martedì 31 gennaio 2023

16enne tunisino

 16/ENNE TUNISINO SOTTOPOSTO A MISURA CAUTELARE


Bologna, 30 gen. 2023: I Carabinieri della Stazione Bologna hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale del collocamento in comunità, nei confronti di un 16enne tunisino, indagato per rapina aggravata in concorso. Il provvedimento, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale per i Minorenni dell’Emilia Romagna, nasce da una richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, a seguito di un fatto accaduto la sera del 26 novembre scorso nei pressi di via Zamboni, quando un 17enne bolognese è stato rapinato delle cuffie auricolari da un giovane che gli si era avvicinato con la scusa di chiedere una sigaretta. Nel tentativo di recuperare la refurtiva, il malcapitato è stato minacciato di morte dal rapinatore e da un complice di quest’ultimo che si trovava nei paraggi, entrambi armati di cocci di vetro che si erano procurati rompendo delle bottiglie di vetro. I due rapinatori si sono poi allontanati, mentre il 17enne ha riferito ai suoi amici quello che gli era successo. Un’ora dopo, il malcapitato, transitando in Piazza Aldrovandi, ha notato un’ambulanza ferma e i sanitari del 118 che stavano prestando soccorso a un ragazzo in stato di alterazione in compagnia dei due soggetti che lo avevano rapinato poco prima. Il 17enne ha così allertato la Centrale Operativa e raccontato quello che era successo; i due giovani sono stati così identificati in un 17enne e un 16enne, tunisini, entrambi denunciati per rapina aggravata in concorso. La refurtiva, del valore di una cinquantina di euro, trovata nella disponibilità del rapinatore 17enne, è stata restituita alla vittima. Fatti gravi, connotati da “…violenza gratuita, perpetrata con l’uso di oggetti altamente offensivi, da atteggiamento di sopraffazione, carenza di scrupoli e senso di impunità…”, così come il GIP ha definito i fatti commessi dai due indagati la sera del 26 novembre scorso. Il 17enne, colpito dalla medesima misura, si trova al momento ristretto per altra causa in un Istituto di pena per i Minorenni, mentre il 16enne, rintracciato sabato pomeriggio dai Carabinieri presso il Parco della Montagnola, è stato sottoposto alla misura cautelare personale del collocamento in comunità. Durante le operazioni di identificazione, il ragazzo è stato trovato in possesso di 5,36 grammi di hashish occultati in tasca e segnalato alla Prefettura di Bologna.

lunedì 30 gennaio 2023

Incendio a Imola

 Diverse squadre del comando dei vigili del fuoco sono intervenute a Imola dalle ore 17 circa per un incendio abitazione. Sul posto le squadre constatavano che l'incendio interessava un sottotetto di una abitazione interessata da lavori di ristrutturazione. I Vigili del Fuoco provvedevano a spegnere le fiamme e a bonificare l'area interessata dal rogo che risultava essere di modeste dimensioni.

Incapace di rispettare le leggi

 47ENNE ITALIANO, INCAPACE DI RISPETTARE UNA MISURA CAUTELARE PIU’ LIEVE, FINISCE IN CARCERE

Monterenzio (BO): I Carabinieri della Stazione di Monterenzio hanno eseguito un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare nei confronti di un 47enne italiano indagato per atti persecutori. Il provvedimento, richiesto dalla Procura della Repubblica di Bologna ed emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, nasce da un’informativa dei Carabinieri, a seguito delle reiterazioni di reato commesse dall’indagato che non è stato in grado di rispettare la misura cautelare degli arresti domiciliari con il dispositivo del braccialetto elettronico che aveva ricevuto lo scorso giugno (v. comunicati stampa annessi). Nonostante i provvedimenti del Giudice, il 47enne ha continuato a delinquere. Nel pomeriggio del 23 gennaio scorso, infatti, i Carabinieri della Stazione di San Lazzaro di Savena lo avevano arrestato nel corso di un intervento scaturito da una serie di reati che l’uomo aveva commesso: l’evasione dagli arresti domiciliari, la minaccia con un forcone rivolta ai vicini di casa per una discussione legata al parcheggio condominiale, la violazione del divieto di avvicinamento all’ex compagna, perché si era presentato sotto casa della donna minacciandola al citofono e infine la resistenza perpetrata verso i Carabinieri, intervenuti per riportarlo alla calma. Un altro fatto preoccupante, tale da rilevare il carattere prepotente e violento dell’uomo era accaduto il 22 gennaio scorso, quando di fronte a un controllo dei Carabinieri della Stazione di Monterenzio che erano andati a casa sua per verificare il rispetto della misura cautelare, l’uomo li aveva accolti con un coltello da cucina gridando: “Voi non dovete entrare altrimenti vi ammazzo, tanto non ho nulla da perdere”. Nell’occasione l’uomo venne denunciato. Rintracciato a casa dai Carabinieri della Stazione di Monterenzio, il 47enne è stato tradotto in carcere.

Misura cautelare

 PRENDE DI MIRA LA DIPENDENTE DI UN CENTRO DI ASSISTENZA PER STRANIERI: 66ENNE ITALIANO SOTTOPOSTO A MISURA CAUTELARE PER STALKING.


Bologna: I Carabinieri della Stazione Bologna Indipendenza hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, nei confronti di un 66enne italiano, pensionato, residente a Bologna, indagato per atti persecutori. Il provvedimento, richiesto dalla Procura della Repubblica di Bologna ed emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, nasce da un’informativa dei Carabinieri, a seguito della querela di una 53enne ucraina che a dicembre si era presentata in caserma per denunciare un uomo sulla sessantina che aveva iniziato a molestarla. In particolare, la donna, consulente in un centro di assistenza per stranieri con sede a Bologna, ha riferito ai Carabinieri che il soggetto, peraltro qualificandosi falsamente come titolare di uno studio legale, aveva iniziato a importunarla perché non accettava di essere stato rifiutato per una richiesta di collaborazione lavorativa. L’uomo, si era talmente infuriato che dopo aver invaso la casella di posta elettronica della 53enne, mediante messaggi dal tenore minaccioso, aveva iniziato a intimorirla, mediante manifesti diffamatori, arrivando a farle trovare in un caso anche la carcassa di un piccione morto posto sulla vetrina dell’ufficio. Identificato dai Carabinieri grazie al sistema di videosorveglianza della zona che avevano ripreso il soggetto durante le sue rappresaglie, il 66enne, gravato da precedenti di polizia per lo stesso reato, si trova ora sottoposto alla misura cautelare del GIP.

domenica 29 gennaio 2023

Auto uscita di strada

 Squadre del Comando sono intervenute alle ore 00.05 in località San G. In Persiceto per una autovettura  uscita dalla sede stradale e finita in un fosso. Sul posto le squadre hanno soccorso l'autista che era stato colpito da malore e consegnato le cure del 118 che era presente sul posto.


Squadra VF sono intervenute alle ore 00.16 a Bologna via Palmiro Togliatti per un auto che ha perso il controllo. Nell'orto l'auto ha interessato altre auto parcheggiate andando a danneggiare anche dei pali dell'illuminazione. Sul posto la squadra ha provveduto a soccorrere l'autista e a mettere un sicurezza lo scenario.

sabato 28 gennaio 2023

Ti uccido....

 ”TI UCCIDO…NON LA VIVRAI MAI TUA FIGLIA”. ESEGUITA DAI CARABINIERI UN’ORDINANZA DEL GIP

Imola (BO): I Carabinieri della Stazione di Imola hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa nei confronti di un 35enne albanese, residente a Imola, indagato per maltrattamenti contro familiari o conviventi e lesione personale aggravata. Il provvedimento, richiesto dalla Procura della Repubblica di Bologna ed emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, nasce da un’informativa dei Carabinieri, a seguito di un’indagine nata la sera del 13 novembre scorso, quando una donna, 28enne albanese, telefonò al 112 dicendo che il compagno, dopo averla picchiata a bordo di un’auto su cui stavano viaggiando, l’aveva fatta scendere dal veicolo, in un tratto stradale poco illuminato e trafficato e si era allontanato alla guida del mezzo unitamente alla figlia di entrambi, una bambina di soli 4 mesi gridando: “Ti uccido…Non la vivrai mai tua figlia”. Soccorsa dai passanti e dai sanitari del Pronto Soccorso di Imola, la donna fu medicata e dimessa con una prognosi di tre giorni per “Lesioni ossee post traumatiche”. Rintracciato a casa dai Carabinieri, l’uomo sminuì la vicenda cercando di giustificarsi. La neonata, in buone condizioni di salute, fu riaffidata alla madre. I fatti accaduti a novembre rappresentano l’epilogo di una serie di minacce, ingiurie e aggressioni fisiche, iniziate qualche anno fa e proseguite nel corso del 2022, anche quando la donna era in stato di gravidanza. Dalla ricostruzione dei Carabinieri è emerso che proprio in quel periodo, quando la donna non aveva ancora partorito, il 35enne non esitò a schiaffeggiarla e a mandarla fuori di casa, senza preoccuparsi minimante dello stato interessante della compagna. Rintracciato dai Carabinieri della Stazione di Imola, il 35enne è stato sottoposto alla misura cautelare del GIP.

Truffa al servizio sanitario

 CARABINIERI NAS BOLOGNA: TRUFFA AI DANNI DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE PER PROCURARSI COSTOSI FARMACI AD AZIONE DOPANTE. L’indagine, avviata nel luglio 2020 dai Carabinieri del NAS di Bologna e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ravenna, è scaturita da una segnalazione del Dipartimento Farmaceutico dell’AUSL della Romagna da cui emergevano anomalie su ripetuti rimborsi richiesti da una farmacia della provincia di Ravenna, in relazione alla dispensazione a carico del Servizio Sanitario Regionale  di numerose confezioni di farmaci ad azione dopante, nello specifico specialità medicinali aventi come principio attivo Eritropoietina Alfa spesso abbreviata in EPO, utilizzata illegalmente nell’ambiente delle competizioni ciclistiche per aumentare la produzione di globuli rossi nel sangue e migliorare le prestazioni degli atleti.  Gli approfondimenti e le articolate attività investigative svolte dai militari del Nucleo felsineo hanno permesso di evidenziare gravi indizi di colpevolezza a carico di un farmacista che procurava il farmaco richiedendone il rimborso al Servizio Sanitario Regionale trasmettendo ricette compilate con dati anagrafici di soggetti ignari, falsamente firmate e timbrate con dati di medici inconsapevoli. Ottenuti i costosi farmaci venivano ceduti ad un ciclista professionista, quest’ultimo impegnato in diverse competizioni in campo internazionale. Le attività investigative hanno permesso di quantificare una truffa ai danni del S.S.R. di circa 40.000 euro di danno erariale protratta per diversi anni.  

