domenica 31 gennaio 2021
Incidente a Granarolo
sabato 30 gennaio 2021
Imbrattamento di veicoli
I Carabinieri della Stazione Bologna Navile, durante un servizio di controllo del territorio denominato “Operazione Strade Sicure”, svolto col personale dell’Esercito Italiano, hanno denunciato una coppia di 26enni, domiciliati a Bologna, per deturpamento e imbrattamento di cose altrui. E’ successo alle ore 23:30 di giovedì, quando i militari hanno sorpreso la coppia che stava dando sfogo alla propria creatività, imbrattando con l’utilizzo di vernice spray indelebile, tre veicoli parcheggiati in via Nicolò dall’Arca, due autovetture, tra cui una appena immatricolata e un furgone, procurandogli danni per migliaia di euro. Il materiale utilizzato per imbrattare i veicoli è stato sequestrato dai Carabinieri che hanno proceduto anche a sanzionare i due Writers per aver violato la normativa di riferimento sul cosiddetto “coprifuoco notturno”: “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”. Eventuali cittadini che abbiano riscontrato simili imbrattamenti sui veicoli o sui muri dei palazzi situati in zona, possono rivolgersi ai Carabinieri della Stazione Bologna Navile.
Arrestato per detenzione di armi
I Carabinieri della Stazione di Grizzana Morandi (BO) hanno arrestato un 56enne italiano per detenzione abusiva di armi. E’ successo ieri pomeriggio, quando la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Vergato (BO), è stata informata che da un appartamento situato in Provincia di Bologna, provenivano delle urla riconducibili a una lite coniugale. Appresa la notizia, i Carabinieri della Stazione di Grizzana Morandi (BO) si sono diretti sul posto e quando sono entrati nell’abitazione per sedare la lite, hanno trovato diversi pugnali, una pistola revolver calibro 38 special con matricola abrasa che l’uomo teneva sotto il cuscino del letto e una trentina di proiettili dello stesso calibro. Le armi sono state sequestrate e il revolver, che era carico, sarà sottoposto agli accertamenti balistici per verificare se sia stato utilizzato per commettere dei delitti. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il 56enne è stato tradotto in carcere, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
Arrestato 20enne marocchino
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Bologna hanno arrestato un 20enne marocchino per furto aggravato. E’ successo questa notte, durante un intervento dei militari al primo piano del Padiglione 2 del Policlinico Sant’Orsola Malpighi, dove era stata segnalata la presenza di una persona sospetta. Giunti sul posto, i Carabinieri hanno tratto in arresto il giovane per aver rubato uno zaino contenente dei tablet e un timbro negli uffici amministrativi della struttura sanitaria in cui era entrato forzando una porta di accesso. Il mercato dei timbri abusivi non è nuovo tra gli spacciatori di sostanze stupefacenti che li utilizzano per falsificare le ricette mediche e ottenere indebitamente i farmaci da reintrodurre nel traffico della droga. Il 20enne marocchino, infatti, sottoposto a una perquisizione personale, è stato trovato in possesso di una scatola di ansiolitici senza alcun titolo giustificativo e quindi verosimilmente rubata nell’ospedale. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il giovane, gravato da precedenti di polizia specifici e senza fissa dimora, è stato tradotto in camera di sicurezza, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
Bancomat fatto saltare
I Carabinieri della Stazione Bologna Mazzini e del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro hanno avviato le indagini per risalire agli autori di un furto aggravato che questa notte è stato commesso ai danni del postamat dell’ufficio postale di via dell’Artigiano. Da una prima ricostruzione dei fatti, eseguita dai Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Bologna, intervenuti per i necessari accertamenti e rilievi sullo stato dei luoghi e delle cose, i malviventi si sarebbero impossessati del denaro contenuto nel dispositivo che è stato aperto da un’esplosione provocata da un ordigno artigianale.
Identificate 591 persone
Nella giornata di ieri, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna hanno proceduto all’identificazione di 591 persone e al controllo di 412 veicoli e un centinaio di esercizi pubblici, durante i servizi di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Una ventina di persone sono state sanzionate per aver violato la normativa sugli spostamenti notturni (tra le ore 22:00 e le ore 05:00) e diurni tra i comuni di residenza e gli assembramenti, come accaduto nel tardo pomeriggio di ieri, quando i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna, transitando davanti a una salumeria di Bologna, si sono accorti che all’interno del locale, chiuso e con la saracinesca abbassata, era stata allestita una festa di compleanno tra giovani, tutti maggiorenni. Prosciutto, salame e droga il menù della serata, considerato che tra gli invitati, due ragazzi erano in possesso di alcuni grammi di hashish e marijuana. Per loro due, oltre alla sanzione prevista per aver violato la normativa sugli assembramenti, che è stata inflitta a tutti, è scattata anche una segnalazione alla Prefettura di Bologna per uso personale di sostanze stupefacenti. Il locale è stato passato al setaccio durante una perquisizione che i militari hanno eseguito in collaborazione con gli agenti della Polizia Locale.
Passaggio di testimone
IN QUESTURA PASSAGGIO DI TESTIMONE TRA DUE
GENERAZIONI DI POLIZIOTTI
Oggi si è assistito ad un importante
passaggio di testimone in Questura, tra un decano e una nuova leva in seno alla
Squadra Mobile.
L’Ispettore Superiore della Polizia di
Stato Gaggioli Elio si appresta al pensionamento dopo quasi quarant’anni di
servizio nei ruoli della Polizia di Stato, la maggior parte dei quali trascorsi
negli uffici della locale Squadra Mobile.
Un poliziotto di grandi qualità umane e
professionali e un investigatore di punta con una vasta esperienza in tutti i
settori delle attività di contrasto al crimine, che ha condotto brillantemente
numerose indagini sui principali reati perpetrati nei difficili anni ‘80 quali omicidi,
sequestri di persona, rapine, nonché crimini particolarmente odiosi come il favoreggiamento
e lo sfruttamento della prostituzione.
