POLIZIA DI STATO: Rubano in
autostrada e arrestati all’ufficio postale
Tre pregiudicati di origine
partenopea avevano adottato un “nuovo” sistema per occultare la refurtiva: si
spedivano un pacco postale contenente i pc rubati.
L’avvicinarsi della stagione estiva e il considerevole aumento dei turisti in
transito sulle autostrade di questa regione, ha visto la ricomparsa dei reati
predatori soprattutto in danno degli utenti in sosta nell'ambito delle aree di
servizio.
In ragione di ciò, la
polstrada ha predisposto servizi lungo tutto il
tratto dell'A/14 da Rimini a Bologna, monitorando i soggetti conosciuti per essere dediti a
questa tipologia di reati.
L’attività d’indagine, coordinata dal Dott. Michele Martorelli
della procura della repubblica di bologna, inizia nello scorso mese di aprile,
a seguito di un furto di un personal computer su auto in sosta presso l’area di
servizio Pioppa Est, sita sull’autostrada A/14 nel comune di Zola Predosa (BO).
I tre arrestati odierni , tutti con numerosi precedenti
specifici, costituivano una banda specializzata a reperire materiale
tecnologico come pc portatili, tablet, smartphone e macchine fotografiche
lasciate incustodite all’interno delle vetture parcheggiate.
Gli stessi si garantivano un facile accesso alla refurtiva
utilizzando un dispositivo elettronico che inibisce il segnale inviato dalla
chiave-telecomando alla vettura, impedendo di fatto la chiusura del veicolo.
Alle prime ore del pomeriggio di martedì 11 giugno, la
squadra di Polizia Giudiziaria del
Compartimento Polizia Stradale Emilia Romagna, appostata presso l’area di
servizio Rubicone della A/14 in territorio della provincia di Forlì,
individuava i tre noti pregiudicati armeggiare all’interno di un veicolo in
sosta, e poi allontanarsi velocemente
dopo pochi secondi.
Considerato l’elevato numero di avventori all’interno
dell’area di servizio, per la salvaguardia della loro sicurezza, si evitava
l’intervento in flagranza, protraendo l’osservazione ed il pedinamento degli
stessi.
Ciò ha consentito
agli investigatori di scoprire l’originale metodo adottato dai malviventi per
liberarsi della refurtiva quasi in tempo reale; confidando sull’efficienza del
servizio postale inviavano ad un proprio familiare un pacco all’interno del
quale riponevano il frutto dei reati appena commessi.
I tre soggetti infatti, dopo essere usciti dall’autostrada
si sono diretti all’ufficio postale “Bologna-Fiera”, ove spedire la refurtiva;
qui, certi di non creare pericolo a terze persone, gli investigatori
procedevano al loro arresto.
Il pacco, immediatamente recuperato, pronto per essere
spedito, conteneva 3 pc portatili di
varie marche per un valore complessivo di circa seimila euro, oggetto di furti
perpetrati in giornata, tra cui quello rubato all’area di servizio Rubicone.
venivano così arrestati ed accompagnati al carcere
circondariale di bologna a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente:
B. S. di anni 39 di
Melito
P. C. di anni 52 di Napoli
A. L. di anni 43 di Napoli
Sono ancora in corso le indagini per individuare i
proprietari del resto della refurtiva.
il jammer
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il pacco
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