Figlio violento

 FIGLIO VIOLENTO CON I GENITORI ARRESTATO DAI CARABINIERI

Imola (BO): I Carabinieri della Stazione di Imola hanno eseguito un aggravamento di misura cautelare nei confronti di un 20enne imolese, indagato per maltrattamenti contro familiari o conviventi. Il provvedimento, richiesto dalla Procura della Repubblica di Bologna ed emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, nasce dall’esigenza di allontanare definitivamente il giovane dai suoi genitori che aveva continuato a maltrattare, nonostante il divieto di allontanamento dalla casa familiare che aveva ricevuto a dicembre. La sera del 19 gennaio scorso, infatti, i Carabinieri della Stazione di Fontanelice lo avevano tratto in arresto durante un intervento scaturito da una telefonata che la madre aveva fatto al 112 per chiedere aiuto. Rintracciato ieri sera dai Carabinieri della Stazione di Imola, il 20enne è stato tradotto in carcere.

venerdì 27 gennaio 2023

Auto in un dirupo

Alle ore 18.44 del 26.01 personale del Comando dei Vigili del Fuoco è intervenuto in località Casalfiumanese per soccorso ad una macchina caduta  in dirupo. Le operazioni complesse di recupero della persona con l'ausilio di tecniche di derivazione speleo alpino fluviale si sono concluse con il salvataggio della persona. Sul posto 118 per la stabilizzazione e il trasporto in eliambulanza in ospedale per le successive cure.
 

Minorenne abusata per anni dal padre

 MINORENNE ABUSATA PER ANNI DAL PADRE: OPERAIO EXTRACOMUNITARIO ARRESTATO DAI CARABINIERI

San Giovanni in Persiceto (BO): I Carabinieri della Stazione di San Giovanni in Persiceto hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare in carcere nei confronti di un 37enne, originario dell’Africa centrale, in Italia da molti anni, indagato per violenza sessuale aggravata nei confronti della figlia minore. Il provvedimento, richiesto dalla Procura della Repubblica di Bologna ed emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari, nasce da un’indagine avviata per accertare il racconto di una ragazzina di anni 14 che aveva confidato a una compagna di scuola di avere rapporti sessuali completi col padre da diversi anni, tutto all’insaputa della madre, della medesima nazionalità, e delle due altre sorelle minorenni. Le dichiarazioni rese e ripetute dalla vittima durante le audizioni protette alla presenza di personale specializzato, e gli esami ginecologici che hanno confermato il suo racconto, hanno convinto il GIP a emettere la misura cautelare, nella quale ha evidenziato la necessità di evitare la reiterazione del reato, atteso che il 37enne straniero “…si è mostrato così incapace di frenare i propri innaturali istinti sessuali…” e ha anche altre due figlie che al momento pare non abbiano però, subito violenza. La ragazzina abusata è stata condotta in una comunità e inserita in un programma di recupero per vittime di abusi sessuali. Rintracciato a casa dai Carabinieri della Stazione di San Giovanni in Persiceto, il 37enne straniero è stato tradotto in carcere.

Patente di guida falsa

ALLA GUIDA CON LA PATENTE FALSA: DUE AUTOMOBILISTI DENUNCIATI DAI CARABINIERI.

Medicina (BO): I Carabinieri della Tenenza di Medicina hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Bologna, due stranieri, residenti in provincia di Bologna, incensurati, alla guida con documenti falsi.

Un 26enne turco è stato denunciato per uso di atto falso durante un servizio di controllo della circolazione stradale che i Carabinieri stavano effettuando a Medicina in via Olmo. Alla vista dei militari, il giovane automobilista ha fermato il veicolo mostrando la patente di guida che gli era stata rilasciata nel suo Paese. Osservando il documento, però, i Carabinieri si sono accorti che le lettere utilizzate per stampare la tessera non corrispondevano al carattere utilizzato nelle normali patenti di quello Stato e dopo aver approfondito hanno accertato che il documento di guida esibito era contraffatto. Oltre alla denuncia penale e al sequestro del documento, il 26enne turco è stato sanzionato per guida senza patente.

Analoga situazione per una donna 33enne cilena. In questo caso, la denuncia è scaturita in un secondo momento perché alla vista dei militari che stavano effettuando un posto di controllo, nonostante le fosse stato intimato l’ “alt”, l’automobilista non si è fermata e ha proseguito la marcia. Successivamente raggiunta dai Carabinieri, la donna, dopo aver ammesso che era lei al volante, ha esibito una patente di guida cilena che presentava alcune anomalie e la cui falsità è stata rilevata utilizzando alcuni strumenti ottici e con luce ultravioletta di recente assegnazione.

 

Incendio a Castel di Casio

Squadre VF sono intervenute alle ore 12.05 in località Castel di Casio per un incendio di alcune baracche di legno utilizzate come deposito di materiale vario. L'azione delle squadre ha permesso di bloccare l'incendio a sole due baracche ed impedire che anche le altre fossero interessate dal rogo. In corso le operazioni di minuto spegnimento.
 

giovedì 26 gennaio 2023

Arrestato moldavo ladro di biciclette

ARRESTATO 34ENNE MOLDAVO LADRO DI BICILCLETTE ACCUSATO DI BEN 19 FURTI COMMESSI TRA L’ESTATE E L’AUTUNNO 2022.

San Lazzaro di Savena (BO): I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di San Lazzaro di Savena hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare in carcere nei confronti di un 34enne moldavo, senza fissa dimora, indagato per furto e tentato furto aggravato. Il provvedimento, richiesto dalla Procura della Repubblica di Bologna ed emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari, nasce da un’indagine svolta dai Carabinieri a seguito della ricezione di ben 19 denunce da cittadini residenti a San Lazzaro di Savena per la sottrazione, realizzata o tentata, nel periodo compreso tra giugno e ottobre 2022, di biciclette o altri beni di ingente valore custoditi nei garage di pertinenza delle rispettive abitazioni, situate tra via Martiri delle Foibe, via Giovanni Paolo II e via Bertelli. I delitti commessi nel periodo citato hanno procurato dei danni che ammontano complessivamente a circa 60.000 euro, considerato che i colpi perpetrati erano mirati alla sottrazione di biciclette da strada o mountain bike, alcune del valore anche di 8.000 euro, che i proprietari tenevano, chiuse con catene in acciaio e lucchetti nei rispettivi garage, videosorvegliati e in alcuni casi anche protetti da sistemi di allarme. Le accortezze utilizzate dalle vittime non hanno tuttavia impedito al 34enne di entrare in azione, forzare le porti basculanti, violare la proprietà privata e commettere i furti. Le indagini dei Carabinieri hanno consentito di risalire al 34enne moldavo, gravato da precedenti di polizia specifici, ricettazione e porto ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli, partendo dalla visualizzazione delle immagini del sistema di videosorveglianza. Il moldavo è stato raggiunto dai Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di San Lazzaro di Savena presso la Casa Circondariale di Forlì, dove si trovava già detenuto per altri furti in abitazione commessi in quella provincia.

 

Atti persecutori alla ex

ATTI PERSECUTORI VERSO LA EX: 40ENNE SOTTOPOSTO A MISURA CAUTELARE.


Appenino bolognese, 26 gen. 2023: I Carabinieri di Vergato hanno eseguito una misura cautelare di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa nei confronti di un 40enne italiano, barista, residente in un piccolo comune dell’appennino bolognese, indagato per atti persecutori verso la ex. Il provvedimento, richiesto dalla Procura della Repubblica di Bologna ed emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale, nasce da un’informativa dei Carabinieri a seguito di un’indagine avviata per ricostruire quanto riferito da una 34enne italiana che a dicembre si era recata in caserma per denunciare l’ex compagno con cui nel 2020 aveva avuto una relazione sentimentale durata pochi mesi e interrotta a causa del comportamento del 40enne, arrogante, geloso e “soffocante”, come lo ha descritto il GIP nell’ordinanza applicativa di misura cautelare. L’uomo, non accettando la fine della relazione, aveva iniziato a tormentare la donna, tempestandola di telefonate, messaggi ed email, spesso dal tono minaccioso, cercandola insistentemente nei luoghi pubblici da lei abitualmente frequentati con altri amici. La donna è così precipitata in uno stato ansioso e quando si è resa conto che la situazione stava degenerando si è rivolta ai Carabinieri. I Carabinieri hanno così relazionato alla Procura della Repubblica di Bologna che ha richiesto la misura cautelare emessa dal GIP ed eseguita nella giornata di ieri.

 

Prima lo spinello e poi la pizza

PRIMA SPINELLO, POI LA PIZZA: CLANDESTINO ARRESTATO IN ALBERGO DAI CARABINIERI.

Bologna-Quartiere Navile, 26 gen. 2023: I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato un 21enne marocchino, senza fissa dimora, disoccupato, accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E’ successo la scorsa notte, intorno alle ore 01:15, quando i Carabinieri della Centrale Operativa di Bologna sono stati informati che all’interno di una stanza di un albergo situato nel Quartiere Navile, era presente un cittadino straniero, irregolare sul territorio, già destinatario di un ordine di lasciare il territorio nazionale. I Carabinieri si sono recati sul posto e quando sono arrivati hanno approfittato per il blitz della presenza di un giovane rider, dipendente di un’azienda specializzata nell’ordinazione e consegna pasti a domicilio, interessato per la consegna di una pizza nella medesima stanza. Quando lo straniero si è accorto che il fattorino era in compagnia dei Carabinieri, ha tentato la fuga dall’albergo, ma non ha fatto in tempo a entrare nell’ascensore, le cui porte si erano già chiuse per la chiamata di un altro ospite. A quel punto i Carabinieri, dopo aver identificato compiutamente il 21enne marocchino, lo hanno condotto nella sua stanza situata al terzo piano della struttura, dove rilevavano la presenza di un forte odore di hashish appena consumato. Hanno così deciso di perquisire l’ambiente e all’interno di una borsa rinvenivano ben quattro panetti di hashish del peso complessivo di 476 grammi e 2.200 euro in contanti. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il 21enne marocchino, arrestato, è stato trattenuto in attesa dell’udienza del processo con rito direttissimo fissata per oggi.

 

Una telefonata rallegra la giornata

BOLOGNA: LE VOLANTI AIUTANO UN SIGNORE IN DIFFICOLTA’


Nei giorni scorsi un equipaggio di volante interveniva in una abitazione del quartiere San Donato, in quanto l’abitante contattava la linea 113 riferendo di essere in difficoltà.

Giunti sul posto, gli agenti della Polizia di Stato venivano invitati ad entrare in casa da un signore, di circa settant’anni, che riferiva di vivere solo e di essere affetto da una patologia alla vista che aveva subito un improvviso aggravamento, per cui non era più riuscito ad orientarsi in casa e solo con molta difficoltà era riuscito a contattare la linea 113 per chiedere aiuto. Gli operatori della Polizia di Stato intervenuti rassicuravano immediatamente il cittadino, preparandogli un pasto caldo e ripristinando la corretta funzionalità del telefono cellulare. Gli operatori, inoltre, prendevano immediati contatti con i servizi sociali al fine di attivare un’assistenza giornaliera.