Contestualmente è entrato a far parte di
questo stesso Ufficio Antonio, un giovane collega che sta iniziando a muovere i
primi passi nella delicata e complessa attività investigativa, che lo ha già
visto affrontare in prima persona l’episodio di violenza verificatosi proprio
l’altro ieri in Bolognina ai danni di una pattuglia della Squadra Mobile. Sin
da questo momento il giovane poliziotto potrà contare sugli insegnamenti dei
colleghi e sull’esempio di dedizione e sacrificio rappresentato dall’Ispettore
Superiore Gaggioli.
venerdì 29 gennaio 2021
Incidente mortale
giovedì 28 gennaio 2021
Arrestato 44enne italiano
I Carabinieri delle Compagnie Bologna Borgo Panigale (BO) e Bologna Centro hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari in carcere nei confronti di un 44enne italiano, indagato per rapina e tentata rapina. Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, Dott.ssa Roberta Dioguardi, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica di Bologna, Dott.ssa Gabriella Tavano. I fatti risalgono all’autunno scorso, quando i militari avviarono le indagini per risalire all’identità di un rapinatore di banche, responsabile di un paio di rapine consumate (Credem Banca, filiale di Bologna - 9 ottobre 2020 e Banca di Imola, filiale di Casalecchio di Reno (BO) - 26 ottobre 2020) e una tentata rapina (Cassa di Risparmio di Cento, filiale di Bologna - 12 novembre 2020). Grazie alle testimonianze raccolte, da cui era emersa la figura di un rapinatore dalle “sopracciglia perfette”, perché rifatte esteticamente e alle immagini estrapolate dai sistemi di video sorveglianza installati negli istituti di credito, gli investigatori dell’Arma avevano acquisito diversi elementi di prova per risalire all’identità dell’uomo, come il ritrovamento della sua mascherina chirurgica che aveva utilizzato nel corso della prima rapina e gettato durante la fuga e l’impronta di un dito che aveva lasciato scavalcando il pannello di protezione in plexiglass (anti Covid-19) durante la rapina del 26 ottobre 2020 che gli aveva fruttato quasi 10.000 euro in contanti. L’impronta, rilevata dai tecnici della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna, era stata inviata ai colleghi del Reparto Investigazioni Scientifiche di Parma che erano riusciti a trovare una corrispondenza con il 44enne, un italiano con precedenti di polizia.
Arrestato 36enne romeno
I Carabinieri della Stazione di Casalecchio di Reno (BO) hanno eseguito un ordine di esecuzione per la carcerazione dell’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Rovigo, firmato il 16 ottobre 2010, nei confronti di un 36enne rumeno, riconosciuto colpevole dei seguenti reati, falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sull’identità o su qualità personali proprie o di altri e possesso e fabbricazione di documenti d’identificazione falsi che aveva commesso a Rovigo. Per undici anni, il 36enne era riuscito a farla franca, probabilmente, grazie all’utilizzo di generalità false che gli avevano consentito di camuffarsi tra la gente, senza svelare la sua vera identità. Costretto a recarsi presso la Stazione Carabinieri di Casalecchio di Reno (BO) per sporgere la denuncia di smarrimento di una carta di credito, il 36enne è stato smascherato dal militare addetto alla ricezione del pubblico che, sospettando dell’uomo che aveva di fronte, ha approfondito la sua identità con la Banca dati delle Forze di polizia. Quando è emerso che il 36enne era ricercato dal 2010 per espiare la pena inflittagli, i Carabinieri lo hanno arrestato e tradotto in carcere.
Arrestato tunisino
LA
POLIZIA DI STATO ARRESTA UN PREGIUDICATO TUNISINO RESPONSABILE DI TRE SPACCATE
NOTTURNE AI DANNI DI ESERCIZI COMMERCIALI
Nei giorni
scorsi la Squadra Mobile della Questura di Bologna ha dato esecuzione ad
un’Ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere
emessa dal GIP del Tribunale di Bologna, su richiesta del P.M. dott.
Scalabrini, nei confronti di un pluripregiudicato tunisino resosi responsabile,
tra i mesi di luglio e settembre del 2020, di ben tre episodi di furto
aggravato.
All’arrestato,
C.M. classe 1974 la Squadra Mobile – IV Sezione contrasto al crimine diffuso,
ha contestato ben tre episodi di furto aggravato, commessi in orario notturno,
ai danni di due farmacie, rispettivamente in via Emilia Ponente e in via Saffi e
di un negozio di animali in via Rive di Reno.
Il reo, con alle spalle precedenti
penali soprattutto in materia di stupefacenti, a partire da luglio 2020 ha
iniziato a mettere a segno alcuni colpi all’interno dei predetti negozi, agendo
sempre secondo lo stesso copione.
L’uomo raggiungeva
l’esercizio commerciale preso di mira in piena notte a bordo di una bicicletta e,
una volta infranta la vetrina, si introduceva all’interno e asportava il fondo
cassa. Negli episodi richiamati il bottino complessivamente raccolto dal ladro
è stato di circa 2.000,00 euro.
La Squadra
Mobile ha ricostruito nel dettaglio tutti gli eventi attraverso l’attenta
visione delle immagini contenute nei sistemi di videosorveglianza utili,
riconoscendo il soggetto, già noto per i suoi pregiudizi di polizia. Di
assoluta importanza è stato anche l’ausilio della Polizia Scientifica di
Bologna che ha rilevato, in uno degli episodi un’impronta digitale del
soggetto, agevolando così la ricostruzione della Squadra Mobile. A ciò si è
aggiunto anche il riscontro fornito dalle tracce ematiche rilevate all’interno
di uno degli esercizi commerciali in cui l’uomo si era introdotto, provenienti
dalla ferita che lo stesso si era procurato nell’atto di infrangere la vetrina.
Sulla base delle
indagini svolte della locale Squadra Mobile, il P.M. titolare delle indagini,
dott. SCALABRINI, ha richiesto ed ottenuto dal GIP la misura cautelare della
custodia in carcere per il soggetto, con l’Ordinanza che gli è stata notificata
in data 25 gennaio.
