sabato 30 settembre 2023

Incendio palazzo

INCENDIO A PALAZZO: BRUCIA LA VILLA DEL MARCHESE CAMILLO ZAMBECCARI. LE INDAGINI DEI CARABINIERI

Anzola Emilia (BO): I Carabinieri della Stazione di Anzola Emilia hanno denunciato quattro minorenni alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna per concorso in danneggiamento seguito da incendio. La denuncia è scaturita a seguito dei fatti accaduti alle ore 17:55 del 30 agosto 2023, quando i Carabinieri della Centrale Operativa di Bologna, hanno ricevuto la telefonata di un cittadino che segnalava un incendio all’antica dimora settecentesca del Marchese Camillo Zambeccari che, negli anni ottanta era stata convertita a casa di riposo. L’attività per anziani era cessata e nel tempo, la villa era rimasta un’attrazione per gli studenti, essendo un palazzo d’interesse storico culturale. Nel pomeriggio del 30 agosto 2023, però, la memoria della villa è stata cancellata dalle fiamme che hanno bruciato un’ala del palazzo. I Vigili del Fuoco sono stati costretti a impiegare tre mezzi per lo spegnimento delle fiamme che è terminato il giorno dopo. Informata dell’accaduto, una 56enne italiana, responsabile legale di una società che nel 2017 ha acquistato l’area, non ha saputo spiegare la natura dell’incendio, dicendo di essere stata avvisata da un cittadino residente in zona che, poco prima di aver notato il fumo propagarsi nell’aria, aveva visto uscire dei ragazzi dall’edificio. La svolta nelle indagini avviate dai Carabinieri della Stazione di Anzola Emilia è arrivata con l’identificazione dei presunti responsabili, quattro ragazzini di età compresa tra i 13 e i 15 anni che stando alla ricostruzione dei fatti, dopo essersi introdotti nel palazzo, avrebbero appiccato il fuoco al cartone di una pizza, all’interno di un armadio di legno rimasto dagli anni ottanta. La situazione è sfuggita di mano e i quattro ragazzini non sarebbero stati in grado di rimediare alla “bravata”.

 

giovedì 28 settembre 2023

Siete qui per me?

“MA SIETE QUÌ PER ME?” GRAVATO DA UNA MISURA CAUTELARE SI AVVICINA AI CARABINIERI E VIENE ARRESTATO.

Bologna: I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato un 26enne italiano, residente a Bologna, per violazione dei provvedimenti del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. È successo alle ore 06:00 circa del 26 settembre 2023, durante un’attività di Polizia Giudiziaria che i Carabinieri stavano facendo in una via del Quartiere Borgo Panigale-Reno. Alla vista delle pattuglie ferme sulla strada, un pedone si è avvicinato e dopo aver richiamato l’attenzione del Carabiniere seduto a bordo del veicolo, si è avvicinato al finestrino dicendo: “Ma siete qui per me?”. La richiesta del cittadino ha insospettito il Carabiniere che trovandosi in zona per altri motivi, ha invitato il pedone a esibire un documento d’identità. È stato in quel momento che il Carabiniere ha scoperto che il cittadino, 26enne italiano, residente a Bologna, si era preoccupato perché credeva che i Carabinieri lo stessero cercando, ben consapevole di trovarsi in quel momento in violazione della misura cautelare, ricevuta qualche giorno prima, che gli impone di non avvicinarsi all’abitazione dell’ex fidanzata, residente nei paraggi. Nemmeno il tempo di rendersi conto della “gaffe” che i Carabinieri lo avevano già arrestato. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, successivamente il giovane bolognese è stato rimesso in libertà, in attesa dei provvedimenti che saranno adottati per la violazione commessa. I controlli del territorio espletati dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna negli ultimi giorni hanno portato all’identificazione di altre sei persone, tutte denunciate alla Procura della Repubblica di Bologna. In particolare, nei confronti di tre automobilisti, due marocchini e un italiano, sono scattate delle denunce per aver violato le normative in materia di circolazione stradale. I due marocchini, un 30enne, residente in Provincia di Firenze, si era messo al volante con una patente contraffatta, mentre un 29enne, residente in Provincia di Modena, guidava senza patente, perché non l’aveva conseguita. L’automobilista italiano, invece, 50enne, residente in Provincia di Bologna, è risultato positivo all’alcoltest. Gli altri soggetti deferiti all’Autorità giudiziaria sono due albanesi, un 25enne e un 24enne, senza fissa dimora, entrambi denunciati per ricettazione. Controllati in uno stabile in stato di abbandono in via del Sostegnazzo, detenevano due borse con del materiale proveniente da un furto su auto in sosta che era stato commesso qualche tempo fa in danno di un 26enne italiano, residente a Granarolo Emilia (BO). Il terzo soggetto denunciato è un 40enne albanese che non ha rispettato il foglio di via del Questore di Bologna, ricevuto a luglio 2023. Nei confronti del soggetto è scattata una denuncia per violazione della misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio.

 

mercoledì 27 settembre 2023

Contrasto alla droga

Nel pomeriggio di sabato 23 settembre, nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio finalizzato alla prevenzione ed al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, veniva tratto in arresto in via Duse un cittadino marocchino di 30 anni con pregiudizi di polizia, in quanto visto consegnare un involucro ad un altro uomo.

Una volta fermato dagli agenti, l’acquirente consegnava la dose di droga appena acquistata, mentre il cittadino marocchino, sempre seguito dagli agenti e fermato poco dopo, veniva sottoposto a perquisizione personale e trovato in possesso di denaro contante per un totale € 270, presunto provento dell'attività di spaccio. 

La perquisizione veniva quindi estesa ad un'abitazione in via Stalingrado, dove veniva rinvenuto uno zaino contenente un bilancino di precisione ed altra sostanza stupefacente del tipo cocaina, per un peso complessivo di oltre 60 gr. 

Il soggetto veniva tratto in arresto in flagranza di reato per il reato di cui all'art. 73 D.P.R. 309/90 ed all’esito del giudizio direttissimo gli veniva applicata la misura del divieto di dimora nel Comune di Bologna. 


Scoperto un rifugio di immigrati

SCOPERTO DAI CARABINIERI UN RIFUGIO DI IMMIGRATI IN VIA VALLESCURA. DENUNCIATI PER INVASIONE DI EDIFICI E FURTO DI ENERGIA ELETTRICA

Bologna: I Carabinieri della Stazione Bologna Indipendenza hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Bologna (Ordinaria e per i Minorenni), undici persone, dieci tunisini e un marocchino, di età compresa tra i 16 e i 36 anni (tra cui due minorenni, uno di anni 16 e uno di anni 17) per invasione di terreni e furto di energia elettrica. È successo alle ore 10:15 del 25 settembre 2023, quando i Carabinieri della Stazione Bologna Indipendenza, si sono recati, unitamente ad altri militari dell’Arma Territoriale e del 5° Reggimento Emilia Romagna, nonché personale civile del Gabinetto del Sindaco di Bologna, in un edificio in disuso, situato in via Vallescura – Quartiere Santo Stefano, per verificare la presenza abusiva di alcune persone che erano state viste entrare illegalmente nell’area. Il controllo è terminato con l’identificazione di undici persone che dimoravano nell’edificio, correndo il rischio di restare folgorate da un corto circuito generato da un’installazione abusiva e improvvisata che avevano fatto per portare all’interno l’energia elettrica pubblica da utilizzare per illuminare i locali, ricaricare gli oggetti a batteria di uso comune (smartphone e monopattini) e ovviamente cucinare. L’edificio è stato ripristinato dai Carabinieri e restituito al legittimo proprietario. Le undici persone identificate sono state accompagnate in caserma per avviare le procedure d’identificazione, poiché sprovviste di documenti d’identità. Al termine delle operazioni, i due minorenni sono stati invitati a presentarsi presso l’Azienda Pubblica per i Servizi alla Persona di via del Pratello per regolarizzare la propria posizione sul territorio italiano, mentre nei confronti di altri cinque magrebini, sono scattate le procedure di accompagnamento nei Centri di Permanenza e Rimpatri: due persone a Roma, due persone a Gorizia e una persona a Milano.

 

martedì 26 settembre 2023

Tunisino arrestato

 48ENNE TUNISINO ARRESTATO: CARABINIERI AGGREDITI DALLA FAMIGLIA PER IMPEDIRE LA PERQUISIONE A CASA.

Molinella (BO): I Carabinieri della Compagnia di Molinella, nel corso del pomeriggio di venerdì 22 settembre, hanno arrestato un 48enne di origini tunisine, residente a Molinella (BO), coniugato, disoccupato, pregiudicato, accusato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e\o psicotrope, resistenza a Pubblico Ufficiale e Lesioni personali.

L’attività nasce da una perquisizione domiciliare delegata dalla Procura della Repubblica di Bologna, interpellata dai militari in merito all’attività di spaccio di stupefacenti, risalente allo scorso mese di giugno, all’interno della quale ha visto coinvolto il 48enne nel ruolo di pusher.

L’uomo, rintracciato dai militari all’interno di un bar del paese, è stato accompagnato presso la sua abitazione per dar seguito alle operazioni di perquisizione. Una volta arrivati davanti al portone condominiale, il 48enne, come per abitudine, ha suonato al citofono del suo appartamento e, dopo brevi frasi pronunciate alla moglie in lingua araba, ha terminato con la parola “carabinieri”, come per avvertirti della loro presenza. Ha iniziato così’ a manifestare un profondo disagio, nervosismo e insofferenza al controllo, tanto che una volta aperto il portone del palazzo, ha cercato di non far entrare i militari all’interno dell’atrio condominiale, esercitando una forte resistenza, caratterizzata inizialmente da una violenza fisica, utile ad ostacolare i militari a salire le scale per raggiungere il suo appartamento, per poi aggredirli fisicamente con spinte, pugni e schiaffi. Nella circostanza, l’uomo ha cercato di avvertire nuovamente la famiglia, esclamando ad alta voce la frase “…distruggi il telefono!!!...”. I militari, velocemente e con non poche difficoltà, hanno raggiunto l’appartamento dell’uomo dove, ad attenderli, c’era il resto della famiglia, composta dalla moglie 48enne connazionale e le due figlie minori di 16anni, le quali si sono subito opposte al controllo dei militari, mettendosi in posizione tale da impedire l’accesso all’interno dell’abitazione. La moglie ha ripetutamente spintonato i militari, impedendogli di procedere alla perquisizione domiciliare mentre le due 16enni, nel tentativo di raggiungere il padre nell’atrio condominiale, hanno letteralmente aggredito i militari mediante morsi e spinte. Nella circostanza l’uomo, rimasto nell’atrio condominiale, ha continuato ad urlare alle figlie, incitandole a distruggergli il proprio telefono. Durante il trambusto, infatti, una delle due adolescenti, è risalita velocemente in casa chiudendo la porta di ingresso. Solo grazie all’abbattimento della stessa, i militari sono riusciti nuovamente ad entrare nell’appartamento e a iniziare la perquisizione. Durante tali operazioni i carabinieri hanno rinvenuto: due telefoni cellulari in uso all’uomo e 5 involucri di sostanza stupefacente del tipo cocaina, del peso complessivo pari a 4.5 grammi, nonché materiale utilizzato per il confezionamento e un bilancino di precisione.

