sabato 29 settembre 2018

Bologna: la Polizia di Stato ha arrestato l’uomo dal cappello di paglia


La Polizia di Stato ha arrestato, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, un rumeno diciassettenne autore di una violenta rapina e di una brutale aggressione avvenute nel mese di giugno.
Le indagini, condotte dalla Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” della Squadra Mobile della Questura di Bologna, sono partite già dalla tarda serata del 14 giugno, giorno in cui in via Beniamino Gigli intorno alle 7 di sera, un ragazzo con un cappello di paglia in testa ha avvicinato un passante e con la scusa di chiedere un accendino gli ha intimato di consegnargli il cellulare e il denaro.
Il ragazzo con il cappello, ha approfittato del timore suscitato nell’uomo per sfilargli dal portafoglio una banconota da 50 euro e per sferrare un potente pugno al volto dell’uomo che, rimasto tramortito, ha dovuto successivamente fare ricorso al pronto soccorso che gli ha diagnosticato un trauma facciale con prognosi di 7 giorni.
Alle successive ore 20 in pieno centro a Bologna ovvero nella centralissima via Goito un ragazzo con un cappello di paglia ha aggredito una signora “colpevole” di non avergli dato una sigaretta. La reazione che ne è scaturita è stata violentissima, il ragazzo ha colpito ripetutamente con pugni e schiaffi la donna e non si è fermato neanche quando alcuni passanti hanno cercato di placarlo scatenando però la propria furia anche contro di loro.
Nel corso del pomeriggio si è diffusa una sorta di psicosi tra coloro che si accingevano a trascorrere un normale giovedì di shopping per le vie del centro città, tanto che numerose sono state le segnalazioni di cittadini che pensavano di aver individuato il responsabile delle aggressioni.
Gli uomini e le donne della Squadra Mobile si sono messi subito al lavoro per poterlo individuare e sin dalle prime testimonianze raccolte, unite alle immagini degli impianti di videosorveglianza hanno incanalato gli sforzi investigativi verso l’ipotesi che l’ignoto autore della rapina di via Gigli e dell’aggressione di via Goito fossero la stessa persona.
Dopo aver circoscritto il campo dei sospettati sulla base degli elementi raccolti, all’opera di analisi è stata aggiunta anche una incessante e continua perlustrazione su strada che già il 27 luglio ha portato ad individuare il giovane mentre passeggiava in centro città indossando gli stessi abiti che aveva il giorno dei violenti reati commessi.
Il quadro indiziario raccolto ha trovato conferma nelle testimonianze delle vittime e di alcuni testimoni che riconoscevano tutti con certezza il minore diciassettenne quale autore degli odiosi fatti.
Gli elementi raccolti dagli investigatori della Polizia di Stato hanno consentito alla Procura della Repubblica di Bologna di chiedere ed ottenere dal G.I.P. presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna dr. Luigi MARTELLO l’emissione della custodia cautelare in carcere.

ARRESTATO DAI CARABINIERI DEL NUCLEO RADIOMOBILE

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato un clandestino, quarantunenne sudanese, senza fissa dimora, per tentato furto aggravato.
L’uomo, dopo aver infranto il finestrino di un SUV parcheggiato in via Enrico de Nicola, nei pressi di un supermercato situato in zona, ha tentato di asportarne alcuni oggetti custoditi nel vano portaoggetti, tra cui alcune cuffie e caricatori per Iphone. Alcuni passanti che hanno notato i movimenti dell’uomo hanno prontamente allertato i Carabinieri che, immediatamente intervenuti, lo hanno bloccato, cogliendolo in flagranza di reato.
Il quarantunenne, gravato da numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, la persona e in materia di immigrazione, è stato trattenuto sino alla convalida dell’arresto, avvenuta nella mattinata di ieri. Subito dopo è stato condotto al CIE di Torino per le procedure di espatrio

40ENNE ITALIANO ARRESTATO DAI CARABINIERI

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro hanno arrestato G.G., 40enne italiano per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’uomo, incensurato, è finito in manette durante un blitz antidroga all’interno del suo appartamento di via delle Borre. È successo ieri pomeriggio, a conclusione di un’attività info-investigativa che i militari avevano avviato grazie alla segnalazione di alcuni cittadini, preoccupati per l’aumento di tossicodipendenti che si stavano aggirando nel quartiere, in particolare nei pressi dell’abitazione del soggetto arrestato. Diversi servizi di osservazione condotti hanno confermato la circostanza, consentendo al contempo di stabilire quali fossero le modalità più opportune ai fini dell’effettuazione dell’intervento. Il blitz è scattato attorno alle ore 17.30, in concomitanza con l’uscita dell’uomo, che veniva bloccato e ricondotto all’interno dell’abitazione per le attività di perquisizione. Rinvenuti una bilancina elettronica di precisione, cinque panetti di hashish del peso di 453 grammi e un involucro di marijuana del peso di 162 grammi e 300 euro in contanti.
Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il 40enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto, prevista per oggi.  

venerdì 28 settembre 2018

CARABINIERI DENUNCIANO “SFRUTTATORE”

I Carabinieri della Stazione di Calderara di Reno, coadiuvati dalla Polizia Municipale, dal personale della “Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro” dell’AUSL di San Giovanni in Persiceto – Area Ovest e dai Vigili del Fuoco, hanno eseguito una serie di controlli finalizzati alla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, con particolare riferimento alle aziende tessili amministrate da cittadini cinesi.
Tra queste, una era già stata controllata ad agosto dai Carabinieri e in quell’occasione erano state trovate diverse anomalie di carattere amministrativo e penale. La nuova “visita” degli operanti era pertanto mirata a verificare se il datore di lavoro si fosse adeguato alla normativa italiana. Tale adempimento non c’è stato, anzi, il personale ispettivo si è visto costretto a prendere nuovi provvedimenti nei confronti del titolare dell’azienda, a causa della mancanza di una serie di requisiti di natura logistica, amministrativa e sanitaria. I Vigili del Fuoco hanno “piombato” il contatore del gas per tutelare i dipendenti da un eventuale scoppio dovuto a delle irregolarità dell’impianto. Per non parlare di alcuni abusi edilizi scoperti dalla Polizia Municipale.
Un’ulteriore conferma che il lavoro nero è radicato nel territorio e che gli operai non vengono tutelati da chi li “assume” è giunta quando i Carabinieri e il personale civile dell’Ispettorato del Lavoro di Bologna, sono andati a controllare un’altra ditta situata nel centro cittadino di Calderara di Reno. All’interno dell’azienda c’erano quattro clandestini cinesi di 36, 38, 40 e 54 anni. Dato che nessuno di loro aveva il permesso di soggiorno, il responsabile è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.

