mercoledì 31 gennaio 2018

Incidente stradale grave in via Altedo

Questa notte, i Carabinieri della Stazione di Baricella sono intervenuti in via Altedo, per valutare le cause di un incidente stradale in cui è rimasto coinvolto un quarantunenne pugliese residente a Minerbio che si trovava alla guida di una Citroën C3. Il conducente è stato estratto dalle lamiere e trasportato al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Bologna in “Codice tre”. Foto e notizia Comando Prov. Carabinieri 

Lotta all’immigrazione clandestina: sei persone denunciate dai Carabinieri

L’attività di contrasto all’immigrazione clandestina dei Carabinieri della Stazione Bologna ha portato all’identificazione di sei soggetti, tre bengalesi e tre pakistani, di età compresa tra i ventisei e cinquantuno anni, accusati di truffa ai danni dello Stato e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. Le indagini, svolte unitamente ai funzionari dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Bologna, hanno rilevato che uno dei bengalesi coinvolti nella vicenda, favoriva l’immigrazione clandestina degli altri soggetti attraverso la compilazione fasulla di un modulo che veniva inviato all’INPS e in cui veniva attestato che gli stessi lavoravano nel suo bar di via San Vitale. Grazie alla falsificazione dei moduli, gli altri soggetti potevano avanzare la domanda alla Questura di Bologna per l’ottenimento del permesso di soggiorno per motivi di lavoro. Il locale di via San Vitale è noto per alcuni fatti di cronaca in materia di droga e malavita che lo avevano coinvolto il mese scorso.

martedì 30 gennaio 2018

Dal fornitore al consumatore: corriere di hashish arrestata dai Carabinieri

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro, durante un’attività info-investigativa di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti che circolano in città, tra cui hashish, marijuana, cocaina ed eroina, hanno arrestato una tunisina di ventitré anni. E’ successo ieri pomeriggio in via Indipendenza. Alla vista dei militari che si stavano avvicinando, la ragazza ha iniziato ad agitarsi e quando le è stata perquisita la borsetta che portava a tracolla, è stata trovata in possesso di un panetto di hashish del peso complessivo di circa 100 grammi. Una quantità notevole, da ipotizzare che la giovane, elegante, insospettabile e incensurata, faccia parte di una sfera di “corrieri” incaricati di approvvigionare gli spacciatori che gravitano per le strade del centro cittadino. Considerato che la domanda di acquisto di droga da parte dei consumatori bolognesi è altissima, una quantità del genere, può finire in pochi minuti. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, la giovane tunisina è stata rinchiusa in camera di sicurezza fino a questa mattina, quando è stata prelevata e accompagnata in Tribunale per l’udienza di convalida dell’arresto. 

Macelleria islamica chiusa dai Carabinieri e Ispettori del Lavoro

Ieri pomeriggio, una task force di Carabinieri (Stazione Bologna Navile, NAS e NIL di Bologna) e funzionari dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Bologna hanno eseguito un controllo di alcuni esercizi pubblici situati in Bolognina. Tra questi, una macelleria islamica gestita da un marocchino di cinquantatré anni è stata sanzionata per aver messo in vendita un’ottantina di kg di prodotti alimentari privi dell’etichettatura in lingua italiana. Nei confronti dell’esercente, gravato da precedenti di polizia, oltre alla sanzione di 3.167 euro, è scattata anche la sospensione dell’attività che veniva condotta con l’ausilio di personale assunto in “nero”.

Domenica in compagnia di Mela Verde con Raspelli


lunedì 29 gennaio 2018

Via del Pratello: spacciatore algerino arrestato dai Carabinieri

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro, durante un servizio anti droga in via del Pratello, hanno arrestato un quarantacinquenne algerino, residente a Bologna, per spaccio di sostanze stupefacenti. I militari hanno sorpreso l’algerino mentre stava vendendo una dose di hashish a un passante, poi identificato in un cinquantenne marocchino. Il pusher, gravato da precedenti di polizia specifici, è stato rinchiuso in camera di sicurezza, mentre l’acquirente è stato segnalato alla Prefettura di Bologna per uso personale di sostanze stupefacenti. Il servizio è terminato col sequestro di una ventina di grammi circa di droga. In sede di rito direttissimo, l’arresto è stato convalidato e il malvivente è stato condannato a sette mesi di reclusione e 1.000 euro di multa. La pena è stata sospesa, ma l’algerino è stato condannato anche al divieto di dimora nella Città metropolitana di Bologna. 

Incidenti stradali, alcool e droga. I controlli alla circolazione stradale dei Carabinieri: un arresto e due denunce

Con l’aumento degli incidenti stradali, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna hanno incrementato i controlli alla circolazione stradale sulle strade di competenza, locali, urbane ed extraurbane. Tra le centinaia di automobilisti identificati, uno è stato arrestato e due sono stati denunciati.
A Casalecchio di Reno, i Carabinieri del luogo hanno arrestato un ventenne polacco. E’ successo l’altra notte quando una pattuglia dei Carabinieri ha intimato l’alt a una Volkswagen Golf che stava percorrendo via Alessandro Manzoni. Alla vista dei militari che si stavano avvicinando per procedere al controllo, l’autista, identificato nel ventenne polacco, dopo aver iniziato ad agitarsi, ha consegnato un “grinder”, contenente alcuni residui di marijuana. Le manette, però, sono scattate più tardi, dopo una perquisizione domiciliare che i militari hanno eseguito in virtù dei precedenti di polizia specifici rilevati a carico del ragazzo. All’interno dell’abitazione, situata a Casalecchio di Reno, i Carabinieri hanno trovato un’altra ventina di grammi della stessa sostanza stupefacente, alcune confezioni di anabolizzanti, una bilancina di precisione e altri oggetti tipici di chi “taglia” e spaccia le sostanze stupefacenti. Oltre all’arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, il ventenne è stato deferito anche ai sensi della legge che disciplina la tutela sanitaria, le attività sportive e la lotta contro il doping. In sede di giudizio direttissimo, l’arresto è stato convalidato e il giovane è stato liberato, a seguito della richiesta dei termini a difesa.
A Molinella e Vergato, due automobilisti italiani di trentuno e trentasette anni, sono stati denunciati per guida sotto l’influenza dell’alcol. Il più giovane è finito nei guai a seguito di un incidente stradale senza feriti avvenuto a Castiglione dei Pepoli. Sottoposto all’alcol test, l’automobilista è risultato positivo con un valore di circa 1,30 g/l. Un valore analogo è stato riscontrato dai Carabinieri della Stazione Marmorta all’altro conducente, il trentasettenne, controllato per le strade di Molinella alla guida di un SUV. 

