giovedì 31 gennaio 2019

Incendio in appartamento

Incendio questa mattina in appartamento in via Nullo alla Pescarola. Sul posto sono intervenuti, poco dopo l' allarme, i Vigili del Fuoco e la Polizia. Due sono le persone intossicate trasportate al Sant' Orsola e due medicate sul posto.

martedì 29 gennaio 2019

IMOLA INCIDENTE STRADALE IN VIA L. PIRANDELLO

DUE PEDONI INVESTITI MENTRE ATTRAVERSANO LA STRADA
Ieri sera, i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Imola sono intervenuti in via L. Pirandello per rilevare un’incidente stradale tra un’automobilista, 51enne alla guida di una Citroën C4 e due pedoni, una 68enne e una 69enne, tutti e tre italiani e residenti a Imola. Ad avere la peggio sono stati i due pedoni, investiti dall’automobilista mentre stavano attraversano la strada. Le due donne sono state soccorse dai sanitari del 118 e trasportate d’urgenza al Pronto Soccorso. La 68enne, in elicottero, all’Ospedale Maggiore “Carlo Alberto Pizzardi” di Bologna, mentre la 69enne all’Ospedale “Santa Maria della Scaletta” di Imola. 

lunedì 28 gennaio 2019

Bologna: la Polizia di Stato ha tratto in arresto un cittadino del Camerun per il reato di rapina aggravata


Nella tarda mattinata di domenica 27 gennaio u.s., il personale della Polizia di Stato in servizio presso la Sezione Polizia Stradale di Bologna, ha proceduto all’arresto in flagranza di reato per rapina aggravata nei confronti di un cittadino camerunense di 38 anni, irregolare sul territorio nazionale e già gravato da precedenti penali.
Lo straniero, dopo aver prelevato dagli scaffali del supermercato Lidl di via Francesco Baracca in Bologna un bollitore elettrico ed alcune scatolette di tonno ed aver nascosto la merce all’interno di uno zaino, tentava di uscire da una cassa momentaneamente chiusa allo scopo di evitare il pagamento. La scena però non passava inosservata ad una cassiera del supermercato la quale tentava di bloccare l’uomo, che, però, colpiva la donna violentemente ad una spalla procurandole delle lesioni guaribili in cinque giorni, e si dava a precipitosa fuga inseguito da un altro dipendente del supermercato. L’uomo in fuga, veniva notato da una pattuglia della Polizia Stradale di passaggio che si poneva all’inseguimento del reo e poco dopo riusciva a bloccare il fuggitivo nella vicina via Emilia Ponente. Lo straniero, veniva pertanto immediatamente arrestato per il reato di rapina impropria aggravata e procurate lesioni personali e la refurtiva immediatamente restituita ai legittimi proprietari.
Nel corso del giudizio per direttissima svoltosi questa mattina presso il Tribunale di Bologna, il giudice ha convalidato l’arresto, disposto l’obbligo di dimora dell’imputato presso il domicilio sito in Monghidoro e rinviato il processo per l’udienza del 21 marzo 2019.

Bologna: Arrestato dalla Polizia di Stato un cittadino albanese per l’esecuzione di un mandato di arresto europeo


Nella mattinata del 26 gennaio u.s. personale dell’Ufficio Polizia di Frontiera dell’Aeroporto “G. Marconi”, nell'ambito dei rituali controlli effettuati sui passeggeri provenienti da Paesi terzi, finalizzati al contrasto del fenomeno dell'immigrazione clandestina, hanno identificato un cittadino albanese di 23 anni atterrato presso lo scalo citato e proveniente da Tirana. L'uomo, che dichiarava di voler fare ingresso in Italia per acquistare un’automobile per poi trasportarla in Albania, esibiva ai poliziotti regolari documenti di viaggio.

Destando alcuni sospetti veniva sottoposto a più approfondite verifiche e, da specifici accertamenti effettuati con sistemi informatici, risultava essere ricercato per l'esecuzione di un mandato di arresto europeo perché giudicato colpevole dalle Autorità finlandesi di importazione e spaccio illegale di una dozzina di chili di sostanze stupefacenti e psicotrope, reati commessi con altri individui nel corso dell'anno 2018 e per i quali la Corte Distrettuale di Helsinki ha comminato la reclusione fino a 10 anni di carcere. Una volta accertata l'identità del cittadino albanese e constatata la attualità e la validità del provvedimento restrittivo della libertà personale, lo stesso veniva condotto presso la casa circondariale di Bologna e messo a disposizione dell'Autorità Giudiziaria ai fini di un’eventuale estradizione.

sabato 26 gennaio 2019

Erika Seta candidata sindaco

Presentazione di Erika Seta con Nofori FDI, Marco Lisei FI e Mauro Muratori Lega Nord, a candidata sindaco di Casalecchio di Reno.
Vedi su Youtube
www.youtube.com/watch?v=WtHhSC4-8ik