L’uomo, commosso e rasserenato, ringraziava gli operatori della Polizia di Stato intervenuti per averlo aiutato in un momento di difficoltà e, successivamente, contattava la linea 113 per rinnovare i suoi ringraziamenti. 


 

mercoledì 25 gennaio 2023

Contrllo dei canili


 Comando Carabinieri per la Tutela della Salute 

VASTA OPERAZIONE DI CONTROLLO DI CANILI E GATTILI A LIVELLO NAZIONALE. VERIFICATE 876 STRUTTURE DI CUI 26 SOTTOPOSTE A SEQUESTRO CON 871 CANI. 

I Carabinieri dei NAS nell’ultimo periodo, di concerto con il Ministero della Salute, hanno effettuato una intensa attività di controllo, che ha interessato l’intero territorio nazionale, nei canili pubblici e privati, al fine di accertare la corretta conduzione delle strutture ed in particolare lo stato di benessere degli “amici a quattro zampe”. Sono stati ispezionati complessivamente 876 canili dei quali 244 sono risultati irregolari (pari al 27%), sanzionando 29 persone per violazioni penali e 230 per illeciti amministrativi, per complessivi 180 mila euro. Gli esiti degli interventi hanno determinato, nei casi più gravi, il sequestro di 26 strutture e di 871 quadrupedi. Le principali violazioni hanno riguardato carenze igienico/strutturali ed autorizzative degli ambienti destinati al ricovero e sgambatura, numero di box (in alcuni casi costruiti abusivamente in dimensioni non sufficienti), smaltimento irregolare delle carcasse di animali, omessa registrazione degli animali all’anagrafe canina, gestione irregolare dei farmaci. I reati contestati sono stati principalmente il maltrattamento e l’abbandono di animali causato da mantenimento di cani in condizioni incompatibili con la loro natura, il mancato rispetto del benessere (mancanza di igiene, sovraffollamento), l’effettuazione di interventi chirurgici di conchectomia (taglio delle orecchie) e caudectomia (taglio della coda) a scopo estetico e non motivati da ragioni patologiche nonché l’utilizzo di farmaci scaduti di validità (in una circostanza da oltre 7 anni). Durante l’attività di controllo sono stati anche accertati, da parte del Nas di Torino e di Perugia, due casi di traffico illecito di animali di compagnia attraverso l’introduzione sul territorio nazionale di cuccioli di cane privi di documentazione identificativa/sanitaria (c.d. passaporto), regolarizzati fraudolentemente mediante l’inserimento nelle anagrafi canine e relativa microchipattura.

Tir fuoristrada

Personale del Comando con l'ausilio di una Autogrù è intervenuto alle ore 11.40 a Pianoro per il recupero di automezzo articolato trasportante solvente  uscito fuori la sede stradale. Verificato che il mezzo non avesse subito danni, le squadre hanno provveduto a riposizionare il mezzo sulla sede stradale
 

martedì 24 gennaio 2023

Importazione cocaina allo stato liquido

 CARABINIERI NAS BOLOGNA: 2 MISURE CAUTELARI PER IMPORTAZIONE DI COCAINA, ALLO STATO LIQUIDO, MASCHERATA DA COSMETICI NATURALI   Questa mattina, a Cascina (PI) e Bientina (PI), i Carabinieri del Nas di Bologna – in collaborazione con quelli del NAS di Livorno, i militari del Comando Provinciale di Pisa e personale dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli dell’Aeroporto di Bologna – hanno dato esecuzione a due misure cautelari (di cui 1 custodia in carcere e 1 agli arresti domiciliari), emesse dal G.I.P. del Tribunale di Bologna nei confronti di 2 persone (padre e figlio), indagate in concorso per importazione di cocaina proveniente dalla Colombia. Le indagini – coordinate dalla Procura della Repubblica di Bologna – sono state avviate a settembre 2021 a seguito del sequestro di un plico (proveniente dalla Colombia) contenente cocaina in forma liquida, dichiarata invece cosmetico naturale. Infatti, dalle analisi di laboratorio effettuate sul contenuto della spedizione intercettata (15 flaconi da 500 ml ciascuno di olio per massaggi) emergeva la presenza di cocaina, con gradiente di purezza pari al 21,1%, per un peso complessivo stimato di 1,86 kg (equivalente di circa 12.400 dosi medie singole). Le articolate attività d’indagine, svolte dagli investigatori del NAS felsineo in sinergia con personale dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli – Sez. Aeroporto G. Marconi - Reparto Antifrode, hanno consentito di individuare i 2 destinatari del significativo quantitativo di stupefacente sequestrato.    Sono in corso accertamenti mirati a individuare ulteriori soggetti coinvolti.          Si rappresenta che il provvedimento è stato emesso nella fase delle indagini preliminari, nella quale, e fino a giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza. 

lunedì 23 gennaio 2023

Sequestrati oltre 3 tonnellate di articoli in aeroporto

 GDF BOLOGNA: UNITAMENTE ALL'AGENZIA DELLE DOGANE, SEQUESTRATI NEL 2022, OLTRE 3 TONNELLATE E MEZZO DI ARTICOLI CONTRAFFATTI  PRESSO L’AEROPORTO G. MARCONI Nell’ambito dei controlli finalizzati al contrasto dei traffici illeciti presso l’Aeroporto “G.Marconi” di Bologna, i militari della Guardia di Finanza, unitamente ai funzionari del locale Ufficio delle Dogane, nel corso del 2022, hanno sequestrato oltre 3,5 tonnellate di merce, principalmente articoli e accessori di abbigliamento, riportanti i marchi di note case produttrici presumibilmente contraffatti. La merce, occultata nei bagagli al seguito di passeggeri – principalmente in arrivo dai Paesi del Nord Africa - era pronta per essere destinata al mercato del falso in violazione della normativa del marchio registrato. Oltre 200 viaggiatori sono stati sanzionati per non essere stati in grado di produrre alcuna documentazione attestante la destinazione e la genuinità di quanto in proprio possesso; in particolare, 35 passeggeri sono stati deferiti alla competente Autorità Giudiziaria per aver introdotto nello Stato prodotti con segni falsi, mentre ad oltre 180 di loro è stata applicata una sanzione pecuniaria amministrativa - da 100 a 7.000 euro - per aver commesso la medesima condotta, tuttavia riferibile a quantità limitate di merce, come da normativa in vigore dal mese di febbraio dello scorso anno. L’attività di controllo posta in essere dai militari della Guardia di Finanza e dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nel settore della contraffazione rappresenta un fondamentale presidio a tutela del made in Italy e degli imprenditori onesti, fortemente esposti ai danni economici derivanti dalla concorrenza sleale.

Operatore sanitario arrestato

 OPERATORE SOCIO SANITARIO ARRESTATO PER SPACCIO DAI CARABINIERI


San Lazzaro di Savena (BO): I Carabinieri della Compagnia di San Lazzaro di Savena, hanno arrestato un 43enne, crotonese, residente in città, operatore socio sanitario presso un ospedale cittadino, accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

È successo verso l’ora di pranzo del 20 gennaio scorso quando una pattuglia dei Carabinieri, nel transitare lungo via Fantini di San Lazzaro di Savena si è insospettita per un’autovettura Lancia Ypsilon con a bordo il conducente accostata a bordo strada come se stesse aspettando l’arrivo di qualcuno. I Carabinieri hanno deciso di effettuare un controllo. L’autista, in evidente stato di agitazione, ha portato i militari ad insospettirsi e ad approfondire gli accertamenti, anche per via del forte odore tipico di sostanza stupefacente provenire dall’interno dell’autovettura. Tali operazioni portavano al rinvenimento di una sigaretta artigianale tipo “spinello” contenente hashish, occultata all’interno del vano portaoggetti, una busta in cellophane con all’interno 22 grammi di marijuana detenuta in uno zaino di sua proprietà e una somma di denaro di vario taglio pari a euro 100, verosimilmente provento dell’attività di spaccio.

Le operazioni di perquisizione venivano estese anche all’interno dell’abitazione dello stesso, con il rinvenimento di altra sostanza del tipo marijuana, complessivamente pari a 250 grammi e 8 grammi di hashish, tutto occultato in varie parti della casa e del giardino annesso all’abitazione. Oltre alla droga, l’operatore socio sanitario deteneva materiale dedito al confezionamento della stessa, un bilancino di precisione e due coltellini adoperati per il taglio, entrambi con le lame sporche di sostanza resinosa di colore marrone.

Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, il 43enne arrestato è stato ammesso agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.

20enne in manette

 VIOLA IL DIVIETO DI ALLONTANAMENTO DALLA CASA FAMILIARE: 20 ENNE FINISCE IN MANETTE.


Imola (BO): I Carabinieri della Stazione di Fontanelice hanno arrestato un 20enne imolese per maltrattamenti in famiglia, violazione del divieto di allontanamento dalla casa familiare e violazione di domicilio aggravato.

È successo a Imola, alle ore 18:30 del 19 gennaio scorso quando i Carabinieri hanno ricevuto la telefonata di una donna, 48enne tunisina residente in città, la quale chiedeva aiuto perché il figlio, già gravato da un provvedimento del G.I.P. del Tribunale di Bologna emesso lo scorso mese di dicembre, era entrato nell’appartamento contro la sua volontà e quella del marito, danneggiando la porta di ingresso fino a sfondarla completamente. All’arrivo dei Carabinieri il ragazzo si era rifugiato nella sua ex camera da letto, asserendo che non avrebbe lasciato l’appartamento perché non aveva altra soluzione alloggiativa, nonché di essere altresì irritato per il comportamento dei genitori che lo avevano cacciato via da casa.

Il precedente provvedimento cautelare, già violato in altri due episodi, avvenuti rispettivamente la fine dello scorso anno e la notte tra il 16 e 17 gennaio u.s., nasce a seguito delle numerose azioni che il 20enne, celibe, disoccupato con precedenti penali, nei confronti dei propri genitori conviventi. Gli stessi venivano abitualmente aggrediti e minacciati, vivendo in condizioni di costante terrore. In più occasioni il figlio aveva sottratto oggetti all’interno dell’abitazione e minacciato di morte il padre, arrivando almeno in una circostanza a fargli credere che lo avrebbe ucciso, brandendo tra le mani un coltello da cucina. Le intimidazioni, le liti e gli insulti erano continui e sempre per motivi economici.

Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, il 20enne è stato associato alla casa circondariale in attesta dell’udienza di convalida.

domenica 22 gennaio 2023

Incidente Serramazzoni

13genn23. Ore 17 circa. Strada Estense territorio comune di Serramazzoni (MO). Grave incidente stradale che coinvolge 3 auto. Vigili del Fuoco intervenuti per estrarre persone dagli abitacoli. Bilancio molto grave con 1 persona deceduta e almeno 4 feriti. Sul posto 118 e Polizia Locale.
 

giovedì 19 gennaio 2023

Misura di prevenzione

 POLIZIA DI STATO E GUARDIA DI FINANZA ESEGUITA UNA MISURA DI PREVENZIONE PATRIMONIALE PER OLTRE UN MILIONE DI EURO NEI CONFRONTI DI UN NOTO PREGIUDICATO BOLOGNESE


La Divisione Anticrimine della Polizia di Stato della Questura di Bologna e i finanzieri del locale Comando Provinciale della Guardia di Finanza nella mattinata odierna hanno dato esecuzione ad un Decreto emesso dal Tribunale di Bologna – Sez. Misure di Prevenzione – ai sensi della normativa antimafia, su proposta congiunta del Procuratore di Bologna Dott. Giuseppe Amato e del Questore di Bologna D.ssa Isabella Fusiello, relativo al sequestro di beni mobili, immobili e societari, nonché di conti correnti per un valore complessivo di oltre un milione di euro, tutti riconducibili ad un soggetto, classe 1959, noto pregiudicato bolognese, operante da anni nel territorio cittadino in diversi settori della vita produttiva, con interessi prevalenti nel settore terziario, ritenuto “soggetto fiscalmente e socialmente pericoloso”.

Tra i beni oggetto di sequestro rientrano un appartamento a Bologna e una villetta in Costa Smeralda, oltre alle quote di 4 società e i relativi rami d’azienda, nonchè denaro per circa mezzo milione di euro.

Sono in corso accertamenti per l’individuazione e la sottoposizione a sequestro di ulteriori attività commerciali riconducibili alle predette società.

L’indagine patrimoniale è stata svolta dalla Sezione Misure di Prevenzione della Divisione Anticrimine della Questura di Bologna congiuntamente al 2° Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza e ha consentito di delineare la figura di “evasore fiscale seriale” del citato pregiudicato, nonché una evidente sproporzione tra i redditi leciti prodotti dallo stesso e gli investimenti effettuati.

L’operazione, condotta in sinergica collaborazione tra Polizia di Stato e Guardia di Finanza, ha permesso di ricomporre minuziosamente il profilo criminale del soggetto destinatario dell’odierno provvedimento di prevenzione, il quale ha iniziato la sua carriera delinquenziale sin da giovanissimo, collezionando denunce ed arresti per reati contro la persona e il patrimonio, tra cui furto e ricettazione. In particolare, proprio questi ultimi reati sono alla base delle condanne adottate nei confronti del medesimo, in via definitiva, da parte del Tribunale di Bologna, nel 1998 e nel 2015.

Elementi ulteriormente determinanti, in relazione alla misura di prevenzione eseguita, derivano dall’arresto del prevenuto operato nel 2021 dalla  Squadra Mobile della Questura  di Bologna e dal citato 2° Nucleo Operativo Metropolitano per i reati di bancarotta fraudolenta, trasferimento fraudolento di valori, danneggiamento a seguito di incendio aggravato, tentata estorsione aggravata, riciclaggio e autoriciclaggio.

Nel corso delle indagini è infatti emerso come il pregiudicato avesse nel tempo costituito, acquisito e gestito, anche con il ricorso a fittizie intestazioni a familiari e prestanomi, una molteplicità di attività operanti nel settore della ristorazione e della somministrazione di alimenti e bevande, appropriandosi dei relativi guadagni.

Parallelamente, gli operatori della Polizia di Stato e i militari della Guardia di Finanza, grazie alla consultazione delle specifiche banche dati in uso alle FF.OO e all’acquisizione di ulteriori informazioni sul campo, hanno ricostruito la situazione economica, reddituale e patrimoniale del proposto e del suo nucleo familiare negli ultimi 25 anni.

L’esito degli accertamenti ha permesso di appurarne, oltre ad una manifesta pericolosità sociale generica, anche un’accentuata “pericolosità fiscale” in virtù di una propensione ventennale, e pertanto “seriale”, all’evasione fiscale”. Conseguentemente, è emersa una notevole sperequazione tra i redditi dichiarati, l’attività economica svolta e il patrimonio immobiliare acquisito, ritenuto di ingiustificata provenienza.

Significativa è la circostanza che il percorso investigativo finalizzato all’individuazione delle illecite disponibilità finanziarie utilizzate per l’acquisto degli immobili sottoposti a sequestro, ha trovato conferma anche dalle risultanze di un’istanza di condono fiscale formula dallo stesso proposto dalla quale è emerso che questi ha omesso di dichiarare redditi per oltre 2 milioni di euro. 


mercoledì 18 gennaio 2023

Carabinieri Forestali

Un anno di attività dei Carabinieri Forestali in Emilia Romagna all’insegna della tutela dell’ambiente e della biodiversità  

Presentazione del calendario CITES 2023


Bologna, 18 gennaio 2023 – In data odierna presso la sede del Comando Legione Carabinieri “Emilia Romagna”, il Comandante della Regione Carabinieri Forestale, Generale di Brigata Fabrizio Mari, ha presentato i risultati relativi alle attività che i Carabinieri Forestali hanno svolto sul territorio regionale nell’anno 2022 a tutela dell’ambiente, della biodiversità e del patrimonio agroforestale. 

Ben 49.155 controlli svolti in tutta la Regione Emilia Romagna dalle 78 Stazioni Carabinieri Forestale e Parco dislocate sul territorio, nonché dai Nuclei Carabinieri CITES di Bologna, Modena e Forlì-Cesena che operano sia sul territorio regionale che presso l’Aeroporto “Marconi” di Bologna con il Distaccamento CITES. 

Nell’anno 2022, su tutto il territorio regionale, le unità Carabinieri Forestale hanno accertato 813 illeciti penali, denunciando 671 persone all’A.G., contestato 2.887 illeciti amministrativi per un valore di 2.737.636,05 euro. 

Le maggiori criticità riscontrate hanno riguardato essenzialmente il settore della tutela del territorio, della fauna e del benessere animale, il settore dei rifiuti e quello degli incendi boschivi. 

Nel settore della tutela del territorio sono stati svolti 24.941 controlli, i quali hanno anche riguardato la protezione delle bellezze naturali, l’attività urbanistico-edilizia, le zone sottoposte a vincolo idrogeologico e di particolare interesse ambientale nonché le aree soggette ad utilizzazioni boschive. Sono stati perseguiti 76 reati ed accertati 856 illeciti amministrativi per un totale di 1.135.979,86 euro di sanzioni elevate.

L’azione di contrasto ai traffici e smaltimenti illeciti di rifiuti e alle discariche abusive è stata svolta attraverso oltre 5.000 controlli ed ha consentito di accertare 225 reati e 465 illeciti amministrativi per un valore di 802.156,13 euro. Messe a segno importanti operazioni nel settore della gestione illecita di rifiuti dal NIPAAF di Ravenna. 

Gravi illegalità riconducibili al maltrattamento animale e alla tutela della fauna selvatica sono state riscontrate a seguito di 5.944 controlli, che hanno permesso di accertare 120 reati e 477 illeciti amministrativi per un valore di 173.815,59 euro. Sono state portate a termine diverse operazioni sul maltrattamento di animali, traffico di cuccioli e bracconaggio ittico.

Tra le attività poste in essere a tutela della fauna e flora a rischio di estinzione, si annoverano tutte quelle svolte nel settore CITES sui traffici illeciti di specie tutelate dalla Convenzione di Washington e nel contrasto all’importazione e commercio illegale di legname “illegal logging” ai sensi dei Regolamenti Comunitari “EUTR” e “FLEGT”.

Complessivamente i tre Nuclei CITES di Bologna, Modena e Forlì-Cesena ed il Distaccamento CITES “Marconi” hanno effettuato 364 controlli accertando 26 reati e 67 illeciti amministrativi per un importo contestato pari a 71.595,46 euro. 

Le azioni di prevenzione e repressione degli incendi boschivi hanno comportato 1.435 controlli consentendo di accertare 188 reati, con il deferimento all’A.G. di 35 persone e 77 illeciti amministrativi per un totale di 99.672,16 euro di sanzioni notificate.  

L’anno 2022 ha visto condizioni meteorologiche caratterizzate da elevate temperature, venti e scarse precipitazioni che hanno determinato condizioni favorevoli all’innesco ed alla propagazione degli incendi boschivi. Infatti l’Agenzia per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile della Regione Emilia-Romagna ha dichiarato lo stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi già a partire da marzo (26/03/2022 al 04/04/2022), oltre che nel per il periodo estivo. Nei periodi a maggior rischio, sono stati svolti quotidiani servizi di prevenzione dai Reparti Carabinieri Forestale, tuttavia, la stagione particolarmente siccitosa, ha fatto registrare nel 2022 un numero di incendi in crescita rispetto all’anno precedente, pari a 199 incendi boschivi che hanno interessato una superficie totale percorsa dal fuoco di circa 545 ettari, di cui circa il 403 ettari trattasi di superficie boscata.

Nel corso della conferenza stampa sono inoltre state illustrate le principali operazioni e campagne controlli. In particolare quella relativa al corretto utilizzo dei fitofarmaci in agricoltura, nell’ambito della quale sono stati svolti 150 controlli presso altrettante aziende agricole, sia in campo che in azienda, sono state elevate sanzioni amministrative per complessivi 50.000 euro, denunciate all’A.G. n. 7 persone ed è stato sequestrato un ingente quantitativo di fitofarmaci scaduti/revocati/inutilizzabili. Per quanto riguarda invece la campagna controlli sulle coltivazioni di cannabis sativa sono state controllate n. 17 aziende dislocate su tutto il territorio regionale, eseguite sia le verifiche documentali che il campionamento delle infiorescenze, le cui analisi sono state effettuate presso la sede di Bologna dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lombardia ed Emilia Romagna; all’esito degli accertamenti tutti i campioni sono risultati nei limiti di legge dello 0.6%, solo per n. 4 campioni è stato rilevato un THC superiore allo 0,2% con conseguente segnalazione ad AGREA per la revoca del contributo.

È stato anche presentato il nuovo calendario fotografico CITES 2023 dell’Arma dei Carabinieri. Il tema centrale che l'edizione di quest’anno si propone di diffondere è rappresentato dal significativo valore conservazionistico di dodici specie in via di estinzione tutelate dalla Convenzione di Washington, alcune mai trattate prima, e di altrettante Aree naturali protette del Mondo dove queste specie vivono e vengono protette. Luoghi dai quali spesso vengono strappate per essere avviate al commercio illegale: il bracconaggio e il prelievo illegale sono le prime piaghe che affliggono queste specie, pratiche condotte spesso con mezzi e dinamiche distruttivi per gli animali e le piante. 

Nelle tavole del calendario, si illustrano le peculiarità naturalistiche e paesaggistiche delle dodici aree protette dei diversi continenti, primo baluardo di conservazione della biodiversità animale e vegetale, ad ognuna delle quali è associata una specie dai particolari connotati biologici ed etologici con l’indicazione delle cause che ne minacciano l’estinzione.

La CITES (Convenzione per il Commercio Internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione) è una convenzione internazionale, firmata a Washington ed entrata in vigore il 1° luglio del 1975, alla quale attualmente aderiscono 184 Stati, che sottopone il commercio internazionale di esemplari di determinate specie, vivi, morti o parti di esse, a specifici controlli.

