Nella mattinata odierna, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Bologna, dott. Domenico Panza, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica dott. Domenico Ambrosino, nei confronti di due soggetti italiani pluripregiudicati, attualmente detenuti presso la Casa Circondariale di Bologna poiché già tratti in arresto in flagranza di reato nel tentativo di rapina a mano armata nel mese di dicembre 2019 in danno della farmacia “San Biagio” di Casalecchio di Reno (BO). Nella circostanza uno dei due rapinatori veniva trovato in possesso di una pistola semiautomatica.
Sul conto dei predetti venivano raccolti inconfutabili elementi di responsabilità e colpevolezza anche in merito alle rapine effettuate agli uffici postali di Sasso Marconi e di Bologna San Mamolo, avvenute rispettivamente nei mesi di aprile e giugno 2019.
In particolare, i complessi accertamenti tecnici svolti dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bologna hanno consentito di accertare e ricostruire le precise dinamiche messe in atto dai due, nell’esecuzione delle rapine agli uffici postali, avvalendosi anche di attività tecniche specifiche, come quelle delle comparazioni antropometriche effettuate a seguito dello studio delle immagini di videosorveglianza privata e cittadina.
Il modus operandi era pressappoco sempre il medesimo: il furto di uno o più motocicli o di targhe da applicare su di essi, il travisamento, l’irruzione all’interno dell’ufficio postale con una pistola, la sottrazione del danaro mediante minaccia a cassieri o al direttore stesso e, per ultimo, la fuga a bordo di mezzi “agili” per eludere i controlli nel traffico cittadino.
I reati contestati ai due, in concorso tra loro, sono quelli di rapina, ricettazione e detenzione di armi clandestine.
Sul conto dei predetti venivano raccolti inconfutabili elementi di responsabilità e colpevolezza anche in merito alle rapine effettuate agli uffici postali di Sasso Marconi e di Bologna San Mamolo, avvenute rispettivamente nei mesi di aprile e giugno 2019.
In particolare, i complessi accertamenti tecnici svolti dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bologna hanno consentito di accertare e ricostruire le precise dinamiche messe in atto dai due, nell’esecuzione delle rapine agli uffici postali, avvalendosi anche di attività tecniche specifiche, come quelle delle comparazioni antropometriche effettuate a seguito dello studio delle immagini di videosorveglianza privata e cittadina.
Il modus operandi era pressappoco sempre il medesimo: il furto di uno o più motocicli o di targhe da applicare su di essi, il travisamento, l’irruzione all’interno dell’ufficio postale con una pistola, la sottrazione del danaro mediante minaccia a cassieri o al direttore stesso e, per ultimo, la fuga a bordo di mezzi “agili” per eludere i controlli nel traffico cittadino.
I reati contestati ai due, in concorso tra loro, sono quelli di rapina, ricettazione e detenzione di armi clandestine.
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