Uno dei carabinieri aggrediti è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Budrio per le cure mediche del caso, riportando escoriazioni e lesioni da morso alle mani e alle braccia, giudicate guaribili in sette giorni. Al termine delle attività e dopo le formalità di rito, lo stupefacente rinvenuto all’interno delle tasche di un cappotto di proprietà dell’uomo, il quale spontaneamente ne ha dichiarato la proprietà, più il restante materiale, è stato tutto sequestrato, mentre l’uomo, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, è stato arrestato.

Dopo la celebrazione del rito direttissimo, svoltasi nella mattinata di sabato 23 settembre u.s., lo stesso è stato sottoposto alla misura cautelare giornaliera dell’obbligo di presentazione presso un ufficio di polizia giudiziaria.

Le tre donne, invece, in virtù del loro comportamento aggressivo posto nei confronti dei militari, sono state denunciate alle rispettive Procure della Repubblica presso il Tribunale Ordinario e per i Minorenni di Bologna, in quanto accusate del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale e Lesioni personali

lunedì 25 settembre 2023

Operatrice Sanitaria denunciata

 OPERATRICE SOCIO SANITARIA DENUNCIATA DAI CARABINIERI. E’ SOSPETTATA DELLA RICETTAZIONE DI FEDI NUNZIALI ASPORTATE AI PAZIENTI DI UNA RSA

Appenino bolognese: I Carabinieri della Stazione di Castel di Casio (BO) hanno denunciato un’operatrice socio sanitaria italiana, sulla cinquantina, per ricettazione. La denuncia è scaturita durante un’indagine avviata dai Carabinieri e coordinata dalla Procura della Repubblica di Bologna, per accertare la sparizione di due fedi nunziali e un anello con pietre bianche che qualcuno aveva rubato a luglio 2023 ai pazienti di una residenza sanitaria assistenziale situata nell’Appenino bolognese: una 82enne (vittima del furto dell’anello con pietre bianche), una 95enne e una 99enne (vittime del furto di una fede nunziale). Ad accorgersi dell’ammanco degli anelli che le malcapitate portavano al dito, erano stati i parenti. La responsabile della struttura, venuta a conoscenza dei fatti, si era presentata in caserma e aveva sporto denuncia contro ignoti. Durante le indagini, uno dei tre anelli scomparsi è stato ritrovato dai Carabinieri in un “Compro Oro” dell’Appenino bolognese e nel corso degli accertamenti è emerso che lo aveva depositato una donna che poi è stata identificata nell’operatrice socio sanitaria che lavora ancora nella struttura in cui si erano verificati i furti. L’anello, in particolare una fede nunziale, è stato sequestrato dai Carabinieri e i familiari della 95enne lo hanno riconosciuto subito nel monile d’oro appartenente all’anziana che in seguito è deceduta (agosto 2023). Gli altri due anelli scomparsi non sono stati ancora ritrovati.

Incidenti sul lavoro

 INCIDENTI SUL LAVORO: I CONTROLLI DEI CARABINIERI A TUTELA DEGLI OPERAI ADDETTI AI LAVORI IN FIERA: DUE PERSONE DENUNCIATE ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI BOLOGNA.

Bologna: I Carabinieri della Stazione Bologna Navile, durante i controlli finalizzati alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro, con particolare riferimento alle ditte specializzate negli allestimenti nel polo fieristico di Bologna, hanno denunciato due persone. È successo di recente, quando i Carabinieri si sono presentati all’interno dei padiglioni di Bologna, unitamente al personale civile dell’Ispettorato del Lavoro e dell’Azienda Unità Sanitaria Locale per verificare il rispetto della normativa vigente da parte degli allestitori, impegnati nel montaggio degli stand in occasione di una mostra. Durante le operazioni di controllo che hanno coinvolto un centinaio di lavoratori, di cui la maggior parte in regola, i Carabinieri hanno rilevato che un allestitore marocchino stava impiegando due connazionali clandestini sulla ventina, arrivati in Italia via mare e giunti a Bologna, dove erano stati impiegati in nero e senza alcuna specializzazione all’interno del polo fieristico, col rischio di farsi seriamente male durante le operazioni di montaggio degli stand. I due lavoratori sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Bologna per l’ingresso irregolare sul territorio italiano. Le procedure di espulsione nei confronti dei due lavoratori sono state sospese a seguito della richiesta di asilo avanzata dagli stessi. Nei confronti dell’allestitore è scattata anche una sanzione di 11.500 euro. I controlli sono terminati con l’applicazione di altre sanzioni amministrative nei confronti di cinque ditte per un totale di 10.000 euro. Durante le operazioni di controllo, i Carabinieri e il personale civile dell’Ispettorato del Lavoro e dell’Azienda Unità Sanitaria Locale, sono stati assistiti dai responsabili della sicurezza dei padiglioni fieristici.

sabato 23 settembre 2023

In casa 4,5 kg. di droga

IN CASA CON 4,5 KG DI HASHISH: PENSIONATO ARRESTATO DAI CARABINIERI

Castello d’Argile (BO): I Carabinieri della Compagnia di Giovanni in Persiceto, supportati dall’unità cinofila del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna, nel corso della mattinata di mercoledì 20 settembre, hanno arrestato un pensionato 70 enne residente a Castello d’Argile (BO), coniugato, pregiudicato, accusato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e\o psicotrope.

L’attività nasce da una perquisizione domiciliare delegata dalla Procura della Repubblica di Ferrara,  interpellata dai militari in merito al furto di uno zaino, di proprietà di un ragazzo 18enne di Castello d’Argile (BO), avvenuto lo scorso 3 settembre durante la Festa dei Giovani a Pieve di Cento (BO). Il giorno seguente, i Carabinieri, al termine di una veloce attività di indagine, hanno individuato e rintracciato gli autori del furto, identificati in due ragazzi Tunisini senza fissa dimora rispettivamente di 33 e 29 anni, deferendoli alla competente Procura della Repubblica di Ferrara. Nella circostanza ritenendo possibile che gli autori del furto fossero ancora in possesso della refurtiva, hanno eseguito una perquisizione domiciliare presso l’abitazione del 70 enne che li ospitava all’interno del casolare, nel Comune di Castello d’Argile (BO), da lui preso in affitto.

Durante tali operazioni i militari hanno rinvenuto, nella disponibilità dei due stranieri, lo zaino rubato lo scorso 3 settembre, ammettendo di essersi già disfatti del portafoglio e della macchina fotografica precedentemente riposti al suo interno. Il pensionato, alla vista dei militari e dell’unità cinofila, era apparso, comunque, fin da subito in evidente stato di agitazione, assumendo un atteggiamento estremamente nervoso, oltre a chiedere in maniera molto preoccupata, il motivo per il quale fossero andati da lui, lasciando trapelare il sospetto ancora di più che potesse occultare qualcosa di illecito in casa. Infatti i militari, all’interno di un deposito ad uso esclusivo dello stesso, hanno rinvenuto, occultato in un vecchio frigorifero spento, due involucri plastificati, ricoperti di scotch per pacchi di colore marrone, contenenti rispettivamente dieci cilindri di hashish, del peso complessivo pari a 4,5 kg, oltre ad un bilancino di precisione di colore bianco.

Lo stupefacente e il restante materiale è stato sequestrato, mentre il pensionato, su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, è stato posto agli arresti domic

 

Minorenni e maggiorenni denunciati

 DUE MAGGIORENNI E UN MINORENNE DENUNCIATI DAI CARABINIERI PER RICETTAZIONE


Provincia di Bologna: I Carabinieri della Compagnia di Vergato hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario e per i Minorenni di Bologna, tre ragazzi: due neo maggiorenni e un 17enne. Tutti e tre sono originari dell’Albania, celibi, disoccupati, già noti alle forze dell’ordine, ospiti presso una comunità per minori, accusati del reato di ricettazione in concorso.

I fatti risalgono al pomeriggio di mercoledì 13 agosto u.s. quando, sull’utenza telefonica 112, è giunta una telefonata da parte di un ragazzo 19enne residente a San Marino (RSM), il quale ha riferito ai militari di aver subito, durante la precedente notte, il furto del proprio monopattino, marca Velociptor di colore nero e verde, nei pressi di una nota discoteca di Rimini. Ha raccontato ai militari di averlo legato ad un palo con una catena prima di entrare in discoteca e al suo ritorno, ha trovato soltanto la catena aperta. Nella circostanza, il 19enne ha riferito di averlo subito dopo geolocalizzato, grazie al gps installato sul monopattino, prima nei pressi della stazione ferroviaria di Rimini e, successivamente, verso le ore 7:15, in una delle strade dell’appenino Bolognese. I militari, conoscendo bene il territorio e sapendo che a quell’indirizzo corrispondeva una comunità per minori, si sono immediatamente recati sul posto. Dopo una veloce verifica, sono riusciti a ritrovare, all’interno di una delle camere in uso agli ospiti, il monopattino così come descritto dalla vittima telefonicamente, la quale nel frattempo aveva trasmesso tutta la documentazione in suo possesso che ne attestava la proprietà del veicolo. Gli occupanti della stanza, due ragazzi diventati da pochi mesi maggiorenni e un minorenne, si sono subito spalleggiati a vicenda, cercando di confondere le idee ai militari. Nella circostanza, hanno addirittura esibito uno scontrino emesso per l’acquisto di un monopattino, peccato però che le successive indagini dei carabinieri, hanno consentito di accertare che lo scontrino era stato prodotto e rilasciato per l’acquisto di un altro monopattino, diverso da quello rinvenuto.