CASTEL D’AIANO

SEQUESTRATA DAI CARABINIERI UN’AZIENDA AGRICOLA ADIBITA AD ALLEVAMENTO DI BOVINI DA LATTE
I Carabinieri della Stazione di Castel d’Aiano hanno sequestrato un’azienda agricola adibita ad allevamento di bovini da latte.
Il provvedimento, emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bologna, dott.ssa Francesca Zavaglia, nasce da un’informativa dei Carabinieri, coordinati dal Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, dott.ssa Gabriella Tavano, nel corso di un’ispezione alle aziende agricole dell’Alta Valle del Reno. Tra le ditte controllate dai Carabinieri della Stazione di Castel d’Aiano, coadiuvati dai colleghi del NAS di Bologna e dal personale del Servizio Intercomunale di Polizia Municipale dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese, dell’Arpa – Distretto Territoriale di Montagna e del Servizio Veterinario AUSL di Bologna, ne era stata sorpresa una che non rispettava la normativa ambientale in materia di smaltimento dei rifiuti, anche pericolosi (letami e liquami zootecnici, batterie al piombo fuori uso e lubrificanti esausti) che venivano dispersi nel terreno circostante e nel Torrente Gea.
L’amministratore unico dell’azienda in questione, 42enne e il suo procuratore speciale, 48enne, italiani, sono stati denunciati in concorso per aver violato le norme in materia ambientale – Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e in materia di abusi edilizi.

venerdì 25 gennaio 2019

VISITA DELL’ORDINARIO MILITARE

 VISITA DELL’ORDINARIO MILITARE PER L’ITALIA S.E. REVERENDISSIMA MONS. SANTO MARCIANO’ AI FINANZIERI DELLA GUARDIA DI FINANZA            DELL’ EMILIA ROMAGNA.

Il 25 gennaio l’Ordinario Militare per l’Italia, S.E. Rev.ma Mons. Santo MARCIANÒ, si è recato in visita alla Guardia di Finanza di Bologna per manifestare la propria vicinanza ed il proprio sostegno al personale del Comando Regionale e dei Reparti dipendenti a questa sede. Accolto dal Comandante Regionale, Generale di Divisione Giuseppe Gerli e dal Capo Servizio Assistenza Spirituale, don Daniele Benecchi, l’Arcivescovo ha salutato tutti i militari presenti all’incontro, esprimendo il proprio apprezzamento per l’impegno profuso nella delicata attività di servizio sul territorio. Successivamente, Mons. Marcianò ha officiato una SS. Messa presso la Chiesa di Sant’Isaia, nel corso della quale ha somministrato il Sacramento della Cresima ad alcuni militari. Alla visita hanno preso parte anche il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, Generale di Brigata Luca Cervi, una folta rappresentanza di Finanzieri in servizio ed in congedo della locale Sezione dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia e i delegati Co.Ba.R. dell’Emilia Romagna.
Foto di ZucchiniFoto


giovedì 24 gennaio 2019

CARABINIERI

SASSO MARCONI
ESEGUITA DAI CARABINIERI UN’ORDINANZA DI CARCERAZIONE DI
NANNI NICOLA CONDANNATO ALL’ERGASTOLO
I Carabinieri della Stazione di Sasso Marconi hanno eseguito un’ordinanza di carcerazione dell’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Bologna nei confronti di NANNI Nicola, il 55enne bolognese riconosciuto colpevole di aver ucciso la madre 78enne il 5 gennaio 2000. Le indagini, che inizialmente non portarono ad alcun risultato, furono riaperte nel 2008 dalla Procura della Repubblica di Bologna e affidate ai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bologna. Il rinvenimento di un’accetta nel capanno degli attrezzi di casa, nel quale furono repertate delle tracce, permisero di indagare NANNI Nicola e chiederne il rinvio a giudizio.
L’uomo, arrestato questa mattina, alle ore 9:30 circa, mentre si trovava all’interno della sua abitazione di Sasso Marconi, in compagnia del figlio 30enne, è stato tradotto presso la caserma dei Carabinieri di Borgo Panigale per le procedure di foto segnalamento, in attesa di essere tradotto presso la Casa Circondariale di Bologna e scontare la pena stabilita dell’ergastolo.
ALTO RENO TERME
TRE NAPOLETANI ARRESTATI
PER FURTO AGGRAVATO IN CONCORSO
I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Vergato hanno arrestato tre napoletani per furto aggravato in concorso.
È successo ieri pomeriggio, quando la Centrale Operativa del 112 è stata informata che un generatore di corrente, collocato all’interno di un furgone parcheggiato davanti a un bar situato a Ponte della Venturina, frazione del Comune di Alto Reno Terme, era stato rubato da tre soggetti che si erano allontanati a bordo di un altro furgone. Questo veniva intercettato pochi istanti dopo da una pattuglia del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Vergato che era stata allertata. La refurtiva, rinvenuta dai militari nel vano di carico del veicolo, è stata recuperata e restituita al legittimo proprietario, un fabbro, titolare di una ditta del luogo che al momento del furto era all’interno del bar per pranzare con i suoi due dipendenti che si sono accorti del furto e hanno dato l’allarme. Durante i fatti, i tre ladri avevano attirato l’attenzione dei clienti del bar che erano usciti fuori per fermare i tre malviventi, ma quello alla guida del furgone, invece di fermarsi e restituire il bottino aveva accelerato, rischiando di investire uno dei clienti che si era messo in mezzo alla strada per fare da scudo. I tre napoletani, un 48enne e un 25enne, padre e figlio e un 34enne, tutti con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, sono stati tradotti in camera di sicurezza, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto prevista questa mattina presso le aule giudiziarie del Tribunale di Bologna.