Partecipate numerosi a questo primo evento


GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA - OPERAZIONE “ACQUA CHETA”: CANONI IDRICI NON VERSATI PER QUASI 7 MILIONI DI EURO; SEGNALATI ALLA CORTE DEI CONTI 31 PUBBLICI DIPENDENTI PER UN DANNO ALL’ERARIO DI OLTRE 8,3 MILIONI DI EURO

La Guardia di Finanza di Bologna, a conclusione di una vasta operazione a tutela del bilancio della Regione Emilia-Romagna, ha constatato un danno erariale di 8.355.218 euro derivante dalla cattiva gestione delle risorse idriche regionali e rimesso all’apprezzamento della Procura Regionale della Corte dei conti di Bologna, per la valutazione dei connessi profili di responsabilità, la posizione di trentuno pubblici dipendenti. La complessa attività di servizio, a tutela della finanza pubblica, riguarda il più ampio tema dell’erogazione di acque pubbliche in assenza di concessioni e/o per usi diversi da quelli assentiti. All’esito di appositi controlli svolti dai finanzieri del Gruppo Tutela Spesa Pubblica del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bologna presso l’Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell’Emilia-Romagna (ARPAE) – alla quale sono oggi demandate le funzioni di concessione, autorizzazione, analisi, vigilanza e controllo in materia –, le Fiamme Gialle bolognesi hanno constatato, in relazione al periodo 2001/2017, mancati versamenti di canoni idrici per complessivi euro 6.978.114. In particolare, nell’esaminare le modalità di gestione della risorsa idrica presso due consorzi di bonifica della provincia, risultavano varie irregolarità riferite a forniture di acqua, per usi diversi da quelli irrigui in agricoltura, avvenute in assenza di titoli autorizzativi o con modalità difformi alla normativa vigente. I militari hanno constatato, nello specifico, come i citati consorzi abbiano distribuito risorse idriche ad una serie di soggetti (in prevalenza società di capitali) anche per finalità industriali, antincendio, igienico ambientale, etc., in assenza di atti autorizzativi idonei e, quindi, senza il versamento dei rispettivi canoni da parte degli utilizzatori alla Regione Emilia Romagna. Gli esiti delle attività complessivamente condotte sono ora al vaglio della Procura Regionale della Corte dei conti di Bologna, alla quale la Guardia di Finanza felsinea ha rimesso la posizione di 26 pubblici dipendenti (dei ruoli direttivi/dirigenziali) che per declaratoria erano preposti, a vario titolo, alla gestione del demanio idrico regionale, nonché di 5 dirigenti regionali che nel tempo non hanno provveduto a definire le strategie necessarie per superare le criticità stratificatesi nel corso degli anni, con conseguente lievitazione dei costi di funzionamento dell’apparato burocratico approntato per tali finalità di ulteriori 1,3 milioni di euro. L’attività odierna testimonia ancora una volta l’impegno profuso dal Corpo nel controllo della corretta ed efficace gestione delle risorse comuni al fine di salvaguardare l’integrità dei bilanci pubblici.

sabato 27 gennaio 2018

GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA: IMOLA - SCOPERTI 24 LAVORATORI “IN NERO” IMPIEGATI IN UN’ASSOCIAZIONE SPORTIVA

Nei giorni scorsi i Finanzieri del Comando Provinciale di Bologna, nell’ambito delle ordinarie attività di controllo economico del territorio, hanno scoperto 24 lavoratori “in nero”, impiegati all’interno di un’associazione sportiva dilettantistica di Imola che si occupa dell’organizzazione di eventi sportivi e del noleggio degli impianti. In particolare, in sede di accesso, le fiamme gialle della locale Compagnia hanno rilevato come tale personale (molti dei quali in posizione irregolare da anni) venisse utilizzato con diverse mansioni quali barista, addetto alla manutenzione dei campi sportivi o ai servizi di pulizia. Ai responsabili dell’associazione sono state contestate le sanzioni previste in materia giuslavoristica tra cui l’applicazione della c.d. “Maxi-sanzione per lavoro nero” che viene comminata “a scaglioni”, in relazione alla durata del rapporto irregolare di lavoro. Nello specifico, complessivamente, le sanzioni irrogabili dal competente Ispettorato del Lavoro potranno andare da un minimo di 127 mila euro ad un massimo di 765 mila. Tenuto conto della grave situazione di irregolarità constatata i finanzieri imolesi effettueranno altresì i necessari approfondimenti per verificare che l’associazione sportiva dilettantistica disponga, in concreto, dei requisiti previsti dalla legge per poter usufruire dei benefici di carattere fiscale riservati dalla specifica normativa di settore. L’operazione costituisce un’ulteriore testimonianza del costante presidio del Corpo a tutela della Legalità socio-economica ed, in particolare, del lavoro la cui difesa passa anche dalla lotta dei fenomeni di sfruttamento della manodopera.

giovedì 25 gennaio 2018

Spacciatore di eroina a “caccia” di studenti: marocchino arrestato dai Carabinieri

I Carabinieri della Stazione Bologna hanno arrestato un trentaduenne marocchino, senza fissa dimora e disoccupato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E’ successo alle ore 21:00 di ieri in via Petroni, quando una pattuglia di Carabinieri della Stazione Bologna, impegnata in un servizio antidroga in zona universitaria, ha eseguito una perquisizione personale nei confronti del soggetto che stava camminando con fare sospetto. Al momento del controllo, il marocchino è stato trovato in possesso di cinque dosi di eroina del peso complessivo di 1,86 grammi. La sostanza stupefacente è stata analizzata dagli investigatori del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna che hanno rilevato un principio attivo del 37% circa. Una percentuale alta che può portare alla morte per overdose. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, lo spacciatore è stato rinchiuso in camera di sicurezza, in attesa di comparire presso le aule giudiziarie del Tribunale per l’udienza di convalida dell’arresto.

mercoledì 24 gennaio 2018

GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA. ‘NDRANGHETA: ESTORSIONE CON IL METODO MAFIOSO. ARRESTATI, TRA EMILIA-ROMAGNA, CALABRIA E LAZIO, TRE AFFILIATI ALLA COSCA REGGINA DEI “BELLOCCO”