Il monopattino è stato così recuperato e restituito alla vittima, la quale, appresa la notizia, ha raggiunto immediatamente la caserma dei carabinieri di Vergato per formalizzare la denuncia e recuperare il monopattino, oltre a ringraziare i militari per averglielo ritrovato.

Detenzione di droga

 33ENNE ITALIANO ARRESTATO PER DETENZIONE AI FNI DI SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI DAI CARABINIERI DI MOLINELLA

Minerbio (BO): I Carabinieri della Compagnia di Molinella (BO) hanno arrestato un 33enne italiano per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E’ successo alle ore 01:10 del 21 settembre 2023, durante un servizio di controllo del territorio che i Carabinieri stavano facendo in Piazza Carlo Alberto dalla Chiesa. Alla vista di tre giovani seduti su una panchina, i Carabinieri si sono avvicinati e li hanno identificati, scoprendo che si trattava di soggetti, tra cui il 33enne, con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. Durante gli accertamenti, i Carabinieri si sono accorti che nelle vicinanze della panchina, c’era una colonnina elettrica con lo sportello aperto, al cui interno era stato occultato un pacchetto di sigarette sospetto. I Carabinieri hanno ispezionato la confezione e scoperto che conteneva dieci involucri di una sostanza stupefacente del tipo cocaina, ma non vi erano altri riferimenti per risalire al possessore. Sono stati gli accertamenti successivi svolti dai Carabinieri ad accertare che la droga occultata apparteneva al 33enne. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il soggetto arrestato dai Carabinieri, è stato trattenuto in attesa del Giudizio direttissimo che è terminato con la convalida dell’arresto e l’applicazione dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Il 33enne è stato rimesso in libertà, in attesa della sentenza, posticipata per la richiesta dei termini a difesa.

venerdì 22 settembre 2023

Bullismo

“DACCI 30 EURO O TI FACCIAMO PICCHIARE DA UN RAGAZZO DEL PILASTRO”. ESTORSIONE IN UN CENTRO CULTURALE GIOVANILE: DUE STUDENTI DENUNCIATI DAI CARABINIERI.

Provincia di Bologna: I Carabinieri della Compagnia di San Lazzaro di Savena (BO) hanno denunciato un 18enne italiano e un 16enne tunisino per estorsione in concorso alla Procura della Repubblica di Bologna (Ordinaria e per i Minorenni). E’ successo nel pomeriggio del 19 settembre 2023, quando i Carabinieri sono stati informati da una mamma, italiana sulla cinquantina, che il figlio 12enne aveva subito un’estorsione all’interno di un centro culturale giovanile situato in Provincia di Bologna. In particolare, la donna riferiva ai militari che verso le ore 16:00, il figlio 12enne, mentre si trovava in compagnia di un coetaneo, era stato avvicinato da due ragazzi più grandi che gli avevano chiesto 30 euro per evitare di essere picchiato da un ragazzo del Pilastro (Rione di Bologna). Alla risposta negativa del 12enne che non era in grado di soddisfare la loro richiesta perché senza soldi, i due soggetti si adiravano e si impossessavano della sua felpa. I due gli intimavano di andare a casa per prendere i 30 euro e fare immediato ritorno in loco dietro la minaccia che se non avesse obbedito, lo avrebbero picchiato unitamente al ragazzo del Pilastro. Il 12enne, impaurito, dopo essersi fatto prestare la bici da un altro amico che si trovava nei paraggi, si recava a casa e dopo aver prelevato i 30 euro dal salvadanaio, tornava al centro culturale giovanile, dove ad attenderlo c’erano i due ragazzi in attesa di ricevere la somma pretesa. Ricevuti i soldi, i due ragazzi si allontanavano senza restituire la felpa alla vittima. Qualche ora dopo, la mamma del 12enne, venuta a conoscenza dei fatti, si presentava al centro culturale giovanile e dopo aver individuato i due presunti autori del fatto che si trovavano ancora in zona, chiamava i Carabinieri che, una volta giunti, procedevano all’identificazione di tutti i soggetti ed a ricostruire i fatti. In seguito, si accertava che i due ragazzi denunciati avevano utilizzato i 30 euro per comprarsi delle pizzette, delle birre e anche per effettuare delle scommesse sportive. Gli altri minorenni coinvolti nella vicenda non sono stati denunciati.

 

Nuova sede CCForestali

Visita dei vertici dei Carabinieri Forestali alla nuova sede di Ozzano dell’Emilia che sostituisce la precedente di Monterenzio.

Visita del Generale di Divisione Nazario Palmieri, Comandante dei Carabinieri Tutela Forestale e Parchi Nazionali, in occasione dell’apertura della nuova sede del Nucleo Carabinieri Forestale di Ozzano dell’Emilia a seguito di trasferimento dal Comune di Monterenzio.

Ozzano dell’Emilia (BO): Nei giorni scorsi il Generale di divisione Nazario Palmieri, Comandante dei Carabinieri della Tutela Forestale e dei Parchi Nazionali ha fatto visita alla nuova sede del Nucleo Carabinieri Forestale di Ozzano dell’Emilia a seguito del trasferimento del reparto dal comune di Monterenzio. E’ stata colta l’occasione per sancire in maniera formale l’apertura della nuova sede in presenza del Generale Fabrizio Mari, Comandante della Regione Carabinieri Forestale, del Colonnello Ettore Bramato Comandante Provinciale dei Carabinieri di Bologna e del Colonello Aldo Terzi Comandante del Nucleo Carabinieri Forestale di Bologna e Ferrara, insieme al  Sindaco del Comune di Ozzano dell’Emilia, Luca Lelli, ai  Sindaci dei Comuni che gravitano nella circoscrizione forestale di Pianoro, Monterenzio San Lazzaro di Savena; era presente anche il Presidente dell’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Orientale che ha appena ottenuto  il riconoscimemento dell’Unesco per il Parco dei gessi Bolognesi.

 Il reparto forestale dell’Arma si colloca all’interno della “Palazzina della Sicurezza” che già ospita il Comando di Polizia Locale e la Stazione Carabinieri di Ozzano Emilia; in questo modo il cittadini potranno trovare in un unico luogo il riferimento per la sicurezza anche ambientale. Il trasferimento si inserisce infatti all’interno del piano di riordino e di ottimizzazione delle strutture dei Reparti Forestali dell’Arma dei Carabinieri effettuato sotto le linee guida impartite dal Comando Generale al fine di individuare sedi che siano più baricentriche rispetto alle giurisdizioni e che offrano ai cittadini un riferimento unico per i servizi globalmente resi dall’Arma.

 “La collaborazione tra Amministrazione comunale e Carabinieri Forestali è sempre stata positiva, a partire dalla disponibilità a fornire in comodato gratuito i locali per la nuova sede”  ha dichiarato il sindaco Lelli precisando che “La nuova collocazione renderà più agevole l’operatività dei Carabinieri Forestali che sono il presidio per la sicurezza ambientale di un territorio naturalistico così importante  in gran parte ricompreso all’interno del perimetro del Parco Regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa”

Il Gen. Palmieri, ringraziando l’Amministrazione comunale per la disponibilità, ha ribadito la propria soddisfazione per le sinergie poste in essere sottolineando come la nuova sede rappresenti il senso di una comunità attenta e accogliente,

Il Nucleo Carabinieri Forestale manterrà inalterati gli assetti ordinativi avendo competenza per i Comune di Ozzano dell’Emilia, Monterenzio, Pianoro e San Lazzaro di Savena. La circoscrizione forestale che si estende tra i bacini del Savena, dello Zena, dell’Idice e del Sillaro ha una superficie complessiva di 322 Kmq e una popolazione residente di più di 70.000 abitanti con una alta densità abitativa pari a 218 abitanti per kmq. Nella circoscrizione del Nucleo le aree forestali sono pari a 12556 ettari e le aree naturali, a vario titolo protette, si estendono per 7907 ettari; tra queste il Parco dei Gessi Bolognesi e dei Calanchi dell’Abbadessa che si estende per complessivi 4795 ettari.


Ladri con suv di lusso

SUV DI LUSSO, GIACCA E CRAVATTA IN SETA PER ANDARE A RUBARE GLI ATTREZZI EDILI SUI FURGONI IN SOSTA. DUE ITALIANI ARRESTATI DAI CARABINIERI. RECUPERATA REFURTIVA PER CENTINAIA DI MIGLIAIA DI EURO.

Castel San Pietro Terme (BO): I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Imola (BO) hanno arrestato due italiani con precedenti di polizia, un 44enne residente in Provincia di Caserta e un 42enne residente in Provincia di Napoli, per furto aggravato continuato in concorso. E’ successo alle ore 10:00 del 20 settembre 2023, durante un controllo del territorio finalizzato alla prevenzione dei furti sui furgoni in sosta che i Carabinieri stavano facendo in un parcheggio situato in via San Carlo, una zona vicina al casello autostradale A/14, utilizzata da soggetti che posteggiano i propri mezzi di lavoro per spostarsi altrove. Durante il servizio perlustrativo, l’attenzione dei Carabinieri è stata richiamata dalla presenza di due persone a bordo di un SUV di lusso e potente, marca Alfa Romeo, modello Tonale, che stava transitando a passo d’uomo di fianco ai mezzi parcheggiati. Pochi istanti dopo, i Carabinieri hanno visto i due soggetti scendere dal veicolo, aprire il portellone laterale di due furgoni, uno marca Dacia e l’altro marca Opel, prendere delle cassette di metallo, trasferirle nel SUV e ripartire a forte velocità verso Castel San Pietro Terme. Inseguiti dai Carabinieri, i due soggetti sono stati fermati mentre stavano trasferendo le cassette di metallo dal SUV a un furgone, marca Mercedes, parcheggiato in Viale delle Terme, davanti a un albergo. Informati dei motivi del controllo, i due soggetti, identificati nel 44enne casertano, conducente del SUV e 42enne napoletano, passeggero, hanno ammesso le proprie responsabilità. In particolare, i due soggetti, vestiti con abiti eleganti e cravatta di seta, hanno dichiarato che le cassette rinvenute dai Carabinieri nel SUV (24 oggetti) e nel furgone Mercedes (59 oggetti) le avevano rubate forzando, con l’utilizzo di un comune cacciavite, le serrature dei portelloni laterali di svariati furgoni parcheggiati tra Trento, Modena e per ultimo a Castel San Pietro Terme, dove, a quanto pare, dimoravano abitualmente in una struttura ricettiva. Rintracciati dai Carabinieri, i proprietari dei due furgoni depredati nell’area di sosta di Via San Carlo, un artigiano di Ravenna e uno di Crevalcore, sono stati invitati a presentarsi in caserma per formalizzare la denuncia di furto, fondamentale per catalogare almeno una parte della refurtiva del valore complessivo di centinaia di migliaia di euro che è stata depositata nella caserma di via Cosimo Morelli a Imola. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il 44enne casertano e il 42enne napoletano, arrestati dai Carabinieri, sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza, in attesa dell’udienza di convalida con Giudizio direttissimo.