mercoledì 23 gennaio 2019

automobilista UBRIACA SI SCHIANTA CONTRO UN MURO

automobilista UBRIACA SI SCHIANTA CONTRO UN MURO
denunciatA dai Carabinieri
I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Imola hanno denunciato una sessantaduenne per guida sotto l’influenza dell’alcool.
La donna è stata controllata a seguito di un incidente stradale non grave accaduto ieri notte in Viale Francesco Domenico Guerrazzi, dove si è schiantata contro un muro mentre si trovava al volante della sua utilitaria. Sottoposta all’alcol test, la donna è risultata positiva con un valore di 1,74 g/l. Per la sessantaduenne sono scattati il ritiro della patente di guida e il sequestro dell’auto. Foto archivio

Polizia di Stato: la Questura di Bologna avvisa gli anziani


In queste ultime settimane si è registrata una recrudescenza del fenomeno delle truffe, soprattutto ai danni di persone anziane, bersaglio preferito di persone senza scrupoli che approfittano di loro per raggirarli e derubarli in diversi modi. È pertanto compito della Polizia di Stato ribadire di fare attenzione e di non aprire la porta di casa a sconosciuti.
Nella maggior parte dei casi le persone vittime di truffa descrivono gli autori quali:
- persone distinte o di bell'aspetto,
- persone in uniforme;
- persone che lavorano per qualche servizio di pubblica utilità,
- impiegati di banca, Poste Italiane, Enel o altri Enti o ditte.
- liberi professionisti quali avvocati o medici.

Le motivazioni con le quali gli autori si fanno consegnare denaro o monili sono le più svariate ma quelle che si registrano con maggiore frequenza sono:

·       l’avvocato che telefona alla vittima richiedendo con urgenza una somma di denaro in cambio della immediata liberazione di un familiare sul quale gravano problemi di giustizia per cui si presenta a casa un uomo in divisa per ritirare la somma;
·       l’amico del figlio o di un parente prossimo che chiede un aiuto economico per il parente della vittima o addirittura finge di essere il nipote o il parente della vittima stessa con l’intento anche in questo caso di ottenere denaro o monili dall’anziano;
·       il falso postino che suona alla porta e chiede alla vittima di scendere mentre un complice approfitta della situazione per intrufolarsi in casa;
·       addetti al controllo di utenze che si presentano alla porta della vittima avanzando la richiesta di dover saldare alcune fatture o bollette in sospeso o di dover installare apparecchi di vario tipo obbligatori per legge;
·       quelle nelle quali gli autori con la scusa di dover controllare se il denaro o i monili in possesso della vittima siano falsi o contaminati, si introducono in casa e approfittando di momenti di poca lucidità delle anziane persone portano via tutto;
·       casi nei quali semplicemente si presenta alla porta della vittima un falso medico per controllare lo stato di salute dell’anziana vittima ma che in realtà si introduce in casa e richiede in cambio denaro o porta via illegalmente beni preziosi approfittando della distrazione del malcapitato.

Ogni pretesto è utile per entrare in casa: è opportuno quindi fare attenzione e diffidare da chi bussa alla porta.
In proposito si ricorda che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento di bollette, rimborsi o verifica e sostituzione di eventuali banconote false.
È consigliato in tali casi rivolgersi ad un familiare o vicino di casa oppure semplicemente telefonare all'Ente, alla ditta o al 113 per accertarsi della loro veridicità e onestà.
Inoltre, si ricorda di fare attenzione a chi fa offerte di varia natura anche se la persona appare distinta e dai modi gentili, di non accettare passaggi da sconosciuti e di contattare il 113 se il soggetto manifesta insistenza nel volere prestare aiuto o nell’ottenere ciò che ha richiesto.

Bologna: denunciati due algerini per tentato furto aggravato in concorso


La Polizia di Stato ha denunciato due algerini per il reato di tentato furto aggravato in concorso commesso presso l’aeroporto “G. Marconi”.
In particolare, personale dell’Ufficio di Polizia di Frontiera aerea di Bologna, al fine di contrastare il fenomeno dei borseggiatori che frequentemente commettono furti a danno dei passeggeri dello scalo felsineo, ha predisposto dei servizi mirati nelle zone del terminal di maggiore transito, grazie ai quali è stato possibile individuare i due rei di origine algerina classe 1975 e 1985.
Il loro modus operandi –già conosciuto alle forze dell’ordine- consisteva nel fingersi clienti di una pizzeria molto affollata sita in zona arrivi dell’aeroporto. Mentre uno dei due osservava la situazione fungendo da “palo”, l’altro avvicinava lo schienale della sua sedia a quella del cliente alle sue spalle. Quindi il ladro infilava le mani nella giacca della vittima individuata asportandogli il portafoglio; dopo avere sottratto il denaro, lo riponeva all’interno della tasca della giacca del malcapitato, del tutto ignaro di quanto stava accadendo.
Tutta la scena è stata notata da una pattuglia in borghese della Polizia di Frontiera dell’aeroporto di Bologna che prontamente ha bloccato i due rei prima che potessero darsi alla fuga.
Uno dei due soggetti, è stato anche riconosciuto quale autore di un furto perpetrato con le medesime modalità, nel mese di dicembre 2017 e denunciato anche per questo reato.