Il reo si trova attualmente a disposizione del
Giudice presso il carcere cittadino.
mercoledì 27 gennaio 2021
61enne arrestato
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di San Lazzaro di Savena (BO) hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari nei confronti di un 61enne italiano, indagato per concorso in tentata rapina pluriaggravata, ricettazione e porto illegale di armi da guerra, clandestine e comuni da sparo. Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, Dott.ssa Roberta Dioguardi, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica di Bologna, Dott. Tommaso Pierini che ha coordinato le indagini. L’uomo era ricercato da giugno 2020 per aver partecipato a una tentata rapina a mano armata ai danni della BPER Banca di Quarto Inferiore nel Comune di Granarolo Emilia (BO), unitamente a due complici che finirono in manette nel corso di un rocambolesco inseguimento con i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Forlì-Cesena. La vicenda di giugno ebbe un certo risalto mediatico, soprattutto per le fasi dell’arresto dei primi due rapinatori, che vennero braccati con l’impiego del 13° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Forlì e per il sequestro di numerose armi da fuoco, tra cui il temibile fucile d’assalto AK-47 che trasportavano a bordo di un SUV. Rintracciato nella giornata di ieri dai Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di San Lazzaro di Savena (BO), il 61enne è stato tradotto in carcere, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
Rubati alberi da frutto
Furto all’Istituto Agrario Ferrarini di Sasso Marconi: rubati gli alberi del frutteto dei “frutti dimenticati”
Ladri in azione all’Istituto Professionale per l’Agricoltura “Benito Ferrarini” di Sasso Marconi, dove sono stati sottratti alla scuola una decina di alberi da frutto.
Il furto è stato scoperto qualche giorno fa dalle insegnanti. Alcuni degli alberi rubati erano stati recentemente piantumati nel nuovo frutteto dei “frutti dimenticati”, altri invece erano custoditi in una delle serre dell’Istituto, in attesa di essere piantumati in questi giorni, con il rientro a scuola degli studenti.
Un gesto stigmatizzato senza mezzi termini sia dal personale scolastico che dal Comune di Sasso Marconi, proprietario dell’area e dello stabile in cui si trova la scuola, situata nel parco di Villa Putte, a pochi passi dalla stazione ferroviaria del capoluogo.
"Il nostro Istituto condanna con fermezza questo gesto di inciviltà e assoluta mancanza rispetto per la cosa pubblica”, osserva la prof.ssa Ilaria Cosmo, coordinatrice del “Ferrarini”. “Confidiamo che atti del genere non si ripetano più, perché chi danneggia l'ambiente danneggia l'intera comunità, in questo caso la comunità di Sasso Marconi, con cui abbiamo sempre avuto una relazione proficua e improntata alla collaborazione reciproca. Gli alberi rubati erano destinati al frutteto dei ‘frutti dimenticati’, un ambiente dedicato alla coltivazione di antiche essenze tipiche di questo territorio. Il frutteto è parte di un più vasto progetto cui stiamo lavorando con i ragazzi e che prevede la creazione di un percorso ambientale di collegamento tra la scuola, la stazione e il centro cittadino, corredato da piante autoctone e da un’apposita cartellonistica”.
“E’ davvero avvilente constatare che possano accadere episodi del genere; siamo ovviamente molto dispiaciuti per i ragazzi e gli insegnanti, ma posso assicurare che gli alberi verranno riacquistati e il progetto del frutteto proseguirà regolarmente”, dice Irene Bernabei, Assessora all’Ambiente del Comune di Sasso Marconi. "Il 'Ferrarini' è un patrimonio della nostra città, siamo orgogliosi di avere sul territorio una scuola che ogni anno contribuisce a formare tanti giovani in un settore come quello agro/ambientale, che per noi ha un’importanza nevralgica. Un lavoro prezioso che sosteniamo volentieri mettendo a disposizione gli spazi attorno alla scuola per le attività didattiche e collaborando alla realizzazione di progetti che puntano a sensibilizzare gli studenti rispetto a temi come la tutela dell’ambiente, della biodiversità e la valorizzazione della produzione tipica locale. Un lavoro, quest’ultimo, che ha portato la scuola a farsi apprezzare a livello nazionale per la produzione di olio extravergine d’oliva: l’olio ricavato dagli ulivi piantumati nei terreni del Ferrarini, è stato infatti premiato in più di un’occasione al concorso di Pandolea e Gambero Rosso, che seleziona i migliori extravergine prodotti dagli Istituti Agrari italiani”.
Ladri nelle fabbriche
OPERAZIONE
“LONE TRUCK”: SGOMINATA BANDA PUGLIESE DEDITA ALLA COMMISSIONE DI FURTI PRESSO
LE AZIENDE DEL NORD ITALIA
In data 22
gennaio 2021 personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento
Polizia Stradale per l’Emilia Romagna, ha dato esecuzione a ordinanza di
custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Verona su
richiesta della Procura della Repubblica scaligera.
Le operazioni,
eseguite con la collaborazione della Sezione Polizia Stradale di Foggia,
consentivano di trarre in arresto quattro cerignolani (A.I. di anni 56; L.I. di
anni 29; S.E.A. di anni 27 e D.N.R. di anni 30) che nel mese di ottobre 2019 si
erano resi autori di un furto in danno di una nota azienda operante nel
veronese, asportando un mezzo pesante ed un ingente quantitativo di merce.
Grazie alla
costante attività di controllo effettuata dalla Polizia Stradale e in
particolare dal monitoraggio continuo delle aree di servizio ricadenti sul
territorio regionale, nell’ottobre 2019 si procedeva al recupero dell’autocarro
trafugato e di tutta la refurtiva all’interno dell’area di servizio Sillaro
Ovest, lungo l’autostrada A/14 nel territorio del Comune di Castel San Pietro
Terme. Nella circostanza i malviventi erano riusciti a dileguarsi poco prima
dell’intervento degli operatori di polizia.
