sabato 24 aprile 2021

Gestione illecita dei rifiuti

 Gestione illecita di rifiuti. Cinque denunce dei Carabinieri Forestali di Monterenzio.

 

Sette persone denunciate per attività di gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, emissione in atmosfera non autorizzata e combustione illecita di rifiuti: è lesito di una attività condotta dai Carabinieri Forestali di Monterenzio iniziata nel mese di novembre 2020.

 

 

Bologna, 21 aprile 2021 – Nel corso dei controlli finalizzati al rispetto della normativa sulla corretta gestione dei rifiuti, i Carabinieri Forestali di Monterenzio hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Bologna sette persone resesi responsabili, a vario titolo, di violazioni al Testo Unico Ambientale.

L’attività nasce dal controllo su strada di un autocarro che trasportava rifiuti operando apparentemente in regola. I successivi accertamenti effettuati facevano emergere che la ditta, dal 2019, operava in assenza di autorizzazione al trasporto rifiuti o comunque con autorizzazione sospesa. Dalla ricostruzione di tutti i trasporti effettuati nel periodo oggetto dei controlli, i militari risalivano alle ditte produttrici e agli impianti destinatari dei rifiuti illecitamente gestiti da soggetto non autorizzato e per questo venivano deferiti alla competente Autorità Giudiziaria i rispettivi legali rappresentanti.

Nel corso degli ulteriori accertamenti effettuati unitamente al personale di Arpae Bologna e finalizzati alla verifica sul rispetto delle prescrizioni contenute nelle autorizzazioni alla gestione dei rifiuti, venivano inoltre accertati altre violazioni al D. Lgs 152/2006 quali attivazione e gestione di dispositivo con emissioni atmosfera non autorizzato, deposito incontrollato di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi e combustione illecita di rifiuti.

Per i reati contestati è prevista la pena dell’arresto da tre mesi a un anno o ammenda da 2.600 e 26.000 in caso di rifiuti non pericolosi e l’arresto da sei mesi a due anni e ammenda da 2.600 a 26.000 euro in caso di rifiuti pericolosi.

Sono state inoltre contestate sanzioni amministrative per 10.000 euro.

L’attività di gestione di rifiuti costituisce attività di pubblico interesse e come tale deve essere effettuata in conformità ai principi sanciti dalla normativa comunitaria e nazionale.

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