martedì 22 gennaio 2019

GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA: SI FA SPEDIRE LA DROGA PER POSTA. DENUNCIATI MITTENTE E DESTINATARIO

I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna nei giorni scorsi, nell’ambito delle attività di controllo del territorio, hanno individuato e sequestrato presso uno spedizioniere, occultati all’interno di un pacco postale in partenza, contenente generi alimentari, circa 60 grammi di hashish. In particolare il rinvenimento è stato effettuato da una pattuglia del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bologna, che operava nell’ambito del dispositivo permanente a contrasto dei traffici illeciti che viene attuato a livello regionale e che prevede periodici controlli presso i centri di smistamento postale avvalendosi anche di unità cinofile. I successivi approfondimenti hanno permesso di risalire al mittente, una studentessa universitaria domiciliata a Bologna, che si era prestata ad effettuare la spedizione a proprio nome per conto del destinatario, un uomo di origini calabresi, gravato da numerosi precedenti specifici per reati inerenti lo spaccio e il traffico di sostanze stupefacenti. Le operazioni di perquisizione eseguite a casa della ragazza hanno portato al sequestro di ulteriori dieci grammi di hashish. Entrambi i soggetti sono stati denunciati a piede libero all’Autorità Giudiziaria per detenzione di sostanze stupefacenti.

lunedì 21 gennaio 2019

DOGANA E GUARDIA DI FINANZA: CONTROLLI VALUTARI AL “MARCONI”

Proseguono fitti i controlli della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Dogane di stanza presso l'Aeroporto di Bologna, disposti per il rispetto dell’obbligo di dichiarazione di denaro contante per importi superiori a 10.000,00 euro che hanno permesso di intercettare, nei primi giorni del nuovo anno, denaro non dichiarato per oltre 90.000,00 euro, trasportato da passeggeri in uscita dal territorio nazionale, e rinvenuto, perlopiù, sulla persona e all’interno dei bagagli. In particolare un cittadino senegalese residente in Italia è stato trovato in possesso di valuta non dichiarata per circa 25.500 euro, mentre due cittadini marocchini, anche loro residenti in Italia, viaggiavano con oltre 15.000 euro ciascuno. Nel rispetto della vigente normativa valutaria, i viaggiatori si sono avvalsi della facoltà di estinguere le violazioni accertate mediante l’oblazione immediata, con il pagamento di una sanzione amministrativa.
Foto, filmato e notizie Comando Prov. Guardia di Finanza


sabato 19 gennaio 2019

Operazione “MONDO SEPOLTO”

 Ancora in corso l’operazione in oggetto, che ha visto nella giornata di ieri l’esecuzione di 30 misure cautelari e di contestuali 43 perquisizioni in direzione di altrettanti indagati. Lunghe e complesse le attività di sequestro disposte dal GIP del Tribunale di Bologna, per un valore complessivo di circa 13 milioni di euro, che hanno visto colpiti ben 6 assetti societari - con il complesso dei beni mobili ed immobili loro riconducibili (35 unità locali e 75 mezzi) - parte dei patrimoni degli indagati in ragione della stima dei profitti realizzati nel corso delle attività di indagine circa 145.000,00 euro), nonché l’ufficio “bunker”, prescelto dai vertici del “C.I.F.” in un’anonimo palazzo nei pressi della centralissima via Ugo Bassi ed eletto quale base logistica dell’associazione, fulcro delle illecite attività amministrativo/contabili del sodalizio stesso.
Erano le complesse attività di osservazione e pedinamento svolte dagli investigatori dell’Arma a consentire la localizzazione del sito in questione, laddove mai in corso d’opera veniva registrato un esplicito riferimento sul punto da parte degli arrestati, che peraltro strategicamente evitavano di portarsi in zona affidandosi alla raccolta “porta a porta” effettuata da BERTAGNI Patrizia, in movimento quasi sempre a piedi e/o con i mezzi pubblici. E’ infatti proprio qui che la donna ed una sua fidata collaboratrice gestivano in perfetta autonomia le ingentissime somme settimanalmente raccolte presso le ditte consorziate (frutto del “nero” realizzato attraverso le mancate fatturazioni relative ai servizi funebri effettuati nel corso dei giorni antecedenti), provvedendo in tale ambito a tenere una contabilità parallela tanto in relazione alle esigenze di regolare rendicontazione nei confronti dei vertici dell’associazione quanto, nell’immediato, al fine di predisporre le buste con i liquidi finalizzate ad alimentare il processo corruttivo degli incaricati di pubblico servizio infedeli e redistribuire il restante tra gli affiliati.         

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Si trattava dunque di un flusso di denaro assolutamente rilevante, in continuo movimento, determinante significativi illeciti introiti per tutti, in proporzione a grado e ruolo rivestito. Le attività di perquisizione condotte all’interno delle abitazioni e degli uffici degli indagati (estese anche a cassette di sicurezza e luoghi di deposito bancario) confermavano infatti quanto sopra, consentendo di rinvenire ingentissime somme, perlopiù in contanti.