I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, in collaborazione con i colleghi dello S.C.I.C.O. (Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata), e l’ausilio dei Comandi Provinciali di Ravenna, Reggio Calabria e di Roma, hanno tratto in arresto, tra l’Emilia-Romagna, il Lazio e la Calabria, tre pregiudicati ritenuti affiliati alla ‘Ndrangheta e responsabili di un episodio di estorsione maturato e consumato in un contesto di malavita organizzata sul territorio emiliano-romagnolo. In particolare, gli specialisti del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bologna hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Bologna, dott. Gianluca Petragnani Gelosi, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nella persona del Procuratore Aggiunto Dott. Francesco Caleca, nei confronti di F.B., classe 1983 residente a Siderno (RC), C.F., residente a Siderno ma domiciliato in Anzio (RM) e L.C., classe 1967 residente in Massa Lombarda (RA) . L’odierna operazione, denominata “Scramble”, trae origine dalle dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia Nicola Femia (condannato per associazione mafiosa a seguito della storica sentenza emessa dal Tribunale di Bologna il 22 febbraio 2017 che lo ha ritenuto capo e promotore di un’associazione di stampo mafioso operante nel settore del gioco illegale) il quale aveva riferito di comportamenti delittuosi, in particolare di natura estorsiva, posti in essere da alcuni soggetti di origine calabrese attivi sul territorio emilianoromagnolo e riconducibili alla ‘ndrina dei Bellocco di Rosarno (RC) una delle consorterie criminali più antiche, pericolose e potenti della ‘Ndrangheta reggina, con importanti ramificazioni in Emilia-Romagna e nel nord Italia, attiva in diversi settori illeciti, primi fra tutti quelli del narcotraffico, delle estorsioni e del controllo delle attività commerciali e imprenditoriali. La vicenda originaria risale al gennaio 2011, allorquando l’attuale collaboratore di giustizia riceveva le prime richieste estorsive collegate alla gestione di una sala scommesse da costui diretta a Roma. Le successive vicende giudiziarie, che avevano coinvolto in tempi diversi ed a vario titolo sia gli estorsori che l’estorto, avevano fatto registrare delle battute di arresto nelle indebite pretese di denaro. Successivamente, tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016, nonostante il Femia fosse ristretto in regime carcerario, anche a seguito del suo arresto intervenuto con l’operazione “Black Monkey” del G.I.C.O. di Bologna, le richieste illecite, per un ammontare di 250mila euro, sono riprese nei confronti dei suoi figli, residenti in provincia di Ravenna, fino ad arrivare al 05/2018 novembre del 2016 quando le minacce rivolte nei confronti di costoro, direttamente presso le loro abitazioni in Conselice (RA), non li convinsero a pagare in tre soluzioni 50mila euro. L’attività investigativa, anche di natura tecnica, svolta anche avvalendosi dei filmati delle telecamere di sorveglianza installate presso il municipio del comune ravvenate, come scrive il GIP nell’ordinanza, “ha permesso di riscostruire e riscontrare analiticamente la vicenda estorsiva che ha visto coinvolti a Conselice (RA), da un lato, come parti offese, i figli del noto boss Nicola Femia e dall’altro, nella veste di autori del delitto estorsivo, gli odierni indagati, inseriti o gravitanti nell’orbita della ‘ndrina “Bellocco”, comunque avvalendosi della forza intimidatrice derivante dal gruppo criminale di stampo ‘ndranghetista.” Contestualmente all'esecuzione del provvedimento cautelare sono state eseguite perquisizioni a Conselice e Massa Lombarda in Provincia di Ravenna, Siderno, Rosarno e Palmi in Provincia di Reggio Calabria e ad Anzio in Provincia di Roma. Foto e notizia Comando Prov. Guardia di Finanza

BOLOGNA: arrestato dalla Polizia di Stato l’autore di quattro rapine ai danni di esercizi commerciali

A distanza di appena una settimana, la Squadra Mobile della Questura di Bologna ha arrestato un altro rapinatore che nei mesi scorsi aveva scelto Bologna come terreno ove commettere i suoi crimini.
Questa volta a cadere nelle maglie della Giustizia è stato Vincenzo DE LEONARDIS, originario di Brindisi ma da tempo trasferitosi nella città felsinea, nei confronti del quale il GIP presso il Tribunale di Bologna, Dott. Raffa, su richiesta del Pubblico Ministero Dott.ssa Tavano, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita dalla Squadra Mobile di Brindisi su indicazione di quella di Bologna.
Il provvedimento restrittivo è scaturito dall’attività di indagine condotta dalla Sezione Contrasto al Crimine Diffuso della Squadra Mobile di Bologna, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, in relazione a quattro rapine a mano armata, avvenute nelle giornate del 18 aprile, 26, 28 e 30 maggio 2016, in danno di diversi esercizi commerciali quali negozio NaturaSi di via Po, il Bimbostore di via Larga, il Supermercato Metà di via Irnerio e la farmacia Cirenaica di via Bentivogli.
In tutte le rapine, il De Leonardis, non curante della presenza di altri avventori, travisato con un casco integrale, è entrato all’interno dei locali dove minacciando ed impaurendo tutti i presenti con una pistola semiautomatica Beretta 84 F cal. 9 corto si è fatto consegnare tutto l’incasso della giornata procurandosi la somma complessiva di circa 5000 euro.  
La concordanza delle descrizioni fornite dalle persone offese, con indicazioni oltre che dell’abbigliamento anche della postura e di alcune caratteristiche fisiche tipiche del De Leonardis, tra l’altro già noto agli operatori della Polizia di Stato, l’analisi quindi dei filmati di videosorveglianza di volta in volta acquisiti, hanno permesso di arrivare alla sua identificazione e successivamente, nel corso di una perquisizione, al recupero dell’arma.
Al termine dell’indagine condotta dalla Squadra Mobile di Bologna l’Autorità Giudiziaria di Bologna ha emesso il provvedimento restrittivo nei confronti del De Leonardis che ora si trova nella Casa Circondariale di Brindisi.

Quarantanovenne arrestato per tentato furto aggravato dai Carabinieri

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Bologna hanno arrestato un quarantanovenne di Bologna per tentato furto aggravato. E’ successo alle ore 12:30 circa di ieri, quando la Centrale Operativa del 112 è stata informata che una persona si stava aggirando con fare sospetto vicino a una fila di automobili parcheggiate in via Alessandro Codivilla. Una pattuglia dei Carabinieri si è diretta velocemente sul posto e ivi giunta ha individuato il soggetto che si stava nascondendo dietro a un’auto. Grazie alla testimonianza di un cittadino è stato possibile accertare che l’uomo, identificato nel quarantanovenne e gravato da precedenti di polizia per furto e droga, aveva forzato la portiera di quattro veicoli con uno strumento a punta, ma non era riuscito ad asportare nulla, forse perché disturbato dai passanti. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il ladro è stato rinchiuso in camera di sicurezza fino a questa mattina, quando è stato tradotto in Tribunale per l’udienza di convalida dell’arresto.

martedì 23 gennaio 2018

Lotta alla droga: due magrebini arrestati dai Carabinieri

I servizi antidroga dei Carabinieri della Compagnia Bologna Centro hanno portato all’arresto di altri due spacciatori di sostanze stupefacenti, un trentaquattrenne marocchino e un quarantaduenne tunisino, disoccupati e senza fissa dimora. L’arresto è stato eseguito ieri pomeriggio in via del Guasto, quando i due pusher hanno scambiato un Carabiniere del Nucleo Operativo, vestito con abiti civili, per un potenziale cliente in cerca di droga. Il militare si è qualificato e con l’aiuto dei suoi colleghi che si trovavano in zona, ha eseguito l’arresto dei due malviventi che, su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, sono stati tradotti in carcere in attesa del giudizio direttissimo. La sostanza stupefacente è stata sequestrata unitamente a una sessantina di euro in contanti.

lunedì 22 gennaio 2018

Automobilista denunciato per ricettazione dai Carabinieri

I Carabinieri della Stazione di San Giovanni in Persiceto hanno avviato le indagini per risalire all’identità di una o più vittime di un furto di confezioni di caffè, rinvenute durante un posto di controllo alla circolazione stradale nel porta bagagli di una Fiat Stilo, condotta da un ventottenne rumeno, residente a Bologna. Al momento del controllo, il giovane, gravato da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, non ha fornito alcuna giustificazione per spiegare l’ingente quantitativo di caffè che stava trasportando unitamente ad alcune bottiglie di vino e confezioni di sciampo. La refurtiva è stata sequestrata e l’automobilista è stato denunciato per ricettazione. Foto e notizia Comando Prov. Carabinieri

Automobilista ubriaco e drogato finisce fuori strada

I Carabinieri della Stazione di Budrio hanno denunciato un giovane automobilista di Molinella per guida sotto l’influenza di alcol e sostanze stupefacenti. La denuncia è scattata a seguito dell’esito delle analisi ematiche che il giovane, ventitreenne e con precedenti di polizia, era stato sottoposto al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Bologna, subito dopo un incidente stradale che aveva avuto qualche tempo fa alla guida della sua Fiat Punto, transitando in via Pianella a Mezzolara. Al momento dell’incidente, il giovane, oltre a un tasso alcolico di 1,36 g/l, stava guidando anche sotto l’influenza di sostanze stupefacenti.

