronico a distanza, nei confronti di un 52enne italiano, celibe, già noto alle forze dell’ordine, accusato del reato di maltrattamenti contro familiari conviventi. Il provvedimento, richiesto dalla Procura della Repubblica di Bologna ed emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari, trae origine dalla querela presentata da una 48enne italiana, la quale ha chiesto aiuto ai Carabinieri della stazione di Casalfiumanese, a seguito dell’ennesimo litigio avuto con il compagno convivente. La donna si è fidata dei militari ed ha raccontato loro di essere diventata, ormai da 4/5 anni, oggetto di sistematiche condotte violente ed aggressive da parte del compagno, il quale, in alcune occasioni e a seguito di litigi scaturiti per futili motivi, l’ha colpita con violenti pugni e schiaffi, tanto da lasciarle spesso lividi ed escoriazioni sul corpo e in volto; il tutto spesso accompagnato da frasi denigratorie. In una circostanza, l’uomo l’ha addirittura colpita con calci al costato in maniera più violenta del solito, tanto da cagionarle la frattura di alcune costole. Rintracciato dai carabinieri, il 52enne è stato sottoposto alla misura cautelare disposta dal Giudice.

 

Sequestro di stupefacenti

 GDF BOLOGNA: SEQUESTRO DI STUPEFACENTI E MERCE CONTRAFFATTA DURANTE I CONTROLLI PRESSO L’AUTOSTAZIONE E IL CENTRO STORICO 

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, hanno effettuato numerosi controlli nei pressi dell’Autostazione di Bologna e delle aree limitrofe del centro storico, volti principalmente alla repressione del traffico di sostanze stupefacenti e della vendita di merce contraffatta. In particolare, nel corso degli ultimi due mesi le pattuglie dei “Baschi Verdi”, unitamente al personale del I Gruppo Bologna, con l’ausilio delle unità cinofile “Ginga”, “Westy”, “Jery” e “Calma”, hanno rinvenuto mezzo chilo di sostanze stupefacenti (tra cui marijuana, hashish e cocaina) detenute da 19 soggetti che sono transitati presso l’Autostazione. Di questi, 15 sono stati segnalati al Prefetto per uso personale ai sensi dell’art. 75 del Testo Unico sugli stupefacenti, mentre altri 4 sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per detenzione ai fini di spaccio. Nello stesso periodo sono stati effettuati ulteriori controlli nel centro storico che hanno condotto al sequestro di oltre 150 capi di abbigliamento contraffatti, riportanti noti marchi riconducibili alle rinomate griffe “Fendi”, “Gucci”, “Louis Vuitton”, “Yves Saint Lauren” e “Moncler”, nonché di circa 2.000 euro in contanti quale provento dell’attività delittuosa. Tali circostanze hanno determinato la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 2 soggetti di nazionalità estera, peraltro risultati irregolari sul territorio nazionale. Infine, le Fiamme Gialle felsinee hanno svolto anche mirati accertamenti nei confronti degli esercizi di somministrazione di cibo e bevande nelle zone della movida, rilevando circa 40 violazioni in materia di certificazione dei corrispettivi e la presenza di 3 lavoratori “in nero”.

lunedì 15 aprile 2024

Carabiniere sventa rapina

CARABINIERE LIBERO DAL SERVIZIO SVENTA UNA RAPINA AL CENTRO COMMERCIALE MERIDIANA: ARRESTATO UN 45ENNE.

Casalecchio di Reno (BO): I Carabinieri della Stazione di Casalecchio di Reno hanno arrestato un 45enne, originario della Romania, pregiudicato, accusato del reato di rapina impropria e porto abusivo di armi e/o oggetti atti ad offendere.  I fatti si sono verificati all’interno del negozio di abbigliamento sportivo Athletics del centro commerciale Meridiana, quando il 45enne, dopo essersi aggirato nervosamente tra le corsie, ha staccato la placca antitaccheggio da uno zaino e, mettendoselo in spalla, si è diretto celermente verso l’uscita. Accortasi di quanto stava accadendo, una commessa del negozio è subito intervenuta cercando di bloccare il presunto responsabile. L’uomo, sentitosi afferrato per lo zaino, nel tentativo di divincolarsi, ha spintonato violentemente la commessa ed ha cercato di allontanarsi. Scena che però non è passata inosservata ad un carabiniere effettivo alla Stazione di Casalecchio di Reno, il quale, libero dal servizio, mentre stava per entrare all’interno del negozio, ha visto la scena ed è immediatamente intervenuto, riuscendo così a bloccare il 45enne. Informati della situazione, i Carabinieri della locale Stazione si sono recati velocemente sul posto, raccogliendo le testimonianze e procedendo all’arresto dell’uomo. All’interno delle tasche dei suoi pantaloni, i militari hanno recuperato e sequestrato una tronchesina e un coltello a serramanico, oltre allo zaino del valore commerciale pari a 125 euro, successivamente restituito al negozio perché rivendibile. L’uomo è stato portato in caserma per le procedure di foto segnalamento e di rito e, su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, è stato arrestato. Al termine della celebrazione del processo con rito per direttissima, l’arresto è stato convalidato e il 45enne sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione presso un ufficio di polizia giudiziaria.

 

43enne arrestato

43ENNE ARRESTATO PER DROGA DAI CARABINIERI: TROVATE IN CASA 7 PIANTE DI CANNABIS INDICA, 1,5 KG CIRCA DI MARIJUANA ESSICCATA OLTRE A VARIO MATERIALE PER LA LAVORAZIONE E STOCCAGGIO DELLA DROGA.

