LA
POLIZIA DI STATO ARRESTA SPACCIATORE CON 456 DOSI DI COCAINA GIA’ CONFEZIONATE
E DESTINATE ALLA ZONA UNIVERSITARIA
Proseguono senza sosta i controlli della
Questura di Bologna finalizzati alla repressione del fenomeno dello spaccio di
sostanza stupefacente in tutti i quartieri della città.
Nella giornata di giovedì 21 ottobre, la
Squadra Mobile ha arrestato un sedicente cittadino algerino nato nel 2000,
iniziali B.B., poichè trovato in possesso di 456 dosi già confezionate di
cocaina per il peso complessivo di 200 grammi, nascoste all’interno di un
appartamento in via Cavallotti.
L’arresto è il frutto di una serie di
servizi di osservazione e appostamento effettuati dai poliziotti della Squadra
Mobile - IV Sezione contrasto al crimine diffuso in seguito ai continui esposti
e segnalazioni sull’attività di spaccio nel centro storico ad opera di
nordafricani.
Così, i poliziotti della Squadra Mobile,
appostati in zona, hanno notato un cittadino nordafricano, già conosciuto per
essere stato arrestato sempre per la violazione della normativa sugli
stupefacenti, uscire da un condominio di via Cavallotti. Il giovane è stato
così fermato e controllato e davanti agli Agenti aveva provato ad occultare 20
dosi di cocaina in bocca. A quel punto i poliziotti hanno deciso di
approfondire il controllo e hanno eseguito una perquisizione domiciliare una
volta individuata l’abitazione in via Cavallotti, ove hanno scoperto una vera e
proprio “laboratorio” della droga.
All’interno dell’abitazione, infatti,
sono state rinvenute complessivamente 456 dosi già pronte e confezionate di
cocaina per il peso complessivo di 200 grammi, bilancini e materiale per il
confezionamento della sostanza. In casa anche qualche grammo di hashish e
marijuana e 2300 euro in contanti.
La droga rinvenuta si ritiene potesse
essere destinata al mercato dello spaccio della movida del fine settimana del
centro storico e della zona universitaria, luogo nel quale, tra l’altro, l’arrestato
era già stato controllato anche in passato.
Come disposto dalla Procura della
Repubblica B.B. è stato giudicato con rito direttissimo nella giornata di ieri e
gli è stata applicata la custodia cautelare in carcere.
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