Mandato di arresto europeo per un imolese condannata per sequestro di persona e truffa.

I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Imola hanno eseguito un mandato di arresto europeo dell’Autorità Giudiziaria rumena nei confronti di una quarantaquattrenne imolese che dovrà scontare una pena di quattro anni, quattro mesi e cinque giorni di reclusione per sequestro di persona e truffa. La donna, nata in Romania, è stata trasferita in carcere, a disposizione della Corte d’Appello di Bologna.

Studenti alla ricerca di droga in via Zamboni: un arresto e una segnalazione da parte dei Carabinieri

I Carabinieri della Stazione Bologna hanno arrestato un diciottenne gambiano, senza fissa dimora e disoccupato, per spaccio di sostanze stupefacenti. E’ successo ieri mattina in via Zamboni, quando una pattuglia di Carabinieri ha sorpreso il giovane gambiano mentre stava vendendo della marijuana a un coetaneo. Il pusher, incensurato, è stato rinchiuso in camera di sicurezza, in attesa del giudizio direttissimo previsto in mattinata. L’acquirente, studente modenese, è stato segnalato alla Prefettura di Bologna per uso personale di sostanze stupefacenti. Il servizio è terminato col sequestro di una decina di grammi circa di droga e un’ottantina di euro in contanti.

sabato 20 gennaio 2018

Lotta ai reati predatori: badante arrestata dai Carabinieri

I servizi di contrasto ai reati predatori dei Carabinieri hanno portato all’arresto di una badante moldava di ventitré anni, sorpresa mentre stava tentando di asportare l’equipaggiamento di alcune Audi di grossa cilindrata, parcheggiate davanti a un’autofficina situata in via La Cascina a Malalbergo. La giovane è stata arrestata questa notte da una pattuglia dell’Arma di Malalbergo che stava vigilando le aziende del posto. Alla vista dei militari che si stavano avvicinando, la badante ha tentato la fuga assieme a un complice, ma non ci è riuscita ed è stata arrestata. Il complice è fuggito. Oltre ad impedire un furto d’ingente valore, considerato che i volanti, le plance di controllo e i navigatori satellitari di certe auto costano svariate migliaia di euro, i Carabinieri hanno recuperato anche diversi strumenti da scasso e un furgone che era stato rubato una settimana fa a un cittadino di Ozzano Emilia. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, la giovane badante è stata rimessa in libertà, ai sensi dell’Art. 121 del Codice di Procedura Penale: “Liberazione dell’arrestato o del fermato”. 

GDF BOLOGNA: IMOLA - OPERAZIONE CONGIUNTA GUARDIA DI FINANZA E POLIZIA DI STATO. CONFISCATI IMMOBILI E AUTOVETTURE PER UN VALORE DI OLTRE 400.000 EURO AD UN EX DIPENDENTE INFEDELE DELL’I.N.P.S.

Nei giorni scorsi la Squadra Mobile della Questura di Bologna e la Compagnia della Guardia di Finanza di Imola, in prosecuzione di attività congiunte già svolte nel 2013, hanno dato esecuzione a un provvedimento del Tribunale di Bologna con cui è stata disposta la confisca di due immobili e due autovetture, per un valore complessivo di oltre 400.000 euro. In particolare i finanzieri Imolesi e il personale della Squadra Mobile della Questura felsinea, avevano portato a termine una complessa indagine di polizia giudiziaria che aveva permesso di smascherare un infedele dipendente dell’I.N.P.S., che, abusando della propria funzione di addetto al pagamento delle pensioni, con la complicità di altri due soggetti, si era indebitamente appropriato di ratei di pensione non riscossi dai familiari di persone decedute, per circa 400 mila euro. Nello specifico, i responsabili, tutti condannati per “Frode informatica” con pene che variano da un anno e due mesi a due anni e 8 mesi di reclusione, si fingevano eredi legittimi di persone defunte e, in tal modo, intascavano, in maniera truffaldina, i ratei pensionistici non dovuti. Le indagini avevano portato all’esecuzione di numerose perquisizioni e di un’ordinanza di arresti domiciliari nei confronti del dipendente dell’ente pubblico. Dando esecuzione alla sentenza definitiva di condanna, emessa dal Tribunale di Bologna, i beni in precedenza sequestrati sono stati confiscati, sottraendoli definitivamente alla disponibilità dei soggetti condannati.  L’attività condotta dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza, costituisce un’ulteriore testimonianza del costante presidio esercitato dalle Forze dell’Ordine felsinee volto alla “Tutela dei Cittadini” ed alla “Tutela dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica”.

Polizia di Stato: un arrestato e tre denunciati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso

Nella giornata del 17 gennaio u.s., personale del Commissariato di P.S Bolognina - Pontevecchio, unitamente a personale del Commissariato di P.S. di Urbino, ha proceduto all'arresto di un italiano di 22 anni gravato da un precedente per art. 75 D.P.R. 309/90, sorpreso nella flagranza del reato di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, oltre alla denuncia in stato di libertà della fidanzata di anni 21, del fratello della fidanzata ventitreenne (entrambi italiani e incensurati) e del coinquilino, un italiano di anni 23 anche lui gravato da precedenti per artt. 73 e 75 D.P.R. 309/90.
L'indagine ha avuto origine dall'arresto di un giovane ad Urbino avvenuto a metà novembre scorso, per detenzione di sostanza stupefacente (102 gr di marijuana) ai fini di spaccio, che ha fornito dichiarazioni utili allo sviluppo investigativo e che ha portato ad individuare a Bologna il luogo di detenzione dello stupefacente.
A seguito dell'attività di indagine espletata, la locale Procura della Repubblica (Proc. Agg. Dott. CALECA) ha emesso Decreto di perquisizione presso l’abitazione ubicata in via Beroaldo, eseguita il 17 gennaio 2018 da personale del Commissariato Bolognina e da quello di Urbino.
Sono stati rinvenuti e sequestrati 2.051,63 gr. di marijuana ed altra sostanza stupefacente per complessivi 12,09 gr. fra hashish ed eroina, oltre alla somma in contanti di 11,570 € in vario taglio e strumenti per il confezionamento delle dosi nonché un'agendina appoggiata sulla scrivania nella camera in uso all’arrestato ed al coinquilino, recante dati inequivocabilmente riconducibili all'attività di spaccio.
Nell’abitazione sono stati trovati presenti solo il ventiduenne arrestato con la fidanzata in visita solo da alcuni giorni.
All’interno dell’appartamento la merce non era stata nemmeno nascosta ed appariva evidente che la sostanza detenuta veniva confezionata per lo spaccio "alla luce del sole" - con etichette esterne recanti il peso di ciascuna ed il relativo prezzo di vendita - attività illecita che la cospicua somma di denaro rinvenuta indicherebbe come molto proficua e ben consolidata.