Castel del Rio (BO): I Carabinieri della Stazione di Castel del Rio hanno arrestato un 43enne italiano, celibe, già noto alle forze dell’ordine, accusato di coltivazione, produzione e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’uomo, sospettato di essere dedito alla coltivazione di sostanze stupefacenti e alla detenzione ai fini di spaccio, è stato attenzionato dai militari nei suoi movimenti; infatti, al termine dei vari accertamenti, i carabinieri della stazione di Castel del Rio hanno bussato alla sua porta e, informandolo del motivo della loro “visita”, hanno proceduto alla perquisizione domiciliare. Durante tali operazioni, i militari hanno complessivamente rinvenuto, in varie zone dell’abitazione e ambienti creati ad hoc per la coltivazione: 7 piante di cannabis indica, alcune già con infiorescenza, 1,5 Kg circa di Marijuana essiccata, suddivisa e messa sottovuoto, 2 serre da interno oltre a vario materiale (bilancino digitale di precisione, strumenti utilizzati per la misurazione dell’intensità della luce e del PH dell’acqua, lampade ad incandescenza, riflettori, aeratori, fertilizzanti, condizionatori per regolare la giusta temperatura dell’ambiente e una macchina per il sottovuoto). Tutto il materiale ritrovato, oltre alle piante di cannabis indica e la Marijuana, è stato posto sotto sequestro; il 43enne, invece, è stato portato in caserma per le procedure di foto segnalamento e di rito. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna è stato arrestato ed associato   alla Casa Circondariale di Bologna.

 

domenica 14 aprile 2024

Malore alla Rocca di Badolo

Secondo intervento della giornata per la stazione Rocca di Badolo per un signore che lungo un sentiero ha accusato un malore.

L'escursionista si trovava in località Loiano (BO) e stava percorrendo il sentiero 827 verso le cascate del Colore quando ha accusato un malore che lo ha allertato (soffrendo già di tachicardia) e così ha chiamato i soccorsi.

Sul posto è giunta celermente una squadra di tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico che ha caricato il paziente a bordo del mezzo per portarlo alla strada dove lo aspettava l'ambulanza della Croce Rossa di Loiano: qui gli operatori sanitari hanno controllato i parametri del signore e non presentando evidenti segni da destare preoccupazione l'uomo ha rifiutato l'ospedalizzazione.

 

Incidente tra moto

 

Oggi alle ore 16 un incidente tra 7 motociclisti ha fatto chiudere la strada Montanara a Castel del Rio. Sul posto sono intervenuti diverse squadre dei Vigili del Fuoco e 118. Diversi sono stati i feriti che sono stati portati in ospedale.  

sabato 13 aprile 2024

Tifosi arrestati

 Nella serata di martedì 19 marzo presso lo stadio “Euganeo” di Padova si disputava l’incontro di calcio Padova-Catania valevole per la finale di andata di “coppa Italia” di serie C.

Nell’intervallo tra il primo e il secondo tempo si sono verificati gravissimi incidenti causati da alcuni tifosi etnei che riuscivano a entrare all’interno del campo, eludendo i controlli degli “Stewart” con conseguente intervento delle Forze di Polizia in servizio di O.P. allo stadio. Nell’occasione diversi operatori della Polizia di Stato riportavano delle lesioni, alcune delle quali anche gravi.

Inoltre, 5 tifosi del Catania al termine della partita hanno commesso reati di natura predatoria presso un autogrill di Bentivoglio (BO) sull’autostrada A13 nel tragitto di ritorno verso la città etnea. Questi, infatti, si appropriavano di beni di consumo e di cibarie, creando un’evidente turbativa per l’ordine e la sicurezza pubblica, tenuto conto del notevole tasso di frequentazione dell’area di servizio in argomento e in ragione del fatto che i soggetti coinvolti hanno generato uno stato di confusione e prevaricazione nei confronti del personale dipendente, anche avvalendosi della forza intimidatoria connessa al numero elevato di avventori contemporaneamente affluiti. A seguito di tali condotte i tifosi si allontanavo repentinamente e riprendevano il viaggio.

Una rapida ed efficace attività di indagine della Polizia Stradale di Bologna consentiva una quasi immediata identificazione degli autori, che ha permesso alla Divisione Anticrimine di svolgere l’attività di propria competenza, all’esito della quale il Questore di Bologna ha irrogato 5 provvedimenti di divieto di accesso (D.A.spo.) a tutte le manifestazioni sportive di tipo calcistico nei confronti dei cinque tifosi responsabili di tali reati.

Nei confronti di quattro di loro, che mai hanno assunto comportamenti dello stesso tenore, è apparso congruo contenere il provvedimento di inibizione nella misura minima di un anno. Di contro, per l’altro tifoso si è reso necessario irrogare il provvedimento per la durata di anni 5 con la prescrizione dell’obbligo di firma, in quanto lo stesso, in un’altra occasione, era stato già colpito da provvedimento analogo emesso da altra Questura.

venerdì 12 aprile 2024

Arrestato 29enne

CARABINIERE LIBERO DAL SERVIZIO VA AL SUPERMERCATO PER COMPRARE GLI ALIMENTI AL GATTO E SI TROVA DI FRONTE A UNA RAPINA. ARRESTATO UN 29ENNE.