CARABINIERI. INTENSIFICATI I CONTROLLI DEL TERRITORIO

SEQUESTRATA PIANTAGIONE DI MARIJUANA E RECUPERATO MATERIALE DI PROVENIENZA FURTIVA
Nella giornata di ieri i Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna sono stati impegnati nei controlli del territorio finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati in genere. 576 persone identificate e 452 veicoli controllati nel corso del servizio che si è sviluppato in tutto il territorio, Bologna e Provincia.
Significativa l’attività dei Carabinieri della Compagnia di Imola, caratterizzata dall’identificazione di un 18enne italiano che, grazie all’ausilio del Nucleo Cinofili Carabinieri di Bologna, è stato trovato in possesso di una dose di hashish nei pressi dei Giardini di San Domenico. Il giovane è stato segnalato alla Prefettura di Bologna per uso personale di sostanze stupefacenti. I Carabinieri hanno proseguito il servizio all’interno di altri parchi ed esercizi pubblici del centro cittadino.
I Carabinieri della Compagnia di San Lazzaro di Savena, invece, si sono distinti dal ritrovamento di una piantagione di marijuana all’interno di un’area boschiva di Piamaggio, località del comune di Monghidoro. La sostanza stupefacente è stata estirpata e sequestrata dai militari dell’Arma della locale Stazione. Le piante rinvenute saranno analizzate dai tecnici di laboratorio del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna.
L’attività preventiva dei Carabinieri si è resa particolarmente utile a Molinella, dove una pattuglia della Stazione Marmorta che stava controllando il territorio ha intercettato un’Audi A4 con tre persone a bordo che, nonostante l’intimazione a fermarsi, proseguiva la sua marcia, dandosi alla fuga. Dopo circa 5 km di inseguimento gli stessi, vistisi raggiunti, lasciavano il mezzo e si davano alla fuga a piedi per le campagne, facendo perdere le tracce. All’interno dell’auto, rubata di recente, sono stati rinvenuti diversi oggetti, tra i quali: due biciclette, diversi trapani, una motosega e un secchio pieno di rame. Nel corso degli accertamenti, i Carabinieri hanno scoperto che il materiale era stato rubato di recente dalle abitazioni di tre cittadini di Molinella. La refurtiva gli è stata restituita. I Carabinieri di Marmorta e della Compagnia di Molinella hanno avviato le indagini per risalire all’identità dei tre criminali che probabilmente stavano per mettere a segno un altro colpo in zona. 

giovedì 27 settembre 2018

SICUREZZA IN MONTAGNOLA

CENTINAIA DI PERSONE IDENTIFICATE DAI CARABINIERI
ANCHE SANA DEDI, IL GAMBIANO ARRESTATO PER DROGA
I servizi di controllo al Parco della Montagnola da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna proseguono quotidianamente infondendo sicurezza a quei cittadini che amano frequentare le aree verdi della città. In molti hanno già espresso un apprezzamento ai militari impegnati sul campo, ottimo deterrente per spacciatori e malintenzionati.
Purtroppo, il mercato dello spaccio è ancora forte e molti delinquenti fanno di tutto per intrufolarsi nel parco e piazzare velocemente una dose a qualche disperato tossicodipendente. A conferma di ciò, c’è l’identificazione di SANA DEDI, il 22enne gambiano arrestato di recente per aver offerto della droga a un Carabiniere. Su disposizione dell’Autorità giudiziaria, il giovane spacciatore era stato liberato e sottoposto al divieto di dimora nella Città metropolitana di Bologna, privilegio che non ha saputo cogliere, tornando nuovamente al Parco della Montagnola, centro privilegiato di interessi illeciti. I Carabinieri lo hanno identificato ieri mattina assieme ad altri malviventi, B.D., 31enne italiano, denunciato per il possesso di tre lime taglienti che aveva in tasca, J.T., 18enne gambiano, trovato in possesso di hashish e altri due italiani che bivaccavano in zona.

Incidente a Castel San Pietro Terme

 In data odierna alle 7:40 i Vigili del Fuoco del Comando di Bologna sono intervenuti in Via San Giovanni all'incrocio con la SP 31 (Via Stradelli Guelfi) nel Comune di Castel San Pietro Terme per incidente stradale.
A seguito dell'incidente due auto sono uscite fuori strada terminando la corsa in un fossato.
I Vigili del Fuoco sono intervenuti con due autopompeserbatoio, un'autogrù e anche con i sommozzatori dal momento che nella chiamata al 115 veniva riferita la rottura di una tubazione dell'acqua a seguito dello scontro che ha fatto temere la possibilità che le auto potessero essere sommerse dall'acqua.
L'intervento, reso comunque difficoltoso dalla suddetta perdita, è valso a liberare una persona rimasta intrappolata in una delle due auto consentendo l'intervento sanitario del 118 ed a mettere in sicurezza le autovetture coinvolte.
Sul posto presenti, oltre al 118, personale Polizia Municipale.

TENTATO FURTO AL NEGOZIO DI ABBIGLIAMENTO SVENTATO DAI CARABINIERI

Questa notte, una pattuglia dei Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Imola ha impedito che una banda di ladri specializzati in reati predatori mettesse a segno un furto ai danni di un negozio di abbigliamento situato in via Edmondo de Amicis.
Ad allertare i Carabinieri che si trovavano nelle vicinanze è stata una cittadina virtuosa svegliata nel cuore della notte da alcuni rumori sospetti provenienti dal negozio sotto casa. Grazie al tempismo della signora che ha telefonato al 112, la pattuglia dei Carabinieri si è precipitata sul posto in pochissimi secondi, impedendo il protrarsi dell’azione delittuosa. I malviventi hanno desistito e sono fuggiti. I militari hanno avviato le indagini contro ignoti per concorso in tentato furto in esercizio commerciale.