 

giovedì 21 settembre 2023

14enne denunciato

 EDUCATRICE DI UNA STRUTTURA SOCIO ASSISTENZIALE PER MINORENNI CHIAMA IL 112. 14ENNE DENUNCIATO DAI CARABINIERI PER MINACCIA AGGRAVATA

Bologna: I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno denunciato un 14enne per minaccia aggravata. E’ successo alle ore 23:00 circa del 19 settembre 2023, quando i Carabinieri della Centrale Operativa di Bologna hanno ricevuto la telefonata di un’educatrice di una struttura socio assistenziale per minorenni, con sede a Bologna, che chiedeva aiuto per una lite tra ragazzi con probabile uso di arma bianca. All’arrivo dei Carabinieri, la situazione era tranquilla e la richiedente, 45enne italiana, ha riferito che i ragazzi erano stati riportati alla calma dopo una discussione animata accaduta qualche minuto prima tra due ospiti della struttura, un 14enne e un 19enne. Quest’ultimo, alla vista del minorenne che stava danneggiando l’armadietto di un altro ospite della struttura, si è avvicinato per avere spiegazioni. Il 14enne, urtato dall’intervento del ragazzo più grande, è andato in cucina, ha preso un coltello da tavolo e l’ha minacciato, desistendo subito dopo alla vista dell’educatrice che lo ha informato dell’arrivo dei Carabinieri. Inizialmente intimorito dalla 45enne, il giovane ha posato il coltello, ma subito dopo ha preso una barra di ferro da una cassettiera e ha minacciato anche la donna: “Vuoi sentirla anche tu?”. Dopo aver ricostruito i fatti e acquisto le testimonianze dei presenti, i Carabinieri hanno denunciato il 14enne alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna.

mercoledì 20 settembre 2023

Si avvicia al sindaco...

 SI AVVICINA AL SINDACO IN VIOLAZIONE DI UNA MISURA CAUTELARE CHE AVEVA RICEVUTO. 37ENNE MAROCCHINO ARRESTATO DAI CARABINIERI


Borgo Tossignano (BO): I Carabinieri della Stazione di Fontanelice (BO) hanno arrestato un 37enne marocchino, senza fissa dimora e con precedenti di polizia, per violazione dei provvedimenti del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. E’ successo nella mattina del 19 settembre 2023, quando il primo cittadino di Borgo Tossignano ha informato i Carabinieri che il suo dispositivo anti stalking che aveva ricevuto qualche tempo fa, come persona offesa, si era attivato, verosimilmente a causa di uno stalker che si era avvicinato troppo. A novembre 2022, infatti, il 37enne aveva ricevuto la misura cautelare del divieto di avvicinamento al Sindaco di Borgo Tossignano. Il provvedimento era scaturito da un’indagine per atti persecutori, a seguito della denuncia del Primo cittadino che aveva sporto ai Carabinieri, perché fortemente preoccupato per la sua incolumità. All’epoca dei fatti, il 37enne, già colpito da un’altra misura cautelare per minacce e percosse verso l’ex compagna, aveva iniziato a tampinare anche il Sindaco, attraverso comportamenti molesti e persecutori, sfociati in pedinamenti, con minacce di morte e ingiurie, allo scopo di farsi assegnare un alloggio popolare che non gli spettava. In merito ai fatti odierni, nella mattina del 19 settembre 2023, i Carabinieri della Stazione di Fontanelice hanno sorpreso il 37enne a casa di un conoscente, nelle vicinanze del Comune di Borgo Tossignano. Informato della violazione commessa, il 37enne arrestato dai Carabinieri è stato rimesso in libertà su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

martedì 19 settembre 2023

Prodotti contraffatti

 GDF BOLOGNA: SEQUESTRATI CIRCA 1.500 PRODOTTI E DENUNCIATE DUE PERSONE PER CONTRAFFAZIONE E RICETTAZIONE Nei giorni scorsi i Finanzieri del Comando Provinciale di Bologna hanno sequestrato circa 1.500 prodotti contraffatti (in particolare adesivi, patch, portachiavi, cappellini e spillette metalliche), recanti i segni distintivi di note case automobilistiche e motociclistiche – tra cui “Ferrari”, “Maserati”, “Porsche”, “Mercedes”, “Alfa Romeo”, “Volkswagen”, “Kawasaki”, “Harley Davidson”, “Ducati”, “Vespa”, “Yamaha”, “Triumph” e “KTM”. Le attività di prevenzione e repressione delle violazioni in materia di “tutela dei marchi” e della “sicurezza dei prodotti”, eseguite in Imola dai militari della locale Compagnia nell’ambito delle ordinarie attività di “controllo economico del territorio”, hanno altresì portato alla denuncia, alla competente Procura della Repubblica, di due soggetti, entrambi di nazionalità italiana, per reati inerenti alla “contraffazione” e alla “ricettazione”. L’attività condotta dalle Fiamme Gialle bolognesi costituisce testimonianza dell’azione del Corpo orientata alla tutela sia della leale concorrenza nel libero mercato che del consumatore, al fine, rispettivamente, di scongiurare la commercializzazione di prodotti contraffatti (che generano illeciti benefici patrimoniali) e di salvaguardare tanto gli operatori onesti, quanto il consumatore dall’acquisto di articoli potenzialmente nocivi poiché non conformi agli standard di sicurezza imposti dalle Leggi europee e nazionali.

lunedì 18 settembre 2023

Sei denunciati, sono ambientalisti

 Attività preventiva svolta dalla Polizia di Stato: scongiurato blitz ambientalista, sei denunciati dalla D.I.G.O.S.

Era stato programmato per ieri mattina l’ennesimo blitz da parte del movimento ambientalista che, per l’occasione, aveva scelto il centro di Bologna quale luogo per realizzare una iniziativa di danneggiamento ed imbrattamento.

Ma questa volta la cornice di sicurezza predisposta dal Questore di Bologna attorno ai luoghi simbolo del capoluogo, ed in particolare quelli che affacciano su piazza Maggiore, hanno consentito di impedirne l’accadimento.

Intorno alle ore 11,30 di ieri, infatti, le numerose pattuglie della D.I.G.O.S. impiegate nei mirati servizi preventivi hanno intercettato in piazza Minghetti la presenza di un gruppetto di attivisti di Ultima Generazione, il noto sodalizio attivo sul territorio nazionale e che recentemente ha realizzato importanti azioni di imbrattamento e danneggiamento in svariate città italiane.

Il gruppo, lì radunatosi prima di passare all’azione, si è quindi diretto verso piazza Maggiore, frazionandosi anche per non destare sospetti. I componenti, tuttavia, sono stati tempestivamente intercettati nelle piccole stradine del centro dagli Agenti della D.I.G.O.S., e sorpresi in possesso di quattro taniche contenenti un liquido misto a sostanza di colore scuro, pronto per essere utilizzato per l’azione probabilmente in danno della fontana del Nettuno.

Le taniche sono state sequestrate, insieme a due striscioni che sarebbero stati esibiti durante la “performance” delittuosa, inerenti l’attuale mobilitazione a sostegno della creazione di un fondo per le riparazione dei danni climatici.

Tra il materiale sequestrato, anche diversi telefoni cellulari che gli attivisti sono soliti utilizzare per documentare l’azione e quindi veicolare in tempo reale il video su piattaforme social.

All’esito dell’attività investigativa condotta dalla D.I.G.O.S., i sei attivisti fermati sono stati deferiti, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Bologna per il reato di tentato danneggiamento aggravato in concorso. Per alcuni di essi, provenienti da fuori Bologna, sono al vaglio altresì misure di prevenzione, tra cui il foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno a Bologna.


Se non ritiri la querela...

 “…SE NON RITIRI LA QUERELA, QUESTA STORIA FINIRÀ IN TRAGEDIA…” 24ENNE GIA’ COLPITO DA MISURA CAUTELARE PERSISTE E FINISCE IN CARCERE.