Argelato (BO): I Carabinieri della Stazione di San Giorgio di Piano (BO) hanno arrestato un 29enne, residente in provincia di Ferrara, per rapina impropria. I fatti si sono verificati alla Coop di via Centese, quando il 29enne ha preso cinque tranci di formaggio e si è diretto verso l’uscita. Accortasi di quanto stava accadendo, una dipendente del locale, 51enne italiana, è intervenuta afferrando per un braccio il presunto responsabile e invitandolo a pagare la merce, ma lui si è innervosito e invece di collaborare l’ha aggredita, ferendola a una spalla e dirigendosi verso l’uscita. Il 29enne però non è riuscito a fuggire perché è stato bloccato da un Carabiniere effettivo al Nucleo Informativo del Comando Provinciale di Bologna e libero dal servizio che si trovava nel locale per comprare gli alimenti al gatto. Informati della situazione, i Carabinieri della Stazione di San Giorgio di Piano si sono recati velocemente sul posto, raccogliendo le testimonianze e procedendo all’arresto del giovane, gravato da precedenti di polizia specifici. La refurtiva è stata recuperata dai Carabinieri e restituita al legittimo proprietario. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il 29enne è stato trattenuto in attesa dell’udienza di convalida con giudizio direttissimo presso il Tribunale di Bologna.

 

Salvati due operai

Nel pomeriggio di ieri, gli operatori della Polizia di Stato sono intervenuti con coraggio e prontezza per soccorrere due uomini caduti nelle acque del fiume Reno.

In particolare, alle ore 15 circa, gli agenti a bordo di una volante dell’U.P.G.S.P., transitavano sulla tangenziale di Bologna in direzione Sud e notavano un operaio, italiano del 1984, aggrappato ad un muletto che stava sprofondando all’interno del fiume Reno. Nello specifico l’uomo attraversava con il mezzo il fiume per ultimare dei lavori di manutenzione alle travi che sorreggono la tangenziale bolognese e, una volta arrivato a metà del fiume, rimaneva bloccato, riuscendo a portarsi fuori dall’abitacolo a cui rimaneva aggrappato in evidente pericolo di vita.

Immediatamente gli agenti scendevano dalla vettura istituzionale per prestare soccorso all’uomo e vedevano un altro operaio, tunisino del 2002, gettarsi in acqua per aiutare il collega in difficoltà, restando però anch’esso bloccato a causa della forte corrente.

Gli agenti allertavano i canali di emergenza richiedendo tempestivamente l’intervento dei VV.FF e dei sanitari del 118, che fino a quel momento non avevano ricevuto alcuna segnalazione, e, senza esitazione, lanciavano una corda che raggiungeva uno dei due operai a cui veniva data indicazione di legarla in vita così da assicurarsi alla stessa. L’uomo seguiva le indicazioni degli agenti, i quali, nonostante la gravità della situazione, gli infondevano la tranquillità necessaria che gli ha permesso, con non poche difficoltà, di avvicinarsi al collega aggrappato al muletto, assicurando anche quest’ultimo con la corda fornita dagli operatori.

Tale azione ha permesso di evitare che i due operai venissero trasportati dalla corrente durante il tempo necessario all’arrivo dei vigili del fuoco che, dopo pochi minuti, giungevano mediante elisoccorso e traevano definitavene in salvo i due uomini.

 

martedì 9 aprile 2024

Esplosione Bacino di Suviana


 ❌ BARGI (BO), ESPLOSIONE IN CENTRALE IDROELETTRICA NEL LAGO DI SUVIANA. FERITI SOCCORSI, VIGILI DEL FUOCO IMPEGNATI NELLA RICERCA DEI DISPERSI


Esplosione nel primo pomeriggio di oggi in una centrale idroelettrica semi-sommersa a Bargi, nei pressi del lago di Suviana: soccorsi tre operai feriti, oltre quaranta vigili del fuoco impegnati nelle operazioni di ricerca di possibili dispersi. Intervento in corso

Spaccio di droga

 La Polizia di Stato nella giornata odierna ha eseguito nr. 11 misure cautelari per i reati di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacente e detenzione di ingenti quantitativi, all’esito di una vasta operazione antidroga del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Bologna, coordinata dalla DDA di Bologna nella persona del Sostituto Procuratore dott. Roberto Ceroni.

A dette misure si aggiungono altri due provvedimenti di fermo emessi dalle Procure di Milano e Cuneo nei confronti di uno degli elementi apicali dell’organizzazione, e della compagna, con base a Milano.

Gli arresti sono stati eseguiti anche in Albania e in Germania, in particolare tre dei destinatari di misura restrittiva sono stati arrestati in Albania con il coordinamento della Direzione Centrale Polizia Criminale e della Polizia Albanese; un altro indagato è stato arrestato in Germania con la collaborazione della Direzione Centrale Servizi Antidroga e della Polizia tedesca.

Detta indagine ha consentito di acclarare l’esistenza di un sodalizio albanese, con base in provincia di Modena, dedito ad una capillare attività distributiva effettuata particolarmente, ma non esclusivamente, nelle province di Modena e Bologna in favore di una consolidata rete di acquirenti di varia nazionalità.  Detto gruppo non si avvaleva di un canale di importazione diretto dall’estero, ma agiva per il tramite dell’anello di congiunzione costituito dalla figura di un “broker” albanese attraverso il quale il gruppo avviava un proficuo rapporto di collaborazione con due fratelli albanesi, dimoranti a Massa, in grado di rifornire serialmente di ingenti quantitativi di cocaina, nell’ordine di più pani da 1 kg. Successivamente la sostanza, all’esito di accordi di natura preminentemente verbale, veniva consegnata a Savignano sul Panaro dagli esponenti di una ulteriore cellula, localizzata a Milano, ma con ramificazioni nel cuneese.

A riscontro di quanto emerso nel corso dell’indagine si è proceduto all’arresto di un corriere albanese che proveniente dalla Germania e giunto in Italia, in provincia di Cuneo, veniva trovato in possesso di 22,5 kg di cocaina occultata nell’auto.

Altro corriere, sempre nella medesima data proveniente dalla Germania, provvedeva a trasportare altri 8 kg di cocaina, nell’immediatezza smerciati sul territorio nazionale.

