GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA: SCOPERTA FRODE FISCALE.
SEQUESTRO DI OLTRE 1 MILIONE DI EURO NEI CONFRONTI DI UNA
SOCIETÀ BOLOGNESE OPERANTE NEL SETTORE DELLA
COMMERCIALIZZAZIONE DI CARBURANTI PER AUTOTRAZIONE.
I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, su disposizione
del Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale, dott. Gianluca Petragnani Gelosi,
hanno sequestrato oltre 1 milione di euro, pari al valore delle imposte evase, a una
società bolognese, operante nel settore della commercializzazione al dettaglio di carburanti
per autotrazione.
Il reato contestato al rappresentante legale è quello di “dichiarazione fraudolenta mediante
uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti”. In particolare indagini, coordinate
dal Sostituto Procuratore della Repubblica, dott. Tommaso Pierini, hanno permesso di
valorizzare e suffragare gli elementi di prova acquisiti preliminarmente dall’Agenzia delle
Entrate nel corso di una verifica fiscale e successivamente sviluppati dai finanzieri del
Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Bologna, che hanno contestato, nella
dichiarazione IVA 2018, l’utilizzo di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti
provenienti da due imprese cd. “cartiere”, per un importo complessivo di oltre 5
milioni di euro.
Tali documenti, relativi alla compravendita di prodotti petroliferi per autotrazione destinati
alla vendita al dettaglio, sono risultati emessi da due società “fantasma” (in quanto solo
“formalmente” esistenti, ma prive di una effettiva struttura imprenditoriale) con sede,
all’epoca dei fatti, nelle province di Gorizia e Genova, utilizzate “a schermo” dell’effettiva
venditrice del carburante.
Le indagini hanno permesso di ricostruire il meccanismo fraudolento basato sul mancato
versamento dell’IVA da parte delle due società cartiere, costituite con l’unico scopo di
favorire l’illecita commercializzazione di prodotti petroliferi provenienti dalla Slovenia, ad un
prezzo più basso di quello mediamente praticato sul mercato.
L’operazione complessivamente sviluppata testimonia, ancora una volta, l’impegno della
Procura della Repubblica di Bologna, della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Entrate
nella sinergica azione di contrasto ad ogni forma di evasione fiscale, che trova,
nell’aggressione patrimoniale dei soggetti responsabili dei reati tributari, la forma più incisiva
di ristoro dei primari interessi dell’Erario e della collettività.
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