sabato 30 settembre 2017

Vasto incendio in via Don Ruggero Stagni. Intervengono i Carabinieri

Questa notte, i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Vergato e delle Stazioni di Vado e Monzuno hanno aiutato una decina di persone a uscire da un edificio condominiale situato in via Don Ruggero Stagni che era stato invaso da uno strato di fumo acre e nero, sprigionatosi da un incendio che si era sviluppato intorno alle ore 2:00 all’interno di un appartamento situato al piano terra. Le fiamme sono state spente dai Carabinieri che hanno utilizzato gli estintori in dotazione che si trovano a bordo delle macchine dell’Arma. Poi, sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco di Monzuno, Zola Predosa e Vergato per la messa in sicurezza dell’area e la verifica dei danni strutturali subiti dall’edificio. L’appartamento interessato dalle fiamme è stato dichiarato inagibile. A causa dell’inalazione dei fumi, tre Carabinieri e cinque persone sono stati sottoposti a ossigenoterapia dai sanitari del 118. Tra le cinque persone sottoposte alla terapia, due di loro sono state trasportate al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Bologna per altri accertamenti. 

venerdì 29 settembre 2017

Due narcotrafficanti arrestati dai Carabinieri di Borgo Panigale

I Carabinieri della Compagnia di Bologna Borgo Panigale hanno arrestato due albanesi di venticinque e ventotto anni per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione e detenzione abusiva di armi e munizionamento. E’ successo ieri pomeriggio, durante un servizio di controllo del territorio per le strade di Borgo Panigale. Giunti in via Martin Luther King, i militari hanno notato un giovane che stava camminando sul marciapiede e aveva una busta della spesa in mano. L’atteggiamento sospetto del ragazzo ha incuriosito i Carabinieri che, senza farsi notare, lo hanno seguito fino a casa, situata nelle vicinanze. A quel punto lo hanno raggiunto davanti al portone di ingresso e identificato nel venticinquenne albanese. Questi ha iniziato ad agitarsi, sudando e balbettando. I Carabinieri hanno intuito che la reazione del giovane era stata provocata da qualcosa di sospetto che aveva con sé. Le ipotesi dei militari sono state ampiamente confermate dall’ingente quantitativo di soldi, 18.000 euro, che il ragazzo trasportava all’interno della busta, nascosti sotto a un mucchio di capi di abbigliamento e non sapeva giustificarne il possesso. La spiegazione è arrivata pochi minuti dopo, con la perquisizione domiciliare avvenuta all’interno dell’appartamento, in uso anche al ventottenne che trovandosi in casa è finito in manette. I Carabinieri hanno trovato e sequestrato circa 25 kg di eroina e 500 grammi di cocaina, una pistola semi automatica “Smith & Wesson” cal. 45, con matricola abrasa, completa di due caricatori e sedici colpi, altre decine di migliaia di euro, vari bilancini elettronici di precisione e del materiale per il confezionamento delle sostanze stupefacenti. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, i due ragazzi sono stati tradotti in carcere. Foto e notizia Comando Prov. Carabinieri

giovedì 28 settembre 2017

“Operazione Bandito”

L’operazione “Bandito” con la quale gli uomini della Polizia di Stato hanno proceduto al sequestro di nr. 4 sensori KITAS modificati, nr. 3 sensori KITAS non originali, nr. 3 schede elettroniche in grado di alterare i dati reali del veicolo e i dati memorizzati dal tachigrafo, nonché 7 telecomandi e alla contestazione delle violazioni amministrative previste dall’art.179 del Codice della Strada per l’ammontare di 12.000,00 Euro, ha avuto inizio in seguito ad un controllo di un veicolo commerciale, in data 02 maggio 2017 in località A/50 Tangenziale Ovest di Milano, esperito da una pattuglia della Polizia Stradale di Milano.
Sul mezzo, di proprietà della Società A.C. SRL sedente ai confini tra le province di Bologna e Ferrara e oggetto del controllo, è stata riscontrata la manomissione dell’impianto tachigrafo digitale finalizzata all’omessa registrazione dei tempi di guida.
Il cronotachigrafo (o tachigrafo digitale nella sua versione più moderna) viene installato a bordo dei veicoli commerciali superiori a 3,5 t. e serve a registrare l’attività giornaliera del conducente, che deve rispettare i tempi di guida e di riposo previsti dalla normativa Europea, per la tutela della sicurezza stradale e, naturalmente, per la prevenzione degli infortuni sul lavoro.
La Polizia Stradale ha scoperto che attraverso un telecomando portatile modello “FAAC”, il conducente poteva attivare una semplice scheda elettronica, dotata di una propria antenna di ricezione, falsando così le registrazioni del tachigrafo e riuscendo a guidare ininterrottamente per ore, mentre il veicolo risultava fermo a riposo.
Le indagini, iniziate subito dopo il primo controllo e condotte dall’A.G. milanese, si sono concluse il 25 settembre u.s. consentendo al personale della Polizia Stradale milanese e della Sezione Polizia Stradale di Bologna, coadiuvati da un consulente tecnico, di eseguire un decreto di perquisizione emesso dalla medesima A.G. e riscontrando su tutti i veicoli di proprietà della A.C. SRL ed in locazione alla stessa, la manomissione di sei tachigrafi digitali di recente produzione e l’alterazione di un cronotachigrafo analogico costruito prima del 2012.
Tra i veicoli soggetti al controllo, è stato nuovamente individuato anche quello precedentemente controllato il 02 maggio 2017 e che ha dato inizio all’operazione, e pertanto è risultata persistente la condotta illecita prevista dall’art. 437 C.P. consistente nella rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro.
Inoltre, attesa la recidiva condotta delittuosa, sono state inviate le segnalazioni agli Organi competenti per l’eventuale revoca dell’autorizzazione all’esercizio della professione di autotrasportatore.
Anche nella serata di ieri, una pattuglia della Sezione di Bologna, in servizio di vigilanza lungo la SS9 “Emilia” in località Ponte Samoggia, nell’ambito dei controlli ai mezzi pesanti, ha riscontrato delle anomalie nelle registrazioni, tali da far presupporre che il mezzo controllato avesse il dispositivo cronotachigrafo alterato o manomesso. Infatti, il veicolo, un autoarticolato di una ditta di autotrasporti reggiana, nonostante fosse stato fermato in movimento, dalle risultanze delle stampe cronotachigrafe è risultato essere fermo già da due ore antecedenti il controllo.
Dall’approfondito controllo è emersa, situata nella parte posteriore della cabina sulla trasmissione meccanica e più precisamente sul bulbo del sensore di rilevamento dati del cronotachigrafo, una calamita, con il fine di alterare la registrazione dei dati, la quale è stata successivamente rimossa e posta sotto il vincolo del sequestro da parte dei poliziotti.
Al conducente D.A., trentenne della provincia di Lecce ma residente in provincia di Reggio Emilia, è stata ritirata la patente di guida per l’applicazione del provvedimento di sospensione e l’uomo è stato denunciato all’AG ai sensi dell’art. 437 C.P. e contravvenzionato ai sensi dell’art. 179 del Codice della Strada con una sanzione di Euro 1.698.