Il Calendario CITES dei Carabinieri rappresenta un’opportunità significativa per la sensibilizzazione del grande pubblico e la diffusione della cultura sui temi della conservazione, anche al fine di promuovere una diffusa azione di educazione ambientale con particolare riguardo alla popolazione scolastica.


 

sabato 14 gennaio 2023

Denunciati per ricettazione

P O L I Z I A    D I    S T A T O: FERMATI PER UN CONTROLLO SULL’AUTOSTRADA A13, DUE UOMINI SONO STATI DENUNCIATI PER RICETTAZIONE 



Nel pomeriggio di giovedì, nell’ambito dei controlli predisposti dalla Polizia di Stato dell’Emilia Romagna, una pattuglia della Sottosezione Polizia Stradale di Altedo (BO), intimava l’alt nel tratto fra i caselli di Ferrara Sud e di Altedo dell’autostrada A/13 ad una FIAT 500  di colore nero, che procedeva a forte velocità in direzione Bologna. 

Una volta fermato il veicolo in sicurezza al casello di Altedo, i poliziotti procedevano a controllare i documenti delle due persone a bordo, entrambi italiani e di sesso maschile.

I due uomini, già noti alle Forze di Polizia per svariati precedenti per ricettazione, truffa e altri reati di svariata natura, sono stati accompagnati nella vicina caserma per approfondire il controllo del veicolo sul quale viaggiavano.  

La decisione dei Poliziotti si è rivelata corretta: durante la perquisizione dell’auto, sul divanetto posteriore veniva trovato un tubo aperto di patatine di colore rosso, occultato in mezzo ad altri sacchetti di patatine di svariate marche, al cui interno, sotto ad alcune patatine, erano stati occultati parecchi oggetti preziosi, fra cui collane, orecchini, anelli e orologi, oltre ad una considerevole cifra di denaro in contanti, pari a 4850€ suddivisi in 14 banconote da 100€ e 69 da 50€. 

Interrogati in merito alla merce rinvenuta i due fornivano spiegazione evasive, tanto da indurre i poliziotti ad aprire tutti i sacchetti di patatine chiusi, riuscendo a rinvenire all’interno di un sacchetto di colore bianco accuratamente rischiuso dopo l’apertura, tanto da sembrare sigillato, numerosi altri oggetti preziosi. 

Sono in corso ulteriori indagini da parte della polizia giudiziaria per ricostruire la provenienza dei preziosi. 

I due malfattori, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati denunciati in stato di libertà per il reato di ricettazione. 


 

venerdì 13 gennaio 2023

Furti agli anziani

 POLIZIA DI STATO: SQUADRA MOBILE ESEGUE IL FERMO NEI CONFRONTI DI UN SOGGETTO INDIZIATO DI AVER COMMESSO UNA SERIE DI RAPINE AI DANNI DI SIGNORE ANZIANE



La locale Squadra Mobile nella giornata dell’11 gennaio 2023 ha sottoposto a fermo un soggetto indiziato di aver commesso una serie di rapine nell’arco di alcuni giorni nel Quartiere Barca, a partire dal 30 dicembre 2022 sino all’ultimo episodio, risalente ai primi di gennaio 2023. 

Il 30 dicembre 2022, nel Quartiere Barca, una signora di oltre ottant’anni, mentre faceva ingresso nel proprio condominio, veniva sorpresa da un uomo che le strappava violentemente la borsa che in quel momento indossava ove, tra le altre cose, era custodita la somma di 50 euro, per poi darsi immediatamente alla fuga.

A distanza di pochi giorni si verificavano altri 4 episodi similari, nella medesima zona, dove un uomo rapinava delle signore anziane mentre rincasavano, asportando loro la borsa e strattonandole. Nell’ultimo caso, risalente al 4 gennaio 2023, la vittima, una signora di circa 75 anni, rovinava a terra e riportava 20 giorni di prognosi per la ferita alla testa riportata a seguito della caduta.

Gli investigatori della locale Squadra Mobile, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Bologna, accertato che gli episodi presentavano alcuni elementi in comune, intraprendevano un’intensa attività investigativa in cui venivano ascoltate le vittime, acquisite informazioni e ottenuta una descrizione del soggetto. Venivano, inoltre, acquisite le immagini di videosorveglianza riferite ai vari episodi avvenuti e, all’esito dell’attenta visione delle stesse, i poliziotti riuscivano ad individuare il soggetto, un cinquantenne italiano già gravato da pregiudizi. 

All’esito di ulteriori riscontri i poliziotti accertavano che lo stesso aveva commesso un’ulteriore rapina la scorsa estate, con le medesime modalità. In particolare, in data 11 agosto 2022, sempre nel Quartiere Barca, una signora di circa 75 anni veniva aggredita alle spalle in strada mentre rincasava da uno sconosciuto che, dopo averla strattonata al fine di asportarle la borsa contenente la somma di 50 euro oltre a vari effetti personali, la faceva rovinare al suolo procurando alla vittima una contusione.

L’uomo veniva individuato e l’11 gennaio 2023 veniva sottoposto a fermo per rapina aggravata, furto con strappo e lesioni personali, e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Tutela della privacy

 GUARDIA DI FINANZA

GDF NUCLEO SPECIALE TUTELA PRIVACY E FRODI TECNOLOGICHE: OSCURATI 59 SITI WEB E 138 ANNUNCI DEDITI ALLA VENDITA DI PRODOTTI DA FUMO SU PIATTAFORME DI E-COMMERCE E SOCIAL NETWORK


Il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza, unità delle Fiamme Gialle specializzata nelle investigazioni tecnologiche, grazie alle costanti attività di monitoraggio della rete orientate anche al settore del commercio di generi di monopolio, ha individuato 59 siti e 138 annunci web che proponevano illecitamente l’acquisto di tabacco, sigari, sigarette e liquidi da inalazione per sigarette elettroniche, cartine e filtri funzionali ad arrotolare le sigarette.


In Italia, infatti, vige il divieto di vendita online di prodotti da fumo, assimilati e accessori, che possono essere commercializzati solo dalle rivendite autorizzate.


Ciò, anche per assicurare il rispetto degli standard di tutela della salute e sicurezza dei consumatori, considerato che la distribuzione, attraverso canali non ufficiali, presenta molti rischi per gli acquirenti, in ragione del fatto che la specificità dei prodotti da fumo impone un efficace e preventivo sistema di controllo, in mancanza del quale possono venire meno gli elevati livelli qualitativi previsti.


Le investigazioni sul web, integrate attraverso consolidate metodologie di ricerca e aggregazione delle informazioni accessibili sulla rete, sono state successivamente sottoposte a processi di analisi e filtraggio dei dati reperiti, consentendo di individuare con precisione le risorse online dedite alla vendita illegale di prodotti da fumo, soprattutto allo scopo di identificare i responsabili delle condotte illecite, i quali saranno destinatari delle sanzioni, fino a diecimila euro, previste dal d.lgs. n. 8/2016.


All’esito di tale monitoraggio, il Nucleo Speciale ha notificato specifici ordini di inibizione richiesti all’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli di Stato (ADM), grazie ai quali sono state rimosse le risorse web illegali presenti su note piattaforme online ospitanti gli annunci, pubblicati, peraltro, in violazione dell’obbligo di verifica dell’età degli acquirenti, previsto dalla legge n. 189/2012, che vieta la vendita e la somministrazione di prodotti del tabacco ai minori di diciotto anni.


In tale quadro, è utile anche ricordare che con l’entrata in vigore e il susseguente inizio dell’applicazione del Digital Services Act (Regolamento UE 2022/206), volto a creare un ambiente online più sicuro e responsabile, tutti gli intermediari online dovranno rispettare precisi obblighi di trasparenza e due diligence finalizzati all’aumento degli standard di responsabilità e sorveglianza, prevedenti anche un meccanismo di segnalazione di


contenuti illegali, in difetto del quale le big tech e i siti di e-commerce potranno subire sanzioni fino al 6% del loro fatturato globale.


L’attività di polizia economico-finanziaria svolta, finalizzata al contrasto delle forme di vendita e promozione illegale dei prodotti da fumo attraverso i canali del web, costituisce un importante obiettivo della Guardia di Finanza che, in questo senso, ha stipulato un apposito protocollo d’intesa con la Federazione Italiana Tabaccai (F.I.T.), volto a rafforzare la collaborazione nella lotta al contrabbando, alla contraffazione di tabacchi lavorati e alla vendita illegale di prodotti da fumo, assicurando in tal modo anche un canale di comunicazione diretto tra il Corpo e la predetta Organizzazione rappresentativa dei rivenditori di generi di monopolio.

Omicidio di via Larga

BOLOGNA, OMICIDIO DI VIA LARGA: ARRESTATI IN GERMANIA ALTRI DUE TUNISINI DESTINATARI DI MISURA CAUTELARE.

Germania: Le indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bologna, coordinati dalla Procura della Repubblica di Bologna, hanno portato alla cattura di altri due tunisini, 20enni, senza fissa dimora, indagati, in concorso con altri soggetti, per l’omicidio di MAROUFI Kaled, il 25enne tunisino ucciso il 12 luglio 2022 all’interno di un’area della Rete Ferroviaria Italiana situata in Via Larga a Bologna. Sulla base delle indicazioni fornite dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bologna, la Polizia Presidiaria tedesca ha rintracciato i due 20enni, colpiti da un mandato di arresto europeo, mentre si trovavano in Germania. Uno dei due 20enni è stato individuato a Karlsruhe, mentre l’altro soggetto è stato raggiunto all’interno di un carcere di Mannheim, dove si trovava ristretto per altra causa. Nei confronti dei due giovani sono state avviate le procedure di estradizione. Sale così a cinque il numero dei tunisini indagati per l’omicidio del giovane ucciso.

