STRADA STATALE “64 PORRETTANA”
Con l’arrivo della stagione estiva, i Carabinieri della Compagnia di Vergato (BO) hanno intensificato i controlli alla circolazione stradale, con particolare riferimento alla Strada Statale “64 Porrettana”, una strada interregionale (Toscana-Emilia Romagna) che durante il periodo estivo attira tantissimi viaggiatori, soprattutto motociclisti, di cui, la maggior parte, scrupolosi e attenti al rispetto della normativa stradale. Alcuni di loro, però, hanno la tendenza a violare il Codice della Strada, trasformando la carreggiata in un circuito da corsa, violando la segnaletica stradale e soprattutto i limiti di velocità, con conseguenze talvolta fatali per il conducente e anche il passeggero. E’ per questo, che il Comando Provinciale Carabinieri di Bologna, in collaborazione con i Provinciali dell’Arma di Modena e Pistoia, ha deciso di aumentare i controlli a scopo preventivo, ma anche repressivo, per colpire chi decide di utilizzare le strade pubbliche al posto dei circuiti privati (a pagamento), salendo in sella a moto sportive dotate di motori di grossa cilindrata e capaci di raggiungere i 300 km/h in spazi ridotti.
Con l’arrivo della stagione estiva, i Carabinieri della Compagnia di Vergato (BO) hanno intensificato i controlli alla circolazione stradale, con particolare riferimento alla Strada Statale “64 Porrettana”, una strada interregionale (Toscana-Emilia Romagna) che durante il periodo estivo attira tantissimi viaggiatori, soprattutto motociclisti, di cui, la maggior parte, scrupolosi e attenti al rispetto della normativa stradale. Alcuni di loro, però, hanno la tendenza a violare il Codice della Strada, trasformando la carreggiata in un circuito da corsa, violando la segnaletica stradale e soprattutto i limiti di velocità, con conseguenze talvolta fatali per il conducente e anche il passeggero. E’ per questo, che il Comando Provinciale Carabinieri di Bologna, in collaborazione con i Provinciali dell’Arma di Modena e Pistoia, ha deciso di aumentare i controlli a scopo preventivo, ma anche repressivo, per colpire chi decide di utilizzare le strade pubbliche al posto dei circuiti privati (a pagamento), salendo in sella a moto sportive dotate di motori di grossa cilindrata e capaci di raggiungere i 300 km/h in spazi ridotti.
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