Proseguiranno in tal senso i controlli al traffico commerciale affinché vengano rispettate le più basilari ma importanti norme sulla circolazione al fine di garantire una maggiore sicurezza per tutti gli utenti.

Sequestrati beni per oltre 100.000 euro ai due narcotrafficanti arrestati dai Carabinieri

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bologna hanno eseguito un “Decreto di sequestro preventivo del Pubblico Ministero”, dott. Marco Forte, nei confronti dei due narcotrafficanti arrestati ad agosto. Il provvedimento ha interessato beni per oltre 100.000 euro, in particolare: 82.000 in contanti, tre autovetture, un motociclo e diverse somme di denaro, in corso di censimento, giacenti in conti correnti e depositi individuati presso cinque istituti bancari. In questo momento, i due narcotrafficanti sono sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

POLIZIA DI STATO: ARRESTATI 2 SPACCIATORI CON MODALITA’ DROGA-EXPRESS IN BICICLETTA

Nelle giornate del 20 e 27 settembre, la Polizia di Stato di Bologna ha arrestato per spaccio di sostanza stupefacente due uomini che erano soliti effettuare la consegna della droga direttamente a domicilio.
La IV sezione contrasto al crimine diffuso della Squadra Mobile di Bologna ha potuto verificare la nuova tendenza degli spacciatori in due differenti operazioni.
Il 20 settembre ha arrestato, grazie ad un lungo appostamento in zona Massarenti, uno spacciatore trentunenne albanese, MEZIU Sakip. I poliziotti hanno notato il soggetto uscire dalla propria abitazione in bicicletta per poi farvi rientro a breve distanza di tempo e insospettiti dalle manovre dell’uomo lo hanno fermato e perquisito. All’interno di un portamonete, riposto nel borsello portato a tracolla, sono state trovate 11 dosi di cocaina già pronte per la vendita, mentre all’interno della sua abitazione sono state trovate ulteriori 28 dosi di cocaina già confezionate nonché due involucri contenenti complessivamente circa 150 grammi di polvere da taglio per lo stupefacente e circa 5 grammi di marijuana, oltre alla somma in contanti di 3340 euro sequestrata in quanto ritenuta provento dell’attività illecita.
Grazie all’analisi delle ultime chiamate sul cellulare dello spacciatore sono stati rintracciati diversi acquirenti i quali hanno confermato quanto già sospettato dagli investigatori: l’albanese ricevuta la chiamata dal cliente di turno inforcava la bicicletta e si recava al domicilio e talvolta anche sul luogo di lavoro di quest’ultimo per rifornirlo dello stupefacente richiesto, un po' come i pizza express, che a bordo dei loro scooter soddisfano le ordinazioni di pizza a domicilio.
MEZIU è stato giudicato il giorno dopo in direttissima, al termine della quale il giudice lo ha sottoposto agli arresti domiciliari nella stessa abitazione in cui effettuava l’attività illecita.
Il giorno 27, invece, nel primo pomeriggio in zona Navile, è stato arrestato un marocchino di 55 anni, LACHHAD Abderrazak, già noto al personale operante, riconosciuto dagli agenti a bordo di una bicicletta. Lo spacciatore dopo aver raggiunto uno stabile a bordo del velocipede, vi è entrato solo per pochi minuti facendo insospettire gli agenti. Una volta fermato e trovato in possesso di due dosi di cocaina, gli investigatori hanno deciso di entrare all’interno dello stabile riuscendo ad individuare l’appartamento dal quale poco prima era uscito il marocchino, trovando all’interno l’acquirente intento a consumare la dose di cocaina appena acquistata. Lo stesso, ha confermato di rifornirsi abitualmente dallo spacciatore poco prima fermato che è solito effettuare le consegne della droga direttamente al suo domicilio. Il controllo effettuato successivamente nell’abitazione di LACHHAD, ha permesso di trovare uno zainetto appoggiato su un’altra bici del marocchino, dove sono state trovate altre 6 dosi di cocaina già pronte per essere consegnate al domicilio dei futuri acquirenti.
In tutto sono stati sequestrati una ventina di grammi di cocaina e 115 euro provento dell’attività di spaccio.

LACHHAD, tratto in arresto in flagranza, verrà giudicato con rito direttissimo in data odierna.

mercoledì 27 settembre 2017

Dall’Algeria a Piazza Verdi per vendere droga agli studenti: pusher arrestato dai Carabinieri

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro hanno arrestato un quarantunenne algerino per droga. L’uomo, giunto in Italia dall’Algeria, è stato fermato ieri sera a Piazza Verdi mentre stava spacciando hashish a due studenti, un italiano e un’albanese di ventuno e venti anni. L’algerino era già noto alle Forze di Polizia per precedenti denunce a suo carico, nonché per essere stato arrestato anche nel dicembre dell’anno scorso. L’arrestato è stato trattenuto in camera di sicurezza, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto prevista per la mattina odierna. I due studenti sono stati segnalati alla Prefettura di Bologna per uso personale di sostanze stupefacenti. La sostanza stupefacente è stata sequestrata. 

Trentaseienne italiano arrestato per droga dai Carabinieri

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vergato hanno arrestato uno spacciatore italiano di trentasei anni. L’uomo dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti a seguito del ritrovamento di oltre mezzo chilo di hashish. I Carabinieri sono intervenuti presso la sua abitazione a seguito di una lite familiare che era stata segnalata al 112. Dopo aver riportato la calma tra le parti, i Carabinieri hanno identificato il soggetto, scoprendo l’esistenza di alcuni suoi precedenti di polizia. Conseguentemente il controllo è stato approfondito e i militari hanno trovato, nascosti sotto il volante di un furgone a lui intestato e in uso, cinque panetti di sostanza stupefacente del tipo hashish. In sede di rito direttissimo, celebratosi ieri mattina presso il Tribunale di Bologna, l’arresto è stato convalidato e l’udienza è stata posticipata per la richiesta dei termini a difesa avanzata dai legali del trentaseienne che è stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione giornaliera alla Polizia Giudiziaria. Foto e notizia Comando Prov. Carabinieri

Costretti a lavorare in condizioni disumane. Carabinieri, Polizia Municipale e Ispettorato del lavoro impegnati in un servizio coordinato in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro

Ieri notte, i Carabinieri della Stazione di Anzola Emilia, l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Bologna e il Corpo Intercomunale di Polizia Municipale Terre d’Acqua sono stati impegnati nello svolgimento di un servizio coordinato in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Questa volta l’attività ispezionata è stata un’azienda tessile, specializzata nella produzione, stiratura e confezionamento di abiti, situata sulla via Emilia. Durante il controllo, gli operanti hanno identificato quindici lavoratori cinesi che lavoravano e vivevano direttamente in ditta, così da ottimizzare la produzione a favore del titolare, quarantottenne cinese. L’azienda, infatti, era stata progettata per accogliere i macchinari tessili al piano terra e i dormitori al primo piano, con camerette singole, doppie, cucina e mensa. Sono state riscontrate violazioni in materia di sicurezza e igiene del lavoro, abusivismo edilizio e, considerato che la ditta impiegava tre lavoratori “in nero”, è stata disposta anche la sospensione dell’attività imprenditoriale. Inoltre, sono state elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo di 14.000 euro. Foto e notizia Comando Prov. Carabinieri

martedì 26 settembre 2017

Furti al supermercato: tre ladri arrestati dai Carabinieri

Nel corso del fine settimana i Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna hanno arrestato tre persone resesi separatamente responsabili di furto aggravato ai danni di tre supermercati del territorio: a Bologna l’Ipercoop del centro commerciale Centro Lame e l’Esselunga di via Guelfa e a Casalecchio di Reno il Carrefour del centro commerciale Shopville Gran Reno di via Marilyn Monroe. Gli autori dei furti sono una quarantottenne italiana, una trentottenne italo-tedesca e una ventiseienne rumena con precedenti di polizia. Le due italiane sono conosciute tra le Forze di Polizia per la loro attitudine a delinquere, specialmente nei reati contro il patrimonio. I furti sono stati scoperti dal personale addetto alla sicurezza che ha chiamato il 112. All’arrivo dei Carabinieri (Stazione di Bologna, Nucleo Radiomobile di Bologna e Stazione di Casalecchio di Reno) la refurtiva, costituita, complessivamente, da bottiglie di alcolici, generi alimentari, elettrodomestici e capi di abbigliamento per un valore di circa 500 euro, è stata restituita ai legittimi proprietari. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, la giovane rumena e la quarantottenne italiana sono state liberate e in futuro si svolgerà il processo nei loro confronti. Invece la donna italo-tedesca è stata trattenuta in cella ed è stata giudicata con rito direttissimo venendo condannata alla pena di mesi due, giorni venti e sessanta euro di multa, oltre al pagamento delle spese processuali.

Vasto incendio in via Molino di Pescarola: intervengono i Carabinieri

Questa notte, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Bologna e della Stazione Bologna Corticella sono intervenuti in via Molino di Pescarola per valutare le cause di un vasto incendio che ha interessato sette automobili e tre scooter che erano stati parcheggiati all’interno dell’area condominiale di un palazzo. Le fiamme sono state spente dai Vigili del Fuoco di Bologna. I Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche si sono recati sul posto per eseguire i rilievi al fine di chiarire le cause dell’incendio che, oltre ai citati danni, ha causato anche l’evacuazione di tre donne, due italiane di settantuno e ottantanove anni e un’ucraina di cinquantacinque, badante dell’anziana. Le indagini sono state avviate dai Carabinieri della Stazione Bologna Corticella.

lunedì 25 settembre 2017

Bolognese produce marijuana e finisce in manette

I Carabinieri della Stazione di Casalecchio di Reno hanno arrestato un produttore di marijuana di trentacinque anni. L’uomo, incensurato, nato e residente a Bologna, dovrà rispondere di “Produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope”, art. 73 del Decreto Legislativo “9 ottobre 1990, n. 309”, a seguito del ritrovamento di sette piante di marijuana che coltivava all’interno del suo appartamento. I militari lo stavano tenendo d’occhio da qualche giorno, grazie alla segnalazione di alcuni cittadini che si erano insospettiti del via vai di gente che frequentava la casa dell’arrestato. All’arrivo dei Carabinieri, il trentacinquenne, inizialmente, ha tentato di minimizzare la situazione, poi ha ammesso le proprie responsabilità. Oltre alle piante di marijuana, infatti, sono stati sequestrati numerosi prodotti che l’uomo utilizzava per la cura degli arbusti: un misuratore di umidità, due confezioni di fertilizzante e di additivo e un aspiratore. L’arrestato ha avanzato una richiesta di patteggiamento che, in sede di rito direttissimo, è terminata con una condanna a quattro mesi di reclusione e 800 euro di multa, con sospensione della pena. 

sabato 23 settembre 2017

I Carabinieri di Bologna celebrano il 74° anniversario del sacrificio del Vice Brigadiere Salvo D’Acquisto, Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria


Questa mattina, presso la Caserma “Manara”, sede del Comando Legione Carabinieri Emilia Romagna, alla presenza del Comandante, Generale di Divisione Aldo Fischione, ha avuto luogo la celebrazione del 74° anniversario del sacrificio del Vice Brigadiere Salvo D'Acquisto, Medaglia d'Oro al Valor Militare alla Memoria

Senegalese picchia la moglie

Nel corso della scorsa notte, una donna ha contattato la Centrale Operativa della Polizia di Stato riferendo che il proprio compagno, un cittadino del Senegal C.L. di anni 39, in evidente stato di ebbrezza, stava distruggendo alcuni mobili all’interno della propria abitazione ubicata in zona San Vitale, ove lei si trovava in compagnia di suo figlio, un bambino di anni 2 e che inoltre l’aveva minacciata con un coltello da cucina.
Il personale della Polizia di Stato, prontamente intervenuto, si preoccupava immediatamente di garantire la sicurezza del bambino e della donna portando l’uomo all’esterno dell’abitazione nonostante la sua strenua resistenza.
Nel frattempo si è verificato che il predetto già in passato si era reso responsabile di comportamenti violenti nei confronti della donna per i quali era stato già denunciato alla Autorità Giudiziaria.
Il Pubblico Ministero di turno, prontamente informato dell’arresto per maltrattamenti e Resistenza a Pubblico Ufficiale, ne ha disposto pertanto il trattenimento presso le celle di sicurezza della Questura di Bologna, in attesa del rito per direttissima fissato per la mattinata odierna.
Lo straniero è stato collocato quindi all’interno della cella di sicurezza adottando le previste procedure di sicurezza al fine di evitare atti di autolesionismo.
Poco più tardi, gli operatori si sono accorti che lo stesso era in piedi, spalle alla grata e non sembrava muoversi.
Immediatamente è stato allertato altro personale che ha verificato che l’arrestato, utilizzando la propria maglietta, si era impiccato; subito sono state messe in atto le operazioni necessarie a rianimarlo, chiedendo l’intervento di personale del 118 che giunto sul posto ne ha constatato il decesso.

Il PM di turno informato di quanto accaduto, supportato dall’intervento del medico legale, ha disposto il trasferimento della salma presso il locale Dos.

venerdì 22 settembre 2017

GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA: SEGNALATI ALLA CORTE DEI CONTI 25 DOCENTI UNIVERSITARI IN SITUAZIONI D’INCOMPATIBILITÀ; CONSTATATO UN DANNO ALL’ERARIO DI CIRCA 4 MILIONI DI EURO

