Ieri
personale dell’Ufficio di Frontiera della Polizia di Stato in servizio presso
l’Aeroporto G. Marconi di Bologna, nell'ambito di mirati controlli preventivi
predisposti al fine di contrastare il fenomeno dell'immigrazione clandestina, ha
proceduto al rintraccio e all’identificazione di un cittadino cinese di 63 anni
atterrato presso questo aeroporto e proveniente da Istanbul (Turchia).
L'uomo,
che asseriva di essere un giornalista di un emittente televisiva cinese,
circostanza in corso di verifica, all'atto dei controlli, esibiva un valido
passaporto ordinario appena emesso dalle Autorità cinesi ed una Carta di
soggiorno a tempo indeterminato rilasciata dalla Questura di Prato.
Da
un più approfondito accertamento compiuto dai poliziotti si evinceva che a
carico del cittadino cinese, resosi irreperibile da oltre 2 anni, pendeva un
ordine di carcerazione per una pena a 3 anni di reclusione, comminata per
essersi reso responsabile nel 2009 del reato di bancarotta fraudolenta, ordine
emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pistoia.
Una
volta accertata l'identità dell'uomo, lo stesso veniva condotto presso la casa
circondariale di Bologna a disposizione dell'Autorità giudiziaria.
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