 

giovedì 12 gennaio 2023

Tutela del lavoro

COMANDO CARABINIERI PER LA TUTELA DEL LAVORO GRUPPO DI VENEZIA Sest. Santa Croce, 706 -30135 Venezia -Tel 0413017830 -mail 043798.001@carabinieri.it COMUNICATO STAMPA CONTATTO: Comandante Gruppo Carabinieri per la Tutela del Lavoro -Ten.Col. Umberto Geri (tel. 3346917840). Nel periodo delle festività natalizie è proseguita l’attività ispettiva dei Carabinieri del Comando Tutela del Lavoro – Nucleo Ispettorato CC del Lavoro di Bologna, unitamente a personale del Comando Provinciale CC di Bologna, finalizzata a prevenire e reprimere fenomeni di lavoro irregolare, di lavoro “nero” e sfruttamento del lavoro ed altresì finalizzata a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori. Le ispezioni in materia di lavoro, eseguite presso aziende, attività commerciali ed esercizi pubblici operanti sull’intero territorio della provincia di Bologna, hanno consentito di individuare lavoratori impiegati in maniera irregolare, ovvero in “nero”, adibiti a lavoro senza alcun tipo di contratto e senza rispettare le preventive comunicazioni al centro per l’impiego. Sono state altresì accertate nel corso delle attività ispettive inadempienze da parte dei datori di lavoro, in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro ai sensi del D.Lgs 81/2008, quali omessa formazione/informazione sui rischi relativi ai luoghi di lavoro, la mancata redazione del documento valutazione rischi, l’omessa sottoposizione a visita medica preventiva dei lavoratori. Inoltre sono state accertate violazioni in materia inerente la normativa di impianti di videosorveglianza installati sui luoghi di lavoro. Nell’ambito dei predetti controlli sono state ispezionate complessivamente 15 attività commerciali, individuando 10 lavoratori “in nero”. Sono state 8 le sospensioni dell’attività d’impresa adottate. Complessivamente 28 le violazioni in materia di legislazione sociale e sicurezza accertate e sanzioni ammnistrative e penali per oltre 200.000 euro. In particolare: -NR. 3 ISPEZIONI AD ATTIVITÀ DI AUTOLAVAGGI GESTITI DA IMPRENDITORIA STRANIERA: o maxi sanzione per 4 lavoratori “in nero”; o 2 provvedimenti di sospensione attività imprenditoriale; o Violazioni leggi in materia di sicurezza e sanzioni per oltre 85.000 euro In Medicina (BO), i militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del lavoro di Bologna, unitamente a personale della locale Tenenza CC, nell’ambito specifica attività finalizzata al contrasto lavoro irregolare e tutela sicurezza sui luoghi di lavoro, sanzionava il titolare di un autolavaggio, per aver occupato "in nero" 2 lavoratori, stranieri, su un totale di 4 lavoratori impiegati, uno dei quali privo del regolare permesso di soggiorno, con contestuale adozione del provvedimento di sospensione dell' attività imprenditoriale. Il titolare veniva deferito all’autorità giudiziaria per violazione della normativa inerente l’impiego di lavoratori stranieri privi di titolo di soggiorno ed inoltre per violazioni inerenti la normativa a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, per non aver sottoposto i dipendenti a preventiva visita medica per l’idoneità, per aver omesso di fornire ai lavoratori adeguata formazione ed informazione e per non aver custodito il documento valutazione rischi presso la sede di lavoro. Accessi ispettivi in merito alle verifiche delle attività di autolavaggio sono stati effettuati in Argelato (BO) e Galliera (BO) ove anche in questo caso venivano riscontrate violazioni in materia di lavoro e inadempimenti in materia di sicurezza. In particolare presso un autolavaggio ubicato in Argelato, veniva riscontrata la presenza di nr.2 lavoratori in “nero”, stranieri, di cui uno privo di titolo di soggiorno. Il titolare dell’attività pertanto veniva sanzionato e deferito all’A.G., stante la presenza di violazioni della normativa inerente la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori. Per le predette violazioni inoltre veniva disposta, per l’attività di autolavaggio ubicata in Argelato (BO), la sospensione dell’attività imprenditoriale. In relazione alle predette verifiche sono state elevate sanzioni/ammende complessive per oltre 85.000 euro -VERIFICHE ED ISPEZIONI PER 8 ATTIVITA’ COMMERCIALI ED ESERCIZI PUBBLICI DEL CENTRO CITTA’ DI BOLOGNA: o maxi sanzione per 4 lavoratori “in nero”; o 3 provvedimenti di sospensione attività imprenditoriale; o Violazioni in materia di installazione di impianti di videosorveglianza e tutela della libertà e dignità dei lavoratori; o Violazioni in materia di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori; o Sanzioni per oltre 75.000 euro. I militari del Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del lavoro di Bologna a seguito di controlli finalizzati al rispetto delle leggi in materia di lavoro e di sicurezza e salute dei lavoratori, procedevano al controllo di 8 attività commerciali ubicate nel centro città di Bologna. In particolare venivano sottoposti a controllo 4 attività commerciali esercenti la vendita al dettaglio di prodotti alimentari, gestiti da imprenditori di nazionalità straniera. In tutte e 4 le attività commerciali è stata riscontrata la presenza di lavoratori stranieri in “nero” poiché privi di assunzione e di regolare contratto di lavoro e in due casi anche non regolari sul territorio nazionale poiché privi di permesso di soggiorno. Per le predette violazioni, ricorrendone i presupposti di legge (presenza di personale in nero oltre il 10% di quello presente) si procedeva alla notifica nei confronti di tre dei titolari delle predette attività commerciali del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale. Le ispezioni condotte presso il centro della città di Bologna ed eseguite anche presso centro di estetica, negozi di articoli casalinghi e altre attività di ristorazione, inoltre, permettevano ai militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del lavoro di Bologna di accertare la presenza di violazioni in materia di sicurezza e salute dei lavoratori e della normativa inerente la materia riferita agli impianti di videosorveglianza installati nei di luoghi di lavoro. Infatti presso 3 attività commerciali veniva riscontrata l’installazione di impianti di videosorveglianza senza la preventiva autorizzazione dell’Ispettorato Territoriale del lavoro di Bologna, in violazione della normativa a tutela e rispetto della libertà e dignità dei lavoratori, in spregio della Legge 300/1970 c.d. Statuto dei Lavoratori. In aggiunta sono state accertate, inoltre, violazioni in materia di sicurezza e, pertanto, i titolari delle rispettive attività commerciali, sono stati sanzionati e deferiti all’ Autorità Giudiziaria per l’omessa formazione/informazione dei lavoratori, la mancata custodia del documento valutazione dei rischi, la mancata sorveglianza sanitaria dei lavoratori. Presso un’attività di ristorazione sita nel centro città di Bologna invece veniva riscontrata la violazione della normativa inerente i contratti di lavoro a “chiamata”, poiché emergeva l’impiego ad attività lavorativa, da parte del titolare, di una lavoratrice di nazionalità moldava, senza la preventiva comunicazione di inizio turno al sistema telematico delle comunicazioni obbligatorie del Ministero del Lavoro. In relazione a tutti i predetti accertamenti venivano irrogate complessivamente ammende/sanzioni per oltre 75.000 euro. -VERIFICHE ED ISPEZIONI CONDOTTE NELL’AMBITO DELLA PROVINCIA BOLOGNESE: Imola (BO) – Monterenzio (BO) – San Pietro In Casale (BO) – Dozza (BO): o Maxi Sanzione per impiego di 2 lavoratori extraUE in “nero” ; o 3 locali, gestiti da imprenditori stranieri, sospesi; o violazioni in materia di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro sanzioni per circa 40.000 euro. Il personale del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Bologna ha eseguito accessi ispettivi presso attività di ristorazione ubicate in Imola – Monterenzio – Dozza – San Pietro in Casale. In particolare, presso due attività di ristorazione, gestiti da imprenditori stranieri, ubicate in Imola e Monterenzio veniva accertata la presenza e l’impiego di lavoratori stranieri, connazionali, privi di permesso di soggiorno ed “in nero” e pertanto venivano adottati provvedimenti di sospensione delle attività imprenditoriali e il deferimento all’A.G. dei rispettivi titolari per violazioni della normativa in materia di immigrazione e impiego in modo irregolare di cittadini extra UE. Inoltre dall’accertamento emergevano violazioni al Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro, per mancanza di formazione e informazione in materia di sicurezza dei lavoratori impiegati presso le attività di ristorazione. Ulteriori violazioni in merito al mancato rispetto della normativa in materia di lavoro sono state riscontrate presso ristoranti ubicati in Dozza e San Pietro in Casale, per mancata formazione ed informazione dei lavoratori e per mancata redazione del Documento di Valutazione dei Rischi. In quest’ultimo caso veniva altresì disposta la sospensione dell’attività imprenditoriale. Irrogate ammende/sanzioni per circa 40.000 euro.
 

martedì 10 gennaio 2023

Danneggiati i cannoni sparaneve del Corno

Dieci cannoni sparaneve sono stati danneggiati in un raid vandalico compiuto nel fine settimana sul Corno alle Scale, sull'Appennino bolognese.

Gli autori hanno tagliato i cavi rendendo inutilizzabili i cannoni.

Quattro sparaneve di ultima generazione sono stati presi di mira sulle piste, fra Le Polle e i campi scuola, ma ne sono stati danneggiati nello steso modo anche sei meno recenti, in attesa di essere messi un uso. L'episodio è stato denunciato ai carabinieri di Lizzano in Belvedere e della compagnia di Vergato. "E' stato un sabotaggio all'economia del territorio", ha detto a E'tv il sindaco di Lizzano, Sergio Polmonari. (ANSA).

 

lunedì 9 gennaio 2023

carburanti

 AZIONE DI CONTROLLO DELLA GUARDIA DI FINANZA SUI PREZZI DEL CARBURANTE


Il Comando Generale della Guardia di finanza, a partire dal marzo 2022 - in concomitanza con l’aumento del prezzo del gas, dell’energia elettrica e dei carburanti - ha, tra l’altro, dato disposizioni ai Reparti per implementare il sistema di vigilanza degli impianti di distribuzione stradale di carburante e dei depositi commerciali, rivolgendo particolare attenzione alla:


dinamica dell’andamento dei prezzi nella fase di variazione delle aliquote di accisa;

necessità di riscontrare la regolare comunicazione dei prezzi applicati per tipologia di carburante al MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), nonché la corretta esposizione al pubblico dei prezzi dei prodotti commercializzati e la corrispondenza con quelli effettivamente praticati.


Nel corso del 2022, sono stati eseguiti 5.187 interventi della specie, anche grazie a uno specifico piano d’azione, su scala nazionale, denominato “Prezzi carburanti”, contestando 2.809 violazioni alla disciplina prezzi. Di tali violazioni, 717 hanno riguardato la mancata esposizione e/o difformità dei prezzi praticati rispetto ai prezzi indicati e 2.092 l’omessa comunicazione al Ministero.


In previsione della fine dell’anno, il Ministro dell’economia e delle finanze ha dato incarico al Corpo di intensificare i controlli in tema di prezzi carburanti, avendo particolare riguardo alla rete di distribuzione autostradale e a contesti territoriali sensibili, in ragione del ripristino delle ordinarie aliquote accise e della concomitante intensificazione del traffico veicolare.


Tale indicazione è stata immediatamente seguita da una specifica direttiva per l’avvio, già dai primi giorni del 2023, di un nuovo piano, su scala nazionale, concernente il prezzo dei carburanti, con il coinvolgimento degli oltre 660 Reparti operativi del Corpo e il costante supporto dei Reparti Speciali.


