mercoledì 16 settembre 2020

Operai fuori regola


FUNO DI ARGELATO (BO)

I Carabinieri della Stazione di San Giorgio di Piano (BO) hanno denunciato quindici lavoratori cinesi di età compresa tra i 30 e i 43 anni, per invasione di terreni o edifici. E’ successo ieri pomeriggio, durante un controllo del territorio finalizzato al rispetto della normativa in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Al momento dell’ispezione, avvenuta in un edificio della zona industriale di Funo di Argelato (BO), i Carabinieri hanno trovato quindici persone dotate di mascherina chirurgica che stavano confezionando, a distanza di sicurezza, capi di abbigliamento per conto terzi. Nonostante il senso civico per circoscrivere l’emergenza epidemiologica in atto, i lavoratori hanno violato altre normative. I militari, infatti, hanno scoperto che i quindici soggetti denunciati, tra cui nove cittadini irregolari sul territorio nazionale, vivevano e lavoravano nella stessa ditta che avevano allestito con macchine da cucire accanto a brande, cibi e bevande, in condizioni igieniche preoccupanti. La titolare dell’azienda, assente al momento del controllo, 34enne cinese, residente a Bologna, è stata denunciata per favoreggiamento, impiego e sfruttamento dell’immigrazione clandestina.

BAZZANO (BO)

I Carabinieri della Stazione di Zola Predosa (BO) hanno arrestato un 37enne marocchino per rapina impropria. E’ successo lunedì sera, quando i militari sono intervenuti presso l’ipermercato “Carrefour” di Bazzano (BO), dove era stata segnalata una persona molesta che stava sputando per terra. Quando i Carabinieri sono arrivati sul posto, la persona si era allontanata per andare a rubare nel magazzino adiacente. Alla vista dei militari, l’uomo ha tentato di dileguarsi spingendoli, ma non ci è riuscito ed è finito in manette. Nella circostanza due Carabinieri sono rimasti lievemente feriti. L’aggressore, identificato nel 37enne marocchino, è stato arrestato. In sede di giudizio direttissimo, l’arresto è stato convalidato e il marocchino è stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma, in attesa dell’udienza, posticipata per i termini a difesa.

 

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