Nell’arco temporale di soli trenta giorni, precisamente tra il 05.12.2020 e il 04.01.2021, è stato possibile quindi ricostruire ad opera della multi-strutturata associazione, costituita dal gruppo di Savignano e dai mediatori-fornitori toscani, l’acquisto dal gruppo lombardo-piemontese di ben 14 kg di cocaina, suddivisi in quattro forniture rispettivamente da 3 kg – 3 kg – 4 kg – 4 kg che il gruppo  riceveva a Savignano sul Panaro a cadenza di 7-10 giorni ciascuna; a tali acquisti era correlata la movimentazione di somme di denaro, esplicitate ed effettivamente consegnate, complessivamente superiori ai 350.000 euro, ma per un valore totale della merce di oltre 500.000 euro. Questa sostanza stupefacente veniva immediatamente e con grande rapidità distribuita agli acquirenti.

Una volta compresi i meccanismi operativi ed i volumi di approvvigionamento del gruppo tosco-emiliano, in data 04.01.2021 a fronte dell’ennesima ingente fornitura di narcotico perfezionatasi e trasferita presso l’abitazione-deposito sita a Savignano sul Panaro, il personale della Polizia di Stato interveniva  con l’arresto del custode e la denuncia della coniuge in relazione alla detenzione di 4 kg di cocaina poco prima consegnata dai corrieri.

Al contempo, sin dall’avvio delle indagini, era stato possibile verificare come la cellula di Savignano fosse altresì autonomamente dedita anche al commercio di importanti quantitativi di cannabis, principalmente del tipo marijuana (ma anche hashish) acquisita presso fornitori romani, come riscontrato in data 11.11.2020, quando, sulla scorta dell’attività tecnica in atto, veniva operato l’arresto di altro albanese che, unitamente alla moglie , si era recato sul litorale laziale prelevando una partita di 11 kg di marijuana.

Le indagini venivano focalizzate sulla cellula lombardo-piemontese, che in quel momento aveva già visto l’identificazione di due importanti corrieri di cu uno dimorante in provincia di Cuneo ed un altro a Milano.

Gli elementi acquisiti permettevano di identificare in breve tempo l’elemento apicale del gruppo dimorante a Milano che, nel corso delle indagini, emergerà avere interessi in Sud America ed in particolare in Ecuador ove si recherà.

Verranno ricostruiti a stretto giro tre importazioni di narcotico dalla Germania (avvenute con l’impiego di autovetture provviste di vano doppiofondo). Le prime due importazioni sono state separatamente perfezionate il giorno 15.01.2021 a Cuneo (quella conclusasi appunto con l’arresto del corriere nella flagranza del trasporto di 22,5 kg di cocaina) e a Milano (ad opera di altro corriere per un quantitativo stimato in  circa 8 kg di cocaina), mentre la terza, per un quantitativo di almeno 12 kg, è stata portata a termine ancora nel capoluogo lombardo a soli dieci giorni di distanza, il 26.01.2021, quando i due indagati albanesi ivi dimoranti procedevano con l’ausilio delle rispettive compagne allo smontaggio della vettura MERCEDES ed al recupero del narcotico.

Nel corso delle indagini sono state arrestate in flagranza di reato 5 persone e 22 sono complessivamente le persone indagate.   


Maxi frode doganale

 GDF BOLOGNA:SCOPERTA MAXI FRODE DOGANALE. IMPOSTE EVASE PER CIRCA 13 MILIONI DI EURO. SEQUESTRI PREVENTIVI PER OLTRE 7 MILIONI DI EURO. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna in queste ore stanno dando esecuzione a provvedimenti di perquisizione e sequestro, adottati dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale felsineo, su proposta della Procura Europea (EPPO) - Ufficio di Bologna. Le attività sono in corso in località delle province di Bologna, Prato e Ferrara e vedono impegnati circa 80 militari appartenenti ai Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Bologna e di Prato, unitamente a 3 unità cinofile con cani anti-valuta (cash-dog). Il provvedimento di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca e di ammontare di oltre 7 milioni di euro, consegue alle attività di indagine, condotte dai finanzieri del I Gruppo Bologna, con la collaborazione dei colleghi del Gruppo Prato, sotto il coordinamento della Procura Europea (EPPO). I reati ipotizzati sono quelli di contrabbando, falsità ideologica, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Il contesto delle indagini verte su di uno strutturato sistema di introduzione illegale sul territorio nazionale, di merci di origine extracomunitaria, prevalentemente provenienti dalla Cina, con stoccaggio anche presso l’importante hub logistico dell’Interporto di Bologna Bentivoglio. Nella frode sono coinvolti titolari e dirigenti di diverse società di spedizione doganale, unitamente a imprenditori di origine cinese, operanti presso diverse aziende con sede nella provincia di Prato. Le indagini hanno consentito di rilevare come gli importatori delle merci abbiano introdotto le stesse nel territorio comunitario, facendole transitare falsamente in depositi Iva; tale condotta avrebbe consentito a questi importatori - utilizzando indebitamente un particolare regime fiscale - di non versare l’Iva dovuta all’importazione. I sopralluoghi e le verifiche documentali condotte dai Comandi della Guardia di Finanza di Bologna e di Prato, anche con la collaborazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli del capoluogo felsineo, hanno potuto infatti appurare come la merce importata, una volta presentata la documentazione doganale che ne attestava il transito presso il deposito Iva, procedeva, in spregio della normativa prevista in tale ambito, verso i magazzini - prevalentemente localizzati in provincia di Prato - delle società importatrici; gli accertamenti hanno infatti consentito di verificare tale effettiva destinazione delle merci introdotte in frode sul territorio comunitario. Nell’indagine risultano attualmente indagate otto persone fisiche e, ai sensi della legge 231 del 2001 sulla responsabilità degli enti, sette persone giuridiche. La merce irregolarmente importata, consistente perlopiù in stoffe grezze, utilizzate per il confezionamento di capi d’abbigliamento, ammonta a oltre 13.600 tonnellate, per un valore di circa 63 milioni di euro; l’evasione di I.V.A. all’importazione riscontrata è pari a più di 13 milioni di euro.