venerdì 19 gennaio 2018

Tre bar “visitati” nella notte dai ladri: avviate le indagini dei Carabinieri

I Carabinieri della Stazione e del Nucleo Operativo Radiomobile di Imola hanno avviato le indagini per risalire agli autori di un furto aggravato, probabilmente in concorso, commesso questa notte ai danni di tre bar del centro cittadino: il “Bar Roma” e il “Barcode” situati in via Emilia e il “Bar Opera Dulcis” in Piazza Giacomo Matteotti. I malviventi, dopo aver danneggiato le vetrate di ingresso dei locali, hanno fatto irruzione, puntando alle casse, ma si sono dovuti “accontentare” di poche centinaia di euro, perché la maggior parte degli esercenti, ormai, non lascia più i soldi in cassa. I danni provocati durante il blitz, invece, sono consistenti. I Carabinieri di Imola stanno passando al setaccio ogni elemento, facendo luce sulla criminalità locale, per scoprire l’identità dei responsabili ed evitare che possano colpire di nuovo. Foto e notizia Comando Prov. Carabinieri 

Lotta ai reati contro il patrimonio: cinque persone denunciate dai Carabinieri.

Nell’ultimo periodo, i Carabinieri della Compagnia di San Lazzaro di Savena, nel più ampio contesto della quotidiana lotta ai reati contro il patrimonio, in particolare i furti negli esercizi commerciali e nelle private abitazioni, hanno deferito all’Autorità Giudiziaria cinque persone, di età compresa tra i diciotto e i trentotto anni, per reati ai danni di abitazioni ed esercizi pubblici, commessi tra San Lazzaro di Savena, Castenaso e Pianoro. Nei confronti di quattro dei cinque soggetti denunciati, ricorrendone i requisiti, è stata proposta la misura del “Foglio di via” dai Comuni interessati dai furti. Continua il lavoro dei Carabinieri per il contrasto ai reati contro il patrimonio.

Lotta alla droga: giovane gambiano arrestato dai Carabinieri

I servizi antidroga dei Carabinieri della Compagnia Bologna Centro hanno portato all’arresto di un altro spacciatore di sostanze stupefacenti, un venticinquenne gambiano, disoccupato e domiciliato presso una cooperativa sociale che si occupa di inserimento e reinserimento lavorativo per soggetti svantaggiati. L’arresto è stato eseguito ieri sera all’interno del Parco della Montagnola. Il pusher, dopo essersi avvicinato a un giovane per vendergli alcuni grammi di marijuana, è finito in manette perché si è trovato di fronte un Carabiniere della Stazione Bologna che stava effettuando un servizio antidroga, vestito con abili civili. La sostanza stupefacente è stata sequestrata e il giovane gambiano è stato rinchiuso in camera di sicurezza, fino a questa mattina, quando è stato prelevato e tradotto in Tribunale per l’udienza di convalida dell’arresto.

Due napoletani denunciati dai Carabinieri per la truffa “Rendez moi”.

I Carabinieri della Stazione di Castel San Pietro Terme hanno denunciato due napoletani di trenta e sessantaquattro anni per tentata truffa in concorso. E’ successo martedì scorso all’interno di uno dei punti vendita “Buffetti” di Viale della Repubblica, quando due criminali, dopo essersi spacciati per clienti e aver preso alcuni prodotti dal negozio si sono recati alla cassa per pagare. Al momento del pagamento, però, è scattata la cosiddetta truffa “Rendez moi”, una sorta di manipolazione mentale che conduce la vittima, in questo caso il gestore del locale, a dare all’acquirente un resto più alto, spesso con banconote da 50 o 100 euro. Il gestore, trentasettenne italiano, non ci è cascato e ha chiamato subito il 112. I due malviventi, pluripregiudicati, si sono allontanati a bordo di una Fiat 500 che avevano parcheggiato nelle vicinanze. La celerità dell’intervento ha aiutato i militari ha risalire all’identità dei due soggetti, il sessantaquattrenne, residente a Casoria (NA) e il trentenne di Melito (NA). Foto e notizia Comando Prov. Carabinieri

giovedì 18 gennaio 2018

Controlli alla circolazione stradale: trafficante di sostanze stupefacenti arrestato dai Carabinieri

I controlli alla circolazione stradale dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna hanno portato all’arresto di un quarantanovenne italiano che trasportava diversi chili di droga.
E’ successo ieri mattina quando una pattuglia dei Carabinieri di Borgo Panigale ha intimato l’alt a un’automobilista alla guida di una Ford Fiesta che stava percorrendo via Giovanni XXIII a San Giorgio di Piano. Alla vista dei militari che si stavano avvicinando all’auto per procedere all’identificazione del conducente e alla verifica dei documenti di circolazione, il soggetto ha iniziato ad agitarsi. I Carabinieri dopo aver accertato che la macchina era in regola hanno scoperto che l’uomo, identificato nel quarantanovenne italiano, aveva dei precedenti di polizia. A quel punto, i militari sospettando che il nervosismo del conducente fosse collegato a qualcosa d’illecito che stava trasportando, soprattutto per l’odore acre che veniva dall’abitacolo, lo hanno invitato ad aprire il bagagliaio e così facendo hanno trovato un borsone contenente 150 panetti di hashish per un peso complessivo di 15 kg. La perquisizione veicolare ha portato al sequestro di altra sostanza stupefacente che l’automobilista nascondeva all’interno di un pacchetto di sigarette occultato nel cruscotto: due pezzi di hashish del peso complessivo di 30 grammi. Di fronte all’ingente quantitativo di droga, i Carabinieri di Borgo Panigale hanno chiesto ausilio ai colleghi di San Giovanni in Persiceto e sono andati a perquisire l’appartamento dell’uomo, residente nelle vicinanze. Lì hanno trovato altri 3 kg di hashish, 60 kg di marijuana, una pistola scacciacani, un bossolo di una pistola calibro 6,35, una bilancina di precisione e un rotolo di pellicola per imballaggi.
Il quarantanovenne è finito in manette e su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna è stato tradotto in carcere. Foto e notizia Comando Prov. Carabinieri

