mercoledì 10 febbraio 2021

Fallimenti pilotati

GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA: OPERAZIONE “MANDRAKE”. SCOPERTO UN SISTEMA DI FALLIMENTI “PILOTATI”. SEQUESTRATI BENI, AZIENDE, E DISPONIBILITÀ FINANZIARIE NEI CONFRONTI DI IMPRENDITORI EVASORI FISCALI.  

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, al termine di una complessa operazione di Polizia Giudiziaria che ha portato alla luce un articolato sistema di fallimenti “pilotati” e un’ingente evasione fiscale, hanno dato esecuzione a provvedimenti di sequestro emessi dal G.I.P. del Tribunale di Milano - Dott. Giulio FANALES su conforme richiesta della Procura della Repubblica a quella sede, nella persona del P.M. - Dott. Luigi LUZI, nei confronti di 11 indagati per i reati di bancarotta fraudolenta patrimoniale e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.      Il sequestro ha riguardato tre aziende operanti nel milanese (una gioielleria storica e una pizzeria-ristorante site nel centro di Milano, nonché un importante negozio di abbigliamento nell’hinterland milanese), due immobili di pregio, quote societarie e 2 milioni di euro di liquidità. I provvedimenti cautelari scaturiscono dalle risultanze di indagini condotte dalle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bologna grazie alle quali è stato individuato un articolato meccanismo “a catena” di bancarotte pilotate, ideato da un consulente fiscale romano a vantaggio di una famiglia di imprenditori operanti, nella provincia felsinea, nel settore del trasporto merci su strada e insolventi con il Fisco.  È stato così scoperto che il collaudato sistema fraudolento era stato replicato anche da tre società operanti nel milanese e clienti del medesimo professionista.  Il meccanismo consisteva, in sintesi, nello “svuotamento” di imprese gravate da ingenti debiti tributari e nel loro travaso in nuove compagini societarie, successivamente trasferite presso indirizzi fittizi con contestuale intestazione delle cariche sociali a prestanome nullatenenti. Grazie a tale stratagemma, gli indagati hanno evaso imposte per oltre 4 milioni di euro, avviato al fallimento le vecchie società, di fatto “rottamate”, e continuato a perpetrare le medesime condotte sfruttando l’apparenza, solo formale, delle “nuove” entità giuridiche. L’operazione testimonia l’attenzione che, da sempre, la Guardia di Finanza ripone nella tutela dell’economia legale, a garanzia del corretto e regolare versamento delle imposte all’Erario e a salvaguardia dell’imprenditoria sana, onesta e rispettosa delle regole. 
 

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