Bologna: I Carabinieri della Stazione Bologna Indipendenza hanno arrestato un 24enne italiano, residente a Bologna e disoccupato, in esecuzione di un’ordinanza applicativa della misura cautelare richiesta dalla Procura della Repubblica di Bologna. Il giovane è stato indagato per atti persecutori durante un’indagine scaturita dalla denuncia che la compagna, 20enne italiana, ha sporto ai Carabinieri il 9 settembre 2023. La giovane ha raccontato ai Carabinieri che il compagno aveva iniziato a mostrarsi geloso ad aprile 2023, subito dopo l’inizio della relazione sentimentale, impedendole di mantenere i rapporti di amicizia con altri uomini, obbligandola a vestirsi in modo diverso e pretendendo di essere informato dei suoi spostamenti, da documentare tramite l’invio di fotografie o videochiamate. Col tempo le violenze psicologiche si sono intensificate al punto che il 24enne ha iniziato a controllare il telefono della ragazza e quando non erano insieme, la tempestava di chiamate e messaggi (anche 500 volte al giorno) dal contenuto ingiurioso e minatorio, nella convinzione che intrattenesse relazioni d’amore con altri. Infine, la sera del 4 settembre 2023, il 24enne, durante un raptus d’ira dovuto al rifiuto di interrompere la relazione, come richiesto dalla compagna, l’aggrediva, strattonandola e schiaffeggiandola. Spaventata, ma determinata a difendersi, la 20enne è riuscita a dileguarsi. Raggiunto a casa dai Carabinieri nella serata del 14 settembre 2023, il 24enne, è stato sottoposto agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico che si è rifiutato di indossare. Qualche ora dopo, il 24enne, infuriato dalla misura cautelare che aveva ricevuto, l’ha violata inviando nuovamente altri messaggi minacciosi alla 22enne che stava lavorando in un ristorante. Preoccupata dal contenuto dei messaggi del tipo: “Se non ritiri la querela, questa storia finirà in tragedia…”, la giovane ha telefonato ai Carabinieri che l’hanno raggiunta in brevissimo tempo e accompagnata in caserma per trattenerla in un luogo sicuro, in attesa di condurla altrove. Poche ore dopo, vista la richiesta di aggravamento di misura cautelare, avanzata dalla Procura della Repubblica di Bologna, il Giudice per le Indagini Preliminari ha sostituito la misura degli arresti domiciliari con il carcere.

domenica 17 settembre 2023

Incidente in A14

Bologna, 17/09/2023. Poco dopo le 11 i vigili del fuoco del comando di Bologna sono intervenuti in autostrada A14 al km 49 nord per un incidente stradale che ha coinvolto 7 vetture. I vigili del fuoco intervenuti hanno provveduto alla messa in sicurezza dello scenario. Sul posto sono intervenuti anche la Polizia Stradale, il personale di autostrade e il 118. L'intervento è durato un'ora e mezza circa
 

Spaccio in città

 SPACCIO IN CITTA’: IN MANETTE 2 PREGIUDICATI

Molinella e Bologna. I Carabinieri della Compagnia di Molinella hanno arrestato due persone: un 64enne, originario della provincia di Reggio Calabria, residente a Malalbergo, coniugato, disoccupato, pregiudicato e un 67enne originario del Belgio, residente a Bologna, coniugato, pregiudicato, pensionato, entrambi accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’attività che ha portato agli arresti si è svolta nel corso della serata di venerdì 15 settembre u.s., quando, verso le ore 16:00, l’attenzione dei carabinieri, impiegati un ordinario servizio di controllo del territorio all’interno del quartiere Savena di Bologna, è stata richiamata da due uomini, uno dei quali, il 64enne del sud Italia, è un volto già noto ai militari. Nella circostanza i militari, attirati anche dall’atteggiamento sospetto dei due uomini, hanno notato uno scambio di due plichi di colore bianco, che i due uomini hanno rispettivamente estratto dai loro borselli. Dopo aver effettuato lo scambio, il 64enne si è subito allontanato in direzione della sua autovettura, una Peugeot di colore grigio, con la quale si è velocemente allontanato. L’altro uomo, il pensionato 67enne, si è avvicinato dapprima al suo motociclo, un Suzuki di colore grigio per poi, una volta riposto il casco sotto la sella, si è trattenuto sotto ì portici di via Cracovia, assumendo un atteggiamento nervoso e di una persona in attesa di un incontro. Dopo una quindicina di minuti, lo stesso, a bordo del suo motociclo, si è allontanato in direzione di via Dozza dove è stato poi fermato. Nel frattempo, il 64enne, è stato fermato da un’altra pattuglia sulla via Nazionale, ad Altedo di Malalbergo, alle susseguenti ore 16:45 circa.

Le successive operazioni di perquisizione personale e domiciliare, hanno permesso ai militari di rinvenire: nella disponibilità del 64enne, 2 involucri contenenti 110 grammi di cocaina, 1 bilancino di precisione più la somma in denaro pari a euro 440, mentre nella disponibilità del 67enne, 1 involucro in carta contrassegnato dal numero “15”, scritto a penna, contenente la somma in denaro pari a euro 1.500, suddivisa in banconote di vario taglio.

La sostanza stupefacente e il denaro, è stato tutto sequestrato, mentre i due uomini, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza, in attesa del processo con rito direttissimo.

sabato 16 settembre 2023

Omicidio stradale

OMICIDIO STRADALE: 24ENNE IMOLESE ARRESTATO DAI CARABINIERI DELLA SEZIONE RADIOMOBILE

Imola (BO): I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Imola hanno arrestato un 24enne imolese per omicidio stradale. E’ successo alle ore 03:20 del 16 settembre 2023, quando i Carabinieri della Centrale Operativa di Imola, sono stati informati che all’altezza dell’intersezione semaforica tra viale Francesco d’Agostino e via Salvo D’acquisto si era verificato un incidente stradale grave. Appresa la notizia, i Carabinieri della Sezione Radiomobile si sono recati sul posto e quando sono arrivati, hanno verificato che un motociclista in sella a una Ducati Monster era deceduto a seguito delle ferite provocate da un’automobilista alla guida di una Mazda CX-30 che lo aveva tamponato violentemente, percorrendo lo stesso senso di marcia in direzione del centro cittadino e in corrispondenza dell’impianto semaforico, travolgendo il centauro sotto la macchina e trascinandolo per oltre 200 metri di distanza dal punto d’impatto. I sanitari del 118 hanno soccorso il motociclista, tentando di rianimarlo per un’ora, ma alla fine hanno dovuto constatarne il decesso. Il motociclista deceduto: VILARDI Antonio, 41enne, nato a Cosenza e residente a Imola, era un medico chirurgo specializzato in ortopedia. Sottoposto ad accertamenti, l’automobilista è risultato positivo all’alcol test con un valore di 1,21 g/l. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il 24enne arrestato dai Carabinieri, è stato trattenuto in attesa del suo trasferimento in carcere.


 

Illecita concorrenza

ILLECITA CONCORRENZA CON MINACCIA O VIOLENZA: DUE PERSONE COLPITE DA MISURA CAUTELARE

Bologna: I Carabinieri della Sezione Operativa di Bologna Borgo Panigale hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare nei confronti di un 39enne pakistano residente a Cento (FE) e un 34enne italiano residente a Bologna, indagati per illecita concorrenza con minaccia o violenza. Il provvedimento è stato richiesto dalla Procura della Repubblica di Bologna che ha coordinato le indagini dei Carabinieri, a seguito dei fatti accaduti la notte del 15 giugno 2023 in via della Fornace a Bologna, quando ignoti hanno incendiato il SUV, marca Audi, modello Q7, di un 40enne peruviano, residente a Bologna, corriere di una società di logistica e trasporti. Durante gli accertamenti iniziati subito dopo lo spegnimento delle fiamme, era stata trovata una bottiglia di plastica che emanava un forte odore di benzina. In seguito, i Carabinieri hanno scoperto che dietro all’incendio del SUV, c’era probabilmente una storia di rancori, scaturiti nel settore industriale, a seguito del fatto che una grande società che opera nell’industria automobilistica, aveva preferito l’azienda dove lavora il 40enne peruviano, piuttosto a quella dei due indagati, anche loro operanti nel logistica e trasporti per gestire le spedizioni dei pezzi di ricambio auto nella zona a nord di Bologna. Adirati dalla situazione, i due indagati, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, avrebbero commesso atti di concorrenza illecita con violenza e minaccia, la sera prima dell’incendio, affrontando di persona il 40enne peruviano con frasi del tipo: “Stai attento che ti rimangono pochi giorni, guarda che io ti ammazzo perché tu non sai chi sono io!” e nei giorni successivi, con altre minacce e aggressioni fisiche, come accaduto il 31 luglio e 1 agosto 2023. Nella circostanza, il 40enne peruviano, era stato costretto a recarsi al Pronto Soccorso per farsi medicare le ferite che in entrambi casi erano state giudicate guaribili in tre giorni. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna ha disposto l’applicazione degli arresti domiciliari a carico dei due indagati. Rintracciati, il 39enne pakistano e il 34enne pugliese, sono stati arrestati e condotti nelle rispettive abitazioni.

 

Furto con lametta

 RAPINA CON LAMETTA IN BOCCA: DUE MINORENNI DENUNCIATI DAI CARABINIERI

Castel san Pietro Terme (BO): I Carabinieri della Stazione di Castel San Pietro Terme hanno denunciato due studenti, un 15enne e un 16enne, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, per rapina aggravata in concorso. La denuncia è scaturita durante un’indagine avviata nel pomeriggio del 30 agosto 2023, quando una donna italiana si è presentata dai Carabinieri per denunciare una rapina che il figlio 14enne aveva subito qualche minuto prima in piazza, da parte di due coetanei che dopo averlo minacciato, si erano fatti consegnare una banconota da 5 euro. In particolare, il giovane aveva detto a sua madre che uno dei due rapinatori lo aveva spaventato, aprendo la bocca e mostrandogli una lametta sulla lingua. Grazie alla testimonianza raccolta, i Carabinieri sono riusciti a risalire all’identità dei presunti autori del reato, il 15enne e il 16enne.

venerdì 15 settembre 2023

Causa un incidente e si da alla fuga

 Notte folle alla guida di un'auto rubata: causa un incidente e si dà alla fuga. Arrestato dalla Polizia Locale dopo un rocambolesco inseguimento

