245° Anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza.
Bilancio operativo
Celebrare i quasi 250 anni di storia non significa mero ossequio alla tradizione,
bensì soffermarsi a rinverdire i valori fondanti di una storia ultracentenaria,
rinvenendo in essi la forza morale per affrontare le sfide che attendono
un’Istituzione così centrale per la comunità.
Oggi, infatti, occorre prepararsi per assicurare una sempre pronta reattività alle
fenomenologie illecite, rinvenendo le strategie operative idonee a superare le
prove imposte da una realtà sempre più complessa e poliedrica, globalizzata,
segnata da latenti discrasie e criticità sul piano economico e sociale.
La ricorrenza costituisce, quindi, occasione per operare un punto di situazione
sull’azione svolta nell’ultimo anno e mezzo dalle Fiamme Gialle EmilianoRomagnole. Un’azione costantemente finalizzata ad assicurare condizioni di
giustizia sociale e di equità, garantendo, quotidianamente, il contrasto alle
illegalità economico-finanziarie che emergono dal contesto territoriale regionale,
a garanzia del recupero delle risorse finanziarie necessarie per il sostentamento
delle esigenze pubbliche, nel solco dei principi costituzionalmente definiti e
garantiti.
L’ampiezza e l’eterogeneità dei fenomeni illeciti vengono affrontati dal Corpo con
approccio globale, mirato a coglierne tutti gli aspetti, sia sul piano giudiziarioamministrativo che su quello economico-patrimoniale.
L’attività operativa, ispirandosi alle cennate condizioni di garanzia e alla
necessità che il rapporto tra Stato e cittadino si articoli nella consueta
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trasparenza, escludendo dal circolo dell’economia i fenomeni che danneggiano i
cittadini e gli imprenditori onesti, si è sviluppata secondo le seguenti direttrici:
- lotta all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali;
- contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica e all’illegalità nella
pubblica amministrazione;
- contrasto alla criminalità organizzata ed alla criminalità economicofinanziaria,
attraverso:
- l’aggressione sistematica dei patrimoni illeciti;
- lo svolgimento di attività investigative, operate sia d’iniziativa sia sviluppando
le 7.392 deleghe d’indagine assegnate dalla Magistratura Ordinaria e
Contabile (Corte dei Conti), delle quali 7.041 portate sinora a conclusione;
- l’azione di contrasto ai traffici illeciti e di concorso al dispositivo di ordine
e sicurezza pubblica.
In tali contesti, sono state sviluppate inchieste mirate, supportate da specifiche
analisi di rischio conseguenti all’incrocio degli elementi desunti dalle banche dati
che hanno consentito di fare una attenta selezione dei target operativi per
garantire interventi più efficaci ma soprattutto per focalizzare l’attenzione sui
contribuenti disonesti.
I risultati raggiunti a seguito delle azioni esperite sono riepilogati di seguito, per
comparti d’intervento.
LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI
La lotta all’evasione fiscale, quale obiettivo prioritario della missione di polizia
economica e finanziaria affidata alla Guardia di Finanza, si è sviluppata, in
conformità alle linee d’indirizzo fissate dal Ministro dell’Economia e delle
Finanze, contrastando i fenomeni maggiormente lesivi per il bilancio dello Stato,
quali le frodi tributarie, l’evasione fiscale internazionale e l’economia sommersa,
che per le loro caratteristiche ed insidiosità richiedono una appropriata azione
d’intelligence, analisi di rischio e metodologie d’intervento incisive, tipiche di una
forza di polizia.
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In tale ambito sono state eseguite 4.992 tra verifiche e controlli a tutela degli
interessi erariali comunitari, nazionali e locali, pervenendo, alla denuncia di 1.988
soggetti per reati fiscali quali l’emissione di fatture per operazioni inesistenti e la
presentazione di dichiarazioni fraudolente.
La base imponibile che è stato constato essere stata sottratta a tassazione è pari
a oltre 3.350.000.000 euro (base imponibile netta).
L’attività di intelligence e di controllo del territorio ha consentito di accendere i
riflettori su 125 casi di evasione fiscale internazionale, perpetratisi anche
mediante la cd. “esterovestizione” caratterizzata da fittizi trasferimenti all’estero
della residenza di persone fisiche e/o di società. Solo in tale comparto è stata
rilevata una base imponibile sottratta a tassazione pari a oltre un miliardo di
euro.
Sono stati scoperti 871 “evasori totali” completamente sconosciuti al fisco.