lunedì 8 aprile 2024

Tenta di entrare in tribunale armato

TENTA DI ENTRARE IN TRIBUNALE CON TRE COLTELLI. 41ENNE ITALIANO DENUNCIATO DAI CARABINIERI DELLA STAZIONE BOLOGNA INDIPENDENZA

Bologna: I Carabinieri della Stazione Bologna Indipendenza hanno denunciato un 41enne italiano, con precedenti di polizia, per porto di armi od oggetti atti ad offendere. È successo all’entrata del Tribunale per i Minorenni di via del Pratello, quando un addetto alla sicurezza, incaricato di controllare le persone che accedono nella struttura giudiziaria, ha sorpreso il cittadino in procinto di entrare, che deteneva tre coltelli, due a serramanico e uno multiuso. Appresa la notizia, i Carabinieri della Stazione Bologna Indipendenza hanno raggiunto l’edificio e dopo aver identificato il soggetto nel 41enne italiano, gli hanno sequestrato le armi e lo hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Bologna.

 

domenica 7 aprile 2024

Badolo

Una squadra della stazione Rocca di Badolo del Soccorso Alpino e Speleologico Emilia Romagna ha da poco concluso le operazioni di recupero di una biker precipitata in scarpata in località Sabiuno (BO).

La diciottenne (residente a Bologna) era in compagnia di amici quando, in una curva, ha perso il controllo del mezzo cadendo per circa una decina di metri in una scarpata.

I tecnici del Soccorso Alpino giunti sul posto si sono calati per mettere in sicurezza la ragazza e posizionarla sulla barella per poi recuperarla con la tecnica del contrappeso. L'infortunata nonostante lamentasse un forte dolore alla schiena non pareva aver riportato gravi traumi oltre a varie escoriazioni: una volta riportata la barella sulla strada la giovane è stata affidata al personale sanitario dall'ambulanza che l'ha portata all'ospedale Maggiore di Bologna per ricevere le cure del caso. Sul posto erano presenti e operativi anche i Vigili del Fuoco di Pianoro.

 

sabato 6 aprile 2024

Arrestato un senza dimora

 La Polizia di Stato di Bologna nella giornata di ieri ha sottoposto a fermo di polizia giudiziaria un cittadino italiano di 40 anni, senza fissa dimora, in quanto gravemente indiziato dei numerosi furti consumati presso alcuni esercizi commerciali del centro storico registrati nell’ultimo periodo.

 

Grazie al lavoro svolto dalla locale Squadra Mobile, unitamente al personale del Commissariato di P.S. Due Torri San Francesco, l’individuo veniva rintracciato sul territorio in orario notturno, precisamente in via Altabella, e immediatamente condotto presso gli Uffici della Questura.

 

Gli investigatori della Squadra Mobile, attraverso un esame minuzioso delle telecamere presenti nei pressi dei luoghi oggetto di furto, riconoscevano l’indagato quale autore di diverse spaccate, in particolare: del furto consumato il data 10 marzo  in piazza dei Tribunali presso il ristorante “Good Morning Vietnam”; del furto consumato in data 20 marzo presso il ristorante “ Il Piatto Rotto” sito in via Augusto Righi;  del furto consumato in data 25 marzo presso la tabaccheria sita in via Belle Arti; del furto consumato in data 29 marzo presso il ristorante “ La Sberla” di Via Altabella; del furto consumato in data 4 aprile presso l’attività commerciale “Mortadella Lab” di Via dè Monari;  del tentato furto consumato il 4 aprile presso la tabaccheria di via Zamboni.

 

L’individuo, a seguito di accertamenti, risultava gravato da numerosi precedenti specifici e diverse condanne per reati contro il patrimonio, oltre che destinatario della misura del divieto di ritorno nel Comune di Bologna.


Al termine degli atti di rito l’uomo, su disposizione del Pubblico Ministero, veniva tradotto presso la locale Casa circondariale Rocco D’Amato in attesa di udienza di convalida.

Incendio in scantinato

 Alle ore 20 di ieri i Vigili del Fuoco sono intervenuti per un incendio in via De Gaspare Imola in uno scantinato. Sul posto il Nucleo Antincendio per i rilevamenti del caso. Nessuna persona è stata coinvolta. 

venerdì 5 aprile 2024

Furto nel cantiere

FURTO NEL CANTIERE PER LA REALIZZAZIONE DELLA TRAMVIA TRA VIA SERENA E VIALE DELLA REPUBBLICA. 19ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI DEL NUCLEO RADIOMOBILE.