mercoledì 17 gennaio 2018

Lotta alla droga: tre persone arrestate dai Carabinieri

I servizi antidroga dei Carabinieri della Compagnia Bologna Centro hanno portato all’arresto di altre tre spacciatori di sostanze stupefacenti. Uno di questi, un trentanovenne albanese residente a Bologna, è un criminale di un certo “spessore”, data la sua natura a delinquere in materia di droga, mentre gli altri due, un trentatreenne marocchino e un ventunenne gambiano, senza fissa dimora, sono pusher di strada.
L’albanese è stato arrestato ieri sera dai Carabinieri della Stazione Bologna San Ruffillo, al termine di una perquisizione domiciliare, resasi necessaria dopo che il soggetto, identificato durante un controllo alla circolazione stradale in via Madonna dei Boschi a San Lazzaro di Savena, unitamente a due italiani, era stato trovato in possesso di una dose di eroina. Anche i due italiani, un artigiano quarantaquattrenne di Castel San Pietro Terme e un istruttore di arti marziali quarantaduenne, residente a Bologna, sono strati trovati in possesso di eroina e marijuana, ma per loro è scattata soltanto una denuncia a piede libero, data la modica quantità rinvenuta. A casa del trentanovenne albanese, i Carabinieri hanno trovato un etto di marijuana e 1.445 euro in contanti.
Il trentatreenne marocchino e il ventunenne gambiano sono stati arrestati ieri sera al Parco della Montagnola dai Carabinieri della Stazione Bologna Bertalia durante un’attività antidroga. Nel corso del servizio sono state sequestrate dosi di marijuana e cocaina.
Questa mattina, i tre soggetti sono stati tradotti in Tribunale per l’udienza di convalida dell’arresto. 
Lotta alla droga: due persone arrestate dai Carabinieri.
I servizi antidroga dei Carabinieri della Compagnia Bologna Borgo Panigale hanno portato all’arresto di due marocchini con precedenti di polizia specifici, un cinquantacinquenne e un trentasettenne, rispettivamente zio e nipote residenti nello stesso appartamento. E’ successo ieri pomeriggio a Savigno, al termine di un blitz con perquisizione domiciliare che i militari hanno eseguito all’interno dell’abitazione dei due soggetti, dopo che si erano accorti che lo stabile era frequentato da persone sospette. L’iniziativa dei Carabinieri dell’Aliquota Operativa di Borgo Panigale è stata premiata dal ritrovamento di 140 grammi circa di cocaina e una bilancina di precisione. La sostanza stupefacente è stata sequestrata e analizzata dagli investigatori del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna. Si tratta di cocaina di “prima scelta”, pura al 65/71%. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, i due marocchini sono stati tradotti in carcere.

martedì 16 gennaio 2018

Museo Nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah

Proseguono gli incontri promossi dal Museo Nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah - MEIS in occasione del Giorno della Memoria e focalizzati sulla discriminazione e le persecuzioni subite dagli ebrei in Italia nel periodo della seconda guerra mondiale.
Giovedì 18 gennaio, alle 19.00, appuntamento al MEIS (Via Piangipane 81) per un focus sulle leggi razziali, a ottant'anni dalla promulgazione, con la presentazione del libro dello storico Michele Sarfatti "Mussolini contro gli ebrei. Cronaca dell'elaborazione delle leggi del 1938" (Zamorani, 2017). A introdurre l'autore, Simonetta Della Seta, Direttore del Museo.
Attraverso l'analisi di numerose testimonianze documentarie, Sarfatti illustra e interpreta le prese di posizione antiebraiche di Mussolini e ricostruisce la genesi della legislazione varata nel '38 dal governo fascista, con il consenso del re e del Parlamento italiano.
Per il programma completo delle iniziative sul Giorno della Memoria, clicca qui.

Furto al “Carrefour”: marocchino arrestato dai Carabinieri.

I Carabinieri della Stazione di Casalecchio di Reno hanno arrestato un ventiquattrenne marocchino, senza fisa dimora, per furto aggravato ai danni del supermercato “Carrefour”, situato nel centro commerciale “Shopville Gran Reno” di via Marilyn Monroe. La refurtiva, costituita da un giubbotto e un paio di scarpe che il ladro aveva asportato mediante effrazione delle placche anti taccheggio, è stata recuperata dai Carabinieri, intervenuti su richiesta del personale addetto alla sicurezza del locale. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il giovane marocchino è stato rimesso in libertà ai sensi dell’Art. 121 del Codice di Procedura Penale: “Liberazione dell’arrestato o del fermato”.

Lotta alla droga: giovane marocchino arrestato dai Carabinieri.

I servizi antidroga dei Carabinieri della Compagnia Bologna Centro hanno portato all’arresto di un altro spacciatore di sostanze stupefacenti, un venticinquenne marocchino, disoccupato e senza fissa dimora. L’arresto è stato eseguito ieri sera in Piazza Verdi. Il pusher, dopo essersi avvicinato a un giovane per vendergli del hashish, è finito in manette perché si è trovato di fronte un Carabiniere del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro che stava effettuando un servizio antidroga, vestito con abili civili. La sostanza stupefacente, costituita da 10,5 grammi di hashish è stata sequestrata. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, lo spacciatore è stato rimesso in libertà ai sensi dell’Art. 121 del Codice di Procedura Penale: “Liberazione dell’arrestato o del fermato”.

Rapina alla “Coin”: tunisino arrestato dai Carabinieri

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Bologna hanno arrestato un quarantunenne tunisino, residente a Bologna, per rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale. E’ successo ieri pomeriggio in via Rizzoli, quando la Centrale Operativa del 112 è stata informata che un magrebino aveva perpetrato una rapina impropria e durante la fuga era stato fermato da un Ufficiale dell’Arma libero dal servizio. Il militare, passando davanti alla porta d’ingresso del locale, aveva notato una colluttazione tra il rapinatore e un addetto alla sicurezza ed era intervenuto. All’arrivo dei Carabinieri, il tunisino, gravato da precedenti di polizia, è finito in manette e la refurtiva, costituita da confezioni di profumo per un valore complessivo di alcune centinaia di euro, è stata restituita al legittimo proprietario. Questa mattina, il rapinatore, dopo aver trascorso la notte in camera di sicurezza, è stato tradotto nelle aule giudiziarie del Tribunale di Bologna per l’udienza di convalida dell’arresto.

Polizia di Stato: denunciato in autostrada per contrabbando di merce soggetta a Monopolio di Stato

Nella mattinata di sabato 13 gennaio 2018 una pattuglia della Sottosezione Polizia Stradale di Pian del Voglio, nel corso di un controllo ordinario nei confronti di un conducente di autoarticolato che stava percorrendo l’autostrada A1 nei pressi del casello di Barberino del Mugello, ha sequestrato allo stesso 27700 litri di gasolio ravvisando l’ipotesi di contrabbando di carburante.
Nello specifico la pattuglia, all’atto del controllo, ha verificato che la merce trasportata in 28 cisterne non risultava essere olio minerale carbolubrificante (come risultante dalla documentazione in possesso), bensì carburante di tipo gasolio.
Il conducente straniero, pertanto è stato immediatamente denunciato per contrabbando di merce soggetta a Monopolio di Stato e per sottrazione all’accertamento ed al pagamento dell’ACCISA.

Il carburante e il semirimorchio sono stati posti sotto sequestro penale e la patente di guida del denunciato ritirata, per violazione delle norme sul trasporto internazionale di merci.

