mercoledì 3 giugno 2020

Bancarotta fraudolenta

GUARDIA DI FINANZA DI BOLOGNA: ESEGUITI DUE ARRESTI PER BANCAROTTA FRAUDOLENTA E SEQUESTRATO UN NOTO RISTORANTE  I militari della Guardia di Finanza di Bologna hanno eseguito, su disposizione del Giudice per le indagini preliminari dott.ssa Francesca Zavaglia, un’ordinanza di applicazione della misura degli arresti domiciliari nei confronti di una coppia di imprenditori, M.M. classe 65 e S.M. classe 63, entrambi residenti a Bologna ed amministratori di una società bolognese operante nel settore della ristorazione, con contestuale sequestro preventivo delle quote societarie e dell’azienda-ristorante, in quanto ritenuti responsabili dei reati di bancarotta fraudolenta e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Le indagini eseguite dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Bologna, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Bologna, nella persona del Procuratore Aggiunto Morena Plazzi, hanno avuto origine dall’approfondimento delle vicende relativo al fallimento di una delle società che gestiva un noto ristorante, che fino a pochi mesi fa aveva sede nei pressi dell’Aeroporto Marconi di Bologna, e che hanno permesso di fare luce su un più ampio disegno criminoso, posto in essere dai due coniugi titolari dell’azienda. Nello specifico, il sistema consisteva nella gestione del ristorante attraverso differenti schermi societari via via succedutisi nel tempo che si autofinanziavano, non attraverso il ricorso al credito bancario o al finanziamento dei soci, ma bensì tramite la sistematica omissione del pagamento degli oneri fiscali e previdenziali per essere poi portati al fallimento senza fermare l’esercizio dell’attività di ristorazione che veniva affidata ad una nuova società di gestione. In particolare, le indagini hanno svelato come la struttura societaria fosse stata sin dall’origine ideata e realizzata in funzione della realizzazione del piano criminale, separando, attraverso la stipula di contratti di affitto d’azienda, la gestione del ristorante, ad opera di società operative che accumulavano debiti erariali, dalla proprietà, risultata in capo ad un altro soggetto economico sempre riconducibile agli stessi coniugi. Tale separazione rendeva di fatto inattaccabile l’azienda stessa dalle lecite pretese dei creditori per i debiti contratti nell’ambito della gestione. In questo modo in quattro anni di gestione del ristorante era stato accumulato verso l’Erario dalla società fallita un passivo di oltre 750 mila euro. I coniugi comunque, come emerso dalle ricostruzioni operate dalle fiamme gialle, non erano nuovi al suddetto meccanismo, avendo nel passato posto in essere analoghe condotte nella  gestione di  aziende operanti sempre  nel  settore  d accumulando,  in  circa  18  anni  di  attività ella  ristorazione,  bar  e  mense attraverso  8  società  (di  cui verso  l’Erario per circa  6,7  milioni di  euro. 6  dichiarate  fallite) Contestualmente  all’esecuzione  dei  sequestri  sono  state  eseguite  anche  perquis ,  debiti izioni  locali delle  abitazioni degli  indagati e  delle  società  coinvolte . L’operazione  di  servizio  eseguita  è  espressione  della  particolare  attenzione  del  Corpo  nei confronti  dei  molteplici  fenomeni  in  cui  si  dispiegano  le  illecite  attività  connesse  ai  rea ti fallimentari/finanziari  e  testimonia  il  costante  impegno  profuso  dalla  Guardia  di  Finanza  a tutela  dell’economia  legale  e  della  salvaguardia  delle  realtà aziendali.

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