Bologna: I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato un 19enne bolognese per tentato furto aggravato in concorso, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate. È successo nella notte del 5 aprile 2024, quando i Carabinieri della Centrale Operativa hanno ricevuto la telefonata di un cittadino che riferiva di aver avvistato dei soggetti col volto travisato da passamontagna che stavano operando un furto all’interno del cantiere edile per la realizzazione della tramvia, installato tra via Serena e Viale della Repubblica. Alla vista dei militari, recatisi velocemente sul posto, i malviventi hanno scavalcato la recinzione perimetrale del cantiere dandosi a precipitosa fuga per le vie circostanti. Uno dei malviventi, 19enne bolognese, braccato dai Carabinieri che lo stavano inseguendo, si è addentrato all’interno dell’adiacente Parco Don Giovanni Bosco e si è scagliato contro i militari prima di essere reso inoffensivo attraverso l’utilizzo della pistola a impulsi elettrici TASER. Successivamente, supportato da una trentina di attivisti che si trovavano nei paraggi e che hanno accerchiato l’autovettura di servizio cercando di impedirne l’arresto e favorirne la fuga, il giovane ha opposto resistenza attiva all’equipaggio che cercava di introdurlo nell’autovettura di servizio, sputando e scalciando in direzione dei militari. Al fine di arrestare la violenza del soggetto, si sono rese necessarie due attivazioni di spray oleoresin capsicum. Nonostante la resistenza del soggetto, l’accerchiamento e plurimi insulti e offese dei soggetti intervenuti a sua difesa, i Carabinieri sono riusciti ad arrestare il 19enne dopo averlo fatto visitare dai sanitari del Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore che lo hanno dimesso con una prognosi di 5 giorni per policontusioni. Tre Carabinieri sono rimasti feriti, uno ha riportato una “Sospetta infrazione spina intercondiloidea ginocchio dx” guaribile in 20 giorni e gli altri due un “Trauma distorsivo III dito mano sinistra”, guaribile in 15 e 10 giorni. Venuto a conoscenza dei fatti, il responsabile del cantiere ha sporto denuncia, dichiarando di aver subito ammanchi di vario materiale edile del valore di circa 10.000 euro. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il 19enne arrestato dai Carabinieri è stato tradotto nelle aule giudiziarie del Tribunale di Bologna per l’udienza di convalida, con giudizio direttissimo.

Esito: l’arresto è stato convalidato e il 19enne è stato rimesso in libertà.

 

lunedì 1 aprile 2024

Droga in alloggio popolare

DROGA NELL’ALLOGGIO POPOLARE. BOLOGNESE ARRESTATO DAI CARABINIERI.

Bologna: I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro hanno arrestato un 30enne bolognese per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’arresto è stato eseguito durante un servizio antidroga che i Carabinieri stavano effettuando in una via del Quartiere San Donato-San Vitale. Di recente i Carabinieri erano venuti a conoscenza che in quella zona vi erano persone sospette, verosimilmente dedite al traffico di sostanze stupefacenti. La notizia è stata confermata dai Carabinieri durante una perquisizione domiciliare eseguita d’iniziativa a casa del 30enne, domiciliato in un alloggio di edilizia residenziale pubblica. Durante le operazioni di ricerca, i Carabinieri hanno trovato 14 grammi di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, marijuana e hashish, un bilancino di precisione, del materiale adatto al confezionamento della droga e 15.000 in contanti racchiusi in una busta sotto vuoto. Quanto rinvenuto è stato sequestrato dai Carabinieri. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il 30enne, gravato da precedenti di polizia per droga e ricettazione, è stato trattenuto in camera di sicurezza, in attesa dell’udienza di convalida.

 

Maltrattamenti in famiglia

MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA: ESEGUITA DAI CARABINIERI DI CREVALCORE UNA MISURA CAUTELARE.

Crevalcore (BO): I Carabinieri della Stazione di Crevalcore hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare nei confronti di un italiano sulla cinquantina, incensurato. Il provvedimento è stato richiesto dalla Procura della Repubblica di Bologna, nell’ambito di un’indagine per maltrattamenti contro familiari o conviventi, scaturita dalla denuncia presentata dalla compagna, italiana sulla cinquantina. La donna ha riferito ai Carabinieri che durante l’avvio delle pratiche di separazione consensuale, il compago aveva iniziato a trattarla male e minacciarla anche di fronte al figlio minorenne, procurandole una condizione di sopraffazione e timore per la propria incolumità. Letta la richiesta del Pubblico Ministero, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna ha applicato all’indagato la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla persona offesa.

 

venerdì 29 marzo 2024

Tratta di esseri umani

 La Polizia di Stato di Bologna, nell’ambito di un’attività coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna D.D.A., ha eseguito la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di due cittadini rumeni ritenuti responsabili di tratta di essere umani e riduzione in schiavitù.


L’attività di indagine condotta dalla Squadra Mobile di Bologna scaturisce da una denuncia presentata da due giovani sorelle rumene che, oramai esauste, riferivano di essere state reclutate nel 2019 da due loro connazionali in Romania, con la promessa di trasferirsi in Italia per svolgere il lavoro di domestiche.


Una volta giunte a Bologna le due vittime si sono rese tuttavia conto delle false promesse di lavoro ricevute, in quanto sono state obbligate dai loro connazionali a svolgere attività di accattonaggio nelle strade prevalentemente del centro cittadino e a consegnare giornalmente il provento dell’intera attività.


In varie occasioni, a causa di un guadagno ritenuto inadeguato, le giovani donne sono state violentemente malmenate e minacciate di ripercussioni nei confronti dei loro familiari residenti in Romania.


Nel corso delle indagini gli investigatori della Squadra Mobile si sono imbattuti in una terza vittima rumena che in un’occasione è stata violentemente malmenata da uno dei due indagati, come emerge chiaramente dal video trasmesso con il presente comunicato. La vittima ha riferito anche lei di essere giunta in Italia da alcuni anni con la speranza di un lavoro onesto, a causa il suo stato totale di indigenza, ma, una volta arrivata, di essere stata costretta dai due indagati a svolgere attività di accattonaggio, cedendo loro il denaro ricevuto.


