In queste ultime settimane si
è registrata una recrudescenza del fenomeno delle truffe, soprattutto ai danni
di persone anziane, bersaglio preferito di persone senza scrupoli che approfittano
di loro per raggirarli e derubarli in diversi modi. È pertanto compito della
Polizia di Stato ribadire di fare attenzione e di non aprire la porta di casa a
sconosciuti.
Nella maggior parte dei casi le
persone vittime di truffa descrivono gli autori quali:
- persone distinte o di
bell'aspetto,
- persone in uniforme;
- persone che lavorano per
qualche servizio di pubblica utilità,
- impiegati di banca, Poste
Italiane, Enel o altri Enti o ditte.
- liberi professionisti quali
avvocati o medici.
Le motivazioni con le quali
gli autori si fanno consegnare denaro o monili sono le più svariate ma quelle
che si registrano con maggiore frequenza sono:
·
l’avvocato che telefona alla vittima richiedendo con urgenza una somma di
denaro in cambio della immediata liberazione di un familiare sul quale gravano
problemi di giustizia per cui si presenta a casa un uomo in divisa per ritirare
la somma;
·
l’amico del figlio o di un parente prossimo che chiede un aiuto economico
per il parente della vittima o addirittura finge di essere il nipote o il
parente della vittima stessa con l’intento anche in questo caso di ottenere
denaro o monili dall’anziano;
·
il falso postino che suona alla porta e chiede alla vittima di scendere
mentre un complice approfitta della situazione per intrufolarsi in casa;
·
addetti al controllo di utenze che si presentano alla porta della vittima
avanzando la richiesta di dover saldare alcune fatture o bollette in sospeso o
di dover installare apparecchi di vario tipo obbligatori per legge;
·
quelle nelle quali gli autori con la scusa di dover controllare se il
denaro o i monili in possesso della vittima siano falsi o contaminati, si
introducono in casa e approfittando di momenti di poca lucidità delle anziane persone
portano via tutto;
·
casi nei quali semplicemente si presenta alla porta della vittima un falso
medico per controllare lo stato di salute dell’anziana vittima ma che in realtà
si introduce in casa e richiede in cambio denaro o porta via illegalmente beni
preziosi approfittando della distrazione del malcapitato.
Ogni pretesto è utile per
entrare in casa: è opportuno quindi fare attenzione e diffidare da chi bussa
alla porta.
In proposito si ricorda che
nessun Ente manda personale a casa per il pagamento di bollette, rimborsi o
verifica e sostituzione di eventuali banconote false.
È consigliato in tali casi
rivolgersi ad un familiare o vicino di casa oppure semplicemente telefonare
all'Ente, alla ditta o al 113 per accertarsi della loro veridicità e onestà.
Inoltre, si ricorda di fare
attenzione a chi fa offerte di varia natura anche se la persona appare distinta
e dai modi gentili, di non accettare passaggi da sconosciuti e di contattare il
113 se il soggetto manifesta insistenza nel volere prestare aiuto o
nell’ottenere ciò che ha richiesto.
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