Gli
investigatori, ricostruendo in maniera certosina gli spostamenti dei
fuggiaschi, riuscivano a identificare un veicolo “pulito”, utilizzato prima
come staffetta e poi come mezzo per allontanarsi dallo scenario: sono seguiti
accertamenti di polizia scientifica e di natura tecnica, conducendo la Polizia
Stradale a raccogliere un vero e proprio coacervo di elementi probatori la cui
valutazione, da parte della Procura della Repubblica, ha condotto all’emissione
delle misure cautelari restrittive.
Il commando,
composto da due soggetti pluripregiudicati per reati specifici e da due uomini
incensurati ma già noti alle Forze di Polizia per il coinvolgimento in altri
eventi di natura predatoria, è stato così sorpreso nel sonno e condotto presso
la Casa Circondariale di Foggia. Sia il veicolo che la merce, del valore di
circa 50.000€, era destinata nell’entroterra pugliese per il successivo
riciclaggio nei normali circuiti commerciali.
Dopo
l’interrogatorio di garanzia eseguito dal GIP del Tribunale di Foggia, veniva
confermata la custodia cautelare in carcere per tutti gli arrestati.
Arrestati per droga al Pilastro
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro hanno arrestato un 59enne tunisino e una 58enne svizzera, durante un’operazione antidroga. E’ successo ieri pomeriggio, quando l’attenzione dei militari, impegnati in un servizio anti droga all’interno di un parco situato in via Grazia Deledda, è stata richiamata dai movimenti sospetti di un’automobilista che stava transitando a passo d’uomo per le strade del rione “Pilastro”. Dopo aver fermato il veicolo nei paraggi, il conducente è sceso, è andato a citofonare al portone di un palazzo ed è entrato, uscendo una decina di minuti dopo. Mentre si stava preparando a ripartire, i Carabinieri si sono avvicinati per identificarlo. Alla vista dei militari, l’uomo ha iniziato ad agitarsi e a sudare. Tradito dal linguaggio corporeo, l’automobilista, 39enne italiano, ha ammesso di essere un cocainomane e ha consegnato ai Carabinieri due dosi di cocaina che stava trasportando. A quel punto, i militari, ritenendo di aver scoperto un “covo” di spacciatori, hanno fatto irruzione nel palazzo in cui avevano visto entrare il 39enne e dopo aver individuato l’appartamento in uso alla coppia arrestata, sono entrati e hanno dato luogo a una perquisizione domiciliare. Questa ha consentito di trovare 13 grammi di cocaina, 170 grammi di marijuana, 384 grammi di hashish, un bilancino di precisione, del materiale utilizzato per il confezionamento della droga, un caricatore di una pistola semiautomatica calibro .380 ACP, contenente 6 proiettili, 4 proiettili calibro 22 LR, 4 proiettili calibro 9 mm, uno storditore elettrico (Taser), 50 proiettili a salve, 925 euro vere e 340 euro contraffatte. Il materiale rinvenuto è stato sequestrato e la droga è stata consegnata ai tecnici di laboratorio del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il 59enne tunisino e la 58enne svizzera, arrestati dai Carabinieri per spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, spendita e introduzione nello Stato, senza concerto, di monete falsificate e detenzione abusiva di armi, sono stati tradotti, l’uomo in camera di sicurezza e la donna agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
15 kg. droga
martedì 26 gennaio 2021
Frana a Castiglione dei Pepoli
Alle ore 16:15 i vigili del fuoco sono intervenuti in zona Castiglione dei Pepoli nei pressi della SP235, via Pian di Setta, per una frana. Al fine di determinare le dimensioni della frana,I vigili del fuoco hanno effettuato un sorvolo con l'elicottero AW139. in via precauzionale si è interdetta al traffico la strada provinciale. Lambito dal fronte di frana una cascina disabitata e un serbatoio GPL, per il quale si è dispostolo svuotamentoda parte di ditta specializzata, attività supervisionata dai VVF.. Sul posto oltre a 115 e forze dell'ordine anche i tecnici di Protezione Civile.
Lesioni aggravate
I Carabinieri della Stazione di Castenaso (BO) hanno denunciato un uomo per tentate lesioni personali aggravate. La denuncia è scaturita durante un’indagine avviata lunedì 18 gennaio 2020, quando il personale di un centro commerciale situato in Provincia di Bologna si era rivolto ai militari consegnando una siringa che qualcuno aveva sistemato di nascosto tra i prodotti per l’igiene orale, verosimilmente allo scopo di ferire un ignaro avventore che si fosse avvicinato per prelevare i prodotti, considerato che la stessa aveva l’ago inserito ed era sprovvista del cappuccio di protezione. Data la pericolosità della vicenda, i Carabinieri della Stazione di Castenaso (BO), coordinati dalla Procura della Repubblica di Bologna, hanno avviato un’indagine lampo, sequestrando la siringa, raccogliendo le testimonianze e visionando le immagini registrate dalla videosorveglianza del centro commerciale. La meticolosità dei militari gli ha permesso di risalire velocemente al responsabile: un cliente del centro commerciale. Sottoposto a una perquisizione domiciliare, delegata dall’Autorità giudiziaria felsinea, l’uomo che non ha rilasciato alcuna dichiarazione, è stato trovato in possesso di 55 siringhe nuove e la documentazione medica attestante la sua positività al virus dell’immunodeficienza umana (HIV). Sono in corso ulteriori accertamenti volti a verificare se l’autore del gesto abbia contaminato la siringa con i suoi fluidi corporei per tentare di trasmettere l’HIV. Il materiale sequestrato dai Carabinieri della Stazione di Castenaso (BO) è stato inviato ai colleghi del Reparto Investigazioni Scientifiche di Parma per le indagini tecnico-scientifiche.