Preziosa ai fini dell’indagine è stata altresì la testimonianza di una donna italiana che, in alcune occasioni, ha avuto modo di vedere una delle vittime con inequivocabili segni visibili delle percosse subite.  

giovedì 28 marzo 2024

Due marocchini arrestati

 La Polizia di Stato di Bologna e Modena ha tratto in arresto due soggetti marocchini per detenzione di oltre 80 kg di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

L’arresto scaturisce da un’indagine iniziata nelle settimane precedenti, in esito a prolungati servizi di osservazione predisposti nella zona Bolognina, dove i poliziotti della squadra mobile di Bologna individuavano ed arrestavano diversi soggetti di origine marocchina coinvolti in attività di spaccio.

Nell’ambito di tale attività, gli investigatori hanno notato un soggetto che si recava di frequente a Maranello (MO), dove risultava avere un’abitazione probabile sede di attività di spaccio. I poliziotti delle Squadre Mobili di Bologna e Modena effettuavano quindi un servizio di osservazione nei confronti del soggetto e di un altro giovane marocchino che spesso lo accompagnava.

I due venivano quindi fermati, a bordo di due autovetture diverse che viaggiavano a poca distanza l’una dall’altra, presso il casello di Modena Sud, di rientro dalla Lombardia.

A bordo della seconda autovettura venivano rinvenuti, adagiati sul sedile posteriore, due voluminosi pacchi contenenti hashish del peso rispettivo di Kg 39,2 e 39,4 lordi. Sulla prima autovettura, noleggiata al fine di fare da staffetta per segnalare la presenza di forze di Polizia, non veniva trovato stupefacente; tuttavia il conducente deteneva le chiavi di una terza autovettura, posteggiata nei pressi dell’abitazione di Maranello (MO) ove dimorava, all’interno della quale veniva scoperto un sottofondo che si apriva mediante un congegno elettromeccanico all’interno del quale erano occultati altri 9 kg di hashish e oltre 90 grammi di cocaina.

Presso l’abitazione di uno dei due veniva trovato altro hashish per circa 800 grammi, oltre alla somma di 1000 euro.

I due cittadini marocchini venivano pertanto tratti in arresto e le due autovetture utilizzate per il trasporto e stoccaggio venivano sottoposte a sequestro. 

Sequestrati 1000 prodotti

 GDF BOLOGNA: SEQUESTRATI PIÙ DI 1000 PRODOTTI NON SICURI. 28/03/2024 I Finanzieri del Comando Provinciale di Bologna hanno sequestrato circa 1000 prodotti di elettronica e bigiotteria varia non sicuri, pronti per la vendita, privi dei requisiti di conformità e sicurezza, in un esercizio commerciale di articoli vari nel territorio del Nuovo Circondario Imolese, gestito da un soggetto di nazionalità cinese. In particolare, l’attività di prevenzione e repressione delle violazioni in materia di “sicurezza dei prodotti”, eseguita dai militari della Compagnia di Imola e svolta nell’ambito delle ordinarie attività di “Controllo economico del territorio”, ha impedito la vendita di prodotti privi dei contenuti minimi d’informazione e di tutte le altre indicazioni riferibili alla composizione e all’eventuale presenza di sostanze nocive per la salute previste dalla legislazione europea e nazionale che avrebbero generato circa 4.500 euro di profitti illeciti. Le anomalie riscontrate, tra cui l’assenza della marcatura CE (sinonimo di qualità certificata), hanno fatto scattare l’immediato sequestro amministrativo e la segnalazione del titolare dell’esercizio alla Camera di Commercio di Bologna per violazioni degli articoli 6,7,9 e 11 del D.Lgs. 206 del 2005 (Codice del Consumo), per le quali è prevista una sanzione amministrativa che va da un minimo di € 516 a un massimo di € 25.823.

mercoledì 27 marzo 2024

34enne arrestato

34ENNE ARRESTATO IN FLAGRANZA DAI CARABINIERI PER AVER TENTATO DI STRANGOLARE LA COMPAGANA ALLA PRESENZA DELLA FIGLIA.

Anzola Emilia (BO): I Carabinieri della Stazione di Anzola Emilia hanno arrestato un 34enne di origine moldava, convivente, pregiudicato, accusato del reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. I fatti che hanno portato all’arresto sono iniziati verso le ore 22:00 quando la compagna dell’uomo, 33enne di origine ucraina, ha chiamato la Centrale Operativa dei Carabinieri di Bologna e, parlando sottovoce per non essere sentita dal compagno, ha chiesto aiuto. I Carabinieri della locale stazione, appresa la notizia, si sono recati velocemente sul posto e, al loro arrivo, hanno trovato il 34enne in evidente stato di agitazione dovuta all’assunzione di bevande alcoliche, la donna con evidenti segni sul collo e la loro figlia di pochi anni. La donna, turbata per l’accaduto, ha riferito ai militari che, pur avendo subito in passato violenze da parte del compagno, non lo aveva mai denunciato per paura delle sue ritorsioni e continue minacce. La donna, ascoltata negli uffici della locale Stazione, ha avuto il coraggio di raccontare di essere stata afferrata al collo dal compagno, il quale, a seguito di un banale e futile motivo, l’ha colpita al volto con diversi schiaffi, oltre a cercare di strangolarla; il tutto alla presenza della figlia. Il 34enne, il quale nel frattempo è stato portato in caserma per le procedure di foto segnalamento e quelle di rito, su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, è stato arrestato e tradotto presso la casa circondariale di Bologna.

