giovedì 28 settembre 2017

“Operazione Bandito”

L’operazione “Bandito” con la quale gli uomini della Polizia di Stato hanno proceduto al sequestro di nr. 4 sensori KITAS modificati, nr. 3 sensori KITAS non originali, nr. 3 schede elettroniche in grado di alterare i dati reali del veicolo e i dati memorizzati dal tachigrafo, nonché 7 telecomandi e alla contestazione delle violazioni amministrative previste dall’art.179 del Codice della Strada per l’ammontare di 12.000,00 Euro, ha avuto inizio in seguito ad un controllo di un veicolo commerciale, in data 02 maggio 2017 in località A/50 Tangenziale Ovest di Milano, esperito da una pattuglia della Polizia Stradale di Milano.
Sul mezzo, di proprietà della Società A.C. SRL sedente ai confini tra le province di Bologna e Ferrara e oggetto del controllo, è stata riscontrata la manomissione dell’impianto tachigrafo digitale finalizzata all’omessa registrazione dei tempi di guida.
Il cronotachigrafo (o tachigrafo digitale nella sua versione più moderna) viene installato a bordo dei veicoli commerciali superiori a 3,5 t. e serve a registrare l’attività giornaliera del conducente, che deve rispettare i tempi di guida e di riposo previsti dalla normativa Europea, per la tutela della sicurezza stradale e, naturalmente, per la prevenzione degli infortuni sul lavoro.
La Polizia Stradale ha scoperto che attraverso un telecomando portatile modello “FAAC”, il conducente poteva attivare una semplice scheda elettronica, dotata di una propria antenna di ricezione, falsando così le registrazioni del tachigrafo e riuscendo a guidare ininterrottamente per ore, mentre il veicolo risultava fermo a riposo.
Le indagini, iniziate subito dopo il primo controllo e condotte dall’A.G. milanese, si sono concluse il 25 settembre u.s. consentendo al personale della Polizia Stradale milanese e della Sezione Polizia Stradale di Bologna, coadiuvati da un consulente tecnico, di eseguire un decreto di perquisizione emesso dalla medesima A.G. e riscontrando su tutti i veicoli di proprietà della A.C. SRL ed in locazione alla stessa, la manomissione di sei tachigrafi digitali di recente produzione e l’alterazione di un cronotachigrafo analogico costruito prima del 2012.
Tra i veicoli soggetti al controllo, è stato nuovamente individuato anche quello precedentemente controllato il 02 maggio 2017 e che ha dato inizio all’operazione, e pertanto è risultata persistente la condotta illecita prevista dall’art. 437 C.P. consistente nella rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro.
Inoltre, attesa la recidiva condotta delittuosa, sono state inviate le segnalazioni agli Organi competenti per l’eventuale revoca dell’autorizzazione all’esercizio della professione di autotrasportatore.
Anche nella serata di ieri, una pattuglia della Sezione di Bologna, in servizio di vigilanza lungo la SS9 “Emilia” in località Ponte Samoggia, nell’ambito dei controlli ai mezzi pesanti, ha riscontrato delle anomalie nelle registrazioni, tali da far presupporre che il mezzo controllato avesse il dispositivo cronotachigrafo alterato o manomesso. Infatti, il veicolo, un autoarticolato di una ditta di autotrasporti reggiana, nonostante fosse stato fermato in movimento, dalle risultanze delle stampe cronotachigrafe è risultato essere fermo già da due ore antecedenti il controllo.
Dall’approfondito controllo è emersa, situata nella parte posteriore della cabina sulla trasmissione meccanica e più precisamente sul bulbo del sensore di rilevamento dati del cronotachigrafo, una calamita, con il fine di alterare la registrazione dei dati, la quale è stata successivamente rimossa e posta sotto il vincolo del sequestro da parte dei poliziotti.
Al conducente D.A., trentenne della provincia di Lecce ma residente in provincia di Reggio Emilia, è stata ritirata la patente di guida per l’applicazione del provvedimento di sospensione e l’uomo è stato denunciato all’AG ai sensi dell’art. 437 C.P. e contravvenzionato ai sensi dell’art. 179 del Codice della Strada con una sanzione di Euro 1.698.

Proseguiranno in tal senso i controlli al traffico commerciale affinché vengano rispettate le più basilari ma importanti norme sulla circolazione al fine di garantire una maggiore sicurezza per tutti gli utenti.

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