POLIZIA
DI STATO: OPERAZIONE “TEBESSA”
STRONCATO
TRAFFICO INTERNAZIONALE DI VEICOLI
All’esito di una articolata e complessa
attività investigativa svolta dalla Polizia Stradale di Bologna, coordinata
dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, nella mattinata del 22 aprile
personale dei compartimenti della Polizia Stradale di Bologna e di Napoli hanno
dato esecuzione ad una ordinanza cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale
di Napoli Nord nei confronti di 13 persone, per i delitti di associazione per
delinquere, riciclaggio ed appropriazione indebita, una in carcere, nove agli arresti
domiciliari e tre con obbligo di presentazione alla PG.
Le indagini, durate oltre un anno, sono
scaturite dalla denuncia, sporta a Bologna da una società di noleggio a lungo
termine, alla quale erano state sottratte quattro veicoli Audi Q3 che,
noleggiati da prestanomi dopo la formazione di falsa documentazione, erano
stati trasportati in Francia e da qui successivamente trasferiti in Algeria,
nella città di Tebessa (da qui il nome attribuito all'operazione) e in
Germania.
Gli elementi di prova sono stati
acquisiti attraverso intercettazioni telefoniche, servizi di appostamento e
pedinamento ed anche con intercettazioni telematiche attraverso l'uso del
captatore informatico il c.d. Trojan, che ha consentito alla P.G. di intercettare
chat e immagini nelle quali i membri dell'associazione, tutti disoccupati, si
scambiavano files anche relativi ai consistenti profitti che conseguivano, immediatamente
reinvestiti, soprattutto dal capo dell'organizzazione, in acquisti di beni di lusso,
dall'abbigliamento agli accessori fino a costosi orologi.
Il capo dell'organizzazione, F.P., un
27enne di Casavatore, nei cui confronti il gip ha applicato la misura cautelare
della custodia in carcere, agiva d'intesa con la criminalità organizzata
francese di Marsiglia e Nizza, città quest'ultima che era diventata il centro
operativo dell'organizzazione.
Dopo essersi procurato i veicoli, alcuni
noleggiandoli, altri acquisendoli dai proprietari che successivamente ne
denunciavano falsamente il furto, F.P. affidava ad alcuni sodali il compito di
bonificarli dai dispositivi di antifurto satellitari. I GPS però, una volta
rimossi, non venivano disattivati; in tal modo le macchine risultavano ancora
in circolazione nell'area campana per non destare sospetti nei noleggiatori.
Altri membri del sodalizio, i c.d.
drivers, trasferivano i veicoli all'estero dove venivano muniti di falsa documentazione
grazie alla quale le autorità tedesche e francesi le immatricolavano in via
temporanea per finalità commerciali.
Nelle città di Marsiglia e di Nizza i
veicoli venivano intestati a cittadini algerini e immediatamente imbarcati per
il Nord Africa.
Allo stato sono state individuate come
responsabili a vario titolo dei reati 25 persone e sono state ricostruite le
vicende di 22 veicoli. Di questi. con la cooperazione dell'Interpol, ne sono
stati recuperati 10 in Algeria, Francia, Germania e Italia; degli altri 12 è in
corso la localizzazione. Il valore
complessivo è di circa 900.000 €.
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