Per arginare le condotte illecite nel settore in rassegna, la Guardia di finanza assicurerà per il 2023 un’attività di enforcement strutturata e capillare sul territorio, anche al fine di contribuire a calmierare gli aumenti dei prezzi, agendo lungo tre direttrici:


da un lato, con le attività di “vigilanza prezzi” che hanno visto il coinvolgimento di tutti i Reparti del Corpo;

dall’altro, attraverso la componente speciale che fornisce costante supporto, oltre che ai Reparti operativi, anche al garante per la sorveglianza dei prezzi e all’autorità garante della concorrenza e del mercato (A.G.C.M.), nell’ambito di alcune indagini istruttorie avviate, allo scopo di accertare eventuali violazioni della normativa di settore;

infine, mediante le consuete interlocuzioni con l’Autorità giudiziaria. A tale riguardo, si rappresenta che eventuali manovre speculative sui prezzi dei carburanti potrebbero potenzialmente configurare ipotesi sanzionate dagli articoli 501 e 501-bis del codice penale, rubricati, rispettivamente, “rialzo e ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio” e “manovre speculative su merci”.

Danneggiamento delle luminarie

DANNEGGIANO LE LUMINARIE NATALIZIE E BRUCIANO LA BANDIERA DELLA PACE: QUATTRO GIOVANI DENUNCIATI DAI CARABINIERI.

Marzabotto (BO): I Carabinieri della Stazione di Marzabotto (BO) hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna quattro minorenni, due albanesi, un tunisino e un egiziano, per danneggiamento aggravato in concorso. La denuncia è scaturita nel corso di un’indagine avviata dai Carabinieri per risalire agli autori di un fatto commesso il 19 dicembre scorso, ai danni delle luminarie natalizie della Pro Loco di Marzabotto. Analizzando i filmati registrati dalle videocamere di sorveglianza della zona, i Carabinieri hanno rilevato che i danni erano stati commessi da quattro ragazzi, tre a piedi e uno in bicicletta. In particolare, i militari hanno verificato che oltre a strappare le luminarie natalizie installate su dodici alberi di via Aldo Moro, provocando danni per 500 euro circa, i quattro giovani avevano anche bruciato una bandiera della pace esposta sulla stessa via. I responsabili del danneggiamento identificati dai Carabinieri sono tre 17enni e un 18enne che all’epoca dei fatti era ancora minorenne.

 

sabato 7 gennaio 2023

Arrestato tunisino

 33ENNE TUNISINO ARRESTATO PER RAPINA

Bologna, Rione Bolognina: I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato un 33enne tunisino per rapina impropria in concorso. E’ successo di notte, alle ore 04:10 del 7 gennaio, quando i Carabinieri della Centrale Operativa di Bologna hanno ricevuto la telefonata di un cittadino che riferiva di trovarsi in via Antonio di Vincenzo e di essersi messo all’inseguimento di un soggetto che gli aveva appena rubato il portafogli. Appresa la notizia, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile si sono recati velocemente sul posto e quando sono arrivati, hanno trovato il richiedente, 43enne italiano, che aveva una colluttazione con lo straniero. Quest’ultimo è stato identificato dai Carabinieri in un 33enne tunisino, senza fissa dimora e con numerosi precedenti di polizia per porto di armi od oggetti atti ad offendere, ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello stato, falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità personale, resistenza a un pubblico ufficiale, lesione personale, rifiuto d’indicazioni sulla propria identità personale, furto e minaccia. Ricostruendo la dinamica dei fatti, i Carabinieri hanno scoperto che qualche minuto prima, il 43enne, uscendo da una pizzeria di via Ferrarese, era stato avvicinato con la scusa di chiedere una sigaretta da due soggetti e uno di questi, poi identificato nel 33enne tunisino, gli aveva strappato dalle mani il portafoglio contenente i documenti d’identità, la carta di credito e 70 euro in contanti. Successivamente, la vittima si metteva all’inseguimento dei due malviventi, raggiungendo soltanto il 33enne tunisino che nel tentativo di dileguarsi gli sferrava un pugno al volto. All’arrivo dei Carabinieri la refurtiva non veniva ritrovata. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il 33enne tunisino arrestato è stato tradotto in carcere.

Arrestato per stalking

30ENNE ARRESTATO PER STALKING VERSO LA EX

Appennino Bolognese: I Carabinieri della Stazione di Vado (BO) hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare agli arresti domiciliari, nei confronti di un 30enne, nato a Bologna, residente nell’Appennino Bolognese, indagato per atti persecutori. Il 30enne ha precedenti di polizia per furto, resistenza, violenza o minaccia a un pubblico ufficiale, ricettazione, lesione personale, oltraggio, evasione, vilipendio, minaccia e in materia di sostanze stupefacenti. Il provvedimento, richiesto dalla Procura della Repubblica di Bologna ed emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, nasce da un’informativa dei Carabinieri a seguito di un’indagine avviata a seguito del racconto di una 28enne italiana che una decina di giorni fa si era rivolta ai militari per chiedere aiuto. La donna riferiva ai Carabinieri di aver iniziato una relazione sentimentale col 30enne nel 2015 e di averla terminata ad aprile 2022, a causa del carattere geloso, ostile, minaccioso e aggressivo del compagno che non esitava a trattare male anche i due figli piccoli della coppia (di anni 3 e 6). Per sfuggire alle prepotenze del compagno e proteggere i due bambini, la donna era andata a vivere da sua madre. A quel punto, il 30enne, sentendosi abbandonato, aveva iniziato a perseguitare l’ex compagna, prima telefonicamente con frasi del tipo: “Non portare nessun uomo nella tua nuova casa altrimenti ti ammazzo…”, poi presentandosi sotto casa. Era il 27 dicembre scorso, quando l’indagato si recò innanzi l’appartamento dove dimorava la donna e dopo aver preso a calci il portone d’ingresso lanciò un mattone contro una finestra, frantumando il vetro. Rintracciato dai Carabinieri, il 30enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

 

giovedì 5 gennaio 2023

Agguato per un debito di droga

AGGUATO PER UN DEBITO DI DROGA: ESEGUITA DAI CARABINIERI UN’ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE A CARICO DI TRE TUNISINI.

San Giovanni in Persiceto (BO): I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di San Giovanni in Persiceto hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare in carcere nei confronti di tre tunisini, un 38enne residente a Bologna, un 40enne e un 43enne residenti in Provincia di Bologna, indagati per lesione personale aggravata in concorso. Il provvedimento, firmato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna e richiesto dalla Procura della Repubblica di Bologna, nasce da un’informativa dei Carabinieri per risalire a una banda di criminali che durante un regolamento di conti, aggredirono due connazionali a colpi di machete e bastoni la sera dell’8 luglio 2022, davanti a un esercizio pubblico di San Pietro in Casale (BO). All’epoca dei fatti, i due malcapitati, tunisini sulla quarantina, residenti in Provincia di Bologna, dopo aver informato i Carabinieri di essere stati aggrediti a bordo del loro furgone, durante una rapina a mano armata, furono trasportati al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore, dove furono medicati a seguito di ferite da arma da taglio che avevano sul corpo e dimessi qualche giorno dopo con 30 e 51 giorni di prognosi. Il movente della rapina però non convinse i Carabinieri che iniziarono a far luce sull’accaduto, prima ritrovando il machete sporco di sangue nelle vicinanze dell’esercizio pubblico, poi analizzando i filmati registrati dalle videocamere di sicurezza installate in zona ed esaminando la vita sociale dei due malcapitati che avevano dei legami con soggetti gravati da precedenti di polizia in materia di sostanze stupefacenti. Poco dopo, infatti, i Carabinieri hanno scoperto che l’agguato era stato commesso per un debito di droga che le due vittime non avevano ancora saldato. Un attacco “premeditato” e commesso da “soggetti spregiudicati”, come riportato dal GIP nelle osservazioni della misura cautelare: “Le modalità dell’aggressione, condotta con l’impiego di armi potenzialmente letali, in luogo pubblico, con premeditazione ad opera di un gruppo criminale che ha evidentemente adottato la violenza quale modalità di tutela dei propri interessi illeciti, denotano un pericolo di recidiva estremamente intenso. Si tratta di soggetti spregiudicati, totalmente privi di freni inibitori e pronti ad azioni eclatanti e pericolose per la sicurezza e l’incolumità pubblica…”. I tre tunisini, destinatari della misura cautelare, sono stati rintracciati dai Carabinieri e tradotti in carcere, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

 

Guida ubriaco

 Durante i festeggiamenti di Capodanno, il personale della Squadra Volante del Commissariato di P.S. di San Giovanni in Persiceto ha provveduto a deferire all’Autorità Giudiziaria un cittadino di anni 44 italiano    residente in provincia di Bologna per il reato di cui ex art 186 cds comma 2 lett. C.  per guida in stato di ebbrezza. All’autore del reato veniva ritirata la patente di guida ed il veicolo sottoposto a sequestro amministrativo ai fini della confisca in quanto di proprietà del conducente, responsabile di un sinistro stradale (cagionato presumibilmente dall’elevato tasso alcolemico).

Nello specifico, la sera del 31.12.2022, verso le ore 23,00, gli operatori di Polizia, all’altezza del civico 72 della Via Crevalcore in San Giovanni in Persiceto, notavano un’autovettura con la parte anteriore del veicolo nel fosso e la restante posteriore che impegnava parzialmente la corsia di marcia, creando intralcio alla circolazione stradale (direzione di marcia Crevalcore/San Giovanni in Persiceto).

Gli agenti della Polizia di Stato procedevano al controllo del veicolo tipo autovettura marca FORD modello Focus SW ed accertavano che la stessa era intestata al conducente. A bordo il soggetto richiedeva ausilio agli operatori per poter uscir dal fosso asserendo di non necessitare della presenza del personale medico in loco per eventuali cure. Il personale in servizio si accorgeva che la persona era presumibilmente in stato di ebbrezza alcolica; pertanto, richiedeva l’ausilio dei Carabinieri della Stazione di Crevalcore per la viabilità stradale in attesa della rimozione del veicolo posto in posizione di pericolo e per gli accertamenti mediante etilometro nei confronti della persona autore del sinistro stradale senza feriti.  

L’autovettura a seguito della parziale fuoriuscita dalla sede stradale non riportava danni di rilievo e veniva rimossa da un soccorso stradale di San Giovanni in Persiceto. 

Successivamente, da accertamenti esperiti mediante etilometro fornito dalla Stazione CC di Crevalcore, nei confronti della persona alla guida del veicolo, emergeva un tasso alcolemico sette volte superiore il limite consentito, visto l’esito, il trasgressore veniva informato del reato penale commesso e delle sanzioni accessorie previste, ritiro immediato della patente di guida e sequestro amministrativo ai fini della confisca del veicolo.


martedì 3 gennaio 2023

Attaccata dal suo cane

 50ENNE ATTACCATA DAL SUO CANE SI RIFUGIA DAI VICINI CHE CHIAMANO I CARABINIERI.