Momenti di panico al supermercato: trentaseienne arrestato dai Carabinieri per rapina a mano armata

I Carabinieri del Nucleo Operativo di San Giovanni in Persiceto hanno arrestato un trentaseienne italiano, residente a Cento (FE), per rapina aggravata e resistenza a pubblico ufficiale. E’ successo ieri pomeriggio, quando la Centrale Operativa del 112 è stata informata che un soggetto, alto, magro, col volto travisato da un passamontagna, armato di pistola e col coltello infilato tra i pantaloni, aveva rapinato il supermercato Dpiù di via Centese e si era dato alla fuga. La notizia è stata diramata subito alle pattuglie dell’Arma che in quel momento si trovavano in zona per i consueti servizi di controllo del territorio. La celerità dell’intervento dei militari e la perfetta collaborazione con chi aveva assistito ai fatti, non ha lasciato scampo al rapinatore. I Carabinieri, infatti, dopo aver raccolto le testimonianze, hanno capito subito che dietro a quella rapina c’era la firma del trentaseienne, noto alle Forze di Polizia per i suoi precedenti di polizia specifici. A quel punto, è iniziata la caccia all’uomo, terminata qualche minuto dopo a Cento, dove una pattuglia dei Carabinieri ha individuato il soggetto mentre stava camminando lungo un marciapiede, poco distante da casa. Alla vista dei militari, il malvivente ha cercato di scappare, ma non ci è riuscito ed è finito in manette. Sottoposto a una perquisizione personale, il soggetto è stato trovato in possesso di 875 euro in contanti, mentre all’interno di un’auto parcheggiata nelle vicinanze e intestata alla sua convivente, i Carabinieri hanno trovato un coltello, dei capi di abbigliamento e un passamontagna nero corrispondenti alla descrizione rilasciata dai testimoni. La pistola non è stata trovata. Ecco cosa hanno detto i testimoni ai Carabinieri: “Lo stesso mi afferrava per la maglia e mi trascinava in detto ufficio poi chiudeva la porta.”; “Successivamente ci intimava di aprire la cassaforte altrimenti ci avrebbe ammazzato e di non chiamare nessuno altrimenti avremmo fatto una brutta fine.”; “…l’individuo si agitava e mi prendeva per i capelli puntandomi la pistola alla testa.” “…mi afferrava per il giaccone e mi trascinava nell’ufficio.”; “Lo stesso successivamente mi gettava a terra mi strappava la borsa…”; Sotto la minaccia dell’arma entravo in ufficio ed il soggetto mi intimava di sdraiarmi faccia a terra, poi indossava un passamontagna e guanti, poi dopo aver spento la luce mi minacciava di aprire la cassaforte altrimenti mi avrebbe ammazzata.” Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Ferrara, il trentaseienne è stato tradotto in carcere. 

lunedì 15 gennaio 2018

Rinvenuta dai Carabinieri una BMW rubata un anno fa a Milano.

I Carabinieri della Stazione di Castel San Pietro Terme hanno avviato le indagini per risalire agli autori del furto di una BMW 335 rubata un anno fa a Milano a un quarantacinquenne svizzero e rinvenuta sabato pomeriggio in via Mario Martelli a Osteria Grande. Al momento del ritrovamento, l’auto, aperta e con le chiavi inserite a bordo, era dotata di targhe italiane non originali perché rubate la scorsa settimana e denunciate ai Carabinieri di Altedo. In origine, infatti, la grossa berlina, era stata immatricolata in Svizzera, ma le targhe originali erano state rimosse e conservate a bordo, assieme a numerosi attrezzi professionali da scasso, quattro torce a pile, tre ricetrasmittenti e un dispositivo di rilevamento bug che solitamente viene utilizzato come rilevatore di frequenze. Il materiale è stato sequestrato e l’auto affidata in custodia giudiziale a una ditta del luogo.

Furto di generi alimentari e abbigliamento per bambini: tre persone denunciate dai Carabinieri

Sabato pomeriggio, i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di San Giovanni in Persiceto e quelli di Borgo Panigale hanno denunciato tre persone per furto. In via Due Ponti, ad Argelato, una coppia incensurata di San Giorgio di Piano, settantenne l’uomo, quarantasettenne la donna, è stata denunciata dai militari di San Giovanni in Persiceto per aver asportato dei generi alimentari dagli scaffali di un supermercato. A Casalecchio di Reno, invece, una marocchina di ventotto anni, residente a Modena, è stata denunciata dai Carabinieri di Borgo Panigale perché sorpresa dal personale addetto alla sicurezza del negozio “Oviesse”, mentre stava tentando di asportare dei capi di abbigliamento per bambini. In entrambi i casi, la refurtiva, per un importo complessivo di 200 euro circa, è stata restituita ai legittimi proprietari.

Quattordicenni alla ricerca di droga al Parco della Montagnola. Ventiquattrenne arrestato dai Carabinieri

I Carabinieri della Stazione Bologna hanno arrestato un ventiquattrenne gambiano, senza fissa dimora e disoccupato, per spaccio di sostanze stupefacenti. E’ successo ieri pomeriggio al Parco della Montagnola, quando una pattuglia di Carabinieri ha sorpreso il giovane gambiano mentre vendeva della marijuana a un ragazzino. Il pusher, gravato da precedenti di polizia e sottoposto all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria al Commissariato di Roma Esquilino, è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Bologna, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Lo studente, quattordicenne, è stato segnalato alla Prefettura di Bologna per uso personale di sostanze stupefacenti e affidato ai genitori. La sostanza stupefacente è stata sequestrata unitamente a una quarantina di euro in contanti. 

GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA: OPERAZIONE OFF-LINE. SMASCHERATA UNA TRUFFA AI DANNI DELL’I.N.P.S. DI CIRCA 300 MILA EURO. DENUNCIATE 12 PERSONE CHE RISCUOTEVANO LE PENSIONI DI PARENTI DECEDUTI

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Bologna, in collaborazione con la Direzione Centrale Audit dell’INPS, la sede provinciale di Bologna del medesimo Istituto di previdenza e il Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie della Guardia di Finanza, hanno denunciato alla locale Procura della Repubblica 12 persone per aver riscosso indebitamente le pensioni di loro parenti deceduti per un importo di oltre 272 mila euro. Nei confronti di 9 di essi, il GIP del Tribunale di Bologna, dott.sa Rossella Materia, su richiesta della Procura della Repubblica felsinea, nella persona del Sostituto Procuratore dott. Luca Alfredo Davide Venturi, che ha coordinato le indagini, ha emesso un decreto di sequestro preventivo per equivalente delle somme di denaro illegittimamente incassate – quantificate in circa euro 160.000 - al fine di sottrarre alla disponibilità degli indagati il corrispondente illecito profitto. Il risultato odierno costituisce la seconda tranche di una indagine partita nel 2016 che inizialmente aveva interessato il solo comune di Bologna permettendo di individuare 4 persone che avevano percepito le pensioni di defunti per un importo complessivo di oltre 190 mila euro.  In questa seconda fase, invece, gli accertamenti sono stati estesi all’intero ambito provinciale. In particolare, i finanzieri del Gruppo Tutela Spesa Pubblica del Nucleo di  Polizia Economico-Finanziaria di Bologna nel corso di questa nuova attività, attraverso l’approfondimento di 25.000 posizioni di soggetti deceduti nel triennio 2013/2015 hanno scovato ulteriori 12 persone, tutte residenti nella provincia di Bologna (ad eccezione di una residente nella provincia di Ravenna), che, nascondendo all’INPS il decesso di loro congiunti, hanno usufruito illegalmente delle loro pensioni favoriti anche dal fatto che la maggior parte di loro era delegata ad operare sui conti correnti bancari dei parenti estinti. In un caso è stato riscontrato che uno dei soggetti smascherati ha riscosso la pensione di un familiare morto più di tre anni prima, intascando quasi 62.000 euro attraverso ripetuti prelievi bancomat. Le persone denunciate – 3 delle quali saranno perseguibili solo in via amministrativa in ragione della lieve entità dell’illecito profitto conseguito – sono state segnalate anche all’INPS, in virtù dell’apposito protocollo d’intesa stipulato tra la Guardia di Finanza e l’ente previdenziale, che peraltro, nella quasi totalità dei casi aveva già avviato autonome procedure di recupero delle rate pensionistiche indebite.  L’attività di contrasto alle frodi nel settore previdenziale condotta dalla Guardia di Finanza mira a garantire l’effettivo sostegno alle fasce più deboli della popolazione, evitando il dispendio di risorse a beneficio di soggetti non aventi diritto.