 

martedì 26 marzo 2024

Prodotti non sicuri

 GDF BOLOGNA: SEQUESTRATI CIRCA 180.000 PRODOTTI NON SICURI ED INDIVIDUATI 13 LAVORATORI IRREGOLARI. La Guardia di Finanza di Bologna, nell’ambito dei controlli effettuati in occasione del “Cosmoprof Worldwide Bologna 2024”, ha sottoposto a sequestro circa 180.000 prodotti per la cura della persona ed accessori, non sicuri o non conformi alle normative comunitarie, ed individuato 13 lavoratori irregolari. In particolare, all’esito dell’attività svolta per l’intera durata della manifestazione fieristica, i militari del 1° e 2° Nucleo Operativo Metropolitano di Bologna hanno sottoposto a sequestro circa 180.000 articoli (prodotti di bellezza, cosmetici, profumi, gel, lozioni) ed accessori non sicuri o posti in vendita senza alcuna indicazione circa la provenienza e la composizione degli stessi così come previsto dall’articolo 19 del Regolamento CE n. 1223/2009. Nell’ambito dello stesso dispositivo sono stati effettuati mirati controlli, finalizzati al contrasto del “sommerso da lavoro”. Nello specifico, dagli accertamenti esperiti, sono emerse 13 posizioni lavorative irregolari.

Lotta alla droga

LOTTA ALLA DROGA: 19ENNE ITALIANO ARRESTATO DAI CARABINIERI DELLA TENENZA DI MEDICINA

Medicina (BO): I Carabinieri della Tenenza di Medicina hanno arrestato un 19enne italiano, incensurato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’arresto è stato eseguito durante una perquisizione domiciliare delegata dalla Procura della Repubblica di Bologna. Alla vista dei Carabinieri presso la sua abitazione, il 19enne ha consegnato spontaneamente una decina di grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish, affermando di non avere nient’altro. I Carabinieri però non hanno creduto alle affermazioni del giovane e hanno proseguito le operazioni di ricerca che sono terminate col ritrovamento di oltre mezzo kilo di sostanza stupefacente del tipo hashish occultata nel vano porta casco dello scooter intestato al giovane che teneva in garage e 13.100 euro suddivisi in banconote di vario taglio e nascosti nella stanza da letto. Quanto rinvenuto è stato sequestrato dai Carabinieri. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il 19enne è stato trattenuto agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida. In sede di giudizio direttissimo, l’arresto è stato convalidato e il 19enne è stato rimesso in libertà, in attesa della sentenza posticipata per la richiesta dei termini a difesa.

 

lunedì 25 marzo 2024

Controllo sugli autodemolitori

Controlli straordinari dei Carabinieri forestali sugli autodemolitori della  provincia di Bologna. Rilevate irregolarità in  comune di San Lazzaro di Savena; denunciato il titolare e sequestrato il piazzale dove erano depositati oltre 100 metri cubi di motori e altri rifiuti derivanti da autodemolizione.  

I Carabinieri Forestali del Nucleo di Ozzano dell’Emilia e del Nucleo di Imola,  nell’ambito della campagna straordinaria nazionale di controllo degli autodemolitori, disposta dal Comando Tutela Forestale e dei Parchi, hanno deferito all’Autorità giudiziaria di Bologna, per gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi derivanti dalle attività di autodemolizione e per  inosservanza alle prescrizioni dell’autorizzazione ambientale e omessa bonifica di veicolo fuori uso, il titolare di una impresa sita in comune di San Lazzaro di Savena.

In particolare, nel corso di un controllo eseguito congiuntamente ai tecnici di ARPAE di Bologna, è stata riscontrata l’omessa bonifica dei veicoli fuori uso in ingresso nel centro dalle componenti pericolosi (liquidi motore, liquidi freni ed impianti) oltre che all’accatastamento sul piazzale di oltre 100 metri cubi di motori o pezzi di essi stoccati a cielo aperto senza protezione ed esposti agli agenti atmosferici unitamente ad altri rifiuti tipici delle attività di autodemolizione quali ferraglia mista, pneumatici fuori uso, batterie, vetri e carcasse di veicoli non smaltite e presenti sul suolo oltre i limiti temporali previsti dalla normativa.

I Carabinieri forestali, al termine degli accertamenti eseguiti anche mediante riscontri da documentali, hanno proceduto al sequestro di  un’area di 3000 mq del piazzale in uso all’autodemolitore. Sono state contestate inoltre 2 sanzioni amministrative per difformità nella compilazione del registro di carico e scarico dei rifiuti e del MUD per circa 1000 euro.

Obiettivo della specifica campagna è stato quello di contrastare forme di gestione illecita dei rifiuti sia pericolosi che non pericolosi prodotti nel corso delle attività di autodemolizione rientrando nel novero dei rifiuti i veicoli fuori uso la cui gestione è regolamentata da specifiche norme di settore tese a garantire la massima tutela dell’ambiente e della salute umana.


 

Incidente pullman

Nella notte grave incidente stradale sulla Autostrada del Sole A1 al km 174 in direzione Bologna. Erano circa le 2.15 quando un pullman ha impattato contro la barriera laterale per cause al vaglio di accertamenti. Il Comando dei Vigili del Fuoco di Modena con la squadra del distaccamento di Vignola è intervenuto per liberare dalla cabina alcune persone rimaste incastrate e fornire illuminazione e supporto logistico ai sanitari del 118 accorsi sul posto con eliambulanza, automedica e quattro ambulanze e alle varie pattuglie della Polizia Stradale.

Autostrada chiusa per tutta la durata delle operazioni.

 

domenica 24 marzo 2024

Incendio a San Lazzaro

Oggi alle ore 14,20i Vigili del Fuoco sono intervenuti in un appartamento a San Lazzaro di Savena. Sul posto anche 118 e Carabinieri. Sono otto le persone coinvolte con ferite più o meno gravi tutte ricoverate in ospedale.