giovedì 13 giugno 2019

POLIZIA DI STATO: Rubano in autostrada e arrestati all’ufficio postale


POLIZIA DI STATO: Rubano in autostrada e arrestati all’ufficio postale
Tre pregiudicati di origine partenopea avevano adottato un “nuovo” sistema per occultare la refurtiva: si spedivano un pacco postale contenente i pc rubati.


L’avvicinarsi della stagione estiva e il considerevole aumento dei turisti in transito sulle autostrade di questa regione, ha visto la ricomparsa dei reati predatori soprattutto in danno degli utenti in sosta nell'ambito delle aree di servizio.
In ragione di ciò, la polstrada ha predisposto servizi lungo tutto il tratto dell'A/14 da Rimini a Bologna, monitorando i soggetti conosciuti per essere dediti a questa tipologia di reati.
L’attività d’indagine, coordinata dal Dott. Michele Martorelli della procura della repubblica di bologna, inizia nello scorso mese di aprile, a seguito di un furto di un personal computer su auto in sosta presso l’area di servizio Pioppa Est, sita sull’autostrada A/14 nel comune di Zola Predosa (BO).
I tre arrestati odierni , tutti con numerosi precedenti specifici, costituivano una banda specializzata a reperire materiale tecnologico come pc portatili, tablet, smartphone e macchine fotografiche lasciate incustodite all’interno delle vetture parcheggiate.
Gli stessi si garantivano un facile accesso alla refurtiva utilizzando un dispositivo elettronico che inibisce il segnale inviato dalla chiave-telecomando alla vettura, impedendo di fatto la chiusura del veicolo.
Alle prime ore del pomeriggio di martedì 11 giugno, la squadra di Polizia Giudiziaria  del Compartimento Polizia Stradale Emilia Romagna, appostata presso l’area di servizio Rubicone della A/14 in territorio della provincia di Forlì, individuava i tre noti pregiudicati armeggiare all’interno di un veicolo in sosta, e poi allontanarsi  velocemente dopo pochi secondi.
Considerato l’elevato numero di avventori all’interno dell’area di servizio, per la salvaguardia della loro sicurezza, si evitava l’intervento in flagranza, protraendo l’osservazione ed il pedinamento degli stessi.
 Ciò ha consentito agli investigatori di scoprire l’originale metodo adottato dai malviventi per liberarsi della refurtiva quasi in tempo reale; confidando sull’efficienza del servizio postale inviavano ad un proprio familiare un pacco all’interno del quale riponevano il frutto dei reati appena commessi.
I tre soggetti infatti, dopo essere usciti dall’autostrada si sono diretti all’ufficio postale “Bologna-Fiera”, ove spedire la refurtiva; qui, certi di non creare pericolo a terze persone, gli investigatori procedevano  al loro arresto.
Il pacco, immediatamente recuperato, pronto per essere spedito, conteneva  3 pc portatili di varie marche per un valore complessivo di circa seimila euro, oggetto di furti perpetrati in giornata, tra cui quello rubato all’area di servizio Rubicone.

venivano così arrestati ed accompagnati al carcere circondariale di bologna a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente:
B. S.  di anni 39 di Melito
P. C. di anni 52 di Napoli
A. L. di anni 43 di Napoli

Sono ancora in corso le indagini per individuare i proprietari del resto della refurtiva.

il jammer
il pacco



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