Appenino bolognese: Alle ore 07:45 del 2 gennaio scorso, i Carabinieri della Compagnia di Vergato (BO) sono intervenuti in soccorso di una coppia di coniugi italiani che si era chiusa in casa perché intimorita dalla presenza di un cane che si era appostato davanti alla porta d’ingresso. All’arrivo dei Carabinieri, l’animale, un cane da pastore, tranquillo e non aggressivo è stato avvicinato dai militari e assicurato con un guinzaglio. A quel punto, i Carabinieri dopo aver avvisato la famiglia che l’animale era stato messo in sicurezza, i due coniugi sono usciti assieme alla padrona del cane, una 50enne italiana, pallida e in evidente stato di agitazione a causa di una serie di ferite sanguinanti che aveva sul corpo e che gli aveva provocato il suo animale poco prima mordendola ripetutamente. I Carabinieri hanno allertato i sanitari del 118 e la donna è stata trasporta d’urgenza presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Bologna ove si trova tuttora ricoverata. Durante gli accertamenti, i Carabinieri hanno scoperto che la 50enne era diventata proprietaria dell’animale, di anni 6, da pochi mesi, avendolo preso in affido perché il suo precedente padrone era deceduto. Ieri mattina, la donna era uscita di casa per portare il cane a fare una passeggiata tra i monti. Strada facendo, l’animale si era imbattuto nella carcassa di un animale selvatico e incuriosito aveva iniziato ad assaggiare i resti di carne. La 50enne, preoccupata di quello che stava mangiando il cane, ha tentato di allontanarlo, venendo a quel punto morsa. Spaventata dalla reazione improvvisa dell’animale, la donna è fuggita e ha chiesto aiuto ai suoi vicini di casa che si sono barricati dentro in attesa dei Carabinieri. L’animale è stato trasportato in una clinica veterinaria di Calderara di Reno (BO) dove sarà sottoposto a un periodo di osservazione, come da protocollo operativo per la profilassi antirabbica post esposizione.

Carabinieri salvano un gatto

CARABINIERI SALVANO UN GATTO IN STRADA, SI CERCA IL PROPRIETARIO

Bologna, Quartiere Savena: Questa mattina, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna, durante un servizio di controllo del territorio che stavano facendo in via Francesco Nullo, hanno notato un gatto riverso a terra, immobile, sul marciapiede al lato della carreggiata. I militari lo hanno soccorso, rendendosi conto che, molto probabilmente, era stato investito poco prima. I Carabinieri, dopo aver caricato il felino sull’autoradio, lo hanno condotto con tutte le attenzioni del caso presso “Il Rifugio del cane e del gatto”, il canile – gattile intercomunale del Comune di Bologna e di Castel Maggiore (BO), con sede a Trebbo di Reno in via Bacialli nr. 20. Immediatamente visitato dal personale veterinario, il felino appare in buona salute, nonostante la frattura del bacino che sarà operata quanto prima. Il gatto è un maschio, non è randagio, ha un collarino in tela di colore azzurro, con raffigurate delle zampine: i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna e il personale del gattile sono alla ricerca del suo proprietario.

Contatti utili del gattile 051/705423, areagatti@tdbcenter.com<mailto:areagatti@tdbcenter.com>, orari d’apertura dal lunedì al venerdì dalle 11 alle 13 e dalle 14 alle 16, sabato e domenica dalle 11 alle 16.

Link: https://www.comune.bologna.it/luoghi/rifugio-del-cane-e-del-gatto

 

lunedì 2 gennaio 2023

Ritrovata l' ape d' oro

RITROVATA DAI CARABINIERI UN’APE D’ORO RUBATA NEL 2019 A UNA PENSIONATA DI BOLOGNA.

Castel San Pietro Terme (BO), 2 gennaio 2022: I Carabinieri della Stazione di Castel San Pietro Terme (BO) hanno denunciato un 54enne napoletano, commerciante di gioielli, accusato di ricettazione. La denuncia è riferita a un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Bologna e finalizzata a individuare i responsabili e recuperare la refurtiva del valore di circa 200.000, asportata durante un furto in villa avvenuto il 4 dicembre 2019 sui colli bolognesi, ai danni di un’anziana coppia del luogo. Tra la merce rubata, orologi di lusso e vari monili in oro, tra cui anche una spilla d’oro raffigurante un’ape e di particolare valore affettivo per la sua proprietaria. La stessa spilla che qualche settimana fa comparsa in vendita presso una gioielleria della provincia di Bologna, sia pure trasformata da spilla ad anello. I Carabinieri, recatisi presso la gioielleria segnalata dalla vittima, dopo aver acquisito l’oggetto prezioso, hanno scoperto che qualcuno lo aveva modificato, probabilmente per eludere la sua provenienza furtiva e che un commerciante napoletano di oggetti preziosi lo aveva venduto ai titolari della gioielleria, ignari della vicenda. Rintracciato dai Carabinieri, il 54enne napoletano, incensurato, non ha saputo giustificare la provenienza del monile. L’oggetto prezioso è stato sequestrato dai Carabinieri in attesa della restituzione alla legittima proprietaria.

 

domenica 1 gennaio 2023

Anno intenso per i carabinieri

CONCLUSOSI UN ANNO INTENSO DI ATTIVITA’ PER I CARABINIERI DI BOLOGNA: GLI AUGURI DEI CARABINIERI PER IL 2023

Bologna, 1 gen. 2023: Terminati questa notte i festeggiamenti per salutare il 2022 e dare il benvenuto al nuovo anno, che hanno comunque visto impegnati i militari dell’Arma in una serie di interventi tesi ad assicurare, ancora una volta, la sicurezza nella città di Bologna e nella altre località della provincia , per i Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna è tempo di bilanci, alla fine di un anno che li ha visti impegnati in prima linea nella salvaguardia della sicurezza pubblica, nel capoluogo e negli altri 54 comuni di questa provincia in cui essa è storicamente presente, nella prevalenza dei casi come unico presidio di polizia.

Un impegno che emerge chiaramente esaminando i dati dell’attività svolta da tutte le articolazioni del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna, costituite da 1 Nucleo Investigativo (dotato anche di una componente artificieri antisabotaggio, di una sezione indagini scientifiche, di un laboratorio analisi delle sostanze stupefacenti e, quale unicum sul territorio, di una sezione per le indagini di competenza della Procura Europea), 7 Compagnie e altrettanti Nuclei Radiomobili attivi nelle 24 ore per gli interventi di  emergenza (1 su Bologna e 6 competenti sui restanti territori metropolitani), la Tenenza di Medicina e 69 Stazioni capillarmente distribuite su tutto il territorio provinciale.

Solo per citare alcune cifre, nel 2022, il Comando Provinciale Carabinieri di Bologna ha eseguito:

- 47.833 servizi preventivi, procedendo al controllo di 198.411 persone e 124.520 veicoli;

- 90 misure di prevenzione personali; 

- 12 chiusure temporanee di esercizi pubblici; 

- 2.768 servizi di ordine pubblico, in occasione di altrettanti eventi e manifestazioni di vario genere (oltre a servizi di rappresentanza svolti in occasione di eventi che hanno richiamato a Bologna Autorità di vertice, dall’inaugurazione dell’anno giudiziario presso la Corte d’Appello di Bologna al recente intervento del Capo dello Stato in occasione della inaugurazione del “super computer Leonardo”).

Nel settore repressivo: 

- sono state arrestate 614 persone (di cui 308 nel capoluogo) e denunciate 9.826 (di cui 2.128 nel capoluogo);

- sono stati sequestrati oltre 65 kg di stupefacente di vario tipo. 

Considerevole è stato l’impegno, sempre in stretto raccordo con l’Autorità Giudiziaria felsinea, nel contrasto ai fenomeni della violenza di genere e delle varie forme di devianza minorile. Infatti, 37 minorenni sono stati sottoposti a provvedimenti restrittivi della libertà personale e 555 sono stati denunciati in stato di libertà. 

Tra gli episodi delittuosi di maggiore gravità l’Arma è intervenuta con successo, individuando i colpevoli, in occasione di 2 omicidi consumati, rispettivamente a Bologna (presso l’area della rete Ferroviaria di via Larga) e presso il parco pubblico di Castel del Rio, mentre ha positivamente risolto il cold case dell’omicidio della giovane Cristina Gallo, il cui presunto responsabile è stato tratto in arresto dai Carabinieri a distanza di alcuni anni dall’evento. 

Nel contrasto all’attività di spaccio si rammenta anche l’esplosione di alcuni colpi d’arma da fuoco, per fortuna senza conseguenze, che nel gennaio 2022 ha interessato la stazione ferroviaria del quartiere San Vitale di Bologna, dove solo l’immediato intervento dei Carabinieri ha consentito di individuare i responsabili ed evitare così più gravi conseguenze.

Tornando all’ambito della prevenzione generale, i Carabinieri sottolineano: 

- la particolare attenzione riservata dall’Arma alla zona universitaria (che dopo la fine della pandemia ha ripreso nuovamente a essere particolarmente frequentata dai più giovani, divenendo luogo sensibile per lo spaccio e il consumo di stupefacenti, oltre che di altri fenomeni di microcriminalità), e ai parchi urbani, dove pronta è stata la risposta delle pattuglie dei Carabinieri alle richieste di maggiore sicurezza avanzate dai cittadini a fronte di alcuni episodi di violenza posti in essere in danno di donne e minori;

- il contributo offerto nel settore della diffusione della cultura della legalità, del contrasto delle truffe agli anziani e del bullismo. Al riguardo, in aggiunta ai lusinghieri risultati conseguiti in ambito investigativo, piace evidenziare che i Comandanti di Compagnia e di Stazione hanno tenuto oltre 150 incontri nei principali istituti scolastici con gli studenti di scuola media e superiore, nonché con le categorie cd. “più vulnerabili” presso circoli e associazioni culturali, coinvolgendo, rispettivamente, oltre 2.200 studenti e 1.500 anziani. 

Inoltre, tra i protocolli d’intesa stipulati dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Bologna, ricordiamo quello firmato col Comune di Bologna nelle politiche di contrasto alla violenza contro le donne: “Protocollo di intesta per il miglioramento della protezione delle donne che hanno subito violenza nell’ambito di relazioni d’intimità” e quello stipulato con la Prefettura di Bologna per favorire la cultura della sicurezza stradale e prevenire l’incidentalità determinata dall’eccesso di velocità: “Osservatorio provinciale per il monitoraggio degli incidenti stradali dipendenti dall’eccesso di velocità”.

Nel rassegnare tali informazioni, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Bologna, Colonnello Rodolfo Santovito, soddisfatto e grato per il lavoro svolto dai propri militari sul territorio, esprime a norme di tutti i Carabinieri un sentito ringraziamento alle amministrazioni comunali, alle altre Istituzioni e Forze di polizia, enti, scuole, nonché alle associazioni con le quali la Benemerita bolognese ha collaborato, a vario titolo, per il bene comune. “Particolare gratitudine va anche ai rappresentanti della stampa e degli organi di informazione che hanno raccontato il nostro impegno nel corso dell’anno e, in particolare, ai cittadini il cui affetto, fiducia, considerazione e collaborazione costituiscono motivo di orgoglio e stimolo a un sempre maggiore impegno. A tutti i nostri sentiti auguri per un fecondo e sereno 2023”.