La Guardia di Finanza di Bologna, al termine di specifici accertamenti svolti su delega della Procura Regionale presso la Sezione Giurisdizionale per l’Emilia-Romagna della Corte dei conti, ha segnalato alla predetta Autorità Giudiziaria contabile n. 13 professori e n. 12 ricercatori dell’Università degli studi di Bologna per aver svolto attività lavorative incompatibili con l’impiego accademico, constatando un danno all’erario di euro 3.931.683,24. Le investigazioni di polizia economico-finanziaria, che hanno interessato il dipartimento di ingegneria industriale, sono state condotte nei confronti di quei dipendenti che avevano optato per il regime di impegno a tempo pieno e che, quindi, avevano deciso di porsi in un rapporto di “esclusività” con l’Università, permettendo alle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Bologna di accertare varie irregolarità. In particolare, è stato appurato come un professore e tre ricercatori dell’Alma Mater Studiorum presentassero situazioni d’incompatibilità assoluta dal momento che risultavano titolari di cariche operative all’interno di società commerciali; di conseguenza agli stessi è stato contestato un danno erariale di euro 591.867,96, pari alla retribuzione pubblica percepita. I controlli dei militari del Nucleo di Polizia Tributaria del capoluogo felsineo hanno altresì permesso di accertare come 21 docenti (n. 12 professori e n. 9 ricercatori) risultassero invece titolari di partita IVA e che la utilizzassero per l’esercizio di attività professionali nonostante il regime d’impegno a tempo pieno prescelto; in questo caso è stato contestato un danno all’erario di 3.339.815,28 euro, pari alla differenza fra le somme percepite dai predetti a titolo stipendiale di docente a tempo pieno e quelle che sarebbero loro spettate laddove avessero operato in regime di tempo definito. Queste contestazioni derivano dal fatto che lo status giuridico ed economico dei professori e dei ricercatori universitari, seguendo la medesima ratio dei dipendenti pubblici in genere, è contraddistinto da specifici divieti posti a garanzia del buon andamento amministrativo dell’attività didattica, di ricerca e di studio. In particolare, l’ufficio di professore e di ricercatore a tempo pieno risulta essere incompatibile con lo svolgimento di attività professionali, con l’assunzione di incarichi retribuiti e con l’esercizio del commercio e dell’industria; la normativa di settore prevede diverse tipologie di incarichi, anche retribuiti, che possono essere svolti liberamente e altri che, invece, possono essere conferiti ai docenti solo previa autorizzazione dell’Università, distinguendo a seconda che si tratti di soggetti che hanno optato per il regime di tempo pieno o di tempo definito. Nel corso dei medesimi accertamenti i finanzieri del Gruppo Tutela Spesa Pubblica, articolazione specialistica del Nucleo di Polizia Tributaria, hanno inoltre elevato sanzioni amministrative per circa 27 mila euro nei confronti di n. 7 committenti privati che si sono avvalsi di prestazioni professionali rese da alcuni dei succitati docenti in assenza di autorizzazione preventiva dell'Università di appartenenza.

Furti in abitazione e ricettazione: tre persone denunciate dai Carabinieri

I Carabinieri della Stazione di Monzuno hanno effettuato una perquisizione presso l’abitazione di un giovane del paese, ed hanno così rinvenuto varia refurtiva provento di vari furti in abitazione. La Procura della Repubblica di Bologna ha disposto la perquisizione ad esito delle indagini dei Carabinieri attivate dopo due denunce presentate rispettivamente da una ventisettenne e un’ottantottenne di Monzuno che lo scorso 8 settembre avevano subito la visita di ladri nelle loro abitazioni. In particolare la giovane era stata derubata di un notebook contenente l’insostituibile archivio delle foto di famiglia, una mucca di peluche e altri oggetti vari, mentre all’anziana erano stati sottratti alcuni profumi, due statuine, degli addobbi natalizi, e vari utensili per il bricolage. Sulla base degli accertamenti svolti i sospetti dei militari erano indirizzati verso tre giovani del paese, una ventiduenne, una venticinquenne e in particolare un ventisettenne gravato da precedenti di polizia specifici. I tre giovani sono stati denunciati per furto in abitazione e ricettazione in concorso. Il materiale recuperato dai Carabinieri corrispondeva a quanto sottratto nei due descritti furti ed è stato loro restituito. I cittadini di Monzuno che hanno subito un furto analogo e non hanno ancora sporto denuncia, possono contattare i Carabinieri del paese al numero di telefono 051/6770503.

giovedì 21 settembre 2017

Sale in auto, si accende una sigaretta e la macchina si incendia: intervengono i Carabinieri.

Ieri pomeriggio, i Carabinieri della Stazione di San Pietro in Casale sono intervenuti presso il parcheggio situato tra via Pescerelli e via Asia, dove una cinquantaseienne di Loiano è rimasta gravemente ferita al volto a causa di un’esplosione della sua BMW berlina. Dalla ricostruzione dei fatti, è emerso che la fiammata sarebbe attribuibile a una perdita di metano entrata in contatto con la fiamma di una sigaretta che la donna si era accesa dopo essersi seduta sul sedile di guida, in procinto di partire. Sono al vaglio degli inquirenti le cause che hanno determinato la perdita di gas, tanto da saturare l’abitacolo del veicolo. La bombola del gas era stata sottoposta a revisione il giorno precedente. La donna, inizialmente soccorsa da alcuni passanti che hanno chiamato il 118, è stata trasportata d’urgenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Bologna, ove si trova ricoverata per le ustioni di 1° e 2° grado al viso e alle mani. Foto e notizia Comando Prov. Carabinieri

Palazzo della Cultura e dei Congressi: spruzza lo spray urticante al peperoncino e alcune persone iniziano a tossire. Cinquantunenne denunciata dai Carabinieri

I Carabinieri della Stazione Carabinieri Bologna Navile hanno denunciato una cinquantunenne italiana per getto pericoloso di cose. E’ successo ieri sera, alle ore 20:50 circa, nella sala buffet del Palazzo della Cultura e dei Congressi, situato in piazza della Costituzione, quando una donna ha spruzzato il suo spray urticante al peperoncino all’interno di un contenitore dei rifiuti. L’esalazione gassosa della sostanza ha provocato la tosse di alcune persone che si trovavano all’interno della sala. I presenti hanno creduto di trovarsi di fronte a una fuga di gas. Sono stati avvisati subito i Carabinieri che si trovavano in zona. All’arrivo dei militari, la sala è stata messa in sicurezza e le persone sono state invitate a uscire. La donna, tra l’altro incensurata, si è avvicinata ai Carabinieri e fortemente dispiaciuta per l’accaduto, ha ammesso le proprie responsabilità. La bomboletta spray, contenente 15 ml di liquido urticante al peperoncino, è stata sequestrata. Foto e notizia Comando Prov. Carabinieri

mercoledì 20 settembre 2017

Salsamentari

Questa mattina è stato presentato l' evento della Festa dei Salsamentari e della Festa del Ragù che si terrà a Palazzo Re Enzo Bologna dal 22 al 24 novembre 2017

Momenti di panico alla Stazione ecologica in via delle Viti: trentacinquenne rumeno tenta di accoltellare una guardia: arrestato dai Carabinieri

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Bologna hanno arrestato un trentacinquenne rumeno per rapina. E’ successo lunedì sera quando la Centrale Operativa del 112 è stata informata che all’interno della Stazione ecologica di via delle Viti, erano state notate due persone sospette. All’arrivo dei Carabinieri, il trentacinquenne rumeno era già stato bloccato dal personale di un Istituto di vigilanza privata. Tra questi, un trentanovenne pugliese riferiva di aver evitato una coltellata da parte del malvivente che, vistosi scoperto, aveva tentato di fuggire dalla Stazione ecologica minacciandolo con un cutter che aveva in mano. Fortunatamente, il ladro non riusciva a trafiggere la guardia che veniva soccorsa dai suoi colleghi. Il malvivente veniva affidato ai Carabinieri che dopo averlo perquisito lo identificavano nel trentacinquenne rumeno, residente a Bologna e gravato da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il malvivente è stato tradotto in carcere.