Anche le perquisizioni condotte all’interno dell’appartamento bunker, base operativa del “C.I.F.” fornivano esito positivo, laddove non soltanto veniva rinvenuto e sequestrato in blocco il materiale documentale riguardante la contabilità parallela ma anche somme contanti, per euro 112.000,00 circa, pronte per essere riciclate e reimmesse in circuito.
Allo stato, dunque, le attività di perquisizione hanno consentito di sequestrare complessivi 440.000,00 euro in contanti, nonché altri 55.000 euro circa in orologi di valore (ad A.S. cl.’80) ed altro materiale (tra oro, monili ed altri beni) tuttora in via di quantificazione e qualificazione sotto il profilo prettamente investigativo.
Quanto alle modalità di occultamento, le stesse sono risultate talvolta anche elaborate; al di là dell’interno di mobili e/o vani dell’abitazione meno utilizzati, anche siti assolutamente originali, ricercati dai succitati per aumentare le condizioni di sicurezza in caso di indesiderate attenzioni. Precauzioni che nella fattispecie non sono bastate.  Attività, quelle in oggetto, rese particolarmente lunghe dalla mole e complessità del materiale rinvenuto e via via sottoposto a sequestro e che, tuttavia, stanno apportando inequivocabili ulteriori riscontri alle acquisizioni investigative raccolte in corso d’opera, confermando ancora una volta il quadro indiziario complessivo.

Le intercettazioni ambientali e video hanno documentato in maniera inequivocabile le varie fasi delle condotte corruttive, consentendo di registrare decine di episodi presso gli uffici di ambedue le camere mortuarie, ove risultavano destinate le mazzette predisposte. 
Sistematica infatti la presenza di addetti delle varie agenzie funebri che, previa attivazione degli addetti presso gli ospedali, si portavano sul posto per prendere contatti con i familiari dei defunti e proporre, anche all’interno di quegli uffici (in palese contravvenzione di norme Regionali) le “offerte” del momento. La successiva visita, come documentato dagli allegati estratti video, risultava invece finalizzata al pagamento della prestazione: innumerevoli gli episodi censiti acclaranti le consegne di liquidi da parte di titolari ed addetti delle imprese ai loro referenti di base, con cifre variabili tra i 200 ed i 350 euro (“… lo sai che quando posso ti do di più !…”), tanto “in chiaro” (magari passando le banconote brevi manu o infilandole sotto un passacarte, quanto con le buste predisposte (che poi gli stessi incaricati di pubblico servizio provvedevano a dividere tra loro, in ragione della partecipazione alla specifica aggiudicazione di lavoro). Usi e consuetudini che le indagini emergevano essere assolutamente consolidate e risalenti nel tempo. Lo dimostra tanto la nutrita schiera di soggetti affiliati negli anni, presso entrambi gli ospedali (il che metteva i vertici in condizione di operare con sistematicità, e dunque non soltanto in costanza di turno di lavoro di uno o due addetti “amici” in particolare), ma anche il ricorso sempre meno frequente a linguaggio criptico nel corso delle conversazioni (indice di una grande sicurezza maturata nello specifico ambito) o la mancanza di dialoghi incentrati sul quantum da ricevere per ogni lavoro acquisito piuttosto che finalizzati a prendere appuntamenti volti a corrispondere il dovuto o trattare dettagli. Tutto secondo rodati automatismi.




venerdì 18 gennaio 2019

DOGANA E GUARDIA DI FINANZA: SEQUESTRO CORALLO

I funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Bologna – S.O.T. Aeroporto, congiuntamente ai finanzieri del I Gruppo Bologna – hanno sequestrato nei giorni scorsi presso l’Aeroporto G.Marconi, nell’ambito delle attività di controllo mirate alla salvaguardia di specie di flora e fauna tutelate dalla Convenzione di Washington, 14 frammenti di corallo appartenente all’ordine “scleractinia” e 7 valve appartenenti alla famiglia “tridacnidae”. I coralli erano stati abilmente occultati tra gli effetti personali e nei bagagli al seguito di 2 passeggeri italiani che rientravano dalla Thailandia e dalle Maldive. Ai trasgressori è stata applicata la sanzione pecuniaria di € 5.000,00. La Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane deputate ai controlli in materia, lanciano il messaggio ai turisti e ai viaggiatori in genere, di prestare molta attenzione a trasportare qualsivoglia forma animale e vegetale al rientro da paesi esotici in quanto potrebbero rientrare tra le specie protette dalla Convenzione di Washington e rischiare di incorrere in pesanti sanzioni.
Foto e notizia Comando Prov. Guardia di Finanza

mercoledì 16 gennaio 2019

Bologna: arrestati in zona Piazza VIII Agosto 3 nigeriani per detenzione ai fini di spaccio di droga in concorso