La lotta al lavoro sommerso investe la tutela della Sicurezza economicofinanziaria affidata alla Guardia di Finanza sotto diversi profili. È un fenomeno,
infatti, che difficilmente si presenta isolato, in quanto nella maggior parte dei casi
risulta connesso ad altre manifestazioni di illegalità (che vanno dall’evasione
fiscale e contributiva, allo sfruttamento dell’immigrazione clandestina, alle frodi in
danno del sistema previdenziale, alla produzione e commercio di merce
contraffatta). La piena consapevolezza degli effetti distorsivi del “lavoro nero”
spinge la Guardia di Finanza a mantenere alta l’azione di contrasto, che ha
prodotto l’individuazione di 406 datori di lavoro che hanno impiegato 2.019
lavoratori irregolari; 757 sono risultati i lavoratori “in nero”.
Costante è, inoltre, l’azione di “aggressione” ai patrimoni riconducibili ai
responsabili delle frodi fiscali scoperte che, allo stato, ha condotto al sequestro
di disponibilità finanziarie per oltre 124,5 milioni di euro.
Nel contempo è stata richiesta alle Autorità competenti l’emissione di ulteriori
provvedimenti di sequestro per oltre 849 milioni di euro.
Particolarmente efficace, infine, si sta rivelando l’azione di servizio volta al
contrasto alle frodi nel settore delle “accise” (imposta sulla produzione e sui
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consumi). In tale ambito sono stati denunciati all’A.G. 39 soggetti nonché
sottoposti a sequestro kg. 60.574 di prodotti energetici e lt. 2.024.031 di alcool,
con un relativo consumo in frode accertato pari a kg. 4.571.756 di prodotti
energetici.
CONTRASTO AGLI ILLECITI IN MATERIA DI SPESA PUBBLICA E
ALL’ILLEGALITA’ NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Accanto alla tradizionale lotta all’evasione fiscale e contributiva, la Guardia di
Finanza dell’Emilia Romagna ha consolidato lo sforzo operativo nel settore della
“tutela della spesa pubblica”, coerentemente con gli obiettivi imposti dai processi
di spending review. Infatti, nell’ottica di garantire che i fondi pubblici disponibili
siano effettivamente e proficuamente impiegati per finalità di rilancio
dell’economia o di sostegno alle situazioni di maggiore disagio socio-economico,
le attività di controllo sono state orientate verso l’individuazione degli illeciti
perpetrati a danno dei bilanci dell’Unione Europea, dello Stato e degli Enti locali.
In questo senso, la strategia di contrasto approntata si è snodata lungo una
duplice direttrice, che ha riguardato, da un lato, l’organizzazione di campagne di
controllo sui percettori di erogazioni pubbliche distribuite con finalità di ausilio o
sgravio reddituale per le fasce sociali in difficoltà economica, quali le cosiddette
“Prestazioni Sociali Agevolate” e i “ticket sanitari”; dall’altro, l’esecuzione di
accertamenti approfonditi e mirati su flussi di spesa più significativi incidenti a
vario titolo sulle risorse pubbliche. L’azione operata in tale ambito dalle Fiamme
Gialle della regione ha condotto alla scoperta di casi di illegittima percezione
ovvero di indebite richieste di finanziamenti pubblici, comunitari e nazionali,
per oltre 47 milioni euro e la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 114 soggetti.
A seguito delle 338 indagini ed interventi per reati contro la Pubblica
Amministrazione (quali corruzione, concussione e peculato), sono stati deferiti
all’Autorità Giudiziaria 158 soggetti, di cui 12 tratti in arresto.
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Sono stati sottoposti a controllo appalti pubblici per un ammontare complessivo
di oltre 394 milioni di euro, da cui sono emerse irregolarità in appalti per circa
376 milioni di euro con la denuncia all’A.G. di 46 soggetti.
I 1061 controlli volti a verificare la sussistenza dei requisiti di legge previsti per
l’erogazione di prestazioni sociali agevolate e per l’esenzione del ticket sanitario
hanno evidenziato una percentuale di irregolarità pari al 52% dei casi.
CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ALLA CRIMINALITÀ
ECONOMICO-FINANZIARIA
L’impegno della Guardia di Finanza a contrasto della criminalità organizzata è
finalizzato ad intercettare ed aggredire i patrimoni illecitamente accumulati
attraverso l'esecuzione di investigazioni patrimoniali e l'inoltro di proposte di
sequestro in applicazione della normativa antimafia. In tale contesto sono state
eseguite 126 investigazioni di natura economico-patrimoniale, in virtù delle
facoltà concesse dalla normativa cd. “antimafia”, a carico di soggetti condannati
e indiziati di appartenere ad associazioni mafiose ovvero dei loro prestanome,
che hanno prodotto accertamenti nei confronti, complessivamente, di 740
soggetti (467 persone fisiche e 273 persone giuridiche).
Il citato dispositivo “antimafia” è stato altresì esteso ai soggetti connotati da
pericolosità economica e ciò ha consentito, complessivamente, di sottoporre a
sequestro beni mobili ed immobili (auto, motoveicoli, appartamenti, capannoni
industriali), nonché quote societarie e disponibilità finanziarie per un valore di
oltre 115,7 milioni di euro e formulare proposte di sequestro, ora al vaglio
dell’Autorità Giudiziaria, per ulteriori 619,1 milioni di euro.
Inoltre, si è pervenuti alla confisca di beni mobili e immobili, nonché di quote
societarie e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di circa 42 milioni
di euro.
Le indagini nel settore della polizia economica hanno consentito di individuare
oltre 26 milioni di euro oggetto di riciclaggio, la denuncia all’A.G. di 122
soggetti e la proposta di sequestro di circa 101 milioni di euro.
Nelle inchieste svolte nei settori dei reati societari e fallimentari sono stati
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denunciati 716 soggetti.
I controlli svolti presso i porti e gli aeroporti, in entrata e/o in uscita dal territorio
nazionale, ai fini della verifica del rispetto delle norme sulla circolazione
transfrontaliera di valuta, hanno permesso di intercettare valori pari a
6.529.004 euro, verbalizzare 346 soggetti per avere trasportato valuta in
eccedenza rispetto al limite consentito, nonché di sequestrarne oltre 101mila
euro.
LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE, ALLA PIRATERIA AUDIOVISIVA ED
INFORMATICA.
In tale ambito, che comprende anche la tutela del “made in Italy” e la sicurezza
dei prodotti posti in commercio, sono state denunciate 455 persone.
I prodotti illegali sequestrati sono stati oltre 15,2 milioni di pezzi, perché
contraffatti, “piratati”, pericolosi o recanti falsa o fallace indicazione di origine o
provenienza tra cui: beni di consumo, capi di abbigliamento, apparecchi
elettronici e giocattoli.
Inoltre, il contrasto alle frodi alimentari ha portato al sequestro di quasi 15 mila
kg. di cibi scaduti o infestati da parassiti.
Il dispositivo di contrasto a tutela dell’Erario ma anche dei consumatori è
particolarmente attivo ed efficace in prossimità dei siti doganali maggiormente
esposti all’introduzione, in maniera rilevante, di oggetti contraffatti o insicuri per
l’utente, quali i porti e gli aeroporti.
CONTRASTO AL GIOCO ILLEGALE
L'attività operativa dei Reparti in tale comparto è diretta a contrastare tutte le
implicazioni dei fenomeni di illegalità connessi: dal mancato pagamento dei
tributi previsti, all'assenza delle concessioni e autorizzazioni di legge, alla
corrispondenza delle caratteristiche dei giochi rispetto ai requisiti previsti dalla
normativa, all'infiltrazione di organizzazioni criminali nella gestione delle attività
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lecite e illecite, spesso utilizzate come canale per il riciclaggio di proventi
derivanti da altre attività criminose.
Su 509 interventi effettuati presso sale giochi e centri di scommesse al fine di
controllare il regolare adempimento delle disposizioni di legge vigenti nello
specifico settore, sono state riscontrate irregolarità nello 8,25% dei casi.
LOTTA AI TRAFFICI DI DROGA, DI MERCI DI CONTRABBANDO E VALUTA
FALSA
I Reparti del Corpo hanno sequestrato circa 63 kg di droga a carico di 940
soggetti, 112 dei quali tratti in arresto.
In occasione dei 231 interventi contro le frodi doganali e il traffico di sigarette di
contrabbando sono stati sequestrati 6.871 kg di tabacchi lavorati esteri, con la
denuncia di 29 persone e la scoperta di tributi evasi per oltre 105,2 milioni di
euro.
Nell’attività di contrasto al falso monetario sono state sequestrate banconote
false per un valore complessivo di 459.273 euro, nonché verbalizzati 172
soggetti.
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