ARRESTATA UNA DONNA TROVATA IN POSSESSO DI DENARO E GIOIELLI PROVENTO DI
UNA TRUFFA
AI DANNI DI UNA ANZIANA
Proprio nella giornata di mercoledì, il fenomeno
delle truffe ai danni di anziani aveva fatto registrare una nuova
recrudescenza, con due tentativi ed una truffa consumata.
L’espediente truffaldino utilizzato era
ancora una volta – proprio come poco più di un mese fa, quando la Polizia aveva
poi tratto in arresto due uomini responsabili di vari episodi dello stesso
genere – quello di prospettare all’anziana vittima l’urgenza di reperire denaro
contante o gioielli per poter far fronte alla necessità di poter avere un
imminente quanto costoso vaccino in favore di uno dei propri congiunti, che
versava in gravi condizioni di salute a seguito della contrazione del virus
Covid-19. Anche in questo caso la telefonata, che ha poi indotto la parte
offesa a consegnare l’oro ed il denaro ad una donna presentatasi in strada nei
pressi della propria abitazione, è durata ben oltre un’ora, ingenerando nella
vittima un grave stato di agitazione ed un grande coinvolgimento di tipo
psicologico.
Stavolta al telefono a parlare era un ragazzo,
che si è spacciato per il nipote della signora di 83 anni, dicendo di avere una
grave forma di Covid-19 e di avere bisogno di contanti e gioielli che sarebbero
stati depositati in ospedale come cauzione per poter ottenere le cure
necessarie; poi la telefonata proseguiva con una voce femminile, che si è finta
la mamma del nipote della signora, dando indicazioni sulle cose da fare, fino a
portare l’anziana signora a pesare sulla bilancia della cucina tutto l’oro che
era riuscita a racimolare in casa.
Immediatamente, gli accertamenti svolti dagli
uomini della Squadra Mobile – Sezione Reati contro il Patrimonio – hanno
permesso di individuare una donna, alloggiata presso un hotel vicino alla
Stazione Centrale, il cui cognome destava subito grande interesse, essendo
corrispondente a quello di una famiglia di origini sinti, stanziata in Italia
ed altri paesi europei, dedita, secondo quanto emerso da pregresse attività
d’indagine, proprio a questo genere di reati.
L’immediato controllo presso la struttura
ricettiva ha portato alla scoperta del bottino. Occultata all’interno di un
calzino, nella valigia della donna, una busta contenente contanti e gioielli,
di cui la donna fermata non ha saputo dare spiegazioni.
Contattata nel corso della notte, una signora
bolognese di 83 anni, che proprio quel pomeriggio era rimasta vittima di una
truffa, ha potuto individuare, tra tutti i gioielli sequestrati, proprio quelli
che appartenevano a lei e che le erano stati portati via, oltre alla somma di
150,00 euro.
Tutti i beni ed i contanti sono stati sequestrati
e la donna fermata per ricettazione. La Polizia di Stato, d’intesa con
l’Autorità Giudiziaria, ha eseguito nei suoi confronti un fermo di p.g. a causa
dell’elevato rischio che potesse darsi alla fuga, visto che la stessa, L.K.,
nata ad Amburgo, classe ’93, è risultata senza dimora in Italia ed in possesso
unicamente di un documento di riconoscimento ed un’utenza telefonica entrambi
polacchi.
Nei confronti della donna, all’udienza di
convalida, il Giudice per le Indagini preliminari, su richiesta del Sostituto
Procuratore Dr. Marco Imperato, ha applicato la misura della custodia cautelare
in carcere.
Sono
tutt’ora in corso le indagini per la ricostruzione degli eventi delittuosi da
cui provengono i beni sequestrati e per l’identificazione dei complici della
donna.
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