 Continuano i servizi di controllo straordinario del territorio disposti dal Questore di Bologna Dott. Gianfranco Bernabei volti a prevenire e contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti in Piazza VIII Agosto, Via Irnerio, Via Maroncelli e vie limitrofe, dando così seguito anche alle numerose e preziose segnalazioni dei cittadini che arrivate tramite l’applicativo “YOU POL” che consente di inviare immagini o segnalazioni scritte direttamente alla Sala Operativa della Questura.
Nel corso dei servizi, la Polizia di Stato ha tratto in arresto tre cittadini nigeriani ODIGIE Happy classe 1998, IGUMOYI Blessing classe1988 e AIGBOGUN Endurance classe 1987, tutti richiedenti asilo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente in concorso.
In particolare, personale della locale Squadra Mobile ha notato due uomini, Blessing e Endurance, che prendevano contatti con un ragazzo per poi indirizzarlo verso un terzo uomo, l’Happy, il quale si allontanava con l’acquirente nella via Capo di Lucca e gli consegnava un involucro di cellophane contenente 1,98 gr di marijuana in cambio di alcune monete.
Dopo lo scambio, il venditore si è ricongiunto ai connazionali consegnando loro i soldi per poi allontanarsi verso Piazza VIII Agosto dove è stato fermato e controllato dai poliziotti. L’ODIGIE, è stato trovato in possesso di due involucri contenenti della marijuana per un totale di 4,16 gr.
Gli operatori della Squadra Mobile hanno subito fermato e controllato anche gli altri due nigeriani trovati in possesso di altri due involucri contenenti marijuana per 9,77 gr.
I tre, trovati anche in possesso di denaro considerato provento dell’attività illecita, sono stati tratti in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente in concorso. 


martedì 15 gennaio 2019

Sequestro Kebab


Nella giornata di ieri la Polizia di Stato, nel corso dell’ordinario servizio di vigilanza stradale effettuato da personale in servizio presso la Sottosezione Polizia Stradale di Bologna, ha sottoposto a controllo un’autovettura VW Golf condotta da un cittadino straniero sulla tangenziale di Bologna nelle adiacenze del Comune di Casalecchio di Reno.
Nel corso del controllo, sono stati rinvenuti nel bagagliaio e sui sedili posteriori 150 kg di carne in rotoli (più comunemente nota come kebab) contenuta in involucri di medie - grandi dimensioni.  Si è potuto verificare, con l’ausilio di personale del Dipartimento Sanità pubblica azienda U.S.L. di Bologna, che la carne trasportata era in cattivo stato di conservazione, poiché la temperatura della stessa era di poco sopra ai +3 gradi centigradi mentre sull’etichetta dei prodotti la temperatura prescritta prevedeva i – 18 gradi centigradi.
La merce, non più considerata idonea per il consumo umano, è stata sequestrata e successivamente inviata per lo smaltimento con spese a carico del trasgressore.
Il conducente è stato denunciato in stato di libertà per aver trasportato la carne senza alcuna idonea conservazione e alcun sistema refrigerante.

lunedì 14 gennaio 2019

CONTROLLI ALLA CIRCOLAZIONE STRADALE – TRE AUTOMOBILISTI DENUNCIATI DAI CARABINIERI

I Carabinieri della Compagnia di Imola hanno denunciato tre automobilisti durante i controlli alla circolazione stradale del fine settimana.
I tre soggetti, tutti italiani, un 48enne, un 32enne e un 24enne, dovranno rispondere di guida sotto l’influenza dell’alcol perché sono risultati positivi all’alcol test con valori piuttosto alti, soprattutto il 48enne che, intercettato nei pressi di via Correcchio da una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Sesto Imolese, era talmente ubriaco che non riusciva a mantenere il controllo di una Fiat Punto, guidando con un’andatura “zig-zag”. Per fortuna, i militari lo hanno visto e costretto a fermarsi, altrimenti avrebbe procurato un incidente stradale. L’etilometro a cui è stato sottoposto ha rilevato che si era messo al volante con un tasso alcolico di 2,38 g/l.  


MEDICINA
Infortunio sul lavoro – Intervengono i Carabinieri
Sabato scorso, i Carabinieri della Stazione di Mordano sono intervenuti all’interno di un capannone di una cooperativa agricola situata in via Canale a Medicina, dove un’operaia ferrarese di 55 anni è rimasta gravemente ferita a una mano mentre stava ispezionando i rulli di una macchina per la lavorazione degli ortaggi. La donna è stata soccorsa dai sanitari del 118 e trasportata d’urgenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Bologna. 

GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA: ESEGUITE TRA LOMBARDIA E TOSCANA TRE ORDINANZE DI CUSTODIA CAUTELARE

GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA: ESEGUITE TRA LOMBARDIA E TOSCANA TRE ORDINANZE DI CUSTODIA CAUTELARE E UN ARRESTO IN FLAGRANZA DI REATO PER TRAFFICO DI SOSTANZE STUPEFACENTI. SEQUESTRATI OLTRE 4 KG DI DROGA.
I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, al termine di complesse indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano, nella persona del Sost. Proc. dott.ssa Valeria Sottosanti, hanno dato esecuzione, tra la Toscana e la Lombardia, a 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal G.I.P. del Tribunale di Milano, dott.ssa Sara Cipolla, nei confronti dei fratelli K.A (cl. 1985) e K.Y (cl. 1991), nonché di E.G.H (cl. 1986), cittadini marocchini residenti in Cesano Maderno (Mi) facenti parte di un’organizzazione delinquenziale dedita al traffico di sostanze stupefacenti, prevalentemente di hashish e cocaina, con canali di approvvigionamento nel milanese e che tra l’altro riforniva anche la “piazza emiliano-romagnola”. Le investigazioni, condotte dagli specialisti della Sezione G.O.A. del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bologna, hanno permesso di ricostruire, tramite lo svolgimento di indagini tecniche, analisi di tabulati telefonici e pedinamenti, le attività illecite portate avanti dal gruppo criminale che aveva la sua base principale tra Cesano Maderno e Rozzano, nel milanese, delineando il ruolo di ciascun appartenente: nello specifico, è stata documentata l’esistenza di un ben rodato sistema di trasporto e occultamento della droga, basato sul supporto di “corrieri” di fiducia. In particolare, i due fratelli erano stati già tratti in arresto dalle fiamme gialle felsinee lo scorso ottobre in quanto trovati in possesso di 1,8 kg di cocaina ed attualmente si trovavano ancora reclusi nel carcere di San Vittore dove hanno ricevuto la notifica del provvedimento. In fase di esecuzione, al fine di rintracciare l’ultimo destinatario della misura di custodia cautelare in carcere, i militari del G.I.C.O. hanno effettuato altresì una perquisizione domiciliare, a Carrara, presso l’abitazione di un ulteriore cittadino di origini marocchine, F.A (cl. 1986), che condivideva il proprio appartamento con il ricercato. Nel corso della stessa, oltre alla cattura di E.G.H., sono stati rinvenuti 1,1 kg. di cocaina, 1 kg. di hashish e 12.800 euro in contanti, bilancini di precisione e sostanze da taglio. Di conseguenza si è proceduti all’arresto in flagranza di reato anche della persona che aveva la disponibilità dell’appartamento che è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria toscana.

mercoledì 9 gennaio 2019

RABBIA AL PARCO

58ENNE PRENDE A PUGNI UNA SIGNORA. DENUNCIATO DAI CARABINIERI
I Carabinieri della Stazione di Imola hanno individuato l’autore di un fatto accaduto qualche giorno fa all’interno di un parco pubblico situato in via Ottorino Respighi. L’uomo, 58enne, domiciliato a Imola è stato denunciato per aver preso a pugni una 57enne imolese che gli aveva “rimproverato” i suoi due cani razza “Bull Terrier”. In particolare, la donna, mentre stava passeggiando col suo cane al guinzaglio – come previsto dal regolamento comunale in merito alla conduzione dei cani nei luoghi pubblici – era stata improvvisamente raggiunta dai due “molossoidi” di colore bianco sprovvisti di guinzaglio che, dopo essersi fermati a breve distanza, avevano iniziato a ringhiare contro il suo “Shiba Inu”, una razza canina di taglia media. Nel tentativo di allontanare i due “Bull Terrier” ed evitare ulteriori conseguenze, la donna era stata improvvisamente “attaccata”, non dai due “temibili” cani, ma da loro padrone che trovandosi in zona e avendo assistito alla scena, non aveva gradito le sue rimostranze. Così, dopo aver scansato i suoi due cani, il 58enne entrava in azione, mandando la donna al “tappeto” con un pugno al volto. Incredula da tanta cattiveria, la donna afferrava il cellulare e nel tentativo di chiedere aiuto al 112, si vedeva nuovamente attaccata, sempre dal padrone, che dopo averle strappato dalle mani il telefono glie lo scaraventava a terra. A quel punto, l’uomo si allontanava in compagnia dei suoi due cani che restavano liberi, senza guinzaglio, mentre la donna, dopo aver chiesto aiuto ai Carabinieri, si recava al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Imola per farsi medicare.
Il 58enne è stato individuato dai Carabinieri della Stazione di Imola e denunciato per lesioni personali, violenza privata e omessa custodia di animali

lunedì 7 gennaio 2019

GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA: SICUREZZA PRODOTTI, MAXI SEQUESTRO DI 20 MILA PRODOTTI D’USO DOMESTICO

I Finanzieri del Comando Provinciale di Bologna, in data 31 dicembre 2018, hanno sequestrato a una ditta individuale presente al mercato settimanale di Castel San Pietro Terme circa 20 mila prodotti non sicuri (elastici, fasce, pinze per capelli, tagliaunghie, lime per unghie, fermacapelli, pettini…), non conformi alla normativa sul Consumo, in quanto privi dei contenuti minimi d’informazione o delle indicazioni in lingua italiana. In particolare, l’attività di prevenzione e repressione delle violazioni in materia di “sicurezza dei prodotti”, eseguite dai Militari della Compagnia di Imola e svolte nell’ambito delle ordinarie attività di “Controllo economico del territorio”, ha impedito di realizzare un illecito profitto di circa 20 mila euro. L’attività condotta dalle Fiamme Gialle bolognesi costituisce un’ulteriore testimonianza del costante presidio esercitato dal Corpo a “tutela della leale concorrenza” nel “libero mercato” ed alla “tutela del consumatore”, al fine di scongiurare la commercializzazione di prodotti non sicuri (che generano illeciti benefici patrimoniali in danno dei commercianti onesti che subiscono lo svantaggio concorrenziale fraudolento) e di salvaguardare il consumatore dall’acquisto di articoli potenzialmente nocivi in quanto non rispondenti ai previsti standard di sicurezza.