DUE PERSONE ARRESTATE DAI CARABINIERI PER ESTORSIONE

I Carabinieri della Stazione di Marzabotto e del Nucleo Operativo della Compagnia di Vergato hanno arrestato una coppia di marocchini per estorsione in concorso.
È successo ieri sera, al termine di un’attività investigativa nata dalla denuncia di un imprenditore, 85enne di Marzabotto che si era rivolto all’Arma per chiedere aiuto, a seguito del furto di un anello d’oro bianco con diamante, di notevole valore, sia economico sia affettivo, che aveva ricevuto in eredità dal padre una sessantina di anni fa. In particolare, l’anziano riferiva ai Carabinieri che il delitto era stato commesso agli inizi di agosto da una conoscente marocchina che era andata a trovarlo con la scusa di ottenere un posto di lavoro perché si trovava in una situazione economica difficile. Accortosi del furto, l’anziano imprenditore telefonava alla donna la quale confermava l’accaduto, aggiungendo che per riavere indietro l’anello avrebbe dovuto pagare una somma di 2.200 euro. A pagamento avvenuto, però, tramite incontro avvenuto tra le parti verso la metà di agosto, l’anello non veniva restituito e la donna, ricontattata dall’uomo, riferiva di essere tornata in Marocco per godersi le vacanze estive e che al suo ritorno sarebbe stata disposta alla restituzione dell’oggetto prezioso, mediante un ulteriore pagamento di 10.000 euro.
Così, ieri sera, quando i Carabinieri della Compagnia di Vergato sono venuti a conoscenza che il luogo di scambio era il cancellino di ingresso dell’abitazione dell’anziano, si sono appostati in zona, fingendosi passanti a passeggio col cane. Il piano ha funzionato e quando la donna si è presentata a casa dell’uomo per ritirare la somma che da 10.000 euro era scesa a 2.500, i Carabinieri l’hanno arrestata assieme a un complice che attendeva alla guida di un’auto parcheggiata nelle vicinanze.
I due arrestati, entrambi marocchini, sono C.H., nata nel 1987 e W.A., nato nel 1961.

GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA: SEQUESTRATI OLTRE 3.500 ARTICOLI CONTRAFFATTI PRESSO LA STAZIONE FERROVIARIA

Nei giorni scorsi, i Finanzieri del Comando Provinciale di Bologna, hanno sequestrato oltre tremila cinquecento articoli contraffatti, tra etichette, bottoni, tirazip, scarpe, tute, cinture riproducenti marchi e segni distintivi di importanti case di moda, quali Stone Island, Moncler, Kway, Saucony, Woorlich, Colmar, Peuterey, Fredd Perry, Gucci, Adidas, Nike, Armani nei confronti di un cittadino senegalese di 43 anni. In particolare, le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, nel corso di un’attività di controllo del territorio condotta nell’ambito del dispositivo permanente di contrasto ai traffici illeciti che viene attuato a livello regionale, hanno notato, a bordo di un treno in arrivo alla stazione ferroviaria di Bologna, un cittadino extracomunitario che manteneva alla vista dei militari un atteggiamento circospetto. Insospettiti dall’immotivato nervosismo e comportamento, il soggetto, residente nel bresciano, è stato sottoposto ad un controllo dai finanzieri che hanno rinvenuto nel suo bagaglio gli accessori contraffatti, parte dei quali doveva essere utilizzata per il confezionamento di capi d’abbigliamento che venduti sul mercato avrebbero permesso di realizzare un illecito profitto per oltre 200 mila euro. L’extracomunitario è stato, di conseguenza, denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Bologna per i reati di contraffazione e ricettazione, mentre sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati a verificare l’effettivo destinatario della merce sequestrata. L’intervento si colloca nell’ambito della missione istituzionale della Guardia di Finanza, finalizzata alla tutela del mercato dei beni e dei servizi, alla salvaguardia dei marchi nonché al contrasto di tutte le condotte illecite che minacciano il “Made in Italy”, realizzata mediante una costante azione di controllo economico del territorio.

martedì 25 settembre 2018

RICERCHE DEL MINORE SCOMPARSO

Giungono ad una prima svolta le attività di ricerca del 16enne Giuseppe Balboni, scomparso da casa circa una settimana fa. Rinvenuto nella tarda mattinata di oggi il cadavere del ragazzo all’interno di un pozzo in località Tiola di Castello di Serravalle.
Tuttora in corso le attività dei Carabinieri dei Comandi Provinciali di Bologna e Modena, finalizzate a delineare l’esatta dinamica degli eventi.  

COPPIA DI LADRI ARRESTATA PER FURTO DI LIQUORI

I servizi di controllo del territorio dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno portato all’arresto di una coppia di ladri: BEN HAJ Lassad, 33enne tunisino, domiciliato a Bologna e VEDELINA Samantha, 35enne bolognese.
I due soggetti sono stati arrestati ieri pomeriggio per aver tentato di fuggire dall’Ipercoop del centro commerciale “Centro Lame” senza pagare diverse bottiglie di superalcolico asportate dagli scaffali del supermercato. La refurtiva, del valore di 250 euro, è stata restituita al legittimo proprietario. I due soggetti sono stati accompagnati nelle aule giudiziarie del Tribunale di Bologna per l’udienza di convalida dell’arresto prevista in mattinata. 

RAPINA UNA SALA SLOT E FUGGE COL MALLOPPO
INDAGANO I CARABINIERI
I Carabinieri della Stazione di Pieve di Cento e del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di San Giovanni in Persiceto hanno avviato le indagini per risalire all’autore di una rapina perpetrata domenica sera ai danni di una sala slot di Pieve di Cento.
Il rapinatore avrebbe raggiunto il locale in sella a una moto di grossa cilindrata e dopo aver costretto una dipendente a consegnare l’incasso, 29.000 euro in contanti, si è dato alla fuga.

4 KG DI STUPEFACENTE, 3 ARRESTI E DIVERSI SEGNALATI ALL’ESITO DELL’OPERAZIONE

4 kg di hashish e 3 arresti, è il risultato di un’operazione antidroga dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro.
È successo nella giornata di ieri, all’esito dei servizi rinforzati nell’ambito del centro cittadino, con particolare riferimento alla “MONTAGNOLA”. Era da qualche giorno che infatti era stato notato l’andirivieni di alcuni soggetti di etnia maghrebina tra il noto parco cittadino ed un anonimo appartamento sito nel quartiere Saragozza. In diversi casi, i soggetti erano stati sottoposti a controllo e trovati in possesso di modeste quantità di stupefacente. Nel pomeriggio di ieri è scattata la prima fase dell’attività con la perquisizione all’interno del citato appartamento, abitato da un anonimo insegnante di musica, L.L., 37enne leccese, che sin dalle prime battute, quanto ad atteggiamento e giustificazioni addotte circa le visite ricevute, confermava quanto supposto.
In effetti, ingegnosamente occultati dietro a una libreria, venivano rinvenuti due panetti di hashish del peso di circa 200 grammi, una bilancina di precisione e 1.900 euro in contanti.
Atteso l’esito positivo, i Carabinieri del Nucleo Operativo davano immediato seguito al successivo segmento delle operazioni, procedendo con le attività di perquisizione a carico dei presunti fornitori del medesimo, costituenti l’anello superiore della filiera. Anche nella fattispecie l’esito era positivo: trovati altri 3,8 kg di hashish, una bilancina di precisione e 26.000 euro in contanti che P.A., 39enne brindisino e G.G., 24enne veronese, nascondevano in un’abitazione situata alle porte di Bologna.
Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, il primo veniva sottoposto agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto, mentre gli ultimi due venivano rinchiusi in carcere.  

