BOLOGNA: FERIMENTO DA ARMA BIANCA
IN VIA TOSCANA. ESEGUITI DALLA POLIZIA DI STATO DUE CUSTODIE CAUTELARI
Nella giornata del 05 luglio 2022, nell’ambito di un’attività
coordinata dalla Procura della Repubblica di Bologna, nella persona del dott. Domenico
AMBROSINO e su diposizione del Giudice per le Indagini Preliminari del
Tribunale di Bologna, Dott. Sandro PECORELLA, la locale Squadra Mobile ha
eseguito due provvedimenti di custodia cautelare, per il reato di lesioni gravi
e aggravate in concorso, rapina e detenzione di armi, a carico di un uomo, classe
‘73 (custodia cautelare in carcere) ed una donna, classe ‘03 (custodia
cautelare degli arresti domiciliari), entrambi di nazionalità rumena.
Il fatto in questione avveniva alle prime ore del 16
giugno scorso in via Toscana, quando una donna, che si trovava in compagnia del
proprio convivente ed altri avventori presso un bar, veniva a lite per futili
motivi con l’indagata rumena che poi la aggrediva, facendola cadere e sbattere violentemente
la testa a terra.
Nell’occasione
il convivente della malcapitata, intervenuto in soccorso della propria donna,
veniva raggiunto da violenti pugni al capo dal compagno della donna rumena, che
estraeva dalla tasca un coltello inducendo l’uomo a fuggire.
Quest’ultimo,
dopo un breve inseguimento, a seguito del quale i due indagati lo raggiungevano
e lo facevano cadere a terra, veniva colpito dall’uomo con un violento fendente
nella parte semi posteriore del costato sinistro, con conseguenti gravi lesioni,
per cui veniva medicato e ricoverato presso l’Ospedale Maggiore.
Entrambi i
correi, dopo essersi impossessati del telefono cellulare della vittima, si dileguavano
facendo perdere le proprie tracce.
Le attività di
indagine, anche grazie alla collaborazione di testimoni, permettevano poi di
identificarne gli autori, tra cui emergeva la figura dell’uomo autore dell’accoltellamento,
già risultato gravato da precedenti di polizia analoghi e per questo sottoposto
dal Questore di Bologna alla misura di prevenzione del divieto di dimora in
questo Comune, e quindi di giungere all’emissione dei provvedimenti restrittivi,
che nella data anzidetta venivano eseguiti a Bologna.
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