venerdì 4 gennaio 2019

SEQUESTRATI QUASI 200 KG DI FUNGHI CONGELATI

 ATTIVITÀ A TUTELA DEL MERCATO DEI PRODOTTI ALIMENTARI DA PARTE DELLA GUARDIA DI FINANZA DI BOLOGNA E DELL’ISPETTORATO REPRESSIONE FRODI DEL MIPAAF: SEQUESTRATI QUASI 200 KG DI FUNGHI CONGELATI “A RISCHIO” PRONTI PER ESSERE IMMESSI IN COMMERCIO.
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna e i funzionari dell’”Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero delle Politiche Agricole”, nel corso di un’attività di verifica congiunta condotta presso un’impresa operante a Zola Predosa (BO) che commercializza prodotti ortofrutticoli, hanno individuato e sottoposto a sequestro amministrativo 175 Kg. di prodotti alimentari surgelati, per lo più funghi porcini, privi delle prescritte indicazioni in materia di tracciabilità alimentare e/o della corretta etichettatura. Le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bologna e gli ispettori ministeriali hanno, altresì, applicato una sanzione amministrativa pecuniaria, che va da un minimo di 750 euro a 4.500 euro, prevista per le violazioni di questa specie dalla normativa di riferimento, il Regolamento CE n. 178/2002 e il Decreto Legislativo nr. 190 del 2006, che stabiliscono i requisiti generali della legislazione alimentare a tutela della salute pubblica e le relative sanzioni. L’odierna operazione portata a termine dalle Fiamme Gialle bolognesi costituisce prova dell’impegno della Guardia di Finanza, nell’ambito delle specifiche competenze di polizia economico-finanziaria, anche nel campo della sicurezza alimentare, a tutela dei consumatori, in particolare durante il periodo delle festività natalizie

Cerimonia commemorativa del 28° Anniversario dell’eccidio dei Carabinieri Mitilini, Moneta e Stefanini

Questa mattina, presso la Chiesa di Santa Caterina situata nel Quartiere Pilastro, si è svolta la cerimonia commemorativa del 28° Anniversario dell’eccidio dei tre Carabinieri, barbaramente uccisi la sera del 4 gennaio 1991 da una banda di criminali che iniziarono a sparare da una Fiat Uno bianca. Una valanga di fuoco investì i tre Carabinieri, il capo pattuglia, Otello Stefanini effettivo alla Stazione Carabinieri Bologna Mazzini, e i due membri dell’equipaggio, Andrea Moneta e Mauro Mitilini, appartenenti alla Stazione Carabinieri Bologna Porta Lame. I tre militari, poco più che ventenni, morirono falciati dal piombo degli assassini che, dopo l’agguato, non esitarono ad avvicinarsi e a finirli con un colpo alla nuca. Per tal motivo i tre Carabinieri furono insigniti di una Medaglia d’Oro al Valor Militare.
La Santa Messa, celebrata dall’Ordinario Militare per l’Italia S.E. Mons. Santo Marcianò, ha visto la partecipazione del Comandante Interregionale Carabinieri “Vittorio Veneto”, Generale di  Corpo d’Armata Enzo Bernardini, e delle massime autorità civili e militari di Bologna, insieme ai rappresentanti dell’associazione “Vittime della Uno Bianca” e ai congiunti dei caduti.
Dopo la Santa Messa, i familiari dei militari deceduti, hanno presenziato alla deposizione delle corone presso il cippo commemorativo di via Tommaso Casini.

mercoledì 2 gennaio 2019

Ufficio di Frontiera della Polizia di Stato


Ieri personale dell’Ufficio di Frontiera della Polizia di Stato in servizio presso l’Aeroporto G. Marconi di Bologna, nell'ambito di mirati controlli preventivi predisposti al fine di contrastare il fenomeno dell'immigrazione clandestina, ha proceduto al rintraccio e all’identificazione di un cittadino cinese di 63 anni atterrato presso questo aeroporto e proveniente da Istanbul (Turchia).
L'uomo, che asseriva di essere un giornalista di un emittente televisiva cinese, circostanza in corso di verifica, all'atto dei controlli, esibiva un valido passaporto ordinario appena emesso dalle Autorità cinesi ed una Carta di soggiorno a tempo indeterminato rilasciata dalla Questura di Prato.
Da un più approfondito accertamento compiuto dai poliziotti si evinceva che a carico del cittadino cinese, resosi irreperibile da oltre 2 anni, pendeva un ordine di carcerazione per una pena a 3 anni di reclusione, comminata per essersi reso responsabile nel 2009 del reato di bancarotta fraudolenta, ordine emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pistoia.
Una volta accertata l'identità dell'uomo, lo stesso veniva condotto presso la casa circondariale di Bologna a disposizione dell'Autorità giudiziaria.