NONNINA INVESTE DUE PEDONI E TIRA DRITTO 92ENNE DENUNCIATA DAI CARABINIERI

Nella mattina di ieri, i Carabinieri di Vergato sono stati impegnati a rilevare un incidente stradale che ha coinvolto un’anziana automobilista di Grizzana Morandi e due pedoni di Vergato.
È successo alle ore 10:25, quando la Centrale Operativa del 112 è stata informata che una 45enne era stata investita da un’automobile mentre stava camminando in via Bortolotti e l’autista, invece di fermarsi e prestare assistenza, aveva proseguito la marcia in direzione del mercato allestito in Piazza IV Novembre, dove investiva un altro pedone, un 85enne che si trovava sul posto per fare la spesa. All’arrivo dei Carabinieri, l’autista, 92enne italiana, era confusa e agitata. L’anziana automobilista è stata tranquillizzata dai militari e informata delle responsabilità connesse all’articolo 189 del Codice della Strada: “Comportamento in caso di incidente”.
I due pedoni sono stati trasportati al Pronto Soccorso. Ad avere la peggio è stata la 45enne che ha riportato delle ferite di media gravità agli arti inferiori.

lunedì 24 settembre 2018

RUBA LA BICI ALL’EDICOLANTE E FUGGE LADRO DENUNCIATO DAI CARABINIERI

Ieri mattina, i Carabinieri della Stazione di Dozza hanno individuato l’autore del furto di una bicicletta ad una donna di Toscanella.
La vittima, ieri mattina, era uscita subito da casa per andare a lavoro ed aveva parcheggiato la sua bici in via Emilia di Toscanella. Dopo qualche minuto, l’amara sorpresa, la bicicletta era stata rubata. I Carabinieri della Stazione Dozza, subiti attivati dalla donna, dopo aver raccolto le prime testimonianze, hanno subito individuato l’autore in un 49enne del luogo, rintracciato nella sua abitazione dozzese unitamente alla bici prima rubata. Il 49enne è stato denunciato per furto aggravato, mentre la bicicletta è stata restituita alla legittima proprietaria.

GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA: IMOLA - MAXI FRODE INTERNAZIONALE: SEQUESTRATI 25 MILIONI DI EURO AD UN’ORGANIZZAZIONE CRIMINALE TRANSNAZIONALE

Il Finanzieri del Comando Provinciale di Bologna hanno eseguito, su tutto il territorio nazionale, un provvedimento di sequestro emesso dal G.I.P. del capoluogo felsineo, dott. Alberto Ziroldi, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica di Bologna, dott.ssa Manuela Cavallo, di beni mobili, immobili (tra cui una villa sui colli bolognesi del valore di circa 2 milioni di euro), autovetture, quote societarie, polizze assicurative e conti correnti, per quasi 25 milioni di euro. Ai 16 indagati – tra cui 4 bolognesi - è contestata, a vario titolo, “l’associazione per delinquere” finalizzata alla commissione di numerosi crimini tra cui “l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti”, “l’omessa dichiarazione fiscale”, “l’occultamento o la distruzione delle scritture contabili”, la “simulazione di reato”, il tutto con l’aggravante della transnazionalità in relazione al fatto che le varie condotte criminali sarebbero state commesse in più stati. L’esito delle indagini di polizia economico-finanziaria, svolte dai militari della Compagnia di Imola, ha permesso di risalire ai vertici dell’associazione criminale i quali, dagli uffici bolognesi, avrebbero utilizzato compiacenti “prestanomi” per strutturare e gestire varie catene societarie – costituite da società italiane, società esterovestite (ossia con sede fittizia in Gran Bretagna ma realmente operanti presso la sede bolognese) e società ubicate, tramite l’interposizione di fiduciarie estere, in Paesi off shore (in particolare nei “paradisi fiscali” tra i quali le Isole Vergini Britanniche e di Panama) al plurimo scopo di pervenire, da un lato, al completo camuffamento della reale allocazione reddituale e degli effettivi soci/amministratori e, dall’altro, di impedire la ricostruzione delle “tracce contabili” dei movimenti di denaro. Il sofisticato sistema di frode, attuato per anni dal sodalizio criminale, ha condotto alla scoperta di un giro di fatture false e/o “gonfiate” per oltre 75 milioni di euro, aventi ad oggetto prestazioni di sponsorizzazione in favore di due note società di basket di livello nazionale, di cui una imolese e l’altra, femminile, con sede in Parma. Al pagamento della fattura (da parte dello sponsor alla società inglese), seguiva la retrorestituzione di parte del corrispettivo nuovamente allo sponsor, attraverso una preventiva serie di transazioni di valuta in più stati esteri attuata con l’obiettivo di dissimularne l’illecita provenienza. Tali fatture false venivano emesse da società appositamente costituite a Londra (ove esisteva solamente un mero recapito), ma di fatto organizzate, gestite e dirette a Bologna, le quali avevano acquistato, ad un corrispettivo irrisorio e senza “esclusiva”, i diritti di sfruttamento dell’immagine e degli spazi pubblicitari delle due società di basket. Queste società “fittiziamente straniere”, giovando della propria esterovestizione, emettevano fatture senza applicazione dell’IVA e non presentavano in Italia alcuna dichiarazione fiscale conseguendo, in tal modo, una milionaria evasione d’imposta. A loro volta, gli sponsor, ricevuta la fattura, effettuavano i relativi pagamenti attraverso bonifici bancari su conti correnti accesi presso istituti di credito londinesi da cui, l’organizzazione criminale, li dirottava immediatamente con successive transazioni valutarie su conti correnti bancari aperti nel Principato di Monaco e, con ulteriori transazioni, infine, nella Repubblica di San Marino su conti accesi a nome di varie società di comodo e con l’interposizione di vari soggetti “prestanome”. Da tali conti, il denaro veniva prelevato in contanti per essere poi materialmente riconsegnato agli sponsor i quali, oltre a fruire dell’illecita deduzione fiscale della fattura “gonfiata” conseguivano l’ulteriore vantaggio di rientrare in possesso di gran parte delle somme inizialmente corrisposte alla società estera per la sponsorizzazione. Ad entrambi i presidenti delle due società di basket viene contestato un ruolo determinante all’interno dell’associazione criminale poiché erano loro stessi a procacciare direttamente gli sponsor (tra l’altro, non per conto delle società di basket bensì a favore della società inglese) provvedendo, inoltre, alla materiale consegna delle fatture false e dei relativi contratti simulati di sponsorizzazione. L’attività condotta dalle Fiamme Gialle bolognesi s’inquadra nelle rinnovate linee strategiche dell’azione del Corpo, volto a rafforzare il contrasto e la reale aggressione patrimoniale ai più complessi fenomeni di frode – anche internazionale - ed alla tutela della collettività. L’evasione, di fatto, non solo comporta un ingente danno all’Erario per le imposte non versate, ma incide anche sull’intero circuito economico in virtù della distorsione dovuta dalla vendita di beni/servizi ad un prezzo nettamente inferiore rispetto a quello di mercato, proprio in ragione del mancato versamento delle imposte dovute. Infatti, tali comportamenti fraudolenti, pervadono la struttura economica del Paese, generando illeciti benefici patrimoniali in danno agli imprenditori onesti, che subiscono lo svantaggio concorrenziale fraudolento.

