BOLOGNA. TRUFFE AI DANNI DI ANZIANI. ESEGUITE DALLA POLIZIA DI STATO DUE MISURE CAUTELARI.
Il nove luglio
2022, nell’ambito di un’attività coordinata dalla Procura della Repubblica
nella persona del Sostituto Procuratore dott. Pierini, la Squadra Mobile ha
eseguito la misura degli arresti domiciliari a carico di due donne residenti a
Bologna, indiziate di quattro episodi criminosi, avvenuti tutti nel quartiere
Bolognina, che hanno fruttato alle autrici un bottino di circa 10 mila euro e
monili in oro.
L’indagine ha
il suo inizio in data 31/3/2022, data in cui le due donne, già in precedenza
monitorate, sono state arrestate in flagranza di reato dalla Squadra Mobile.
Nella circostanza le due donne, fingendosi impiegate dell’INPS e carpendo la
fiducia dell’anziana vittima, si sono introdotte all’interno dell’abitazione
sita in via Masi. La prima donna ha distratto la vittima sottoponendole falsi
documenti da firmare, dopo di che ha chiesto i suoi documenti di identità e,
con la scusa di aiutare l’ultraottantenne a recuperali all’interno del
portafogli, ha sottratto la sua carta di credito a cui era attaccato un post-it
su cui era scritto il codice pin della stessa. Nel frattempo, l’altra complice
ha rovistato all’interno dell’appartamento per cercare oggetti d’oro e
preziosi. Nel frangente, due pattuglie della Squadra Mobile hanno notato le due
donne uscire dall’appartamento e mentre una pattuglia le ha inseguite, l’altra
è entrata nell’appartamento per accertare i fatti. Di fatto le due donne sono
state fermate presso uno sportello bancomat, dove avevano appena ritirato 2000
euro dalla carta di credito dell’ignara vittima, somma che è stata
contestualmente restituita all’avente diritto.
A seguito di questo
arresto sono stati analizzati tutti i casi analoghi, fino a ricostruire
completamente altri tre episodi con gli stessi autori del reato avvenuti in
data 25 gennaio, 10 marzo e 24 marzo.
In data 25
gennaio in via dello Spalto, sempre come false impiegate INPS, le due donne
introdottesi con l’inganno in un’abitazione di un’anziana vittima, si sono
appropriate della carta di credito della vittima il cui codice pin era
conservato in un foglietto all’interno del portafoglio. La carta di credito è
stata poi utilizzata in parte per il prelievo di 2 mila euro e in parte per
effettuare pagamenti presso un centro commerciale in cui le donne hanno
acquistato vestiti e scarpe per il valore di 2 mila euro.
In data 10
marzo, le finte impiegate dell’INPS hanno convinto la vittima a farle entrare
presso la sua abitazione in via Cavazza. Una delle due, vedendo l’anziano
dolorante, si è proposta per fargli un massaggio, distraendo così la vittima
per il tempo necessario per permettere alla complice di rinvenire il portafogli
della vittima nella camera da letto, portafogli da cui sono stati sottratti 300
euro in contanti e la carta di credito, il cui pin era anche questa volta
riposto all’interno del portafogli stesso. La carta è stata utilizzata per il
prelievo di 2 mila euro.
In data 24
marzo, in via Dagnini, le due donne hanno intercettato un uomo ultraottantenne,
fingendosi incaricate del servizio sociale del quartiere e con la scusa di
compilare alcune pratiche burocratiche relative al progetto assistenza anziani
del Comune, hanno convinto l’uomo a farle entrare presso la sua abitazione. Una
volta all’interno, la prima donna ha distratto la vittima con la compilazione
dei moduli fasulli e con la scusa di aiutarlo a cercare i documenti all’interno
del portafogli, ha sottratto il suo bancomat e il pin, conservato anche questa
volta all’interno del portafogli. Nel frattempo, la complice ha rovistato
l’appartamento sottraendo un paio di orecchini in oro. Uscite dall’appartamento
le due hanno effettuato prelievi con la carta sottratta per 1500 euro.
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