lunedì 25 gennaio 2021
Attende la ex con il coltello
Non accetta la fine della relazione sentimentale e finisce in manette. E’ successo sabato pomeriggio in Provincia di Bologna, quando i Carabinieri della Stazione di Pianoro (BO) hanno arrestato un italiano che, armato di coltello, si era appostato sotto l’abitazione della sua ex compagna. Una tragedia sentimentale evitata da una telefonata che il padre della donna ha fatto al 112 alle ore 14:10, allertando l’operatore della Centrale Operativa dei Carabinieri di Bologna della presenza minacciosa dell’ex genero che aveva visto da una finestra. La notizia è stata trasmessa a una pattuglia dell’Arma di Pianoro (BO) che si è diretta velocemente sul posto. All’arrivo dei militari, l'uomo ha tentato la fuga, ma non ci è riuscito e quando è stato raggiunto, ha cercato di aggredire gli operanti che lo hanno arrestato. Sottoposto a una perquisizione personale, il soggetto, italiano sulla cinquantina, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico. Ricostruendo la dinamica dei fatti, i Carabinieri della Stazione di Pianoro (BO) hanno rilevato che l'arrestato aveva messo in atto una serie di condotte persecutorie nei confronti della sua ex compagna, alterandole le abitudini di vita, perché non accettava di essere stato lasciato, dopo una relazione sentimentale durata cinque anni. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il soggetto, arrestato per atti persecutori, resistenza un pubblico ufficiale e porto di armi od oggetti atti ad offendere, è stato tradotto in carcere, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
Arrestato 32enne
I Carabinieri del Nucleo Operativo di Bologna hanno arrestato un 32enne italiano durante una perquisizione domiciliare, resasi necessaria per cercare la presenza di sostanze stupefacenti che l’uomo era sospettato di aver nascosto in casa. L’attività è terminata col ritrovamento di 476 grammi di marijuana, 319 grammi di hashish, un bilancino di precisione, diverse bustine trasparenti con chiusura a pressione e quasi 5.000 euro in contanti che il 32enne, libero professionista, occultava nella sua libreria della stanza da letto. La droga è stata sequestrata e affidata ai tecnici di laboratorio del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna. In sede di giudizio direttissimo, l’arresto è stato convalidato e il 32enne è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.
Identificate 1035 persone
I Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna hanno proceduto all’identificazione di 1.035 persone e al controllo di 376 veicoli e 182 esercizi pubblici, durante i servizi di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 del fine settimana. Una quarantina di persone sono state sanzionate per aver violato la normativa, in particolare quella sugli assembramenti, gli spostamenti notturni (tra le ore 22:00 e le ore 05:00) e diurni tra i comuni di residenza. Non sono mancate le sanzioni che i militari hanno redatto a carico di alcuni esercenti situati in Provincia di Bologna per aver violato le disposizioni sull’asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze dei pubblici esercizi da parte dei clienti.
Polizia
Controlli della Polizia di Stato nelle stazioni ferroviarie dell’Emilia-Romagna
1 persona arrestata, 26 indagate,
oltre 3.400 persone controllate, 32 violazioni amministrative elevate, decine
di grammi di sostanza stupefacente sequestrati e 16 veicoli controllati.
Sono questi i risultati
dell’attività del Compartimento Polizia Ferroviaria dell’Emilia Romagna nella
settimana appena trascorsa, che ha visto impegnati, sull’intero territorio
regionale, 330 pattuglie della Specialità in uniforme e in abiti civili.
L’arresto, effettuato dagli
agenti del Settore Operativo di Bologna Centrale nel corso dei servizi di
prevenzione e repressione dei reati, riguarda un cittadino albanese residente
in Italia trovato all’interno della stazione di Bologna in possesso di sostanza
stupefacente già suddivisa in bustine.
Sempre negli ultimi giorni il
personale del Posto di Polizia Ferroviaria di Ferrara, a seguito di alcune
denunce di furto ricevute, ha individuato e denunciato un giovane bolognese
ritenuto autore di tre furti, commessi sia nella stazione che a bordo treno. Lo
stesso, dopo aver avvicinato giovani ragazzi con la scusa di dover cambiare i
soldi per acquistare un biglietto, ha strappato loro di mano i portafogli per
darsi alla fuga. Al momento dell’identificazione l’uomo è stato trovato in
possesso di un coltello e quindi denunciato anche per porto abusivo di armi.
Le altre denunce sono relative a
vari reati quali: resistenza a Pubblico Ufficiale, violazione delle norme
riguardanti il soggiorno degli stranieri in Italia, danneggiamento, rifiuto di
indicazioni sulla propria identità personale, false attestazioni sull’identità
personale.
Martedì 19
gennaio, nell’ambito della collaborazione internazionale di Polizia, è stata
effettuata una operazione straordinaria di controllo a viaggiatori e bagagli
denominata “Active Shield”, che ha
visto la Polizia Ferroviaria impegnata in controlli in decine di scali, anche
secondari, con l’ausilio di cani antidroga, anti esplosivo e metal detector,
nel corso della quale sono stati controllati oltre 150 treni e centinaia di
bagagli.
sabato 23 gennaio 2021
Frana
Alle ore sette, questa mattina i vigili del fuoco sono intervenuti a Castiglione dei Pepoli in via Fiera per allagamento e smottamento. Le acque provenienti dalle zone a monte della provinciale SP62 si sono riversate nell'abitato invadendo camminamenti pedonali e scalinate invadendo la SP62. Le squadre VF hanno fornito supporto alla popolazione liberando anche le canalizzazioni delle acque reflue ostruite. Sul posto anche i carabinieri e la polizia locale.
Restituito volume all' Archiginnasio
I Carabinieri
per la Tutela del Patrimonio Culturale
restituiscono alla
Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna un volume del poeta veneziano
ottocentesco Giovanni Battista Olivo
I
Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Udine hanno
restituito alla responsabile della Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna,
dott.ssa Alessandra Curti, un volume edito nel 1881 intitolato “Poesie Veneziane de Canocia”, dello
scrittore e poeta veneziano Giovanni
Battista Olivo (1830-1893), noto con lo
pseudonimo di “Canocia”. Il
manoscritto, non censito nei cataloghi del prestigioso ente culturale felsineo ed
il cui ammanco è stato accertato solamente in seguito alla segnalazione dei
militari dello speciale reparto dell’Arma che opera a tutela del patrimonio
culturale, è ricomparso nel 2019, in vendita all’incanto, presso un esercizio commerciale
di settore di Padova.