giovedì 20 settembre 2018

Nuovo comandante provinciale Colonnello Solazzo

Sono molto lieto, assumendo l’incarico di Comandante provinciale dei Carabinieri di Bologna, di entrare a far parte di una comunità operosa e ricca di tradizioni.
Nel rivolgere il mio saluto e la mia stima a tutti i cittadini e ai rappresentanti civici, rinnovo il forte impegno dell’Arma nel solco dei positivi risultati sinora conseguiti.
Lo sviluppo di ogni società è strettamente connesso con la realizzazione di concrete condizioni di sicurezza che consentano il sereno svolgimento di tutte le legittime attività. Spero, pertanto, di poter contribuire alla crescita della provincia operando, in sinergia con le altre forze dell’ordine, ogni possibile sforzo per offrire un servizio sempre più incisivo sulla criminalità e indirizzare un’azione di prevenzione aderente alle esigenze del territorio.
Sono certo di poter trovare in questo il sostegno di tutte le componenti sociali: dagli organi di polizia locale, alle istituzioni civiche, alle associazioni cui sin d’ora esprimo la piena disponibilità ad una aperta collaborazione.
L’orgoglio e la gratificazione che provo oggi sono garanzia del mio impegno per consolidare quel credito di fiducia che, da sempre, la città e la provincia di Bologna accordano all’Arma dei Carabinieri.

mercoledì 19 settembre 2018

nuovo Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Bologna

Si e’ insediato il 15 settembre il nuovo Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Bologna. Si tratta del Dirigente Superiore ing. Michele De Vincentis il quale subentra al Comandante uscente Dirigente Superiore ing. Carlo Dall'Oppio, al quale è stato attribuito l'incarico di dirigere il Comando dei Vigili del Fuoco di Milano.

L'ing. De Vincentis, in ultimo Comandante dei Vigili del Fuoco di Verona, è stato in precedenza al vertice dei Comandi di Reggio Emilia, Ferrara e della provincia di Verbano-Cusio-Ossola e ha altresì ricoperto ruoli dirigenziali presso l'Area Prevenzione Incendi e la Direzione Centrale per le Risorse Umane del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile. 

Nel saluto al personale l'Ing. De Vincentis ha evidenziato il prestigio del nuovo incarico per l’importanza del territorio, la grande tradizione culturale e ed economica, e la lunga tradizione dei Vigili del Fuoco di Bologna, di cui spicca la professionalità, passione e dedizione, come dimostrato dai recenti eventi che hanno interessato il territorio provinciale e dalla pronta partecipazione a tutti gli eventi di carattere nazionale

“CERCATORE DI FUNGHI RIPORTA ALLA LUCE UN VECCHIO CIMITERO”

Ieri pomeriggio, i Carabinieri della Stazione di Casalfiumanese sono intervenuti in un terreno incolto per verificare la segnalazione di un trentaquattrenne italiano che riferiva di aver trovato alcune ossa, verosimilmente umane. Giunti sul posto, i Carabinieri hanno constatato la veridicità della segnalazione, appurando peraltro trattarsi di un cospicuo numero di ossa, la maggior parte trovate sotto qualche centimetro di terra, che le recenti piogge possono aver fatto affiorare.
Il successivo esame fatto dal medico legale ha accertato l’appartenenza delle ossa a persone di differenti fasce di età e di sesso, decedute non meno di cinquant’anni fa. I primi accertamenti non fanno escludere che l’area di ritrovamento fosse un vecchio cimitero rurale, andato nel tempo distrutto.
Le spoglie rinvenute sono state depositate presso la camera mortuaria dell’AUSL di Imola. L’Autorità Giudiziaria è stata informata dai Carabinieri della Stazione di Casalfiumanese e del Nucleo Operativo Radiomobile di Imola che proseguiranno gli accertamenti.

“VITTIMA DI FURTO RICONOSCE SUL WEB LA BICI RUBATA”

ITALIANO DENUNCIATO DAI CARABINIERI
I Carabinieri della Stazione di Castel San Pietro Terme hanno denunciato F.M., 47enne, perricettazione. La denuncia è scaturita nel corso di un’indagine che i Carabinieri avevano avviato dopo che la vittima di un furto, quarantaquattrenne bolognese, si era accorto che la sua bicicletta rubata ad agosto e denunciata presso la Stazione Carabinieri Bologna Navile, era stata messa in vendita all’interno di un sito internet dedicato all’acquisto e alla vendita di oggetti tra privati. Appresa la notizia, i Carabinieri si sono messi alla ricerca del venditore e dopo averlo trovato, sono andati a perquisire la sua abitazione di Castel San Pietro Terme. L’operazione è terminata col ritrovamento di tre biciclette, quella rubata al bolognese e altre due di provenienza furtiva che sono state sequestrate e custodite presso la Stazione Carabinieri di Castel San Pietro Terme, raggiungibile al numero di telefono 051/941227.