Controlli alla circolazione stradale: automobilista arrestata per droga dai Carabinieri.

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Bologna Borgo Panigale hanno arrestato un’automobilista italiana di cinquantadue anni per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E’ successo lunedì sera in via San Valentino, durante un controllo alla circolazione stradale. I Carabinieri hanno intimato l’alt alla donna che si trovava al volante di una Fiat Punto. Al momento del controllo sono emerse diverse irregolarità, non solo per l’assenza dei documenti di guida e di circolazione, ma, soprattutto, perché il veicolo era stato sottoposto a un fermo amministrativo per mancanza di assicurazione. A quel punto, i Carabinieri hanno approfondito il controllo scoprendo che la donna era già nota alle Forze di Polizia quale responsabile di spaccio di stupefacenti. Sottoponendo a perquisizione lei e l’autovettura, rinvenivano 257 grammi di eroina. La droga è stata sequestrata e affidata ai Carabinieri del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti di Bologna. Il principio attivo rilevato nella sostanza stupefacente è del 4%. Si tratta, dunque, di “eroina tagliata” per la vendita al dettaglio. Basti pensare che nei 257 grammi sequestrati, soltanto una decina di grammi costituiscono il principio attivo, mentre il resto è ottenuto “grattando” sostanze come pastiglie di paracetamolo o di anti depressivi, oppure utilizzando polvere di caffè o di intonaco. Gli effetti sulla salute sono sempre devastanti e, a volte, anche letali. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, la cinquantaduenne è stata affidata agli agenti della Casa Circondariale.

martedì 19 settembre 2017

Cocaina in Piazza Verdi: spacciatore sierraleonese arrestato dai Carabinieri

I servizi antidroga e in abiti civili dei Carabinieri della Compagnia Bologna Centro hanno portato all’arresto di un altro spacciatore di sostanze stupefacenti, un ventinovenne sierraleonese, già arrestato una decina di giorni fa, disoccupato e senza fissa dimora. L’arresto è stato eseguito ieri sera tra Piazza Verdi e via Zamboni, dove il pusher, credendo di avere di fronte dei potenziali clienti in cerca di droga, si è avvinato a un Carabiniere e ha provato a vendergli una dose di cocaina, ma il militare si è qualificato e ha proceduto all’arresto del malvivente. L’operazione non è stata per niente semplice perché il malvivente, vistosi scoperto, ha opposto resistenza e ha aggredito i Carabinieri che, fortunatamente, ne sono usciti illesi. Dopo essere stato accompagnato in caserma per l’identificazione, lo spacciatore è stato rinchiuso in camera di sicurezza, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto prevista per la mattina odierna. La sostanza stupefacente rinvenuta nella disponibilità del giovane sierraleonese, cocaina e marijuana, è stata sequestrata. 

Topo d’appartamento arrestato dai Carabinieri

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Bologna hanno arrestato un “topo d’appartamento” di quarantasette anni, italiano, disoccupato, già noto ai militari per i suoi precedenti di polizia specifici. E’ successo domenica sera, quando la Centrale Operativa del 112 ha ricevuto la chiamata di un cittadino, preoccupato da alcuni segni di effrazione che aveva notato sulla porta di accesso ai garage di un palazzo di via Aurelio Saffi. La verifica è stata affidata a una gazzella dell’Arma che si trovava nelle vicinanze. All’arrivo dei Carabinieri, che si sono diretti velocemente nel tunnel condominiale, il ladro è stato trovato con alcuni strumenti da scasso in mano. Inutile negare i fatti, il ladro ha ammesso le proprie responsabilità, dicendo di essersi recato sul posto per rubare delle biciclette che, come lo stesso ha precisato, avrebbe rivenduto per guadagnare qualche soldo. L’arrestato per tentato furto aggravato è stato processato con rito direttissimo e condannato alla pena di 1 anno, 9 mesi e 10 giorni di reclusione. 

Il ritorno a scuola di Drago, cane antidroga dei Carabinieri

Ieri mattina, i Carabinieri della Stazione Bologna Navile hanno svolto un servizio di repressione dell’uso di droghe tra i giovani studenti del Liceo Copernico di via Ferruccio Garavaglia. L’attività è stata eseguita in collaborazione con i dirigenti scolastici dell’Istituto e dei Carabinieri del Nucleo Cinofili del Comando Provinciale di Bologna che sono arrivati in compagnia di “Drago”, un cane di razza Pastore Tedesco, specializzato nella ricerca di sostanze stupefacenti. Il fiuto infallibile di Drago ha condotto i Carabinieri all’interno di un bagno riservato agli uomini e situato al secondo piano dell’edificio dove sono state trovate due confezioni di marijuana del peso di circa 7 grammi, nascoste nell’intercapedine del controsoffitto. La droga è stata sequestrata e affidata ai Carabinieri del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti di Bologna. I militari della Stazione Bologna Navile stanno svolgendo accertamenti per risalire ai responsabili dell’occultamento della sostanza.

lunedì 18 settembre 2017

Polizia di Stato: stalker telematico agli arresti domiciliari

Un cittadino italiano di 40 anni che da cinque anni perseguitava con telefonate, messaggi ed e-mail una giovane psicologa/psicoterapeuta è finito ai domiciliari all’esito delle indagini condotte dal Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni per l’Emilia Romagna.
La donna, che risiede a Bologna, aveva avuto l'uomo, per un brevissimo lasso di tempo, come suo paziente ma le poche sedute effettuate, quasi immediatamente sospese dalla terapeuta a causa dell'atteggiamento dell'uomo, sono comunque risultate sufficienti a generare in quest'ultimo una vera e propria ossessione sessuale nei suoi confronti.
Lo stalker ha iniziato quindi a perseguitarla con centinaia di telefonate, e-mail e messaggi, inviati ad ogni ora, quotidianamente, esprimendole la necessità morbosa di poterla rincontrare e continuare con lei la terapia.
Per "aggirare" i filtri e gli strumenti informatici che la donna aveva attivato per proteggere le proprie caselle di posta elettronica e le proprie utenze, l'uomo ha continuato a creare ed attivare sempre nuovi account, arrivando anche ad inoltrare mail, massivamente, ai familiari, ai conoscenti ed ai colleghi della vittima.
Durante le sedute, all'insaputa della psicologa, aveva anche provveduto a registrare i colloqui, che poi aveva continuato a riascoltare, citandone più volte morbosamente il contenuto nelle missive inviate alla sua vittima.
Lo stalker, nelle sue esternazioni, faceva invariabilmente riferimento alla propria ossessione sessuale nei confronti della donna che alimentava anche millantando rapporti sessuali mai intrattenuti con la stessa, accusandola di avere numerose relazioni con altri uomini ed inviandole, inoltre, diverse foto che lo ritraevano seminudo.
Lo scorso maggio era stato pertanto destinatario di una misura del divieto di avvicinamento e di comunicazione con la persona offesa ma, nonostante il provvedimento emesso a suo carico, l'uomo ha continuato, "con assoluta insensibilità al rispetto delle prescrizioni impostegli" a reiterare le sue condotte persecutorie.
Per poter concretizzare la propria volontà ossessiva, nell'intento di aggirare il divieto di comunicare direttamente con la propria vittima, ha tentato infine di prenotare una seduta richiedendo un appuntamento attraverso l'apposito servizio online fornito dal portale degli psicologi italiani.
Per lo stalker, ad aggravamento della misura già disposta, sono arrivati, quindi, gli arresti domiciliari nella sua abitazione in provincia di Trento con il divieto di comunicazione con l'esterno.

