mercoledì 13 novembre 2019

GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA: OPERAZIONE “GOLDEN BOX”

GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA: OPERAZIONE “GOLDEN BOX”.  DISPOSTO IL SEQUESTRO DI 600.000 EURO NEI CONFRONTI DI UN IMPRENDITORE EDILE, RITENUTO RESPONSABILE DEI REATI DI TRUFFA AGGRAVATA E CIRCONVENZIONE DI INCAPACE NEI CONFRONTI DI UN ANZIANO DISABILE. 
I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna hanno dato esecuzione a un decreto di perquisizione e sequestro preventivo d’urgenza, disposto dal Sostituto Procuratore della Repubblica Elena Caruso, di disponibilità finanziarie fino all’importo complessivo di 600.000 euro nei confronti di C.A., imprenditore edile e rappresentante legale di una società con sede in Bologna. Quest’ultimo è ritenuto responsabile dei reati di circonvenzione di incapace e truffa aggravata commessi ai danni di una persona anziana, ultraottantenne, con disabilità al 100% in quanto costretto in sedia a rotelle fin dall’età di 12 anni. La vicenda ha origine nel lontano 2010, allorquando il costruttore, legato da un rapporto di “amicizia fraterna” con l’anziano disabile al punto tale da essere considerato “la famiglia che da molto tempo non avevo”, gli propose di edificare un garage interrato con sopra un immobile collegato con un ascensore interno, al fine di poter raggiungere agevolmente l’auto e senza utilizzare la carrozzina elettrica.  Tale proposta venne subito accettata dall’anziano disabile, che pensava “fosse finalizzata per il suo bene e a migliorare la sua qualità della vita”. Nel corso degli anni, il povero malcapitato si è visto dilapidare il proprio patrimonio, avendo complessivamente investito nell’opera quasi 700.000 euro: una cifra esorbitante rispetto ai lavori oggetto di contratto inziale (pari a circa 280.000 euro), senza peraltro essere mai stati portati a termine, atteso che la costruzione dell’autorimessa e dell’immobile risulta essere ancora “ferma” alle prime opere di scavo e cementificazione. Dall’esame della documentazione acquisita e dall’analisi dei conti correnti, le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bologna hanno ricostruito la condotta truffaldina dell’imprenditore che, abusando dello stato di deficienza psichica dell’anziano, gli faceva sottoscrivere diversi contratti, inducendolo a versargli sin da subito consistenti somme di denaro non giustificate dallo stato di avanzamento lavori e nascondendogli informazioni rilevanti tra le quali si segnala, in particolare, l’esito negativo delle pratiche di autorizzazione a costruire in origine istruite e la successiva contestazione di un abuso edilizio, con relativa ordinanza di sospensione immediata dei lavori, da parte del Settore Urbanistica del Comune di Bologna.

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