I
giovani Carabinieri hanno seguito un intenso percorso formativo comune
di base, iniziato nel mese di dicembre, per poi specializzarsi a seconda
dell’organizzazione di successiva destinazione ossia quella
territoriale o quella forestale.
Tutti
sono stati formati nelle Scuole dell’Arma dei Carabinieri di Torino,
Velletri (RM), Campobasso, Iglesias (CA), Reggio Calabria. Il personale
che sarà impiegato nei reparti della linea forestale ha frequentato lo
specifico corso di specializzazione presso la storica Scuola dell’ex
Corpo Forestale dello Stato di Cittaducale (RI).
I
215 militari, di cui 41 di sesso femminile, assegnati
all’organizzazione territoriale contribuiranno ad accrescere i livelli
di sicurezza delle comunità dell’Emilia Romagna ove saranno chiamati ad
operare, rafforzando l’efficacia della rete dei servizi di prossimità al
cittadino, rappresentati dalle 340 Stazioni e 5 Tenenze dipendenti dai 9
Comandi Provinciali.
I
reparti alimentati con le nuove risorse sono stati scelti dal Comando
Legione, privilegiando soprattutto le aree ove l’Arma è l’unico presidio
di polizia, al fine di incrementare la loro proiezione esterna con
servizi di controllo del territorio e così fornire immediate risposte al
cittadino.
Le nuove unità sono state assegnate:
· lungo la dorsale appenninica,
per consolidare la presenza dello Stato anche in aree isolate, spesso
di difficile raggiungimento, soprattutto in caso di avversità
atmosferiche e non estranee ai rischi di possibili infiltrazioni di
soggetti pericolosi per la sicurezza pubblica e monitorarne la presenza;
· nei quartieri periferici
dei capoluoghi provinciali, in particolare quello di Bologna, e dei
centri maggiori, per contrastare i fenomeni di criminalità predatoria,
quelli legati al traffico di sostanze stupefacenti e di altri reati che
destano maggiore allarme sociale, spesso rivolti in danno delle
cosiddette “fasce deboli”;
· lungo la costiera adriatica,
interessata da consistenti flussi turistici nel periodo estivo e ove
comunque si manifestano attività delittuose legate ai traffici di
stupefacenti;
· in altri specifici reparti, sulla base di valutazioni di carattere operativo, scaturite da analisi condotte sulle dinamiche dei fenomeni delinquenziali registrati nell’ultimo arco temporale.
Si è poi anche cercato di coniugare, con sensibile attenzione, le priorità istituzionali con le necessità familiari
rappresentate dal personale, accogliendo alcune richieste di
trasferimento in altre località della regione per varie esigenze, come
quelle di ricongiungimento al coniuge lavoratore o per ragioni di natura
assistenziale nei riguardi di parenti in condizioni di bisogno, potendo
sostituire gli interessati con i neo Carabinieri.
Per
quanto riguarda i 30 militari, di cui 4 donne, della linea Forestale,
alcuni sono stati destinati alle Stazioni Carabinieri Forestali, altri,
invece, alle Stazioni Carabinieri Parco. Queste ultime, in particolare,
svolgono attività di sorveglianza e vari compiti di alta
specializzazione in raccordo funzionale con gli Enti Parco nell’ambito
dello splendido Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e di
quello delle Foreste Casentinesi.
Tra
i Carabinieri assegnati alle Stazioni Forestali e a quelle Parco,
alcuni sono specializzati in informatica. Essi andranno ad affiancarsi
alla rete dei Carabinieri esperti telematici che operano nell’ambito
dell’organizzazione territoriale, che provvedono all’assistenza diretta
per il funzionamento dei numerosi applicativi utilizzati per l’e-government
ossia per la gestione delle attività operative, logistiche e
amministrative e per gli interventi di mantenimento in efficienza degli
apparati.
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