I
militari avevano individuato la proposta di vendita del manoscritto nel corso
del quotidiano monitoraggio del web
finalizzato alla ricerca di beni culturali rubati. Il volume presentava sul
frontespizio due timbri ad umido che richiamavano rispettivamente le Biblioteche
Popolare e Comunale di Bologna. Enti i cui volumi sono nel tempo confluiti nelle raccolte di quella
dell’Archiginnasio che è dotata di circa 8500 manoscritti di interesse documentario,
storico e testuale e che comprendono anche pezzi di notevole rarità e valore
artistico ed antiquario.
Avuta pertanto contezza della
proprietà demaniale del volume da parte degli esperti dell’Archiginnasio che, nel
rivendicarne la proprietà e la restituzione, ne sottolineavano la rarità certificata
anche dall’Istituto Centrale per il
Catalogo Unico del Ministero per i beni e le attività culturali e
per il turismo, i militari operanti
accertavano che il tomo era stato venduto alla casa d’aste patavina da un
privato nell’ambito di un acquisto forfettario di un corposo lotto contenente
100 volumi. Della vicenda veniva notiziata la Procura della Repubblica di
Padova che disponeva il sequestro del volume a carico dei proprietari ritenuti
in buona fede in quanto persuasi che si trattasse di uno “scarto” di biblioteca,
provvedimento che veniva eseguito dai Carabinieri del Nucleo TPC di Udine
presso il citato esercizio commerciale di settore.
Si chiude così la vicenda del descritto volume che rappresenta un “unicum”
per Bologna e per l’Emilia Romagna e che, riaccorpato alla raccolta libraria
dell’ente pubblico proprietario, ne arricchisce ulteriormente la già copiosa e
significativa dotazione.
venerdì 22 gennaio 2021
Arrestato minorenne
I Carabinieri della Stazione di San Lazzaro di Savena (BO) hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare nei confronti di un minorenne. Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale per i Minorenni dell’Emilia Romagna in Bologna, Dott.ssa Anna Filocamo, su richiesta del Procuratore della Repubblica, presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, Dott.ssa, Silvia Marzocchi che ha coordinato le indagini dei militari. I fatti risalgono all’autunno scorso, quando il giovane, mentre si trovava collocato in una comunità terapeutica, specializzata nella riabilitazione e reinserimento in società di ragazzi con problemi, minacciò, con atti di bullismo e molestò sessualmente un altro ragazzino, più debole e con problemi di salute, che si trovava all’interno della struttura, poi si rese responsabile di violenza e resistenza a due incaricati di pubblico servizio, in particolare un educatore e un responsabile della comunità. La situazione penale del giovane si è aggravata quando i Carabinieri della Stazione di San Lazzaro di Savena (BO) sono andati a casa sua per notificargli il provvedimento del Giudice (collocamento in comunità) e gli hanno trovato un cutter simile a quello utilizzato dal capo di una baby gang (composta di cinque membri) la sera del 9 gennaio scorso per rapinare un minorenne che stava passeggiando unitamente a due coetanei, nei pressi di un parco situato in Provincia di Bologna. Il giovane riferì di essere stato minacciato da un giovane che gli aveva puntato un cutter all’addome, costringendolo a consegnare il suo iPhone del valore di circa 800 euro. Incalzato dalle domande degli investigatori dell’Arma, il giovane destinatario della misura cautelare, ha ammesso che il cutter trovato dai militari era lo stesso che aveva utilizzato quella sera per compiere la rapina. Temendo di essere localizzato dalla funzione “Trova il mio iPhone”, però, il giovane rapinatore si liberò della refurtiva gettandola in un tombino. I militari si sono recati sulla via indicata dal giovane e dopo aver rimosso la griglia del tombino, hanno recuperato lo smartphone. In passato, il giovane destinatario della misura, si era reso responsabile di danneggiamento nei confronti di un’autoradio dei Carabinieri che erano intervenuti in un locale situato in Provincia di Bologna, perché dei ragazzini stavano disturbando il personale e i clienti.
Controlli antidroga
LA POLIZIA DI STATO ARRESTA DUE SPACCIATORI NORDAFRICANI IN ZONA UNIVERSITARIA
Resta elevata l’attenzione della
Questura di Bologna per il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti in
città e in zona Universitaria.
E’ di ieri, 21 gennaio, infatti,
l’arresto da parte della Squadra Mobile, di due pushers nordafricani, di
origini tunisine, resisi responsabili di una cessione in concorso di sostanza
stupefacente e, in particolare, di cocaina.
A finire in manette sono stati un
maggiorenne, R.A. classe 1980, e un minorenne, S.O classe 2003, che nel
pomeriggio di ieri spacciavano insieme in Largo Respighi. Un’organizzazione ben
collaudata, e comune in realtà tra gli spacciatori del centro storico, quella
con la quale “lavoravano” i due: uno, il maggiorenne, avvicinava i clienti e
riceveva i soldi per l’acquisto della dose, l’altro, il minorenne, come è
successo ieri, deteneva le dosi, occultate in bocca e nelle mutande, che
consegnava agli acquirenti.
I poliziotti della IV Sezione contrasto
al crimine diffuso, intorno alle 16 di ieri, appostati in zona universitaria,
hanno così assistito ad una cessione portata a termine dai due con la dinamica
descritta e li hanno così subito bloccati e perquisiti, recuperando la dose
ceduta all’acquirente e un’altra dose nascosta dal minorenne nelle mutande.
Addosso al maggiorenne, invece, tutto il guadagno della giornata, circa 300
euro che sono stati sequestrati.