“OPERAZIONE ANTIDROGA IN BOLOGNINA”

 TRE ARRESTI DEI CARABINIERI
L’attività di contrasto alle sostanze stupefacenti dei Carabinieri della Compagnia Bologna Centro ha portato all’arresto di altri tre criminali:T.A., 34enne tunisino, B.V.,36enne italiana e K.M., 27enne marocchino.
I primi due spacciatori sono finiti in manette nel corso di un’indagine che i Carabinieri del Nucleo Operativo avevano avviato di recente, dopo diversi servizi di osservazione acclaranti un anomalo viavai da un appartamento sito in questa via Di Paolo. L’intervento effettuato nella giornata di ieri forniva gli esiti sperati: dapprima la perquisizione personale condotta in direzione del tunisino, indosso al quale venivano rinvenuti una ventina di involucri contenenti eroina e cocaina e un migliaio di euro in contanti, per un totale di circa 15 grammi, nonché 1100 euro circa, suddivisi in banconote di vario taglio.
La perquisizione è proseguita all’interno dell’appartamento, un monolocale che il tunisino condivide con la compagna, la trentaseienne italiana. All’interno dell’appartamento, i Carabinieri trovavano una bilancina elettronica di precisione e altri 55 involucri di eroina e cocaina, per ulteriori 25 grammi. Il tunisino era ricercato da un anno, a seguito di una misura cautelare in carcere emessa dalla Corte d’Appello di Bologna.
Il marocchino veniva invece arrestato ieri sera all’interno del suo appartamento di via Franco Bolognese. La perquisizione dava esito positivo, consentendo di rinvenire un “panetto” di hashish e alcune dosi di cocaina per un peso complessivo di 255 grammi, nonché denaro contante per 2.900 euro. Nella circostanza, i Carabinieri hanno trovato anche oggetti e documenti intestati a terzi di provenienza sospetta: numerosi telefoni cellulari, due lettori MP3, un codice fiscale, sui quali sono in corso accertamenti.
La sostanza stupefacente è stata sequestrata e trasmessa ai tecnici di Laboratorio del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna per le analisi di rito e su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, i tre spacciatori sono stati tradotti in carcere.

4 MINORI DEFERITI PER DANNEGGIAMENTO

INTENSIFICATI I CONTROLLI DELL’ARMA DEI CARABINIERI
L’intensificazione dei controlli nei luoghi di aggregazione e nei pressi dei comprensori scolastici disposti dal Comando Provinciale dei Carabinieri ha portato ad un’ulteriore intervento, laddove a conclusione di specifici approfondimenti investigativi 4 minori, di età compresa tra i 15 e i 17 anni, venivano deferiti per danneggiamento.
In particolare, lo scorso 16 agosto, i Carabinieri della Stazione di Casalecchio di Reno, allertati da alcuni residenti, intervenivano all’interno del parcheggio pubblico coperto di via Ragazzi della Chiusa constatando che ignoti, dopo aver prelevato 15 estintori dalle relative custodie, li avevano utilizzati per imbrattare alcune autovetture presenti nel parcheggio, per poi abbandonarli vuoti nell’area.
I Carabinieri, a quel punto, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, hanno avviato le indagini, conclusesi pochi giorni fa, che hanno portato all’individuazione dei responsabili e al deferimento degli stessi all’Autorità giudiziaria.
I quattro minori dovranno rispondere, in concorso, del reato di danneggiamento.
L’attività sopra indicata si inserisce in una precisa strategia operativa dei Carabinieri di Bologna, in particolare della Compagnia di Borgo Panigale, finalizzata ad incrementare le attività preventive e di contrasto ai fenomeni legati alla criminalità minorile, che ha portato a diversi positivi risultati nei mesi scorsi:
a.              Ad aprile, a Casalecchio di Reno, i Carabinieri della locale Stazione, operando nell’ambito delle direttive della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, hanno deferito in s.l. 11 minorenni, ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di minaccia, violenza privata, percosse, lesioni personali e tentata rapina, perpetrati nel quartiere Meridiana di Casalecchio.
Dal mese di dicembre 2017 al febbraio scorso, in più occasioni, nelle aree adiacenti al centro commerciale “Meridiana”, di Casalecchio di Reno, i citati giovani (di età comprese tra i 14 ed i 15 anni) ed un giovane 13 enne, non imputabile, in gruppo, per futili motivi, avevano aggredito altri minori e in un’occasione avevano tentato di sottrarre ad un altro giovane il portafoglio, senza riuscirvi.
b.             Lo scorso luglio, invece, sempre i Carabinieri della Stazione di Casalecchio di Reno, con il supporto del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna e dal Nucleo Operativo della Compagnia di Borgo Panigale, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare del Tribunale per i Minorenni di Bologna nei confronti di 3 minori, di età compresa tra i 16 e i 17 anni, per i quali sono state previste le pene della “Collocazione in comunità” per 2 di loro e “la permanenza in casa” per il terzo.
Gli stessi, lo scorso 29 maggio, nei pressi della Casa della Conoscenza, avevano tentato di impossessarsi del cappello e del borsello di un loro coetaneo, ma, al tentativo della vittima di riprendersi quanto indebitamente sottrattogli, i 3 aggressori lo colpivano con calci e pugni al volto e lungo tutto il corpo, procurandogli contusioni multiple giudicate guaribili in 10 giorni.

martedì 18 settembre 2018

“IMPUGNA IL FUCILE E LO PUNTA CONTRO IL VICINO DI CASA” DISARMATO DAI CARABINIERI

Ieri mattina, un Carabiniere della Stazione di Gaggio Montano ha evitato l’ennesima tragedia tra vicini di casa. È successo intorno alle ore 9:00, quando il militare, transitando nei pressi di una casa di riposo situata in via Roma, mentre si trovava libero dal servizio, ha notato un anziano con un fucile da caccia in mano.
Il Carabiniere ha avvisato subito la Centrale Operativa dei Carabinieri di Vergato e si è avvicinato all’uomo, riuscendo a disarmarlo, ed evitando così che la situazione potesse degenerare. Poco dopo giungeva sul posto una pattuglia dei Carabinieri di Gaggio Montano per dare ausilio al collega. Dalla ricostruzione dei fatti, emergeva come qualche minuto prima, l’anziano, identificato in Z.M., 78enne italiano, dopo aver impugnato il suo fucile calibro 12, regolarmente detenuto e caricato con tre cartucce a palla per la caccia al cinghiale, si fosse recato presso una vicina casa di riposo e avesse puntato contro alcune persone ivi presenti, tra le quali il titolare.
Alla vista dell’anziano, armato di fucile e in posizione di puntamento (pronto al fuoco), i presenti si erano dati a precipitosa fuga, nascondendosi all’esterno della struttura.
Veniva dunque appurato come il gesto fosse riconducibile a vecchie diatribe tra vicini di casa.
L’arma veniva sequestrata dai militari, assieme ad altre armi, che l’anziano custodiva in casa in maniera non conforme alla normativa sulla detenzione di armi. Per questo motivo, oltre a una denuncia per minaccia aggravata, detenzione e porto abusivo di arma comune da sparo, il settantottenne veniva denunciato anche per detenzione abusiva di munizioni, omessa denuncia e omessa custodia di armi comuni da sparo.