Notte movimentata, quella del 13 settembre scorso, per due pattuglie della Polizia Locale inviate in zona Casteldebole per un rilievo di un incidente stradale. Arrivati sul posto intorno alle quattro del mattino, gli agenti del reparto Sicurezza Stradale e del nucleo San Donato/San Vitale hanno trovato due auto e un motoveicolo in sosta, danneggiati, e una targa abbandonata a terra. Un testimone presente sul luogo del sinistro ha riferito di aver visto un'auto urtare i veicoli in sosta e poi darsi alla fuga. A questo punto una delle due pattuglie si è messa immediatamente alla ricerca del mezzo scomparso, ma dopo vane ricerche si è ricongiunta ai colleghi per completare i rilievi. Ed è stato in quel momento che un agente ha notato una BMW corrispondente alla descrizione del testimone, avvicinarsi verso di lui e aumentare la velocità puntandolo. Solo un passo carraio a lato strada e la prontezza dell’operatore che si è buttato, ha permesso di evitare il peggio e tragiche conseguenze. L’auto incidentata ha poi proseguito la fuga, inseguita da una pattuglia fino in zona quartiere Reno, dove il fuggitivo ha urtato un altro veicolo in sosta. Gli agenti sono poi riusciti a bloccare l’auto alle spalle per impedirle la fuga, ma il conducente ha speronato il veicolo di servizio della Polizia Locale ed è sceso proseguendo la sua fuga a piedi. Raggiunto e bloccato, l’uomo di ventisei anni, ha continuato a dimenarsi con violenza, tanto che sono sopraggiunte anche alcune pattuglie della Polizia di Stato in ausilio. Dopo la perquisizione, dall’auto risultata rubata sono spuntati un televisore e del denaro in contanti, mentre addosso all’uomo sono stati trovati alcuni coltelli ed un cacciavite. Accompagnato al Pronto Soccorso per i graffi e le escoriazioni presumibilmente riportate a causa del sinistro, il ventiseienne si è rifiutato di sottoporsi agli accertamenti per guida sotto l’effetto di alcol e sostanze stupefacenti, continuando a dare in escandescenze e con atteggiamenti aggressivi nei confronti dei sanitari. Durante il trasferimento negli uffici della Polizia Locale, l’uomo ha proseguito il suo show danneggiando con calci e pugni anche il finestrino di una volante del 113. Dopo gli accertamenti, a carico del soggetto sono emersi numerosi precedenti per furto aggravato, furto in abitazione, ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato oltre ad obbligo di firma sempre disatteso. L’uomo è stato quindi arrestato e, dopo il processo per direttissima, l’arresto è stato confermato ed è scattato il trasferimento in carcere.

Anziano in Rsa armato

MOMENTI DI SOLITUDINE: ANZIANO SI PRESENTA ARMATO NELLA RSA. DENUNCIATO DAI CARABINIERI.

Provincia di Bologna: I Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna hanno denunciato un italiano che ha più di 80 anni, pensionato, incensurato, per porto abusivo di armi, porto di oggetti atti a offendere e omessa custodia di armi. E’ successo alle ore 10:55 del 13 settembre 2023, quando i Carabinieri della Centrale Operativa sono stati informati che all’interno di una Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) situata in Provincia di Bologna, era stata segnalata la presenza di un anziano armato. All’arrivo dei Carabinieri, l’anziano è stato invitato a consegnare le armi. Di fronte alla richiesta dei Carabinieri, l’anziano ha obbedito, consegnando spontaneamente un revolver marca Smith & Wesson, calibro 38 special (è un calibro molto potente) con cinque proiettili nel tamburo e pertanto pronto a fare fuoco. Inoltre, l’anziano deteneva anche un coltello tascabile. Interpellato dai Carabinieri sulla necessità di presentarsi all’interno di una RSA con una pistola e un coltello, l’anziano ha risposto che voleva ammazzare la moglie ricoverata nella struttura e togliersi la vita perché preso da un momento di sconforto e solitudine, vivendo da solo in casa, senza figli e parenti. “Mannaggia a voi Carabinieri che siete arrivati, altrimenti facevo boom boom, prima a lei e poi a me e finiva tutto. A quest’ora ero già freddo!”. L’anziano è stato ricoverato in una struttura sanitaria per accertamenti. I Carabinieri hanno proceduto al sequestro del coltello, del revolver e di altre due pistole vere, semi automatiche, una calibro 6,35 e una calibro 9x21, unitamente ai proiettili che l’uomo deteneva regolarmente, ma non custodiva a norma di legge. Per questo motivo, è stato denunciato anche per l’omessa custodia di armi.

 

Automobiliste rapinate

AUTOMOBILISTE RAPINATE DA UN UOMO ARMATO DI PISTOLA. IDENTIFICATO DAI CARABINIERI IL PRESUNTO AUTORE.

Imola (BO): I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Imola hanno denunciato un 27enne marocchino, disoccupato e senza fissa dimora, per rapina aggravata. La denuncia è scaturita durante un’indagine avviata dai Carabinieri e coordinata dalla Procura della Repubblica di Bologna per risalire all’identità di un soggetto di sesso maschile e armato di pistola che aveva rapinato due automobiliste: una 63enne italiana, rapinata della sua Fiat Punto la sera dell’8 settembre 2023, mentre si trovava in un parcheggio di Via Cova a Castel San Pietro Terme e una 23enne italiana rapinata della sua Hyundai I10 la sera del 9 settembre 2023, mentre si trovava nel parcheggio del centro commerciale The Style Outlets di Castel Guelfo (BO). In entrambi casi, le vittime avevano riferito ai Carabinieri che un soggetto di sesso maschile, dopo averle minacciate con una pistola che aveva estratto dai pantaloni, le aveva costrette a scendere dal veicolo, mettendosi alla guida e allontanandosi velocemente. Le due automobili sono state ritrovate dai Carabinieri qualche ora dopo la seconda rapina. La Fiat Punto è stata ritrovata in stato di abbandono nelle vicinanze del centro commerciale The Style Outlets di Castel Guelfo, mentre la Hyundai I10 è stata recuperata in un canale di scolo situato in via Ferra a Imola, al termine di un inseguimento ad alta velocità che i Carabinieri della Sezione Radiomobile di Imola avevano ingaggiato col conducente del veicolo in fuga che era stato intercettato in zona. Nonostante l’impatto violentissimo e il rischio di annegare, il conducente è uscito dall’auto incidentata ed è fuggito a piedi, dileguandosi nella campagna adiacente. A bordo dell’auto incidentata, i Carabinieri hanno trovato una pistola semiautomatica a salve e priva del tappo rosso.

Nella serata del 10 settembre 2023, è successo un fatto analogo, quando i Carabinieri della Sezione Radiomobile di Molinella (BO) hanno ingaggiato un inseguimento ad alta velocità col conducente di un SUV, marca Subaru, modello Forester, che non si era fermato all’ALT. Raggiunto dopo una fuga ad alta velocità, il conducente, identificato in un 27enne marocchino, disoccupato e senza fissa dimora, è stato arrestato per resistenza a un pubblico ufficiale e ricettazione, perché il SUV che stava guidando era stato rubato la mattina a un 70enne imolese. A quel punto, le indagini dei Carabinieri di Imola si sono concentrate sulla stessa persona e grazie alla testimonianza delle due donne rapinate (la 63enne e la 23enne), lo hanno denunciato per rapina aggravata.

 

Farmaci dopanti

 CARABINIERI NAS BOLOGNA: 5 DENUNCIATI PER IMPORTAZIONE E CESSIONE DI F ARMACI AD AZIONE DOP ANTE E STUPEFACENTE. L'indagine, avviata nel novembre 2020 dai Carabinieri del NAS di Bologna e coordinata dalla Procura della Repubblica presso i1 Tribunale di Ravenna e scaturita da una comunicazione notizia di reato dell' Agenzia Dogane e Monopoli -Direzione Antifrode redatta a margine dell' operazione denominata "POSTBOX II", attivita investigativa volta a contrastare l'importazione ed il commercia di principi attivi, farmaci e sostanze ad azione dopante e stupefacente. Gli approfondimenti e le articolate attivita investigative svolte dai militari del Nucleo felsineo hanno pennesso di evidenziare gravi indizi di colpevolezza a carico alcuni soggetti, tra cui una coppia del faentino ed un personal trainer, che importavano sui territorio dello Stato farmaci e principi attivi illeciti sprovvisti di autorizzazione all 'immissione in commercia aventi proprieta dopanti elo stupefacenti. La merce, proveniente dal mercato asiatico, veniva direttamente recapitata da ignari corrieri, in pacchi ove era indicata Ia presenza di semplici integratori, presso i luoghi di lavoro degli indagati. All'interno dell'abitazione della coppia era stato anche allestito un mini laboratorio per Ia lavorazione dei farmaci in questione con Ia presenza macchine incapsulatrici, un bilancino, materiale per il confezionamento, flaconi e diverse tipologie di sostanze attive. Gli anabolizzanti, venivano poi distribuiti a vari acquirenti gravitanti nel settore del bodybuilding e un gestore di una palestra di Bologna, denunciati per ricettazione e detenzione ai fini della commercializzazione di medicinali illeciti guasti e imperfetti perche privi di autorizzazione e pericolosi per Ia salute. 

giovedì 14 settembre 2023

Trovati in Romania 2 bobcat rubati

RITROVATI IN ROMANIA DUE BOBCAT RUBATI IN UN’AZIENDA DI ALTEDO. OPERAZIONE DEI CARABINIERI, IN COLLABORAZIONE CON L’ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE DELLA POLIZIA CRIMINALE – INTERPOL.

Italia-Romania: I Carabinieri della Compagnia di Molinella (BO) hanno ritrovato, in collaborazione con l’Organizzazione Internazionale della Polizia Criminale – Interpol, due escavatori marca “Bobcat”, rubati nella notte del 7 agosto 2023 in un’azienda di Altedo (BO), specializzata nel settore delle telecomunicazioni e della trasmissione di energia elettrica. Il responsabile dell’azienda aveva denunciato il furto ai Carabinieri, informandoli che ignoti, dopo essersi impossessati delle chiavi di accensione dei due Bobcat, li avevano rubati procurando un danno complessivo di circa 60.000 euro a una società di noleggio di macchine movimento terra, con sede a Russi (RA) che li aveva locati alla società di Altedo. Le indagini dei Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Bologna, avevano rilevato che l’azione criminale era stata fatta da professionisti del settore, determinati a rubare quei macchinari, molto richiesti nell’edilizia. Al momento del furto, i ladri, dopo aver manomesso il GPS dei due mezzi, li avevano messi in moto e condotti in una strada adiacente, dove, probabilmente, un mezzo pesante li attendeva per caricarli e trasportarli verso una destinazione ignota. Qualche giorno dopo, i Carabinieri si sono accorti che il GPS di uno dei due Bobcat era ancora attivo e le coordinate geografiche del segnale, indicavano un territorio in Bulgaria. A quel punto, le ricerche dei Carabinieri sono proseguite in collaborazione con l’Organizzazione Internazionale della Polizia Criminale – Interpol fino a pochi giorni fa, quando i due Bobcat sono stati ritrovati in un cantiere edile in Romania. I due macchinari sono stati sequestrati in attesa di tornare in Italia.