I due sono stati
così arrestati e mentre il minorenne è stato condotto presso il Centro minorile
del Pratello, il maggiorenne verrà giudicato con rito direttissimo nella
mattinata odierna.
giovedì 21 gennaio 2021
Graffitari
I Carabinieri della Stazione Bologna, durante un servizio di controllo del territorio finalizzato alla tutela del patrimonio architettonico che spesso è preso di mira da bande di graffitari che imbrattano e danneggiano palazzi sortici d’inestimabile valore, hanno denunciato una studentessa “fuori sede” per deturpamento e imbrattamento di cose altrui. E’ successo martedì sera, poco prima del cosiddetto “coprifuoco” quando i militari hanno sorpreso la ragazza che stava imbrattando la colonna di un palazzo di via Mascarella con un pennarello indelebile di colore nero. Dopo aver sequestrato il materiale che la studentessa aveva utilizzato per sporcare la superficie dell’immobile, i militari l’hanno denunciata e invitata a rientrare presso la propria abitazione, entro l’orario previsto dalla normativa di riferimento: “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”.
Sequestro di 7 kg di droga
Donate calze alla Caritas
I Finanzieri del Comando Provinciale di Bologna hanno consegnato alla Caritas Diocesana di Imola oltre 150 paia di calze, sequestrate nel corso di un servizio volto al contrasto dell’abusivismo commerciale, che ha consentito di individuare tre soggetti intenti a vendere i loro prodotti abusivamente, senza alcuna autorizzazione ed in totale evasione delle imposte. I trasgressori, fermati e identificati presso un’area di servizio autostradale di Castel San Pietro Terme, sono stati segnalati dai militari della Compagnia di Imola alle competenti Autorità comunali e nei loro confronti sono state elevate sanzioni amministrative per oltre 15 mila euro. I capi di abbigliamento, di buona fattura e di vario genere, potranno essere impiegati dalla Caritas nell’ambito delle tante opere di carità che porta silenziosamente avanti, ogni giorno, a supporto di indigenti, emarginati e anziani in gravi difficoltà economiche. Il gesto delle Fiamme Gialle bolognesi costituisce un’ulteriore testimonianza dell’attenzione e della vicinanza che la Guardia di Finanza da sempre riserva al “sociale” e assume una particolare significatività in quanto ha permesso di destinare a opere di bene i frutti di attività illecite, che danneggiano la libera concorrenza e l’imprenditoria sana, onesta e rispettosa delle regole del mercato.
mercoledì 20 gennaio 2021
Ritrovata auto
Gli rubano l’auto a 101 anni, ma i Carabinieri gliela ritrovano. E’ successo poco dopo la mezzanotte di ieri a Imola (BO), quando una pattuglia del Nucleo Operativo Radiomobile dei Carabinieri, impegnata nei servizi di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, ha ingaggiato un inseguimento con un soggetto alla guida di una Chevrolet Aveo che non si era fermato all’alt dei militari che lo volevano controllare in via Luigi Pirandello per verificare se fosse stato in possesso delle motivazioni richieste dalla normativa vigente per spostarsi durante il cosiddetto “coprifuoco notturno”. Invece di fermarsi ed esibire i documenti, l’automobilista ha accelerato improvvisamente dirigendosi in direzione di via Venturini, dove ha abbandonato l’auto, è sceso ed è fuggito, riuscendo a dileguarsi all’interno del Parco dell’Osservanza. Nonostante la fuga, i militari, sono riusciti a identificare il conducente in un 34enne marocchino, un soggetto senza fissa dimora e gravato da precedenti di polizia. L’uomo è stato denunciato per ricettazione perché la Chevrolet Aveo che stava guidando, era stata rubata domenica pomeriggio a un anziano imolese che l’aveva parcheggiata in via Giacomo Leopardi. I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Imola hanno restituito l’auto al legittimo proprietario, imolese classe 1919 che li ha ringraziati.
Arrestata cittadina dell' Ecuador
LA POLIZIA DI STATO ARRESTA CITTADINA DELL’ECUADOR CHE DOVRA’ SCONTARE 4 ANNI E SEI MESI DI RECLUSIONE
In data 19.01.2021, personale della
Questura di Bologna- Squadra Mobile, ha tratto in arresto, in esecuzione di un
Provvedimento di cumulo pene emesso in data 30 dicembre dalla Procura della
Repubblica di Bologna, una cittadina originaria dell’Ecuador, classe 1973, già
da diversi anni residente nella città di Bologna.
Il provvedimento eseguito dai poliziotti
della Squadra Mobile Bolognese dispone che la donna dovrà scontare 4 anni e sei
mesi di reclusione, cumulo pene calcolato unificando diverse sentenze di
condanna.
L’arrestata, volto noto e conosciuto
dagli investigatori della Polizia di Stato, annovera svariati precedenti,
penali e di polizia, principalmente per reati contro il patrimonio e, in
particolare, per furti aggravati commessi a bordo dei mezzi di trasporto urbano.
La stessa, inoltre, risultava anche destinataria di diversi Fogli di via
obbligatori dalle città nelle quali, oltre ovviamente a Bologna, era solita
mettere a segno i borseggi.
In esecuzione del provvedimento
dell’Autorità Giudiziaria, la donna è stata così condotta presso la casa
circondariale di Bologna, ove espierà la pena.
