BOLOGNA: “OPERAZIONE CATERPILLAR” DELLA POLIZIA DI STATO - ESECUZIONE DI 25 PROVVEDIMENTI CAUTELARI E DI NUMEROSE PERQUISIZIONI PERSONALI E LOCALI PER CONCORSO IN ASSOCIAZIONE FINALIZZATA AL TRAFFICO ILLECITO DI SOSTANZE STUPEFACENTI.
L’attività della Polizia di Stato di
Bologna, coordinata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, ha preso
avvio dalle indagini inizialmente condotte dalla Squadra Mobile a seguito
dell’omicidio di un giovane avvenuto il giorno 28.08.2019 all’interno del
quartiere Pilastro.
Il particolare contesto in cui
l’evento era maturato aveva immediatamente portato ad ipotizzare che la chiave
di lettura del delitto dovesse essere ricercata nel contesto del consumo e
dell’attività di spaccio di droghe.
Gli elementi assunti, integrati poi da
una serie di ulteriori accertamenti e riscontri acquisiti nelle settimane
successive dai poliziotti della Sezione Antidroga, confermavano l’ipotesi di un
inquadramento dell’evento omicidiario nelle complesse dinamiche di
narcotraffico del quartiere e inducevano a focalizzare le indagini sui
componenti di una serie di collegati nuclei famigliari.
Le indagini, concentrate tra il
periodo di settembre-ottobre 2019 (immediatamente successivo alla morte del
giovane) sino ai mesi di febbraio-marzo 2020, e condotte per il tramite di
molteplici e variegate attività tecniche, hanno permesso di confermare le
ipotesi investigative e accertare l’esistenza di una associazione costituita da
molti tra i componenti delle famiglie monitorate, dediti all’approvvigionamento
ed alla capillare distribuzione di importanti quantitativi di cocaina e hashish
ceduti prevalentemente sulla piazza di spaccio del quartiere Pilastro.
Le investigazioni hanno così permesso
di ricostruire per il mese di novembre 2019 l’intervenuto approvvigionamento da
parte del vertice dell’associazione, un soggetto marocchino da anni stanziale
in questo capoluogo e dimorante all’interno del quartiere Pilastro, di una
partita da 2 kg di cocaina presso alcuni fornitori albanesi ed una di 8 kg di
hashish acquisita da un connazionale dimorante nel modenese, nonché provare,
per le settimane seguenti, ulteriori importanti approvvigionamenti di partite
di cocaina e hashish, a prova di una capacità di distribuzione del narcotico
che si attestava a circa 2 kg mensili.
Le cessioni al “minuto” dello
stupefacente, in favore di una estesa platea di acquirenti principalmente di
giovane età, venivano effettuate nelle zone controllate del quartiere Pilastro
principalmente ad opera dei componenti più giovani dei nuclei famigliari
attinti dalle indagini.
In un contesto così particolare la
comprensione delle modalità operative degli indagati è stata dunque possibile
grazie al tempestivo avvio di una serie di operazioni di intercettazione
“ambientale” sulle autovetture in uso ai medesimi e all’interno degli edifici
utilizzati per la custodia del narcotico, abbinate alla attivazione di una
serie di sistemi di videosorveglianza remota sulle pubbliche vie.
In data 17.05.2022 il Tribunale di
Bologna – Ufficio del Giudice per le indagini preliminari (nonché l’omologo
ufficio presso il Tribunale per i minorenni in relazione ad un indagato di
minore età all’epoca dei fatti), accogliendo le istanze del Procuratore della
Repubblica titolare delle indagini, emetteva ordinanza applicativa di misure
cautelari nei confronti di 25 soggetti ed in particolare 14 provvedimenti di
custodia cautelare in carcere, 6 di applicazione degli arresti domiciliari, 1
di obbligo di permanenza in abitazione per un soggetto, minore all’epoca dei
fatti, e 4 di obbligo di dimora.
L’operazione è stata svolta in data
26.05.2022 dalla Squadra Mobile di Bologna con l’ausilio del Reparto
Prevenzione Crimine Emilia-Romagna Orientale, del locale VII Reparto Mobile e
con l’impiego di mezzo aereo del 3° Reparto volo di Bologna.
Si fa presente che tutti gli indagati sono da considerarsi non colpevoli fino a
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