BOLOGNA: CELEBRAZIONE DEL 169° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELLA POLIZIA DI STATO
La Polizia di Stato celebra oggi il
169° anniversario della fondazione al quale quest’anno si aggiunge il 40°
anniversario della legge 121 del 1981 con la quale è stata profondamente
riformata l’Amministrazione della Pubblica Sicurezza. Finiva allora il ciclo
storico del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza e veniva istituita la
Polizia di Stato, la prima forza di polizia ad ordinamento civile, dando così
vita ad un processo di trasformazione graduale e complesso teso a meglio
collocarla al passo con i tempi, con l’ingresso delle donne nei ruoli ordinari,
la nascita dei sindacati, l’istituzione dei ruoli tecnici e la creazione della
figura dell’ispettore.
Quest’anno in considerazione
dell’attuale scenario epidemiologico legato alla diffusione del Covid-19, le
celebrazioni si sono svolte in forma simbolica nel rispetto delle misure di
contenimento vigenti, con la deposizione di una corona di alloro innanzi alla
Lapide ai Caduti della Polizia di Stato alla presenza del Prefetto di Bologna
Francesca Ferrandino, del Questore Gianfranco Bernabei e del Cappellano della
Polizia di Stato Padre Domenico Vittorini.
Nei giorni scorsi, in occasione
della Messa di Pasqua, alla presenza del personale intervenuto per la
celebrazione, il Questore di Bologna ha consegnato alcune significative
ricompense agli operatori di Polizia che si sono distinti in attività di
particolare rilevanza e che hanno messo a repentaglio la propria incolumità in
operazioni di soccorso pubblico.
Si conferma anche per quest’anno la progressiva flessione del numero dei
reati complessivamente registrati nella provincia di Bologna, che hanno segnato
un generale calo del 26%, anche in relazione all’andamento della pandemia ed
alle conseguenti misure di contenimento.
I furti in particolare sono scesi del 36%, quelli in abitazione del 29% e
le rapine del 16%. Si registra, infine, anche un netto calo dei reati in
materia di sfruttamento della prostituzione (-25%).
È proseguita l’attività di contrasto al mercato della droga che costituisce
di gran lunga il fenomeno criminale maggiormente avvertito in città con il
sequestro di 72 kg di cocaina, 400 kg tra marjuana e hashish e con l’arresto di
oltre 200 persone.
La Squadra Mobile si è distinta in numerose attività d’indagine,
tra cui l’operazione che ha consentito di sgominare una banda di rapinatori che
aveva messo a segno alcuni colpi in istituti bancari di Bologna e Piacenza,
conseguendo un bottino di oltre 100.000 euro.
Alta la guardia
anche sul fronte dell’antiterrorismo con l’indagine condotta
dalla Digos di Bologna nell’ambito del terrorismo internazionale, che ha consentito
di assicurare alla giustizia un cittadino tunisino che svolgeva attività di
propaganda e sostegno all’auto proclamato “Stato Islamico” avvalendosi di
piattaforme social. L’indagato è stato sottoposto a processo, la cui sentenza
di primo grado, emessa lo scorso febbraio, lo ha condannato a 3 anni e 6 mesi
di reclusione per il reato di auto-addestramento ad attività con finalità di
terrorismo.
Altro importante risultato è stato raggiunto sul fronte dell’estremismo e dell’antiterrorismo
interno, all’esito di un’operazione condotta dalla Digos di Bologna e dal
Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Emilia-Romagna negli
ambienti della destra radicale suprematista.
Gli ultimi dodici mesi trascorsi, segnati dalla pandemia che ha visto tra i contagiati anche 315 appartenenti alla Polizia di Stato, sono stati caratterizzati da costanti servizi rafforzati di contenimento della diffusione del virus COVID-19, finalizzati al rispetto della normativa anti-contagio e del distanziamento sociale da parte della cittadinanza con numerosi servizi di ordine pubblico per vigilare sulle numerose manifestazioni di protesta connesse alla crisi economica in corso.
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