sabato 13 gennaio 2018

Covo di criminali all’ex Manifattura Tabacchi: due magrebini arrestati dai Carabinieri

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Bologna hanno arrestato due magrebini perconcorso in detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e resistenza a un pubblico ufficiale. E’ successo ieri pomeriggio, durante un servizio di controllo del territorio che i militari stavano facendo all’ex Manifattura Tabacchi, una zona critica della città e in stato di abbandono che da anni ormai, nonostante la presenza di edifici pericolanti, è diventata dimora di soggetti dediti al crimine, soprattutto spacciatori di sostanze stupefacenti che vendono la droga attraverso la recinzione del fabbricato. Alla vista dei militari che stavano arrivando, diverse persone, tra clienti e spacciatori, hanno iniziato a fuggire. Considerata la pericolosità dell’intervento, altre due pattuglie dell’Arma, si sono dirette velocemente sul posto per dare manforte ai colleghi. Una volta entrati in azione, i militari hanno scoperto che all’interno di uno degli edifici abbandonati c’era un covo di cittadini stranieri seduti a un tavolo che stavano confezionando la droga. Non appena si sono accorti dei Carabinieri, i soggetti sono usciti dallo stabile e si sono dati alla fuga. Tre sono riusciti a scappare, mentreun ventiseienne algerino e un trentatreenne marocchino sono stati raggiunti arrestati. Sottoposti a una perquisizione personale, i due magrebini, clandestini e con precedenti di polizia, sono stati trovati in possesso, complessivamente, di circa 2.000 euro in contanti e 23 grammi di cocaina. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, i due soggetti sono stati rinchiusi in camera di sicurezza, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto, prevista per la mattina odierna.

venerdì 12 gennaio 2018

Depressione e problemi finanziari: pensionata tenta il suicidio

Questa notte, una donna italiana sulla sessantina ha tentato il suicidio gettandosi dalla finestra. Tutto ha avuto inizio poco dopo la mezzanotte, quando la Centrale Operativa del 112 è stata informata che una donna si stava preparando per buttarsi dalla finestra del suo appartamento, situato al secondo piano di una palazzina ubicata a Porretta Terme. La notizia è stata trasmessa subito a due pattuglie dei Carabinieri, una della Stazione Castel di Casio, l’altra del Nucleo Operativo Radiomobile di Vergato che in quel momento erano in zona per i consueti servizi di controllo del territorio. Considerata l’urgenza, i militari si sono recati sul posto in brevissimo tempo. All’arrivo dei Carabinieri, due ambulanze del 118 e una squadra dei Vigili del Fuoco, la situazione era già critica perché la donna, visivamente disperata, aveva già superato il parapetto del terrazzo, lasciandosi alle spalle il suo cagnolino. Non avendo più tempo a disposizione per convincere la donna a ripensarci, i Carabinieri sono scesi velocemente dall’auto e sono corsi sotto il terrazzo, poi aiutati dai Vigili del Fuoco si sono disposti a cerchio, simulando un materasso con le mani. La caduta è stata rallentata e la donna si è salvata da una morte certa, ma è stata portata al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Bologna per accertamenti e ricoverata in prognosi riservata. Al momento dell’impatto, un Carabiniere è rimasto ferito a una mano. Soccorso dai sanitari del 118, il militare ha riportato un “Trauma del primo dito e polso con dolore alla mobilizzazione”. All’origine del gesto della donna, vedova e pensionata, ci sarebbero diversi problemi finanziari.

giovedì 11 gennaio 2018

Controlli alla circolazione stradale: una denuncia e un arresto da parte dei Carabinieri

I Carabinieri della Compagnia di Molinella hanno eseguito un arresto e una denuncia di due automobilisti, identificati durante un posto di controllo alla circolazione stradale. Il primo, un trentacinquenne tunisino, domiciliato a Bologna, è stato denunciato dai Carabinieri di Mezzolara perché, fermato in via Pianella, mentre stava guidando la sua Citroën Saxò, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico. Un quarantaduenne di Medicina, invece, è stato arrestato dai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Molinella al termine di una perquisizione veicolare e domiciliare. L’automobilista, fermato ieri sera in via San Vitale a Budrio, mentre stava guidando la sua Fiat Tipo, era stato trovato in possesso di tre “spinelli”. In seguito, i Carabinieri, dopo aver perquisito l’appartamento del soggetto, hanno trovato 64 grammi di hashish. La sostanza stupefacente è stata sequestrata e l’automobilista è stato rimesso in libertà ai sensi dell’Art. 121 del Codice di Procedura Penale: “Liberazione dell’arrestato o del fermato”.

Marocchino arrestato per furto dai Carabinieri.



I Carabinieri della Stazione di Budrio hanno arrestato un cinquantaquattrenne marocchino che martedì sera aveva sottratto lo smartphone di un cliente del bar della Stazione Ferroviaria di Budrio. A furto avvenuto, la vittima, identificata in un cinquantasettenne del luogo, era andata dai Carabinieri per denunciare l’accaduto e informare i militari che con un’applicazione aperta dal tablet del figlio aveva localizzato il suo smartphone nelle vicinanze, in particolare il software mostrava che il dispositivo si stava “muovendo” tra via Leonida Bissolati e via Andrea Costa. I Carabinieri sono usciti subito per strada, poi hanno chiesto al figlio della vittima di aprire nuovamente l’applicazione dal suo tablet e far squillare il telefonino del padre in modalità “allarme”. A quel punto, quando i Carabinieri hanno sentito che l’allarme proveniva dalla tasca di un soggetto, fermo davanti a un locale di kebab, lo hanno avvicinato e perquisito. Oltre allo smartphone rubato al cinquantasettenne, il marocchino, gravato da numerosi precedenti di polizia, è stato trovato in possesso anche di una dose di hashish. Ieri mattina, dopo aver trascorso la notte agli arresti domiciliari, il marocchino è stato tradotto presso il Tribunale di Bologna. In sede di rito direttissimo, l’arresto è stato convalidato e il ladro è stato condannato a quattro mesi di reclusione, pena sospesa.