venerdì 5 giugno 2020

Vertenza Fiac


Larghissima adesione al corteo di protesta di oggi da Pontecchio a Sasso Marconi
“Vergogna a chi ci ha costretti a scioperare e a dimostrare!,” ha tuonato dal palco il segretario generale della Fiom Bologna, Michele Bulgarelli, per ribadire inopportunità del trasferimento a Torino delle lavorazioni Fiac quando l'azienda è in salute e ha un futuro produttivo assicurato dall'attuale pacchetto ordini. “Qui oggi ha sfilato la Bologna metalmeccanica che difende il lavoro e le sue capacità, “ ha continuato. “La vertenza sarà lunga e complessa, ma non lasceremo nulla di intentato. Andremo fino in fondo, fino allo sciopero generale”.
La manifestazione, con un corteo di oltre 800 partecipanti, ha percorso la Porrettana dallo stabilimento di Pontecchio alla piazza del capolugo di Sasso Marconi e ha registrato le adesioni di tutti i comuni della vallata. 
Con il sindaco di Sasso Marconi, Roberto Parmeggiani,
erano presenti i primi cittadini di Monzuno, Marzabotto, Casalecchio di Reno, Monte San Pietro, Grizzana, Vergato, San Benedetto e molti altri enti pubblici erano ufficialmente rappresentati.

Monzuno era rappresentato anche dalla consigliera di minoranza Elisabetta Di Natale e il comune di Bologna da Matteo Lepore. 

Anche Legambiante, nella giornata mondiale dell'ambiente, ha voluto sfilare con le proprie bandiere portate dai rappresentanti Corticelli e Radicchi. Presente anche l'ex sindaco di Sasso Marconi Stefano Mazzetti che, quale funzionario regionale, ha partecipato al confronto fra direzione aziendale e rappresentanze sindacali, dando un apporto sostanziale alla ripresa della trattativa. Orlando Aceto, operaio a Mascherino, ha motivato la sua presenza 'fuori casa' dicendo: “Vogliamo dare una mano a chi è in difficoltà. Dobbiamo fare squadra”. 
Il sindaco Parmeggiani ha sottolineato: “L'obiettivo da raggiungere è quello di togliere dal tavolo della contrattazione la richiesta di trasferimento e aprire il confronto sui contenuti. E' ora che inizia la partita”. Manuel Mesoraca, funzionario Cgil, soddisfatto per la larga adesione al corteo, ha detto: “Partiamo da qua: c'è una comunità che si mobilita per la difesa del polo produttivo Fiac e quindi dei posti di lavoro che non possono più essere messi in discussione”. 
Presente anche il neo consigliere regionale Marco Mastacchi che ha commentato: “ Tutti uniti diamo un bel segnale di compattezza. A livello regionale bisogna far capire che non c'è più la disponibilità di consentire alle multinazionali di venire qua e smontare le aziende italiane”. La delegata della RSU Fiac, Barbara Gasparoni, dopo aver sottolineatro che la richiesta di trasferimento è solo congelata, non superata come qualcuno ha creduto, ha aggiunto : “La partita non è assoltamente vinta. Al momento siamo a un pareggio. Chi darà la spallata vincente avrà partita vinta. La proposta dell'azienda è stata quella di fornirci un supporto psicologico fino ad agosto, ma noi vogliamo lavoro ”. La manifestazione si è tenuta in attenta osservazione delle prescrizioni Covid-19 . Un attento servizio d'ordine in piazza ha preteso il mantenimento della distanza obbligatoria fra le persone.

Fonte notiziefabbriani.blogspot.com

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