 

Pakistano arrestato

33ENNE PAKISTANO COLPITO DA MISURA CAUTELARE PER MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA FINISCE IN CARCERE

Medicina (BO): I Carabinieri della Tenenza di Medicina hanno arrestato un 33enne pakistano, operaio, residente a Medicina, in esecuzione di una misura cautelare in carcere, richiesta dalla Procura della Repubblica di Bologna, nell’ambito di un’indagine per maltrattamenti contro familiari o conviventi e lesione personale aggravata. La vicenda è iniziata la sera del 31 luglio 2023, quando una 26enne pakistana è andata dai Carabinieri per denunciare il marito, 33enne pakistano che ha sposato una decina di anni fa. La donna ha raccontato ai militari di una convivenza difficile che negli anni è peggiorata, in particolare dal 2019, quando il marito, già responsabile di atteggiamenti prepotenti e diretti a sottometterla con frasi del tipo: “Sei un elefante!”, “Cicciona di una mucca!”, ha iniziato a picchiarla, provocandole delle lesioni che in alcune circostanze sono state refertate dai sanitari del 118. La malcapitata ha ricordato di essere stata picchiata la prima volta nell’estate del 2019, quando chiese al marito di portarla a Venezia, ma lui invece di accontentarla, reagì a quella richiesta come un affronto inopportuno e la picchiò, facendola cadere a terra. A quel punto, la giovane pakistana, ha sopportato i maltrattamenti per altri quattro anni, poi, stremata dalla situazione e soprattutto spaventata, ha chiesto aiuto ai Carabinieri. Raggiunto dai Carabinieri che lo hanno informato della situazione, notificandogli gli atti giudiziari, il 33enne è stato arrestato e tradotto in carcere.

 

Presi i ladri di marmitte

 FURTI DI CATALIZZATORI A BORDO DI AUTOVETTURE. ESEGUITE DALLA POLIZIA DI STATO SEI MISURE CAUTELARI.

Trenta fra furti e tentati furti attribuiti al gruppo criminale che si avvaleva di numerose autovetture, tutte intestate a soggetti fittizi, grazie alla compiacenza di un commerciante di autovetture.

I numerosi furti sono stati consumati tanto nella città di Bologna e tanto in numerosi comuni limitrofi, sino a spingersi nella provincia di Ferrara.

Una volta rubati i catalizzatori, gli indagati, allorquando non li rivendevano immediatamente a soggetti correi, provvedevano all’estrazione al loro interno del materiale prezioso, ovvero platino, palladio e rodio per la successiva immissione sul mercato illegale.

Il valore dei catalizzatori oggetto di furto a seconda del modello di auto oscillava dalle 100 euro alle 800 euro.


mercoledì 13 settembre 2023

Sant' Orsola e Guardia di Finanza

PNRR, SANT’ORSOLA E GUARDIA DI FINANZA INSIEME: PROGETTI PER 52 MILIONI NEI TEMPI E MASSIMA SICUREZZA L’iter di programmazione e attuazione dei progetti dell’IRCCS continua nei tempi previsti. Firmato oggi l’accordo tra il Policlinico e la Guardia di Finanza di Bologna per assicurare ancora più sicurezza, trasparenza e monitoraggio dell’uso delle risorse  Oltre 52 milioni di euro, è il finanziamento complessivo dedicato all’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola per l’attuazione dei progetti con risorse economiche relative a PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) e PNC (Piano Nazionale per gli Investimenti Complementari).  Mentre prosegue a ritmi serrati l’iter dei singoli progetti, tutti nei tempi previsti, l’IRCCS rimarca l’impegno nella destinazione e nell’utilizzo trasparente e efficace di queste risorse. Firmato oggi un protocollo d’intesa tra l’IRCCS e il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna per rendere ancora più trasparente e sicuro il sistema di monitoraggio e controllo relativo alla realizzazione dei singoli progetti, rendendolo strutturato e sinergico.  “Il Sant’Orsola sta cambiando giorno dopo giorno. È un cantiere a cielo aperto che cresce e migliora in strutture, processi e tecnologie seguendo una traiettoria di investimenti indispensabile per un IRCCS di livello internazionale. – afferma Chiara Gibertoni, Direttore Generale IRCCS Policlinico di Sant’Orsola – I finanziamenti PNRR e PNC sono uno dei pilastri di questa evoluzione e intendiamo continuare a investirli in modo efficiente, trasparente e nei tempi previsti. Questo accordo è un tassello importante di questo percorso”.  Il protocollo di comunicazione a cadenza mensile sottoscritto per il Policlinico Sant’Orsola dal Direttore Dottoressa Chiara Gibertoni e per la Guardia di Finanza dal Comandante Provinciale Generale di Brigata Carlo Levanti, agevola le verifiche di tutti i dati e le informazioni relativi agli appalti, interventi, misure e ai progetti esecutivi ammessi a finanziamento (soggetti attuatori, tempistiche di realizzazione, localizzazione dei cantieri, requisiti e criteri di assegnazione, ecc.). L’obiettivo è quello di prevenire, individuare e contrastare tempestivamente qualsiasi tipo di condotta illecita. La Guardia di Finanza rappresenta la principale istituzione in materia di garanzia del rispetto della legalità e della trasparenza.  Le comunicazioni, ovviamente, avverranno in modo da garantire sicurezza e protezione dei dati.  Il Protocollo rimarrà operativo fino all’utilizzo di tutte le risorse finanziarie relative agli interventi previsti nel PNRR ma potrebbe essere esteso alla realizzazione di ulteriori investimenti.  
 

Spaccata in un negozio

SPACCATA AL NEGOZIO DI ARTICOLI SPORTIVI. 25ENNE ALBANESE ARRESTATO DAI CARABINIERI PER TENTATO FURTO AGGRAVATO

Bologna: I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato un 25enne albanese, residente a Bologna, per tentato furto aggravato. È successo nella notte del 13 settembre 2023, quando i Carabinieri della Centrale Operativa di Bologna hanno ricevuto la telefonata di un cittadino che riferiva di aver notato un giovane che stava tentando di sfondare la vetrina del negozio di articoli sportivi “Nuovi orizzonti” situato in via de’ Carracci. All’arrivo dei Carabinieri, il presunto autore del fatto si era nascosto nelle vicinanze, dietro a una siepe, nel tentativo di sfuggire al controllo, ma i militari lo hanno visto e identificato nel 25enne. Ferito agli arti superiori che stavano sanguinando, il giovane ha ammesso le proprie responsabilità, affermando di aver tentato il furto di una bicicletta in mostra all’interno del negozio, sfondando la vetrina con una pietra. Soccorso dai sanitari del 118 che lo hanno medicato, il giovane si è rifiutato di andare in ospedale per ulteriori accertamenti. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il 25enne, arrestato dai Carabinieri, è stato trattenuto in camera di sicurezza, in attesa dell’udienza di convalida.

 

14enne denunciato

SI AGGIRA DI NOTTE COL COLTELLO NEL MARSUPIO. 14ENNE DENUNCIATO DAI CARABINIERI

Imola (BO): I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Imola hanno denunciato un 14enne italiano alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna per porto di armi od oggetti atti ad offendere. La denuncia è scaturita durante un controllo del territorio che i Carabinieri stavano facendo nella notte dell’11 settembre 2023, in una zona industriale vicina alla Stazione Ferroviaria. Alle ore 02:35, l’attenzione dei Carabinieri è stata richiamata dalla presenza di un paio di giovani in sella a uno scooter che stavano viaggiando a velocità sostenuta e a fari spenti. Preoccupati per l’incolumità dei due ragazzi che si potevano fare male, i Carabinieri, dopo avergli intimato di rallentare e fermarsi, li hanno controllati, identificandoli in due minorenni italiani, studenti e incensurati, un 15enne alla guida del ciclomotore e un 14enne seduto sul sedile del passeggero. Di fronte alla dinamica dei fatti e all’età dei due ragazzi che si aggiravano di notte per le strade di Imola, i Carabinieri si sono insospettiti e hanno deciso di approfondire il controllo che è terminato col ritrovamento di un coltello a serramanico che il 14enne deteneva nel marsupio senza un motivo giustificato. I Carabinieri hanno sequestrato l’arma e accompagnato i due minorenni in caserma, in attesa di riaffidarli ai rispettivi genitori che sono stati informati e invitati a presentarsi nella caserma di via Cosimo Morelli. Il 15enne, alla guida dello scooter, non è stato denunciato.

 

68enne marocchino arrestato

FURTO IN ABITAZIONE: 68ENNE MAROCCHINO ARRESTATO DAI CARABINIERI

Medicina (BO): I Carabinieri della Stazione di Mordano (BO) hanno arrestato un 68enne marocchino per furto in abitazione. E’ successo alle ore 17:15 dell’11 settembre 2023, quando i Carabinieri della Centrale Operativa di Imola (BO) hanno ricevuto la telefonata di una donna residente a Medicina, 78enne italiana, che chiedeva aiuto perché aveva subito un furto in abitazione. La richiedente, residente in aperta campagna, ha riferito che un soggetto, dopo essersi intrufolato in casa, entrando dalla porta d’ingresso che non era chiusa a chiave, si era diretto in sala da pranzo e aveva asportato 450 euro in contanti che si trovavano all’interno di una borsa appoggiata su una sedia. All’arrivo dei Carabinieri, la donna e un suo amico, 68enne italiano che si trovava con lei, hanno informato i militari che al momento dei fatti, avevano visto un venditore ambulante aggirarsi in zona con fare sospetto. Rintracciato dai Carabinieri in un terreno agricolo poco distante, il venditore ambulante è stato identificato in un 68enne marocchino, residente a Castel Bolognese (BO) e gravato da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, tra cui furti in abitazione. Il venditore ambulante è stato perquisito dai Carabinieri e trovato in possesso di 2.000 euro in contanti che lui ha tentato di giustificarne la provenienza dai guadagni ottenuti dalla vendita dei suoi prodotti. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il 68enne marocchino arrestato dai Carabinieri, è stato sottoposto agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.

