venerdì 14 giugno 2019
GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA: CONTRAFFAZIONE ON LINE, OSCURATI DUE SITI WEB
I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, dando
esecuzione ad un provvedimento emesso dalla locale Procura della Repubblica, nella
persona del Sostituto Procuratore dott. Stefano Dambruoso, hanno notificato ai
principali Internet Service Provider nazionali un provvedimento di inibizione all’accesso a
due siti web (c.d. oscuramento) attraverso i quali era possibile acquistare calzature
contraffatte riproducenti modelli dei noti marchi italiani “Golden Goose” e “Hogan”.
Le attività hanno preso le mosse da un esposto-denuncia presentato da un cittadino che
aveva acquistato, su uno di questi siti internet delle scarpe Golden Goose, uno modello
“SuperStar in camoscio e stella in pelle” di colore turchese e uno modello “Francy in
camoscio with openwork star” di colore nero, del prezzo complessivo di circa 250 euro.
L’esponente, infatti, si è rivolto alle Fiamme gialle poiché insospettitosi dalla ricezione di
un’email di conferma dell’ordine contenente un modulo di spedizione in lingua cinese,
dall’invio di una fattura di accompagnamento delle scarpe che indicava, quale luogo di
provenienza della merce, Hong Kong, e dal fatto che gli fosse stata negata la possibilità di
poterle restituire.
A questo punto hanno preso avvio gli accertamenti dei finanzieri del Nucleo di Polizia
Economico-Finanziaria di Bologna che hanno subito riscontrato, anche grazie a mirate
perizie, come i prodotti non fossero conformi agli originali e che le calzature fossero prodotte
e personalizzate con accessori di produzione e standard di lavorazione non conformi a quelli
utilizzati dalla “casa madre” nella produzione originale e vendute a prezzi, rispetto ai valori
dei beni genuini, inferiori dal 30% al 50%.
Altra particolarità era data dal fatto che i siti internet scoperti si presentavano, nella loro
veste grafica, quasi come “cloni” di quelli ufficiali delle imprese proprietarie dei marchi
utilizzando gli stessi colori, loghi, architetture delle pagine e offrendo, altresì, immagini dei
prodotti genuini tali da indurre in errore i possibili consumatori.
Inoltre, sia la “Golden Goose” che la “Hogan” hanno disconosciuto di intrattenere rapporti
con tali siti internet, risultati, sulla base degli accertamenti svolti, gestiti da domini di proprietà
di una società con sede in Arizona (USA) e costituiti da soggetti di etnia cinese.
La diffusione della rete internet, ormai, è uno dei principali fattori che vede proliferare il
fenomeno della contraffazione e l’impegno del Corpo, in tale settore, è finalizzato alla tutela
del mercato dei beni e servizi, ovvero delle imprese oneste e dei consumatori in buona fede.
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