I Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Udine hanno restituito al legittimo proprietario, un 58enne residente a San Lazzaro di Savena (BO), un dipinto a olio su compensato (37x27 cm), di autore sconosciuto, raffigurante “Charles de Batz de Castelmore”, meglio noto come d’Artagnan, recentemente sequestrato dai militari del Reparto specializzato dell’Arma dei Carabinieri - con competenza territoriale su Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige - presso un esercizio commerciale di settore a Trieste.
L’attività investigativa che ha consentito l’individuazione ed il recupero del volume si inquadra nel costante monitoraggio dei siti di e-commerce che i militari del Nucleo TPC di Udine svolgono al fine di contrastare la commercializzazione di beni culturali di provenienza illecita.
In particolare era stata notata – dapprima su una piattaforma commerciale online e, in un secondo momento, sul relativo catalogo cartaceo - l’inserzione di un dipinto che attirava l’attenzione per il particolare soggetto rappresentato. I successivi approfondimenti investigativi, condotti anche in collaborazione con il Nucleo TPC di Bologna e le Stazioni CC di Trieste via Hermet e Fogliano-Redipuglia, hanno consentito di accertare che il dipinto risultava potenzialmente corrispondere ad uno del tutto simile per tipo, dimensioni e soggetto rappresentato, censito nella “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, il più grande database al mondo di opere d’arte rubate gestito dal Comando TPC.
Gli accertamenti condotti attraverso il sistema informativo citato hanno confermato la possibile corrispondenza dell’opera, per la descrizione del soggetto, delle dimensioni e del periodo di realizzazione, con quella notata sul web. Tuttavia, in assenza di fotografie, vi era l’assoluta necessità di effettuare ulteriori verifiche con il denunciante il furto dell’epoca che, individuato e prontamente contattato, ha riconosciuto - senza ombra di dubbio - il dipinto come quello sottrattogli a seguito del furto perpetrato da ignoti nel luglio del 2001 presso la sua abitazione a San Lazzaro di Savena.
Le risultanze investigative così ottenute sono state pertanto condivise con la Procura della Repubblica di Trieste che, nel concordare con gli elementi d’indagine fino a quel punto raccolti, ha disposto il sequestro del dipinto e lo svolgimento di ulteriori accertamenti volti a ricostruire il percorso del dipinto dopo il furto. L’olio su compensato è stato così sequestrato a Trieste a carico del possessore in buona fede che l’aveva acquistato dall’esercizio commerciale preliminarmente monitorato. Gli accertamenti successivi hanno consentito di tracciare gli ultimi due passaggi che avevano portato il dipinto ad essere oggetto di compravendita di altrettanti privati tra Gorizia e Fogliano-Redipuglia, in entrambi i casi in buona fede rispetto all’origine furtiva del bene culturale.
A termine delle indagini, condotte dal Nucleo TPC di Udine in perfetta sinergia con l’omologo bolognese e con le Stazioni dell’Arma territoriale citate, l’Autorità Giudiziaria competente ha disposto il dissequestro e la restituzione del dipinto all’avente diritto che ha consentito al legittimo proprietario, a distanza di 21 anni dal furto, di riappropriarsi di un’opera d’arte che, rubata assieme ad altri oggetti artistici e considerata ormai perduta, riesce a tornare finalmente “a casa”.
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