“RUBANO LE MELE ALLA FACOLTA’ DI AGRARIA” TRE GIOVANI DENUNCIATI DAI CARABINIERI

I Carabinieri della Stazione di Granarolo Emilia hanno denunciato tre giovani per furto aggravato in concorso. È successo l’altra notte, quando una pattuglia dei Carabinieri impegnata nei controlli del territorio si è accorta che nei pressi di un terreno demaniale di via Cadriano e in uso alla Facoltà di Agraria di Bologna, c’era una macchina sospetta. All’interno del veicolo, fermo e chiuso a chiave, ma con il motore ancora caldo, c’erano alcune buste di prodotti ortofrutticoli. L’immediata ispezione dei luoghi ha consentito di individuare tre giovani italiani sporchi di fango, un 24enne e due 20enni, tutti incensurati, mentre si accingevano ad uscire dall’area in questione, dopo aver occultato nelle vicinanze altro borsone contenente circa 30 kg di prodotti, tutti restituiti agli aventi diritto.

Bologna: blitz antidroga della Polizia di Stato e contestuali sequestri della DIA.

Dalle prime ore dell’alba, personale della Squadra Mobile di Bologna, con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e con la collaborazione delle Squadre Mobili di Milano, Bari, Foggia, Lucca, Verona, Venezia, sta eseguendo 18 ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip presso il Tribunale di Bologna, nei confronti di altrettanti personaggi appartenenti ad una organizzazione criminale dedita al traffico di droga resasi responsabile dell’importazione di 3000 kg di hashish arrivati presso il porto di Marina di Pisa.
Nel medesimo contesto investigativo, personale della Direzione Investigativa Antimafia di Bologna, coadiuvato da quello dei Centri Operativi di Milano e Bari e della Sezione Operativa di Salerno, sta eseguendo un decreto di sequestro preventivo, emesso dalla Procura di Bologna, nei confronti di alcuni dei destinatari del provvedimento restrittivo, su beni mobili e immobili (abitazioni, terreni, autovetture, quote societarie, conti correnti bancari) per un valore di circa 2 milioni di euro, risultati quali reimpiego dei profitti derivanti dall’attività di traffico di droga, posto in essere dalla predetta organizzazione criminale.
Ulteriori particolari, saranno forniti nel corso di una conferenza che si terrà alle ore 11.00 presso la sala riunioni della Questura di Bologna.

Bologna: blitz antidroga della Polizia di Stato e contestuali sequestri della DIA.

Dalle prime ore dell’alba, personale della Squadra Mobile di Bologna, con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e con la collaborazione delle Squadre Mobili di Milano, Bari, Foggia, Lucca, Verona, Venezia, sta eseguendo 18 ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip presso il Tribunale di Bologna, nei confronti di altrettanti personaggi appartenenti ad una organizzazione criminale dedita al traffico di droga resasi responsabile dell’importazione di 3000 kg di hashish arrivati presso il porto di Marina di Pisa.
Nel medesimo contesto investigativo, personale della Direzione Investigativa Antimafia di Bologna, coadiuvato da quello dei Centri Operativi di Milano e Bari e della Sezione Operativa di Salerno, sta eseguendo un decreto di sequestro preventivo, emesso dalla Procura di Bologna, nei confronti di alcuni dei destinatari del provvedimento restrittivo, su beni mobili e immobili (abitazioni, terreni, autovetture, quote societarie, conti correnti bancari) per un valore di circa 2 milioni di euro, risultati quali reimpiego dei profitti derivanti dall’attività di traffico di droga, posto in essere dalla predetta organizzazione criminale.
Ulteriori particolari, saranno forniti nel corso di una conferenza che si terrà alle ore 11.00 presso la sala riunioni della Questura di Bologna.

sabato 15 settembre 2018

BOLOGNA: LA POLIZIA DI STATO ARRESTA L’AUTORE DELLA VIOLENTA RAPINA ALLA MANIFATTURA

Nella giornata di giovedì 13 settembre, personale della Quarta Sezione Contrasto al Crimine Diffuso della Squadra Mobile di Bologna, ha eseguito un fermo per tentata rapina aggravata e lesioni gravi nei confronti di un cittadino rumeno:
- GARLEANU Ionut, nato il 29.04.1998 in Romania;
Era la notte di mercoledì 12 settembre quando due giovani ragazzi, dopo aver cenato in un pub, hanno deciso di fermarsi nel parcheggio dell’ex manifattura Tabacchi, per fumare l’ultima sigaretta prima di andare a dormire. Scesi dall’auto, dopo pochi minuti, sono stati avvicinati da due uomini sconosciuti con accento dell’est i quali gli hanno offerto sostanza stupefacente. I ragazzi, hanno rifiutato l’illecita offerta e per tutta risposta uno dei due ignoti malfattori dopo aver estratto un coltello a serramanico gli ha chiesto del denaro minacciando il ragazzo che indietreggiava intimorito. Il rapinatore a questo punto lo ha raggiunto e dopo aver messo via il coltello gli ha sferrato un violentissimo pugno al volto provocandone la caduta e l’impatto con il suolo. Il rapinatore dopo avere frugato nelle tasche della vittima, si è allontanato velocemente in compagnia dell’altro ragazzo con cui era arrivato, imboccando via ferrarese direzione centro città. Nel contempo, la ragazza che impaurita si era rifugiata all’interno dell’auto da cui aveva visto tutta la scena, è uscita e ha chiamato i soccorsi per il suo amico che a causa del pugno e del violento impatto con il suolo era svenuto.
La Squadra Mobile, ha avviato tempestivamente le indagini acquisendo le immagini di tutte le telecamere di sorveglianza della zona e ha ricostruito la dinamica della violenta rapina sulla base delle testimonianze. Intuito che il delitto fosse stato commesso da soggetti gravitanti nella stessa zona dell’ex Manifattura Tabacchi, si è proceduto ad un’incessante ricerca con pattugliamenti effettuati da personale in borghese che ha dato esito positivo nella notte tra mercoledì e giovedì, quando GARLEANU Ionut è stato rintracciato nei pressi dello stesso parcheggio della ex manifattura e portato in Questura.
GARLEANU è stato riconosciuto incontrovertibilmente come l’uomo che, armato di coltello, prima ha minacciato e poi brutalmente pestato il ragazzo.
Sulla base di questi elementi la Squadra Mobile ha proceduto al fermo d’iniziativa del rapinatore, associato presso la locale Casa Circondariale “Rocco d’Amato”.
Nella giornata di venerdì 14 settembre si è svolta l’udienza di convalida, al termine della quale GARLEANU Ionut è stato associato presso la locale Casa Circondariale.   

