LA POLIZIA ARRESTA DUE UOMINI TROVATI IN POSSESSO DI DENARO E GIOIELLI
PROVENTO DI TRUFFE AGLI ANZIANI
Nel corso della nottata del 27 gennaio,
nell’ambito di un’intensa attività d’indagine coordinata dalla Procura della
Repubblica di Bologna, la Squadra Mobile
di Bologna, insieme a personale dell’omologo Ufficio della Questura di Forlì, ha
rinvenuto una grande quantità di ori e gioielli
e 35 mila euro in contanti, nascosti nella camera di un B&B di Bologna da
parte di due uomini. Tutti i beni sono stati sequestrati perché ritenuti
provento di truffe perpetrate nei confronti di persone anziane.
Innumerevoli gli episodi di raggiro ai
danni di anziani, tra tentativi e colpi messi a segno, registrati nella città
di Bologna nelle ultime due settimane.
L’espediente
truffaldino utilizzato consisteva nell’indurre in errore le anziane vittime, alle
quali veniva prospettata l’urgenza che uno dei propri congiunti, versando in
gravi condizioni di salute a seguito della contrazione del virus Covid-19,
necessitasse di un imminente quanto costoso vaccino, al fine di non
pregiudicare in modo irreversibile il proprio stato di salute. La tecnica
utilizzata si è rivelata essere di grande
efficacia, poiché facendo leva sulla condizione delle vittime, tutte
scientemente individuate in categorie sociali considerate a rischio, ingenerava
nelle stesse un pregiudizievole coinvolgimento di tipo psicologico.
Decine le segnalazioni, l’escamotage
sempre il medesimo: squilla il telefono di casa, a rispondere una persona
anziana e al di là del filo una voce, molto simile a quella della figlia o del
nipote, chiede aiuto, dice di star male, è urgente, ha bisogno di soldi per il
vaccino, più soldi possibili. La telefonata dura anche più di un’ora, mentre le
ignare e agitate vittime – tutte dell’età compresa tra i 71 e 96 anni – fanno
tutto ciò che sembra possibile per rispondere alla disperata richiesta di aiuto;
fino ad arrivare a racimolare tutto l’oro presente in casa e riferirne al
telefono il peso complessivo.
Ecco quindi che un addetto si presenta
all’appuntamento, sotto casa, attraverso il cancello o lungo il vialetto,
riceve la busta in cui sono racchiusi i risparmi, la pensione mensile, i
gioielli ricordi di una vita.
Nell’ambito di mirati servizi
predisposti, la Squadra Mobile di Bologna, unitamente all’ufficio investigativo
della Questura di Forlì, dove si era verificato un episodio identico nel corso
della precedente settimana, è giunta all’individuazione di una stanza di un
B&B bolognese, presa in affitto per due settimane, rilasciando un documento
d’identità appartenente a L.S., 25 anni, originario di Novara, con un
curriculum criminale di tutto rilievo, con numerosi precedenti per truffa. La
prenotazione su Booking, tra l’altro, era stata fatta sotto falso nome e
lasciando come recapito telefonico un’utenza polacca.
L’immediato controllo dei reali
occupanti della struttura ricettiva porta alla scoperta del bottino. Nascoste
all’interno del sifone calorifero diverse buste, ciascuna contenente contanti e
gioielli, di cui i due uomini trovati nella stanza non sanno dare spiegazioni.
Contattata nel corso della notte, una signora bolognese di 87
anni, che proprio quel pomeriggio era rimasta vittima di una truffa, ha potuto
individuare, tra tutti i gioielli sequestrati, proprio quelli che appartenevano
a lei e che le erano stati portati via. Monili in oro dalle forme particolari,
oltre alla somma di 1.100 euro in contanti, trovati ancora insieme ai gioielli in
un sacchetto.
Tutti i beni ed i contanti sono stati
sequestrati ed i due uomini fermati per ricettazione. La Polizia di Stato, d’intesa
con l’Autorità Giudiziaria, ha eseguito nei loro confronti un fermo di p.g. a
causa dell’elevato rischio che potessero darsi alla fuga. Una macchina presa a
noleggio nella città di Varsavia, utenze telefoniche polacche e la mancanza di
una dimora fissa in Italia (uno dei due uomini, anzi, L.L., 23 anni, è nato in
Germania) gli elementi che hanno portato a ritenere che dei due si sarebbe
persa ogni traccia.
Nei confronti dei due fermati,
all’udienza di convalida, il Giudice per le Indagini preliminari, su richiesta
del Sostituto Procuratore Dr.ssa Elena Caruso, ha applicato la misura della
custodia cautelare in carcere.
Sono tutt’ora in corso le indagini per
la ricostruzione degli eventi delittuosi da cui provengono i beni sequestrati.
Finora in totale sono cinque gli episodi di truffa ricostruiti, quattro nella
città di Bologna ed uno a Forlì, per i quali le anziane vittime hanno
riconosciuto i gioielli loro appartenenti.
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