Denunciato dai Carabinieri uno dei responsabili del danneggiamento della vetrata d’ingresso del Museo per la Memoria di Ustica

I Carabinieri della Stazione Bologna Navile hanno denunciato un ventiquattrenne marocchino per danneggiamento aggravato in concorso ai danni del Museo per la Memoria di Ustica situato in via di Saliceto. I fatti risalgono all’agosto 2016, quando fu danneggiata la vetrata d’ingresso del Museo. A distanza di un anno, i Carabinieri della Stazione Bologna Navile, coadiuvati dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri Bologna Centro, sono riusciti a risalire a uno degli autori del danneggiamento, immortalato dai sistemi di videosorveglianza installati sul posto. Il ventiquattrenne marocchino era già stato arrestato dai Carabinieri di Bologna per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

CONCORSO, PER TITOLI ED ESAMI, PER IL RECLUTAMENTO DI 8 ESECUTORI DELLA BANDA MUSICALE DELLA GUARDIA DI FINANZA.

CONCORSO, PER TITOLI ED ESAMI, PER IL RECLUTAMENTO DI 8 ESECUTORI DELLA BANDA MUSICALE DELLA GUARDIA DI FINANZA. TERMINE DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE 31 OTTOBRE 2017. Sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 66 del 01 settembre 2017 - 4^ Serie Speciale – sono stati pubblicati i concorsi, per titoli ed esami, separati per ciascuna parte e qualifica, per il reclutamento di 8 esecutori della Banda Musicale della Guardia di Finanza. Possono partecipare tutti i cittadini italiani, anche se già alle armi, che, alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda, abbiano compiuto il 18° anno di età e non abbiano superato il giorno del compimento del 40° anno di età (tale limite è elevato di 5 anni per i militari delle Forze Armate, delle Forze di Polizia e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco in attività di servizio) e siano in possesso del diploma di istruzione secondaria di secondo grado che consenta l’iscrizione ai corsi di laurea previsti dalle Università statali o legalmente riconosciute. La domanda di partecipazione dovrà essere compilata esclusivamente mediante la procedura informatica disponibile sul sito www.gdf.gov.it – area “Concorsi On line” - seguendo le istruzioni del sistema automatizzato, con la possibilità di scegliere una delle seguenti modalità: a) “SPID”, sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale; b) “PEC”, posta elettronica certificata. Il termine ultimo per la presentazione delle domande è il 31 ottobre 2017. I vincitori del concorso saranno sottoposti ad un periodo di prova, per la durata di sei mesi, durante il quale presteranno servizio nella Banda Musicale e seguiranno un corso di formazione militare e tecnico-professionale della durata di novanta giorni. Fondata nel 1926, la Banda Musicale della Guardia di Finanza è un complesso artistico, composto da 102 elementi, che vanta un’attività concertistica pluriennale. Comando Generale della Guardia di Finanza V Reparto – Comunicazione e Relazioni Esterne Ufficio Stampa 00162 Roma, Viale XXI Aprile 55 Telefono +39 06.4422.35821 – 3534 e-mail: ufficio.stampa@gdf.it 00162 Roma, Viale XXI Aprile 55 Telefono +39 06.4422.35821 Fax +39 06.4422.2206 e-mail: ufficio.stampa@gdf.it COMANDO GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA V Reparto – Comunicazione e Relazioni Esterne Ufficio Stampa Nel corso degli anni, la Banda del Corpo si è esibita presso le più prestigiose istituzioni musicali italiane, tra le quali la Scala di Milano, il Teatro dell'Opera di Roma, il San Carlo di Napoli e il Massimo di Palermo, la Fenice di Venezia, l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Teatro Petruzzelli di Bari ed il Festival dei Due Mondi di Spoleto. Numerose e molto apprezzate sono state anche le tournée all'estero in Germania, Lussemburgo, Svizzera, Belgio, Francia, Stati Uniti ed Emirati Arabi. Sul predetto sito internet è possibile prendere visione del bando e acquisire ulteriori e più complete informazioni di dettaglio sui concorsi e sul complesso bandistico della Guardia di Finanza.

GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA. OPERAZIONE UNDERTAKER ESEGUITE IN ITALIA E SPAGNA TRE ORDINANZE DI CUSTODIA CAUTELARE NEI CONFRONTI DI APPARTENENTI AD UNA ORGANIZZAZIONE TRANSNAZIONALE DEDITA AL TRAFFICO DI HASHISH DAL MAROCCO VERSO TUTTA L’EUROPA

I Finanzieri del Comando Provinciale di Bologna, con il coordinamento della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, in collaborazione con la Guardia Civil Spagnola e la Polizia tedesca del Bayerisches Landerskriminalamt, hanno dato esecuzione in Italia e Spagna a 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal GIP del Tribunale di Bologna, Dott. Domenico Panza, nei confronti dei membri (rispettivamente di cittadinanza spagnola, tedesca ed italiana) di un’organizzazione transnazionale dedita all’importazione di hashish dal Marocco, destinata al mercato europeo. In fase di esecuzione, sono state inoltre effettuate anche 9 perquisizioni domiciliari nei confronti di altrettanti soggetti indagati, non destinatari di misure cautelari. Nel corso di una di queste un cittadino italiano, residente in provincia di Como, è stato tratto in arresto perché trovato in possesso di due pistole cal. 9 non dichiarate munite di silenziatore. In un altro caso, uno dei perquisiti, residente in Bologna, è stato trovato in possesso di quasi 90.000 euro in contanti, quattro bilancini di precisione e circa 80 grammi di hashish. Le investigazioni, condotte dal GICO del Nucleo di Polizia Tributaria di Bologna sotto la direzione della DDA della locale Procura della Repubblica, nella persona del Sostituto Procuratore Dott. Stefano Orsi, hanno permesso di ricostruire, tramite lo svolgimento di complesse indagini tecniche, le attività illecite portate avanti dal gruppo criminale che aveva la sua base principale nella provincia spagnola di Cadiz, delineando il ruolo di ciascun appartenente. Il risultato più eclatante nel corso dell’indagine è stato il sequestro di 133 Kg di hashish effettuato nel maggio del 2015 in Bologna con il conseguente arresto in flagranza del corriere, un tedesco che aveva importato lo stupefacente nascondendolo all’interno di tavole in legno trasportate con un’autovettura, nonché dei quattro italiani destinatari del carico. La particolare modalità di occultamento dei panetti di hashish era stata ideata e realizzata da uno dei membri del gruppo criminale, un altro cittadino tedesco residente in Spagna, sempre nella provincia di Cadiz, detto “IL MAESTRO”, che, impiegando particolari metodologie di lavorazione grazie all’utilizzo di materiali plastici, aveva reso inodore le assi rendendo impossibile il rilevamento dello stupefacente anche da parte di unità cinofile specializzate. La comunicazione di queste informazioni alla Direzione Centrale dei Servizi Antidroga consentiva di scoprire come proprio “IL MAESTRO” fosse già sotto indagine anche in Germania, Austria e Spagna perché coinvolto da tempo in traffici di ingenti quantitativi di hashish provenienti dal Marocco e rivenduti in mezza Europa. Sono stati di conseguenza 46/2017 avviati degli incontri con le altre forze di polizia coinvolte al fine di scambiare una serie di informazioni sulle rispettive indagini che si sono rivelate poi di fondamentale importanza per il buon esito dell’operazione. Complessivamente l’attività investigativa ha consentito, oltre ai destinatari delle ordinanze di custodia cautelare, di arrestate in flagranza altre 6 persone e di sequestrare 158 kg. di sostanza stupefacente.

