BOLOGNA: LA POLIZIA DI STATO ARRESTA MARITO
E MOGLIE NIGERIANI, CHE SFRUTTAVANO CONNAZIONALI
Alle
prime luci di oggi personale della Squadra Mobile della Questura di Bologna ha
tratto in arresto OKOGUN Monica Amiokhe nata
a Benin City il 7.1.1987 e OBOYE Favour nato a Lagos il 6.4.1984,
in esecuzione dell’ordinanza n. 8380/19
R.G.G.i.p., emessa dal Tribunale Ordinario di Bologna – Ufficio del Giudice
per le indagini preliminari, Dr. Alberto Gamberini, su richiesta della Procura
di Bologna – Dr. Stefano Orsi, Sost. Proc., applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari.
I
due cittadini nigeriani, marito e moglie e genitori di quattro bambini, sono
accusati dei reati di riduzione in
schiavitù, tratta di esseri umani,
favoreggiamento dell’immigrazione
clandestina aggravato e sfruttamento della prostituzione ai
danni di due giovani connazionali, nonché di altre donne non meglio
identificate.
L’attività
d’indagine condotta dalla Polizia di Stato prende le mosse, nel giugno 2018, dalla
denuncia di una delle due parti lese, cui ha fatto seguito la corrispondente
denuncia sporta da un’altra ragazza sfruttata dalla coppia.
La
dettagliata ricostruzione dei fatti narrati in sede di denuncia dalla prima ragazza
ha permesso di ricostruire – trovando pieno riscontro nell’attività tecnica
posta in essere – la terribile storia di tratta subita; reclutata nel Paese
d’origine tramite l’inganno e la sottoposizione all’usuale rito religioso che
ne determina la sudditanza psicologica alla “Madame”, il lungo viaggio
attraverso il Niger e l’arrivo in Libia, ove è stata detenuta per settimane,
fino al successivo trasferimento in Italia nel luglio del 2017.
Giunta
sul territorio nazionale, la ragazza è stata prelevata, assieme ad un’altra
connazionale poi destinata ad un’altra sfruttatrice, dal centro di prima
accoglienza in cui erano state collocate in Sicilia, ad opera di uno degli
odierni destinatari di misura, OBOYE
Favour, per essere poi condotta presso la propria abitazione sita nella
città di Bologna, dove con il preminente ruolo svolto dalla moglie OKOGUN Monica Amiokhe, ne sfruttava la
prostituzione.
Nessun commento:
Posta un commento