È Street Fest a Borgo Panigale
Grande
festa ieri sera a Borgo Panigale per l’inaugurazione di un sorprendente
eco-murales realizzato dal noto street artist Cheone sui tre lati della
storica sede di Fabbri 1905. Un dono al quartiere e alla città accolto
con un caloroso street vernissage in pieno stile bolognese, tra musica,
prelibatezze e uno speciale Spritz creato per l’occasione.
Bologna, 7 luglio 2022 – Sotto
una golosa cascata di amarene e di meravigliose creature - api,
farfalle, fiori che sembrano prendere vita e danzare al ritmo del jazz
-, Borgo Panigale ha accolto ieri con una serata di festa il suo primo
eco-murales: un’imponente opera realizzata su tre lati della storica
sede di Fabbri 1905, tra via della Pietra e via Emilia Ponente, da
Cheone, street artist di fama internazionale del team Street Art in
Store, noto per i suoi lavori in stile anamorfico.
L’opera
- il racconto poetico di Madre Natura che dona le sue ricchezze alla
città, voluta e promossa dalla famiglia Fabbri - è stata infatti accolta
con un vernissage di strada, molto pop, allegro, partecipato con
entusiasmo dagli abitanti di Borgo Panigale. Sotto le note del
travolgente sound della Roaring Emily Jazz Band, i maestri del
bartending Alessandro Cattani e Vittorio Agosti hanno servito uno
speciale Spritz Bolognese, accompagnato da prelibatezze made in Emilia
preparate dall’enoteca Mida.
Una
festa in piena regola aperta dal taglio ufficiale del nastro, al quale
hanno partecipato, tra gli altri, i vertici della famiglia Fabbri, la
Presidente del Consiglio di quartiere, Elena Gaggioli, il Presidente
Commissione consiliare Urbanistica, Vincenzo Naldi, past president del
Consiglio di quartiere con cui il progetto Fabbri è cominciato, il
sindaco di Anzola, Gianpiero Veronesi, in rappresentanza della Città
Metropolitana, e – a portare anche i saluti del sindaco di Bologna
Matteo Lepore - l’Assessore ai Lavori pubblici, Simone Borsari. Il
murales, per il suo valore artistico e culturale ha infatti ottenuto il
sostegno del Comune e candida Borgo Panigale a diventare tappa d’obbligo
per gli amanti dell’arte di strada e per i tanti turisti e appassionati
che ogni anno visitano Bologna.
“Da bambina golosissima di Amarene Fabbri – ha esordito Elena Gaggioli - per
me è una grande emozione essere qui. I cittadini ci chiedono una città
bella, pulita, presidiata. L’opera che abbiamo di fronte è un grande
contributo a questa esigenza, perché il presidio si fa anche con la
bellezza, con la cura e con l’amore”. Un pensiero condiviso da Vincenzo Naldi, che ha sottolineato l’entusiasmo con il quale è stata accolta l’opera: “un muro grigio è stato trasformato in qualcosa di travolgente. Lo evinco anche dai commenti che leggo sui social, dalla partecipazione, dal senso di meraviglia che si percepisce”. Un’accoglienza, ha aggiunto Gianpiero Veronesi, “che
dimostra l’affetto non comune nei confronti di un marchio, il marchio
Fabbri, che è orgoglio del territorio, vissuto dai cittadini come
qualcosa di proprio. Non solo a Bologna, ma in tutta l’area
metropolitana, ed Anzola in particolare dove l’azienda ha il suo
stabilimento”. Simone Borsari, in rappresentanza del sindaco, ha infine sottolineato il valore educativo dell’opera: “non c’è solo l’aspetto di riqualificazione, c’è
anche un aspetto educativo, perché l’arte di strada ha un potenziale di
coinvolgimento dei ragazzi enorme. Fabbri con questa opera lancia un
messaggio importantissimo: curiamo la nostra città, interveniamo quando
necessario, portiamo bellezza e responsabilità sociale. Lato istituzioni
garantisco l’impegno del Comune a semplificare le procedure
burocratiche”.
Parola, infine, al padrone di casa, Umberto Fabbri, Amministratore dell’azienda che ha parlato a nome della famiglia rappresentata anche dai giovani Fabbri della 5a generazione: “qualche
tempo fa abbiamo deciso che era tempo di “mettere mano” al nostro
edificio, come tutti neanche lui immune al passaggio del tempo. Potevamo
semplicemente ridipingere le mura perimetrali e invece abbiamo pensato
che potevamo fare qualcosa di più: trasformarle in una tela d’artista.
Del resto quello tra Fabbri e mondo dell’arte è un rapporto di vecchia
data, nato con l’intuizione del nostro bisnonno Gennaro di custodire la
ricetta segreta dell’Amarena nell’iconico vaso dai faentini biancchi e
blu, e istituzionalizzata nel 2005 con il Premio Fabbri per l’Arte,
iniziativa nata con lo scopo di sostenere e far emergere il talento di
giovani artisti. Oggi, proprio nel solco di quella visione e di quel
premio, siamo voluti scendere in strada, per condividere questa passione
con tutti gli abitanti di Borgo Panigale, la nostra casa da oltre 100
anni”.
Un
dono al quartiere, un nuovo tassello del rapporto che lega da sempre
Fabbri1905 al mondo dell’arte e della cultura, ma anche un’opera di
riqualificazione urbana nel segno della sostenibilità che ne fa un
esempio di eco-street art a Bologna.
Il
murales è infatti rivestito da una speciale vernice che consente non
solo di proteggere l’opera dall’azione del tempo, ma anche di assorbire e
ridurre la presenza di inquinanti nell’aria. Un muro “magico”, capace
dunque di meravigliare lo sguardo e dare un contributo a purificare
l’atmosfera, proprio come sa fare la natura.
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