Arrestato spacciatore
Si veste come “Gabriel Van Helsing” (film d’azione del 2004) e traffica metanfetamina in un camper come faceva “Walter White”, il Professore di chimica in “Breaking Bad” (serie televisiva del 2008-2013). E’ la vita parallela di un 54enne bolognese, rider di giorno e personaggio “oscuro” di notte che alimentava il mercato della droga bolognese spacciando metanfetamina e difendendo i suoi interessi con il machete e la “lupara”, un fucile dall’effetto devastante, utilizzato nei delitti di mafia a partire dagli anni sessanta del secolo scorso. Fortunatamente, il 54enne è stato bloccato dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Borgo Panigale (BO) durante un’indagine antidroga che ha portato all’arresto di un altro spacciatore, un 39enne bolognese. L’operazione è scattata ieri sera, quando una decina di militari, specializzati in questo tipo d’interventi ad alto rischio, hanno fatto irruzione nel camper dell’uomo, protetto da due cani di razza American pit bull terrier e sei telecamere di sorveglianza, neutralizzando i due soggetti e procedendo al sequestro di 137 grammi di “ecstasy”, 321 grammi di “speed”, 56 grammi di “Special K” (ketamina) e altri 4 grammi di anfetamina. La pericolosità e determinazione del 54enne è stata confermata dal ritrovamento di una decina di coltelli, tra cui un machete e la “lupara”, un fucile calibro 12 con matricola non censita e modificato artigianalmente (calcio e canne segate), per renderne il porto occulto, che deteneva clandestinamente assieme a una trentina di cartucce a palla e pallettoni in un vecchio baule stipato nel veicolo. Le operazioni di ricerca delle prove sono proseguite nell’abitazione del 39enne bolognese, dove i Carabinieri hanno scoperto altri elementi indiziari a conferma dell’attività illecita che i due soggetti stavano portando avanti: un bilancino di precisone, diverse bustine trasparenti con chiusura a pressione e alcuni dischi in cellophane per il confezionamento della droga. Su disposizione della Procura di Bologna, i due soggetti, arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso (il 54enne dovrà rispondere anche di detenzione illegale di armi e alterazione di armi), sono stati tradotti in camera di sicurezza, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
martedì 19 gennaio 2021
Incidente A13
Arrestati 3 italiani
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di San Giovanni in Persiceto (BO) hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari nei confronti di tre italiani, un 30enne palermitano, un 34enne napoletano e un 37enne ferrarese, indagati per rapina aggravata e tentata rapina aggravata in concorso. Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, Dott.ssa Francesca Zavaglia, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica di Bologna che ha coordinato le indagini svolte dai militari. I fatti risalgono al periodo compreso tra il 6 e il 9 ottobre scorso, quando una banda di criminali seminò il panico nella Provincia di Bologna facendo irruzione in un fast food e in un albergo a Castel Maggiore (BO), in due farmacie, una ad Argelato (BO) e una a San Pietro in Casale (BO) e in una sala slot a Pieve di Cento (BO), riuscendo a procurarsi un importo complessivo di 2.380 euro. Di cinque rapine commesse, soltanto tre furono consumate, mentre quelle al fast food di Castel Maggiore (BO) e alla sala slot di Pieve di Cento (BO) vennero interrotte da eventi secondari che misero in fuga i malviventi. Questi, come rilevato dai Carabinieri, agivano in base ai ruoli, quello di autista e palo, attribuito al 34enne e quello di esecutore materiale, attribuito al 37enne e, soltanto nella tentata rapina alla sala slot, anche al 30enne. Gli investigatori dell’Arma sono riusciti a risalire all’identità dei rapinatori, in particolare, analizzando il tatuaggio, una specie di disegno tribale, che uno di loro, poi identificato nel 37enne ferrarese, aveva sul dorso della mano destra utilizzata per impugnare l’arma durante le rapine. Quella prova, unitamente ad altri elementi, come le testimonianze raccolte sul posto e la visione delle immagini di sorveglianza installate nei locali rapinati e sulla pubblica via dei quattro comuni menzionati, hanno permesso ai militari di identificare i membri della banda. Rintracciati ieri mattina dai Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di San Giovanni in Persiceto (BO), i tre indagati, dotati di una forte spinta criminosa, sono stati sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari.
Incidente tra ambulanza e tir
lunedì 18 gennaio 2021
Furto in magazzino
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato un 25enne italiano, senza fissa dimora, per rapina impropria. E’ successo ieri notte, quando l’operatore della Centrale Operativa dei Carabinieri di Bologna è stato informato che un addetto alla sicurezza del centro commerciale Centro Lame era stato percosso da un ladro che, avendolo sorpreso a rubare prodotti di vario genere all’interno di un magazzino dell’Ipercoop situato in via della Beverara, gli aveva chiesto di restituire quello che aveva asportato. Appresa la notizia, i Carabinieri si sono recati velocemente sul posto e quando sono arrivati, hanno tratto in arresto il giovane ladro, conosciuto per i suoi precedenti di polizia specifici. La refurtiva è stata recuperata. L’addetto alla sicurezza, visitato dai sanitari del Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Bologna è stato dimesso con tre giorni di prognosi a seguito di una lesione al ginocchio. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il 25enne, che dovrà rispondere anche di porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere in quanto deteneva un martelletto frangi vetro e sostituzione di persona per aver tentato di eludere l’identificazione fornendo le generalità di un parente, è stato trattenuto in camera di sicurezza, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
domenica 17 gennaio 2021
Grande incendio in deposito di autobus
17/01/21.
Reggio Emilia, i vigili del fuoco stanno intervenendo in via del Chionso, in città, con numerose squadre per un grosso incendio in un deposito dell'azienda dei trasporti urbani che ha coinvolto diversi mezzi (da una prima stima sembrerebbe siano in fiamme circa 15 autobus alimentati a GPL). La Direzione regionale dei vigili del fuoco dell'Emilia Romagna, al fine di garantire un supporto alle forze del comando di Reggio, sta coordinando l'invio di altre squadre da altri comandi della regione. Intervento in corso. Per il momento non sembra ci siano persone coinvolte.
Fuoco sul tetto
Dalle 16,30 diverse squadre del Comando di Reggio Emilia stanno intervenendo in via Terragni, localita Fogliano, per un incendio di tetto in legno su un fabbricato civile di 4 piani. Oltre 150 mq di tetto bruciati e due appartamenti coinvolti: 1 per danni diretti e l'altro per fumo. Due i nuclei familiari evacuati. Due persone sono state affidate al 118 con lieve intossicazione da fumo.
Sul posto intervenute 4 squadre di Vigili del Fuoco che hanno operato fino alle 19 per aver ragione del rogo.