 

martedì 12 settembre 2023

Incendio in una azienda

Bologna, 12/09/2023. Poco dopo le 15 squadre del Comando di Bologna sono intervenute a Castel San Pietro Terme per l'incendio di un cassone. I Vigili del Fuoco intervenuti hanno provveduto allo spegnimento dell'incendio e evitato la sua propagazione. L'intervento è durato circa due ore
 

28enne senegalese arrestato

 28ENNE SENEGALESE ARRESTATO E DENUNCIATO, INSIEME AD UN CONNAZIONALE 29ENNE, DAI CARABINIERI NEL QUARTIERE NAVILE.

Bologna: I Carabinieri della Stazione Bologna Navile, nel pomeriggio di sabato 9 settembre u.s., hanno arrestato un 28enne di origine senegalese, senza fissa dimora, celibe, disoccupato, pregiudicato, accusato di tentata rapina aggravata. Nella medesima circostanza lo hanno denunciato, unitamente ad un 29enne suo connazionale, celibe, disoccupato, già noto alle forze dell’ordine, entrambi accusati del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e\o psicotrope e ricettazione. E’ successo verso le ore 16:55 circa in via Parri, quartiere Navile, quando l’attenzione dei Carabinieri, durante un servizio di pattuglia, è stata richiamata da due uomini, i quali alla vista dei militari hanno manifestato immediatamente nervosismo e preoccupazione, tentando, senza riuscirvi, di sottrarsi al controllo. Nello specifico, il 28enne, è risultato gravato da un’ordinanza di sostituzione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla p.g. con quella della custodia cautelare in carcere a seguito alla tentata rapina aggravata commessa lo scorso 6 luglio, all’interno dell’esercizio commerciale “Super King Kebab” di via Fioravanti a Bologna. In quella circostanza, l’uomo, brandendo in una mano un coltellino multiuso e nell’altra un manico di scopa, sotto la minaccia, ha cercando di rapinare il gestore 33enne bengalese, chiedendogli di consegnargli del cibo. Rapina non portata a termine grazie al tempestivo intervento dei carabinieri. L’atteggiamento insofferente dei due ragazzi ha insospettito i militari, portandoli ad approfondire il controllo. Durante le operazioni di perquisizione, i militari hanno rinvenuto, nella tasca dei pantaloni del 28enne, circa 9 grammi di marijuana, mentre all’interno di un borsone di colore azzurro e nero che portava a spalla, 7 paia di scarpe di una nota marca americana di vari numeri e un paio di ciabatte in gomma, il tutto ancora con l’antitaccheggio e l’etichetta riportante il prezzo attaccata.  Nella tasca posteriori del pantalone dell’altro senegalese, il 29enne, i militari hanno recuperato due involucri di sostanza stupefacente del tipo hashish e cocaina, rispettivamente pari a 1,6 e 3,6 grammi. Quest’ultimo, all’interno di un borsone che portava sulle spalle di colore grigio, aveva 6 paia di scarpe da ginnastica di una nota marca americana, di vari numeri, il tutto ancora con l’antitaccheggio e l’etichetta riportante il prezzo attaccata. Al termine delle formalità di rito, il 28enne è stato denunciato a piede libero e tradotto in carcere, a seguito della notifica del provvedimento cautelare emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bologna, mentre il 29enne è stato anch’egli denunciato per gli stessi reati del suo connazionale ed invitato a recarsi presso l’ufficio immigrazione della locale Questura per regolarizzare la sua posizione sul territorio nazionale. La merce e la droga è stata tutta sequestrata.

Revocati gli arresti domiciliari

 REVOCATI GLI ARRESTI DOMICILIARI E TRADOTTO IN CARCERE: 24ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI.


Bologna: I Carabinieri della Stazione Bologna, nella serata di venerdì, 8 settembre, hanno eseguito il provvedimento di sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con quello della custodia cautelare in carcere, nei confronti di un 24enne originario della Germania ma residente a Bologna, disoccupato, celibe, pregiudicato, accusato del reato di evasione. L’uomo era sottoposto alla misura cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, su richiesta della Procura della Repubblica di Bologna, in quanto ha partecipato, in pieno centro a Bologna, insieme ad un altro ragazzo, la notte del 29 novembre 2021, ad una rapina ai danni di due ragazzi. Il 24enne, lo scorso 15 giugno, è stato scarcerato e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso l’abitazione dei genitori nel quartiere Porto-Saragozza. Il provvedimento non è risultato fin da subito adeguato al comportamento del giovane, il quale è stato arrestato, a fine agosto u.s., per evasione dagli arresti domiciliari e qualche giorno dopo, denunciato per lo stesso reato, in quanto a seguito di un controllo da parte dei carabinieri, non era presente in casa. Il 24enne, rintracciato dai carabinieri venerdì’ scorso, è stato arrestato e tradotto in carcere su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dopo la notifica del provvedimento di revoca della misura e sostituzione con quella della custodia cautelare in carcere. Nella circostanza, il giovane è stato nuovamente denunciato in quanto, poche ore prima, non era stato trovato in casa.

lunedì 11 settembre 2023

Incidente in A14

Tamponamento in autostrada A14, oggi lunedì 11 settembre, ora chiamata alla Sala Operativa Com VVF Bologna 9.52.

3 feriti di cui uno elistrasportato all Ospedale maggiore di Bologna

 

Incendio in centro di Bologna

Incendio sviluppatosi da pertinenza esterna in legno all'abitazione, ubicata in via S. Vitale n°10, poi propagatosi verso la copertura della stessa, sempre in legno, attraverso un cappotto termico esterno all'abitazione verosimilmente in lana di roccia, rendendo di fatto l'abitazione di due piani fuori terra non più fruibile.

Le fiamme si sono parallelamente propagate  nella proprietà attigua verso una struttura verandata, ad uso deposito di materiali ferrosi e attrezzature per lavorazione di metalli, ubicata in via Vannini n°10, Imola (BO). In via Vannini i prodotti della combustione provocavano danni strutturali al suddetto locale deposito rendendolo di fatto non fruibile. Cause non potute accertare nell'immediatezza dell'evento.

Operazioni di spegnimento e bonifica iniziate alle ore 13.30 circa e continuate fino alle ore 20.30. 

 

domenica 10 settembre 2023

Incidente a Dozza


 Squadra di questo COMANDO ( BQ11 ),è intervenuta nel comune di DOZZA, località Toscanella,alle ore 17:32 per incidente auto-moto con incendio di entrambi i veicoli,sul posto 118 con 3 Ambulanze e ELISOCCORSO.

Il traffico sulla via Emilia veniva interrotto per 1ora circa

2 feriti sono stati trasportati all'ospedale Maggiore cod 2 mentre gli altri 4 presso ospedale di IMOLAin cod 1

sabato 9 settembre 2023

Identificato il presunto aggressore

IDENTIFICATO DAI CARABINIERI IL PRESUNTO AGGRESSORE DI DUE FRATELLI MINORENNI A BORDO DEL BUS

San Lazzaro di Savena (BO): I Carabinieri della Stazione di San Lazzaro di Savena hanno denunciato un 18enne marocchino, residente a San Lazzaro di Savena, per minaccia, percosse e lesione personale a seguito dei fatti accaduti la mattina del 17 aprile a bordo dell’autobus Linea 918 “Loiano-San Lazzaro-Bologna”. Durante il tragitto, il 18enne, salito sull’autobus all’altezza di Idice (BO), si è avvicinato a due fratelli, un 17enne e un 16enne che stavano andando a scuola e dopo averci avuto un battibecco, accusandoli di averlo deriso, prima ha dato uno schiaffo al 16enne, poi ha preso a pugni il 17enne che era intervenuto in difesa del fratello. Dolorante per il pugno e spaventato dalle urla dell’aggressore: “Appena scendiamo chiamo i miei amici e ti riempio la faccia di sangue!”, il 17enne ha perso i sensi per alcuni secondi, prima di riprendersi. Appresa la notizia, la madre ha raggiunto i due figli e trasportato quello più grande al Pronto Soccorso del Policlinico Sant’Orsola Malpighi, dove è stato medicato e dimesso con una prognosi di tre giorni per un trauma contusivo al volto. Grazie alle testimonianze raccolte, i Carabinieri sono riusciti a risalire all’identità del presunto autore dell’aggressione, un 18enne marocchino, operaio, con precedenti di polizia. I due fratelli minorenni non sono stati denunciati.

 

Minorenni rubano le brioche

 RUBANO LE BRIOCHES DAL BANCONE: DUE RAGAZZI DENUNCIATI PER FURTO, MA ALCUNE SETTIMANE DOPO IL BARISTA LI PERDONA E RIMETTE LA QUERELA.

Vado di Monzuno (BO): I Carabinieri della Stazione di Vado hanno denunciato un 19enne e 17enne, italiani, residenti a Bologna, per furto aggravato in concorso alla Procura della Repubblica di Bologna (Ordinaria e per i Minorenni). La denuncia è scaturita a seguito dei fatti accaduti la notte del 4 agosto, quando i Carabinieri della Centrale Operativa di Vergato (BO) hanno ricevuto la telefonata del gestore di un bar di Vado, 30enne cinese, che riferiva di essere stato derubato. Raggiunto dai Carabinieri, il gestore del bar ha riferito che poco prima delle 02:00, un giovane è entrato nel suo locale e nel tentativo di prendere tre scatole di brioche calde che si trovavano sul bancone, ne ha fatte cadere alcune per terra, riuscendo a impossessarsi di una terza scatola e fuggire nella piazza antistante, in compagnia di un complice che lo stava aspettando fuori. Durante la fuga, il ragazzo che teneva in mano la scatola di brioche è inciampato e le ha fatte cadere alcune per terra. Inseguiti dal gestore del bar che si era accorto del furto, i due ragazzi si sono allontanati per andare a mangiare le brioche ancora calde in una zona più appartata situata nelle vicinanze. Al mattino, il 30enne è andato dai Carabinieri per denunciare il furto. Grazie alla videosorveglianza del locale e alla testimonianza della vittima, i Carabinieri sono riusciti a identificare i presunti autori del reato, il 19enne e il 17enne che hanno ammesso la responsabilità dei fatti. Alcune settimane dopo il gestore del bar li ha perdonati, ritirando la querela che aveva presentato.