sabato 16 settembre 2017

Polizia:stragi del sabato sera

Questa notte, la Polizia di Stato di Bologna ha effettuato, in via Stalingrado, un servizio mirato al contrasto del fenomeno della guida in stato di ebbrezza alcolica e alterazione per l’uso di sostanze stupefacenti o psicotrope, al quale hanno preso parte tre pattuglie della polizia stradale, personale dell’unità cinofila e personale medico dell’ufficio sanitario della Questura di Bologna.
Sono stati complessivamente controllati cinquantuno conducenti di veicoli, di cui due positivi all’alcool test (con un tasso alcolemico rientrante nella fascia amministrativa, compreso tra 0,5 e 0,8 g/l.) ed uno dei quali risultato anche positivo al test relativo all’uso di sostanze stupefacenti. Per entrambe le violazioni è stata applicata la sanzione accessoria del ritiro della patente di guida.
Nel corso dei controlli sono state accertate altre sette diverse violazioni alle norme del Codice della Strada, tra le quali l’utilizzo del telefono durante la guida ed il mancato uso delle cinture di sicurezza.

La truffa dell’inserzione fasulla: tarantino denunciato dai Carabinieri.

I Carabinieri della Stazione di Alto Reno Terme hanno denunciato un trentenne di Taranto per truffaai danni di una trentottenne di Alto Reno Terme con cui aveva avviato una trattativa telematica per la vendita di una consolle per videogiochi. La merce era stata pubblicizzata in un sito internet di un’azienda italiana che gestisce le vendite e gli acquisti sul web tra privati. A pagamento avvenuto, la donna è rimasta ad attendere il pacco che non è giunto a destinazione e non sarebbe mai arrivato, visto che il “venditore” è un criminale che si camuffa sul web per fare quello che gli riesce meglio: la truffa online ai danni di cittadini residenti in ogni parte d’Italia.

Lotta alla droga: spacciatore marocchino arrestato dai Carabinieri.

I servizi antidroga e in abiti civili dei Carabinieri della Compagnia Bologna Centro hanno portato all’arresto di un altro spacciatore di sostanze stupefacenti, un diciottenne marocchino, gravato da precedenti di polizia, disoccupato e senza fissa dimora. L’arresto è stato eseguito ieri sera in via Zamboni, davanti all’ingresso del Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna. Il pusher, credendo di avere di fronte dei potenziali clienti in cerca di droga, si è avvinato a un Carabiniere e ha provato a vendergli una dose di hashish, ma il militare si è qualificato e ha proceduto all’arresto del malvivente. Dopo essere stato accompagnato in caserma per l’identificazione, il giovane spacciatore è stato rimesso in libertà ai sensi dell’Art. 121 del Codice di Procedura Penale: “Liberazione dell’arrestato o del fermato”. La sostanza stupefacente, del peso di 14,30 grammi, è stata sequestrata.

Tarantino produce marijuana e finisce in manette.

I Carabinieri della Stazione di Lizzano in Belvedere hanno arrestato un produttore di marijuana di quarantaquattro anni. L’uomo, nato a Taranto ma residente a Bologna, dovrà rispondere di “Produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope”, art. 73 del Decreto Legislativo “9 ottobre 1990, n. 309”, a seguito del ritrovamento di sessantasei piante di marijuana che lo stesso coltivava in un’area boschiva, isolata e difficile da raggiungere, situata a Chiesina – Farné, una località del comune di Lizzano in Belvedere. Fermato dai Carabinieri, mentre stava andando ad annaffiare il campo, il tarantino ha ammesso le proprie responsabilità, anche perché sarebbe stato inutile negare l’evidenza dei fatti, considerati i suoi precedenti di polizia specifici, in particolare nel 2011 quando venne arrestato dai Carabinieri di Calderara di Reno per lo stesso motivo, ovvero la coltivazione di 131 piante di marijuana. La sostanza stupefacente, verde e rigogliosa, è stata estirpata e sequestrata dai Carabinieri. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il produttore di marijuana è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, in attesa di essere presentato davanti al GIP.

venerdì 15 settembre 2017

Polizia Stradale: controlli agli autotrasportatori

Per tutta la giornata di giovedì gli uomini della Polizia Stradale di Bologna, affiancati da personale tecnico della Motorizzazione Civile, hanno effettuato un servizio speciale dedicato al controllo dei mezzi pesanti nell'area di servizio Sillaro, nei pressi dello svincolo di Castel San Pietro, sull’autostrada A14.
Le cinque pattuglie impiegate, oltre a quelle normalmente previste sulla tratta, hanno permesso di sottoporre ad approfondite verifiche, con il Centro Mobile di Revisione e con le apparecchiature speciali in dotazione esclusiva alla Polizia Stradale, ben 13 autoarticolati adibiti al trasporto di merci su strada.
Sui 13 autoarticolati controllati, 8 sono stati sorpresi con gravi irregolarità tanto da contestare 75 infrazioni al codice della strada.
In particolare, le violazioni più ricorrenti sono emerse per gli sforamenti dei tempi di guida degli autisti o per la ritardata effettuazione delle previste pause durante il viaggio o per gli incompleti riposi giornalieri (ben 15), ma anche per pericolosi eccessi di velocità (19 violazioni), mentre 4 mezzi sono stati trovati con lesioni al telaio del semirimorchio o con i dispositivi di illuminazione non funzionanti.
Nella circostanza, sono stati elevati anche 31 verbali alle ditte responsabili dei mezzi per omessa vigilanza sul corretto operato dei propri dipendenti.
Nei prossimi mesi continueranno i controlli congiunti tra Polizia Stradale e Motorizzazione Civile per garantire a tutti gli utenti della strada una maggiore sicurezza stradale sulla rete autostradale regionale.

Ubriaco e senza patente guida un’auto e finisce fuori strada: diciottenne denunciato dai Carabinieri.

I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Molinella hanno denunciato un diciottenne per guida sotto l’influenza dell’alcol e guida senza patente. E’ successo in via Nazionale, a Malalbergo, quando il giovane, alla guida di una Ford Fiesta, ha perso il controllo del mezzo ed è uscito fuori strada. Alla richiesta dei Carabinieri di sottoporsi all’alcol test, l’automobilista ha eseguito la prova ed è risultato positivo con un valore due volte superiore al limite consentito dalla normativa vigente. L’automobile è stata sequestrata dai Carabinieri, in attesa della confisca prevista dal Codice della Strada. 

Inseguimento tra una pattuglia dei Carabinieri e una banda di malviventi.

