mercoledì 6 settembre 2017

Lavoro Bologna. Bignami (Fi): licenziamento 31 lavoratori Centro per l’impiego, Regione rinnovi bando

“Forte preoccupazione nel territorio della Città Metropolitana” secondo l’azzurro che chiede azioni
Il licenziamento di 31 lavoratori, già provati da anni di vertenze, attesterebbe l’inefficienza delle politiche lavorative e per l’impiego promosse dalla Regione Emilia-Romagna e dalla Città Metropolitana di Bologna; per questo la Giunta dovrebbe sostenere “una concreta ed efficace azione per la permanenza delle attività di tutti i lavoratori coinvolti”. E’ la richiesta di Galeazzo Bignami (Forza Italia) dopo la notizia riguardante il licenziamento di 31 dipendenti del Centro per l’impiego sul territorio metropolitano di Bologna. Si tratta perlopiù di donne, come fa notare il consigliere, con alle spalle parecchi anni di servizio, tutti assunti nel 2004 a tempo indeterminato. Lavorano con contratto part time negli uffici di Bologna, Imola, Minerbio, San Giovanni in Persiceto, San Lazzaro, Zola Predosa, ed Alto Reno Terme. Ad aprire la procedura di licenziamento, la società Conform che gestisce alcuni servizi di prima assistenza assegnati in appalto alla stessa dai sette uffici; la società, come riporta il consigliere nell’atto, “giustifica il suddetto comportamento dovendo adeguarsi al decreto Madia che impone l’affidamento dei servizi a dipendenti interni”.
Le organizzazioni sindacali avrebbero richiesto l’apertura di un Tavolo di salvaguardia occupazionale per la ricerca di soluzioni alternative al licenziamento, scrive Bignami, e avrebbero chiesto alla Regione Emilia-Romagna le motivazioni per il mancato rinnovo del bando per l’affidamento dei servizi di prima assistenza. Le ragioni, sottolinea il consigliere, “sarebbero più politiche che normative”, pertanto Bignami domanda alla Giunta di fare il possibile per promuovere un nuovo bando relativo ai servizi offerti dai sette uffici. In caso di risposta negativa, il consigliere chiede di affrontare insieme alla Città Metropolitana di Bologna la questione strutturale del personale tenuto conto dell’anzianità dei lavoratori e del fatto che si tratta perlopiù di donne. “Il problema occupazionale continua ad essere motivo di forte preoccupazione nel territorio della Città Metropolitana di Bologna ed investe sempre più spesso le fasce deboli” rimarca Bignami.

Nessun commento:

Posta un commento