lunedì 16 novembre 2020

Maltrattamenti di anziani


MALTRATTAMENTI E MANCATA ASSISTENZA AGLI ANZIANI: 4  ARRESTI ESEGUITI DAL NAS CARABINIERI DI BOLOGNA 
Nella  mattinata  odierna,  a  conclusione  dell’indagine  denominata  “Inferno”,  il  NAS Carabinieri  di  Bologna,  coadiuvato  dai  Carabinieri  dei  Comandi  Provinciali  di  Modena e  Reggio  Emilia  e  del  13°  Nucleo  Elicotteri  di  Forlì,  ha  dato  esecuzione  a  4  ordinanze di  custodia  cautelare  agli  arresti  domiciliari  nei  confronti  del  gestore  di  una  struttura ricettiva  per  anziani  e  di  3  collaboratrici,  ritenuti  responsabili  di  maltrattamento, omissione  di  soccorso  ed  esercizio  abusivo  della  professione  sanitaria.   L’attività  investigativa,  coordinata  dal  Sostituto  Procuratore  della  Repubblica  di Bologna  -dott.ssa  Manuela  Cavallo-,  ha  consentito  di  individuare  la  sistematica  e continuata  modalità  vessatoria,  violenta,  minacciosa  e  ingiuriosa  con  cui  gli  indagati  si rapportavano  ai  9  anziani  ospiti  ultraottantenni  della  struttura,  provvedendo  altresì  a somministrare  terapie  in  assenza  di  prescrizione  medica  e  di  propria  iniziativa. L’indagine  ha  messo  in  luce,  altresì,  un  episodio  di  omissione  di  soccorso  nei  confronti di  un  anziano  ospite  della  casa  famiglia,  di  anni  83,  poi  deceduto  per  cause  naturali, ricoverato  lo  scorso  gennaio  all’Ospedale  di  Bazzano  per  lesioni  sospette  tali  da motivare  una  segnalazione  da  parte  della  direzione  ospedaliera. Proprio  iniziando  da  quell’episodio,  gli  accertamenti  si  sono  sviluppati  durante  il periodo  di  “lock-down”  nazionale,  monitorando  prima  la  struttura  attiva  inizialmente in  Valsamoggia  (BO)  e  successivamente  trasferita  arbitrariamente  presso  un  albergo  di Zocca  (MO),  a  seguito  dell’alienazione,  da  parte  della  titolare  della  casa  famiglia, dell’immobile  ove  aveva  sede  l’attività.   

La  donna  ha  quindi  proseguito  l’attività  all’interno  di  una  struttura  alberghiera,  in violazione  della  disciplina  che  regola  il  funzionamento  delle  strutture  socio assistenziali  per  anziani,  nella  convinzione  di  poter  guadagnare  l’anonimato  con conseguente  elusione  dei  controlli  ispettivi,  non  solo  dal  punto  di  vista  fiscale,  ma anche  dal  gravame  di  dover  applicare  le  misure  di  sicurezza  nei  luoghi  di  lavoro  e  di prevenzione  dal  contagio  epidemico  da  COVID-19. L’intervento  odierno  dei  Carabinieri  NAS  pone  termine  alle  condotte  illecite commesse,  a  vario  titolo,  riconducibili  a  gravi  e  ripetuti  maltrattamenti  fisici  e psicologici  in  danno  delle  persone  anziane.    Alle  indagate  vengono  contestate  ulteriori violazioni  relative  all’attivazione  di  una  struttura  socio  assistenziale  in  assenza  di autorizzazione,  all’abuso  nella  somministrazione  di  farmaci,  alla  carenza  di  procedure organizzative  e  gestionali  nonché  all’assenza  di  regolari  contratti  di  lavoro  delle maestranze  impiegate. 
 

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