Ieri notte, i Carabinieri di Grizzana Morandi sono stati impegnati in un rocambolesco inseguimento di una banda di malviventi, fuggiti a bordo di una Volvo station wagon, subito dopo aver perpetrato un furto con scasso ai danni di una tabaccheria situata in località Ponte. La fuga è continuata fino a Marzabotto, dove l’autista, resosi conto di non avere alcuna possibilità di seminare i militari che ormai lo stavano raggiungendo, non solo quelli di Grizzana Morandi, ma anche quelli dell’Arma di Vergato, ha tentato una manovra azzardata ed è uscito fuori strada. Sceso velocemente dal veicolo, l’autista ha approfittato della zona buia e impervia ed è fuggito a piedi assieme a un complice che si trovava seduto accanto a lui. L’auto era stata rubata il mese scorso a Castel Guelfo a un cinquantunenne di Ravenna. Gli investigatori dell’Arma sono al lavoro per risalire all’identità dei soggetti in fuga.

martedì 12 settembre 2017

Congolese cacciato da Rimini va a spacciare in Bolognina: arrestato dai Carabinieri.

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro hanno arrestato un ventottenne africano per droga. Il giovane, giunto in Italia dalla Repubblica Democratica del Congo, è stato fermato ieri sera dai militari, tra via Aristotile Fioravanti e via Piero Gobetti, mentre stava spacciando marijuana a un diciottenne di Bologna. L’acquirente e il venditore sono stati identificati e perquisiti, dopodiché, il primo è stato accompagnato in caserma e rinchiuso in cella, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto prevista per la mattina odierna, mentre il secondo è stato segnalato alla Prefettura di Bologna per uso personale di sostanze stupefacenti. La sostanza stupefacente rinvenuta durante il servizio, pari a 7,4 grammi, è stata sequestrata. Il giovane congolese, già noto alle Forze di Polizia per precedenti analoghi episodi, è stato recentemente “cacciato” dalla Provincia di Rimini con l’applicazione della misura cautelare del divieto di dimora in quella Provincia poiché ritenuto responsabile di altri reati contro il patrimonio.

lunedì 11 settembre 2017

La Polizia di Stato blocca ed arresta a Bologna giovane italiano che trasporta droga in autostrada

 Nella mattinata del 9 settembre 2017 una pattuglia della Polizia Stradale di Pian del Voglio ha fermato per un controllo un’autovettura Toyota che transitava in A/1- Nuova Variante di Valico - in direzione Firenze, con a bordo un ventunenne italiano, residente a Firenze.
All’interno del veicolo è stata rinvenuta sostanza stupefacente, che esaminata da personale del Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica della Questura di Bologna è risultata essere del tipo “anfetamina”, per un peso di oltre un ettogrammo, utilizzabile per confezionare circa 400 dosi destinate allo spaccio.

Il giovane è stato pertanto tratto in arresto per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e condotto, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, presso il carcere di Bologna, ove attualmente si trova ristretto; lo stupefacente è stato sequestrato per la successiva confisca e distruzione.

Furto al centro commerciale “The Style Outlet”: peruviana arrestata dai Carabinieri.

I Carabinieri della Stazione di Castel Guelfo hanno arrestato una ventiquattrenne peruviana, già ben nota alle Forze di Polizia per precedenti denunce a suo carico, per aver rubato varie paia di occhiali del valore di quasi 600 euro da un negozio situato all’interno del centro commerciale “The Style Outlets” di Castel Guelfo. La donna era stata fermata da un addetto alla vigilanza e affidata ai Carabinieri giunti sul posto. All’interno di una borsa, opportunamente attrezzata con un sistema per evitare la rilevazione delle barriere antitaccheggio, la donna aveva nascosto la refurtiva, che è stata restituita al legittimo proprietario. In attesa dell’udienza di convalida dell’arresto la ventiquattrenne è stata sottoposta agli arresti domiciliari su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna. 

La casa della droga: ventitreenne arrestato dai Carabinieri

I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Bologna Borgo Panigale hanno arrestato un ventitreenne italiano per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E’ successo sabato sera, durante una perquisizione domiciliare avvenuta all’interno di un appartamento di Castel Maggiore che alcuni cittadini avevano recentemente segnalato all’Arma per il continuo “via vai” di gente sospetta, soprattutto nei fine settimana. L’informazione è stata confermata e verificata da una squadra di Carabinieri che dopo essersi appostata in zona, ha proceduto all’identificazione di un cliente, un ventunenne italiano, giunto sul posto per acquistare marijuana e del venditore, il ventitreenne finito in manette. Il cliente è stato segnalato alla Prefettura di Bologna per uso personale di sostanze stupefacenti, mentre il venditore, trovato in possesso di un centinaio di grammi di droga (hashish e marijuana), quasi duemila euro in contanti e una bilancina elettronica di precisione, è stato sottoposto agli arresti domiciliari, su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna. 

venerdì 8 settembre 2017

Ragazzina molestata da un rumeno ubriaco denunciato dai Carabinieri

I Carabinieri della Stazione di Zola Predosa hanno denunciato un ventisettenne rumeno, senza fissa dimora e con precedenti di polizia, per violenza sessuale. E’ successo ieri sera, intorno alle ore 18:00, quando la Centrale Operativa del Comando Provinciale dei Carabinieri di Bologna ha ricevuto la chiamata di un cittadino che riferiva di aver assistito a una lite tra persone, avvenuta all’altezza della pensilina della fermata autobus “Riale Centro”, in via Risorgimento. I Carabinieri di Zola Predosa si sono recati sul posto e ivi giunti hanno raccolto la testimonianza di alcuni soggetti, tra cui un italiano che riferiva di aver bloccato l’autore di una molestia sessuale commessa nei confronti di una ragazzina che stava viaggiando a bordo di un autobus di linea. I militari identificavano le parti, tra cui il ventisettenne rumeno, dopodiché rintracciavano la ragazzina per avere ulteriori dettagli ai fini della ricostruzione dei fatti. La giovane, sedicenne italiana, riferiva di essere salita a bordo di un autobus di linea partito da Casalecchio di Reno – Casa della Conoscenza, per dirigersi da una sua amica di Riale. Durante il tragitto, la ragazza, continuava il racconto dicendo di essere stata, dapprima importunata da tre passeggeri verosimilmente rumeni e poi molestata da uno di loro che dopo averla avvicinata ed essersi strusciato al suo fianco, le aveva baciato il collo. Terrorizzata dall’azione improvvisa del soggetto, la ragazza urlava, ma, a quanto pare, nessuno degli altri passeggeri seduti andava in suo soccorso, dopodiché telefonava all’amica per chiederle aiuto e questa avvisava i propri genitori che si trovavano in via Risorgimento, nei pressi della fermata dell’autobus, ad attendere la sedicenne. Giunta all’altezza della pensilina “Riale Centro”, la giovane non scendeva dall’autobus, come aveva previsto di fare, ma rimaneva a bordo fino alla fermata successiva, per evitare di essere nuovamente importunata dai tre rumeni che, invece, si fermavano in via Risorgimento. E’ stato in quel momento che il padre dell’amica, informato della situazione, ha affrontato i tre soggetti fino all’arrivo dei Carabinieri.