venerdì 14 settembre 2018

SANT’AGATA BOLOGNESE (BO) PERQUISIZIONE CENTRA IL BERSAGLIO TRE DENUNCIATI DAI CARABINIERI PER RICETTAZIONE

I Carabinieri della Stazione di Sant’Agata Bolognese hanno eseguito alcune perquisizioni domiciliari nei confronti di soggetti stranieri, in relazione a ipotesi di furto e ricettazione.
L’attività di polizia giudiziaria, condotta su delega della Procura della Repubblica di Bologna, nasceva infatti da un’indagine che gli stessi Carabinieri avevano avviato il mese scorso, nel più ampio quadro delle attività tese a contrastare i reati predatori in provincia, e che aveva portato all’individuazione, in particolare, di alcuni soggetti.
In effetti, il complesso degli elementi raccolti corroborato dalla brillante intuizione degli operanti ha portato alla positiva definizione della vicenda, laddove ben tre soggetti venivano denunciati per ricettazione, mentre al contempo si riusciva a recuperare ottima parte della refurtiva, consistente in un televisore, alcuni cellulari e diversi orologi.
Trattasi di H.S.H. e H.N., trentatreenni e S.M., quarantasettenne, tutti di origine tunisina, che venivano accompagnati presso la locale Stazione Carabinieri per le procedure di rito. 
Giova precisare come la citata attività segua un’altra brillante operazione condotta lo scorso 24 agosto 2018, allorquando  i Carabinieri della Stazione di Sant’Agata Bolognese eseguivano un fermo di indiziato di delitto nei confronti di due campani, un trentaquattrenne casertano e un trentottenne napoletano, in relazione a un furto aggravato in abitazione, nel corso del quale erano peraltro rimasti feriti al momento dell’effrazione. Anche in quell’occasione era stato possibile recuperare la refurtiva di interesse, che veniva restituita al legittimo proprietario.

giovedì 13 settembre 2018

I Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale (TPC) restituiscono alla Pinacoteca Nazionale di Bologna il dipinto raffigurante “Madonna Orante” di Elisabetta Sirani, rubato nel 1930.

 Giovedì 13 settembre 2018, alle ore 10:30, in Bologna, presso Palazzo Pepoli
Campogrande, il Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale
di Bologna, Maggiore Giuseppe De Gori, alla presenza del Direttore del Polo
Museale dell’Emilia Romagna, Dott. Mario Scalini, ha restituito alla Direttrice
della Pinacoteca Nazionale di Bologna, Dott.ssa Elena Rossoni, il dipinto,
raffigurante “Madonna Orante”, di Elisabetta Sirani (Bologna 1638-1665),
rubato 88 anni fa, da quel museo.
Olio su tela, cm 45 x 35, raffigurante “Madonna Orante” di Elisabetta Sirani (Bologna 1638-1665)
L’eccezionale recupero scaturisce da una segnalazione da parte dei responsabili
dello stesso polo museale che avevano riconosciuto, in un’opera in vendita presso
una casa d’aste ligure, similitudine con quella rubata nel 1930 e denunciata,
dall’allora direttore pro-tempore, al Procuratore del Re di Bologna. I minuziosi
approfondimenti investigativi dei Carabinieri del TPC di Bologna, resi ancora più
difficoltosi perché l’immagine dell’opera, data l’epoca del furto, non era contenuta
nella Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando TPC,
consentivano di reperire, agli atti del museo bolognese, l’effigie fotografica della
storica catalogazione del prezioso dipinto.
La comparazione dell’antica fotografia con il bene posto in asta, permetteva di
confermare con assoluta certezza che l’opera, nel frattempo, acquistata in buona
fede da un ignaro acquirente era in realtà proprio quella sottratta 88 anni prima.
L’Autorità Giudiziaria di Genova disponeva il dissequestro e la restituzione del
dipinto in favore della Pinacoteca Nazionale.
In occasione dell’importante recupero, il Polo Museale dell’Emilia Romagna
realizzerà, proprio nelle sale espositive di Palazzo Pepoli Campogrande, un
percorso di visita dedicato ai dipinti devozionali di Elisabetta Sirani, inclusa la
pregiatissima Madonna Orante, che verrà così riaccostata al Redentore
benedicente.


mercoledì 12 settembre 2018

Scomparso a San Benedetto Val di Sambro

 I Vigili del Fuoco del Comando di Bologna sono intervenuti in data odierna dalle 14:52 in San Benedetto Val di Sambro località Ca' Santoni per ricerca persona scomparsa.
Le ricerche sono state condotte dai Vigili del Fuoco con squadre ordinarie, elicottero e unità SAF (Speleo Alpino Fluvali) e TAS (Topografia Applicata al Soccorso), in collaborazione con i Carabinieri ed il Soccorso Alpino.
Le ricerche hanno consentito il ritrovamento alle ore 17,40 della persona scomparsa, successivamente affidata alle cure del personale sanitario intervenuto.

San Lazzaro di Savena Tenta furto di autovettura. Arrestato in flagranza

 Proseguono i servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale dei Carabinieri tesi ad infrenare i reati predatori, non soltanto nell’ambito del Capoluogo. E’ in tale ambito che si inquadrano - al di là delle 453 autovetture e dei relativi 561 soggetti controllati - le sottonotate attività operative che hanno portato all’arresto di un soggetto per furto aggravato e possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli ed alla denuncia di due cittadine di etnia rumena per furto aggravato in concorso.
Il primo evento risale al tardo pomeriggio di ieri, 11 settembre, allorquando i militari del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di San Lazzaro di Savena traevano in arresto un soggetto, S.T., 45 enne, colto in flagranza di reato subito dopo essere riuscito ad aprire un’autovettura parcheggiata in quella via Martiri delle Foibe.
Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna lo stesso, già gravato da precedenti di polizia specifici e già arrestato dai Carabinieri veniva accompagnato questa mattina nelle aule del Tribunale di Bologna per l’udienza di convalida dell’arresto.
Nella medesima fascia oraria, I Carabinieri della Stazione di Carabinieri di Castiglione dei Pepoli denunciavano due rumene, senza fissa dimora, S.E., diciannovenne e B.G., ventunenne, per furto aggravato in concorso. La denuncia scaturiva a seguito delle indagini recentemente avviate, in seguito al furto patito da due signore 85enni di Roncobilaccio, derubate di alcuni monili in oro attraverso la nota tecnica dell’abbraccio.
Proprio grazie al racconto delle due anziane, i Carabinieri riuscivano ad individuare le sottonotate resesi peraltro responsabili di un reato analogo commesso ad Altedo ai danni di un anziano del luogo. Nella circostanza, però, le due malviventi erano state arrestate.
L’invito rivolto luglio, di contattare i Carabinieri (Stazione Carabinieri Malalbergo 051/872005 e Castiglione dei Pepoli 0534/91095), è ancora valido perché è probabile che le due rumene abbiamo commesso altri delitti in zona con la stessa tecnica dell’abbraccio.