Bologna – Su proposta della Questura di Bologna - Divisione Anticrimine – viene applicata dal Tribunale di Bologna – Sez. Misure di Prevenzione – la misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale con divieto di soggiorno e divieto di avvicinamento nei confronti di un soggetto per comportamenti aggressivi e persecutori nei confronti della ex convivente.
A
seguito dell’entrata in vigore della L.n.69/2019 (c.d. Codice Rosso) è stata
introdotta la possibilità di estendere l’applicazione della misura di prevenzione
della Sorveglianza Speciale anche a coloro che sono solo indiziati del delitto
di Atti Persecutori. Si è quindi estesa l’applicazione di una misura rivolta
agli indiziati di appartenere ad associazioni a delinquere di stampo mafioso a
coloro che pongono in essere atti persecutori, ritenendo così di potere
arginare un reato così diffuso socialmente quale quello della violenza di
genere.
La
Divisione Anticrimine della Questura di Bologna alla fine di maggio scorso ha
presentato proposta di applicazione di Sorveglianza Speciale nei confronti di
un soggetto che, negli ultimi quattro anni, ha posto in essere comportamenti
minacciosi, concretizzati in azioni di violenze fisiche e psicologiche
perpetrate nei confronti della ex convivente e anche di altre donne.
L’articolata
ed approfondita istruttoria posta in essere dalla Polizia ha permesso di
individuare l’autore di tali comportamenti, un uomo italiano di 57 anni,
residente in città, che sin dai primi anni ’90 ha manifestato la sua
pericolosità sociale tramite la commissione di reati di varia natura,
pericolosità poi concretizzatasi in particolare in condotte in vario modo
violente nei confronti della ex compagna, atteggiamenti peraltro manifestati
anche in presenza delle Forze dell’Ordine intervenute a più riprese.
Il
comportamento dell’uomo è stato arginato dapprima con la sottoposizione dello
stesso alla misura del divieto di avvicinamento alla parte offesa, a seguito
della denuncia della ex convivente per i comportamenti subiti; misura poi
aggravata con l’applicazione degli arresti domiciliari, misura anch’essa più
volte violata, come accertato dalle Forze dell’Ordine intervenute.
I
poliziotti hanno poi appurato che l’uomo aveva posto in essere medesime
condotte anche nei confronti di altre “vittime”, tutte di sesso femminile,
dimostrando in concreto il pericolo che lo stesso possa reiterare tali
comportamenti nei confronti dell’ex compagna e di altri potenziali vittime.
Il
Tribunale di Bologna, Sez. Misure di Prevenzione ha accolto appieno la proposta
della Questura ed ha applicato la misura all’uomo, aggiungendo a suo carico il
divieto di soggiorno nel comune ove risiede la ex convivente e il divieto di
avvicinamento, ad una distanza inferiore ai 500 metri, ai luoghi abitualmente
frequentati dalla donna.
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